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    Fabio Balaso: “Fonte d’orgoglio far parte della prima lista per la VNL di Rimini”

    Di Redazione Dopo aver inanellato prove da applausi ai Play Off Scudetto e forte della conquista di Del Monte® Coppa Italia e Tricolore con la Cucine Lube Civitanova nella stagione appena conclusa, il libero Fabio Balaso ha messo la ciliegina sulla torta primaverile con la convocazione in Nazionale. La Federvolley lo ha inserito insieme ad altri due cucinieri, lo schiacciatore Osmany Juantorena e il centrale Simone Anzani, tra i 28 giocatori di una prima lista utile di atleti che verrà poi sfoltita alla vigilia della Volleyball Nations League. Fabio Balaso: “Essere convocati in Nazionale fa sempre piacere perché certifica il livello di gioco raggiunto con il proprio Club. Sono contento di aver chiuso in crescendo la stagione con la Cucine Lube Civitanova. Avverto un po’ di stanchezza dopo un’annata lunga e faticosa, ma confermarsi in Nazionale da campione d’Italia dà energie extra. In questi anni ho fatto il salto di qualità che mi ero prefissato, ma so di poter ancora migliorare il mio gioco. Da una buona società come Padova sono passato a un Club d’eccellenza come la Cucine Lube che vuole vincere tutto. Ho alzato coppe prestigiose e sono cresciuto tecnicamente come atleta, ma anche mentalmente come uomo, in campo e fuori. Per me è fonte d’orgoglio far parte della prima lista per la VNL di Rimini. Si tratta di una competizione importante, ma che serve anche alle nazionali per far fare esperienza ai giovani, quindi i gruppi saranno ben assortiti. Il CT Blengini lavora da anni su alcuni prospetti con ottimi risultati. Mi aspetto un collettivo equilibrato tra emergenti e giocatori esperti. L’Italia ha nel mirino le Olimpiadi, ma cercherà comunque di distinguersi. Dopo il collegiale a Roma, chi sarà nella seconda lista VNL entrerà in bolla per un mese”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Jacopo Larizza, uno scudetto per papà: “Era lui a darmi sostegno e fiducia”

    Di Roberto Zucca Una delle immagini più belle dello scudetto conquistato dalla Cucine Lube Civitanova non è parte di ciò che è avvenuto in campo, bensì di ciò che è stato trasmesso una volta che l’ultima palla aveva toccato il taraflex di gioco. Maurizio Colantoni, inviato di RaiSport, si avvicina ad un ragazzo, che di nome fa Jacopo e di cognome Larizza, in lacrime, con la maglia della Lube ancora indosso. Jacopo ci parla di quel titolo conquistato in un momento molto toccante: “Ho realizzato in quel momento che non avrei potuto festeggiare e condividere quelle emozioni con mio padre. Da qui le lacrime, con Maurizio Colantoni che mi ha chiesto il permesso di dire qualche parola e io ho acconsentito volentieri“. Suo padre era il suo primo tifoso. “Sin da piccolo. Era lui ad accompagnarmi agli allenamenti, e naturalmente il fatto che fossi arrivato a vestire una maglia come quella della Lube è stato per lui un enorme motivo di orgoglio. Non era uno di quei genitori con la smania di vedere il proprio figlio chissà dove, ma era un padre sempre presente laddove ci fosse un po’ di sostegno e fiducia da darmi“. Di lei si dice che possa fare grandi cose. Blengini le ha dato qualche consiglio? “Niente che non abbia condiviso con tutti gli altri. Ha saputo utilizzare le parole giuste quando papà è mancato. Ha saputo farmi sentire la vicinanza in un momento così assieme a tutta la società e a tutta la squadra“. Come si riesce ad uscire da questi momenti e rientrare nella pressione di una finale scudetto? “Non si esce da nessun momento. Sicuramente si cerca di andare avanti, pensando magari a ciò che avrebbe fatto piacere a papà. Io sono certo che lui avrebbe voluto così, che andassi avanti e che tornassi al mio lavoro con spirito di sacrificio e determinazione“. Foto Ufficio Stampa Cucine Lube Civitanova In quella finale e nei giorni successivi ha condiviso la vittoria con un amico. Parlo di Kamil Rychlicki. “Un amico importante, di cui vado molto fiero per lo spazio che ha saputo conquistarsi. Questa Lube è una squadra bellissima, con Kamil siamo stati compagni di stanza in trasferta, quindi si è creato un buon rapporto anche al di fuori del campo. Quando è finita la gara scudetto, è stato il primo a venire da me per condividere quel momento di gioia“. Come si immagina il futuro di Jacopo ora? “Oddio, è molto presto per parlarne. Mi piacerebbe poter giocare, sicuramente. Diciamo che mi prendo ancora del tempo per decidere“. LEGGI TUTTO

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    Rompete le righe per l’Itas Trentino: si chiude la stagione numero 21

    Di Redazione La finale di Champions League ha concluso ufficialmente la ventunesima stagione di attività dell’Itas Trentino. Da questa settimana i giocatori sono quindi liberi di poter tornare a casa o, se lo preferiranno, di restare a Trento; come accaduto un anno prima, anche in questo caso la pandemia e la necessità di non creare assembramenti hanno costretto la Società a dare ufficialmente il “rompete le righe” alla squadra senza i rituali saluti al pubblico, senza il tradizionale momento di commiato come l’incontro con i tifosi in un locale del centro storico di Trento e senza la cena di fine stagione con sponsor ed autorità. I primi a partire per rientrare nella loro nazione per qualche giorno di riposo, prima di unirsi alle loro Nazionali in vista della VNL, saranno i serbi Lisinac e Podrascanin, seguiti a breve dal brasiliano Lucarelli e dall’opposto Nimir (che tornerà subito in campo, viaggiando direttamente da Trento verso la Croazia, dove venerdì  giocherà con la maglia dell’Olanda le qualificazioni ad Euro 2021). Fra meno di una settimana poi toccherà a Cortesia e Michieletto unirsi al gruppo azzurro, già al lavoro da una settimana a Roma. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Simone Anzani: “Complimenti allo Zaksa, ma il rimpianto resta”

    Di Redazione Dalla vittoria del sesto Scudetto della Cucine Lube Civitanova è trascorsa una settimana. I giocatori biancorossi devono fare i conti con il primo weekend senza volley giocato, ma il centrale Simone Anzani non si stacca dal calendario e cerchia i giorni che lo separano dall’imminente paternità, un bellissimo regalo che, insieme ai successi professionali e all’amore per la sua compagna, ha portato la luce in una stagione complicata e logorante. Ecco l’intervista realizzata dall’ufficio stampa della società: La consapevolezza di diventare papà ha cambiato il tuo modo di intendere la vita? “Per prima cosa scatto il triplo delle foto con Carolina. Sono la stessa persona di prima, ma quando lo abbiamo saputo si è generata in noi una grande energia e sono dilagate le emozioni. Non vediamo l’ora che il percorso culmini con la nascita di mia figlia, tra un mese esatto. Stiamo fremendo“. Energia da vendere l’ha avuta anche lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle, che ha alzato al cielo la Champions League. Vedi l’eliminazione della Lube con occhi diversi? “Vanno fatti i complimenti al team polacco, ha dimostrato di essere un gruppo quadrato che non molla mai e ha vinto con merito battendo big come Lube, Kazan e Trento. Da parte nostra c’è il rimpianto per aver fallito l’andata dei quarti. Era una fase delicata. Al ritorno bel match, peccato il Golden Set“. Forse il periodo più difficile, poi vi siete rifatti in campionato. “Tra l’andata e il ritorno dei quarti di Champions c’è stato il cambio di allenatore, quindi possiamo considerarlo il ‘momento X’ della stagione. Il picco massimo di gioia l’ho toccato sabato scorso nel match Scudetto“. Una grande soddisfazione perché il gruppo ha fatto la differenza. “In una squadra che ha un’identità comune, una mentalità vincente e 14 titolari è così. Contro Modena è arrivato il salto di qualità. Le assenze di due top player pesano, ma se hai un gruppo così completo superi la tempesta“. Il tuo feeling con le vittorie è ben rodato. “Ho sempre pensato che i miei titoli più belli fossero il primo Scudetto e il Mondiale per Club. Devo ricredermi. Vincere questo campionato è stato il massimo, dopo lo stop al precedente torneo e i patimenti per la pandemia. Siamo stati più forti di tutto e di tutti. Quante emozioni concentrate, mi sarebbe piaciuto condividerle dal vivo con i nostri cari e i supporter, ma ci rifaremo appena si potrà“. I fan saranno contenti, ma soprattutto sono felici che tu abbia fatto il pallavolista. Il preparatore Merazzi dice che giocavi bene a calcio. “Il passato è passato. Ero un calciatore normale come ce ne sono tanti. La mia strada era la pallavolo. Il sogno di tanti ragazzi è indossare l’azzurro della nazionale di calcio. Io ho coronato il mio vestendo la maglia dell’Italvolley“. Una speranza per il futuro? “Questa è facile, riabbracciare i tifosi della Cucine Lube! Magari ballando con i Predators il nostro jingle dopo un successo!“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lube, Falaschi: “Ho diverse offerte anche da Perugia. Di sicuro resterò in Italia”

