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    L’estate speciale di Matteo Piano: “La mia vita è una strada sterrata”

    Di Roberto Zucca Milano è speciale. È questo l’aggettivo che Matteo Piano ha deciso di dedicare alla città che ha scelto e alla squadra, l’Allianz Milano, alla quale si è legato per la quinta stagione di fila, confermandosi nel ruolo di capitano: “È una città che mi ha dato tanto, che scopro col passare del tempo, e nella quale vivo come in pochi altri posti. Powervolley è una casa, una famiglia alla quale mi sento particolarmente legato, che mi ha regalato delle stagioni importanti e con la quale ho scelto di essere qui anche in questa stagione“. “La mia vita è stata una strada sterrata”… “Una frase di Irene Grandi che ho riscritto quest’estate e che appartiene al mio percorso. Mi piacciono le strade sterrate, quelle dove non basta una bici da corsa o un paio di infradito per camminare. Ma che devi vivere intensamente, e in cui devi sudare ogni passo che fai“. Foto FIVB Due mesi fa tornava da Tokyo. Si riferiva a quello? “Tokyo me la sono goduta. Avevo già fatto un’Olimpiade e sapevo cosa sarei andato ad affrontare. Quindi ho cercato di vivere delle emozioni e di sentirmi a mio agio con i cinque cerchi e con tutto il contesto che mi stava attorno. Quando sono entrato in campo per la prima volta ho capito che si trattava di un regalo, ed è stato quello lo spirito che mi ha accompagnato per tutta l’avventura“. Quello spirito è figlio di un percorso fatto con Cecilia Morini, la sua terapista. È l’essere pronto a tutto, in tutte le situazioni della carriera. “(ride, n.d.r.) Non so se sono pronto a tutto. Sicuramente ho imparato a non scacciare ogni cosa che è capitata in senso negativo, ma a viverla e accettarla per quello che è o che è stata. Poi forse sono uno che, vivendo molto intensamente la vita, ha capito esattamente la misura che può avere ogni momento negativo“. Foto Instagram Matteo Piano Tornato dall’Olimpiade, ha deciso di partire da solo per un viaggio in Italia. “Solitamente sono un esterofilo. Dopo Tokyo però ho avuto bisogno di staccare e di partire per stare nel mio paese, in posti poco turistici e lontano dalla confusione. Ho visitato Abruzzo, Puglia, Molise. Ho visto posti bellissimi, conosciuto persone altrettanto belle e mi sono goduto ciò che mi hanno restituito settimane di mare e di terra“. E soprattutto ciò che le ha restituito la gente. “Mi sono ritornati indietro un affetto e una delicatezza che mi hanno molto colpito. Certi incontri umani ti arricchiscono, ti fortificano. Ma soprattutto nei confronti di certi incontri esprimo una profonda gratitudine. Credo sia una delle parti più belle del mio lavoro“. Foto Instagram Matteo Piano Anche il suo lavoro è stato una strada sterrata. Franco Baresi ha scritto che gli infortuni lo hanno reso un giocatore migliore… “Sono avvenimenti che ognuno vive in maniera intima. E che ti aiutano a dare un senso più ampio a tutto il resto della carriera. Anche a me credo che gli infortuni siano serviti per migliorare alcuni aspetti della tenuta mentale del mio lavoro. Non sono stati facili, penso all’infortunio che ho vissuto durante il lockdown, quando oltre alla forza di volontà per la guarigione, serviva una maturità superiore per capire il momento e per vivere bene il ritorno“. Per Baresi è stata importante la vicinanza della famiglia. “Fondamentale. Nel mio caso ne parlo anche nel libro. Io ho avuto la fortuna di ritrovarmi quella famiglia che spesso racconto, fotografo, condivido. Quest’estate ho avuto il bisogno di ritrovarmi in mezzo alle persone che davvero mi vogliono bene, per cercare di ritornare ad essere presente dopo questo ennesimo viaggio“. Foto Powervolley Milano Molti suoi colleghi alla fine del viaggio vengono cercati dalla televisione. Lei prenderebbe in considerazione l’idea di una trasmissione o di un reality? “Guardi, io non ho nemmeno il televisore. In più non potrei mai prendere parte a trasmissioni televisive come i reality, Ballando con le stelle o cose simili. Sono cose e contesti che non mi appartengono“. Ho pensato alla sua esperienza radiofonica. Nemmeno il veejay di MTV, un po’ anni 90? “(ride, n.d.r.) Ah sì, quello tutta la vita. Stare in radio mi diverte, è un altro contesto. Posso esprimere delle idee, parlare di me e della mia carriera in un certo modo o raccontare la musica che ascolto“. LEGGI TUTTO

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    Allenamento congiunto in diretta streaming tra Modena e Milano

    Di Redazione Dopo la vittoria nella seconda giornata di campionato contro la Vero Volley Monza, l’Allianz Milano domani pomeriggio si sposterà in terrà emiliana per disputare un allenamento congiunto con la Leo Shoes PerkinElmer Modena, approfittando dello stop al campionato per la final four di Del Monte Supercoppa. La partita avrà inizio alle 15. L’obiettivo dei ragazzi di coach Roberto Piazza è quello di compattarsi ulteriormente mantenendo alti i ritmi in vista dei numerosi impegni che li attendono nelle prossime settimane. L’allenamento congiunto sarà trasmesso in streaming sul canale YouTube di Powervolley Milano. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Angelo Lorenzetti: “Cercheremo di rendere la vita difficile a Perugia”

    Di Redazione L’Itas Trentino è pronta per la Del Monte Supercoppa: la squadra gialloblù scenderà in campo nella seconda semifinale di sabato 23 ottobre, affrontando alle ore 18 la Sir Safety Conad Perugia. Diretta su RaiSport +HD, Radio Dolomiti e sulla piattaforma Volleyball World Tv. Le due partite di regular season giocate prima di questo appuntamento hanno dimostrato come l’Itas abbia già raggiunto un’interessante condizione di forma e acquisito una mentalità di gruppo, utile a portare a casa l’intera posta in palio nonostante che Verona e Vibo Valentia abbiano cercato di renderle difficile il compito. L’asticella si alzerà considerevolmente nel fine settimana marchigiano, in cui la squadra allenata da Angelo Lorenzetti si troverà ad affrontare una delle principali pretendenti alla vittoria della competizione e, più in generale, dell’intero campionato come Perugia. “La Final Four di Supercoppa è sempre un bel momento per la pallavolo italiana perché offre la prima occasione di confronto fra alcune delle migliori squadre del campionato – ha spiegato l’allenatore trentino –. Siamo consci che quelli che emergeranno non saranno verdetti definitivi sul reale valore delle singole compagini, ma al tempo stesso siamo felici di poterci misurare contro una formazione quotata come Perugia; cercheremo di rendere loro la vita difficile e, al tempo stesso, proveremo a capire a che punto siamo dello sviluppo del nostro gioco. Obiettivamente è ancora presto per poter mostrare la pallavolo che abbiamo in mente, ma spero che la squadra scenda ancora una volta in campo con lo spirito mostrato nelle prime due partite di campionato“. Per la prima gara ad eliminazione diretta della sua sesta stagione sulla panchina di Trentino Volley, il tecnico marchigiano potrà contare su tutti i tredici giocatori della rosa. Nelle fila gialloblù sono ben nove coloro che possono vantare una o più partecipazioni alla Supercoppa Italiana: Marko Podrascanin è quello che ne ha vinte di più (cinque affermazioni), Matey Kaziyski è l’unico ad averne già conquistata una con Trento (edizione 2011), mentre gli esordienti assoluti sono D’Heer, Sbertoli, Albergati e Zenger. Per Trentino Volley la semifinale con Perugia sarà la 894a gara ufficiale della sua ultra ventennale storia, la diciannovesima assoluta all’Eurosuole Forum di Civitanova Marche, palazzetto in cui sin qui ha vinto solo una volta (lo scorso 28 marzo). Quella che inizia sabato sarà la dodicesima partecipazione alla fase finale di Supercoppa Italiana di Trentino Volley. In questa singola manifestazione la Società di via Trener vanta quindi undici precedenti; oltre ai quarti posti fatti registrare nelle edizioni 2016 e 2017, al terzo in quelle 2020 e 2021 e al secondo posto in quella 2018, i precedenti nella manifestazione per il Club trentino sono legati alle partite di Firenze 2008 (0-3 con la Lube), Torino 2010 (0-3 con Cuneo), Cagliari 2011 (3-1 con Cuneo), Modena 2012 e 2015 (2-3 con la Lube e 2-3 con i padroni di casa) e Trento 2013 (3-0 ancora sulla Lube): due vittorie su undici presenze. Nessuna società aveva infatti mai prima d’ora preso parte a così tante finali nel giro di pochi anni. Trento e Perugia in archivio vantano già 39 confronti diretti, tre dei quali giocati nella stessa fase delle edizioni 2017, 2018 e 2019 del trofeo (con una vittoria gialloblù e due umbre). Il bilancio totale vede avanti il club di via Trener per 20-19 anche grazie ai due successi già ottenuti nell’anno solare in corso (il 3 gennaio a Perugia, il 19 marzo in casa) sui quattro complessivi disputati. Perugia ha però vinto 6 degli ultimi 9 precedenti, compresa la semifinale di Coppa Italia dello scorso 30 gennaio. In campo neutro sono state giocate in totale cinque gare, con gli umbri che ne hanno vinte ben quattro: entrambe quelle disputate a Civitanova Marche, quella giocata a Bari e la più recente, svolta proprio a Bologna a fine gennaio. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Del Monte Supercoppa: sale al 75% la capienza dell’Eurosuole Forum

    Di Redazione È arrivato proprio in zona Cesarini l’ok del Governo, tramite il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, all’aumento della capienza massima dell’Eurosuole Forum in occasione della final four di Del Monte Supercoppa. Sabato 23 e domenica 24 ottobre, dunque, in via eccezionale l’impianto di Civitanova Marche potrà accogliere i tifosi di Cucine Lube Civitanova, Sir Safety Conad Perugia, Itas Trentino e Vero Volley Monza fino al 75% della capienza (e non più al 60% come previsto dall’ultimo decreto). Malgrado i tempi ristrettissimi, anche la disponibilità dei biglietti sarà dunque aumentata: da oggi, oltre agli abbonamenti per le tre partite delle finali, sarà possibile acquistare anche i tagliandi per le singole partite. I biglietti saranno in vendita dalle 16 al botteghino dell’Eurosuole Forum e dalle 17 online, su Vivaticket e nei punti vendita del circuito. I prezzi sono di 55 euro per il settore Premium, 40 euro per il settore Gold, 35 euro per la Tribuna e 25 euro per la gradinata (non sono previste riduzioni). (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Trento, la gestione manageriale di Da Re: “Affidato a me il pargolo cresciuto”

    Di Redazione Bruno Da Re tiene in mano le redini dell’Itas Trentino in qualità di nuovo presidente, dopo la decisione di Diego Mosna di allontanarsi dalla società. Un cambiamento importante per una società che è sempre stata guidata dalle scelte ponderate di un uomo che di pallavolo ne sa parecchio, come Mosna appunto. Adesso, l’asset non sarà più unilaterale, una gerarchia piramidale con una punta e una base, ma manageriale: una pool di imprenditori, capitanati da Da Re e composta anche da persone che non conosco a fondo la pallavolo, che dialogheranno alla ricerca delle migliori soluzioni per la società di via Trener. Come spiega lo stesso Da Re, in un’intervista a l’Adige, infatti: “nessuno vuole cambiare i valori di fondo che la società ha portato avanti in questi 22 anni“, ma “il pargolo è diventato grande e ora viene affidato a qualcun altro”. Un cambio della guardia che potrebbe anche permettere all’Itas Trentino di aumentare il budget e permettersi qualche altro giocatore blasonato, sempre alla ricerca di quell’eccellenza cercata in più di 20 anni da Diego Mosna. Bruno Da Re, con il passaggio delle quote societarie di Diego Mosna (che deteneva il 52%) a un pool di imprenditori trentini che se le sono suddivise senza una posizione preminente, possiamo dire che la società è diventata maggiorenne e che camminerà senza l’aiuto del padre fondatore? “Ci sarà sempre bisogno dei consigli di Diego Mosna, che conosce questa società come le sue tasche. L’ha seminata come una piantina e l’ha fatta germogliare fino a farla diventare la quercia che è oggi. Ora le cose cambiano proprio per sua volontà. A maggio, quando ha deciso di diminuire il suo impegno nella pallavolo, lo ha fatto proprio per garantire la sopravvivenza di una società che se avesse continuato a pesare sulle sue spalle poteva rischiare di diminuire il suo afflato sul territorio. In questo senso è stato importante aprirla a nuovi investitori che si sono presi la responsabilità di continuare la strada intrapresa dal presidente Mosna”. Dunque la sua sarà una presidenza di sintesi tra nuovi soci? “Sì, sarò di fatto un amministratore e cercherò di farmi garante per salvaguardare i valori morali che Diego Mosna ha incarnato nella società. È stato, questo, un passaggio chiaro su cui tutti sono d’accordo: nessuno vuole cambiare i valori di fondo che la società ha portato avanti in questi 22 anni. Come si diceva prima, il pargolo è diventato grande e ora viene affidato a qualcun altro”. Par di capire che, oggi, pensare a una società sportiva come strumento di guadagno sia fuori luogo. Come sarà allora l’impegno economico nellasquadra del futuro. In soldoni: aumenterete il budget destinato al parco giocatori o no? “Ci siamo appena insediati, credo che questo sia un tema da affrontare nei prossimi giorni e ci confronteremo al più presto. Ma mi sento di poter dire che tutti siamo d’accordo sul fatto che intendiamo mantenere il livello di eccellenza della squadra. È il senso di quanto dicevo prima. Dunque il budget di certo non calerà e, anzi, proveremo ad aumentarlo, sempre nei limiti di una gestione accorta”. Sarà difficile prendere le decisioni per un presidente che si definisce amministratore? “Certamente con Mosna era più facile. Lui conosce bene la pallavolo, è un esperto e, visto che era il socio di maggioranza assoluta, ci si poteva confrontare solamente in due. Poi lasciava libertà sulle scelte tecniche al coach e al gm, ma lui poteva decidere in una sera. Per me sarà invece importante spiegare ai soci le scelte, perché intendiamo prendere un giocatore piuttosto che un altro. Fa parte del cambiamento: vorrà dire che convocherò frequenti consigli di amministrazione”. Sabato la Supercoppa. A dicembre il mondiale per Club. Due belle occasioni per bagnare la sua nuova presidenza. “Non parliamone! L’unica cosa che posso dire è che il presidente Mosna ci ha lasciato la squadra prima in classifica. È una bella eredità, non crede?” LEGGI TUTTO

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    Lube e Sir a caccia del primo trofeo. Ma occhio a Monza e Trento…

    Di Paolo Cozzi
    C’è aria di grande volley sulle rive dell’Adriatico a Civitanova Marche, dove nel week end andrà in scena la final four Supercoppa Italiana, primo grande appuntamento per mostrare chi, fra le big, ha già rodato il motore e tolto la ruggine estiva. E non fatevi ingannare da chi dice che la Supercoppa è un appuntamento secondario, che arriva ad inizio stagione e i valori delle squadre non sono ancora stabiliti: mai come quest’anno i club hanno avuto diverse settimane per prepararsi, più due giornate di campionato, perciò sono sicuro che le dichiarazioni siano solo di facciata e che questo primo appuntamento sia più sentito del solito.
    Favorite d’obbligo per la finale la Lube padrona di casa e Perugia, con quest’ultima che secondo me ha qualche chance in più di portare a casa il trofeo, ma vediamo nel dettaglio le due semifinali.
    Il primo match di sabato 23 ottobre (ore 15.15) vede Civitanova opposta alla vera outsider di questa edizione, quella Vero Volley Monza che l’anno scorso sorprese tutti e seppe issarsi fino alle semifinali scudetto. Se il pronostico pende tutto dalla parte dei marchigiani (diciamo 75%-25% le percentuali) bisogna però ammettere che in questo inizio di stagione i cucinieri non hanno brillato e che la sconfitta casalinga con Piacenza, per quanto ininfluente, lascia sempre un po’ di tensione e incertezza anche nei cuori dei più forti.
    Tanti giocatori reduci da una lunga estate in palestra con una condizione fisica e mentale da affinare, Sua maestà Osmany Juantorena che pur potendo contare su una classe cristallina e un fisico elastico ha comunque un anno in più e deve gestire con calma le forze di inizio stagione, Ivan Zaytsev ai box per i postumi dell’operazione al ginocchio e sostituito dall’esordiente Garcia Fernandez… Insomma, per quanto abituata a gestire partite clou, la sensazione è che Civitanova non arrivi proprio al meglio a questo appuntamento, considerando anche l’inserimento di Lucarelli e una panchina non lunghissima. I punti di forza restano battuta e attacco, ma servirà anche tanto muro per togliere lucidità ai giovani attaccanti monzesi.
    Foto Powervolley Milano
    Per Monza una partita da giocare a cuor leggero, senza timore reverenziale, attaccando già dal servizio per costringere De Cecco a giocare scontato e senza centrali. La chiave potrebbe essere tenere il duo Juantorena-Lucarelli sotto al 50% in attacco o limitare gli attacchi di Simon a 7-8. Per il resto serve tanta ricezione e un trio laterale che picchia senza pause, con Grozer in versione trascinatore anche su palla scontata. Bello il duello sotto rete fra due argentini al palleggio che hanno tanto talento nelle mani.
    Nel secondo match (alle 18.00) sembra proibitivo l’impegno dell’Itas Trentino contro una Sir Safety Conad Perugia che ha bisogno di mettere in bacheca subito un trofeo per non perdersi in isterismi collettivi (pronostico 70%-30%), ma la rivoluzionata squadra trentina è piaciuta molto in queste prime uscite e venderà cara la pelle.
    Passata l’emozione per la prima da ex contro la sua Trento, Giannelli dovrà essere bravo a tener caldi Anderson e Leon per sfruttarli al meglio nei finali di set. La squadra ha già preso l’imprinting del suo allenatore, pochi errori diretti in attacco e ottima organizzazione a muro e difesa; forse il solo Rychlicki pare ancora un po’ fuori dal ritmo squadra, ma una settimana in più di allenamenti potrebbe aver fatto trovare maggior feeling fra l’opposto e il palleggiatore. Da seguire lo scontro al centro fra tre dei massimi esponenti della categoria centrali al mondo, con Solé che dovrà trovare angoli sempre più netti per sfuggire ai tentacoli del muro trentino.
    foto LVM
    A proposito di Trento, nonostante qualcuno in estate parlasse di smobilitazione, si presenta ancora una volta con una squadra di grande interesse che nelle mani di coach Lorenzetti diventa pericolosa. Con Kaziyski leader silenzioso di un gruppo con tanti giovani, sarà l’occasione per Sbertoli di dimostrare al grande pubblico che è pronto ad insidiare il posto di Giannelli in nazionale, e per Pinali di testare la sua tenuta a livelli altissimi.
    Da godersi la coppia Michieletto-Lavia, con il primo ormai consacrato a livello mondiale, ed il secondo che soprattutto sul piano della personalità sta crescendo a vista d’occhio. E attenzione perché, in caso di difficoltà, Trento è camaleontica e si può presentare con tre schiacciatori e Lavia finto opposto, in un remake caro a Lorenzetti, che propose questa soluzione a Piacenza nel 2007-2008 con il brasiliano Joao Paulo Bravo utilizzato da opposto per gran parte della stagione. LEGGI TUTTO

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    Perugia verso la Supercoppa: “Rispetto per Trento, ma non temiamo nessuno”

    Di Redazione Si è svolta oggi pomeriggio nella sala stampa del PalaBarton la conferenza stampa della Sir Safety Conad Perugia alla vigilia della Del Monte Supercoppa, in programma a Civitanova nel fine settimana. Presenti il tecnico bianconero Nikola Grbic e il capitano Wilfredo Leon. Con Grbic focus sull’Itas Trentino, avversaria della semifinale: “Siamo all’inizio della stagione e Trento finora ha giocato due partite con due assetti differenti. La prima con Pinali opposto classico, la seconda con tre schiacciatori, squadra che posso immaginare scenderà in campo sabato. Noi dobbiamo continuare il nostro percorso, migliorare in precisione ed intesa tra i giocatori, curare le competenze e quindi in generale migliorare la nostra prestazione“. “Poi la partita va giocata – continua Grbic – magari Trento partirà con un altro sestetto, utilizzerà direzioni e tattica diverse e questo, finché non cominceremo a giocare, non potremo saperlo. Per cui noi dobbiamo essere concentrati soprattutto sulle cose da fare bene nella nostra metà campo, poi vedremo come si comporteranno e cosa staranno cercando di fare i nostri avversari. Ho grande rispetto per Trento, ma temere non temo nessuno. Siamo invece consapevoli delle aspettative, sappiamo bene che dovremo giocare bene a pallavolo per vincere e questo cercheremo di fare“. Il tecnico serbo parla anche dell’importanza della Del Monte Supercoppa, primo trofeo stagionale in palio: “Per qualsiasi società, anche la più vincente, un trofeo è sempre un trofeo e quindi vale sempre tanto. Ovviamente le squadre che parteciperanno alla Final Four non saranno al massimo per tanti motivi e per il poco tempo avuto a disposizione finora per esprimersi al loro pieno potenziale. Ma portare a casa la coppa sarebbe importante sicuramente perché vincere dà morale, consapevolezza e conferma che sei sulla strada buona“. “Stiamo lavorando duramente e molto bene – conclude Grbic –, i ragazzi si stanno applicando tantissimo e vedremo se il nostro lavoro quotidiano sarà sufficiente per vincere la Supercoppa. Certamente daremo il massimo, ci teniamo a vincere“. La Sir Safety Conad Perugia è d’altronde la squadra detentrice del trofeo, avendo vinto le ultime due edizioni. Wilfredo Leon analizza così l’appuntamento: “Come stiamo? Sia personalmente che come squadra siamo in buona condizione. È chiaro che, come dice il coach, ci vuole tempo per raggiungere la forma ottimale, ma abbiamo in rosa tanti giocatori esperti e ognuno sa perfettamente quello che deve fare in campo nel momento attuale. Affronteremo delle difficoltà, così come penso le avranno tutte le squadre della Final Four, e cercheremo di mettere in campo tutto il lavoro che stiamo facendo ogni giorno in allenamento“. Poi lo sguardo dello schiacciatore si sposta su Trento: “È una squadra di altissimo livello con parecchi punti di forza. Ha degli attaccanti che prendono la palla alta, ha un’ottima battuta ed un’ottima linea di ricezione. Ma penso che di punti forti ne abbiano diversi tutte e quattro le squadre e noi, se vogliamo vincere, dobbiamo andare a cercare i punti deboli dei nostri avversari“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’omaggio della Lega a Diego Mosna: “Un uomo chiave per la pallavolo maschile”

    Di Redazione La svolta epocale dell’Itas Trentino, che dopo oltre vent’anni ha accolto le dimissioni del presidente Diego Mosna nominando Bruno Da Re alla guida della società, ha colpito tutto il mondo della pallavolo italiana. In prima fila ovviamente la Lega Pallavolo Serie A, di cui Mosna è stato presidente in tre distinte occasioni: dal 2004 al 2009, dal 2010 al 2014 e dal 2019 al 2020. “Per la storia della Lega Pallavolo – commenta il presidente Massimo Righi – è una pagina importante che si gira. A livello personale, Diego Mosna ha a lungo guidato la mia strada come amministratore delegato, insegnandomi moltissimo. Ma tutti i club lo hanno sempre considerato una colonna portante del nostro movimento. Tanti imprenditori in passato e tuttora sono fondamentali per la Serie A, incarnando un esempio a livello mondiale per lo sport. Mosna, tre questi, è stato un uomo chiave per la pallavolo maschile, un leader che non ha avuto timore nell’intraprendere anche importanti battaglie con le istituzioni e i governi sportivi“. “A Trento – conclude Righi – hanno iniziato questa mattina un nuovo corso senza di lui: un sentito in bocca al lupo al neo presidente Bruno Da Re. Ma noi ci sentiamo davvero in dovere di ringraziare Diego Mosna per quanto ha fatto per la crescita del volley, non solo nella sua regione“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO