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    Un’annata di prime volte per Mattia Boninfante tra Lube e Nazionale

    Dopo la soddisfazione della Coppa Italia conquistata da alzatore della Cucine Lube Civitanova e di un campionato terminato solo in Finale Scudetto, il palleggiatore Mattia Boninfante ha vissuto con trasporto la prima settimana della VNL esordendo con la maglia della Nazionale Italiana Seniores in una kermesse ufficiale. L’alzatore cuciniero stila un bilancio soddisfacente di un’esperienza chiusa con l’Italia al quarto posto dopo la tappa canadese.
    Nel giro di pochi mesi hai preso le misure della SuperLega in maglia Lube e hai debuttato in Nazionale. Un pieno di emozioni?
    Boninfante: “Per me questa è un’annata soddisfacente, ricca di step. Avere grande spazio nella massima serie mi ha gratificato molto, ma anche le emozioni viscerali che si provano quando si indossa la maglia azzurra e si rappresenta l’Italia sono davvero intense. Imparagonabili, speciali!”.
    Ti sei sentito accolto bene dal gruppo azzurro?
    “Mi sono sentito subito a mio agio. Va detto che conoscevo già la maggior parte già dei ragazzi, non solo i compagni della Lube. Addirittura con qualcuno di loro mi sento da tanti anni, quindi l’integrazione è stata facile e naturale. D’altronde nell’Italvolley ho incontrato solo persone gentili e simpatiche, con cui è bello lavorare e passare del tempo in palestra”.
    Dopo una stagione dura in biancorosso, che livello hai trovato in VNL?
    “In Canada il livello dei giocatori era alto e le gare equilibrate, il rodaggio delle squadre forse non era ancora completo trattandosi solo della prima tappa”.
    Hai ricevuto i complimenti di Beppe Cormio per il carattere in campo!
    “Mi fa piacere! Sono stato chiamato in causa e ho dato il massimo cercando di fornire un buon contributo al gruppo. Siamo stati bravi come squadra in Quebec ad affrontare uniti i momenti duri. Ce ne sono stati, ma in gran parte li abbiamo superati vincendo tre gare su quattro. Il collettivo ha alti margini di crescita. l’Italia al completo è una delle squadre più forti al mondo”.
    Avete affrontato Noa Duflos-Rossi e Pablo Kukartsev, entrambi tuoi nuovi compagni alla Lube, sei riuscito a parlarci?
    “Mi hanno fatto un’ottima impressione anche caratterialmente. Ci siamo presentati perché non ci conoscevamo e devo dire che l’impatto è stato subito positivo con entrambi. Noa ha giocato un po’ il secondo e il terzo set per la Francia e ci ha subito fatto vedere le sue qualità, un talento raro per uno schiacciatore così giovane. Nella sfida con l’Argentina abbiamo sofferto gli attacchi di Pablo, bravo a farci sudare e a mettere in discussione l’inerzia del match confermandosi un grande giocatore di esperienza che può darci tanto”.
    Ti manca la quotidianità dell’Eurosuole Forum?
    “Dalla fine della SuperLega non è mancata la continuità degli allenamenti, seppur non a Civitanova. Ho avuto poche possibilità di riposare tra un collegiale e l’altro, ma è bello così. Se avrò tempo recupererò le energie a casa, mentre nell’arco dell’estate mi concederò anche qualche tuffo perché adoro il mare!”. LEGGI TUTTO

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    Il talento e la potenza di Tommaso Barotto per il Cisterna Volley

    CISTERNA DI LATINA – Il Cisterna Volley accoglie ufficialmente Tommaso Barotto, opposto classe 2005, reduce dalla sua prima stagione significativa con l’Allianz Milano in SuperLega Credem Banca, dove oltre ad aver accumulato esperienza nella massima serie, ha anche fatto il suo esordio in Cev Champions League, prendendo il titolo di MVP nel suo primo match contro il Knack Roeselare. Con i suoi 212 cm d’altezza e un’elevazione che lo porta ad attaccare a 341 cm, Barotto si inserisce nel roster guidato da coach Daniele Morato, completando il reparto degli opposti dove ritroverà anche l’altro giovane talento azzurro Tommaso Guzzo.
    «Approccio questa nuova avventura a Cisterna con grandissima voglia e determinazione – racconta Tommaso Barotto – Siamo una squadra giovane, con elementi d’esperienza ma soprattutto tanta energia e fame. Sarà importante affrontare ogni giornata con carattere e con l’obiettivo di crescere insieme. Questa nuova opportunità nella massima serie ha tanto valore per me, è una chiamata che ho sperato e voluto. Sono felice sia arrivata proprio da Cisterna, una società seria, che ha sempre dato prova di ambizione, come dimostra la scorsa stagione con i playoff e la bella prova vista contro Trento. Sono entusiasta di far parte di questo progetto.»
    Originario di Rovigo, Barotto ha iniziato il suo percorso nei Diavoli Rosa di Brugherio, sotto la guida di Danilo Durand, per poi esordire tra i “grandi” in Serie A3, e affermarsi successivamente in Serie A2 a Porto Viro proprio sotto la direzione tecnica di Daniele Morato. Nonostante la giovane età, ha già lasciato il segno con quasi 1000 punti realizzati tra A3, A2  e nelle selezioni giovanili, dove in bacheca vanta anche una vittoria alla Junior League nel 2022 con Brugherio. 
     «Sono davvero contento di poter lavorare nuovamente con coach Daniele Morato. Ci conosciamo da anni: è stato il mio primo allenatore nei miei primi passi verso le competizioni più importanti, l’ho ritrovato in A2 e ora il destino ci ha permesso di ritrovarci ancora una volta insieme ma in un contesto come la SuperLega. È un punto di riferimento per me, ci capiamo al volo e questo sarà fondamentale in una stagione impegnativa, dove dovremo dare il nostro massimo in ogni partita per raggiungere i nostri obiettivi.»
    Con la maglia azzurra Tommaso Barotto ha vissuto un proficuo percorso nelle varie selezioni giovanili. Oro europeo con l’under 18 e premiato anche come miglior giocatore nel 2022,  La scorsa estate è stato premiato come miglior opposto ai Campionati Europei Under 22 di Apeldoorn, dove ha trascinato l’Italia fino alla medaglia d’argento. Quest’estate Barotto sta lavorando con il gruppo Under 21, che sarà impegnato al Torneo di Qualificazione ai Campionati Europei Under 22 e ai Campionati Mondiali in Cina, in programma dal 19 agosto al 1 settembre. «Ci aspetterà un’estate importante. Il livello della nazionale quest’anno sarà alto, la voglia di fare bene non manca. Per ogni ragazzo rappresenta un banco di prova importante, anche per riuscire ad arrivare nel migliore dei modi all’inizio della stagione di club.»
    «Come mi descriverei?Sono un giocatore che ha bisogno di divertirsi in campo, che gioca con il sorriso ma con grande serietà. Ogni domenica cerco sempre di fare la mia miglior partita, con obiettivi chiari e tanta voglia di migliorarmi. Lontano dal campo tra le mie passioni principali c’è sempre lo sport. Seguo molto il calcio e il basket.»
    Foto di Powervolley Milano LEGGI TUTTO

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    Benvenuto a Cuneo Ivan!

    Benvenuto a Cuneo Ivan!A un mese dall’annuncio del suo ingaggio, Zaytsev questo pomeriggio è fisicamente arrivato a Cuneo per le visite mediche, la Conferenza stampa e la Cena di benvenuto.

    Trentun giorni dopo il suo annuncio quale giocatore di Cuneo per la prossima stagione di Superlega, Ivan Zaytsev è arrivato in città!
    Nel pomeriggio di oggi, giovedì 19 giugno, dopo aver sbrigato le visite mediche di prassi, lo schiacciatore biancoblù è stato accolto dal Presidente Gabriele Costamagna, dai giornalisti e le Istituzioni locali alla Conferenza stampa di presentazione, presso il “Da Costa Restaurant” all’interno del Country Club di Cuneo.
    « Se si pensa alla pallavolo degli ultimi vent’anni, a tutti viene in mente Ivan Zaytsev. La notorietà va di pari passo alla personalità e a quello che l’atleta trasmette in campo e fuori. Avevamo bisogno di lui per impersonare la nostra ambizione e passione, trasmettendola alla città, ai tifosi e ai sostenitori.» – queste le prime parole del Presidente Costamagna su Ivan, riprese in parte anche dal Direttore sportivo Brugiafreddo che ha sottolineato: « Avere Ivan nella squadra è anche una questione di responsabilizzare il giocatore, perché la sua presenza in campo sarà fondamentale per l’esperienza e la capacità di saper soffrire e restare lì a combattere; e anche a vincere».
    Zaytsev ha espresso una grande determinazione nello sposare a pieno le ambizioni del Club e ha avuto belle parole davvero per tutti, ma sicuramente quelle che hanno fatto sorridere e pensare a momenti del passato, sono quelle rivolte ai Blu Brothers: « Ancora mi fischiano le orecchie da dieci anni a questa parte, ma i fischi dei Blu Brothers per me erano e sono sinonimo di rispetto del giocatore quale avversario temuto. Secondo me sono una delle tifoserie, se non la più bella tifoseria d’Italia e ritrovarli a favore questa volta è sicuramente un sollievo e un grande privilegio, perché ve lo assicuro venire a giocare con questo palazzetto contro non era facile».
    Al termine della conferenza, già molto partecipata da tv e giornali sia nazionali che locali, un centinaio gli appassionati accorsi per la Cena di Benvenuto organizzata dal Pres Costamagna per inaugurare ufficialmente “La Terrazza Cuvage” del proprio locale “Da Costa”.Una serata di benvenuto piuttosto gioviale, in compagnia di un grande campione italiano e nel mondo, che ha scelto Cuneo come squadra, città e pubblico; dove la tradizione dei piatti portati a tavola e l’animazione proposta da Federico EFFE Dj Set e MC TUSE Vocalist hanno fatto da coronamento. LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina si regala Dragan Stankovic

    Grottazzolina – Il mercato della Yuasa Battery si chiude con il botto: è Dragan Stankovic l’ultimo tassello, di certo non per importanza, ad arricchire la rosa 2025-26 a disposizione di coach Massimiliano Ortenzi. Un segreto di Pulcinella, a dire il vero, visto che fu lo stesso atleta diverse settimane fa a rivelare ai microfoni di Modena Volley, in occasione della sua ultima intervista dopo un quinquennio passato sotto la Ghirlandina, la sua nuova destinazione in terra marchigiana. Ma nomi come quelli di Stankovic, in una realtà come Grottazzolina, erano più che impensabili fino ad una manciata di mesi fa, per cui leggere questa ufficialità è comunque una storia nella storia, anche perché figure come la sua sono quelle che immettono tanta tanta benzina in un ambiente già di per sé bello carico in vista della sua seconda storica stagione di Superlega. Non a caso, infatti, la società ha deciso di far presenziare proprio Stankovic alla mattinata di presentazione della nuova campagna abbonamenti, in programma per sabato 21 giugno alle 11:30 presso la Sala Consiliare del Comune di Grottazzolina.Raccontare Stankovic quasi è superfluo, visto che rappresenta un’istituzione ed è uno degli atleti in assoluto più vincenti e longevi tra quelli ancora in attività. Bastano pochi numeri per testimoniarlo: oltre 3000 punti messi a segno nelle 16 stagioni disputate sin qui in Italia, tutte indistintamente in Superlega, numeri assolutamente straordinari per un centrale. Oltre 700 i muri punto, oltre 2000 gli attacchi messi a terra, oltre 500 gli incontri disputati. Numeri da marziano, per un gigante del volley aldilà dei 205 cm di altezza.Dieci le stagioni in maglia Lube, dal 2009 al 2019, in cui vince di tutto diventando di fatto un idolo per la tifoseria cuciniera; poi una stagione a Piacenza e le ultime cinque vissute a Modena: non è uno cui piace cambiare maglia tanto spesso Stankovic, che ora con la sua inseparabile maglia numero 7 è pronto a far innamorare di sé anche i tifosi della Yuasa Battery, lui che proprio nelle Marche ha deciso di mettere le radici insieme alla sua meravigliosa famiglia.Nato e cresciuto pallavolisticamente a Zajecar, nella Serbia orientale, a 19 anni si trasferisce alla Stella Rossa di Belgrado dove disputa quattro stagioni vincendo un campionato. Nel 2008 si sposta in Montenegro, dove in un biennio gli basta per vincere il campionato; nel 2009 viene poi prelevato dalla Lube e da lì comincia la sua ascesa vertiginosa fino a diventare uno dei centrali più vincenti ed apprezzati del panorama pallavolistico internazionale. Il suo palmares in maglia Lube è incredibile: quattro scudetti, due Supercoppe, una Challenge Cup, una Coppa Italia e una Champions League l’impressionante bottino raccolto. Nella stagione 2022-23, a Modena, il suo ultimo trofeo internazionale, ovvero la Coppa CEV, l’unica tra le coppe europee ancora assente dalla sua personale bacheca.Altrettanto notevole il suo percorso in nazionale serba, di cui rimane un punto fermo ed inamovibile dal 2005 al 2017: dodici annate in cui raccoglie la bellezza di undici medaglie, record difficilmente imitabile. Un bronzo al mondiale italiano del 2010, altri quattro agli europei (2005, 2007, 2013, 2017) e uno in World League, in cui colleziona anche tre argenti (2005, 2009. 2015). Sempre nella medesima competizione arriva anche il primo oro, nel 2016, dopo quello agli europei del 2011. Nel 2018 vince anche due prestigiosi premi individuali come miglior centrale, in Champions League e al Campionato mondiale per club.Tutto questo, e molto altro, fanno di Dragan Stankovic uno dei migliori interpreti del suo ruolo al mondo, atleta apprezzatissimo anche dal punto di vista umano, ovunque sia transitato. Un atleta che a Grottazzolina potrà dare tantissimo in termini di professionalità, esperienza e attitudine all’alto livello; altrettanto però, ne siamo certi, sarà lo stesso Stankovic a riceverlo dal club, e da un territorio intero che a questo club si è visceralmente affezionato. A partire da sabato mattina, quando a Grottazzolina tifosi e stampa vivranno la prima occasione per incontrarlo di persona ed ascoltare le sue parole da giocatore della Yuasa Battery. LEGGI TUTTO

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    Il libero Alessandro Pisoni torna a Monza nella stagione 25-26

    MONZA, 19 GIUGNO 2025 – Nuovo acquisto per il reparto liberi della MINT Vero Volley Monza: Alessandro Pisoni vestirà i colori brianzoli nella prossima stagione. Il talento classe 2004, prodotto del settore giovanile di Vero Volley, torna a giocare a Monza dopo due anni.

    Nativo di Bergamo, Alessandro Pisoni cresce nell’Agnelli Tipiesse Bergamo, per poi entrare a far parte del vivaio di Vero Volley. Dal 2020 al 2023 gioca in Serie B con la Vero Volley Banco BPM, e la sua carriera giovanile è costellata di successi: due Campionati Europei con la maglia dell’Italia (U19 nel 2020 e U21 nel 2022) e una Junior League U20 con Vero Volley nel giugno 2023.

    Le esperienze delle ultime due stagioni con la Just British Bari in Serie A3 e con la Imecon Crema in Serie B lo hanno fatto maturare, e ora sarà a disposizione di coach Eccheli nella rosa della MINT Vero Volley Monza.

    “Sono davvero contento di tornare a Monza – ha commentato Alessandro Pisoni – dopo due anni lontano dalla Brianza vestire di nuovo la maglia di Vero Volley era un mio grande desiderio. Ho colto al volo questa possibilità e sono felice di poter lavorare con un libero come Scanferla, uno dei migliori italiani nel ruolo. Il mio più bel ricordo delle giovanili a Vero Volley? La vittoria della Junior League nel 2023, la finale è stata la mia ultima partita con Monza. Ora riparto con lo stesso entusiasmo di due anni fa.”

    LA SCHEDAAlessandro PisoniNato a: Bergamo il 29 ottobre 2004Altezza: 186 cmRuolo: Libero

    CARRIERA CON I CLUB2020/2023 Vero Volley Banco BPM (Serie B)2023/2024 Just British Bari (Serie A3)2024/2025 Imecon Crema (Serie B)2025/2026 MINT Vero Volley Monza

    TITOLI CON I CLUB2023: Del Monte Junior League U20

    TITOLI CON LA NAZIONALE2020: Campionati Europei U192022: Campionati Europei U21 LEGGI TUTTO

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    Beppe Cormio su ‘Kuka’: “Pablo è il giocatore ideale per questa Lube”

    Beppe Cormio, dg biancorosso, spoilera ufficialmente una possibile novità tattica della prossima stagione agonistica e svela l’importanza dell’arrivo di Pablo Kukartsev in biancorosso. In una Cucine Lube Civitanova che guarda costantemente avanti, con l’ingaggio di giovani stelle dal futuro roseo ma già competitive, l’innesto di un atleta navigato come l’opposto argentino “Kuka”, sempre protagonista e ancora in ascesa nelle innumerevoli avventure professionali sudamericane ed europee, costituirà un’alternativa ideale a un assetto innovativo e darà garanzia di equilibrio rivelandosi un ingrediente essenziale nelle mani di coach Giampaolo Medei per riproporre l’alchimia di un collettivo che finora ha incantato tutti.
    Beppe Cormio (dg Cucine Lube Civitanova):“L’acquisto di Pablo Kukartsev risponde in pieno all’identikit da noi tracciato del giocatore ideale in un reparto che punterà su uno tra Alex Nikolov o Eric Loeppky come finalizzatore in posto 2 nell’assetto a tre schiacciatori. Una formula suggestiva che proveremo ad applicare, ma che non ci dà la certezza assoluta di sfruttare al meglio le nostre opportunità. Quindi l’arrivo di un opposto esperto è strategico. Pablo è sicuramente un giocatore molto interessante che ha accettato questo ruolo, consapevole di non avere la certezza di essere sempre in campo. Conoscendo il suo temperamento, la sua classe, la sua voglia di arrivare, saprà sicuramente distinguersi. Si tratta di un opposto completo, che in questi anni è stato inspiegabilmente sottovalutato rispetto ai suoi meriti e lo dimostrerà in maglia biancorossa. Tutte queste considerazioni ci hanno portato a scegliere lui. Tra l’altro, forse gli abbiamo portato un pizzico di fortuna perché vedo che spesso è titolare e protagonista nella Nazionale Argentina. Non fu solo un caso quando più volte, in Champions League, ai tempi della sua militanza in Belgio, Pablo mise in difficoltà una grande Lube come bocca da fuoco dello Knack Roeselare. Possiamo abbracciare un ragazzo che ha sempre avuto la mia stima e ammirazione. Parliamo di un combattente, serissimo in allenamento e maturo. Abbiamo veramente trovato e scelto il giocatore che cercavamo!”. LEGGI TUTTO

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    La stagione dell’Accademia Kioene Padova raccontata da chi la vive

    C’è un momento, alla fine di ogni stagione, in cui si tirano le somme. Ma per chi vive la pallavolo giovanile con passione autentica, quei numeri non bastano mai a raccontare tutto. L’Accademia Kioene Pallavolo Padova ha chiuso un’annata straordinaria, fatta di risultati importanti e di storie quotidiane che intrecciano fatica, sogni e identità. Perché dietro ogni finale nazionale c’è un gruppo che ha imparato a camminare insieme, e dietro ogni traguardo raggiunto c’è un metodo che punta alla crescita dell’atleta e della persona.
    A raccontarlo è Monica Mezzalira, responsabile dell’Accademia, che ripercorre una stagione vissuta intensamente, tra soddisfazioni, sfide educative e quel senso di appartenenza che rende unica l’esperienza all’interno del vivaio bianconero.
    Dieci squadre, 150 atleti, cinque finali nazionali. Qual è il bilancio complessivo della stagione dell’Accademia Kioene Pallavolo Padova?
    “Il bilancio complessivo non può che essere positivo. Questa stagione ci ha regalato risultati di grande rilievo: tre nostre formazioni hanno conquistato l’accesso alle finali nazionali, con l’Under 19 classificatasi tra le prime sei squadre d’Italia, e altre due compagini, l’U17 e l’U15, addirittura tra le prime quattro. Si tratta di un risultato significativo, perché il nostro obiettivo minimo, parlando del settore maschile, è sempre quello di raggiungere le finali nazionali di categoria, per consolidare il lavoro svolto durante l’anno e rafforzare la nostra presenza sul panorama nazionale. 
    Siamo il settore giovanile di una società di Serie A, ma rappresentiamo un caso atipico: non disponiamo di foresterie. Questo è un valore aggiunto per il nostro progetto sportivo, perché significa che insegniamo una buona pallavolo ai nostri giovani atleti. Le squadre che ci hanno preceduto nelle tre categorie nazionali fanno tutte affidamento alle proprie foresterie, dalle quali possono prendere atleti già formati. Noi, invece, lavoriamo con i nostri ragazzi, e questo fa davvero la differenza”.  
    E anche alla Boy League e alla Junior League?
    “Abbiamo fatto bene anche lì. È importante per le nostre Under 14 e Under 20 arrivare a giocarsi le finali con squadre di alto livello, soprattutto di società di Serie A. Quando fai i campionati giovanili ti confronti con realtà del territorio, alle finali della Boy League e Junior League ti confronti invece con le realtà della Serie A. Cambia tutto: l’approccio alle partite, il modo di giocare, l’organizzazione. È un contesto più professionale, o comunque professionistico”. 
    Il settore femminile cresce. Che risultati avete visto? 
    “Sta andando molto bene. Essendo partiti tre anni fa, siamo arrivati a giocarci anche un terzo-quarto posto provinciale. Abbiamo organizzato open day che hanno avuto una grandissima partecipazione. Tante ragazze vogliono entrare: vuol dire che il nostro lavoro e la nostra proposta sono visibili e riconoscibili”.  
    Cosa rappresenta per un giovane atleta il passaggio dai campionati provinciali e regionali alle finali nazionali? 
    “Vuol dire molto. Fin dall’Under 13 cerchiamo di dare regole chiare, che nel tempo aiutano a far crescere un atleta a 360 gradi, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche sotto il profilo comportamentale e nutrizionale. Quando giochi solo a livello provinciale o regionale, spesso non comprendi appieno il senso di certe regole o comportamenti. Ma alle finali nazionali tutto si esaspera: devi muoverti in fretta, mangiare in fretta, riposarti appena puoi. È lì che capisci perché ti abbiamo ‘stressato’ su certe cose, anche quando eri in Under 13.
    Far parte della famiglia di Pallavolo Padova è bello, ma anche faticoso. Chiediamo molto ai ragazzi e alle loro famiglie, ma è il nostro modo di intendere la pallavolo e di vivere questo sport. Non lasciamo nulla al caso. Questo è il nostro stile: ciò che ci distingue davvero. Offriamo ai ragazzi opportunità uniche, che altrove sarebbero difficili da trovare, accompagnandoli verso il pieno sviluppo del loro potenziale”.  
    Molti ragazzi restano nel club anche dopo il loro percorso da atleti. Perché secondo te? 
    “È una delle cose più belle. Molte delle persone che oggi ruotano attorno a Pallavolo Padova sono ‘nate’ qui dentro e non vogliono andarsene. Scoprono che possono trasmettere ciò che hanno imparato in altri ruoli: istruttori, allenatori, scoutman. Vuol dire che il seme piantato ha dato il suo frutto. Significa che quel rapporto umano ha lasciato qualcosa. Si creano legami veri, che restano”.  
    E guardando avanti? Quali saranno le sfide del prossimo anno? 
    “Si parte sempre in silenzio. Non abbiamo sfide predefinite. L’unica è continuare a crescere e migliorare. Non ci sono obiettivi numerici. Ogni stagione ha gruppi diversi, percorsi diversi. La cosa importante è formare al meglio ciascun atleta che entra a far parte della nostra Accademia. Se poi un ragazzo arriva in SuperLega, o anche solo al suo massimo, è già un successo. Lo sport è così: non tutti restano fino alla fine, ma noi cerchiamo sempre di portarli al massimo”. 
    Che ruolo hanno i volley camp estivi di Pallavolo Padova?
    “Stanno diventando una bella realtà. Ci sono sempre più richieste: da chi già fa parte dell’Accademia e vuole continuare ad allenarsi, ma anche da ragazzi nuovi. Sono un modo per far conoscere il nostro approccio: anche se dovrebbe essere un momento ludico, c’è sempre un obiettivo tecnico. La pallavolo non cambia, ma cambia il modo in cui la insegni e la vivi. Abbiamo più iscritti dell’anno scorso. Anche ragazzi che non hanno mai giocato vogliono provare. La giornata tipo? Dopo l’accoglienza, allenamento tecnico al mattino, pausa pranzo e poi l’incontro con un ospite – che può essere un atleta della prima squadra, una giocatrice di Serie A, un nazionale. Poi si torna in palestra fino a sera. Si gioca e si macina tanta pallavolo”.  
    Tornando alla stagione appena conclusa, c’è un momento che ricordi in particolare?
    “Guardo poche partite dal vivo, ma sono sempre al palazzetto, vivo gli allenamenti, i ragazzi e le ragazze. Vado sempre alle finali regionali, perché danno il pass per le finali nazionali, e perché negli anni abbiamo vinto titoli importanti. E poi accompagno le squadre alle finali nazionali. Quella settimana è la più appagante, anche se estenuante: lavo magliette, guido il pulmino, ma vivo i ragazzi a 360 gradi. Lì si consolidano i rapporti. Il momento più difficile è l’ultima partita della Junior League. Lì si chiude un percorso. Lasciarli andare è la parte più difficile. Finché ci sono io, so come va. Poi è come perdere un pezzo. Ma sono sicura che abbiamo fatto un buon lavoro”.
    Pallavolo Padova non è solo la sua prima squadra, Sonepar Padova, ma anche un importante settore giovanile, l’Accademia Kioene Pallavolo Padova. Come si inserisce, a tuo avviso, il vivaio bianconero all’interno della società?
    “La risposta migliore è vedere quanto dell’Accademia c’è nella prima squadra. È vero che la SuperLega e il giovanile sono due mondi diversi, ma il fatto che tanti ragazzi, allenatori, scoutman provengano dall’Accademia dimostra quanto sia importante il lavoro fatto sotto. Questo è ciò che ci lega. E chi guarda da fuori può capire quanto di ciò che facciamo nell’Accademia sia determinante per quello che c’è sopra”.  LEGGI TUTTO

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    Novità al centro: l’olandese Fabian Plak rinforza il Cisterna Volley

    CISTERNA DI LATINA – Il centrale olandese Fabian Plak, classe 1997 e alto 198 cm, è un nuovo rinforzo del Cisterna Volley. Dopo due stagioni da protagonista con la maglia della Sonepar Padova, Plak si appresta a vivere la sua terza annata consecutiva nella SuperLega Credem Banca, la prima nella realtà di Cisterna di Latina.
    Nato a Tuitjenhorn il 23 luglio 1997, Plak dal 2017 ha iniziato a far parte della nazionale maggiore, con cui ha conquistato la medaglia di bronzo all’European Golden League nel 2019. Nel suo palmarès figurano anche importanti successi a livello di club: in Spagna, con il CAI Teruel, ha vinto la Supercoppa e la Copa del Rey nella stagione 2019/2020; in Francia, ha alzato la Supercoppa e la Coppa di Francia indossando la maglia dello Chaumont Volley-Ball 52. Plak ha maturato esperienze in sei diverse nazioni, ma ha individuato nell’Italia il contesto ideale per proseguire la propria crescita sportiva, dopo aver vinto anche in Estonia la Coppa Nazionale nel 2018.
    «Sono molto contento di iniziare questa nuova esperienza a Cisterna – ha dichiarato il centrale olandese –. Negli ultimi due anni, con la maglia di Padova, ho avuto spesso modo di percepire il calore del pubblico del Palasport di Viale delle Provincie. Ora sarà bello viverlo da vicino per tutta la stagione. Affronteremo un campionato molto competitivo, con un livello complessivo elevato. Siamo una squadra giovane e dovremo costruire la nostra forza quotidianamente in palestra. Credo ci siano le potenzialità per fare bene: l’obiettivo iniziale è senz’altro la salvezza, ma potremmo anche puntare a qualcosa in più nel corso del campionato. A livello personale, considero un onore vestire la maglia del Cisterna Volley: è un club serio e con un ambiente positivo.»
    Nel campionato 2024/25, Plak si è classificato settimo tra i centrali per numero di punti realizzati in Superlega, con un bottino di 157 punti, di cui 32 a muro. Alla sua stagione d’esordio nella massima serie italiana, due anni fa, ne aveva totalizzati 165, confermandosi come uno dei centrali più produttivi.
    «Mi definisco un centrale aggressivo, nel senso positivo del termine – ha spiegato Plak –. Mi piace essere incisivo, trasmettere energia in ogni azione. Sento di avere un’impronta più offensiva che difensiva e cerco costantemente di dare qualcosa in più. Ogni giorno lavoro per migliorare sotto ogni aspetto del gioco. Credo che Cisterna possa rappresentare un passaggio importante per la mia carriera, offrendo una base solida per mettermi in evidenza a questo livello.»
    La pallavolo è una passione di famiglia per Fabian, fratello di Celeste Plak, da anni punto fermo della nazionale femminile olandese. Ma nella sua vita non c’è solo lo sport: «Nel tempo libero cerco di staccare mentalmente dalla pallavolo – ha concluso –. Mi rilasso con attività che esulano dal volley. Passo il tempo leggendo libri o guardando film: sono i miei hobby preferiti.» LEGGI TUTTO