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    Doping, sanzione raddoppiata per Alberto Polo: 4 anni di squalifica

    Di Redazione La Corte Nazionale di Appello Antidoping ha reso ancora più severa la sanzione a carico di Alberto Polo: l’ex centrale della nazionale e della Gas Sales Bluenergy Piacenza, punito a luglio 2021 dal Tribunale Nazionale Antidoping per l’utilizzo di sostanze dopanti, vede aumentare la sua squalifica da 2 a 4 anni. Polo potrà tornare a giocare soltanto a partire dal 1° aprile 2025. Nella sua sentenza, la Corte ha accolto parzialmente l’appello proposto dalla Procura Nazionale Antidoping e ha dichiarato il giocatore “colpevole di violazione internazionale dell’articolo 2.1 del Codice Sportivo Antidoping“. (fonte: Dal 15 al 25) LEGGI TUTTO

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    Buone nuove in casa Verona Volley: un solo positivo e undici negativizzati

    Di Redazione Verona Volley comunica che, a seguito di un controllo a mezzo tampone molecolare, non sono state riscontrate nuove positività all’infezione da Covid-19. Inoltre, undici giocatori gialloblù che nel corso dei precedenti controlli erano risultati positivi, si sono negativizzati e possono rientrare in gruppo. Attualmente rimane confermata la positività di un solo giocatore, che rimane quindi in isolamento presso la propria abitazione. Dalla giornata di oggi, dunque, il gruppo gialloblù è tornato regolarmente al lavoro in vista del match contro Gioiella Prisma Taranto, in programma domenica 16 gennaio. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Baldovin tra infortuni, mascherine e la partenza di Douglas: “Stiamo raddrizzando la nostra pianta”

    Di Redazione Ospite della trasmissione “After Hours-La Superlega di Notte“, condotta dal duo Brogioni-Zorzi, il tecnico della tonno Callipo Vibo Valentia tira le fila di un periodo particolarmente difficile per la squadra: tra infortuni, l’improvvisa partenza di Douglas e i continui rinvii causa Covid. “La situazione – ha spiegato Baldovin –  è un po’ come una pianta che è nata storta e adesso stiamo cercando di mettere i puntelli per cercare di farla crescere il più diritta possibile. Stare qui a ricordare tutto quello che è accaduto fino ad ora non ha neanche molto senso, perché in questo momento dobbiamo pensare di migliorare, di lavorare e possibilmente di non incappare più in sconfitte come quella subìta a Milano. Quindi serve la massima voglia di fare e la determinazione per provare a risalire la classifica. Il mio compito da allenatore è quello di preparare la squadra al meglio“ Per quanto riguarda gli infortuni, la squadra di coach Baldovin sta facendo i conti con lo stop del nipponico Nishida a causa della lesione al polpaccio rimediata a fine novembre scorso: “Sta meglio, sta lavorando sodo per rientrare, ancora non sappiamo quando potrà farlo, però ha ripreso ad allenarsi gradualmente con la squadra, gestendo sia l’intensità che il volume dei salti, ci vorrà ancora un po’ speriamo non troppo”. Proprio domenica scorsa, Vibo Valentia ha affrontato l’Allianz Milano dell’altro giapponese Ishikawa. Il tecnico, che ha allenato Ishikawa nel 2019-2020 a Padova, ha cercato le analogie tra i due atleti: “Entrambi i ragazzi hanno un atteggiamento straordinario nel lavoro, si mettono sempre a disposizione, non creano alcun problema anzi sono dei collanti della squadra. Sul piano tecnico hanno caratteristiche simili, nel senso che sono grandi saltatori, molto veloci in campo, con un’abilità di accelerazione del braccio fuori dal comune. Sono comparabili, chiaramente Ishikawa ha un’esperienza maggiore derivante dall’età e dalle sue diverse stagioni in Italia. Elementi che Nishida ancora non può avere, però penso che lui possa togliersi grandi soddisfazioni”. Non poteva mancare anche la domanda, da parte di Brogioni, sull’inattesa partenza di Douglas: “Era un giocatore su cui noi abbiamo scommesso molto, decidendo di prenderlo pur non avendo mai giocato in Italia. Pensavamo che all’interno del nostro gruppo  potesse essere un punto di riferimento importante per quanto riguarda tutti i fondamentali, soprattutto in attacco. Purtroppo le cose non sono andate bene anche se lui ha avuto un discreto inizio di Campionato, poi l’applicazione da parte sua in palestra c’è sempre stata. Personalmente sono rimasto deluso perché dall’oggi al domani se n’è andato, senza avvertire nessuno né tantomeno me. L’idea che mi sono fatto è che per lui la pallavolo sia una cosa magari anche importante, ma che abbia altre priorità che vanno al di là del volley. Douglas invece di saltare l’ostacolo ha deciso di rifiutarlo e ha preso altre direzioni. Per me fare altre valutazioni di tipo personale è difficile. Ora non c’è più quindi dobbiamo trovare altre strade e strategie per andare avanti col nostro lavoro”.  Infine, Baldovin si è espresso sulla scelta della sua squadra di scendere in campo indossando le mascherine: “Questa è una scelta personale su cui non sono intervenuto: credo riguardi la propria salute, hanno deciso così i giocatori perché comunque c’è stato un periodo da noi in cui come cadevamo come i birilli, uno prendeva il Covid e lo passava ad un altro. Per cui quando abbiamo ripreso si è cercato di fare una scelta più precauzionale possibile”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Mascherine e reti speciali: un anno fa il no dei giocatori, ora l’apertura?

