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    L’agenzia di Garrett Muagututia chiama in causa la FIVB per il contenzioso con Verona

    Di Redazione Approda alla FIVB il contenzioso tra l’agenzia che segue Garrett Muagututia e la NBV Verona, dove lo schiacciatore statunitense ha giocato nella stagione 2019-2020 (quando la società era ancora la vecchia Blu Volley). La SportsNet International aveva presentato un reclamo alla Federazione internazionale nello scorso mese di aprile, lamentando il mancato pagamento della quota di sua spettanza. La FIVB ha accettato il reclamo dell’agenzia e ora la società veronese ha tempo fino a sabato 15 maggio per formulare una risposta. LEGGI TUTTO

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    Trento, note e curiosità statistiche sulla stagione gialloblù

    Di Redazione Alcune note e curiosità statistiche riferite a Trentino Volley al termine della sua ventunesima stagione di attività. 122 Sono i minuti di durata che curiosamente hanno contraddistinto sia la prima sia l’ultima partita ufficiale della stagione 2020/21 della formazione gialloblù, che aveva esordito vincendo al tie break contro Civitanova l’andata della semifinale di Supercoppa e ha chiuso perdendo in quattro set la Finale di Champions League con Kedzierzyn-Kozle impiegandoci sempre lo stesso tempo: due ore e due minuti. MEDIA. Una partita durata 99 minuti, con 86,5 punti realizzati (di cui 8,4 muri e 6,9 ace) e 77,8 punti subiti. Sono questi i dati di media di Trentino Volley calcolati sulle quarantasei partite ufficiali giocate nell’arco dell’annata agonistica appena conclusa. MAI IL KO CASALINGO AL TIE BREAK. Nell’ampio ventaglio dei vari risultati maturati nel corso della stagione, l’Itas Trentino si è trovata a fare i conti con qualsiasi tipo di risultato, tranne che con uno: la sconfitta casalinga per 2-3. Il più frequente è stato il successo per 3-0 casalingo, che ha contribuito in maniera importante a rendere in assoluto la vittoria per tre set di gran lunga quella verificatasi il maggio numero di volte (17 sulle 33 complessivamente ottenute, tenendo conto anche dei cinque esterni). STRISCE RECORD. Due i filotti di vittorie consecutive che sono stati scritti nel libro dei record societari durante la stagione 2020/21. Sedici vittorie consecutive, ottenute fra il primo dicembre 2020 ed il 27 gennaio 2021 (terza striscia di sempre) e tredici affermazioni in fila nelle Coppe Europee, conquistate fra il 13 febbraio 2020 ed il 24 marzo 2021 (seconda striscia di sempre in ambito di competizioni CEV). TUTTE KO TRANNE KEDZIERZYN-KOZLE. Nel corso della stagione 2020/21 Trentino Volley ha ottenuto il successo almeno una volta contro tutti gli avversari che ha sfidato, ad eccezione del Kedzierzyn-Kozle – unica squadra che, vincendo la Finale di 2021 CEV Champions League del primo maggio, non ha permesso ai gialloblù di ottenere la rivincita. Piacenza è stato l’avversario che ha dovuto subire il maggior numero di sconfitte (4 su 4 match giocati), seguita a ruota da Civitanova (3 su 8). LISINAC IN TOP TWENTY. Con le 41 presenze staccate nel corso dell’annata agonistica appena conclusa, Srecko Lisinac è entrato nella top 20 dei giocatori di Trentino Volley con il maggior numero di partite ufficiali disputate, scalzando da questa posizione proprio l’eterno amico Uros Kovacevic, fermatosi nel 2020 a quota 113 e scavalcato da Liske di tre lunghezze (116). I recordman assoluti rimangono Birarelli e Colaci (345), che Giannelli ora vede a trenta match di distanza (315). Centrale serbo e capitano hanno ottenuto in questa stagione rispettivamente al quindicesimo e sedicesimo posto della graduatoria “all time” dei bomber, con 1.097 e 1.092 punti. 14 MINUTI. Tanto è durato il set più breve della stagione 2020/21, giocato il primo dicembre alla BLM Group Arena in occasione del tie break (poi vinto 15-2) dalla Trentino Itas contro i russi del Novosibirsk. Quel parziale è, oltretutto, il più veloce mai disputato da Trentino Volley nella sua storia. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Diamantini: “Ho lavorato sodo e sto giocando nella Lube più forte di sempre”

    Di Redazione La storia del centrale Enrico Diamantini alla Cucine Lube Civitanova sta per vivere nuovi entusiasmanti capitoli grazie al rinnovo stipulato ieri. Il suo è un percorso cominciato nelle giovanili biancorosse. Dopo alcune parentesi in altri Club per fare esperienza, l’atleta di Fano è tornato a vestire la maglia cuciniera salendo sul tetto del mondo e ora, grazie all’intesa su base triennale, vuole proseguire su questa strada. Vuoi continuare a vincere con la Cucine Lube, la squadra che ti ha fatto crescere. Riesci ancora a divertirti come da ragazzino? Diamantini: “In tutta sincerità, volevamo imporci sempre anche nel settore giovanile e una parte del divertimento consisteva proprio nel misurare la nostra forza e prevalere sugli avversari. La mentalità vincente si acquisisce un successo alla volta”. Parli dell’imprinting ‘Cucine Lube’ menzionato dal patron Fabio Giulianelli? Diamantini: “Le parole di Giulianelli sanno motivarci, ma lui parla con la prima squadra. All’epoca altre figure di riferimento ci hanno dato le basi, a partire da allenatori e dirigenti come Belardinelli, Rosichini, Picchio e, ovviamente, Freddi, uno dei miei primi estimatori e attuale responsabile del vivaio. Vanno citati Enrico e Albino Massaccesi: con Enrico il feeling è nato nella cantera e ora è il mio secondo allenatore, mentre Albino si è speso per la crescita delle giovanili. In molti dobbiamo ringraziarlo”. Hai coronato il sogno di giocare nella prima squadra, hai vinto i titoli più prestigiosi ed ecco un rinnovo triennale significativo. Diamantini: “Da adolescente studiavo gli atleti biancorossi e speravo di seguire le loro orme. Ho lavorato sodo e sto giocando nella Lube più forte di sempre. Nel nostro gruppo la voglia di vincere è un fuoco che arde sempre di più”. Nella Cucine Lube hai trovato una seconda famiglia? Diamantini: “Assolutamente sì. Per me che venivo da Fano non era semplice cambiare vita, ma in realtà tutto è stato agevolato dal supporto costante delle persone già citate e da un’organizzazione che non lasciava nulla al caso”. Il rinnovo significa che la sintonia con la Cucine Lube è solida. Diamantini: “Sono marchigiano ed essere profeta in patria mi inorgoglisce, conosco l’ambiente e mi sento a casa. Ho al mio fianco dei fuoriclasse e posso competere ad alti livelli in un top Club, circondato da persone con cui negli anni si è creato un ottimo rapporto umano”. L’ambiente della pallavolo favorisce la creazione di autentica amicizia? Diamantini: “Noi pallavolisti amiamo il contatto con la gente. Mi affeziono a compagni, dirigenti e tifosi! Il fatto che non ci sia l’esasperazione presente nel calcio forse aiuta, ma quest’anno abbiamo sofferto le limitazioni legate al Covid”. Hai iniziato presto a vincere. Diamantini: “Le prime gioie sono arrivare da ragazzino. Ogni trofeo regala le sue emozioni. Questo vale anche per ogni periodo storico. Persino adesso che ho vinto titoli prestigiosi ho il massimo rispetto per ciò che ho conquistato da bambino perché è stato frutto del sudore e del lavoro di squadra”. Poi hai fatto altre esperienze e ti sei tolto belle soddisfazioni anche prima di tornare alla Cucine Lube. Diamantini: “Su tutte ricordo con piacere la vittoria della A2 con il Volley Potentino perché l’ho vissuta con altri amici provenienti dal vivaio della Lube ed è stata un’impresa sotto il segno dei giovani talenti. Mi ha dato molta fiducia”. Si tratta di uno dei tuoi più bei ricordi? Diamantini: “Alla pari con la vittoria del mio primo Scudetto in SuperLega con la Cucine Lube…che brividi la rimonta a Perugia. Invece non ho mai digerito il passo falso nella mia prima Finale al Mondiale per Club. Nell’album dei ricordi a occupare lo spazio più ampio sono i successi, ma voglio confezionare nuovi trionfi in biancorosso da scolpire nella memoria”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Vibo, i numeri e le statistiche della stagione gialloblu: 457 punti per Rossard

    Di Redazione

    È ormai andata in archivio per la Tonno Callipo la stagione dei record ottenuti in Serie A1. Quella 2020-2021 infatti, la quattordicesima nella massima serie, consegna ai posteri le imprese di una squadra giallorossa che ha fatto incetta di primati. A partire con il quinto posto a fine Regular Season, ovvero il miglior risultato dei ventotto anni di storia della gloriosa società giallorossa. Ancora meglio dei due settimi posti ottenuti nelle stagioni 2004-2005 e 2008-2009. E poi il record come maggior numero di vittorie, 13 e come minor numero di sconfitte, 9. In fatto di successi si è fatto meglio solo nella stagione 2008-09 con una vittoria in più, ed eguagliato lo score del 2004-05, ma in entrambi i casi i tornei erano a 14 squadre rispetto alle 12 di quest’anno.

    Stagione agonistica di 282 giorni per la Tonno Callipo, iniziata il 10 luglio (con il ritiro pre-campionato) e conclusasi il 18 aprile (ultima gara con Milano). Sono stati dieci mesi di intensa attività agonistica per la formazione calabrese, in cui si è creata quella giusta alchimia dentro e fuori il campo, che ha portato i giallorossi a veleggiare stabilmente col vento in poppa per tutto il campionato nei primi posti della classifica. In particolare la squadra calabrese ha occupato per 16 delle 22 giornate di Regular Season i quartieri nobili della graduatoria, in particolare per 10 gare la terza posizione e per sei la quarta.

    La Callipo porta ben tre atleti oltre la soglia dei 400 punti realizzati: il bomber Rossard (in 28 gare) con 457 punti e 43 ace complessivi; l’americano Defalco (34 gare) con 438 di cui 37 ace e il brasiliano Abouba (35 gare) con 429 di cui 33 ace. Di spessore anche i due ‘muratori’ Chinenyeze e Cester rispettivamente 12esimo e 13esimo con 55 e 54 muri all’attivo. Ben 4 gli atleti stacanovisti: Abouba, Chinenyeze, Rizzo Saitta hanno disputato tutte e 35 le gare stagionali.

    L’impegnativa e per larga parte entusiasmante stagione della Tonno Callipo di cui si contano 35 partite disputate (e 3.599 minuti di gioco pari a 60h e 38’) in 203 giorni e 46 punti totali (58 set vinti e 83 persi), è iniziata il 13 settembre a Monza con la prima gara del girone degli ottavi di Coppa Italia. La formazione lombarda alla fine sarà l’avversario incontrato più volte (6) dai giallorossi. Ed entrambi, calabresi e brianzoli, saranno le squadre-rivelazione dell’intera annata sportiva. Il roster di Baldovin splendido quinto in classifica e quello di Eccheli quarto, migliori piazzamenti storici per tutte e due le compagini.

    Partenza col piede sbagliato in terra brianzola per la Callipo sconfitta nettamente (3-0), anzi nelle quattro gare ufficiali di settembre Saitta e compagni vinceranno soltanto una volta, a Verona nella terza ininfluente gara di Coppa Italia, perdendo all’esordio di campionato a Perugia. Quindi da lì in poi il cambio di marcia: a cavallo tra ottobre e novembre ben sette vittorie dei giallorossi in dieci gare disputate in 56 giorni totali. E Tonno Callipo che vola mantenendosi in terza posizione in classifica con 22 punti a fine novembre. Il cammino dei giallorossi prosegue con altre undici gare per i restanti 15 punti dal 6 dicembre al 7 febbraio (ultima di Regular Season con Civitanova) in 63 giorni. Sono stati 37 i punti a fine regular season per la Callipo frutto di 13 vittorie e 9 sconfitte. In particolare 7 successi in casa e 6 in trasferta; 4 sconfitte in casa e 5 fuori. Stagione impreziosita anche dalle significative vittorie ottenute contro Civitanova, Trento e Modena, tutte in trasferta.

    Spazio poi alle due appendici di stagione: Play Off scudetto e Play Off 5° Posto. Altri dieci match dal 9 marzo al 18 aprile, con una gara ogni 4 giorni ma soprattutto con due sole vittorie. Una in gara-2 con Monza in cui a fare la differenza è stato un super Abouba (25 punti di cui 7 ace), l’altra con Verona nella Pool. Delusione palpabile per l’eliminazione ad un passo dalla semifinale scudetto ad opera dei brianzoli che si impongono in gara-1 e gara-3. Nella fase finale della stagione la Callipo colleziona sei sconfitte (Cisterna, Padova, Modena, Piacenza, Ravenna, Milano).

    Numeri che raccontano il percorso compiuto da una squadra affamata e combattiva che è riuscita a scrivere una bella pagina di storia del volley calabrese.

    STAGIONE 2020/21STATISTICHE COMPLESSIVEPartite giocate: 35 (3 in Coppa Italia, 22 in Regular Season Superlega, 3 nei Play Off scudetto, 7 nella Pool Challenge Cup)Punti totali: 46Vittorie: 16 (1 in Coppa Italia, 13 in Superlega, 1 nei Play Off scudetto; 1 nella Pool Challenge Cup)Sconfitte: 19 (2 in Coppa Italia, 9 in Superlega, 2 nei Play Off scudetto; 6 nella Pool Challenge Cup)Punti realizzati nelle partite: 2063 (media 58,9 a partita)Punti subìti nelle partite: 3011 (media 86 a partita)Minuti totali giocati: 3.599 ovvero 60h e 38’ (media 103′ a partita ovvero 1h e 43’)Set vinti: 58Set persi: 83Quoziente set: 0,6Attacchi vincenti: 1674 (47,8 a partita)Ricezioni perfette: 526 (4,08 a set)Ace: 168 (media 4,8 a partita)Muri: 222 (media 6,4 a partita)Giocatori sempre presenti: Abouba, Chinenyeze, Rizzo Saitta (35 gare)Miglior realizzatore: Rossard 457 puntiMiglior muratore: Chinenyeze (55)

    BOMBER:Rossard (28 gare disputate) 9° in classifica generale con 457 punti totaliDefalco (34 gare) 11° con 438Abouba (35 gare) 13° con 429Chinenyeze (35 gare) 33° con 313Cester (35 gare) 57° con 192

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Filippo Maria Callipo: “Sacrificio e costanza, le chiavi del successo di Vibo”

    Di Agnese Valenti Continua il nostro ciclo di articoli dedicato alla pallavolo nelle regioni del Sud. Dopo l’intervista al professor Daniele Serapiglia della Società Italiana dello Sport, con cui abbiamo esplorato il divario esistente tra le diverse zone d’Italia in termini di tesserati e di società di alto livello, oggi andiamo invece alla scoperta di una realtà virtuosa e fondamentale per il volley maschile di alto livello nel Mezzogiorno: la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia. La formazione giallorossa, che quest’anno ha disputato una stagione entusiasmante, chiudendo la regular season al quinto posto in classifica e sfiorando una semifinale, è l’unica squadra meridionale in Superlega, un importante punto di riferimento per atleti e società del territorio con grandi progetti per il futuro. Abbiamo intervistato il vicepresidente del Club calabrese, Filippo Maria Callipo, ventiseienne e secondogenito del massimo dirigente Pippo Callipo, che già da due anni svolge con dedizione il ruolo dirigenziale dando prova di aver ereditato dalla famiglia l’amore per la sua terra e per la pallavolo. Foto Volley Tonno Callipo La vostra storia ha avuto inizio nel 1993 con la fusione tra le due realtà sportive locali, Pallavolo Vibo Marina e Fiamma Vibo Valentia. Sono passati quasi 28 anni da quella data: cosa è cambiato da quel giorno, e quale pensate sia stato il fattore principale che ha portato al successo la società e la squadra? “Quando mio padre decise di assecondare l’iniziativa di un gruppo di amici, sostenendo il loro progetto sportivo per una squadra militante in C2 con una piccola sponsorizzazione, per lui si trattava di un hobby a cui dedicarsi nel tempo libero. Man mano che la squadra compiva la sua scalata sono aumentati, naturalmente, anche impegno ed attenzione. Una volta raggiunta la Serie A2 ci si è resi conto che era necessario iniziare a strutturare un’articolata organizzazione di professionisti e quindi l’attività ha preso le sembianze di un lavoro a tutti gli effetti. Sacrificio e costanza sono state le coordinate che hanno guidato il nostro viaggio. Sono servite anche buone dosi di passione ed impegno“. Quali sono state le principali difficoltà che avete incontrato nel corso della vostra esperienza in Serie A? In particolare, è stato difficile “convincere” giocatori di alto livello a trasferirsi a Vibo, in un contesto diverso da quello del Centro-Nord? “La posizione geografica non ci ha mai avvantaggiato, considerato che la maggior parte delle squadre che disputano il campionato di Superlega appartengono a città del Centro-Nord. Più salivamo di serie e meno squadre del Sud trovavamo tra i nostri competitor. Purtroppo questo trend non è cambiato negli anni. Far arrivare i giocatori a Vibo è complicato, tant’è che cerchiamo sempre di selezionare atleti che credono con convinzione nel nostro progetto. I giocatori di alcune nazionalità sono più propensi a venire al Sud, sentendosi più affini al nostro ambiente e al nostro calore. È il caso dei brasiliani, che ormai da anni considerano la Calabria una seconda casa“. Tonno Callipo Calabria Volley La pallavolo al Sud ha una grande tradizione, ma fatica ad esprimere realtà di prima fascia, soprattutto nel settore femminile. Quali sono secondo voi le principali cause di questa situazione? “Le difficoltà sono soprattutto legate alle condizioni socio-economiche. Non ci sono molte società sportive che possano lavorare attivamente al reclutamento dei giovani atleti, che per questo non riescono, di conseguenza, a crescere tecnicamente nel loro territorio“. Molte volte durante la vostra storia siete stati costretti ad “emigrare” in palazzetti di altre città (l’ultima volta durante il campionato 2019-2020, quando vi siete temporaneamente trasferiti a Reggio Calabria). Come pensate si possa affrontare il problema della carenza di strutture, che è uno dei grandi disincentivi per lo sviluppo della pallavolo – e dello sport in generale – ad alto livello nel meridione? “Paradossalmente da noi, effettuando una mappatura del territorio, si evince che non c’è una carenza di strutture (solo nella provincia di Vibo se ne contano una decina). Semmai si può parlare di una sovrabbondanza di impianti sportivi, che però sono abbandonati e non fruibili dalle piccole società, che ne avrebbero necessità e che da sole non riescono a riqualificarli e gestirli“. L’inaugurazione del PalaMaiata Il vostro settore giovanile dà la possibilità a ragazze e ragazzi del Sud Italia di esprimere il proprio talento, ma purtroppo pochi di questi giocatori riescono a proseguire la propria carriera da alti livelli. Cosa pensate scoraggi i giovani meridionali o ostacoli la loro crescita? “Per una questione di mentalità i giovani del Sud preferiscono dedicarsi agli studi universitari intravedendo, in questa strada, maggiori sicurezze per il futuro, a discapito del tempo dedicato allo sport che diventa quindi marginale. Solo quelli più talentuosi, sentendosi da subito appagati, continuano la carriera pallavolistica“. Un tema su cui si dibatte costantemente, per quanto riguarda la Superlega, è lo spazio dato ai giocatori stranieri a scapito dei giovani italiani. Pensate che per la crescita del movimento sarebbe giusto dare maggiore spazio ai talenti del nostro paese? “Credo che per favorire la crescita del movimento sia necessario potenziare le basi del sistema, e cioè partire dal reclutamento dei settori giovanili, in modo tale che ci siano sempre più ragazzi italiani a praticare questo sport. Così aumenterebbero le possibilità che ad emergere siano i talenti nazionali, che in maniera del tutto naturale andrebbero a sottrarre posti agli stranieri“. Recentemente Vibo Valentia ha ospitato l’edizione 2021 del torneo WEVZA Under 17 maschile. Pensate che sia possibile ripetere l’esperienza con altre manifestazioni internazionali e che questo tipo di eventi possano costituire un volano utile per la crescita del territorio? “Eventi nazionali e internazionali di questo genere possono risvegliare e riaccendere l’interesse per la pallavolo in Calabria e nel Sud. Speriamo ce ne possano essere altri con la presenza del pubblico“. La squadra di Serie B / Foto Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia Quest’anno, con il vostro quinto posto e una semifinale sfiorata, avete raccolto i frutti del vostro lavoro. In questa fantastica stagione è però mancata la spinta del calorosissimo pubblico giallorosso. Quanto conta per voi il sostegno dei tifosi e cosa si può fare per aumentare il loro coinvolgimento e il legame con il territorio, Covid permettendo? “Come in qualsiasi sport, i risultati incidono molto sull’umore della tifoseria. Quest’anno, con la stagione brillante che abbiamo disputato, avremmo sicuramente colorato il PalaMaiata di giallorosso in ogni partita, rendendo il pubblico un giocatore in più sul campo. Il nostro impegno sarà quello di promuovere dei momenti di incontro tra la squadra ed i tifosi, non solo in presenza ma anche attraverso l’uso dei social e del web, per riappropriarci di tutto il tempo perso“. La pallavolo cresce moltissimo e si sviluppa particolarmente nelle scuole. Come società operate anche all’interno degli istituti scolastici, per avvicinare le giovani ragazze e i giovani ragazzi alla pallavolo e alla Tonno Callipo? “Da sempre svolgiamo progetti scolastici su tutto il territorio calabrese, principalmente nella provincia di Vibo. Questa iniziativa ha avuto sempre grande successo e ottimi risvolti, per cui speriamo di poter riprendere prima possibile il nostro tour nelle scuole per dialogare da vicino con i giovani e avvicinarli al nostro mondo“. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Civitanova da 9, che delusioni Perugia e Trento

    Di Paolo Cozzi Con la Super Final di Champions League si è chiusa la stagione 2020-2021 per i club italiani: una stagione lunga, complicata, vissuta senza pubblico e nel timore dei contagi Covid, senz’altro anomala ma non per questo meno avvincente ed interessante. Tanti i colpi di scena, dagli esoneri di alcuni degli allenatori più in voga come Gardini, De Giorgi e Heynen, all’esplosione di alcuni giocatori poco conosciuti dal pubblico italiano come Rossard e Lagumdzija. Ma al netto di tutto questo, come sono andate le squadre in questa stagione degna di un girone dantesco? Chi è riuscito a mantenere le aspettative di inizio stagione, chi addirittura ha fatto meglio e chi invece ha chiuso una stagione al di sotto degli obiettivi stagionali? Allacciatevi le cinture… Perché si sale, ma si scende anche tanto! CUCINE LUBE CIVITANOVA voto 9. Stagione pressoché perfetta, tranne le due settimane di febbraio post Coppa Italia che portano all’esonero di De Giorgi. Brava la società a dare un taglio netto ad una situazione che poteva peggiorare, ma forse si poteva gestire meglio prima ed evitare l’esonero e l’uscita anticipata dalla Champions. Scudetto e Coppa Italia per un gruppo solido, guidato magistralmente da De Cecco, con un Simon mostruoso e un Leal straripante. E san Osmany da Cuba quando sente odore di medaglia è sempre una garanzia a dispetto della carta d’identità. SIR SAFETY CONAD PERUGIA voto 5,5. La vittoria della Supercoppa a settembre non può mitigare la delusione per due finali perse e una gestione di certe situazioni che, vista dall’esterno, lascia molto a desiderare. Essere secondi non è certo da 5 in pagella… ma comprare 3 opposti e poi giocare con la terza banda come finto opposto sì. Tanti i problemi che hanno attanagliato la squadra, a partire dall’epurazione di Lanza per giungere a quella di Atanasijevic e al suo poco utilizzo. L’esonero di Heynen in piena bagarre di finale è l’emblema di una stagione che ha visto picchi stellari, uniti però a momenti di gioco qualitativamente bassi. E in questo marasma anche Leon è tornato umano. Foto CEV ITAS TRENTINO voto 4,5. Uno squadrone costruito per vincere e che invece nelle partite clou si è sciolto come neve al sole, vedasi semifinale di Coppa Italia e finale Champions. E sì che tra dicembre e gennaio è stata la squadra che sembrava avere una marcia in più e che volava un gradino sopra le altre. Troppo poco però, in una piazza che pensava in grande per tornare protagonista assoluta. La finale di Champions meriterebbe un voto più alto, ma la sensazione è che sia una vittoria mancata, senza nulla togliere ad un eccellente Zaksa. È mancato qualcosa soprattutto nell’aspetto mentale. Godiamoci però un Michieletto da 10, bellissima realtà trentina. LEO SHOES MODENA voto 6,5. Campionato di luci (poche) e ombre (tante) chiuso mestamente al settimo posto, anche se si sapeva che questa sarebbe stata una stagione transitoria. Meglio in Coppa Italia, dove con una gran prova contro Monza conquista l’accesso alla Final Four, e in Champions League, dove supera un girone che per molti era già perso e se la gioca a viso aperto con Perugia. Manca l’apporto delle bande, il muro dei centrali fatica spesso e Vettori, a parte un periodo in cui sembra rinato, chiude la stagione su valori mediocri. Non basta certo la qualificazione alla Challenge Cup a rendere la stagione esaltante, ma almeno ha dimostrato che i ragazzi di Giani hanno dato tutto fino all’ultimo… chapeau. VERO VOLLEY MONZA voto 9. La grande sorpresa di questa stagione: parte malissimo, cambia allenatore e si affida a Massimo Eccheli, carneade per la serie A, ma allenatore plurivincente nelle giovanili da 3 decenni. Per molti sembra l’inizio di una stagione a vivacchiare, e invece Eccheli tocca le corde giuste di uno spogliatoio ricco di talento e ambizioso, e come un novello Re Mida trasforma in vittorie le sue prime uscite in panchina. La semifinale scudetto è la ciliegina sulla torta di una squadra finalmente apparsa consapevole delle sue potenzialità: manca il 10 perché la sconfitta con Modena nei quarti di Coppa Italia macchia la stagione. Foto Ufficio Stampa Vero Volley Monza TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA voto 10. Se Monza è da 9, per Vibo ci vuole il 10 e la standing ovation. Alzi la mano chi a settembre avrebbe pensato di vederla addirittura giocare per il terzo posto e non per la salvezza… Merito soprattutto di coach Baldovin, che dimostra come in Superlega si possa ancora parlare di tecnica e crescita tecnica dei giocatori, che trova presto la quadratura del suo sestetto e per lunga parte del campionato mostra un gioco veloce e divertente. Tante vittorie fuori casa, tante vittime illustri: la squadra forse si scioglie sul finale di stagione, ma negli occhi questa volta restano solo belle immagini. ALLIANZ MILANO voto 6,5. La vittoria in Challenge è sicuramente da 10, un trofeo internazionale che a Milano mancava, ma è anche vero che è la coppa minore e che da Milano ci si aspettava facesse molto di più in campionato. Invece il dopo Nimir è stato complicato, con una squadra che dopo il Covid non ha più ritrovato lo smalto di inizio stagione. E si che patron Fusaro regala alla piazza (e a Piazza) un top player come Urnaut.  Tanti cambi e una formazione che perde identità e certezze strada facendo relegano Milano all’ottavo posto, davvero pochino per una società ambiziosa e che vede sfumare anche la vetrina europea nella finalina persa con Modena. GAS SALES BLUENERGY PIACENZA voto 4. Doveva essere l’alternativa alle Big Four, si trasforma invece in un grosso supermarket dove i giocatori(e gli allenatori) vanno e vengono. La grande assente della stagione non trova mai fluidità di gioco, lo spogliatoio sembra difficile da gestire e motivare e anche un pezzo da 90 come Bernardi fatica a trovare il bandolo della matassa. Una stagione nata male con l’esonero di Gardini a settembre e che si chiude in modo pure peggiore, con la positività di un atleta ad un controllo antidoping e le liti Baranowicz-Fei in panchina. Foto LVM NBV VERONA voto 5,5. Stagione avara di soddisfazioni in riva all’Adige, per una squadra che rinuncia quasi subito al suo opposto per far quadrare i conti. C’era tanta attesa per il ritorno di Jaeschke, ma ancora una volta è sua maestà Kaziyski a caricarsi il peso delle responsabilità sulle spalle. Un passo indietro anche per Stoytchev che fatica a far crescere la squadra: soprattutto il duo italiano Spirito-Caneschi, che tutti speravano potessero fare un salto qualitativo maggiore. CONSAR RAVENNA voto 8. Le retrocessioni vengono bloccate subito, ma la squadra di Bonitta interpreta bene il campionato e si salva virtualmente, mettendo ancora una volta in risalto le doti dell’allenatore romagnolo nel far crescere i giovani. Se Recine ormai sembra pronto per lidi più blasonati, rimane qualche dubbio su Pinali, ancora molto altalenante in quella che è comunque la sua prima esperienza da titolare in Superlega. Di più comunque ad una squadra costruita con un budget risicato non si può chiedere. KIOENE PADOVA voto 6,5. È vero, in una situazione normale sarebbe retrocessa, ma Padova ha comunque approfittato del blocco per far fare esperienza importante ai tanti giovani della “cantera”. Su tutti merita un commento il promettentissimo Bottolo, magari ancora un po’ acerbo in ricezione, ma di sicuro valore in attacco e nella gestione mentale delle partite. Un giovane da cui ripartire e intorno al quale cucire la squadra per la nuova stagione. TOP VOLLEY CISTERNA voto 4. Stagione incommentabile quella dei pontini, che in campagna acquisti hanno speso tanto per un roster che doveva garantire tranquillamente l’approdo ai play off. E invece le due vittorie a fronte di 20 sconfitte non bastano a descrivere l’orrore di un’annata che vede molti giocatori rendere al di sotto delle aspettative. LEGGI TUTTO

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    I numeri della stagione di Trento: Nimir 841 punti, Lucarelli 483

    Di Redazione Tutti i numeri più interessanti della stagione 2020/21 di Trentino Volley, la ventunesima assoluta di attività della Società gialloblù. STATISTICHE COMPLESSIVEPartite giocate: 46 (22 in regular season SuperLega, 6 nei Play Off Scudetto, 14 in CEV Champions League, 2 in Coppa Italia, 2 in Supercoppa Italiana)Vittorie: 33 (16 in regular season SuperLega, 3 nei Play Off Scudetto, 12 in CEV Champions League, 1 in Coppa Italia, 1 in Supercoppa Italiana)Sconfitte: 13 (6 in regular season SuperLega, 3 nei Play Off Scudetto, 2 in CEV Champions League, 1 in Coppa Italia, 1 in Supercoppa Italiana)Vittorie per 3-0: 17 (8 in regular season SuperLega, 8 in CEV Champions League, 1 in Coppa Italia)Vittorie per 3-1: 10 (6 in regular season SuperLega, 1 nei Play Off Scudetto, 3 in CEV Champions League)Vittorie per 3-2: 6 (2 in regular season SuperLega, 2 nei Play Off Scudetto, 1 in CEV Champions League, 1 in Supercoppa Italiana)Sconfitte per 3-2: 3 (1 in regular season SuperLega, 1 in CEV Champions League, 1 in Supercoppa Italiana)Sconfitte per 3-1: 4 (2 in regular season SuperLega, 1 nei Play Off Scudetto, 1 in CEV Champions League)Sconfitte per 3-0: 6 (3 in regular season SuperLega, 2 nei Play Off Scudetto, 1 in Coppa Italia)Punti in classifica totalizzati: 64 (47 in regular season SuperLega + 17 in CEV Champions League; la fase finale di Coppa Italia e Supercoppa Italiana non assegnano punti in graduatoria)Minuti totali giocati: 4.557 ovvero 75h e 57 (media 99’ a partita ovvero 1h e 39’)Set vinti: 109Set persi: 61Quoziente set: 1,7Punti realizzati nelle partite: 3.981 (media 86,5 a partita)Punti subiti nelle partite: 3.579 (media 77,8 a partita)Quoziente punti: 1,11Muri realizzati: 387 (media 8,41 a partita)Ace realizzati: 321 (media 6,9 a partita)Giocatori sempre presenti: Nimir Abdel-Aziz e Salvatore Rossini (46 presenze su 46 partite)Miglior realizzatore: Nimir Abdel-Aziz (841 punti)Miglior muratore: Marko Podrascanin (85 muri punto)Giocatore a segno il maggior numero di volte con la battuta: Nimir Abdel-Aziz (134 ace)Avversario affrontato più volte: Cucine Lube Civitanova (8 incontri in 46 partite complessive) I TOP DI DURATALa gara più lunga: Cucine Lube Civitanova-Itas Trentino 2-3 del 28 marzo 2021 (147’ minuti)La gara più corta: Dinamo Mosca-Trentino Itas 0-3 del 28 ottobre 2020 e Trentino Itas-IBB Polonia London 3-0 del 29 settembre 2020 (67’ minuti)Il set più lungo: 1°set (26-28) di Itas Trentino-NBV Verona 0-3 del 4 ottobre 2020 (37 minuti)Il set più breve (tie break inclusi): 5° set (15-2) Trentino Itas-Lokomotiv Novosibirsk 3-2 del primo dicembre 2020 (14’ minuti)Il set più breve (tie break esclusi): 1°set (25-16) di Trentino Itas-IBB Polonia London 3-0 del 29 settembre 2020 (20’ minuti) I TOP DI SQUADRAPunti realizzati in una partita: NBV Verona-Itas Trentino 2-3 del 6 dicembre 2020 (112 punti)Muri realizzati in una partita: Trentino Itas-Lokomotiv Novosibirsk 3-2 del primo dicembre 2020, Trentino Itas-CEZ Karlovarsko 3-1 del 2 dicembre 2020 e Berlin Recycling Volleys-Trentino Itas del 25 febbraio 2021 (14 muri)Ace realizzati in una partita: Itas Trentino-Cucine Lube Civitanova 3-2 del 13 settembre 2020 e Kioene Padova-Itas Trentino 0-3 del 27 ottobre 2020 (13 ace) I TOP INDIVIDUALIPunti realizzati in una partita: Nimir Abdel-Aziz, 32 punti in Vero Volley Monza-Itas Trentino 3-2 del 25 ottobre 2020Muri realizzati in una partita: Srecko Lisinac, 5 muri in Trentino Itas-CEZ Karlovarsko 3-1 del 2 dicembre 2020, e Marko Podrascanin, 5 muri in Itas Trentino-Vero Volley Monza del 10 gennaio 2021 e 5 muri in Cucine Lube Civitanova-Itas Trentino 2-3 del 28 marzo 2021Battute vincenti realizzati in una partita: Nimir Abdel-Aziz, 9 ace in Kioene Padova-Itas Trentino 0-3 del 27 ottobre 2020 PRESENZE E PUNTI DEI GIOCATORINimir Abdel-Aziz: 46 presenze, 841 puntiAlessandro Acuti: 1 presenza, 1 puntoAndrea Argenta: 34 presenze, 47 puntiLorenzo Cortesia: 21 presenze, 48 puntiCarlo De Angelis: 21 presenze, 0 puntiSimone Giannelli: 42 presenze, 122 puntiDick Kooy: 35 presenze, 294 puntiSrecko Lisinac: 41 presenze, 348 puntiRicardo Lucarelli: 44 presenze, 483 puntiAlessandro Michieletto: 34 presenze, 251 puntiFilippo Pizzini: 1 presenze, 0 puntiAlberto Pol: 1 presenza, 0 puntiMarko Podrascanin: 45 presenze, 368 puntiSalvatore Rossini: 46 presenze, 0 puntiLuis Sosa Sierra: 32 presenze, 22 puntiLorenzo Sperotto: 23 presenze, 3 punti (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Le statistiche della NBV Verona, 471 punti per Matey Kaziyski

    Di Redazione Un po’ di numeri e di curiosità, a chiusura di una stagione diversa da tutte le precedenti, vissuta senza il calore del pubblico all’Agsm Forum, ma con tanta voglia di rendere orgogliosi i nostri tifosi, fino alle semifinali dei playoff per il quinto posto. Nella classifica che somma regular season 2020/21 e playoff per il 5° posto, NBV Verona ha giocato 117 set totali, ed è 4° nella classifica punti totali segnati, con 1840 punti (15,73 per set di media), e 645 break point. 4° anche per battute vincenti con 151 ace (1,29 per set di media). Terza per ricezioni perfette con 530, e seconda per muri, 248 (2,12 per set di media). Il miglior centrale gialloblù della stagione è Jonas Aguenier, con 145 punti segnati, 11 ace e 38 muri. Aguenier si piazza 10° nella classifica generale dei centrali di SuperLega.Stagione da incorniciare per Matey Kaziyski. Il fuoriclasse bulgaro è 1° in classifica, sommando regular season e playoff 5° posto, per punti segnati, 471 (4,40 per set di media). Sempre lui è il miglior gialloblù per battute vincenti, 40, 4° in classifica generale. La “linea verde” gialloblù è stata grande protagonista. Ben 7 gli Under 23 scesi in campo durante la stagione. Giulio Magalini, all’esordio nella squadra della sua città, è sceso in campo per 41 set fra stagione e playoff 5° posto, segnando 84 punti, 3 ace e 4 muri. lo seguono Asparuh Asparuhov con 55 set, Andrea Zanotti con 38 set, Milan Peslac con 28 set e Francesco Donati con 25 set giocati. Un’altra grande rivelazione della stagione è stato Mads Jensen, che al suo primo anno in SuperLega ha conquistato il cuore dei tifosi gialloblù a suon di punti. 313 in totale, con 27 ace e 21 muri. Numeri che gli solo valsi la “Distributori Al Risparmio” Forum Cup. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO