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    Davide Candellaro, una storia che continua a Perugia

    Il centrale veneto, uno degli elementi più esperti del gruppo bianconero, parla di una stagione fantastica e di come si sia trovato bene a Perugia. Tanto bene che… “Tanto bene che resterò qui un altro anno!”

    Un palmares già ricco, dopo questa stagione dei record ancora più ricco. Un bagaglio tecnico e di esperienza importantissimo per la Sir Susa Vim Perugia quest’anno. Una costanza ed una presenza nel gruppo bianconero ancora più importanti. Un futuro che, dopo una vita sportiva a calcare i taraflex delle più importanti società italiane, avrà ancora le tinte bianconere.Un cardine certamente del poker stagionale dei Block Devils è Davide Candellaro. Atleta di rango, navigato, avvezzo alle pressioni ed alle aspettative della piazza. Centrale veneto arrivato la scorsa estate al PalaBarton e capace subito di vestire i panni del leader dello spogliatoio anche non giocando tantissimo in un reparto clamoroso con Russo, Flavio e Solè come compagni. Eppure nelle gallery fotografiche di ogni successo stagionale la foto dei quattro alfieri centrali bianconeri non manca mai perché, segreto di Pulcinella, le grandi vittorie nascono solo da grandi gruppi.“Il rapporto con Seba, Roby e Flavio? La cosa importante – spiega il “Cande” – è stata quella di dare un ruolo ad ognuno, è importante mettere ordine, sapere dove ti trovi e cosa devi fare. Con gli altri ragazzi abbiamo giocato insieme e contro in passato, ci conoscevamo già e siamo persone intelligenti che riescono a capire il contesto in cui si trovano. Tutto questo ha fatto sì che si instaurasse tra di noi un ottimo rapporto. La stagione ha dimostrato che il reparto dei centrali era proprio forte, se in campo non andava bene uno ne entrava un altro altrettanto bravo. Tenere il livello sempre molto alto in allenamento ha fatto sì che poi in partita si partisse da un punto di partenza molto alto, credo che questa cosa abbia aiutato e sia stata una delle note positive della stagione”.Candellaro è uno che sa sempre misurare bene le parole da utilizzare.“La stagione perfetta? La perfezione non esiste, ma certamente siamo riusciti a portare a termine tutti gli obiettivi della squadra. È chiaro che poi ognuno ha i suoi obiettivi personali, ma i trofei conquistati penso valorizzino il lavoro che abbiamo fatto in questa stagione. Lo scudetto è l’ultimo in ordine di tempo ed è importante, ma sono importanti tutti i trofei considerando che il livello si sta alzando sempre di più e molto velocemente. Questo vuol dire che abbiamo fatto le cose fatte bene ed aggiornandoci alla pallavolo perché la pallavolo cambia e non ti aspetta”.Si è trovato bene a Perugia Davide. Tanto bene che…“Tanto bene che resterò qui un altro anno! Mi sono trovato davvero bene a Perugia, a me piace lavorare in ambienti in cui riesci ad esprimere idee nuove, a mettere in pratica quello che pensi e dove hai intorno persone ed uno staff che ti permettono questo. Lavorare con Angelo (Lorenzetti, ndr) ed i ragazzi per me è tanta roba, ho sempre espresso il desiderio di farlo e sono ben contento di restare un altro anno”.
    UFFICIO STAMPA SIR SUSA VIM PERUGIA LEGGI TUTTO

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    Padova riparte da Jacopo Cuttini: “Grande responsabilità e grande onore”

    Per la stagione di SuperLega 2024_25 si ripartirà proprio da coach Jacopo Cuttini, che è stato confermato primo allenatore di Pallavolo Padova. Cuttini, che ha guidato la squadra nelle ultime quattro stagioni, ha accettato con entusiasmo il rinnovo del contratto, sottolineando l’onore e la soddisfazione di continuare a far parte della famiglia bianconera.“Sono molto contento e orgoglioso della proposta che mi è stata fatta, – ha dichiarato Jacopo Cuttini – in quanto si tratta di un importante attestato di stima. Da una società storica come Pallavolo Padova, ricevere questa fiducia, è una grande responsabilità e un grande onore”.Coach Cuttini ha poi riflettuto sulle quattro stagioni trascorse alla guida della squadra padovana, sottolineando le sfide affrontate e i traguardi raggiunti. “È stato un percorso fatto di prove complesse, ma anche di grandi soddisfazioni. Il livello di gioco in SuperLega è cresciuto notevolmente negli ultimi anni. Nonostante ciò siamo riusciti a competere e a produrre giocatori importanti”, ha aggiunto.Riguardo alla stagione appena conclusa, Jacopo Cuttini si è detto soddisfatto dei risultati ottenuti, evidenziano l’impegno profuso da ciascun atleta del gruppo. “Anche quest’anno siamo stati capaci, con un team davvero giovane, a superare le sfide che ci siamo posti e a creare un gruppo coeso, che è cresciuto passo dopo passo, partita dopo partita. Siamo riusciti a vincere molte scommesse, il che dimostra che abbiamo fatto un buon lavoro”, ha concluso.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    CEV Champions League, le parole e i festeggiamenti di Trento

    CEV Champions LeagueLe parole dei protagonisti all’indomani del successo in Turchia valso il quarto titolo di Campione d’Europa della sua storia
    Con un netto 3-0 nella città turca di Antalya, la Trentino Itas guidata da Fabio Soli ha chiuso la sua stagione nel migliore dei modi, alzando al cielo la Champions League per la quarta volta nella sua storia a tredici anni dall’ultimo successo. Contro la formazione polacca dello Jastrzebski Wegiel, Michieletto e compagni hanno sfoderato una prestazione da applausi, tornando ad essere Campioni d’Europa in tre set.
    A distanza di poco più di tredici anni dall’ultima volta (27 marzo 2011, Champions League vinta a Bolzano), Trentino Volley è tornata a conquistare il titolo di Campione d’Europa per Club. Quello ottenuto in Turchia è il decimo trofeo internazionale della storia del Club, il ventunesimo assoluto in ventiquattro anni di attività. Nel palmares c’è spazio per altre tre Champions League (le prime due vinte a Praga nel 2009, a Lodz nel 2010), cinque Mondiali per Club, i primi quattro vinti a Doha fra il 2009 ed il 2012 e l’ultimo a Czestochowa il 2 dicembre 2018, e una CEV Cup (ottenuta a fine marzo 2019), che sino a questa sera rappresentava l’ultimo titolo conquistato da Trento in campo internazionale. Trentino Volley diventa inoltre la seconda Società più vincente nella singola competizione. Nell’albo d’oro della manifestazione solo lo Zenit Kazan (6 successi) ha vinto più CEV Champions League.
    All’indomani della vittoria ad Antalya, queste le voci dei protagonisti dell’Itas Trentino: parole cariche di gioia e di emozione per avere riportato sulle Dolomiti il trofeo continentale più ambito.

