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    Piacenza, attiva una raccolta fondi e beni per la popolazione ucraina

    Di Redazione In occasione del match casalingo della Gas Sales Bluenergy Piacenza con Itas Trentino, previsto per il 3 aprile alle ore 18.00, all’interno dei foyer del PalabancaSport, i volontari dell’ANPAS Emilia-Romagna, riconoscibili dalla divisa, a partire dalle 16.30 saranno disponibili ad accogliere chi desideri donare generi alimentari a lunga conservazione in scatola pronti da consumare o precotti, pasta e riso, per adulti e bambini e prodotti per l’igiene personale in confezioni piccole, detergenti e disinfettanti, cibo per animali, caschi, scarpe, vestiario antiinfortunistico, sacchi a pelo. La raccolta fondi e beni sarà destinata alla popolazione ucraina. Inoltre, per chi volesse contribuire con una sottoscrizione, è aperto il conto corrente da Banca di Piacenza “Aiutiamo l’Ucraina” – IBAN IT63L0515612600CC0000045555- questo il nome del conto da indicare come causale del versamento, che potrà essere effettuato rivolgendosi ad ogni sportello della Banca, che non applicherà sull’operazione alcuna commissione. La Società Gas Sales Energia ha, infine, messo a disposizione un appartamento per una famiglia di profughi che arriverà venerdì a Piacenza, un ulteriore gesto di solidarietà per chi sta affrontando il dramma della guerra. Elisabetta Curti, Presidente Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza: “Siamo a fianco di chi soffre a causa del conflitto tra Ucraina e Russia. Ci siamo resi disponibili ad accogliere presso il PalabancaSport i generi che arriveranno perché desideriamo che questo sia un luogo di pace e di solidarietà. Qui, nella casa piacentina dello sport, sogniamo di aiutare fattivamente chi sta soffrendo, perché crediamo lo sport sia uno strumento importante per #FARESQUADRAXLAPACE. Ci siamo attivati per aiutare anche una famiglia di profughi e donare loro un po’ di pace e tranquillità. Il primo passo di un percorso che proseguirà nel tempo. Un piccolo gesto che speriamo possa contribuire a diffondere un messaggio positivo”. Paolo Rebecchi, Membro della Direzione Naz. e coordinatore della provincia di Piacenza ANPAS: “Siamo attivi da quando sono iniziati ad arrivare i profughi nella nostra città. Fino ad oggi abbiamo distribuito diverse decine di bancali e centinaia di pacchi contenenti cibo, acqua e vestiti. Ci siamo organizzati immediatamente e grazie all’intercessione di una referente della comunità ucraina, che vive da molto tempo a Piacenza, abbiamo individuato diverse città sotto assedio e comunità bisognose che hanno ricevuto i generi alimentari a lunga conservazione e i prodotti per l’igiene e per l’infanzia, tutt’ora necessari.  Noi di ANPAS ringraziamo i piacentini e tutti sindaci del territorio che non ci hanno mai fatto mancare il loro supporto e soprattutto i volontari che, con costanza e profondo senso solidaristico, oltre a svolgere le loro funzioni di trasporto e soccorso sanitario, hanno aggiunto un impegno in più nella gestione del magazzino insieme ai volontari di CSV Emilia e dei rappresentanti della popolazione ucraina del nostro territorio”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Lube ritrova Marlon Yant per Gara 2: “Abbiamo saputo soffrire e imporci con merito”

    Di Redazione Assente con Milano nell’ultimo match giocato dai biancorossi in Regular Season e a riposo in panchina in Gara 1 dei Quarti di Finale Play Off contro Monza, lo schiacciatore cubano Marlon Yant si sente carico in vista dei prossimi impegni di SuperLega Credem Banca e dichiara di avere recuperato quella brillantezza fisica che nel corso della stagione lo aveva reso una spina nel fianco per i rivali. Chicco Blengini ritrova così un cambio importantissimo nella fase clou della stagione. Il gigante classe 2001 dei cucinieri, 204 cm d’altezza, si mette a disposizione e scalpita in attesa di sfruttare la prima chance utile. Marlon Yant: “L’approccio nella serie con Monza è stato molto buono. La squadra ha saputo soffrire e si è imposta con merito. In Brianza sarà differente, anche perché per i nostri avversari sarà l’ultima spiaggia e, ovviamente, cercheranno la grande prestazione per restare in gioco, rischieranno tutto. Io sono veramente carico e dopo qualche noia fisica mi sento di nuovo al 101%. Da parte mia c’è grande emozione perché partecipare per il secondo anno di fila ai Play Off del campionato più difficile del mondo, per di più con la maglia della Lube, è un sogno. Sono felice, vogliamo fare il meglio e crediamo nella vittoria finale, questo è l’obiettivo. Così come in Gara 1 dei Quarti la battuta ha giocato un ruolo determinante nelle varie fasi dell’incontro, credo che anche nel secondo match l’abilità dai nove metri potrebbe spostare gli equilibri. Anzi, sarà un aspetto fondamentale. Prevedo dei Play Off combattuti perché le prime quattro teste di serie sono quasi allo stesso livello. Nulla è scontato, a seconda dei match potrebbe prevalere un team piuttosto che l’altro. Noi daremo il massimo per cercare di ripeterci. Io personalmente mi trovo molto bene qui a Civitanova Marche, mi sento a casa in questa regione e sono orgoglioso di vestire i colori della Cucine Lube!”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Cisterna, Tommaso Rinaldi premiato all’Italian Sportrait Awards: “Ho portato in alto il nome della nazione”

    Di Redazione Tutto pronto per gara 2 per i quarti di finale Scudetto del campionato di SuperLega Credem Banca. In campo domenica 3 aprile dalle 18 al palasport di Cisterna arriva la Sir Safety Conad Perugia, che si è imposta in gara 1 3-1 sui bianco blu di coach Fabio Soli. Un incontro che si annuncia tiratissimo su ogni punto giocato per l’importante posta in palio, in caso di vittoria dei pontini si tornerà in campo per eventuale gara 3 al Pala Barton di Perugia. Una stagione particolare per la Top Volley Cisterna, che nell’ultimo match giocato in campionato ha ritrovato carattere e punti preziosi superando Trento per 3-0, vittoria che ha permesso ai laziali di consolidare l’ottavo posto in classifica e presentarsi alla fase finale scudetto. Tra i protagonisti di questa stagione il giovane Tommaso Rinaldi che lunedì sera è stato premiato all’Italian Sportrait Awards 2022, dove ha rappresentato la nazionale under 21, laureatasi campione del mondo lo scorso anno, di cui lo schiacciatore della Top Volley Cisterna è stato il capitano. Tommaso Rinaldi (Top Volley Cisterna): “Un premio significativo, una serata tra grandi campioni dello sport. Rappresentare l’Italia under 21 campione del mondo è stato motivo d’orgoglio per me e i miei compagni, con cui ho condiviso la vittoria della scorsa estate. Ho ricevuto un riconoscimento che poi è di tutti e condividere la serata tra le gioie di altri atleti che hanno vinto medaglie olimpiche, come Marcel Jacobs, è stato emozionante. Queste kermesse e l’affetto del pubblico Ti ripagano dei sacrifici sportivi fatti per portare alto il nome della nostra nazione. L’Italia merita questi traguardi ed è nostro compito rappresentarla al meglio. Lo sport arricchisce la socialità del paese e le vittorie inaspettate e le conferme negli sport in cui primeggiamo da sempre, sono lo stimolo giusto per contribuire ad avvicinare i giovani alle discipline che rappresentiamo”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Polveriera Ravenna, Bonitta: “Respingo le critiche di Brusi, sbagliato rivolgersi a me”

    Di Redazione Non si placano le tensioni a Ravenna. Mentre la Superlega va avanti con i playoff, a tenere banco in Romagna continua ad essere la stagione fallimentare di una delle piazze storiche della pallavolo italiana, stagione chiusa con una retrocessione pesante, aggravata da uno zero alla voce vittorie, e maturata con larghissimo anticipo visti gli appena 2 punti conquistati in tutta la regular season. E come se ciò non bastasse, il futuro della società è ancora decisamente nebuloso. Tutta colpa delle prime linee, “persone di buona volontà, ma non idonee ad essere dirigenti di pallavolo” aveva tuonato qualche giorno fa Beppe Brusi, storico dirigente legato invece agli anni d’oro del volley ravennate. Un’intervista dura, nella quale Brusi aveva puntato il dito anche contro Marco Bonitta: “Le precedenti gestioni hanno determinato le cause economiche-finanziarie alla base del baratro in cui ci troviamo anche per aver affidato un triplice ruolo a Bonitta, che scoprii e sostenni come tecnico del settore giovanile al Messaggero: un ottimo tecnico, un talent scout, ma stare dietro la scrivania non è il suo mestiere” il commento al vetriolo di Brusi. Commento, analisi, che il diretto interessato Bonitta rimanda al mittente, sempre a mezzo stampa e sempre sulle colonne de Il Resto del Carlino di Ravenna in un’altra intervista raccolta dal collega Umberto Suprani: “Non ho mai avuto alcun incarico amministrativo e finanziario nei tre anni in cui ho ricoperto l’incarico da direttore generale – tiene subito a precisare – e men che meno quando ho allenato la prima squadra”. “Mi occupavo del badget – prosegue – nel senso che dovevo fare il mercato secondo quanto la dirigenza mi metteva a disposizione. Tant’è che ovviamente i contratti li firmava il presidente dopo aver ricevuto l’ok dal cda. Sulla gestione della società, pertanto, non bisogna rivolgersi al sottoscritto bensì alle dirigenze di allora”. Chiarita la posizione “amministrativa”, sul fronte tecnico resta però un altro aspetto su cui è necessario fare chiarezza, ovvero l’altra accusa mossa da Brusi riguardante il ruolo/presenza “ingombrante” dei procuratori nella società. “Non è assolutamente vero, e lo ribadisco a chiare lettere, che i procuratori ci dettavano la linea della prima squadra – risponde ancora piccato Bonitta -. La squadra la facevo io, d’accordo ovviamente con l’allenatore del momento. Mai ci è stato imposto un buy-out preventivo. E dirò di più, nell’arco di tutte quelle stagioni su 150mila euro di budget ne ho fatti incassare alla Porto Robur Costa oltre 400mila fra vendita di contratti e cessione di cartellini. In sostanza, sono orgoglioso di quello che ho fatto – conclude Bonitta sulla questione – e non mi sento assolutamente in colpa”. Al netto degli errori del passato, quali essi siano stati, Ravenna e i suoi tifosi meritano comunque una pallavolo di livello, ma sui piani futuri della società ancora, come detto, non vi sono certezze. “Siamo in ritardo – ammette Bonitta, per quanto, visto che della retrocessione si parlava già da dicembre, a detta di molti i tempi per programmare c’erano tutti, e con largo anticipo – ma questo non significa che la visione sia catastrofica. C’è una base economica e in base a questa si deve ragionare con praticità e realismo per decidere quale campionato disputare e di che tipo”. (fonte: Il Resto del Carlino Ravenna) LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Bruno torna decisivo, Brizard non convince

    Di Paolo Cozzi I quarti di finale dei Play Off Scudetto partono nel segno delle Big Four, che fanno valere il fattore campo e soprattutto dimostrano ancora una volta quanto sia ampio il divario fra loro e le altre. L’unica squadra che riesce a portare via un set è Cisterna che, dopo essersi presentata a Perugia a ranghi ridotti causa Covid e infortuni, mette in campo una prova maiuscola che fa venire un bel po’ di “strizza” alla squadra di Grbic. Foto Lega Pallavolo Serie A E partiamo proprio dalla partita in Umbria, con i padroni di casa che probabilmente hanno caricato molto in settimana visto l’imminente impegno in semifinale di Champions League, ma hanno rischiato di farsi sorprendere da una Top Volley mai doma, ottimamente gestita da Baranowicz (voto 7,5). Perugia riceve bene e attacca bene, senza essere troppo fallosa, ma rispetto ai suoi standard trova poca fortuna dalla linea dei 9 metri e a muro. Leon (voto 8) è il solito mattatore in attacco e risulta discreto anche in ricezione, ma al servizio è molto falloso con più del 50% di errori. Bene Anderson (voto 7,5), soprattutto alla luce del fatto che era di ritorno dagli USA, e Solé (voto 7), come sempre potente al centro della rete. Discreta la prova di Rychlicki (voto 6), ma costellata da troppi errori. Cisterna riceve peggio degli avversari, attacca con percentuali basse, ma è nell’atteggiamento che trova il suo punto di forza, con Maar, Saadat e Raffaelli (voto 7 al trio) che provano fino all’ultima palla a portare la capolista al tie break. Di più l’ottimo coach Soli (voto 8) non può chiedere alla sua squadra, in una stagione che ha visto la Top Volley perdere subito il suo opposto ed essere perseguitata da infortuni e problemi legati al Covid. Foto Lega Pallavolo Serie A Rischia nel primo set anche Civitanova, osservata speciale dopo aver mancato l’accesso alle semifinali di Champions. 15 ace danno il senso della forza fisica messa in campo dai marchigiani, con Zaytsev (voto 9) pressoché perfetto anche in attacco. Perfetta la regia di De Cecco (voto 8) che fa attaccare i suoi uomini come fossero senza muro per tutta la gara. Bene anche il progressivo recupero di Juantorena (voto 6,5) che, dopo il lungo stop per infortunio, ritrova colpi in attacco, anche se appare ancora indietro in ricezione, dove viene bersagliato per tutta la partita. Monza, alle prese con una sbornia di emozioni (e stanchezza) post conquista della CEV Cup, pur spingendo con battuta e attacco sprofonda in ricezione e a muro. Manca l’apporto di Grozer (voto 5) e a salvarsi del trio di palla alta è il solo Davyskiba (voto 7,5), apparso ancora “on fire” dopo la strepitosa finale di mercoledì scorso. Reggono i centrali, fatica ancora una volta Dzavoronok (voto 5) che subisce ben 8 ace. Foto Lega Pallavolo Serie A Ci si aspettava un match più tirato in quel di Trento, dove Piacenza perde il primo set ai vantaggi e anziché ripartire da li si scioglie come neve al sole. Michieletto (voto 8,5) è l’MVP del match, ma mi piace sottolineare la prova di Pinali (voto 7,5) che, partito con il freno a mano tirato, ha saputo rimettersi in carreggiata e chiudere con un’ottima prova. Di grande impatto anche la prestazione di Sbertoli (voto 8), molto bravo a tenere tutti i suoi 5 attaccanti su percentuali mostruose e ad alternare il gioco al centro della rete con palle veloci in banda. Piacenza, pur chiudendo con numeri discreti nei vari fondamentali, sbaglia tanto, troppo, e come spesso le accade inizia con un sestetto e poi si perde in una girandola di cambi. Prova a trascinare la squadra Lagumdzija (voto 7,5), ma Rossard (voto 5), pur ricevendo bene, non riesce a trovare spazi in attacco. Non convince la regia di Brizard (voto 5), che ignora per lunghi tratti del match un Recine (voto 5,5) positivo in attacco, ma letteralmente in balia dei battitori trentini per tutto il match. Foto Lega Pallavolo Serie A Infine, una bella Modena si fa guidare da un Bruno (voto 8,5) finalmente tornato sui suoi standard migliori. A trarne beneficio è tutto l’attacco, con Ngapeth (voto 8) e Leal (voto 8) che alternano diagonali strettissime a pregevoli mani e fuori in parallela. Bene anche Nimir (voto 9), che magari in attacco non spacca la partita, ma lo fa più e più volte dalla linea dei 9 metri, soprattutto dopo due settimane di stop e un infortunio alla mano che ancora gli provoca dolore. Milano, senza Chinenyeze e con Patry a mezzo servizio, prova ad appoggiarsi a Jaeschke (voto 7), ma per il resto in attacco è notte fonda con Ishikawa (voto 4,5) in grosse difficoltà sia in ricezione che in attacco e Romanò (voto 5) che spreca l’occasione e non riesce ad incidere nel match. Con Piano a sua volta sottotono, si salva solo il giovane Mosca (voto 7,5), che in attacco dimostra di saper sfruttare bene tutti i suoi centimetri. LEGGI TUTTO