    Di Redazione A pochi giorni dalla vittoria dello Scudetto con la maglia della Cucine Lube Civitanova, il palleggiatore Marco Falaschi, nell’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino Macerata, parla del suo futuro e della Finale di Champions League in programma oggi, sabato 1° maggio, a Verona tra la Trentino Itas e lo Zaksa. Una settimana dopo che effetto fa riparlare del 6° scudetto? «Bello, sempre bellissimo. È vero che è stato sofferto, più che altro per le difficoltà che ha presentato questa stagione condizionata dal Covid. Ci siamo abituati a tutto, all’assenza dei tifosi, ai tamponi continui… comunque dobbiamo considerarci fortunati, noi in fondo abbiamo sempre lavorato». Da regista, l’ultimo punto fatto proprio da De Cecco, unico punto di gara4 e quello che vale il titolo. Oltretutto da ex capitano: roba da film? «Ha suggellato il trionfo. Voleva chiuderla, avevamo qualche punto di vantaggio e ha inventato da alzatore di personalità». Per lei la stagione più vincente, Coppa Italia e Scudetto. Bilancio personale? «Sicuramente positivo visti i trofei alzati. Il rammarico è solo per l’uscita dalla Champions praticamente per una palla e stasera poi ti vedi lo Zaksa in finale». Ecco, chi la spunterà tra Trento e i polacchi? «Per me è 51-49% in favore dell’Itas, ma siamo lì. Lo Zaksa di squadra gioca bene e se ripete una prova come quella contro di noi, difendendo tanto, innervosirà Trento». Si vocifera che potrebbe salutare la Lube. Ha già deciso? «Di ufficiale non c’è niente e sarebbe sbagliato dire qualcosa. Lo saprete a breve».  Ma farebbe ancora il secondo, giocando poco (anche se titolare nei quarti playoff) o ha voglia di più spazio? «Anche allo Zaksa ero il secondo, di Toniutti, ma venivo da un infortunio, era diverso. Un po’ il campo mi manca». Perugia ha appena salutato Zimmermann e sembra l’abbia corteggiata, andrà alla Sir? «Posso solo dirti che mi hanno fatto un’offerta tempo fa, ma mi sono arrivate anche dalla A2 e dovevo sentire cosa diceva la Lube. Di sicuro, dopo 5 anni fatti all’estero, resterò in Italia». LEGGI TUTTO

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    Il Comune di Civitanova Marche festeggia il tricolore della Lube

    Di Redazione Campioni d’Italia ricevuti nel municipio di Civitanova Marche. Come a febbraio dopo la vittoria della Coppa Italia, oggi alle 12 una delegazione della AS Volley Lube è stata accolta in sala consiliare per l’omaggio dell’amministrazione comunale al sesto Scudetto della Cucine Lube Civitanova, il secondo di fila conquistato dal Club. Il sindaco Fabrizio Ciarapica, il vice Fausto Troiani, il presidente del consiglio comunale Claudio Morresi e la consigliera Monia Rossi hanno accolto il gruppo biancorosso con capofila la presidente Simona Sileoni. Al suo fianco il vice presidente Albino Massaccesi, il team manager Matteo Carancini e, in rappresentanza dell’azienda, Massimo Giulianelli. Con loro il capitano Osmany Juantorena, il libero Andrea Marchisio e i centrali Simone Anzani, Enrico Diamantini e Jacopo Larizza. Esposte al centro della sala la coppa dello Scudetto di SuperLega Credem Banca e la Del Monte Coppa Italia. La cerimonia si è aperta con un saluto del primo cittadino, che ha esaltato il carattere e la forza della Cucine Lube e ha ringraziato le famiglie Giulianelli e Sileoni per la programmazione e il grande lavoro alle spalle del team e dei successi. “Siamo sempre più orgogliosi di associare il nome della città alla Cucine Lube – la chiosa di Ciarapica –. L’augurio è che gli amanti dello sport possano tornare a vivere belle emozioni al palazzetto il prima possibile“. La presidente Simona Sileoni ha preso la parola: “Siamo felici di aver dato a Civitanova questi trofei prestigiosi – ha dichiarato – a maggior ragione per le difficoltà di quest’annata in cui è mancato il pubblico. Ci avete fatto avvertire lo stesso una grande vicinanza. Non è stato facile abituarsi al palazzetto vuoto, ma ci sentiamo parte integrante della città e siamo fieri di aver portato la mentalità aziendale all’interno della squadra. Non si vince mai da soli, ringraziamo chi ci hanno sostenuto. Mi riferisco anche a staff, sponsor e, naturalmente, ai tifosi, che spero di riabbracciare presto al palazzetto. Credo che la nostra resilienza e l’impegno abbiano rafforzato il legame con i supporter. Ciò che abbiamo dimostrato può essere un esempio per andare avanti, non mollare mai, dare sempre il meglio e inseguire i propri obiettivi“. Finale ad effetto con la consegna di una targa alla delegazione biancorossa. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Civitanova, Juantorena: “Devo rendere onore ai compagni e alla Cucine Lube”

    Di Redazione Quando si vince un titolo, i ringraziamenti a caldo arrivano quasi in automatico. Se vengono ripetuti nei giorni successivi assumono un valore ancora più grande. Lo schiacciatore Osmany Juantorena, capitano della Cucine Lube Civitanova, nella stagione appena conclusa ha alzato al cielo insieme alla squadra una Del Monte® Coppa Italia all’Unipol Arena e lo Scudetto della SuperLega Credem Banca all’Eurosuole Forum, double tricolore in un’annata lunga e difficile. Successi costruiti grazie all’estro degli atleti e alla competenza degli allenatori che si sono avvicendati in panchina. Per investimenti, presenza, scelte e qualità, i vertici della A.S. Volley Lube hanno giocato un ruolo determinante nel processo di crescita e di amalgama del gruppo. Il numero 5 biancorosso lo riconosce ed esprime la gratitudine al Club con cui si è laureato campione del mondo, d’Europa e d’Italia vincendo in questi anni otto titoli prestigiosi. Osmany Juantorena: “Do sempre il massimo per la maglia biancorossa che ormai è la mia seconda pelle. Tutti questi traguardi non sarebbero stati possibili senza alle spalle una proprietà e una dirigenza come quelle della Cucine Lube Civitanova. A nome mio e dei ragazzi ringrazio chi ci ha permesso di unire le forze e di vivere queste gioie. Se dal mio arrivo ho sempre preso parte alle sfide decisive e alle finali devo rendere onore ai compagni e alla Cucine Lube. I dirigenti sono chiari quando dicono che il Club mira a vincere. Per me che voglio sempre arrivare sul gradino più alto queste parole sono musica. Nonostante i mancati incassi per le gare a porte chiuse e il momento delicato, anche nella stagione appena conclusa sono stati allestiti un team fortissimo e uno staff di valore. Quando si investe con competenza e passione è possibile realizzare imprese così. Noi vinciamo in campo, ma è giusto ringraziare chi ci mette nelle condizioni migliori di farlo”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lube, Massaccesi: “Lottiamo in ogni kermesse, il nostro feeling con le finali è migliorato”

    Di Redazione A distanza di pochissimi giorni dal sesto Scudetto, il secondo titolo stagionale conquistato dalla Cucine Lube Civitanova dopo la Del Monte® Coppa Italia vinta a Bologna, Albino Massaccesi, vice Presidente della A.S. Volley Lube, ricorda il passato, esalta il presente e pensa già agli obiettivi futuri del Club perché la sua filosofia coincide con quella del patron Fabio Giulianelli: “La Cucine Lube partecipa a tutte le competizioni per arrivare fino in fondo!”. Albino Massaccesi: “Il nostro feeling con le finali è notevolmente migliorato, ma non rinnego il periodo in cui collezionavamo secondi posti. La Cucine Lube in questi anni ha sempre lottato al vertice. Dopo lo Scudetto e la Coppa Italia vinti durante il primo ciclo di Blengini in panchina, abbiamo dovuto fare i conti con 7 battute d’arresto all’ultimo step sfiorando il Mondiale per Club, la Champions League e lo Scudetto, ma eravamo lì a giocarci obiettivi prestigiosi. Abbiamo fatto tesoro delle occasioni sfumate e ci siamo imposti in sei delle successive sette finali  diventando campioni del Mondo e d’Europa, dominando in Italia, con due Scudetti e due coppe nazionali. Abbiamo perso solo la finale di Supercoppa con Perugia al tie break e ci è dispiaciuto perché vogliamo sempre vincere. In questo lungo lasso di tempo abbiamo fatto degli investimenti e siamo stati protagonisti. Continueremo a lavorare per dare una continuità al bellissimo percorso senza mai snobbare nessuna kermesse, ma inseguendo tutti gli obiettivi come facciamo ormai da molto tempo. Senza il blocco dei tornei nel 2019/20 forse la bacheca sarebbe ancor più ricca”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO