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    C’è anche la Svezia tra i paesi organizzatori degli Europei 2026

    Per la prima volta in assoluto la Svezia sarà tra i paesi ospitanti di un’edizione dei Campionati Europei femminili, quella del 2026: l’annuncio ufficiale è stato dato oggi in diretta televisiva durante la trasmissione “Morgonstudion”, la più seguita sul canale pubblico SVT. Sarà la città di Goteborg ad accogliere uno dei gironi della prima fase. L’unico precedente della Svezia come organizzatore di una rassegna continentale (maschile, in quel caso) è ben noto agli appassionati italiani: risale al lontano 1989, quando Orebro e Stoccolma tennero a battesimo la “Generazione di Fenomeni” di Velasco, che inaugurò il suo straordinario ciclo di vittorie proprio con l’oro europeo.

    Sulla decisione della Svezia ha influito in modo certamente non secondario l’impatto mediatico di Isabelle Haak, stella di Conegliano e premiata come giocatrice europea dell’anno nel 2022; il contributo dell’opposta è stato determinante anche negli ottimi risultati ottenuti dalla nazionale negli ultimi anni, tra cui il raggiungimento dei quarti di finale negli Europei 2021. “Siamo stati testimoni degli enormi progressi della Federazione svedese – dice infatti il presidente CEV Aleksandar Boricic – e siamo stati davvero impressionati da tutti i suoi sforzi per alzare costantemente l’asticella e i livelli di performance, in campo e fuori“.

    Insieme alla Svezia, le altre due sedi già confermate per gli Europei 2026 sono Repubblica Ceca (a Brno) e Turchia (che ospiterà anche la fase finale ad Ankara); il quarto paese organizzatore deve ancora essere annunciato.

    (fonte: CEV) LEGGI TUTTO

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    David Ahman e Jonatan Hellvig sono la “squadra dell’anno” in Svezia

    Non è usuale per una coppia di Beach Volley ricevere il riconoscimento di squadra dell’anno. Ma non poteva essere altrimenti per David Ahman e Jonatan Hellvig, ormai due stelle del beach mondiale, a cui il prestigioso riconoscimento per il 2023 è stato consegnato in Svezia davanti alla platea d’eccezione della Friends Arena di Stoccolma: a seguire l’annuale Idrottsgalan (Galà dello Sport), trasmesso in diretta tv, ben 1 milione e 300 spettatori.

    I giovani fenomeni svedesi, che ad appena 22 anni hanno già vinto due edizioni consecutive degli Europei e le ultime World Tour Finals, oltre a piazzarsi secondi ai Mondiali, hanno battuto altri candidati prestigiosi come la nazionale femminile di calcio terza ai Mondiali, le campionesse mondiali di vela e i campioni mondiali di tennistavolo. “È un grande onore ricevere questo premio – ha detto Ahman – abbiamo avuto una stagione incredibile e siamo grati per il supporto alle nostre famiglie e agli amici, al Comitato Olimpico, alla Federazione e a tutti i nostri tifosi. Ringraziamo anche i nostri coach Rasmus Jonsson e Anders Kristiansson, senza di loro nulla sarebbe stato possibile“.

    Foto CV

    Il presidente della Federazione svedese Simon Dahl definisce Ahman ed Hellvig “un perfetto mix di competenza, esperienza, disciplina, talento e voglia di crescere e sfidare se stessi. Nella loro strada verso il successo hanno rivoluzionato il Beach Volley a livello globale: sono i ‘ribelli’ del beach e hanno indubbiamente meritato questo premio“.

    All’evento di Stoccolma la pallavolo poteva contare anche su altre 4 nomination, tra cui quella di Isabelle Haak come atleta femminile dell’anno e degli stessi Jonsson e Kristiansson come coach dell’anno. Ahman e Hellvig, inoltre, si sono piazzati quarti nella classifica degli atleti più votati dal pubblico, mentre Haak ha chiuso al decimo posto.

    (fonte: CEV) LEGGI TUTTO

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    Silver League femminile: la finale sarà Svezia-Portogallo

    Di Redazione Mancano ancora due partite al termine del girone unico di Silver League femminile, ma le due finaliste sono già definite: ad affrontarsi nella sfida decisiva di sabato 2 luglio saranno Svezia e Portogallo, in casa delle svedesi. A determinare il verdetto è stata la netta vittoria per 3-0 della Svezia sulla Slovenia, grazie alla quale la squadra nordica si è assicurata matematicamente il primo posto e, al tempo stesso, ha precluso la qualificazione alla formazione di Marco Bonitta, regalandola alle portoghesi. Questa volta la stella Isabelle Haak si è limitata a “soli” 18 punti, mentre la sorella Anna ne ha messi a segno 13; l’arma vincente per la nazionale svedese è stata però il servizio, con ben 10 ace di squadra. L’altra partita della giornata, ininfluente per l’esito finale del girone, è stata quella vinta per 3-0 dall’Estonia di Alessandro Orefice ai danni del Lussemburgo: 14 punti e 62% in attacco per Kristiine Miilen, proprio oggi confermata dall’Hermaea Olbia. LA SITUAZIONERisultati: Svezia-Slovenia 3-0 (25-19, 25-20, 25-16); Estonia-Lussemburgo 3-0 (25-14, 25-16, 25-22). Classifica: Svezia 7 vittorie (20 punti), Portogallo 5 (14), Estonia 3 (11), Slovenia 3 (9), Lussemburgo 0 (0). Prossimo turno: Lussemburgo-Slovenia dom 26/6 ore 17; Estonia-Portogallo dom 26/6 ore 17. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Silver League femminile: Haak ne fa 37 e la Svezia batte il Portogallo

    Di Redazione Show di Isabelle Haak nel big match della European Silver League femminile: la neo-opposta dell’Imoco Volley Conegliano ha realizzato 37 punti (con il 46% in attacco e 3 ace) nella sfida vinta dalla sua Svezia sul campo del Portogallo per 2-3. Un risultato che consente alle svedesi di agganciare le rivali in vetta al girone unico della competizione, quando a entrambe mancano due partite da giocare: a parità di vittorie, punteggio, set vinti e persi, la Svezia è al momento avanti per miglior quoziente punti. Il big match, durato più di due ore e mezzo, si è deciso soltanto dopo una lunghissima lotta punto a punto: la Svezia si era vista annullare 3 match point nel quarto set prima di annullarne a sua volta 3 nel quinto. Oltre alla prestazione di Haak, si segnalano i 6 muri vincenti di Vilma Andersson e i 16 punti di Alexandra Lazic in soli tre set (nel terzo e nel quarto aveva lasciato il posto alla sorella Rebecka); per il Portogallo 22 punti di Julia Kavalenka e 5 muri di Carina Moura. Svezia e Portogallo sono pressoché certe di ritrovarsi di fronte anche nella finale della competizione, grazie alla vittoria per 3-2 dell’Estonia ai danni della Slovenia. La nazionale baltica è già fuori dai giochi per i primi due posti, mentre la squadra di Marco Bonitta dovrebbe vincere tutte e tre le partite ancora in programma e sperare che nessuna delle due prime vada a punti. LA SITUAZIONERisultati: Estonia-Slovenia 3-2 (27-25, 25-20, 25-27, 23-25, 15-10); Portogallo-Svezia 2-3 (13-25, 25-21, 24-26, 32-30, 19-21). Classifica: Svezia e Portogallo 5 vittorie (14 punti), Estonia 2 (8), Slovenia 2 (6), Lussemburgo 0 (0). Prossimo turno: Svezia-Lussemburgo sab 18/6 ore 15; Slovenia-Portogallo sab 18/6 ore 19.30. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Golden League e Silver League: Ucraina maschile a punteggio pieno

    Di Redazione Nel weekend si è disputata la seconda giornata di gare della European Golden League e della Silver League, i tornei continentali a cui partecipano le nazionali non ammesse alla VNL. In Golden League maschile spicca il dominio dell’Ucraina, che ha già disputato quattro partite (per ovvie ragioni, tutte in trasferta) e le ha vinte tutte, trascinata da Oleh Plotnytskyi, top scorer con 16 punti anche nell’ultimo 3-0 sulla Spagna. Primi successi per il Portogallo, la Croazia e l’Estonia di Fabio Soli, vittoriosa per 3-2 nel derby baltico con la Lettonia. A punteggio pieno anche la Repubblica Ceca dopo il 3-0 sul Belgio (17 punti di Patrik Indra). In Golden League femminile si sblocca la Croazia grazie al 3-0 sulla Slovacchia, mentre la Romania centra la seconda vittoria al tie break, questa volta contro l’Ungheria (15 punti per Adelina Ungureanu). A segno per la prima volta anche la Spagna, che con 8 ace e 12 muri riesce a fermare la Bosnia Erzegovina malgrado i 23 punti di Dajana Boskovic. In Silver League femminile, intanto, la Svezia dà una severa lezione a domicilio alla Slovenia di Bonitta con 17 punti di Isabelle Haak. GOLDEN LEAGUE MASCHILEPool A: Portogallo-Slovenia 3-0 (25-18, 25-22, 25-18). Classifica: Portogallo e Turchia 1 vittoria (3 punti), Slovacchia 0 (0). Prossimo turno: Portogallo-Turchia mer 1/6 ore 22.Pool B: Ucraina-Croazia 3-1 (25-23, 20-25, 25-20, 25-17); Ucraina-Spagna 3-1 (25-23, 31-29, 22-25, 25-22); Croazia-Danimarca 3-0 (25-20, 25-21, 25-20); Spagna-Ucraina 0-3 (21-25, 19-25, 15-25). Classifica: Ucraina 4 (12), Croatia 1 (3), Spagna 1 (2), Danimarca 0 (1). Prossimo turno: Croazia-Spagna mer 1/6 ore 19.30; Ucraina-Danimarca ven 3/6 ore 18.Pool C: Lettonia-Estonia 2-3 (26-24, 26-28, 19-25, 25-23, 12-15); Rep.Ceca-Belgio 3-0 (26-24, 25-16, 25-12). Classifica: Rep.Ceca 2 (6), Belgio 1 (3), Estonia 1 (2), Lettonia 0 (1). Prossimo turno: Estonia-Belgio mer 1/6 ore 18; Lettonia-Rep.Ceca mer 1/6 ore 19.30. GOLDEN LEAGUE FEMMINILEPool A: Bosnia Erzegovina-Spagna 1-3 (24-26, 23-25, 25-21, 23-25). Classifica: Francia e Spagna 1 vittoria (3 punti), Bosnia Erzegovina 0 (0). Prossimo turno: Francia-Bosnia Erzegovina mer 1/6 ore 20.Pool B: Croazia-Slovacchia 3-0 (25-19, 25-20, 29-27). Classifica: Croazia e Rep.Ceca 1 (3), Slovacchia 0 (0). Prossimo turno: Rep.Ceca-Croazia sab 4/6 ore 19.Pool C: Ungheria-Romania 2-3 (25-27, 25-23, 25-21, 18-25, 11-15). Classifica: Romania 2 (4), Ucraina 1 (4), Ungheria 0 (1). Prossimo turno: Ucraina-Ungheria gio 2/6 ore 18; Ungheria-Ucraina sab 4/6 ore 18. SILVER LEAGUE MASCHILEPool A: Finlandia-Ungheria 3-0 (25-20, 25-17, 25-16). Classifica: Finlandia 1 vittoria (3 punti), Ungheria 0 (0). Prossimo turno: Ungheria-Finlandia dom 12/6 ore 17.Pool B: Romania-Macedonia del Nord 3-2 (25-22, 25-17, 23-25, 19-25, 15-13); Bosnia Erzegovina-Albania 3-2 (31-29, 20-25, 24-26, 25-18, 15-8). Classifica: Romania 2 (5), Macedonia 1 (4), Bosnia 1 (2), Albania 0 (1). Prossimo turno: Romania-Bosnia Erzegovina mer 1/6 ore 16; Macedonia del Nord-Albania mer 1/6 ore 19.15.  SILVER LEAGUE FEMMINILEGirone unico: Slovenia-Svezia 0-3 (13-25, 13-25, 19-25); Lussemburgo-Estonia 0-3 (19-25, 21-25, 16-25). Classifica: Estonia 1 vittoria (4 punti), Slovenia e Svezia 1 (3), Portogallo 1 (2), Lussemburgo 0 (0). Prossimo turno: Portogallo-Slovenia mer 1/6 ore 19; Lussemburgo-Svezia mer 1/6 ore 19. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Svezia: Lauri Hakala è il nuovo allenatore della nazionale femminile

    Di Redazione La Svezia ha scelto il nuovo CT della nazionale femminile, che raccoglierà la pesante eredità di Ettore Guidetti, capace di condurre la squadra scandinava fino a uno storico quinto posto negli ultimi Campionati Europei. A succedere al coach italiano sarà il finlandese Lauri Hakala, 39 anni: un nome poco noto al grande pubblico, ma che ha alle spalle una variegata esperienza da assistente allenatore con le nazionali maschili di Slovenia, Svizzera e Finlandia e quelle femminili di Finlandia e Olanda, oltre che con Dinamo Kazan, ACH Volley Ljubljana e la squadra maschile della Pepperdine University negli USA. Il suo ultimo incarico è stato all’interno del Comitato Olimpico finlandese. “Ho seguito da vicino la nazionale svedese – ha spiegato Hakala – e non vedo l’ora di poterla allenare. È estremamente interessante iniziare il mio viaggio con questa squadra proprio adesso. È una squadra che si diverte in campo e in cui la motivazione è alta“. L’obiettivo primario della gestione del nuovo CT saranno gli Europei 2023, a cui la Svezia è già qualificata grazie al risultato della scorsa edizione; prima, però, ci sarà da affrontare la Silver League di quest’anno. “Possiamo puntare molto più in alto – dice Hakala – non so quanto tempo servirà per crescere, ma se tutto andrà bene potremo competere con alcune delle migliori nazionali del mondo“. (fonte: Svensk Volleyboll) LEGGI TUTTO

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    La Svezia, finalmente, sorride

    Mikael Ymer

    Che settimana per i fratelli Ymer. Elias è approdato in semifinale all’ATP Pune, sconfiggendo ieri il nostro Stefano “Steto” Travaglia. Ma il successo più importante nella sua settimana magica è stato quello su Aslan Karatsev, il “bombardiere” russo, incappato nella velocità di Ymer e in una giornata troppo fallosa col diritto.
    Mikael ieri sera ha sconfitto il “padrone” di Montpellier, Richard Gasquet, in tre set, approdando anch’egli alla semifinale del torneo francese, dove affronterà Sasha Zverev per un posto in finale. Match a dir poco arduo, ma resta una splendida settimana per lo svedese di origine etiope.
    Due fratelli in semifinale nella stessa settimana. Non accadeva dal 2017, quando i due Zverev giocarono le “semi” in due tornei su erba (Mischa a Stoccarda, Sasha a s-Hertogenbosch). Che ora due “Bro” ci siano riusciti addirittura in due continenti diversi credo proprio sia una totale novità.
    Una bella storia quella della famiglia Ymer, cresciuta nella fredda Svezia ma con origini negli altipiani etiopi. L’ambizione di cambiare vita di Wondwosen, il papà dei ragazzi, è stata premiata. Buon atleta nei 10.000 metri e anche calciatore, si sposta nella piccola Skara, nella zona di Göteborg, nel 1987. Si sposa, nascono tre figli, che vengono presto mandati sulla pista di atletica. Ma Elias si innamora della racchetta – in Svezia, nonostante la crisi tecnica, si gioca ancora molto a tennis – e la sua passione irrefrenabile contagia anche Mikael e il più piccolo Rafael, che adesso sta disputando tornei ITF ed è discretamente promettente.
    Finalmente torna a sorridere la Svezia, paese nevralgico nel mondo del tennis dai primi anni ’70 con l’esplosione di Borg sino ai primi anni 2000, con Robin Soderling a tirare la carretta (e fare due finali Slam a Parigi, 2009 e 2010) di un movimento che era di fatto già estinto. Si è dibattuto molto sulla crisi dei vichinghi. Un vero caso, un modello che è stato addirittura “studiato” da altre federazioni per far sì di non ripetere una simile debacle. Incredibile che una nazione così piccola ma così efficiente, capace di produrre una quantità enorme di ottimi giocatori e ben 25 Slam in singolare maschile (Borg, Wilander, Edberg, Johansson) sia letteralmente scomparsa dai radar del tennis di vertice. Sfortuna (“Pim Pim Johansson e Vinciguerra ko da giovani, soprattutto il primo era più di una promessa) ma anche molti errori commessi. “Ad un certo punto, credevamo che il sistema andasse avanti da solo. Non ci eravamo resi conto che il mondo stava cambiando, quello del tennis e socialmente nel sotto paese. Ci ha colto di sorpresa e non siamo riusciti a riorganizzarci” fece così mea culpa uno dei presidenti della fertennis nordica in un’intervista di qualche anno fa.
    Adesso con la simpatica famiglia Ymer, la Svezia torna finalmente in prima pagina, almeno questa settimana. Aspettando di valutare le qualità del giovane Rafael (classe 2006), con Elias e Mikael ha trovato due buoni tennisti. Soprattutto Mikael, che brilla per la velocità in campo, un ottimo tempo sulla palla soprattutto col rovescio e un tennis d’incontro piuttosto efficace. Difficile pensare che possa ambire a grandissimi trofei, ma è un buon giocatore, che può stazionare nel range tra il 50esimo e il 100esimo posto nel ranking. Sembrano più definiti i limiti di Elias, fisico più potente ma con colpi meno rapidi e incisivi. Grazie alla semifinale a Pune potrà riavvicinarsi alla top 100, sperando finalmente di entrarvi (ha un best ranking di 105 nel 2018).
    È presto per gridare al ritorno dei vichinghi, il tennis svedese è quasi nullo al di fuori degli Ymer, incluso il giovane Leo Borg del quale si parla molto (ovviamente) ma con ancora tutto da dimostrare. Tuttavia fa piacere tornare a parlare di una nazione che ha regalato campioni indimenticabili ed è stata capace di alimentare per oltre 30 anni uno dei movimenti più interessanti e prolifici. Con maestri molto preparati ed una visione molto chiara dell’impostazione tecnica, orde di giovani svedesi hanno invaso i tornei giovanili, viaggiando per settimane in gruppo, diventando molto amici e stimolandosi a vicenda, per una crescita a tratti irrefrenabile. A metà anni ’80 ci sono state settimane in cui la Svezia ha avuto 4 top 10 e oltre 10 top 100, incredibile per una nazione con dieci milioni di anime. Vittorie in Davis e un incredibile Grande Slam svedese nel 1988 con Wilander ed Edberg.
    La speranza è che l’esempio degli Ymer e il lavoro di alcune accademie formate dai giocatori di quel periodo (come la GTGT di Norman e Kulti) possano rinvigorire un paese che ha dato tantissimo al nostro sport.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Ettore Guidetti non è più il ct della Svezia, “Ma continuo con il Rig”

    Di Redazione Nonostante il favoloso quinto posto conquistato agli ultimi Europei, traguardo mai raggiunto prima dalla nazionale Svedese, il presidente federale Dahl ha di fatto “scaricato” il ct italiano Ettore Guidetti. “Ettore ha ottenuto risultati sportivi che non vedevamo da moltissimi anni – si legge nel comunicato ufficiale della federazione scandinava – e il suo compito di formare le nostre giovani giocatrici assunto nella primavera del 2019 è stato portato a termine. Dopo un lavoro di valutazione e in vista del futuro, i percorsi della Nazionale svedese e di Guidetti andranno ora in due direzioni diverse. Vogliamo fare un passo successivo nello sviluppo della nostra Nazionale, vogliamo sviluppare ulteriormente il team e pensiamo ci sia bisogno di un nuovo volto, col reclutamento di un altro ct che inizierà nelle prossime ore”. Guidetti in Svezia allena anche la squadra del Rig, progetto molto simile a quello del Club Italia, e sui suoi canali social ha voluto rassicurare club e tifosi con questo messaggio: “Questa è la fine di un viaggio fantastico, ma andrò ancora avanti col Rig, non preoccupatevi”. Ora la domanda sorge quasi spontanea: avanti fino a quando? LEGGI TUTTO