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    Passione Volley – Irriducibili Gialloblu: “A Modena si cresce con la pallavolo”

    Di Agnese Valenti Il nostro viaggio tra le tifoserie italiane prosegue con un’altra intervista: questa volta facciamo tappa nel Tempio del nostro volley, il PalaPanini di Modena, dove sono di casa gli Irriducibili Gialloblu. Da sempre al fianco di una delle squadre storiche della pallavolo mondiale, i tifosi modenesi ci aiutano – con le parole di Stella Donini – a scoprire una realtà talvolta trascurata dai media e un punto di vista originale sul fascino e i problemi dello sport che amiamo. Come nascono gli Irriducibili Gialloblu? “Derivano dall’unione di due gruppi diversi, venuti dopo Febbre Gialla, storico gruppo dei supporters di Modena ai tempi della Panini. Per problemi con il presidente di allora, che era abbastanza ‘focoso’, la tifoseria si sciolse e si divise in due gruppi. Per qualche anno abbiamo tifato separatamente, andando non sempre d’accordo ma senza grossi problemi. Nel 2011 stava tornando grande entusiasmo, eravamo quasi arrivati in semifinale scudetto con Trento: avevamo tanta gente e allora abbiamo scelto di formare un unico grande gruppo, e da lì sono nati gli Irriducibili Gialloblu! Al momento nel direttivo siamo in sette e siamo ‘misti’ a livello di età: 4 veterani, 3 sotto i 25 anni… stiamo cercando di far crescere un po’ i giovani, perché ci mancava proprio questa componente. Stiamo tentando di mandare avanti il discorso con gente che abbia voglia di farlo. In totale, al momento, siamo circa 200 tesserati. Siamo stati anche molti di più, ma purtroppo i due anni di Covid-19 hanno allontanato molto le persone, anche, ad esempio, dal punto di vista della voglia di andare in trasferta“. Foto Irriducibili Gialloblu Secondo lei c’è stato un allontanamento dei tifosi dai palazzetti? “Per quello che riguarda Modena, noi siamo una realtà un po’ ‘anomala’, avendo tanti abbonamenti. Ad esempio noi degli Irriducibili, quando eravamo contingentati, dovevamo addirittura ‘prenotarci’ oppure facevamo dei sorteggi per poter entrare, nonostante fossimo tutti abbonati. È una realtà un po’ diversa dalle altre: nel nostro palazzetto non ho visto tanto l’allontanamento dei tifosi. Più che altro l’ho notato per quanto riguarda le trasferte, per viaggiare e muoversi negli altri palazzetti che magari non si conosce. Perché da noi sappiamo esattamente com’è organizzato, è tutto molto tranquillo“. Come si è avvicinata al gruppo e qual è stato il momento più bello da tifosa? “Facevo già la tifosa ai tempi di Febbre Gialla, poi sono entrata nel direttivo di uno degli altri due gruppi. Seguo la pallavolo da quando ero piccola: a Modena ci cresci con il volley, non puoi fare diversamente! Quando vivi sempre dentro al palazzetto, bene o male ti avvicini ai gruppi di tifosi che ci sono: il loro entusiasmo ti porta a farne parte. Abbiamo tanti momenti bellissimi, ma il ricordo che ho maggiormente sentito in questi ultimi anni è sicuramente la Coppa Italia del 2015: erano tantissimi anni che non vincevamo niente. Averla conquistata partendo da sfavoriti (contro Trento, n.d.r.), è stato uno dei momenti più emozionanti degli ultimi anni. Era una squadra veramente speciale, erano molto uniti, molto disponibili con tutti: eravamo un unico grande gruppo, squadra e pubblico. Poi vincere a Bologna, vicino a casa… abbiamo praticamente occupato il palazzetto!“. Foto Irriducibili Gialloblu Segue la pallavolo da molti anni: secondo lei, ci sono differenze con il tifo negli altri sport e cosa è cambiato negli ultimi anni? “Andavo anche allo stadio: è tutta un’altra cosa. Nella pallavolo c’è sicuramente anche l’avversario, ma quando è finita la partita si va a bere una birra tutti insieme e si festeggia. È tutto molto più a portata di famiglia: non ci sono gli esagitati che si possono trovare in altri sport, e se capita che ci sia qualche elemento del genere (che negli anni ci siamo ritrovati ‘in casa’ anche noi) basta isolarlo e non succede niente. In altri sport fanno molto più ‘branco’ che gruppo: da noi invece è esattamente il contrario. Si va al palazzetto per divertirsi, per passare due ore senza pensieri. È un altro modo di tifare. È cambiato molto negli anni: sicuramente si è evoluto, e i social network hanno modificato molto il pensiero generale. Sei sempre sotto gli occhi di tutti, ogni cosa che fai, sia la squadra che i tifosi. Questo fa parte del gioco moderno“. Foto Modena Volley Come avete vissuto il periodo della pandemia? “Modena Volley è molto attiva sui social e quindi siamo sempre informati su tutto quello che succede. Due anni a guardare la partita in TV, tra l’altro con un servizio streaming non proprio ottimo, non è stato assolutamente facile. Più che altro perché si perde la collettività: ognuno tifa da casa propria, ma non è la stessa cosa. Hanno fatto anche l’esperimento l’anno scorso, di far fare il tifo su Zoom durante la Coppa Italia, proiettando i tifosi che ovviamente da casa guardavano la partita! Ce l’ho ancora in mente perché sono rimasta traumatizzata (ride, n.d.r.)… è stato un po’ aberrante! Capisco che ci abbiano provato, però vivere la partita da casa non è viverla al palazzetto. Ti manca il partecipare attivamente alla squadra e al gioco. Dopo la partita si va a mangiare la pizza, ci si scambia una chiacchera prima… al palazzetto c’è un ambiente familiare, un gruppo di amici, che purtroppo da casa manca. Noi, come tifoseria, facciamo spesso la differenza, e viverla da casa è stata veramente dura! Certo, non si poteva fare diversamente, ma avrebbero sicuramente potuto aprire un po’ prima. Ad esempio, rispetto al calcio, ma anche cinema e teatri (dove magari al buio non si vede se si indossa la mascherina o meno), siamo arrivati sempre un po’ in ritardo. Quando gli altri erano arrivati ad una capienza più alta, noi ancora eravamo al 35%“. Foto Modena Volley Ci sono altri problemi, al di là dell’emergenza? Ci sono rischi di disaffezione alla pallavolo? “Sul piano nazionale la pallavolo, secondo me, sta facendo un po’ fatica: nonostante le vittorie agli Europei, sia maschili che femminili, l’attenzione resiste nelle realtà più piccole, dove c’è più seguito, mentre nelle metropoli negli anni si è visto un minore coinvolgimento. C’è stata qualche grande città che sporadicamente ha avuto qualche momento di gloria, ma è durato piuttosto poco. Anche a Milano, nonostante vada bene, con il quinto posto di quest’anno, nel palazzetto non c’è una tifoseria numerosa. Le squadre fanno anche più fatica a rimanere a livelli alti, a mantenere standard elevati: chi è abituato ad andare al palazzetto per veder vincere, se non vinci purtroppo non viene più, soprattutto se non sei una realtà abituata ad andarci sempre. Sarà dura uscire dalla pandemia senza strascichi, soprattutto dal punto di vista economico, per garantire certi standard a cui il pubblico è abituato. Noi siamo andati a vedere Modena anche quando era veramente triste, ad esempio quando si perdeva sempre 3-0 e non ci si qualificava per i playoff; ma in generale sai che, se vuoi avere un riscontro dal punto di vista del pubblico, devi dare anche una squadra adeguata“. 1° PUNTATA – I Sirmaniaci2° PUNTATA – Amici delle Farfalle (continua) LEGGI TUTTO

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    Tutti i numeri di Gara 1 playoff: quelli di Civitanova fanno davvero impressione

    Di Redazione Con tre match su quattro finiti in tre set, è facile immaginare quale sia stata la gara che è durata di più nel primo turno di playoff, ma quale è stata invece quella durata di meno? Quale squadra ha fatto registrare la miglior percentuale in attacco, in ricezione, e quale quella che ha messo a terra un numero impressionante di ace? Di seguito le risposte a queste e a tutte le altre curiosità statistiche relative a Gara 1 dei quarti di finale playoff di Superlega. Risultati Gara 1 Quarti di Finale Play Off SuperLega Credem BancaSir Safety Conad Perugia – Top Volley Cisterna 3-1 (25-15, 19-25, 25-17, 26-24)Leo Shoes PerkinElmer Modena – Allianz Milano 3-0 (25-13, 25-22, 25-23)Cucine Lube Civitanova – Vero Volley Monza 3-0 (27-25, 25-16, 25-17)Itas Trentino – Gas Sales Bluenergy Piacenza 3-0 (27-25, 25-20, 25-16) La Gara più Lunga: 01.57Sir Safety Conad Perugia – Top Volley Cisterna (3-1)La Gara più Breve: 01.16Itas Trentino – Gas Sales Bluenergy Piacenza (3-0)Il Set più Lungo: 00.374° Set (26-24) Sir Safety Conad Perugia – Top Volley CisternaIl Set più Breve: 00.211° Set (25-13) Leo Shoes PerkinElmer Modena – Allianz Milano I TOP di SQUADRAAttacco: 65.5%Cucine Lube CivitanovaRicezione: 42.6%Cucine Lube CivitanovaMuri Vincenti: 10Top Volley CisternaPunti: 73Sir Safety Conad PerugiaBattute Vincenti: 15Cucine Lube Civitanova I TOP INDIVIDUALI Punti: 27Wilfredo Leon Venero (Sir Safety Conad Perugia)Attacchi Punto: 26Wilfredo Leon Venero (Sir Safety Conad Perugia)Servizi Vincenti: 6Nimir Abdel-Aziz (Leo Shoes PerkinElmer Modena)Muri Vincenti: 4Giulio Pinali (Itas Trentino) IL PROGRAMMA di Gara 2 dei Quarti di Finale Play Off SuperLega Credem Banca Sabato 02 Aprile 2022, ore 18.00Vero Volley Monza – Cucine Lube CivitanovaDiretta RAI Sport e Volleyballworld.tvDomenica 3 Aprile 2022, ore 18.00Gas Sales Bluenergy Piacenza – Itas TrentinoDiretta RAI Sport e Volleyballworld.tvAllianz Milano – Leo Shoes PerkinElmer ModenaDiretta Volleyballworld.tvTop Volley Cisterna – Sir Safety Conad PerugiaDiretta Volleyballworld.tv (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ngapeth: “Siamo dove volevamo essere”. Coach Giani: “Il risultato è molto merito nostro”

    Di Redazione La Leo Shoes PerkinElmer Modena si prende Gara 1 dei Quarti di Finale Play Off Scudetto. Dopo una regular season non brillante, un inizio di fase finale di campionato brillante per la squadra di coach Giani: Milano si ferma in tre set. Earvin Ngapeth: “Era l’inizio che volevamo. I Play Off sono molto importanti per tutti, sopratutto per noi che non abbiamo fatto la stagione che volevamo. Mi aspettavo una ripresa così rapida di Nimir, non ho mai avuto dubbi sulle potenzialità di questa squadra. Quando Nimir gioca come stasera, è ancora più facile. Per Gara 2 dovremo prepararci con una buona settimana di concentrazione e lavoro, continuando con questa testa sul nostro gioco. Dopo la Coppa Italia, abbiamo atteso tanto questo momento. Siamo dove volevamo essere”. Coach Giani: “Il risultato è molto merito nostro. Abbiamo fatto una partita sostanziosa nella fase break, lavorando benissimo in muro-difesa. Contro Milano, che fa della fase break il punto forte, significa aver lavorato proprio bene in palestra. Nimir non si è allenato nelle condizioni di gioco, perchè ancora non era al top. Ma la condizione fisica per giocare tanti palloni l’aveva, e si è visto. Buona l’intesa con Bruno, Earvin e i centrali. Abbiamo giocato le ultime quattro partite in maniera non brillante, ma abbiamo lavorato tanto con i palleggiatori. Gara 2 non sarà semplice, come non è stata semplice stasera. Siamo noi che dobbiamo stare lì, Milano è una squadra che gioca. Sono tutte finali e come tali vanno giocate al 100%”. Nimir Abdel-Aziz: “Non sto benissimo, ma posso giocare e questo è l’importante. Dovevamo mettere pressione su di loro e con la buona partita al servizio ci siamo riusciti. Siamo riusciti a non cadere nell’errore di prendere filotti di 4-5 punti consecutivi, ci siamo riusciti ed è fondamentale in chiave Play Off”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO