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    Play-Off Superlega, Cisterna-Trento 3-1. Nedeljkovic: “Abbiamo dimostrato che tutto è possibile”

    Il Cisterna Volley si impone sull’Itas Trentino in gara 2 dei Playoff Scudetto, grazie a una prova brillante in tutti i fondamentali. Il successo per la squadra di coach Falasca non solo vale la prima vittoria in una partita di Playoff Scudetto, ma anche il primo successo contro l’Itas Trentino, sempre vittoriosa negli incontri passati. In una serata in cui il Palasport di Viale delle Provincie gremito da quasi 2400 persone ha spinto i sestetti in campo in ogni azione, si esalta Efe Bayram, autore di 15 punti, e uno straordinario Domenico Pace, premiato MVP al termine del match.

    Starting Players – Coach Falasca schiera Baranowicz in diagonale con Faure, Mazzone e Nedeljkovic al centro, Pace libero con Bayram e Ramon schiacciatori. Coach Soli schiera Sbertoli in regia con Rychlicki opposto, Bartha e Gualberto al centro, Laurenzano libero con Michieletto e Lavia schiacciatori.

    1° set – L’avvio del match è  favorevole ai pontini, che con l’ace di Bayram si portano avanti nelle prime battute (3-1), rispondendo ai colpi di Michieletto con le bordate di Faure (7-7).  Il muro di Mazzone permette a Cisterna di portarsi nuovamente avanti sul 9-7, con Bayram a chiudere in diagonale il punto del 13-12. La partita continua punto a punto, con il colpo di Faure a tenere il parziale in equilibrio (17-17). L’ace di Bayram vale il 20-19 e sempre dai nove metri è Nedeljkovic a colpire sul 22-20. Il muro di Ramon porta il Cisterna Volley al set point sul 24-21, Mazzone chiude il set sul 25-21. 

    2° set – Nel secondo set non cambia lo spartito della partita, con l’attacco di Mazzone a tenere avanti nei primi scambi Cisterna (5-4). L’Itas Trentino risponde sempre per vie centrali, con Bartha a chiudere l’azione del 7-9. Faure riporta il parziale in equilibrio (11-11), Nedeljkovic gli fa eco firmando prima il 16-16 in attacco, poi il 18-17 dai nove metri. Ramon propizia la fuga del Cisterna Volley sul 21-18, ma l’Itas non si scompone e guidata da Michieletto riporta il set sul 22-22. Mazzone spinge Cisterna al set point (24-22), ma Trento non si scompone e porta la sfida ai vantaggi. Nel finale è Ramon a chiudere in pallonetto il secondo set sul 27-25.

    3° set – Il terzo set vede condurre l’Itas Trentino in avvio con Michieletto a siglare il primo break (2-5). Bayram tiene in scia il Cisterna Volley sul 5-7, con Faure a siglare in diagonale il punto dell’8-10. Sempre grazie ai colpi del francese Cisterna reagisce, portando il parziale in equilibrio (12-12).  L’ace di Michieletto fa riprendere margine agli ospiti sul 13-16. Il muro di Kozamernin tiene avanti l’Itas sul 15-19, con la squadra di coach Soli che nel finale dilaga con i colpi di Rychlicki (16-22). Ramon e Mazzone annullano due set point sul 19-24, poi Gualberto in attacco chiude il set 19-25. 

    4° set – Nel quarto set la partita fatica a sbloccarsi. La bordata di Ramon tiene in scia il Cisterna Volley sul 5-6, poi lo spagnolo trova l’ace del sorpasso (8-6). Il muro di Mazzone tiene a distanza l’Itas prima sul 13-11 e poi sul 15-13. Theo Faure aumenta il gap per i pontini, piazzando l’attacco del 19-16. Michieletto e Lavia riportano l’Itas sul 20-20. La squadra di coach Falasca si riporta avanti sul 22-21. Faure in diagonale firma il match point, poi Michieletto porta la sfida ai vantaggi. Il muro di Nedeljkovic firma il 25-24, il muro di Ramon porta la serie a gara 4, firmando uno storico successo per il Cisterna Volley. 

    Aleksandar Nedeljkovic (Cisterna Volley): ”Oggi abbiamo fatto una grande prestazione, siamo rimasti sempre attaccati al match tenendo testa a una grandissima squadra come l’Itas Trentino, un collettivo di sicuro tra i più forti al mondo. Sono davvero contento di come siamo riusciti a interpretare la gara, esprimendo il nostro gioco e trovando questa vittoria fantastica. Abbiamo dimostrato che tutto è possibile e continueremo anche nelle prossime partite a dare il massimo per giocarci le nostre chance”.

    Cisterna Volley 3Itas Trentino 1(25-21; 27-25; 19-25; 26-24)Cisterna Volley: Baranowicz 1, Faure 17, Mazzone 14, Nedeljkovic 7, Pace (L), Bayram 15, Ramon 12. NE: Diamantini, Czerwinski, Tarumi, Rivas, Fanizza, Finauri (L), Tosti. Allenatore: FalascaItas Trentino: Sbertoli 2, Rychlicki 15, Gualberto 5, Kozamernik 10, Michieletto 25, Lavia 10, Laurenzano (L), Bartha 3, Garcia. NE: Magalini, Acquarone, Pesaresi (L), Pellacani. Allenatore: SoliArbitri: Gianluca Cappello – Giuseppe Curto (3^arbitro Maurizio Merli)Note– Durata set: 27’, 33’, 30’, 39’Tot.2h.09 Spettatori: 2378. MVP: Domenico Pace (Cisterna Volley). Attacco: Cisterna Volley 51% Itas Trentino 54%. Ricezione: Cisterna Volley 45% (24% prf) Itas Trentino 46% (26% prf). Ace: Cisterna Volley 6, Itas Trentino 5 . Muro: Cisterna Volley 7, Itas Trentino 6.

    (fonte: Cisterna Volley) LEGGI TUTTO

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    Play-Off Superlega, Milano-Civitanova 0-3: il fattore campo salta ancora

    Salta nuovamente il fattore campo nei Play Off SuperLega Credem Banca. La reazione dei biancorossi arriva con prepotenza all’ombra della Madonnina in Gara 2 dei Quarti di finale. Incitata da un nutrito gruppo di Predators, la Cucine Lube Civitanova espugna l’Allianz Cloud con il massimo scarto (16-25, 16-25, 20-25) riportando in parità (1-1) il primo turno degli scontri diretti nella corsa al tricolore.

    A farla da padrone in attacco è l’opposto Lagumdzija, MVP, top scorer con 19 punti ( il 73% di positività, 2 ace e 1 muro) e unico atleta dell’incontro in doppia cifra. La Lube legittima la prova autoritaria con 8 ace a 0 e 10 muri a 0, ma non vanno trascurate le numerose azioni difensive di ottima fattura. L’unica vera reazione di Milano arriva sul finire del terzo parziale, quando ormai è tardi. La serie ora è apertissima.

    Gara 3 è in programma domenica 23 marzo (ore 18) all’Eurosuole Forum. Prima, però, capitan Fabio Balaso e compagni scenderanno in campo mercoledì 19 marzo (ore 20.30), tra le mura amiche, a caccia della rimonta europea nella Finale di ritorno della Challenge Cup contro i Polacchi del Bogdanka LUK Lublin.

    Starting Players – Cucine Lube Civitanova in campo con Boninfante al palleggio, Lagumdzija opposto, Bottolo e Nikolov laterali, Chinenyeze e Podrascanin centrali, Balaso libero. Padroni di casa dell’Allianz Milano schierati con Porro in cabina di regia e Reggers terminale offensivo. Kaziyski e Louati in banda, Schnitzer e Caneschi centrali, Catania libero. 

    1° set – Nel primo set la Lube è decisamente sul pezzo. Trainata dagli 11 punti di Lagumdzija (90% con 1 ace e 1 muro), la formazione cuciniera centra 3 ace e 5 block, attaccando con il 74% di squadra. Il primo break è di Milano con Kaziyski (8-6), ma il muro di Chinenyeze vale il pari (8-8) e con un parziale di tre a zero la Lube mette il naso avanti (8-9). Supportati dai Predators, i marchigiani trovano un cospicuo vantaggio con i colpi di Lagumdzija (11-15), volano sul +5 con l’attacco a sorpresa di Boninfante (12-17) e dilagano con il muro di Nikolov (14-20). Sul 15-21 entra in campo per i padroni di casa Otsuka, MVP di Gara 1, ma il giapponese incassa i due ace dl nuovo entrato Poriya (15-23). Il muro biancorosso chiude il parziale (16-25). 

    2° set – Secondo parziale fotocopia, per dominio, durata e punteggio. Anche per efficacia di Lagumdzija (5 punti con il 100% di positività). Milano accusa subito il colpo. Al rientro Civitanova si porta sul + 5 dopo l’ace di Nikolov (2-7). Sugli errori di Kaziyski e Louati i biancorossi prendono il largo (5-13) e, sul fronte opposto, Piazza inserisce Otsuka per Louati. L’attacco di Lagumdzija toccato da Porro vale il +9 (7-16). In campo per gli ambrosiani c’è anche l’ex biancorosso Larizza. L’Allianz cerca di reagire, ma sul lungolinea di Nikolov la formazione di Medei continua a comandare saldamente (14-22). Anche il secondo set si chiude 16-25 sull’errore di Gardini, entrato nel corso del parziale. 

    3° set – Nel terzo set Milano parte con Otsuka e Louati in banda. Altra partenza da ricordare della Lube, avanti di tre punti sul muro di Podrascanin (4-7). Il muro di Chinenyeze e gli ace di Boninfante (7-14) mettono alle corde l’Allianz. Il primo tempo di Chinenyeze si tramuta nel +8 (9-17). I padroni di casa forzano nel tentativo di riavvicinarsi puntando su buone difese, la mano calda di Reggers e gli spunti di Gardini (17-19). La Lube si scuote e reagisce in attacco, mentre Milano incappa in un errore fatale (17-22). Il match si chiude sull’errore di Otsuka dai nove metri (20-25).

    Allianz Milano 0Cucine Lube Civitanova 3(16-25, 16-25, 20-25)Serie: 1-1Allianz Milano: Porro 1, Louati 4, Schnitzer 1, Reggers 9, Kaziyski 4, Caneschi 5, Staforini (L), Larizza 0, Catania (L), Barotto 0, Gardini 1, Otsuka 4. N.E. Zonta, Piano. All. Piazza. Cucine Lube Civitanova: Boninfante 5, Bottolo 7, Chinenyeze 4, Lagumdzija 19, Nikolov 7, Podrascanin 5, Bisotto (L), Balaso (L), Hossein Khanzadeh 2. N.E. Gargiulo, Loeppky, Orduna, Dirlic, Tenorio. All. Medei.Arbitri: Giardini (VR) e Brunelli (AN).Note: Durata: 23’, 23’, 29’. Totale: 1H 15’. Milano: battute sbagliate 18, ace 0, muri 0, attacco 43%, ricezione 39% (20% perfette). Civitanova: battute sbagliate 17, ace 8, muri 10, attacco 58%, ricezione 53% (28% perfette). Spettatori: 3.364.MVP: Lagumdzija

    (fonte: LUBE Volley) LEGGI TUTTO

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    Piacenza va 2-0 nella serie, Travica: “Se continuiamo così non so dove possiamo arrivare”

    Ci impiega meno di un’ora e mezza di gioco Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza per superare anche in Gara 2 Rana Verona e portarsi sul 2-0 nella serie dei Quarti di Finale dei Play Off Scudetto. Gara 3 è in programma sabato 22 marzo a Verona e per Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza sarà il primo match ball a disposizione.

    Ljubo Travica: “Siamo in crescita e se continuiamo così non so dove possiamo arrivare, si lavora bene in palestra ma per me siamo ancora zero a zero in questa serie. Ho detto ai ragazzi di cercare di divertirsi, hanno avuto un ottimo atteggiamento in campo e sono contento, la squadra non si è disunita quando abbiamo subito un break importante nel secondo set sappiamo che può accadere. Adesso il pensiero è già a Gara 3”.

    Antoine Brizard: “Abbiamo giocato una buona partita, sono davvero contento per la squadra e per quanto stiamo facendo in campo. Siamo consapevoli di quello che possiamo fare, abbiamo giocato molto bene in attacco e a muro toccando tanti palloni”.

    (fonte: Gas Sales Bluenergy Piacenza) LEGGI TUTTO

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    Play-Off Superlega, Piacenza-Verona 3-0: notte fonda per la Rana, sotto 2-0 nella serie

    Dopo una settimana di trambusti interni dovuti alle dimissioni di Rado Stoytchev, la Rana Verona, con Keita questa volta titolare ma ancora senza Mozic, viene travolta da Piacenza anche in Gara 2 dei Quarti di finale Play-Off di Superlega. 25-22, 25-20, 25-18 i parziali del match.[IN AGGIORNAMENTO]

    Gas Sales Bluenergy Piacenza 3Rana Verona 0(25-22, 25-20, 25-18)Serie: 2-0 PiacenzaGas Sales Bluenergy Piacenza: Brizard 1, Mandiraci 15, Simon 4, Romanò 10, Maar 15, Galassi 8, Loreti (L), Scanferla (L), Andringa 0, Bovolenta 0. N.E. Salsi, Kovacevic, Ricci, Gueye. All. Travica.Rana Verona: Abaev 1, Sani 7, Cortesia 3, Keita 18, Ewert 4, Zingel 3, Bonisoli (L), D’Amico (L), Jensen 5, Spirito 0, Vitelli 1. N.E. Chevalier, Mozic, Zanotti. All. Simoni.Arbitri: Vagni, Verrascina, Salvati.Note – durata set: 28′, 31′, 25′; tot: 84′. LEGGI TUTTO

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    Dimissioni Stoytchev: quello che sappiamo e quello che forse non sapremo mai

    Con una nota stampa ufficiale, diramata nella serata di giovedì 13 marzo alle ore 20.40, la Rana Verona ha reso note le dimissioni di Rado Stoytchev. “Per motivi personali ritengo di non poter più dare il contributo al 100% per la squadra e la società, come ho sempre fatto sino ad oggi e per questa ragione penso sia giusto rassegnare le mie dimissioni” sono state le parole del coach bulgaro per spiegare la scelta sua, non della società, di lasciare l’incarico. Questa la versione ufficiale. Ne prendiamo atto, ma qualcosa non torna.

    Le reazioni che si possono avere davanti a una notizia come questa sono due: una di pancia, una di testa. Contrariamente a quanto si possa immaginare, ragionando con la pancia si potrebbe essere portati a pensare per logica che due più due faccia quattro, mentre con la testa si potrebbe anche scoprire che la matematica non sempre è una scienza esatta. Per lo meno in un caso come questo. Per spiegare meglio questa riflessione dobbiamo fare però qualche passo indietro.

    LA BUCA DI CIVITANOVADi pancia fare due più due altro non è che unire tutti i puntini di questa vicenda. Il primo ci riporta al 5 gennaio scorso. Verona gioca e perde nettamente a Civitanova (27-25, 25-19, 25-14). Per tutta la partita Stoytchev ha un tifoso Lube alle spalle che lo provoca in continuazione, la situazione degenera a bocce ferme, il coach di Verona gli si fa sotto a brutto muso, volano parole pesanti da una parte e dall’altra e alla fine i due vengono al contatto fisico. I presenti raccontano che Stoytchev abbia messo addirittura le mani al collo del tifoso marchigiano, un fatto gravissimo. Una buca nella quale il bulgaro ci è finito con tutte le scarpe.

    DIVORZIO NON DIVORZIOBen cinque giorno dopo, il 10 gennaio, la società scaligera esce con un comunicato ufficiale nel quale prende le distanze dal comportamento del suo allenatore e “porge le proprie scuse, innanzitutto, ai tifosi avversari coinvolti nell’accaduto, alla società A.S. Volley LUBE S.r.l, ai tifosi di entrambe le squadre tra cui è in essere uno splendido gemellaggio, agli amici/sostenitori del Club ed ai propri Partner”. Passaggio quest’ultimo che ha un peso specifico rilevante: amici/sostenitori del Club ed i propri Partner. Rilevante perché, in seguito, inizierà a girare la voce che uno in particolare di questi partner, la famiglia Rana, abbia fatto pressione affinché Stoytchev venisse allontanato all’istante. Voce che però non è mai stata confermata da fonti ufficiali e dunque agli atti resta solo un pettegolezzo.

    POTERE DELLA COMUNICAZIONEAltro aspetto da tenere in considerazione è che in quel comunicato, in cui Verona Volley prende le distanze dal comportamento di Stoytchev, viene riportata anche una dichiarazione dello stesso allenatore che si dice “profondamente addolorato per quanto accaduto. Ho sbagliato a reagire a delle reiterate provocazioni ricevute nel corso della gara, mettendo in imbarazzo il Club per cui lavoro, la proprietà, i nostri tifosi e i nostri partner. È giusto che da un professionista ci si aspetti un comportamento sempre responsabile. Non posso far altro che riconoscere il mio errore, e chiedere scusa ai tifosi della Lube, in primis, alla società A.S. Volley LUBE S.r.l., ai nostri tifosi, ai nostri partner”. 

    Me culpa, mea culpa, mea maxima culpa, insomma, e ancora la parola ‘partner’ ripetuta addirittura due volte. È stato indotto a fare pubblica ammenda? Forse sì, forse no, di sicuro in questa circostanza abbiamo compreso come agisce e come comunica esternamente la società Verona Volley: notizia, posizione della società, dichiarazione “spontanea” del diretto interessato. Questo ci servirà più avanti, intanto ce lo segniamo su un post-it, lo attacchiamo al muro davanti a noi e continuiamo ad unire i puntini.

    LA COPPA DELLA SPERANZACome detto, quel pettegolezzo citato in precedenza raccontava di un divorzio che alla fine non si è consumato. O per lo meno non pubblicamente e nell’immediato. Passano due settimane, Verona perde 1-3 in casa contro Milano, vince 0-3 al PalaPanini e poi si mette in viaggio per Bologna dove gioca una Final Four di Coppa Italia sontuosa. Talmente sontuosa da far pensare che le nuvole sulla testa di Stoytchev si fossero diradate lasciando spazio a qualche timido raggio di sole. Tutt’altro.

    OMBRE E RAGGI DI… SOLIPassano altre due settimane, siamo a metà febbraio, e proprio noi di VolleyNews diamo per primi notizia dell’accordo raggiunto per la prossima stagione da Verona con Fabio Soli. Dunque pubblicamente Verona e Stoytchev continuano insieme, ma internamente si sono già detti che a fine stagione le strade si divideranno.

    LA QUIETE DOPO LA TEMPESTANelle ultime tre giornate di campionato gli scaligeri non fanno prigionieri, anzi, condannano pure Taranto alla retrocessione: tre vittorie su tre, otto punti su nove a disposizione e quarto posto centrato. Preziosissimo in chiave Play-Off.

    IL GIALLO KEITAChiusa così la regular season, tutti ora vedono Verona come la mina vagante nella corsa scudetto, peccato solo che a pestarla e saltare in aria sia proprio lei stessa. Gara 1 dei Quarti di Finale, in casa, contro una Piacenza che quest’anno dalla Rana le ha prese sempre di santa ragione (doppio 3-0 in campionato, sconfitta 3-2 nei Quarti di Coppa Italia). Prima ancora che inizi il match accade un fatto strano. Nel gruppo whatsapp di Verona dedicato alla stampa, quando viene comunicato lo starting six non si legge il nome di Keita. Qualcuno chiede come mai. L’ufficio stampa, incredulo anche lui, chiede chiarimenti allo staff tecnico poi, sempre in chat, risponde “scelta tecnica”. Verona, clamorosamente, perde 1-3 contro Piacenza, che lei sì l’allenatore l’ha cambiato per davvero. Keita, non si sa perché, non si per come, appare magicamente in campo nel corso dell’ultimo parziale. Commento di Stoytchev nel post partita: “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Si è complicata ulteriormente con le assenze”.

    Passi per l’assenza di Mozic, dichiarato indisponibile alla vigilia, ma l’assenza di Keita… in che senso? Se è stata “scelta tecnica” è stato Stoytchev a determinare l’assenza del giocatore nella gara, corretto? Per la pancia, questo due più due fa indiscutibilmente quattro. Non contenti, per scrupolo, abbiamo riguardato la partita, ma francamente Keita non sembrava avesse problemi fisici. Il riscaldamento lo ha fatto tutto, schiacciare ha schiacciato, battuto ha battuto, saltato ha saltato. Stessa cosa quando ha visto finalmente il campo nel quarto set entrando sul punteggio di 9-8 per i suoi, accolto dal pubblico con un boato. Il primo attacco è devastante e va subito a segno (11-11). Piacenza gioca comunque meglio e porta a casa il risultato. Tornando al maliano, Abaev gli serve appena cinque palloni, lui ne manda a bersaglio solo due, ma fisicamente non appare di sicuro come un giocatore non in perfette condizioni. Il dubbio su quella “scelta tecnica” rimane.

    LE DIMISSIONIEvidentemente non rimane solo a noi, agli altri addetti ai lavori, ai tifosi, ma anche a qualcuno in società. Passa qualche giorno e infatti arriviamo al comunicato delle dimissioni, e qui riprendiamo in mano il famoso post-it appiccicato al muro: notizia, posizione della società, dichiarazione “spontanea” del diretto interessato. Il modus operandi a livello comunicativo non cambia. La nostra pancia, che vuole far di conto, dopo aver unito tutti questi puntini vorrebbe sentenziare che due più due fa quattro e i fatti le danno ragione. Eppure potrebbe non essere così.

    SE LA METTI SUL PERSONALE… DOBBIAMO CREDERTI“Per motivi personali ritengo di non poter più dare il contributo al 100% per la squadra e la società“. Queste parole di Stoytchev, riportate nel comunicato di Verona, tracciano una linea che è anche un monito: qui i ragionamenti e le speculazioni devono fermarsi, andare oltre non si può. Non si può per il semplice fatto che dietro questa affermazione possono esserci davvero ragioni serie, legate alla sfera personale, che non è dato indagare. Per un discorso prima di tutto deontologico per noi giornalisti. Per un discorso di buon senso per i tifosi. Per un discorso di rispetto da parte di tutti a prescindere. È vero però, abbiamo analizzato attentamente ogni comunicato di Verona e potremmo anche sospettare che sia stato tutto studiato ad arte, con una regia geniale che ha saputo trovare la formula perfetta, comunicativamente parlando, per chiudere questa storia, ma questo non lo possiamo sapere e forse non lo sapremo mai.

    MORALE DELLA FAVOLAMorale della favola, però, si torna sempre lì: Rado Stoytchev o lo ami o lo odi. Le mezze misure con lui non esistono. Ci sono sfilze di giocatori che non lo vogliono vedere neanche in fotografia e altrettante sfilze di colleghi allenatori e tifosi che invece la sua foto ce l’hanno appesa in ufficio come quella del Presidente della Repubblica nelle caserme delle forze dell’ordine. E forse non è un caso, visto che la sua idea di pallavolo si può definire per certi versi militaresca. Funziona, e bene, con chi si mette sull’attenti e risponde “obbedisco”. Un po’ meno con chi è più estroso e fa andare le mani sulla palla agendo anche d’istinto. C’è chi sostiene che sia un folle e c’è chi lo venera come il più grande allenatore visto in Italia negli ultimi vent’anni. C’è chi dice che abbia perso il suo tocco magico e c’è chi afferma che, tanto per dirne una, le sue analisi pre gara sugli avversari siano mitiche, leggendarie, inimitabili, inarrivabili, anni luce avanti rispetto a chiunque altro.

    L’unica cosa che forse mette tutti d’accordo è una: la constatazione del suo smisurato egocentrismo. Il primo nemico di Stoytchev forse è diventato nel corso degli anni Stoytchev stesso. Nel senso che la smania del controllo che lo contraddistingue, e che probabilmente lo ha anche portato a vincere tutto a Trento, ma ottenere anche l’esatto contrario a Modena (dove però la stagione l’aveva finita, play-off compresi, salvo poi far volare gli stracci per i quattro anni a seguire), poco si sposa con le strutture societarie di oggi nelle quali è impensabile che un solo uomo possa essere contemporaneamente allenatore, preparatore, scoutman, direttore sportivo, direttore generale, direttore della comunicazione e del marketing, presidente e amministratore delegato. I tempi sono cambiati, la pallavolo e le squadre sono cambiate. Detto questo, però, bisogna dare anche a Cesare quel che è di Cesare: se Verona Volley oggi è questa, dal punto di vista sportivo e societario, una bella fetta del merito è anche di Rado Stoytchev. E su questo crediamo che mai nessuno possa affermare il contrario.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Grottazolina pronta al secondo impegno al Nas Sports Tournament. Ortenzi: “È una splendida avventura”

    La Yuasa Battery Grottazolina è già pronta a tornare in campo, sabato alle ore 18 (match live in forma gratuita su Dubai Sport Channel) al NAS Sports Tournament a Dubai, per incrociare il proprio cammino con i russi del Nova Novokuybyshevsk (nome arabo Atadawi 2), superati 3-1 nel match d’esordio dai bielorsussi dello Shakhtior Soligorsk (nome arabo Fohood Zabeel).

    Nella prima uscita ufficiale al Torneo Internazionale di Dubai, la Yuasa Battery Grottazzolina (alias Al Hilal) ha vinto per 3-1 contro una formazione composta dai migliori atleti locali e da un nutrito numero di giocatori avvezzi ai campionati europei.

    Grottazzolina ha subito approcciato nel modo corretto l’impegno, al netto delle inevitabili difficoltà che si dovevano affrontare come ha sottolineato nel post match coach Massimiliano Ortenzi: “Sapevamo che sarebbe stata una gara strana, una prima volta assoluta. Un torneo iniziato contro una squadra di cui non sapevamo nulla e quindi dovevamo essere bravi a sfruttare le nostre occasioni e trovare il gioco più redditizio possibile. Lo abbiamo fatto, a tratti con maggiore continuità, non senza qualche difficoltà ma va bene così. L’approccio all’ambiente di Dubai è stato senza dubbio bello. Ci siamo meritati questo premio e dobbiamo godercelo, ma ci sono tanti momenti in cui fare pallavolo e fare qualcosa di buono. I ragazzi sono tutti presenti con la mentalità giusta e sanno gestire le due cose nel migliore dei modi. Nel nostro albergo non ci sono altre formazioni, le incontriamo solo in palestra ma ci sarà modo di trovare pian piano una certa condivisione con tutti. Non conosciamo le squadre che andremo ad affrontare nel dettaglio, ovviamente, ma puntiamo a fare la nostra migliore pallavolo possibile godendoci questa splendida avventura”.

    (fonte: Yuasa Battery Grottazolina) LEGGI TUTTO

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    Play-Off Scudetto, Perugia impegnata a Modena; Ben Tara: “Dovremo fare particolarmente attenzione a Davyskiba”

    Dopo aver vinto il Quarto di andata di Champions League espugnando in quattro set l’Opiquad Arena, la Sir Susa Vim Perugia si concentra ora sull’imminente gara 2 del Quarti Play Off di Superlega, in programma al Palapanini di Modena domenica prossima, 16 Marzo alle 19. 

    La squadra umbra partirà nel primo pomeriggio di sabato 15 marzo, dopo l’allenamento previsto al mattino, alla volta della città emiliana. Il filo conduttore di queste ultime gare, combattute per la maggior parte dei casi punto a punto, è che “ogni palla conta”, come ha confermato Wassim Ben Tara, nella conferenza stampa pre-partita:

    “Penso che i Play off sono differenti dalla regular season e ci stanno insegnando che ogni palla conta. Per la partita che arriva, ci aspettiamo un match difficile: loro giocheranno in casa con il loro tifosi che spingeranno di più, e penso che sarà una partita anche molto bella da giocare. Loro a casa spingeranno ancora di più in battuta come hanno fatto ogni volta che hanno giocato contro di noi e penso che noi dovremmo essere molto duri nella fase side out”. 

    Negli ultimi due match, sia Gara 1 dei Quarti Play off con Modena, sia nel match di andata del quarto di Champions con Monza, i Block Devils sono partiti sotto di un set – complice anche le ottime partenze degli avversari, che al cospetto dei campioni d’Italia in carica sono sempre scesi in campo a mente libera e a tutto fuoco – ma al tempo stesso hanno sempre dimostrato la capacità di rendersi protagonisti di grandi rimonte, con concentrazione e determinazione, anche quando qualche fondamentale non girava negli standard altissimi della squadra: 

    “E’ chiaro che non aspettiamo di perdere il primo set per poter vincere la partita! Il nostro approccio sarà quello di essere protagonisti e concentrarci sul nostro gioco – spiega a questo proposito l’opposto tunisino di casa bianconera – andremo lì per giocare la nostra miglior pallavolo ed essere concentrati sul cosa dobbiamo fare sul campo. Dovremo fare particolarmente attenzione a Davyskiba, alla sua battuta e alla sua fase break”. 

    Sarà un weekend particolare quello che le squadre impegnate nella corsa scudetto si apprestano a vivere: nell’anno in cui la Lega Pallavolo Serie A festeggia l’80° Campionato di Serie A Credem Banca, è in arrivo infatti un altro storico e prestigioso traguardo: nel fine settimana dedicato a Gara 2 dei Quarti di Finale sarà varcata la soglia delle 1.000 partite nella storia dei Play Off Scudetto.  La Sir Susa Vim Perugia e la Valsa Group Modena chiuderanno la domenica dei match di gara 2 con il posticipo delle 19 al PalaPanini. 

    (fonte: Sir Susa Vim Perugia) LEGGI TUTTO

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    Play-Off Scudetto, Civitanova in cerca di riscatto contro Milano; Bottolo: “Sarà importante l’impatto mentale”

    Tra i giocatori più decisivi della Cucine Lube Civitanova nell’annata 2024-25, Mattia Bottolo crede fermamente nella doppia rimonta biancorossa in ottica Quarti dei Play Off Scudetto e Finale di Challenge Cup. Ospite di 7×4, rubrica di Radio Arancia, dopo il ritorno dalla Polonia lo schiacciatore cuciniero non ha lesinato la sua determinazione rispondendo alle domande del conduttore Alessandro Ranieri e ribadendo che il collettivo marchigiano continuerà a lottare fino alla fine su entrambi i fronti per raccogliere il massimo in campo.

    Mattia Bottolo (schiacciatore Cucine Lube Civitanova): “Non è facile per noi fare i conti con questa realtà, ovvero trovarsi sotto sia nella serie dei Quarti per la lotta Scudetto sia nella Finale di Challenge Cup, ma non abbiamo perso la convinzione perché tutto passerà dalle nostre mani nel giro di pochi giorni. Abbiamo il tempo di rimetterci in carreggiata. Dobbiamo essere bravi a staccare tra SuperLega e competizione europea, ora conta analizzare i nostri errori in Gara 1 con Milano in vista di domenica.

    Nel primo match la vittoria ci è sfuggita di un soffio visto che abbiamo sprecato due match point. Sarà importante un buon impatto dal punto di vista mentale ancora più che tecnico. Dovremo capire meglio i momenti e sarà fondamentale alzare il livello di gioco nelle fasi topiche. La sfida sarà tosta, ma saremo pronti!”.

    (fonte: Lube Volley) LEGGI TUTTO