    Di Redazione Quando le cose andavano peggio, ovvero quando il mondo attendeva con ansia l’arrivo di un vaccino, lo sport è stato costretto prima a fermarsi, con tanti campionati che non hanno visto neanche la fine, e poi a riprendere gradualmente, ma rigorosamente a porte chiuse. In questa fase specifica, si sono registrati alcuni contagi tra i gruppi squadra, ma mai si era arrivati alla situazione attuale. Una situazione che ora sta portando, anzi convincendo diversi atleti a giocare indossando le mascherine. Nella pallavolo è stata Vibo Valentia a fare notizia in questo senso nell’ultima settimana, ma di altri casi isolati se ne erano già registrati. Quello che ora in molti si stanno chiedendo è come mai, in due anni ormai di pandemia, non si siano trovate soluzioni adeguate per permettere il corretto svolgimento in sicurezza della pratica sportiva, sia essa agonistica o amatoriale. DUE BREVETTI ITALIANI – In verità è stato più di qualcuno a ideare, testare e brevettare varie soluzioni, ma l’iniziale interesse, anche da parte delle Federazioni, non ha poi avuto seguito. Nella pallavolo, ad esempio, erano stati due prodotti in particolare a suscitare grande interesse a inizio del 2020: le mascherine Sherpa realizzate dal Politecnico di Torino e Covernet, la rete anti-Covid ideata e sviluppata da Matteo Zingaro, allenatore del settore giovanile di Trentino Volley. Mascherina Sherpa LE MASCHERINE SHERPA – Le mascherine Sherpa rispondevano ai requisiti previsti per le maschere sportive in termini di efficienza di filtrazione e resistenza respiratoria (riposo, attività moderata e intensa). In particolare era stata rilevata una respirabilità della mascherina che consentiva di inalare senza problemi fino a 200 L/min di aria (per intenderci, le mascherine chirurgiche consentono di inalare solo fino a 95L/min di aria), portata compatibile con la pratica degli sport più intensi, mantenendo un’efficienza di filtrazione adeguata, nel pieno rispetto della sicurezza degli atleti. Anche le misure di attenuazione acustica, svolte nell’Applied Acoustics Lab del Politecnico di Torino, avevano verificato che l’intellegibilità del parlato non veniva compromessa dalla maschera e gli atleti avrebbero così potuto continuare a comunicare efficacemente durante l’azione. PERCHE’ SONO STATE BOCCIATE (E DA CHI)? – Insomma, un prodotto che garantiva la sicurezza (e il comfort) senza compromettere le prestazioni. Cosa è andato storto, allora? La spiegazione l’aveva data lo scorso marzo Massimo Righi, presidente della Lega Volley, in un’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino all’indomani della partita tra Civitanova e Modena che aveva sollevato la questione: “I giocatori non vogliono scendere in campo con le mascherine, evidentemente non si sentono a loro agio. Lo dico con rammarico perché è una battaglia persa che porto avanti da inizio campionato (era la stagione 2020/2021, n.d.r.)“. Proprio in queste ore lo stesso Righi, intervistato dall’adnkronos, è tornato sull’argomento citando ancora le mascherine Sherpa: “Più di un anno fa inviammo alle nostre squadre una mascherina sperimentale fatta dal Politecnico di Torino, mascherina che veniva utilizzata all’epoca dai maratoneti che avevano uno sforzo aerobico sicuramente superiore ai nostri atleti, per poter giocare con la mascherina quando eravamo nel pieno della pandemia, nella prima ondata, ma i giocatori l’hanno indossata ed hanno detto che non si respirava ed era impossibile giocare in quelle condizioni. Visto che l’evidenza scientifica non era tale dal poterli obbligare lasciammo perdere. Ora devo dire che da tre o quattro mesi i giocatori in allenamento indossano la mascherina, quello di Vibo Valentia è il primo caso in una partita ufficiale ma da ottobre le mascherine vengono usate in allenamento come forma di autotutela. Un giocatore in A3 ha addirittura usato una Ffp2 in partita, ed infatti ha fatto molta fatica”, ha spiegato il presidente e ad della Lega Volley. Come a dire, avete rifiutato delle mascherine studiate appositamente per lo sport e ora usate addirittura quelle che la gente comune usa per andare a lavoro o fare la spesa. La rete anti-Covid Covernet – Foto Trentino Volley LA RETE ANTI-COVID – Un anno fa poi, sempre Righi, aveva parlato anche di un altro progetto che la Lega Volley stava prendendo in seria considerazione, quello della rete anti-Covid: “Si tratta di una rete in pvc. L’abbiamo testata e mandata alle società”. Poi però aveva anche precisato: “Una volta che saremo tutti vaccinati non servirà più”. Un anno e tre dosi di vaccino dopo, a causa della variante Omicron, la situazione che giocatori, squadre e federazioni stanno affrontando potrebbe portare a rivalutare anche questa idea. La rete Covernet era realizzata con uno speciale materiale plastico per proteggere i giocatori dai droplet del coronavirus. “Studiando i fattori di rischio per il Covid-19, ho capito subito che il contatto del pallone con le mani e la sanificazione erano problemi marginali: il grosso dei pericoli veniva dal ‘faccia contro faccia’ che si sviluppa sottorete. E così è stato naturale pensare a modificare la rete stessa” aveva raccontato proprio ai nostri microfoni l’ideatore Matteo Zingaro (qui l’intervista completa). In più, oltre a proteggere, la rete permetteva anche una maggiore visibilità e una importante possibilità di personalizzazione a costi ridotti (il materiale permetteva la stampa diretta), ad esempio con i loghi degli sponsor. Da qui la scelta del nome Covernet “perché come la ‘cover’ di un cellulare si può cambiare a piacimento“. L’unica perplessità riguardava il rimbalzo del pallone. “Posso dire che è un problema residuale – precisava Zingaro -. È vero, Covernet restituisce un rimbalzo diverso, ma questo può essere una risorsa per il gioco più che una difficoltà; e poi è una situazione che si verifica in pochissime occasioni, non ho mai visto allenamenti incentrati su questo aspetto“. foto Lega Volley Insomma, seppur in tempi diversi e con problematiche diverse, ma comunque dettate dalla crisi pandemica, qualcosa era stato fatto allo scopo di proteggere i giocatori, e di conseguenza il regolare svolgimento dei campionati. Se all’epoca erano stati proprio i giocatori a porre il veto, forse oggi potrebbero essere sempre loro a fare un passo indietro. O forse sarebbe meglio dire in avanti? LEGGI TUTTO

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    Lavia: “Trento? Tra le società migliori al mondo e io sto acquisendo fiducia”

    Di Redazione Lo schiacciatore dell’Itas Trentino Daniele Lavia è stato il protagonista principale della settimanale puntata di “RTTR Volley”, la trasmissione che il media partner gialloblù RTTR trasmette e dedicata a Trentino Volley ogni lunedì. Il 2022 promette grandi soddisfazioni all’Itas Trentino: “La vittoria con Perugia ci ha fatto iniziare con il botto il 2022 e mi auguro che prosegua sempre su questi binari, anche se dopo quel match di fatto non abbiamo più giocato partite ufficiali. Negli ultimi dieci giorni ci siamo solo allenati ed è anche per questo che attendiamo con particolare ansia le prossime partite di questa settimana. Sono due sfide importanti e non vediamo l’ora di giocarle”. Ma il focus di queste settimane è puntato anche, inevitabilmente, all’aumento dei contagi:“Il timore che il Covid-19 continui a caratterizzare il nostro calendario, costringendoci a rinviare o anticipare partite per far quadrare il tutto, evidentemente c’è. In questa fase cerchiamo di restare tranquilli, ci alleniamo per essere pronti a qualsiasi tipo di situazione e cerchiamo di rispettare le direttive che ci danno per contenere il contagio. Può capitare spesso di preparare una partita e magari di doverne giocare un’altra rispetto a quella prevista; ecco perché è importante aver lavorato negli ultimi sette giorni sul nostro gioco e sul miglioramento della condizione fisica”. Lavia si concentra poi sul suo nuovo ruolo di opposto: “Il ruolo che ha scelto per me Angelo Lorenzetti è completamente nuovo; rispetto ad inizio stagione mi sento più sul pezzo e sto acquisendo man mano sempre più fiducia. Non è mai facile cambiare, ma io vedo tutto ciò come una opportunità in più e cerco di esaltare sempre gli aspetti positivi. Sto costantemente imparando qualcosa di nuovo, che può servirmi per crescere ancora e per avere sempre più colpi nel mio repertorio. Aver trovato subito la vittoria della Supercoppa Italiana con questo tipo di modulo ci ha offerto grandi stimoli e motivazioni; ci ha fatto continuare nella strada intrapresa con lo spirito giusto”. “Ho sempre pensato che Trento e Trentino Volley potessero essere le scelte giuste per compiere un salto di qualità nel mio percorso professionale. Per me questa è una stagione importante e sono contento di essere qui. Oreste Cavuto è cresciuto a Trento e mi ha aiutato a conoscere meglio la città e a trovare la compagnia di amici che ora frequento spesso. La Società è fra le migliori del mondo anche a livello organizzativo. Non potevo chiedere quindi di meglio” chiosa il giocatore classe 1999. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Giani orgoglioso della sua Modena: “La giusta amalgama di fuoriclasse e giovani talenti”

    Di Redazione Da un inizio in salita all’exploit con dieci partite vinte consecutivamente in Superlega e tre in Coppa Cev. La Leo Shoes PerkinElmer Modena di coach Giani ha dimostrato grande valore e, soprattutto, la capacità di risalire la china anche nei momenti di difficoltà. “Per esperienza, l’inizio della stagione è sempre un’incognita: devi impostare il lavoro, i giocatori non ti conoscono, la condizione non è prevedibile. Quello che abbiamo fatto bene, tutti, in una piazza esigente come questa, è stato schermare l’esterno e trovare una soluzione insieme per la crescita della squadra. La partecipazione dei giocatori al lavoro è stata totale. Non è stato come premere un bottone certo, ma come un percorso che ha i suoi tempi. Infatti dopo il ko di Civitanova avevamo la certezza di aver lavorato bene nonostante la sconfitta” analizza il tecnico napoletano in un’intervista di Valeria Benedetti per la Gazzetta dello Sport. L’ultimo successo è arrivato domenica scorsa, un 3-2 combattutissimo contro quella Piacenza che aveva battuto Modena nel girone di andata. Secondo Giani, la sua squadra: “E’ completa in ogni fase, cambio palla, fase break… Poi certe giocate individuali non le puoi allenare, fanno parte del talento di alcuni atleti, quelle ce le hai o non ce le hai”. Parlando di talenti e fuoriclasse, il coach 51enne non può non menzionare Abdel-Aziz: “Nimir sta facendo un grande step in avanti. Io lo conosco da quando allenavo Milano e lui era agli inizi del suo cambio di ruolo. Nel corso della stagione è cresciuta molto la sua partecipazione a tutte, ma proprio tutte, le fasi del gioco. Sono molto contento perché sono progressi non scontati e se mantiene questa qualità si conferma un giocatore di alto livello”. Analogamente, Modena è costruita su giovani talenti sempre pronti a dire la loro quando chiamati in causa: “Gollini l’abbiamo inserito già dallo scorso anno. Lui è uno molto freddo. Quando Rossini è stato fuori ha dimostrato le sue qualità: grande senso della posizione in difesa e ora sta crescendo anche in ricezione. Credo che il dato più significativo sia la tranquillità dei suoi compagni quando entra in campo. E anche Sala si è ritagliato un bello spazio. Sono investimenti importanti in ragazzi del 2000 e 2002 che stanno accumulando esperienza in gare di Superlega”. In conclusione, parentesi sul delicato periodo che il movimento pallavolistico sta vivendo a causa dei continui rinvii e incertezze legati all’aumento dei contagi da Covid-19. “Non mi sembra la situazione abbia cambiato i valori della Superlega, il campionato è molto equilibrato, nessuna squadra è a zero sconfitte, neanche Perugia che ha dominato il girone di andata, sono tutte vicine nella valutazione. Certo la situazione è borderline con tutti questi rinvii e le poche date disponibili. Ma è qualcosa su cui noi non abbiamo controllo diretto quindi è inutile soffermarci troppo. Possiamo solo cercare di impegnarci al massimo in quello che facciamo. Sappiamo che nei momenti di emergenza bisogna trovare soluzioni diverse. Saranno importanti gli scontri diretti”.  LEGGI TUTTO

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    Mascherine in campo anche a Taranto? Falaschi: “Ci stiamo pensando”

    Di Redazione Dopo la scelta della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, che nelle ultime due partite di campionato si è presentata in campo indossando le mascherine, anche un’altra squadra di Superlega maschile potrebbe prendere la stessa strada. Si tratta della Gioiella Prisma Taranto, come ha annunciato il palleggiatore e capitano Marco Falaschi nel corso della trasmissione “Terzo Tempo” di Cosmopolismedia: “Stiamo pensando di giocare con le mascherine per tutelarci dal Covid. Siamo costretti a vivere alla giornata: ci si prepara per una partita e poi, all’ultimo, si rischia di non giocarla“. Possibilista anche il direttore sportivo della squadra tarantina Mirko Corsano, come riportato dal Corriere di Taranto: “Siamo circondati da questo virus che sta condizionando le nostre vite. Nessuno di noi pensava di vivere una situazione del genere alla quale dobbiamo cercare di abituarci scendendo in campo con le mascherine o anche, come accaduto a noi nel match con Milano, nell’accordarsi con la squadra avversaria nel rinunciare al cambio campo ad ogni finale di set“. Di parere opposto i giocatori dell’Allianz Milano, scesa in campo domenica contro Vibo. “Abbiamo fatto qualche allenamento con la mascherina – ha spiegato il libero Nicola Pesaresi alla Gazzetta dello Sport – e, nonostante che il mio ruolo non preveda salti, ho fatto tanta, ma tanta fatica. Credo, comunque, che siano sensazioni estremamente soggettive: magari c’è chi la tollera molto più di me ed è libero di indossarla. Almeno fino a quando, ma spero davvero di no, qualcuno non ce la imponga dall’alto“. (fonte: Corriere di Taranto) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, ufficiale: Final Four il 5 e 6 marzo. Il programma dei Quarti

    Di Redazione Come anticipato da Massimo Righi, presidente della Lega Pallavolo Serie A, nel corso della trasmissione After Hours-La Superlega di Notte, la Final Four della Del Monte Coppa Italia è stata rimandata di 40 giorni. Si disputerà, infatti, il 5 e 6 marzo 2022. Sarà il recupero della 13a giornata di andata di SuperLega Credem Banca tra Gas Sales Bluenergy Piacenza e Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, in programma mercoledì 12 gennaio alle 20.30, a definire il quadro dei Quarti di Finale Del Monte® Coppa Italia in programma in gara unica domenica 16 e mercoledì 19 gennaio. L’unico punto interrogativo della classifica del girone di andata resta quindi sulla quinta posizione, attualmente occupata da Monza, con Piacenza, al momento sesta, che in caso di vittoria da tre punti scavalcherebbe i brianzoli. Ad attenderle, domenica alle 18.00, ci saranno Trento e Modena, con i primi che giocheranno in diretta su RAI Sport.Negli altri Quarti di Finale, Civitanova incontrerà Milano domenica alle 18.00 mentre Perugia scenderà in campo mercoledì 19 gennaio alle 20.30 con Padova. Quarti Del Monte® Coppa Italia SuperLegaDomenica 16 gennaio 2022, ore 18.00Leo Shoes PerkinElmer Modena (4) – (Vero Volley Monza/Gas Sales Bluenergy Piacenza) (5)Diretta Volleyballworld.tv Cucine Lube Civitanova (2) – Allianz Milano (7)Diretta Volleyballworld.tv Itas Trentino (3) – (Gas Sales Bluenergy Piacenza/Vero Volley Monza) (6)Diretta RAI SportDiretta Volleyballworld.tv Mercoledì 19 gennaio 2022, ore 20.30Sir Safety Conad Perugia (1) – Kioene Padova (8)Diretta Volleyballworld.tv Sabato 5 marzo 2022Semifinali Del Monte® Coppa Italia SuperLegaVincente Quarti 1a-8a – Vincente Quarti 4a-5aVincente Quarti 2a-7a – Vincente Quarti 3a-6a Domenica 6 marzo 2022Finale Del Monte Coppa® Italia SuperLega (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO