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    Coppa Italia, Solè: “Con Piacenza ci sarà da lottare, ma siamo belli carichi”

    Di Redazione Ultime rifiniture al PalaBarton per la Sir Safety Conad Perugia in vista della Del Monte Coppa Italia Final Four di sabato 5 e domenica 6 marzo alla Unipol Arena di Bologna. Nikola Grbic sta limando gli ultimi dettagli tecnico-tattici con i ragazzi per presentare una squadra tirata a ludico alla kermesse che assegna la coccarda tricolore.Domattina la partenza per Bologna, in programma alla Unipol Arena le sedute di rifinitura venerdì pomeriggio e sabato mattina. Alla vigilia della partenza ed in vista della semifinale con Piacenza, parla il centrale bianconero Sebastian Solè: “Stiamo bene, ci siamo preparati bene, aspettiamo questa Final Four da un po’ e siamo belli carichi. Abbiamo lavorato tantissimo per arrivare pronti alla partita contro Piacenza, una partita che non vediamo l’ora di giocare, che vogliamo vincere e che sarà certamente una bella battaglia”. È ancora fresco il ricordo del match di campionato dello scorso 23 febbraio al PalaBarton. Ma il posto tre argentino invita a concentrarsi sulla sfida di sabato: “Quella dello scorso 23 febbraio è una partita che bisogna dimenticare. Dopodomani sarà una gara da dentro o fuori, loro saranno sicuramente carichi perché in palio c’è un trofeo importante che tutti vogliono vincere. Noi dobbiamo cercare di sviluppare il nostro gioco. Penso che finora abbiamo fatto molto bene imboccando la strada giusta. Come dicevo, abbiamo lavorato tanto, l’abbiamo preparata bene. Dovremo essere pazienti e tranquilli e cercare di mettere in campo la nostra pallavolo”.  È sempre bello poter vivere un evento come la Del Monte Coppa Italia Final Four. Evento che quest’anno vedrà anche il ritorno del pubblico sugli spalti. “La Final Four di Coppa Italia è una bellissima manifestazione, è uno dei nostri obiettivi da inizio stagione”, conclude Solè. “L’anno scorso abbiamo giocato in un palazzetto vuoto senza pubblico, spero davvero che quest’anno a Bologna ci sia tanta gente. Sarà bello vedere tanti tifosi al palazzetto che ci sosterranno e che ci daranno sicuramente un qualcosa in più”.  (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lotta salvezza, ultime due giornate decisive: i match chiave e chi rischia di più

    Di Giuliano Bindoni “Lotta salvezza? È un gran macello, fine alla fine ci sarà da battagliare”. Basterebbero queste parole, pronunciate da Ivan Zaytsev al termine della partita vinta (non senza sudare) da Civitanova su Taranto, per delineare il quadro della situazione in fondo alla classifica. Oppure quelle di Vincenzo Di Pinto, coach proprio della Prisma, che dopo il successo da 3 punti dei suoi ragazzi su Piacenza aveva affermato di non dormire la notte perché “negli anni passati la quota salvezza era stata di 16/18 punti, mentre noi a 23 siamo ancora qui a lottare”. Già, perché tolta Ravenna, ancora ferma a soli 2 punti e ormai matematicamente condannata da tempo, per la seconda retrocessione sono ancora coinvolte la bellezza di cinque squadre, anche se Cisterna e Verona, appaiate a quota 24, potrebbero già tirare un sospiro di sollievo e contendersi addirittura l’ottava piazza che significherebbe playoff. Chi rischia grosso e, parafrasando Di Pinto, continua a non dormire per nulla, sono Taranto (23 punti), Vibo Valentia (22) e soprattutto Padova (21). Tre squadre che si erano presentate ai nastri di partenza con bel altre aspirazioni, soprattutto la Tonno Callipo, indicata da molti sì come la mina vagante del campionato, ma in chiave playoff, non certo salvezza. foto Instagram Tonno Callipo Vibo Valentia Complici il covid, il lungo infortunio di Nishida e il “mal di pancia” di Douglas Souza, che nel momento più delicato ha pensato bene di fare le valige e tornarsene in Brasile, i calabresi non sono mai riusciti ad esprimere al meglio il loro enorme potenziale, se non forse proprio in queste ultime battute nel disperato tentativo di tirarsi fuori dalle sabbie mobili della zona calda. E se la speranza resta ancora viva, il merito è di due grandi imprese, entrambe da 3 punti, centrate tra il 9 e il 19 febbraio: la vittoria nello scontro diretto contro Taranto (3-1 nel recupero della prima giornata) e addirittura lo 0-3 rifilato di prepotenza a Monza alla Vero Volley. Se fosse andata diversamente, ora parleremmo forse di retrocessione già acquisita, e invece tutto è ancora da scrivere. La penna, però, sarà ancora nella mano di Vibo, perché il match che più di tutti potrebbe decidere le sorti di questa volata finale potrebbe essere quello di domenica 13 alla Kioene Arena. Se i giallorossi conquistassero 3 punti, si porterebbero a una gara dalla fine a +4 su Padova centrando di fatto la salvezza matematica. Ma il giorno prima, sabato 12, si giocherà anche Taranto-Modena. Se i pugliesi dovessero conquistare anche un solo punto, salirebbero a 24 ma soprattutto a +3 su Padova sulla quale avrebbero il vantaggio degli scontri diretti, avendoli vinti entrambi (3-0 all’andata e 3-2 al ritorno). Morale della favola, con una giornata d’anticipo, la seconda squadra retrocessa sarebbe la Kioene. Diversamente, se Padova dovesse battere Vibo, o comunque conquistare un punto, il discorso sarebbe rimandato all’ultima giornata dove Taranto sarà impegnata a Milano, Vibo Valentia ospiterà Piacenza e Padova affronterà Modena in trasferta. foto Lega Volley Di seguito il programma delle ultime due giornate in chiave salvezza, ma anche 8° posto, con in grassetto le squadre coinvolte: 12° GIORNATA DEL GIRONE DI RITORNOGas Sales Bluenergy Piacenza – Verona Volley (giovedì 10 marzo, ore 20.00)Gioiella Prisma Taranto – Leo Shoes PerkinElmer Modena (sabato 12 marzo, ore 18.00 – RaiSport)Consar RCM Ravenna – Top Volley Cisterna (domenica 13 marzo, ore 15.30)Kioene Padova – Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia (domenica 13 marzo, ore 18.00) 13° GIORNATA DEL GIRONE DI RITORNO (domenica 20, ore 18.00) Top Volley Cisterna – Itas TrentinoVerona Volley – Vero Volley MonzaTonno Callipo Calabria Vibo Valentia – Gas Sales Bluenergy PiacenzaLeo Shoes PerkinElmer Modena – Kioene PadovaAllianz Milano – Gioiella Prisma Taranto LEGGI TUTTO

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    Passione Volley – I Sirmaniaci: “Per noi tifosi non è stato fatto nulla”

    Di Agnese Valenti Senza di loro il nostro movimento pallavolistico non potrebbe esistere: sono loro a generare l’entusiasmo che ruota intorno al volley, sono loro a sostenere (economicamente e moralmente) le principali realtà nazionali, e tutto sommato è per loro che scriviamo. I tifosi di pallavolo, quelli che riempiono le tribune dei palazzetti, sono da sempre elogiati come uno dei valori aggiunti della nostra disciplina, per il loro particolare rapporto con il fair play e i valori dello sport. Eppure negli ultimi tempi, a causa delle restrizioni legate alla pandemia ma non solo, questa componente fondamentale del volley tende a passare sotto silenzio, e sembra essere sempre meno tenuta in considerazione anche da istituzioni e società. Per questo abbiamo deciso di iniziare un viaggio tra le tifoserie (organizzate e non) di tutta Italia, alla scoperta delle emozioni e dei sentimenti che muovono i supporter, delle loro storie e – a volte – delle loro legittime lamentele. Nella speranza che il tifo, quello sano e corretto, continui a essere un ingrediente fondamentale delle nostre giornate sui campi. Foto Lega Pallavolo Serie A Cominciamo da un gruppo tra i più noti (e più “caldi”) a livello nazionale: i Sirmaniaci, i sostenitori che da anni portano