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    Stefano Fanini: “Il 25% di pubblico sarebbe un passo indietro”

    Di Redazione Il presidente di Verona Volley, Stefano Fanini, è intervenuto nei giorni scorsi a Radio Verona per parlare della società gialloblù, ma anche per commentare le parole forti espresse da Massimo Righi, presidente di Lega Pallavolo Serie A, riguardo la parziale apertura al pubblico dei palazzetti al 25% annunciata dal Governo. Le parole di Fanini: “Pubblico nei palazzetti? Quello che ha dichiarato Massimo Righi rappresenta la posizione comune diffusa in tutto il movimento. Con questa prospettiva di limite di capienza torniamo di fatto ad un anno fa. L’auspicio iniziale era che con l’avvento del Green Pass si potesse tornare ad una sorta di “’ecchia normalità’ e quindi a rivedere i nostri spalti quasi del tutto gremiti. Ci auguriamo che iniziando ad ottobre il campionato, avremo più possibilità di avere il pubblico e in numeri più ampi. In quest’ottica, nel mondo dello sport siamo tutti uniti per remare nella stessa direzione, e ci auguriamo che il calcio funga da apripista visto che inizierà la stagione ad agosto” “L’obiettivo rimane la piena riapertura – continua il presidente di Verona – ma realisticamente speriamo che si arrivi almeno al 75%, pur nel rispetto delle normative di sicurezza ovviamente. Non va fatto l’errore di pensare che lo sport non meriti adeguata attenzione: ricordiamoci che le persone hanno voglia di sport e di ritrovarsi per vivere insieme le proprie passioni, a cui hanno dovuto rinunciare per tanto tempo. Campagna abbonamenti? Sicuramente anche per questo è fondamentale riaprire i palazzetti, perché con i numeri di cui parla oggi il Governo è molto dura mettere in campo le iniziative che stiamo programmando“. Fanini parla poi della nuova realtà di Verona Volley: “C’è molto entusiasmo e si percepisce a 360°. Questa società ha mantenuto il grande volley a Verona, perché, ricordo, c’è stato il rischio che il percorso della pallavolo di alto livello in città potesse chiudersi. E invece devo dare grande meriti ai soci e alle persone che hanno creduto in un progetto strutturato con attenzione e con grandi prospettive, che si è concretizzato in Verona Volley. Come ho detto durante la conferenza stampa di presentazione, vogliamo fare il ‘passo lungo come la gamba’, ponendoci degli obiettivi alti e pianificando ogni step per raggiungerli“. “Sarà una stagione dura, senz’ombra di dubbio – conclude il presidente gialloblu – ma la voglia di lavorare c’è, le ambizioni non mancano, in un campionato, ricordo, che è considerato il più importante e competitivo al mondo. La squadra? È molto giovane e di prospettiva, ma con degli elementi che ci invidiano tutte le maggiori squadre d’Europa. Quel che è certo è che c’è tanta voglia di scendere in campo per difendere i colori della nostra città e con i tifosi al nostro fianco saremo sicuramente più forti“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Anton Qafarena: “Siamo un bel gruppo, con tanta voglia di crescere”

    Di Redazione Sarà una delle novità assolute del Verona Volley nella prossima stagione, e nell’ambiente gialloblu c’è tanta curiosità per vedere all’opera Anton Qafarena, opposto albanese arrivato dal Barkom-Kazhany Lviv. In un’intervista a L’Arena, l’attaccante esprime tutto il suo entusiasmo per l’arrivo in Italia: “Giocare nel miglior campionato al mondo è il sogno di ogni pallavolista e farlo a Verona, in una società che ha grandi ambizioni e un gruppo di ragazzi con grandi qualità, è uno stimolo incredibile per me“. Qafarena potrà lavorare con uno dei miti della sua gioventù, Radostin Stoytchev: “La prima volta che l’ho visto in televisione ricordo che avevo dieci o undici anni, e lui allenava una Trento campione d’Italia per la prima volta nella storia della società. Di lui mi ha impressionato molto la mentalità vincente e la continua voglia di migliorare e di lavorare“. Sono alte le aspettative dell’albanese per la nuova stagione: “Credo che siamo un bel gruppo – conclude – sicuramente giovane, ma con tanta voglia di crescere e senza timori reverenziali verso avversari magari più esperti. Ci sono ragazzi che, nonostante la giovane età, hanno giocato diverse stagioni in questo campionato, come Spirito, Bonami e Aguenier, perciò l’equilibrio c’è“. LEGGI TUTTO

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    Il commiato di Fabio Fanuli: “Nel volley ho trovato delle persone speciali”

    Di Roberto Zucca La notizia del suo addio al volley è stata una doccia gelata per coloro che non credevano che Fabio Fanuli avrebbe appeso le ginocchiere al chiodo per dedicarsi ad una nuova vita (sarà assistente allenatore in Serie A2, alla Conad Reggio Emilia). Ed è stata seguita da un bagno di affetto, meritato e scontato, perché Fanuli ha lasciato ovunque il ricordo di un atleta onesto, educato, che vuole molto bene alla pallavolo: “In realtà questo bagno di affetto non me lo aspettavo, o almeno non così potente. Ero fuori casa quella domenica, e postando il mio messaggio mi sono tornate indietro delle parole molto belle da parte di molti compagni di squadra e amici che ho incontrato sulla mia strada“. Le più toccanti? “Per due ragioni diverse le cito in primis Matteo Paris, che ha postato delle foto e un messaggio molto bello. Matteo mi conosce, io non sono così pubblico nelle attribuzioni di stima, e infatti ci siamo scritti in privato, ma mi ha lanciato un tale affetto con quel messaggio da lasciarmi spiazzato. È un compagno di squadra che ho conosciuto negli anni di Piacenza e si è dimostrato da subito leale e sempre disponibile. Poi le cito le parole di Adriano Paolucci, che invece mi ha scritto che la pallavolo non mi ha restituito ciò che io ho dato in pari misura. Le sue parole mi hanno fatto molto riflettere“. Posso essere d’accordo con Paolucci? “Mah, io credo di aver fatto tutto ciò che la pallavolo mi ha concesso di fare e non l’ho mai fatto pensando a cosa mi sarebbe tornato indietro. Quando ho capito che non potevo più dare tutto me stesso a questo sport ho scelto di lasciare. Con la massima stima per alcune persone meravigliose che ho incontrato in questo ambiente e con la convinzione di aver fatto il mio“. Cosa è cambiato nella pallavolo di oggi, Fanuli? “Arrivo da una vecchia scuola, quella in cui in palestra si arrivava senza cellulare, con le proprie scarpe, e si pensava a giocare e a spaccarsi in quattro in campo, non per diventare una star. Adesso si arriva in palestra spesso con il cellulare per immortalare le scarpe o gli sponsor e si pensa molto al contorno che questo sport offre“. Insomma, c’è una corsa all’essere dei personaggi, non delle persone. “In questo momento, guardando i social, i ragazzi vedono più la parte patinata e tralasciano il fatto che i grandi campioni sono tali perché, per arrivare a quel punto, hanno fatto grandi sacrifici, e continuano a farli“. Mi dica cosa c’è nel suo futuro. “Rimanere nel mondo dello sport, questo ci tengo a sottolinearlo. Vorrei insegnare, ed entrerò nelle graduatorie per la scuola alla fine di un master che sto completando, e che ora mi prendo il tempo per finire e per godermelo un po’. Ho una famiglia, che è composta da Elisa e da mio figlio Filippo Maria e poi ho tanti piccoli progetti nel mondo della pallavolo che sono in fase di definizione“. Foto Instagram Fabio Fanuli Uno noto è l’Eco Fun Camp che svolge con Simone Buti. “Simone è un amico, e lavorerò con lui anche nei prossimi anni. Il camp è un’esperienza fondamentale perché ti dà la possibilità di incontrare tanti ragazzi a cui insegnare o tentare di insegnare ciò che tu hai imparato sul campo. Ciò che ti ritorna indietro sono spesso parole bellissime. Alcune penso di non meritarmele alle volte. Un ragazzo, ad esempio, riprendendo un mio post mi ha scritto che rimarrò sempre il suo maestro di sport e di vita. Sono parole forti, emozionanti. Io poi sono uno che su queste cose si ferma a riflettere a mente fredda“. Lei è stato, negli ultimi anni, uno di quelli che ha fatto capire la distanza tra comunicare ed essere social. Penso ad alcuni suoi messaggi su eventi storici o riflessioni sull’arte e la musica. “Trovo che sia importante scegliere ciò che ci si sente di essere anche sui social network. Io sono quella persona che legge, magari più attento a postare un messaggio su Lucio Dalla che a parlare di cose frivole o a taggare il brand dello sponsor. È una scelta. Rispetto tutti. Cerco solo di focalizzarmi su ciò che voglio comunicare fuori dal campo“. Molti la ricordano per il periodo di Perugia. “È stato un triennio magico. Magico perché si ricordano tutti il fatto che all’inizio in quella squadra eravamo in parecchi delle facce semi-sconosciute e nessuno all’inizio scommetteva su di noi. Era una squadra suddivisa tra gli italiani e i serbi come provenienza, che si è trovata ad amalgamarsi e ad arrivare alla finale scudetto. Una squadra di amici, che è diventata simpatica alla città di Perugia e nella quale poi sono emersi dei grandi campioni. Uno per tutti, è stato Atanasjevic. Ci siamo molto divertiti, e siamo cresciuti assieme quell’anno. Molte amicizie di quel periodo mi è capitato di portarmele dietro“. ufficio Stampa Powervolley Anche Milano è stato un bel periodo? “Anche quello. Tra la pazzia di Averill, la calma e la serenità di compagni come Daldello e l’amicizia e la saggezza di Matteo Piano“. Ha chiuso con Piacenza. “Sono arrivato nell’anno dell’A2. Una società nuova, in cui abbiamo subito centrato gli obiettivi, vincendo la Coppa Italia e ottenendo la promozione in Superlega, ridando prestigio a una piazza che stava per scomparire. Un ringraziamento mi sembra doveroso farlo a tutta la Gas Sales, che mi ha permesso di fare la Superlega a 36 anni, concedendomi il privilegio di chiudere la mia carriera nella massima categoria“. Chiudiamo con un pensiero personale. È stato un atleta molto ben voluto, lo ammetta. “La ringrazio e penso di aver trovato delle persone speciali. Anche io ho voluto molto bene alla pallavolo. E spero che questa sia una storia che proseguirà, magari da qualche altra parte del campo“. LEGGI TUTTO

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    Albino Massaccesi vicepresidente di Lega: “Ci batteremo per il volley dal vivo”

    Di Redazione Ritorno ai vertici della Lega Pallavolo Serie A per Albino Massaccesi. L’amministratore delegato e vicepresidente della Cucine Lube Civitanova succede a Stefano Fanini in quota SuperLega come vicepresidente, incarico già ricoperto per molto tempo fino allo scorso anno. “Mi fa molto piacere il rinnovo della fiducia – la reazione di Massaccesi –. Ringrazio i consiglieri eletti e Massimo Righi per quest’attestato di stima. Siamo chiamati tutti insieme a rilanciare il movimento dopo gli effetti negativi della pandemia e ci batteremo per restituire ai tanti appassionati le emozioni del volley dal vivo“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tsvetelin Ivanov è il preparatore atletico di Verona Volley

    Di Redazione Lavoro, grinta, intensità. Tsvetelin “Tsetso” Ivanov è pronto a tornare nella palestra e sul campo dell’Agsm Forum. Verona Volley annuncia ufficialmente che Ivanov sarà il preparatore atletico della prima squadra per la stagione 2021-22, dopo aver cominciato la sua esperienza con il volley allenando singolarmente alcuni atleti in Bulgaria, e guadagnandosi la stima di coach Stoytchev. Il lavoro di Tsetso per la nuova stagione è già cominciato nel camp di Varna, con il gruppo gialloblù presente nella località bulgara. Le prime parole del nuovo preparatore atletico gialloblù: “Sono entusiasta di questa nuova avventura e sono pronto a dare il massimo. Con alcuni ragazzi abbiamo già lavorato bene al camp di Varna e devo dire che lì ho trovati in gran forma. A metà agosto inizieremo la preparazione con la squadra al completo a Verona in vista della nuova stagione. Spero di vedere il prima possibile i tifosi al palazzetto perchè anche dal punto di vista mentale è un aspetto che carica e fa bene ai ragazzi”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Caso Polo, Elisabetta Curti: “Fortemente rammaricati, ma il nostro staff non c’entra”

    Di Redazione A tre giorni di distanza dalla sentenza che ha inflitto una pesantissima squalifica ad Alberto Polo per l’assunzione di sostanze dopanti, la Gas Sales Bluenergy Piacenza torna a intervenire sul tema. Lo fa con le parole della presidente Elisabetta Curti, intervistata da Libertà: “Siamo fortemente rammaricati – dice la numero uno piacentina – ma su questa vicenda c’è poco da aggiungere se non quanto già detto nell’ultimo comunicato. Per evitare ogni malinteso, voglio comunque precisare che la prescrizione medica dei farmaci assunti dal giocatore non è stata fatta dal nostro staff. Lo aveva precisato qualche tempo fa il dottor De Joannon, voglio ribadirlo come società“. Il futuro di Polo, adesso, dipenderà anche dall’esito definitivo della vicenda giudiziaria: “Gli siamo stati vicino – sottolinea Curti – e abbiamo sempre creduto fin dall’inizio nella sua buona fede. Cosa succederà ora? In questo momento non lo so, dobbiamo ancora incontrare il giocatore e parlare. Vedremo un po’ più in là cosa si può fare“. La presidente della Gas Sales torna poi sul volley mercato, con un giudizio positivo e una frecciatina tutta da interpretare: “Sono soddisfatta, mi pare una squadra ben attrezzata, una squadra costruita a quattro mani da Bernardi e Zlatanov. Ci è mancata la ciliegina finale sulla torta, ma a volte certe dinamiche di mercato vanno al di là di ogni volontà e logica. Sicuramente iniziamo a creare qualche timore in altre squadre“. LEGGI TUTTO

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    Il volley a rischio ripartenza? Massimo Righi contro il Governo: “Decreto inaccettabile”

    Di Redazione Il campionato di Serie A è a rischio partenza? Se lo chiedono i tanti fan, soprattutto in Italia, che seguono la pallavolo maschile dopo che il Governo ha annunciato l’apertura dei palasport al 25% di capienza. Soprattutto le proteste più forti arrivano dai presidenti dei Club di Serie A che, dopo aver portato a termine la stagione più difficile della storia dello sport italiano, si ritrovano ancora con preoccupanti previsioni di incasso. Un ambiente come la pallavolo maschile italiana, che non vive di diritti televisivi, trae il proprio ossigeno dalla spinta dei fan sugli spalti e dall’attenzione degli sponsor a questo caloroso seguito: un pubblico non violento, di rara educazione, con profondi valori sportivi, che si muove in ambienti controllati. Molti accessi, pochi eccessi. Ricominciare la stagione con i palasport semivuoti toglie ogni spinta alla tanto sognata “ripartenza”, slogan della politica che all’atto pratico si rivela etichetta per poche categorie, graziate dai ristori e liberate dal controllo numerico a cui invece lo sport indoor è ancora costretto. Il presidente Massimo Righi è deciso: “Il Decreto del Consiglio dei Ministri con l’annuncio dell’apertura limitata è stata una doccia gelata, dopo gli sforzi fatti dai nostri Club per terminare la stagione scorsa, nella quale abbiamo registrato perdite da incassi per quasi 10 milioni di euro. Abbiamo concluso l’annata sognando di tornare a fare ciò che sappiamo: organizzare uno sport ad altissimi livelli e appassionare le persone. Ribadiamo forte e chiaro al Governo: la FIPAV ci appoggia, siamo disponibili a controlli ferrei, solo i vaccinati e senza limite alcuno potranno entrare nei palasport, siamo anche pronti a fornire ed imporre a tutti gli spettatori la mascherina. Ma la risposta da Roma non può essere di tenere comunque le porte socchiuse e far entrare solo un quarto degli spettatori, ammesso che si possa scegliere quali. È del tutto inaccettabile!”. La Lega Pallavolo Serie A non ha intenzione di restare silenziosa, mentre i Club hanno stoppato sul nascere le campagne abbonamenti. Insieme agli altri componenti del Comitato 4.0 vuole far sentire la propria voce: il presidente Righi è in particolare in costante dialogo con il presidente di Lega Basket Umberto Gandini per pianificare iniziative comuni di sensibilizzazione. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Luca Spirito operato alla mano: non ci sarà agli Europei

    Di Redazione Intervento alla mano per Luca Spirito: il palleggiatore di Verona Volley si è sottoposto alla ricostruzione del legamento collaterale del secondo dito della mano sinistra, resasi necessaria seguito di un trauma subito durante la scorsa stagione sportiva e che, nel lungo periodo, avrebbe potuto limitare la resa sul campo del regista gialloblù. Spirito non farà quindi parte del gruppo della nazionale per i Campionati Europei, ma dovrebbe essere pronto e disponibile per l’inizio della nuova stagione di Superlega. Le parole del dottor Ruggero Testoni, specialista in Chirurgia della Mano: “In seguito alla lesione al tendine della mano sinistra avvenuta diversi mesi fa, che impediva perciò al giocatore lo svolgimento dell’attività sportiva in modo adeguato, specialmente in fase di palleggio, ho proceduto con la mia equipe alla ricostruzione del legamento. L’intervento è andato molto bene, e ora per circa 40 giorni dovrà mantenere una limitazione nel movimento del dito ed eseguire degli specifici esercizi di riabilitazione per preservarne la mobilità. Al termine di questo periodo potrà tornare ad allenarsi come, se non meglio di prima“. “Questo infortunio – spiega Luca Spirito – mi ha creato alcuni problemi durante l’ultimo campionato e purtroppo mi ha impedito di dare il massimo in alcuni frangenti. Perciò in accordo con la società ho deciso di operarmi ora, nonostante questo abbia di fatto comportato l’impossibilità di far parte del gruppo azzurro in vista dei Campionati Europei. L’aspetto positivo è che questo mi permetterà di concentrarmi totalmente sulla nuova stagione con la maglia di Verona“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO