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    Dopo Mozic, altro fenomeno per Verona? Stoytchev fotografato a cena con Keita

    Di Redazione

    Se dovesse davvero accasarsi in Veneto, Verona rischierebbe di avere non solo la migliore banda del campionato, Rok Mozic, capocannoniere al suo primo anno di Superlega, ma anche il miglior opposto. Come riportato da il Resto del Carlino Macerata, infatti, coach Stoytchev sarebbe stato fotografato a cena con Noumory Keita, maliamo, classe 2001 e 207 centimetri di pura potenza che in Corea stanno facendo sfracelli (56 punti in una singola partita, tanto per fare un esempio).

    Dopo averlo già indicato come obiettivo di mercato nei giorni scorsi, questa “cena” con Stoytchev dovrebbe essere la conferma che la trattativa sia andata a buon fine. In attesa dell’ufficialità da parte della società, ci si chiede ora quanto guadagnerebbe il giocatore in Italia, considerando che con i KB Stars il suo ingaggio era già importante: 310mila dollari a stagione.

    (fonte: Il Resto del Carlino Macerata) LEGGI TUTTO

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    Piacenza in Europa, Bernardi zittisce le critiche: “In pochi credevano che potessimo farcela”

    Di Redazione

    A distanza di cinque anni Piacenza ritrova un posto in Europa e lo fa con una nuova società, la Gas Sales Bluenergy, nata invece quattro anni fa. “Abbiamo raggiunto un traguardo che ad un certo punto della stagione in pochi credevano potessimo raggiungere. Esserci riusciti è molto gratificante” racconta Lorenzo Bernardi in un’intervista rilasciata al collega Vincesco Bosco per la Libertà.

    Bernardi poi, coglie l’occasione per togliersi anche qualche sassolino dalla scarpa: “A inizio stagione gli obiettivi della società erano due: la Final Four di Coppa Italia e il ritorno in Europa. Li abbiamo centrati entrambi. Al di là di quanto è stato detto e di cosa è successo, reputo la stagione molto positiva. Abbiamo anche vinto due volte con Modena, battuto Trento, Civitanova e con Perugia abbiamo giocato una grande semifinale di Coppa Italia”.

    Poi, in relazione alle critiche dirette sul suo operato, aggiunge: “In questa stagione ho sentito e letto tante cose. Io sono una persona che risponde con i fatti e non con le chiacchiere. Sicuramente durante la stagione abbiamo peccato in fatto di continuità, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo più grande: l’Europa. Raggiungerla attraverso la regular season era obiettivamente difficile, le quattro semifinaliste per lo scudetto hanno dimostrato di essere superiori a noi”.

    Proprio dalla delusione dei playoff, però, Piacenza ha trovato benzina nuova per affrontare i playoff Challenge con ancor maggiore consapevolezza. “Il rammarico di essere usciti contro Trento, a un passo dalle semifinali, ci ha fatto ritrovare energia fisica e mentale, ci ha ricompattati, è stato il momento chiave. Ho cambiato la squadra, deciso di rivoluzionarla nell’assetto, e i ragazzi hanno risposto” conclude Bernardi.

    (fonte: Libertà) LEGGI TUTTO

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    Il commosso addio di Simon: “Lube, grazie di tutto. Ritorno a Piacenza”

    Di Redazione

    A distanza di dieci anni Robertlandy Simon tornerà a Piacenza. Ma prima, ricevuto con il resto della squadra in comune a Macerata per i festeggiamenti per lo scudetto conquistato, “il gigante buono”, come lo chiamano tutti, ha colto l’occasione per salutare a modo suo la squadra con cui ha vinto praticamente tutto negli ultimi anni: “A Civitanova lascio una parte importante di me, tra cui due ristoranti. Con questo scudetto abbiamo chiuso la stagione più complicata e difficile da quando sono alla cucine Lube, ma questo scudetto ci ripaga dei tanti sacrifici ed è per noi motivo di grande soddisfazione” le parole del cubano raccolte dal Corriere Adriatico in un pezzo a firma Gianluca Pascucci.

    “Mi porto via una famiglia, gli amici e tante altre cose. Lascio un bel segno. So che posso tornare quando voglio perché qui ho un’altra parte della mia famiglia” aggiunge il centrale cubano.

    Poi sul suo futuro ammette: “Il prossimo anno andrò a Piacenza e mi tocca pensare a come dare fastidio. È la vita. Sono felice di tornare a Piacenza, che è uno dei miei posti preferiti da quando gioco a pallavolo. Là ho iniziato la mia carriera da giocatore professionista, so che mi vogliono bene e anche io voglio bene a loro. Proverò a vincere ancora, non gioco mai per arrivare secondo”.

    (fonte: Corriere Adriatico) LEGGI TUTTO

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    Lube ospite al Municipio. Il sindaco Ciarapica: “Fieri di una squadra di tale blasone”

    Di Redazione

    La Cucine Lube Civitanova è stata ricevuta al completo in Municipio dall’amministrazione comunale di Civitanova Marche. Alle 12 di oggi, la AS Volley Lube è stata accolta in sala consiliare per celebrare la vittoria del terzo Scudetto consecutivo, il settimo nella storia del Club.

    Il sindaco Fabrizio Ciarapica, l’assessore Roberta Belletti, il presidente del Consiglio Comunale Claudio Morresi e il consigliere Simone Garbuglia hanno reso omaggio al team biancorosso, con capofila il vice presidente e amministratore delegato Albino Massaccesi.

    Al suo fianco l’head coach Gianlorenzo Blengini, che ha ricordato come in pochi al di fuori del gruppo squadra avrebbero preventivato l’ennesimo trionfo dopo l’impatto difficile con la Semifinale, il secondo allenatore Romano Giannini, lo scout-man Alessandro Zarroli, il responsabile della logistica Claudio Leonardi e i 14 giocatori che hanno difeso sul campo il tricolore regalando una gioia immensa alla città di Civitanova, a tutte le Marche e ai tanti tifosi sparsi per l’Italia e nel mondo. A prendere la parola il capitano Osmany Juantorena, con la speranza di continuare a conquistare titoli in biancorosso, e il centrale Robertlandy Simon, che ha ripercorso il cammino straordinario con la maglia dei cucinieri unendo i ringraziamenti all’addio: “Ora basta vincere!” afferma ridendo.

    Esposta al centro della sala, come da tradizione, la Coppa dello Scudetto di SuperLega Credem Banca.

    La cerimonia si è aperta con un saluto del primo cittadino Fabrizio Ciarapica, che ha ringraziato i campioni per “l’ennesimo grande risultato sportivo in grado di dare lustro a Civitanova consolidando un legame stretto nel corso degli anni”. Parole d’orgoglio. “Ogni concittadino sente sua la Lube – ha ripetuto il sindaco – siamo fieri di avere una squadra di tale blasone che porta il nome della città ai vertici italiani e mondiali con grandi risultati”.

    Il vice presidente biancorosso Albino Massaccesi ha subito replicato: “Siamo grati all’amministrazione – l’incipit – Credo sia la prima volta che si riesca a festeggiare in municipio poche ore dopo la vittoria con la squadra al completo. Speriamo che ci siano altre occasioni così. Noi della Lube dobbiamo ringraziare questa città, che ci ha dato un palazzetto importante, e siamo contenti di aver portato il nome di Civitanova al più alto livello in tutto il mondo con le nostre imprese sportive. Un piacere dare continuità ai risultati, un dovere festeggiare con l’amministrazione. Il settimo Scudetto globale, il terzo consecutivo, anzi il quarto se contiamo il torneo sospeso, è solo l’ultimo dei titoli vinti da una società che ha fatto la storia degli ultimi vent’anni della pallavolo italiana e forse anche internazionale. Portiamo i saluti della proprietà, che oggi non è riuscita a essere presente per motivi di lavoro. D’altronde proprio i tanti impegni della Cucine Lube sono vitali per il mantenimento di una realtà così importante come la Lube Volley. Dopo ogni successo chiediamo un sostegno sempre maggiore a Civitanova e promettiamo di fare del nostro meglio per ripeterci!”.

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il saluto di Aaron Russell: “Qui ho provato forti emozioni, porterò Piacenza nel cuore”

    Di Redazione

    La Gas Sales Bluenergy Piacenza ha centrato il traguardo stagionale: la vittoria per 3-1 su Cisterna nella finale dei Play Off 5° Posto vale una qualificazione che tutta la società si attendeva. Ora la squadra si prepara a un mercato ricco di novità, tra cui la partenza dello schiacciatore Aaron Russell, ancora una volta MVP della partita: “All’inizio ero un po’ nervoso – ha ammesso lo schiacciatore USA a fine gara – perché sapevo che era la mia ultima partita con questa maglia. Ho provato forti emozioni in queste due stagioni a Piacenza. Voglio ringraziare tutti per questi due anni davvero belli, Piacenza la porterò nel cuore“.

    Sulla partita Russell aggiunge: “Una grande vittoria di squadra ottenuta contro un’ottima avversaria. È stata una finale difficile, nel terzo set abbiamo faticato non trovando il ritmo nel cambio palla, poi ci siamo ripresi bene e devo dire che tutta la squadra ha fatto bene. Abbiamo raggiunto l’obiettivo che la società aveva chiesto, credo che in questo momento tutti dobbiamo essere contenti“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Oreste Cavuto tra il sogno europeo di Trento e l’abbraccio alla piccola Zvlata

    Di Roberto Zucca

    Sono gli occhi di Oreste Cavuto a rivelare la profondità del suo animo. Sono occhi così empatici che si rischia di rimanere immersi nelle sue storie e nella sua vita, e di essere trascinati all’interno di un mondo che non ha mai lo stesso ritmo. In quegli occhi, anche Zvlata, una persona per lui molto speciale, di cui sceglie di parlare per la prima volta, deve aver visto qualcosa di molto speciale.

    “Ne parlo sempre con molta emozione. Zvlata è una bambina ucraina di cui la famiglia della mia amica Caterina ha deciso di occuparsi, da quando lei ha conosciuto l’orrore di questo conflitto. Sono persone alle quali sono molto legato a Trento, tanto che appena ho qualche minuto libero dagli impegni della pallavolo, vado a trovarli“.

    Da dove è nata questa storia?

    “Dal fatto che anche i miei genitori in Abruzzo abbiano ospitato due famiglie con dei bambini, e il fatto di non poter essere lì con loro a dare una mano mi ha toccato molto. Mi creda, sono cose che gratificano, soprattutto in una giornata in cui magari sei stato occupato da altro o non sei dell’umore migliore, e trascorrere del tempo con queste persone ti fa svoltare proprio la quotidianità“.

    Di lei dicono che ha il potere di rendere speciale un momento o di far sentire speciali le persone.

    “Se così fosse è il più grande complimento che mi si possa fare. Forse è per il fatto che faccio parte di un gruppo di persone speciali in questa squadra“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    È vero che Trento ha un’arma in più, ossia è una squadra nel vero senso del termine?

    “È una famiglia. Sono persone con le quali vivo dei momenti importanti, da giocatore in campo e con molti di loro al fuori del campo. Con molti di loro ho vissuto anche l’emozione della maglia azzurra, e adesso riprenderò tra qualche settimana quel cammino“.

    Cosa si aspetta da questo ritorno?

    “Ne ho parlato con De Giorgi, il quale ha saputo trasmettermi degli stimoli importanti attraverso degli obiettivi relativi al mio ruolo in campo e all’interno dello spogliatoio“.

    Mi dica di più.

    “Abbiamo parlato del ruolo di universale, che mi si richiede di avere, dato che in questi anni ho cercato di lavorare proprio sull’essere così malleabile. Sotto l’aspetto comportamentale, mettiamola così, De Giorgi apprezza il fatto, così come lo ha apprezzato Angelo, di avere una predisposizione a fare gruppo“.

    A Trento dimostra sempre di avere una parola e un gesto per tutti.

    “È la mia natura, non è un qualcosa su cui ho necessità di lavorare. Sono così anche fuori dal campo perché così mi è stato insegnato. Se vedo qualcuno in difficoltà o qualcuno che di quella parola ha più bisogno sono pronto a darla“.

    Ha scritto che Trento è casa. Cosa c’è dentro quella parola?

    “C’è una squadra di amici con cui trascorro il tempo, ci sono luoghi in cui mi rifugio quando mi manca la mia vera casa, ci sono persone al di fuori del campo e situazioni che si creano che mi aiutano a crescere al meglio. C’è il profumo del palazzetto, che è unico, o i cori dei tifosi che mi ricordano quanto sia legato a questa città“.

    Della sua vera casa, la terra d’Abruzzo, cosa le manca di più?

    “La montagna, il mare e questo trait d’union che si crea e che è unico. Casa mia è un posto così. E poi la famiglia. Sono venuti a Civitanova per tutte le gare a tifarmi, e sarei voluto tornare qualche giorno a casa con loro. Anche solo per stare qualche giorno con i miei nonni, i miei zii e mia cugina“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    A casa ha una tifosa molto speciale.

    “Nonna Fernanda. È una nonna giovane e tecnologica, che guarda le partite in tv o in rete e mi segue sempre. Poi mi manda i messaggi per commentare le partite. È una persona unica. Sono fortunato ad avere una famiglia come la mia, anche se ho perso qualcosa perché per inseguire i sogni legati alla pallavolo. Ma li sento sempre molto vicini“.

    Dicevamo di Civitanova. Uscire in Gara 5 tra gli applausi come è stato?

    “Difficile, perché era quasi fatta. Soprattutto perché eravamo avanti anche in quella gara. Loro hanno fatto vedere la squadra che sono, e abbiamo giocato contro un Simon che ha dimostrato di essere il giocatore più forte del mondo. Siamo arrivati ad un passo dalla finale, giocandocela alla pari. È un peccato non aver raggiunto anche l’obiettivo di una finale scudetto, ma abbiamo dato tutto ciò che avevamo“.

    Non è finita. C’è il 22 maggio. Una data per lei importantissima.

    “Per tutti. Giocare la finale di Champions sarà l’ultimo obiettivo della stagione e ci stiamo preparando al massimo per arrivare pronti a quella data. Ci troveremo di fronte una squadra molto forte. Lo Zaksa sta dimostrando anche in Polonia il suo valore e per questo dovremo essere al massimo della condizione. Teniamo tutti moltissimo a questo trofeo, anche perché sarebbe davvero un bellissimo modo di finire questa stagione“. LEGGI TUTTO

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    Piacenza conquista l’ultimo pass per l’Europa

    Di Redazione [Contenuto in aggiornamento] Si chiude con l’ace di Russell l’ultimo atto del Play Off 5° Posto. Una vittoria che vale il pass per la Challenge Cup 2022/23. La Gas Sales Bluenergy diventa così la quinta formazione del campionato di SuperLega Credem Banca ad avere accesso alle coppe (insieme a Cucine Lube Civitanova, Sir Safety Conad Perugia e Itas Trentino, che disputeranno la CEV Champions League e Leo Shoes PerkinElmer Modena giocherà la CEV Cup). (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Tutti i roster della Superlega maschile 2022-2023

    Di Redazione

    La vittoria dello scudetto da parte della Cucine Lube Civitanova ha chiuso il campionato di Superlega maschile, ma il mercato è già in pieno fermento in vista della stagione 2022-2023. Ecco i roster costantemente aggiornati con gli ultimi “affari” conclusi e le trattative in corso. Su sfondo arancione le conferme, su sfondo bianco le possibili novità; i nomi in grassetto indicano gli ingaggi già ufficializzati.

    La “rivoluzione” annunciata dai campioni d’Italia alla fine si ridurrà a due sole partenze di gran peso: quelle di Simon, MVP dell’ultimo campionato, e Lucarelli. Resterà però l’ossatura della squadra di Blengini, compreso il capitano Juantorena, e gli arrivi – da confermare – sono di primo livello.

    Il crollo in Finale Scudetto ha portato all’ennesima stagione dal bilancio deludente per la squadra umbra (solo un trofeo in bacheca, la Coppa Italia) e ha rimesso nuovamente in discussione tutto il mercato, che sembrava già concluso: rischia di saltare anche la panchina di Nikola Grbic. Unica certezza, per ora, la partenza di Matt Anderson.

    Squadra che vince non si cambia e per l’Itas Trentino, grande sorpresa dell’ultima stagione, gli aggiustamenti dovrebbero essere pochi e ben mirati: nel ruolo di libero Zenger lascerà probabilmente il posto a Laurenzano, mentre Dzavoronok darà man forte al reparto schiacciatori.

    Dopo che per settimane i rumors hanno insistito sulla possibile rifondazione e sulla partenza dei big, tutto “rischia” di rimanere com’era in casa Modena, a partire dall’allenatore Andrea Giani per finire con il libero Rossini. Il vero dubbio riguarda Leal, che non ha trovato l’accordo con Piacenza: quale sarà la sua destinazione?

    Ancora in divenire la squadra meneghina dopo un campionato caratterizzato da un’ottima regular season e un finale in calando. Jaeschke non dovrebbe più far parte della rosa, mentre in arrivo sembrano esserci l’iraniano Ebadipour e il centrale azzurro Vitelli.

    Il doppio colpo della Gas Sales Bluenergy, con gli arrivi di Simon e Lucarelli da Civitanova solo da ufficializzare, apre la strada a un mercato che per una volta non prevede, per il resto, grandi stravolgimenti. Sullo sfondo però rimane il grande dubbio: Bernardi (ancora sotto contratto) resterà in panchina o no?

    Finisce un’era a Monza: quella di Santi Orduna, sostituito in palleggio dal brasiliano Cachopa, e di Donovan Dzavoronok, il cui posto dovrebbe essere preso da Maar. Qualche dubbio anche sugli altri ruoli, mentre il punto fermo è Grozer, che il Consorzio se lo porta letteralmente scritto sulla pelle.

    Reduce da una stagione ben al di sopra delle aspettative, che l’ha portata fino alla finale dei Play Off per il 5° posto, la Top Volley riparte dall’allenatore Fabio Soli, ma per il resto dovrà rivedere buona parte del roster. Bocche ancora cucite sui possibili innesti.

    La conferma del bomber Rok Mozic, grande rivelazione dell’ultima stagione, è il colpo di mercato più importante per Verona, che non contenta è pronta a regalarsi anche due innesti “pesanti” come l’oppostone maliano Keita e l’esperto Perrin. Altro probabile arrivo è quello del centrale Mosca.

    È partito prestissimo il mercato della Gioiella Prisma, con la conferma di tre capisaldi come Falaschi, Alletti e Stefani. Dopo l’arrivo del giovane Ekstrand dalla Svezia, ora la società si muove su profili italiani al centro e stranieri in banda, mentre il nuovo libero dovrebbe essere l’esperto Marco Rizzo.

    Dopo la salvezza conquistata all’ultima giornata la Kioene alza il budget e mira a un campionato più tranquillo, pur non abbandonando la sua politica basata sulla crescita sui giovani. Il primo nuovo arrivo ufficiale è quello di Saitta in palleggio, si parla anche di Zenger e Asparuhov. LEGGI TUTTO