in tutti i palazzetti i colori bianconeri della Sir Safety Conad Perugia. Nella nostra intervista, Debora Bertola, grande tifosa dei “Block Devils” e responsabile dei canali social del gruppo, ci racconta innanzitutto com’è nata questa grande passione. “Siamo nati come gruppo nel 2014 – racconta Debora –: il presidente Gino Sirci chiamò l’allora tifoseria organizzata del San Giustino (Altotevere volley, n.d.r.), composta da poche persone, chiedendo se fossero disponibili a supportare come tifoseria ufficiale la Sir. Ci disse che aveva preso un ragazzotto serbo che secondo lui era piuttosto promettente e sarebbe diventato forte: era Bata (Atanasijevic)! Siamo nati come tifoseria ufficiale l’anno dopo che Bata arrivò in Italia. Da allora siamo man mano cresciuti come numero e come importanza: insomma, siamo cresciuti insieme alla società e alla squadra. Il boom come tifoseria c’è stato l’anno prima del triplete: dopo Rio, l’arrivo di Zaytsev portò tanta gente. Poi chiaramente le vittorie del 2018 hanno aiutato tanto a fare grandi numeri. Siamo partiti che eravamo una ventina nel 2014, prima della pandemia siamo arrivati a essere 700. Purtroppo negli ultimi due anni c’è stata qualche defezione. Era stata fatta una stima, pre-Covid, ai tempi dell’ultima Coppa Italia giocata con il pubblico, secondo cui probabilmente come tifoseria organizzata, nonostante esistiamo da meno tempo di altre, siamo quelli più numerosi, insieme a Modena e alla Lube“. Sir Safety Perugia Volley Club Qual è stato il momento più bello da Sirmaniaca? “Ti posso raccontare la mia esperienza nella tifoseria: io vivo a Catania e sono abbonata alla Sir. Tutto è nato perché il mio giocatore preferito è sempre stato Luciano De Cecco, quello di mia sorella era Zaytsev. Nel 2017, dato che erano entrambi a Perugia e non avevamo mai visitato la città, ci siamo dette ‘meglio di così non si può, andiamo a fare un giro a Perugia e andiamo a vedere una partita’: da allora ci siamo innamorate della tifoseria e siamo ancora lì. Probabilmente a livello di tifoseria posso dirti che l’esperienza più bella, anche se poi non abbiamo vinto, è stata sicuramente Roma (Final Four di Champions League, titolo vinto poi dallo Zenit Kazan). Anche il primo trofeo vinto a Bari, la Coppa Italia 2018, è stata una grande emozione, e anche lì eravamo un migliaio. Ma la due giorni di Champions a Roma è stata veramente impegnativa: c’era chi suonava i tamburi, bisognava ricordarsi di cambiare le pile ai megafoni, lavorare sulla coreografia. Lo facciamo per passione ma non siamo professionisti, bisogna metterci anche un certo impegno, non soltanto economico ma anche di tempo e di energie: è una bella sfida. Siamo la tifoseria che rappresenta uno dei club più importanti d’Europa e dobbiamo esserne all’altezza: è chiaro che non si può fare sempre la coreografia impegnativa, ma spesso ci perdiamo anche delle settimane! Non ci siamo inventati noi tutti i cori, molti provengono dal calcio: alcuni sono presi dal San Lorenzo in Argentina. Abbiamo anche un certo impegno sui social: ci pregiamo di essere la tifoseria più seguita, almeno su Instagram“. Foto Sirmaniaci Come si vive il tifo nella pallavolo e quali sono le differenze con gli altri sport? “Secondo me siamo simili ai tifosi del rugby: nonostante che noi Sirmaniaci non siamo gemellati con nessuna tifoseria, crediamo che ci possa ovviamente essere rispetto, ma non un gemellaggio. Per carità, le mele marce ci sono anche nella pallavolo, non sempre volano parole ‘auliche’ in curva, ma devo dire che c’è più rispetto in confronto ad altri sport. Per dirti, contro Ngapeth abbiamo vinto solamente una volta (ride, n.d.r.): ma lui ha sempre rispettato noi, e noi abbiamo fatto altrettanto. Episodi brutti ci sono anche nel volley, ma sono più limitati. Non ho quasi mai sentito di forze dell’ordine che sono dovute intervenire in un palazzetto. Credo ci sia anche un ambiente più a misura di famiglia: nei palazzetti i bambini girano tranquillamente, ci sono tantissimi gruppi familiari“. Come avete vissuto questo periodo di pandemia e la lontananza dai palazzetti e dalle competizioni? “Ovviamente male: può sembrare una stupidaggine, ma il tifoso sa che, dopo aver lavorato tutta la settimana, la domenica può andare al palazzetto a vedere la Sir. Ci siamo trovati a non avere più niente di tutto questo: non è stato facile. Attraverso i social, dato che fisicamente non era possibile, si provava a far sentire il proprio sostegno alla società e alla squadra. Purtroppo qualche defezione c’è stata, è stata dura, soprattutto quando si giocava a porte chiuse. Ma anche con il 35% di capienza i palazzetti sono ‘tristi’, mezzi vuoti: non è stato facile. Ora speriamo si arrivi al 100% quanto prima, perché non c’è posto più sicuro del palazzetto. Solo poco ci hanno fatto riportare megafoni e tamburi, a causa della pandemia, ma confidiamo di tornare presto ai livelli pre-pandemia“. Foto Sirmaniaci Quali sono i principali problemi per i tifosi in questo momento e in chiave futura, pandemia a parte? “Il problema serio è inserire delle partite infrasettimanali alle 20.30 o addirittura alle 18.30: nel nostro caso ci è capitato di fare delle trasferte importanti, in giorni feriali, alle 20.30. Si toglie a quasi tutta la tifoseria ospite la possibilità di andarci: ad esempio, Modena è a quattro ore di viaggio da Perugia all’andata, e quattro al ritorno. Diciamo che una partita che inizia alle 20.30 prima delle 22.30 non finisce, e diventa davvero difficile. Per quanto riguarda il costo dei biglietti, non si possono fare i conti in tasca alle società: è chiaro che da qualche parte i soldi devono rinetrare. Spesso c’è da dire che le tifoserie organizzate hanno l’abbonamento con un costo ridotto, tranne per alcune società che vendono già i biglietti e gli abbonamenti a prezzo irrisorio. Da noi si possono raggiungere anche prezzi sui 30 euro per una singola partita: ovviamente se vado a vedere una partita una volta ogni tanto ci può anche stare, ma già una famiglia di tre persone sono quasi 100 euro, e inizia a diventare un problema. Poi ci sono i trasporti, anche se al PalaBarton si trova facilmente parcheggio: è facilmente raggiungibile anche con i mezzi, ad esempio il minimetro. È capitato comunque che la partita durasse di più e un mezzo per tornare: i mezzi ci sono, ma relativamente. Non è un problema solo di Perugia, ma si presenta anche in altre città“. Foto Lega Pallavolo Serie A Secondo te si rischia una disaffezione dei tifosi dalla pallavolo? “Purtroppo sì, anche se ovviamente non posso parlare a nome di tutte le tifoserie, ma mi baso su quello che ho visto e sentito. Partiamo dal presupposto che probabilmente la nostra società è stata l’unica che, quando nel 2020 il campionato si è fermato, non ci ha rimborsato solo le partite che dovevamo giocare, ma quasi mezzo abbonamento: fino a fine playoff avevamo un abbonamento tutto compreso, e siamo stati rimborsati come se fossimo arrivati a gara 5 della finale. L’anno scorso non sono stati fatti abbonamenti e, per le poche partite che sono state giocate a porte aperte, si prendeva il singolo biglietto. Quest’anno l’abbonamento, con un rialzo del prezzo, non tutti se lo sono potuti permettere: c’è anche da dire che tante società hanno sbagliato, noi per primi. Non sono stati coinvolti i tifosi: non c’è stata una singola iniziativa per renderli partecipi. Parlo di tutti i tifosi, non solo delle tifoserie organizzate. Non è stato fatto nulla per noi, neanche banalmente dedicarci un post sui social. Noi senza squadra non avremmo da fare, ma lo stesso si può dire per le società senza i tifosi. Non siamo stati presi in considerazione, e questo ha sicuramente influito sull’allontanamento“. (1° puntata – Continua) LEGGI TUTTO

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    Taranto, due gare per salvarsi. Falaschi: “Contro Modena servirà tutta la spinta dei tifosi”

    Di Redazione Due gare alla fine per la Gioiella Prisma Taranto: sabato 12 contro Modena, nell’ultima gara casalinga della stagione, e domenica 20 al PalaLido contro Milano. Due big contro le quali ai pugliesi, forse, basterebbe raccogliere anche un solo punto per conquistare la permanenza in Superlega. Punto, o punti chissà, che la Prisma proverà a conquistare subito tra le mura amiche del PalaMazzola. “Non può, deve!” afferma il regista Falaschi al microfono del collega Alfredo Ghionna per la Gazzetta di Taranto. “Dovremo fare il massimo e anche oltre perché Taranto merita la permanenza in questa Superlega di livello altissimo”. “Noi stiano portando avanti un campionato straordinario per quello che ci è attorno – prosegue il regista rossoblù – e siamo contenti di lottare per questa società, attenta e sempre vigile in ogni occasione”. Poi l’attenzione si sposta sulla prossima delicata, si spera decisiva, sfida interna contro gli emiliani e Falaschi fa un appello molto accorato al pubblico di Taranto: “Il tifo giocherà un ruolo fondamentale in questa partita, l’ultima in casa, dalla quale passeranno gran parte delle nostre chances di salvezza”. Proprio l’assenza di Falaschi in una fase delicata della stagione, che ha visto Taranto disputare tra recuperi (e non) diversi scontri diretti in rapida successione, ha pesato enormemente sul gioco e di conseguenza alcuni risultati che forse, con lui in campo, ora avrebbero regalato agli tonici un finale ben più tranquillo. Lo dimostrano la bella vittoria su Piacenza, così come la “bella sconfitta” contro Civitanova. Bella ovviamente non per il risultato finale, ma per il gioco espresso, lodato a fine gara anche da Blengini e Zaytsev, tanto che quest’ultimo ha anche affermato che “l’attuale classifica di Taranto non ne rispecchia il valore”. Complimenti che avranno fatto piacere a tutto l’ambiente tarantino, chiamato però ora a dimostrare con i fatti (e i punti) di meritarsi un altro anno nel massimo campionato. (fonte: Gazzetta di Taranto) LEGGI TUTTO

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    Blengini: “Vogliamo sempre il risultato, ci vuole più calma”. Lucarelli: “Avvio difficile”

    Di Redazione La Top Volley Cisterna dà filo da torcere ai Cucinieri di Civitanova, provando a replicare la bella impresa contro Modena. Ma i ragazzi di coach Blengini alzano la testa e, dopo aver concesso agli avversari il primo set, si impongono 3-1 con un bel gioco. Le dichiarazioni dei protagonisti della Lube Volley: Gianlorenzo Blengini (allenatore): “Noi facciamo sempre il nostro lavoro, ma conta anche quante difficoltà ti creano gli avversari. Questa sera Cisterna ha fatto un primo set straordinario, soprattutto in battuta e in attacco, il nostro approccio non è stato dei migliori e ci siamo trovati in affanno. Siamo riusciti pian piano a ritrovare il cambio palla, che è la cosa più importante quando si va in apnea e non si riesce a dare continuità al gioco, poi la ricezione, dato che nel primo set è stato difficile sviluppare giocate e mettere giù le palle staccate. Siamo cresciuti molto al servizio. Progressivamente la squadra ha trovato gli anelli della catena che compongono il gioco. In difesa dobbiamo cercare di crescere perché possiamo fare di più in questo fondamentale. Siamo riusciti a vincere la partita ed era quello che ci interessava. Piuttosto che accendere l’interruttore, io credo che in certi momenti della gara vada mantenuta la calma: all’inizio del primo set c’era nervosismo, anche perché vogliamo sempre il risultato. Alla fine del parziale abbiamo provato a pensare alle cose da fare, sennò avremmo cominciato a rimanere ingabbiati in una ragnatela dove l’avversario, con fiducia, avrebbe infierito. Nel secondo set la squadra, pensando un punto alla volta con il cambio palla, si è scossa dal parziale precedente: con la testa ha accettato la sofferenza e passo dopo passo è riuscita a crescere con il gioco, portando a casa il risultato. Sabato andremo al PalaPanini di Modena, un palazzetto difficile. Affronteremo una squadra costruita per vincere, che viene da una sconfitta e sarà “avvelenata”, quindi sarà una partita molto dura e ci prepareremo per questo”. Ricardo Lucarelli: “L’avvio è stato difficile, dato che Cisterna ha fatto una bella partenza. Secondo me aver vinto questa sfida è stato molto importante proprio per questo, perché siamo riusciti a uscire da una situazione molto complicata. Dal secondo set abbiamo giocato meglio, iniziando a prendere le scelte giuste. Questa è una dimostrazione di forza della squadra, di come uscire da momenti difficili. A Modena disputeremo un grande big match, vedrò i miei amici che giocano lì e sarà una bella partita per tutti, per la classifica, per il punteggio, in un posto dove è bello giocare. Speriamo di tornare con un risultato positivo”. Simone Anzani: “Queste partite ci servono per crescere, per confermare il secondo posto e allenarci per quello che ci riserverà il prossimo futuro. Siamo partiti male come atteggiamento, abbiamo preso tante murate e abbiamo fatto molti errori. Cisterna ha giocato una grande pallavolo, motivata dalla vittoria di Modena: vincere al PalaPanini ti dà una carica maggiore e loro sono arrivati belli pimpanti. Questa è la SuperLega: non si può pensare di vincere sempre 3-0 con larghi parziali, quindi bisogna sudare perché è il campionato più difficile. Dal secondo set in poi abbiamo resettato dimostrando di avere ancora molte risorse. Oggi io e Simon non abbiamo murato bene, ma abbiamo iniziato ad alzare il livello della nostra battuta e di conseguenza del muro-difesa, oltre alla nostra arma della continuità nel cambio palla. Alzando il livello nella fase break abbiamo portato a casa questi tre punti d’oro”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ravenna ci prova, Zanini: “Una delle migliori prestazioni di tutta la stagione”

    Di Redazione La Consar RCM Ravenna non trova la vittoria neanche con la Gas Sales Bluenergy Piacenza, che si impone in quattro set. Ma ai piacentini qualche brivido lungo la schiena è venuto. I ragazzi di coach Zanini, infatti, hanno disputato un’ottima prestazione, sfiorando il primo successo dell’intera stagione. E’ proprio il tecnico ravennate a lodare i suoi ragazzi per la partita disputata: “E’ stata una delle migliori prestazioni della stagione, anche se il risultato ci penalizza. Siamo riusciti a mettere in difficoltà una formazione molto forte, che ha potuto sfruttare le sue ampie soluzioni in attacco concesse dal suo organico. Nel quarto set la loro forza è venuta fuori, soprattutto al servizio, e con essa la differenza fisica e tecnica. Peccato, perchè il primo set potevamo vincerlo e forse avrebbe indirizzato la gara in maniera diversa”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Piacenza torna alla vittoria: 3-1 a Ravenna

    Di Redazione La Gas Sales Bluenergy interrompe la serie negativa in trasferta e dopo otto stop consecutivi torna alla vittoria battendo 3-1 Ravenna. Il confronto in casa dell’ultima in classifica non è stato semplice perché i romagnoli hanno disputato una partita attenta, ma Piacenza è stata brava a rimontare nella prima frazione, dopo un avvio complicato, e soprattutto a non cedere dopo aver subito l’1-1 della Consar. Adesso tutti concentrati sulla Final four di Coppa Italia che sabato vedrà i biancorossi impegnati in semifinale a Bologna contro Perugia. Di fronte ai romagnoli Bernardi ritrova Lagumdzija e manda in campo l’opposto dal primo punto, mentre l’altro infortunato Holt segue la gara dalla panchina. La partenza è di marca ravennate, con i padroni di casa che si portano subito avanti 5-2 e lasciano intendere di non avere alcuna intenzione di recitare il ruolo di vittima sacrificale nonostante la posizione in graduatoria. Piacenza sbaglia troppo in attacco, l’errore di Caneschi vale l’11-6 per i locali che continuano a dettare il ritmo. Sotto 15-12 Bernardi cambia Russell con Rossard in seconda linea ma il vantaggio della squadra di Zanini rimane sempre fra i tre e i quattro punti. Fino a quando i biancorossi non crescono in difesa ed appoggiandosi sulla coppia Rossard-Recine pareggiano a 20. Nel finale Ravenna ha un ultimo guizzo sul 23-22, poi Piacenza trova il primo set point con Recine e chiude alla seconda occasione 26-24 grazie al muro. Il secondo set è esattamente l’opposto di quello iniziale. Stavolta sono i biancorossi a partire meglio, Ravenna pareggia a quota 10 ma gli ospiti allungano nuovamente e sfruttando un buon Rossard arrivano anche a condurre 16-11. Quando la frazione sembra indirizzata dalla parte degli emiliani ecco che arriva il ritorno dei padroni di casa: la formazione di Bernardi mantiene comunque un discreto vantaggio ma non riesce mai a scappare in modo deciso, così permette ai ravennati di pareggiare a 21 e poi di mettere la freccia. E nel finale il muro vale il 26-24 per i locali. A lungo il terzo set non ha padroni. Quasi subito Russell sostituisce Recine e quando i padroni di casa trovano il 10-8 c’è viavai sulla panchina biancorossa con Stern che prende il posto di Lagumdzija. Il muro di Caneschi porta le squadre sull’11 pari, ma è Rossard a diventare protagonista del doppio vantaggio con il 19-17 che segna la frazione. Ravenna non si arrende ma non riesce mai a raggiungere gli avversari. Stern in attacco e con il servizio è protagonista del 22-19 poi Brizard decide di chiudere con l’attacco del 25-22. Se vuole i tre punti la Gas Sales Bluenergy se li deve sudare, lo fa capire Alessandro Bovolenta che a muro ferma gli attaccanti biancorossi portando i padroni di casa a condurre 8-6. Stern e soprattutto un ottimo Russell riescono a ricucire lo strappo e proprio lo statunitense aziona la freccia in casa Piacenza fino al 16-14. Adesso la squadra di Zanini inizia ad accusare il peso di tante sconfitte in campionato, Piacenza guadagna tre punti di vantaggio e li difende fino all’ace di Stern che vale la vittoria. A commentare il match Aaron Russell, schiacciatore Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza: “Questa sera è mancata la continuità di battuta. Sicuramente se avessimo fatto anche qualche ace in più sarebbe stato più facile vincere. Ma sono comunque contento per come abbiamo risposto e continuato a giocare. Abbiamo portato a casa tre punti importanti e ora guardiamo alla Coppa Italia”. Consar RCM Ravenna – Gas Sales Bluenergy Piacenza 1-3 (24-26, 26-24, 22-25, 20-25)Consar RCM Ravenna: Queiroz Franca 0, Vukasinovic 11, Candeli 6, Klapwijk 15, Ulrich 16, Comparoni 6, Pirazzoli (L), Orioli 0, Goi (L), Biernat 1, Bovolenta 6, Dimitrov 0. N.E. Ljaftov. All. ZaniniGas Sales Bluenergy Piacenza: Brizard 6, Recine 10, Caneschi 10, Lagumdzija 8, Russell 12, Cester 5, Catania (L), Scanferla (L), Stern 12, Rossard 13, Antonov 0. N.E. Tondo, Holt, Pujol. All. BernardiArbitri: Piperata, MatteiNote – durata set: 33′, 34′, 31′, 25′; tot: 123′. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Top Volley lotta alla pari, ma Civitanova esce alla distanza

    Di Redazione Bella partita tra Cucine Lube Civitanova e Top Volley Cisterna nel recupero della nona giornata di Superlega: parte meglio la squadra di Soli, sull’onda dell’entusiasmo della vittoria a Modena. Alla distanza però emergono i campioni d’Italia, che centrano l’ottavo successo consecutivo in campionato e mantengono l’imbattibilità nel girone di ritorno. A guidare la rimonta biancorossa sono il servizio (10 ace a 7) e l’attacco (51%-48%). Prestazione maiuscola per Ricardo Lucarelli con 20 punti (50%, 4 ace e un muro) a cui si accompagnano i “soliti” 14 di Robertlandy Simon; agli ospiti non bastano i 24 punti di Petar Dirlic (55% in attacco). La cronaca:In avvio Civitanova fatica in ricezione e sbatte sul muro, Blengini ferma il gioco (3-8), ma il copione non cambia (5-12). La float di Anzani aiuta i biancorossi (8-12), ma la Top riprende la scena (8-15) e Marchisio entra per alcuni scambi. Dirlic tira fuori dal cilindro due ace (8-17). La Lube risponde di rabbia, ma è imprecisa (10-20). L’ace del 13-23 targato Maar conferma l’avvio titubante in ricezione per i biancorossi, che annullano 4 palle set con Yant al servizio (2 ace) prima di cedere dai nove metri (17-25). Il 54% in attacco dei pontini contro il 36%, l’ace in più e i 4 muri a 1 certificano la superiorità nel primo atto. Nel secondo set il confronto è più equilibrato (8-8). Simon sale in cattedra e prende grandi responsabilità in attacco per poi dare la spinta anche dai nove metri con un ace (15-13). La Top si riaggancia con un ace del solito Dirlic (18-18). Simon e Zaytsev attaccano per il doppio vantaggio (20-18). Simon prende in mano la situazione (22-19 e 23-20). Cisterna perde sicurezza in attacco, ma cede il set direttamente al servizio con l’ex biancorosso Baranowicz (25-21). Dopo la vittoria del parziale, tra i campioni d’Italia si riaccende la luce. Nel terzo set i laziali soffrono le offensive come il lungolinea di Zaytsev (9-5) e rimangono a bocca spalancata per il salvataggio di piede da terra effettuato da Lucarelli in versione Thiago Silva (10-5). Civitanova cresce a muro e al servizio portandosi sul 16-8 dopo l’ace di Lucarelli e il duello a rete vinto da Yant. La Top Volley prova a rifarsi sotto (17-13), ma gli uomini di Blengini ingranano al servizio e volano sul 22-14 dopo due ace di Yant. Chiude Lucarelli (25-18). Nel quarto set parte meglio Cisterna (5-8). L’inseguimento è coronato dal pari di Simon (10-10) che origina un lungo botta e risposta con giocate notevoli di Anzani. Il sorpasso lo firma a muro Lucarelli (16-15), che si ripete con un tocco beffardo per il più 2 dopo un grande recupero di De Cecco (19-17). Cisterna accusa il colpo e non trova il campo (20-17), poi prosegue il “Lucarelli show” dopo un volo plastico di Balaso (21-17) e De Cecco firma l’ace del 22-17. Finale in discesa con l’ace di Lucarelli (24-19) e l’errore ospite in battuta (25-20). Michele Baranowicz: “Siamo partiti molto bene, è un periodo che stiamo giocando una buona pallavolo, poi loro sono cresciuti, potevamo fare di più nel secondo set. Abbiamo messo in campo tutto quello che avevamo, abbiamo fatto una buona partita contro una corazzata“. Cucine Lube Civitanova-Top Volley Cisterna 3-1 (17-25, 25-21, 25-18, 25-20)Cucine Lube Civitanova: De Cecco 3, Lucarelli 20, Simon 14, Zaytsev 14, Yant Herrera 12, Anzani 9, Balaso (L), Marchisio (L). N.E. Sottile, Jeroncic, Penna, Garcia Fernandez, Diamantini. All. Blengini. Top Volley Cisterna: Baranowicz 2, Maar 18, Bossi 6, Dirlic 24, Rinaldi 11, Zingel 6, Picchio (L), Cavaccini (L), Saadat 2, Wiltenburg 0, Raffaelli 1. N.E. Lanza, Giani. All. Soli. Arbitri: Brancati, Frapiccini. Note: Spettatori 1.070. Durata set: 25′, 27′, 29′, 30′; tot: 111′. Civitanova: 9 battute sbagliate, 10 ace, 5 muri vinti, 51% in attacco, 51% in ricezione (28% perfette). Cisterna: 10 battute sbagliate, 7 ace, 11 muri, 48% in attacco, 40% in ricezione (18% perfette). (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO