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    Stoytchev sul cambio allenatore a Piacenza: “Quando le cose non vanno, allenatore primo responsabile”

    Scatta la fase Play Off per Rana Verona, che domenica alle 19.30 inaugurerà la serie dei Quarti di Finale davanti al pubblico amico del Pala AGSM AIM. In prossimità della sfida contro la Gas Sales Bluenergy Piacenza, è intervenuto in conferenza stampa Coach Stoytchev, che ha presentato Gara 1 di questo turno. 

    Queste le sue parole: “Per presentare Piacenza mi devo ripetere purtroppo, perché è la quarta volta che la affrontiamo. Ci sono Simon, miglior centrale d’Italia negli ultimi quindici anni, Maar, in nazionale canadese con tantissima esperienza in Italia, Galassi, miglior centrale in Italia adesso, Scanferla, secondo libero della Nazionale, e Brizard, campione olimpico, oltre a Kovacevic. È ovvio che tutta l’esperienza è dalla loro parte e la loro qualità è molto alta. In questa serie noi non partiamo da favoriti, nonostante le vittorie che abbiamo già ottenuto contro di loro, ma nei Play Off la storia è diversa, perché sono partite dove si gioca molto di testa e di emozioni, dove chi saprà contenerle meglio avrà un vantaggio. Ovviamente importa anche come la squadra gioca e funziona. Il fattore campo a noi aiuta perché eventualmente avremo una partita in più in casa”. 

    Poi ha continuato: “La squadra non è al livello che vorrei. Abbiamo i nostri problemi, ma come li hanno in tanti, fa parte dello sport. Solo una volta nella mia carriera ho avuto la sensazione di avere la squadra perfetta, ma ho perso la finale di Champions. Nello sport conta la bravura di esprimersi e di dare il cento per cento che hai in quel momento. La partita dipenderà da tante cose, ovvio che è meglio avere la squadra al top della forma, ma non garantisce niente. Preferisco avere il focus sul fatto che dobbiamo dare tutto quando scendiamo in campo. Keita? A Taranto è stato decisivo perché per tre set consecutivi, a fine parziale faceva la differenza, come ha fatto per tutta la stagione, perché è il miglior marcatore del campionato. Speriamo continui così anche nei Play Off”. 

    “Ewert? Da quando è arrivato, in poco tempo ha dimostrato che ha tecnica in tutto, ricezione, attacco, battuta, difesa e anche a muro – ha aggiunto il Coach – E in più è molto lucido in campo, sa utilizzare la sua tecnica al meglio, dando un grande equilibrio. Nelle ultime due partite è stato molto importante, però speriamo che Sani sfrutti questa possibilità perché è consapevole e sta lavorando. I Play Off saranno per lui un’altra opportunità dove potrà fare un salto di qualità. In questi Play Off io non sento nulla di diverso rispetto a qualsiasi altra parte della stagione o a qualsiasi Play Off, perché per me è importante che tutto lo staff e la squadra siano. Questa fase è la parte più interessante del campionato, ma la vivo come al solito”. 

    L’allenatore scaligero ha continuato parlando del valore delle ultime vittorie: “Vincere fa sempre bene, perché dà la consapevolezza ai giocatori che il lavoro che si sta facendo è giusto e dà dei progressi. Se avessimo perso a Taranto sarebbe stato diverso, ma questi equilibri sono molto delicati, perché se avesse vinto Piacenza contro Perugia sarebbe potuto cambiare tutto. Io sono molto tranquillo quando succedono queste cose, perché la vita mi ha insegnato che tutto può cambiare da un giorno all’altro. Il lavoro dell’allenatore è analizzare, saper fare le domande giuste e avere la pazienza di trovare le risposte e solo poi convincere gli altri ad applicare queste risposte. Sono tre step non facili, ma questo è il ruolo dell’allenatore”. 

    Infine, ha detto: “Cambio in panchina di Piacenza? Quando le cose non vanno, l’allenatore è il primo responsabile dei risultati, ma non è sempre così, a volte sì ma altre volte no. Le società forti analizzano bene la situazione e a seconda di questa reagiscono di conseguenza, perché la decisione può dipendere dal risultato del lavoro non svolto bene dallo staff, ma anche dai giocatori. Parlando in generale, non nello specifico di questo caso, è anche vero che il cambio dell’allenatore porta sempre una reazione positiva nel primo periodo, perché i giocatori devono dimostrare che non è colpa loro, e questo durerà un mese. Anche un allenatore esperto e bravo, come può essere Travica, può mettere a posto delle cose che pensa potessero non andare bene prima, ma non può cambiare tanto il livello di una squadra o la forma fisica e tecnica. Quindi, per questo discorso, io credo molto di più nella reazione degli atleti che nel cambio reale dell’allenatore”. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Play-Off Scudetto, Cisterna debutta nella post season. Faure: “L’obiettivo è ripartire con determinazione”

    Il Cisterna Volley si appresta a vivere un momento storico: sabato 8 marzo scenderà in campo per la prima volta nella sua storia in gara-1 dei play-off Scudetto, affrontando l’Itas Trentino presso la ilT Quotidiano Arena. La formazione trentina, vincitrice della Regular Season, rappresenta un avversario di assoluto livello per la squadra di coach Falasca, reduce dalla sconfitta al tie-break contro Mint Vero Volley Monza, che ha segnato la conclusione della stagione regolare. L’obiettivo di Cisterna sarà quello di ribaltare i pronostici in una sfida che vedrà le due formazioni affrontarsi per la quarta volta in questa stagione, portando ad almeno sei gli incontri complessivi tra le due squadre. Il bilancio sorride all’Itas Trentino di coach Soli, che nei precedenti confronti ha sempre avuto la meglio. Cisterna è comunque riuscita a esprimere il suo gioco, conquistando un set sia nella prima giornata di campionato che nei quarti della Del Monte Coppa Italia, pur soffrendo il ritmo imposto dalla formazione trentina nella gara di ritorno. Il match è in programma sabato 8 marzo alle ore 20:30 e sarà trasmesso in diretta su DAZN e VBTV. Un appuntamento storico per il Cisterna Volley, che poi tornerà al Palasport di Viale delle Provincie per Gara 2.

    Bela Bartha (Itas Trentino): “Abbiamo affrontato già tre volte in questa stagione Cisterna, è un avversario che quindi conosciamo bene e che sa come metterci in difficoltà, specialmente quando gioca di fronte al proprio pubblico. Per iniziare bene la serie dobbiamo però pensare solo a gara-1 e a come trovare il modo di portarci subito sull’1-0”.

    Theo Faure (Cisterna Volley): “Affrontare l’Itas Trentino rappresenta sempre una sfida particolarmente impegnativa, soprattutto in un contesto ostico come il loro palazzetto. L’Itas ha disputato un’eccellente Regular Season, meritandosi il primo posto in classifica. Tuttavia, i play-off azzerano ogni precedente risultato, e il nostro obiettivo è ripartire con determinazione, cercando di esprimere il massimo potenziale contro di loro. Sarà fondamentale approcciare la gara con il giusto atteggiamento sin dai primi scambi, mettendo in campo il massimo impegno per ottenere il miglior risultato possibile. Finora la nostra stagione è stata positiva, culminando con il raggiungimento dell’ultimo traguardo prefissato: la qualificazione ai Playoff Scudetto. Non dobbiamo subire la loro pressione, ma piuttosto essere capaci di trasferirla sugli avversari, pur consapevoli delle difficoltà che questa sfida comporta”.

    (fonte: Cisterna Volley) LEGGI TUTTO

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    Play-Off Superlega, si parte con Perugia-Modena, Giannelli: “Essere favoriti conta poco”

    Sabato 8 marzo alle 16 si accendono i riflettori sui play off scudetto con l’anticipo di Gara 1 al PalaBarton Energy! La società del Presidente Gino Sirci partecipa ai play off di Superlega per la dodicesima volta, e per la quarta volta in questa stagione incontra Modena. La squadra ha svolto una sessione di allenamento in sala pesi al mattino e, nel pomeriggio, di battuta e ricezione sul taraflex. La presentazione del match che apre ufficialmente questa “nuova fase” del campionato, è stata affidata al capitano, Simone Giannelli.

    “Sicuramente il fatto di essere favoriti conta poco, perché noi dobbiamo giocare in campo: io ho vissuto già tante esperienze in cui dove ero favorito ho perso e dove non ero favorito ho vinto. So che nei play off sicuramente questo conta poco, anzi, conta zero! Giochiamo in casa sabato, quindi sono molto contento di partire qui al PalaBarton Energy con tutti i tifosi, spero che ci sia il palazzetto pieno di gente!“.

    Modena è un avversario “storico”, un club con alle spalle una storia molto lunga, che si traduce in esperienza: “Giochiamo contro una squadra con giocatori molto molto esperti, che sanno come si affrontano queste partite, sanno come fare, ed è una società storica che ha fatto più play off di tutte le altre che ci sono adesso in Superlega, quindi sanno come approcciare il match“.

    Il capitano bianconero sottolinea che la squadra si presenta a questo rush finale del campionato con la consapevolezza di aver svolto durante la stagione un ottimo lavoro, che si è tradotto in un percorso fatto di risultati positivi e ora, con i play off ormai alle porte, il gruppo sta facendo un ulteriore step anche dal punto di vista dell’approccio mentale.

    “Io so quello che abbiamo fatto durante l’anno e so che abbiamo fatto “tanta roba” perché abbiamo perso veramente poche partite, bisogna guardare tutte le cose positive che abbiamo fatto! Ci stiamo allenando molto bene e molto duramente proprio nell’ottica di questi playoff; ci stiamo allenando dal punto di vista tecnico su tanti aspetti del gioco che Angelo ci sta mostrando in cui possiamo fare qualcosina di meglio e dal punto di vista mentale. Penso che questi allenamenti che stiamo facendo, li stiamo facendo con lo spirito giusto e con la testa giusta“.

    La squadra lo ha ampiamente dimostrato nell’ultima giornata del girone di ritorno a Piacenza, specie dopo quel terzo set perso ai vantaggi dopo essere stati sempre avanti, anche di cinque lunghezze. Il gruppo ha immediatamente resettato e si è ricompattato in campo dall’inizio del set successivo, per poi chiudere i conti con ampio margine (14-25).

    “Noi abbiamo utilizzato quella partita per prepararci al meglio per i play off, è stata una partita “fortunata” per noi perché arrivare a giocare l’ultima partita di regular season in trasferta contro Piacenza è stata una grande occasione per prepararci a quello che saranno i play off: non si potrà giocare sempre al cento per cento, i play off sono partite complicate, difficili dove bisogna soffrire. Microdelusioni possono succedere all’interno delle partite, ma bisogna essere bravi a resettare. Dal punto di vista mentale è importante anche quello: capire che stravincere non serve a niente, a noi interessa vincere e cercare di combattere tutti i punti in tutti i set e cercare di essere sempre positivi e combattere contro avversari che prima o poi ci metteranno in difficoltà. Bisogna remare tutti quanti insieme nella stessa direzione per uscirne e resettare come abbiamo fatto nel quarto set contro Piacenza“.

    Dall’altra parte della rete arriverà la squadra di coach Alberto Giuliani, pronta a ripartire dopo una stagione altalenante, chiusa al 7° posto in classifica, con 9 partite vinte e 13 perse. Una squadra da cui ci si aspetta una pressione, a partire dal servizio.

    “Modena ci ha già fatto vedere che contro di noi esprimono molto in battuta: nelle partite scorse contro di loro noi siamo stati molto bravi perché la nostra linea di ricezione ha tenuto, però sono state delle partite dove loro in battuta, anche con grande velocità, hanno spinto parecchio e molto bene, quindi quello penso sarà un punto di partenza per loro perché hanno giocatori che possono tutti fare la differenza in battuta  e poi sicuramente hanno De Cecco che sa come gestire le sue squadre, sa come giocare i play off, quindi anche noi dovremmo battere bene e cercare di metterli in difficoltà perché con palla buona sa come far girare la squadra“.

    (fonte: Sir Susa Vim Perugia) LEGGI TUTTO

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    Il caso Gioiella Prisma Taranto: anatomia di una retrocessione che poteva essere evitata

    Mai stata ultima, tranne al termine dell’ultima drammatica giornata di regular season. Retrocedere così fa malissimo, ma è quello che è accaduto alla Gioiella Prisma Taranto. Una squadra che, per come era stata costruita, avrebbe potuto tranquillamente ambire a un piazzamento da Play-Off. E invece…SQUADRA COSTRUITA BENE, MA…Quello costruito dal ds Vito Primavera era un roster che, sulla carta, mixava alla perfezione esperienza e talento. Gente dalle spalle larghe come Pippo Lanza e il libero Marco Rizzo, un palleggiatore di esperienza internazionale come Jan Zimmermann e una chioccia come Aimone Alletti da una parte. Dall’altra giovani che adesso finiranno sicuramente nel mirino di tante squadre, big comprese. Parliamo dei due centrali Wout D’Heer, un gigante a muro, e Roamy Alonso, più offensivo nell’interpretazione del ruolo. Parliamo dei due martelli Brodie Hofer, canadese classe 2000, e Tim Held, italiano classe 1998. Parliamo di un opposto come Fabrizio Gironi, anche lui del 2000, che dopo aver ben figurato lo scorso anno a Piacenza, quest’anno aveva la grande opportunità, e voglia, di consacrarsi. Tutti giovani, sì, ma comunque nel giro delle rispettive nazionali e già con diversi campionati di alto livello alle spalle.Eppure una sua identità ben precisa questa squadra forse non l’ha mai avuta, finendo col perdersi strada facendo invece che strutturarsi, costruirsi delle certezze, trovare continuità nei risultati. Ne è dimostrazione il girone di ritorno. Dopo i 10 punti conquistati in quello d’andata, nelle successive undici giornate Taranto ha fatto sua una sola vittoria, da due punti contro la Vero Volley, e appena 5 punti.

    BILANCIO SCONTRI DIRETTIAlla fine della fiera, guardando i confronti diretti con le altre squadre alla sua portata, si scopre che i rossoblu hanno raccolto 3 punti nel doppio confronto con la Yuasa Battery, 3 in quello con Monza (due tie-break, il primo vinto, il secondo perso), 1 in quello con Cisterna, 1 in quello con Modena, addirittura 0 contro Padova. Largamente insufficienti le appena 4 vittorie conquistate in tutta la stagione, ben due in meno rispetto a Monza. Sanguinose, a conti fatti, si sono rivelate le occasioni non colte già prima della sfida da ultima spiaggia contro Verona, ad esempio i due tiebreak mancati sia a Civitanova che a Modena nelle due giornate precedenti: terzo set perso contro la Lube 26-24, quarto set perso contro la Valsa Group per 25-23.

    TROPPI ALTI E BASSIPer non parlare di come la squadra di Taranto si sia accesa e spenta troppe volte, anche nel corso di una stessa partita. Alcuni esempi andando a ritroso in questo girone di ritorno. Avanti due set a uno contro Verona, invece di chiudere il conto perde il quarto a 17. A Modena perde il primo a 15 prima di iniziare a dare battaglia dal secondo set in avanti. A Civitanova vince il primo di forza (17-25), salvo poi subire pesantemente nel secondo (25-11). Contro Cisterna, in casa, lotta per quattro set, ma ancora una volta manca di killer instinct (tie-break perso 11-15). Contro Padova un match da aggredire finito invece con l’essere aggredita (25-20, 25-21, 24-26, 25-19). Contro Trento partenza a tutta birra, due set giocati alla pari, se non meglio, poi altro black-out (30-32, 25-19, 20-25, 15-25) e altra occasione persa di muovere la classifica anche con un solo punto. RICEZIONE TALLONE D’ACHILLEChe dire poi dei numeri di Taranto nel fondamentale della ricezione: prima come errori totali (176), prima per numero di ricezioni negative (907 su un totale di 1668), ultima per numero di ricezioni perfette (279 e appena il 16,7%), ultima per efficienza (0,06).

    SI SAREBBE POTUTO EVITARLO?Alla luce di tutte queste evidenze, forse l’unica colpa della società è stata quella di non fiutare il pericolo per tempo e agire di conseguenza. I 2 punti fatti da Grottazzolina nelle prime undici giornate probabilmente hanno gettato fumo negli occhi, alimentando la speranza che, male che fosse andata, alla fine a retrocedere sarebbe stata come al solito la neopromossa “sacrificale”. A ridosso del giro di boa, poi, scoprire dalla stampa che il proprio allenatore aveva già firmato per un’altra squadra per la stagione seguente forse non ha contribuito a mantenere un clima sereno, o quanto meno lo stesso focus sull’obiettivo da raggiungere.

    IN PUGLIA LA STORIA NON CAMBIACi ritroviamo così a salutare l’unica rappresentante di tutto il Sud Italia in Superlega. Purtroppo, sotto le Marche sembra proprio che la pallavolo di alto livello o la si fa in Puglia o non la si fa da nessun’altra parte. Per di più, quando la si è fatta in Puglia (Taranto, Gioia, Molfetta, Castellana Grotte) la storia e le cronache raccontano che con Vincenzo Di Pinto in panchina si sono raggiunti determinati risultati, senza Vincenzo Di Pinto in panchina se ne sono raggiunti altri.Fortunatamente, voci di corridoio di queste ore dicono che la pallavolo a Taranto questa volta non dovrebbe chiudere. La società avrebbe intenzione di giocare in A2 il prossimo anno. Una notizia che la città ionica, che ha già visto i fallimenti quest’anno del calcio e del basket, paradossalmente in prossimità dei Giochi del Mediterraneo che si disputeranno nel 2026, si augura venga confermata al più presto.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Stop per Thomas Beretta, frattura al piede sinistro per il capitano di Monza

    Il Consorzio Vero Volley ha comunicato nella giornata di mercoledì 5 marzo che Thomas Beretta, durante il match di campionato contro Cisterna, ha riportato una frattura da stress al piede sinistro. 

    In seguito ad esami clinici svolti, i tempi di recupero per il capitano della MINT Vero Volley Monza verranno rivalutati tra circa 1 mese.

    (fonte: Vero Volley) LEGGI TUTTO

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    Civitanova, Boninfante: “Contento della crescita, ma voglio confermarmi nella fase calda”

    Le dichiarazioni rilasciate in settimana dal regista biancorosso Mattia Boninfante al media partner Radio Arancia Network, nel corso della rubrica “7×4”, fungono da raccordo tra la fine della Regular Season 2024-25 e l’inizio dei Play Off Scudetto. Il conduttore Alessandro Ranieri ha spaziato tra passato e futuro focalizzandosi sui brillanti risultati ottenuti finora dalla Cucine Lube Civitanova e sul prossimo impegno nella massima serie, ovvero Gara 1 dei Quarti di finale, in programma domenica 9 marzo, alle ore 17, sul campo dell’Eurosuole Forum; dall’altra parte della rete l’Allianz Milano dell’ex centrale cuciniero Jacopo Larizza. A seguire un estratto dell’intervista radiofonica.

    Mattia Boninfante (palleggiatore Cucine Lube Civitanova): “Siamo molto contenti e soddisfatti per la crescita e i risultati attuali. Anche un po’ sorpresi per la rapidità dell’upgrade di un gruppo rinnovato. Se guardiamo indietro, al termine del girone di andata eravamo già terzi e non era scontato ripetersi senza concedere punti all’Eurosuole Forum agli avversari nell’arco di un torneo equilibrato. Anche a livello personale mi sono trovato subito bene nell’ambiente e con i compagni. Questo ha influenzato in maniera positiva l’impatto e il mio rendimento.

    Ora voglio confermarmi nella fase calda. Ai Play Off rompiamo il ghiaccio con i Quarti al meglio delle cinque partite contro Milano, una squadra molto forte come ha già dimostrato in Coppa Italia portandoci al tie break. Parliamo di una società che sa dare il meglio nei confronti a eliminazione diretta e che in epoca recente ha eliminato sia Perugia che Piacenza, quindi sarà una serie complicata. Dovremo saper soffrire ed essere concreti, sfruttando tutte le occasioni che riusciremo a creare”.

    (fonte: Lube Volley) LEGGI TUTTO

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    I Playoff di Milano cominciano a Civitanova, Lini: “Sentiamo di potere dire la nostra”

    Un pubblico ancora in crescita, nonostante una piazza non semplice come Milano, un play off da affrontare contro la Cucine Lube Civitanova, avversario storicamente ostico, ma battuto una volta quest’anno, in casa. Per il direttore generale di Allianz Milano, Fabio Lini è tempo di fare, ai microfoni della società, bilanci consuntivi su stagione regolare e Coppe e preventivi, con l’imminente avvio dei Playoff di SuperLega Credem Banca.

    Il ds meneghino comincia dai 4.600 spettatori all’Allianz Cloud per la partita contro Modena e il ritiro della maglia di Matteo Piano: “In campo, come nell’organizzazione degli eventi, i risultati non arrivano mai per caso. La risposta del pubblico credo sia stata il frutto di un lavoro eccezionale di promozione dal punto di vista divulgativo della partita e del momento dedicato al nostro grande capitano Matteo Piano.

    Anche contro Padova abbiamo superato i 3mila spettatori, scavalcando i numeri della già eccellente ultima stagione. Credo che abbiamo smosso il pubblico milanese, storicamente dal palato fine, un po’ diffidente e non semplice da coinvolgere. Un risultato che ha ancora più valore se si considera la concorrenza di sport di alto livello sul territorio. Abbiamo lavorato per avere un pubblico caldo, ma anche competente, dai ragazzini ai nonni. Senza mai svendere i biglietti dello spettacolo sottorete con promozioni utili solo a riempire il palazzo”.

    La stagione regolare si è chiusa con il sesto posto, la stessa posizione dell’ultima stagione, con lo stesso numero di vittorie (12), ma due punti in meno 36 invece di 38. “È un risultato abbastanza in linea sia con la stagione scorsa sia con quello che abbiamo dimostrato in campo. C’è un po’ di rammarico per qualche punto perso qua e là, che ci avrebbe consentito di giocare i play off con gara 1 in casa. Credo che la SuperLega di quest’anno abbia espresso due squadre come Perugia e Trento subito candidate alla finale diretta e una seconda fascia, dal 3° al 6° posto in cui tutti possono battere tutti”.

    Dalle Coppe (Italia e Champions) ci si aspettava forse qualcosa di più. “I primi due obiettivi sono sfumati per dei dettagli. Penso al 3-2 a Civitanova per il quarto di finale di Coppa Italia e a quel golden set contro Ankara, formazione solida e rinforzata con un fuoriclasse come Leal. Lasciare le competizioni per un paio di palloni non fa piacere a nessuno. Ci resta il terzo obiettivo e sono convinto che andremo nelle Marche con il 100% di energie da spendere, sperando che la serie ci porti più di un sorriso”.

    La Lube sta esprimendo gioco e vittorie. “Sì e partono con il favore dei pronostici per fattore campo e anche per roster. Noi però sentiamo di potere dire la nostra e sono convinto che usciranno delle belle partite. Quando abbiamo tutti i giocatori che stanno bene giochiamo alla pari contro tutti, si è visto contro Zawiercie, Ankara e Perugia”.

    Reggers è cresciuto ancora, secondo miglior realizzatore della SuperLega e oggetto del desiderio di tante squadre. “Ma resta a Milano. Sì c’è stato grande interessamento da parte di società di prima fascia straniere e italiane, tra queste confermo anche da parte di Civitanova. La nostra risposta cortese, ma ferma è sempre stata che Reggers ha ancora due stagioni di contratto con noi. Il ragazzo poi si trova molto bene a Milano a lavorare con coach Piazza. Certo, siamo difronte a uno dei primi 5 opposti al mondo e potenzialmente con ancora margini di crescita ed è normale che vi sia interesse per lui”.

    Il lavoro per la prossima stagione può ancora attendere: “Il focus ora è sui play off, ma insieme con il presidente Lucio Fusaro e il coach Piazza abbiamo un tavolo sempre aperto per capire come migliorare la squadra per il prossimo anno. Questo, senza mai dimenticare il nostro budget, che deve essere sostenibile, e i giocatori ancora sotto contratto. Se poi si presenterà l’occasione giusta, come è accaduto in passato, il nostro presidente Fusaro so già che sarà pronto a fare un altro regalo ai tanti tifosi milanesi e agli sponsor che investono con fiducia sulla società”.

    Quindi, come arriva Milano a questa gara 1 dei quarti di finale? E quale potrebbe essere la sorpresa della serie? “Arriviamo, spero, con il pieno di energie psicofisiche per reggere all’onda d’urto della Lube, e avere la capacità di ribattere colpo su colpo. Tecnicamente, credo che la chiave di volta potrà ancora essere la qualità in battuta delle due squadre. Riguardo la sorpresa… da parte nostra, mi aspetto molto dalla nostra batteria di centrali. Abbiamo quattro giocatori, con caratteristiche diverse, che possono fare tutti i titolari. Abbiamo visto l’impatto nel fondamentale di muro del capitano Piano nell’ultima partita. Sono convinto che queste quattro frecce al nostro arco potranno essere fondamentali”.

    (fonte: Allianz Milano) LEGGI TUTTO