    Fabio Soli (allenatore Itas Trentino): “Credo che ancora prima di questa splendida partita quello che avevamo fatto avesse un grande senso, una grande valenza, ma ieri sera abbiamo aggiunto qualcosa di eccezionale. Abbiamo coronato il nostro grande sogno, volevamo arrivare a giocarci la Finale e poi dopo che siamo arrivati qui volevamo anche vincerla. Ci siamo riusciti. Grazie a tutti quelli che hanno offerto il loro contributo alla nostra causa; quello che abbiamo vissuto negli ultimi mesi è stato molto particolare, ma siamo riusciti a vincere questo titolo grazie alla solidità della società, al lavoro dello staff e alla determinazione dei giocatori. Dopo tutto quello che avevamo speso e sofferto siamo stati bravissimi a trovare le forze per giocare al massimo delle nostre possibilità questa partita e devo dire che in quattro giorni abbiamo lavorato per mettere insieme una condizione fisica e mentale molto importante”.
    Alessandro Michieletto (Itas Trentino): “Mi sembra di sognare, sono veramente felice, è un momento fantastico, un’emozione indescrivibile che voglio dedicare ai nostri tifosi. Devo ancora realizzare quello che siamo riusciti a fare. Non si trattava di una partita scontata, anzi pensavo potesse risolversi al tie-break perché avevamo di fronte una rivale forte”.Marko Podrascanin (Itas Trentino): “Devo essere onesto: quando ero arrivato quattro anni fa avevo promesso che avremmo vinto la Champions League. Ad un certo punto sembrava un sogno irrealizzabile, soprattutto dopo le due Finali perse a Verona e Lubiana. Grazie a questo fantastico gruppo che ha saputo stringere i denti e che non ha smesso di crederci. Dopo le difficoltà accusate nei Play Off siamo stati bravi a resettare tutto. Vincere 3-0 così è andata oltre ogni più rosea aspettativa. Non potevo chiedere di meglio per chiudere la mia storia con Trento”.
    Jan Kozamernik (Itas Trentino): “È stata una partita eccezionale, siamo tornati a giocare come facevamo due mesi fa e finire la stagione così è meraviglioso. Sono strafelice e sono onorato di far parte di questo gruppo; ci meritavamo di vincere almeno un trofeo: farlo con la Champions League è bellissimo. Questa squadra si merita questo e molto altro”.
    Riccardo Sbertoli (Itas Trentino): “Nei miei sogni più belli non potevo sperare che andasse così. Voglio ringraziare tutti perché siamo stati bravi anche nel momento più buio a non smettere di crederci e la dedica di questa vittoria deve essere tutta per noi inteso come Trentino Volley. Abbiamo preso delle botte e ci siamo rialzati”.
    Oreste Cavuto (Itas Trentino): “Lo sport ci insegna questo; dopo un periodo buio c’è sempre la possibilità di ritrovare la luce. Voglio solo fare un ringraziamento particolare: a quei tifosi che ci hanno creduto sempre e che il primo maggio sono venuti a caricarci. Era un giorno di festa, potevano andare altrove ed invece erano lì a supportarci. Grazie di cuore a tutti loro”. LEGGI TUTTO

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    I temi della 28a puntata di After Hours, la SuperLega di notte

    After Hours, la SuperLega di notteI temi della puntata numero 28: l’impresa di Trento in Champions League, gioie e fair play di Sirci e Fusaro, l’attesa della VNL, il carisma dei grandi tecnici e il bello delle trasferte
    Le gioie e il fair play di due “presidenti felici”, l’impresa dell’Itas Trentino in Champions League, l’attesa azzurra per la Volleyball Nations League, il carisma dei grandi allenatori, l’importanza del gruppo al di là dei grandi giocatori, le aspettative del mercato, il bello delle trasferte. Sono stati questi alcuni dei temi principali di After Hours, la SuperLega di notte, il talk trasmesso in diretta domenica sera sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Lega Pallavolo Serie A, con Andrea Zorzi, Andrea Brogioni e i protagonisti della Serie A Credem Banca.
    Ospiti della puntata numero 28 sono stati Gino Sirci (Presidente Sir Susa Vim Perugia), Lucio Fusaro (Presidente Allianz Milano), Dante Boninfante (Allenatore Tinet Prata di Pordenone), Marco Falaschi (Pallavolo Padova), Francesco Sani (Rana Verona), Mattia Bottolo (Cucine Lube Civitanova) e Giovanni Sanguinetti (Valsa Group Modena).

    A questo link è possibile rivedere la puntata completa

    “After Hours, la SuperLega di notte” è anche su Spotify: https://open.spotify.com/show/2P4H78z3UpPCzyASZjBv54

    LE DICHIARAZIONI
     
    GINO SIRCI (PRESIDENTE SIR SUSA VIM PERUGIA)
    UN PRESIDENTE FELICE – “Al Mondiale per Club abbiamo eguagliato lo score dello scorso anno, ma non mi sarei aspettato che avremmo fatto tutto il resto. Ad ogni modo siamo partiti come una squadra forte, la più costosa del campionato; quindi, doveva uscire qualcosa più di una Supercoppa o di un Mondiale”.
    LA VITTORIA PIÙ ESALTANTE – “Lo Scudetto mancava da sei anni, ci era sfuggito più volte. E poi è la vittoria più importante, è un torneo che dura un anno e si passa fra tante difficoltà. Ne raggruppa due, Regular Season e post-season. Lorenzetti mi diceva ‘Calma, l’importante sono i Play Off, perché lì si assegna il campionato’. La pallavolo non è quella di dieci o cinque anni fa, ma cambia sempre”.
    LA SAGGEZZA DI LORENZETTI – “Lui fa stare sempre coi piedi per terra. A volte tu gli chiedi qualcosa che sembra scontata e lui ti risponde in maniera diversa. Con la sua saggezza riesce sempre a farti notare sempre tante cose: pochi entusiasmi e ‘pedalare’. Difetti? A pensarci non ne trovo: mi sembra una persona dai tanti pregi”.
    SU TRENTO CAMPIONE – “Sono molto contento, perché continua l’egemonia dell’Italia in Europa. E poi se lo meritano, sarebbe stato ingiusto se avessero perso la terza finale su tre. Adesso l’Italia è tornata a essere vista come la nazione egemone, anche per il modo in cui hanno vinto. La dice lunga sul livello del campionato italiano”.
    CHI VIENE E CHI VA – “Ricordo quando alcuni giocatori se ne andavano verso Modena o Civitanova: all’inizio te la prendi ma poi rifletti sul fatto che questo è il mercato. Devo dire che la simbiosi c’era tra l’allenatore di Milano con Loser e Ishikawa mi fa avere un’intima paura che il contesto abbia contribuito alle loro prestazioni”.

    LUCIO FUSARO (PRESIDENTE ALLIANZ MILANO)
    SU TRENTO CAMPIONE – “Prima della partita ho scritto a Da Re, dicendogli: ‘Al di là dello scherzetto che ti ho fatto, buona fortuna per stasera, ve lo meritate’. Mi fa piacere che Trento abbia vinto questa partita straordinaria”.
    L’ALLIANZ IN CHAMPIONS LEAGUE – “Sai che da giocatore non ho mai vinto nulla. Per una volta che vinco qualcosa, lasciatemi emozionare. Un risultato straordinario fatto negli anni da piazza, da tutta la struttura, e ovviamente mi sono emozionato. Col senno di poi, dici ‘Potevo giocarmi meglio la Coppa Italia’ o altre cose, ma mi godo l’oggi, al domani ci penseremo”.
    PIAZZA E LORENZETTI – “Trovo che Piazza, come Lorenzetti, sia una persona che dedica in qualsiasi momento della propria vita alla pallavolo e allo studio della squadra avversaria. Tutte le volte che vedo la nostra formazione diversa dal solito, chiedo il perché, ma anche se cerco di farmele spiegare non le capisco. Lorenzetti è il miglior allenatore in assoluto, Piazza è fra quelli che lo adora e vedo che sono molto amici. Lo sforzo che ha fatto il mio amico Gino Sirci è stato straordinario negli anni e si merita tutto quello che ha vinto quest’anno. Adesso lo posso dire, quando noi li abbiamo eliminati, da un certo punto di vista ero dispiaciuto”.
    LOSER E ISHIKAWA VERSO PERUGIA – “Loser è un ragazzo molto sensibile, una persona meravigliosa. Ishikawa è diventato Ishikawa a Milano. Ammiro questi ragazzi che hanno anche il coraggio di allontanarsi dagli affetti, ma se hanno la possibilità di andare a prendersi belle soddisfazioni in altri posti, è giusto. E fra noi presidenti non cambia nulla”.

    MARCO FALASCHI (PALLAVOLO PADOVA)
    SU BONINFANTE A TARANTO – “Si deve preparare a una serie di situazioni, ma in generale è una piazza del sud che sa dare tanto: se si crea entusiasmo, come accaduto in passato, può diventare una realtà decisamente fastidiosa”.
    BRUNO, UOMO FUORI DAGLI SCHEMI – “Di Bruno, con l’uscita del suo libro, è emerso anche l’uomo oltre che il giocatore. Ha parlato anche di un problema che ha avuto. Gli ho scritto e lui ha apprezzato. È stato fuori dagli schemi, in quel senso lì”.
    CACHOPA E I MERITI DELLA SQUADRA – “Sì, è un palleggiatore fuori dagli schemi che gioca a una velocità a volte eccessiva, ma con una squadra che lo supporta e che lo ‘sopporta’ nei momenti meno brillanti, in cui magari esagera nella giocata. Ci sono momenti in cui fa cose strabilianti, in altri casi gli attaccanti sono bravi a metterci del loro. Monza ha fatto un grande passo avanti e si è meritata la Finale Scudetto, perché ha trovato sempre la soluzione giusta”.
    IL FUTURO – “Rimarrò a Padova. E non ci saranno, in fondo, troppi rimescolamenti”.
    L’IMPRESA DI TRENTO – “Sbertoli ha fatto una partita tatticamente perfetta. Ha provato all’inizio a fare un certo tipo di gioco, c’erano alcune situazioni molto codificate. Poi ha trovato i punti di riferimento davanti: quando c’era Szymura con Rychlicki ci andava spesso, quando aveva Michieletto con Toniutti ha sfruttato il mismatch. Ha fatto molto bene, è stato lucido e sono ulteriormente contento perché si sono visti due centrali splendidi come Kozamernik e Podrascanin. E la chiusura del punto finale di Podrascanin è stata l’apice”.

    DANTE BONINFANTE (TINET PRATA DI PORDENONE)
    SUL MATCH DI COPPA – “Abbiamo provato a dare tutto all’andata, purtroppo è andata male. Abbiamo avuto un paio di ulteriori infortuni, abbiamo provato a mettere qualche pezza al ritorno ma non c’è stato verso. I ragazzi hanno dato tutto fino alla fine, ci dispiace ma è stata una bellissima stagione”.
    BRUNO E CACHOPA – “Con Bruno ho avuto la fortuna di giocare e sicuramente è sempre stato un leader al di là della prestazione e della qualità di gioco. È una presenza importantissima per il gruppo e per la società: cerca di trovare sempre la strada giusta per migliorare e arrivare agli obiettivi. Cachopa l’ho visto giocare spesso per curiosità, mi ha sorpreso per il modo in cui ha fatto giocare i compagni di squadra. Al di là dei numeri tecnici e dell’inventiva, è riuscito a mettere in condizioni perfette tutti gli elementi della squadra e questo per un palleggiatore è una grande vittoria”.

    FRANCESCO SANI (RANA VERONA)
    LA STAGIONE – “Per la stagione scelgo la parola ‘gratitudine’, perché non mi aspettavo di giocare così tanto. E sono molto grato per questo”.
    DAL COLLEGE ALLA SUPERLEGA – “Al College giocavo opposto, sono arrivato e mi sono trovato davanti Keita e Amin. Ma con l’aiuto degli staff abbiamo lavorato tanto sulla ricezione e su altro. Per il resto, anche per il livello dei palleggiatori, direi che sono quasi due sport diversi. Al College era molto più facile”.
    L’ANNO PROSSIMO – “Rimarrò a Verona”.
    I VIAGGI: PIACERE O FATICA – “Mi piace tanto andare in giro con la squadra, si fa amicizia con tutti. Certo, è difficile non rimanere a casa con la famiglia, ma anche stare in hotel con la squadra, fare pesi assieme e andare alle partite mi piace un sacco”.

    MATTIA BOTTOLO (CUCINE LUBE CIVITANOVA)
    LA STAGIONE – “Complicata, ma anche interessante. Una stagione di crescita. Imparare da quello che andato male per migliorare in futuro”.
    DA BLENGINI A GIANNINI – “Non ci aspettavamo l’addio di Blengini, in un primo momento ci ha lasciato scossi. Conoscevamo già Giannini come secondo, quasi più un amico prima che un allenatore, ogni tanto una cena con lui la si faceva. Ha rivitalizzato un clima che era diventato negativo con la semplicità del ritrovare la felicità nell’allenamento e nel giocare semplice. Bravo lui e poi noi, dopo aver ritrovato la passione, ci siamo divertiti anche nelle ultime partite”.

    GIOVANNI SANGUINETTI (VALSA GROUP MODENA)
    LA STAGIONE – “Anche per noi è stata una stagione complicata, ma credo sia giusto imparare da queste annate. C’è stato bisogno di pazienza per andare avanti ed è qualcosa che mi porterò dietro”.
    L’ADDIO DI BRUNO – “Anche nell’ultimo anno, il suo atteggiamento e il suo modo di stare in palestra è stato da leader e da esempio per tutti. Si sentirà il suo vuoto, cercheremo di portarci dietro quanto ci ha insegnato”.
    CACHOPA VISTO DA UN CENTRALE – “È un palleggiatore di altissimo livello e pensa cosa fuori dagli schemi, ha un gioco fuori dalle righe e molto rapido e per chiunque sia a muro questo è un bel grattacapo. È rientrato in modo incredibile”.
    LA DOTE DI GIULIANI – “La differenza che ho notato dopo il cambio è stata la semplicità. Prima avevamo molte più cose cui pensare, avendo troppe informazioni facevamo fatica a leggere quello che succedeva. Pensavamo più a quello che sarebbe potuto succedere che a quello che stava realmente accadendo. Questa sua semplicità, il mettere poche informazioni fisse in base all’avversario, ha aiutato a liberare la mente soprattutto dei più giovani”.
    IL FUTURO – “Rimarrò a Modena”. LEGGI TUTTO

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    Il palleggiatore Michele Baranowicz prolunga a Cisterna. «Felice qui»

    CISTERNA DI LATINA – Michele Baranowicz ha prolungato il suo contratto con il Cisterna Volley e vestirà la maglia del Club pontino anche nella prossima stagione di Superlega. Il palleggiatore classe 1989, alto 196 centimetri, era arrivato a campionato in corso, a metà novembre, nella squadra allenata da coach Guillermo Falasca.
    «Sono contento di continuare questa mia avventura qui a Cisterna perché sono molto affezionato a questa piazza, alla società, a chi ne fa parte e questa cosa mi fa molto piacere anche perché è un ambiente veramente famigliare, si lavora bene e anche la mia famiglia è molto contenta di stare qui – ha spiegato il palleggiatore che in carriera ha indossato le maglie di Modena, Lube, Verona, Piacenza, e Vibo mentre all’estero ha maturato esperienze ad Ankara e nell’Hebar in Bulgaria, la sua ultima squadra prima di tornare in provincia di Latina – Il progetto? Sicuramente finora non ci sono stati grossi stravolgimenti e il miglioramento deve passare sempre attraverso il lavoro e l’esperienza: nella stagione da poco conclusa abbiamo dimostrato di poter giocare contro tutti, abbiamo anche sprecato qualche occasione per raggiungere i play-off ma ci tengo a dire che è stata comunque una stagione positiva per noi. Il prossimo campionato? Me lo aspetto molto complicato come al solito, tante squadre cambieranno i loro organici e forse per noi sarà un vantaggio proprio il fatto di aver cambiato poco: non vedo l’ora di iniziare la preparazione per la prossima stagione, sono molto motivato in questo club».
    Michele Baranowicz, che nell’ultima stagione a Cisterna ha sfondato il muro delle 400 presenze in Serie A (403), è risultato complessivamente 22 volte Mvp in carriera. Il regista ha esordio in Nazionale il 18 maggio 2011 in occasione di Francia-Italia (0-3), la stessa maglia azzurra con cui ha vinto la medaglia di bronzo alla Grand Champions Cup nel 2013. A livello di Club il suo palmares conta anche un campionato italiano vinto nel 2014, una Supercoppa italiana, una Coppa Italia (2006), una Challenge Cup (2016) e una Supercoppa turca (2018). LEGGI TUTTO

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    Sport contro le mafie 2024, il torneo alla Powervolley Academy

    Si è svolto sabato 4 maggio, il torneo di volley “Sport contro le mafie” in memoria di Giorgio Ambrosoli e Boris Giuliano, tappa conclusiva del percorso di educazione alla legalità e all’etica dello Sport “Dipende da NOI” 2024.
    Il percorso, lanciato lo scorso autunno, si era sviluppato fino a stamattina in una serie di incontri di educazione alla legalità nelle scuole aderenti a marzo e la partecipazione ad alcuni panel della 2° edizione del Festival Internazionale dell’Antimafia.
    Complessivamente sono stati 156 gli studenti partecipanti, provenienti da 5 scuole, 3 di Milano città (Licei Cremona, Vittorini e Virgilio) e 2 di Milano Provincia (ITCS Primo Levi di Bollate e IIS Machiavelli di Pioltello).

    Prima del torneo, gli studenti e le studentesse hanno partecipato a un incontro su etica dello sport, pallavolo e cittadinanza attiva con il capitano della squadra, Matteo Piano, e gli atleti Luca Colombo e Andrea Innocenzi, intervistati da Pietro Spotorno, studente universitario e attivista di WikiMafia.

    Ad aggiudicarsi il trofeo quest’anno è stata la prima squadra della 4D del Liceo Cremona di Milano, composta da Andrea Rivetta, Andrea Conte, Alessandro Cossu, Alessandro Tam, Marco Rana e Matteo Voghera!

    Grazie a Powervolley/Allianz Milano, a tutti gli studenti e ai professori, nonché ai volontari di WikiMafia per questa straordinaria mattinata all’insegna dello sport e della legalità!

    Foto di Pierpaolo Farina.
    Fonte Comunicato stampa WikiMafia LEGGI TUTTO

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    Medei head coach della Lube. “Progetto stimolante e ambizioso!”

    Un marchigiano doc alla guida della Cucine Lube Civitanova 2024/25. Il tecnico Giampaolo Medei, classe 1973, nativo di Treia e fresco campione continentale 2024 in coppa CEV al timone dell’Asseco Resovia, si riprende le redini del Club biancorosso. Andando a ritroso, per Medei si tratta del terzo ciclo nel mondo cuciniero dopo l’avventura da head coach nel 2017/18 e in parte del 2018/19, con sei finali disputate, e la precedente permanenza nello staff del settore giovanile dal 1994 al 2001 (vittoria della Junior League nel 2000), per poi lavorare da secondo nella prima squadra dal 2001 al 2006 agguantando da assistant coach della Lube 1 Scudetto, 1 Coppa Italia, 1 Champions League e 2 Coppe Cev.
    Nel Palmares dell’allenatore spiccano anche la Coppa Cev vinta nel 2017 alla guida del Tours e la vittoria del campionato turco 2020/21 con lo Ziraat, ma non va certo dimenticato l’argento olimpico di Rio come vice allenatore di Chicco Blengini nella Nazionale Italiana.
    Le prime parole di Medei dopo il ritorno sulla panchina della Lube:
    “Sono molto orgoglioso ed entusiasta di tornare a guidare la Lube in un nuovo progetto così stimolante e ambizioso”.
    La presentazione ufficiale
    Mercoledì 8 maggio, alle ore 18, il tecnico sarà presentato ufficialmente all’Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche. Incontro aperto a giornalisti e tifosi.
    CURRICULUM DI GIAMPAOLO MEDEI
    2024/2025 Head Coach A1 Cucine Lube Civitanova
    2022/2024 Head coach A Asseco Resovia Rzeszow (POL)
    2019/2021 Head coach A Ziraat Bankkart (TUR)
    2018/2019 Head coach A1 Cucine Lube Civitanova fino al 10/12/2018
    2017/2018 Head coach A1 Cucine Lube Civitanova
    2016/2017 Head coach A Tours Volley-Ball
    2015/2017 Assistant coach Naz. Nazionale Italiana
    2014/2016 Head Coach A Beauvais Oise UC (FRA)
    2012/2014 Head Coach A Narbonne Volley (FRA)
    2011/2012 2° Allenatore A1 Casa Modena
    2010/2011 1° Allenatore A1 Andreoli Latina
    2009/2010 1° Allenatore A1 Andreoli Latina dal 1/12/2009
    2009/2010 2° Allenatore A1 Andreoli Latina fino al 30/11/2009
    2008/2009 Head Coach B1 Porto Potenza Picena (MC)
    2007/2008 2° Allenatore A1 Sparkling Milano
    2006/2007 2° Allenatore A2 Sparkling Milano
    2005/2006 2° Allenatore A1 Lube Banca Marche Macerata
    2004/2005 2° Allenatore A1 Lube Banca Marche Macerata
    2003/2004 2° Allenatore A1 Lube Banca Marche Macerata
    2002/2003 2° Allenatore A1 Lube Banca Marche Macerata
    2001/2002 2° Allenatore A1 Lube Banca Marche Macerata
    1994/2001 Tecnico Giov. Lube Macerata
    Risultati più significativi di Medei con i Club
    Champions League
    Oro stagione 20012
    Argento 201718
    Mondiale per club
    Argento 201718
    Coppa CEV
    Oro 202324
    Oro 201617
    Oro 20056
    Oro 20045
    Campionato Italiano
    Scudetto 20056
    Campionato Turco
    Scudetto 202021
    Coppa Italia
    Oro 20023
    Campionato serie A2
    Oro 20067
    Coppa Italia serie A2
    Oro 20067 LEGGI TUTTO

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    Simone Anzani è un nuovo giocatore di Modena Volley!

    Simone Anzani è un nuovo giocatore di Modena Volley!
    Simone Anzani farà parte del reparto centrali di Modena Volley per la stagione 2024/2025. Comasco classe 1992, Anzani torna in gialloblù dopo l’esperienza del 2018-2019, quando aveva conquistato la Supercoppa Italiana, l’ultima messa in bacheca da Modena. E’ campione del mondo in carica grazie all’oro conquistato da protagonista in Polonia nel 2022, in maglia azzurra ha vinto anche l’Europeo del 2021 e il bronzo sempre Europeo del 2015. Il centrale viene da quattro stagioni alla Lube Civitanova, con cui ha conquistato due Scudetti e due Coppe Italia e si è affermato tra i migliori interpreti del ruolo di tutta la Superlega.
    La scheda
    SIMONE ANZANI
    nato a Como (CO) il 24 febbraio 1992
    Centrale di 204 cm di altezza 
    2024-2025 Modena Volley
    2019-2024 Lube Civitanova
    2018-2019 Modena Volley
    2017-2018 Sir Safety Perugia
    2013-2017 Blu Volley Verona
    2012-2013 Argos
    2011-2012 Loreto
    2009-2011 Treviso
    Palmares nei club
    3 Campionati italiani
    3 Coppe Italia
    2 Supercoppe italiane
    1 Campionato mondiale per club
    1 Challenge Cup
    Palmares in nazionale
    1 Campionato Mondiale
    1 Campionato Europeo
    1 Bronzo al campionato Europeo
    1 Argento Coppa del Mondo
    1 Bronzo World League LEGGI TUTTO