consigliato per te

  • in

    Stoytchev carico a mille: “Giocheremo alla morte, e fra due anni sarà finale scudetto”

    Di Redazione Ospite della redazione sport de L’Arena, Rado Stoytchev è un fiume in piena, tanto che il giornale veneto gli dedica tre interi paginoni, le care vecchie nove colonne, per riportare tutto. Davvero una bella intervista, quella del collega Marzio Perbellini, nella quale il coach di Verona racconta la sua squadra e si racconta, regalando storie e aneddoti legati alla sua carriera da giocatore prima e da allenatore poi. Come quella volta che nel corso di un timeout dovette dare ragione, in una finale di Champions, all’allora 18enne Simone Giannelli: “Lo richiamo per una rotazione che non aveva fatto bene. Lui mi guarda e mi dice: Ma ha ricevuto Urnaut. Siccome avevamo programmato il cambio palla in un certo modo, aveva ragione lui. Avevo sbagliato io e gliel’ho detto subito. La tv riprese tutto, alla fine in conferenza stampa mi chiesero perché avevo dato ragione a un ragazzino. Ma cosa potevo fare, avevo sbagliato io”. Il tono diventa poi serissimo quando si parla della sua Verona, perché le ambizioni della società sono note a tutti, e si sposano perfettamente con quelle di Stoytchev: “Se sono pronto per il prossimo campionato? Ho già in mente rotazione per rotazione, cambio palla e break point, percentuali che voglio raggiungere rotazione per rotazione. I cambi a inizio e fine set. Li ho già programmati, li ho scritti e li ho in testa. Come iniziare i primi mesi di lavoro. Poi lo sport presenta sempre tanti imprevisti, e quando accade bisogna farsi trovare pronti, adattarsi in fretta”. E ancora: “Cosa mi aspetto? Due cose. Che la squadra muoia in campo e non molli un centimetro. E che la città lo riconosca, lo veda. Se faremo queste cose, per vincere sarà solo questione di tempo”. Ma anche su questo, su quanto tempo servirà per primeggiare, Stoytchev ha già le idee chiarissime: “Finale scudetto? Fra due anni, a patto di fare gli stessi progressi fatti negli ultimi dieci mesi. Per questo obiettivo ci vogliono umiltà e lavoro. E rispetto per gli altri. Ma l’obiettivo è chiaro, e tutti lavoreremo per raggiungerlo. Quest’anno intanto proveremo a superare lo scoglio dei quarti di finale playoff”. Ma scalare le gerarchie in Superlega non è l’unico obiettivo messo nel mirino del coach bulgaro. “Vorrei vincere un’Olimpiade. È il mio sogno fin da piccolo. A me manca l’idea di una nazionale. Con la nazionale hai una nazione dietro che ti spinge, si esalta, è felice, piange. Questo mi manca. La Lega ha messo un divieto, una multa per gli allenatori con doppio incarico. Ma allora perché i giocatori lo possono fare e gli allenatori no? Per me è un errore molto grave”. (fonte: L’Arena) LEGGI TUTTO

  • in

    Francesco Cottarelli torna a Taranto, sarà il vice di Falaschi in regia

    Di Redazione Francesco Cottarelli, palleggiatore classe ’96 per 196 cm, veneto di Legnago, sarà il vice di Falaschi. È un volto conosciuto a Taranto, E’ stato tra i protagonisti della cavalcata in Superlega della Prisma nell’anno 20-21, in cui si è alternato con Coscione in regia, totalizzando 22 presenze. Era giunto a Taranto dopo due stagioni a Padova e tre a Piacenza in Superlega.Dopo la promozione, Francesco si è deciso ad accettare la proposta in serie A3 della Saturnia Aci Castello dove ha giocato in diagonale con Lucconi, proprio la diagonale che si andrà a ricomporre a Taranto. Francesco ha iniziato la sua carriera nelle giovanili del Verona per poi passare ad Isola della Scala in B2, e successivamente ha cominciato il suo percorso di crescita che lo ha portato a calcare i taraflex più importanti della massima Serie. “Arrivo da un’annata importante a Catania dove ho giocato e mi sono confrontato con la A3 che è una buona categoria che mi ha fatto crescere perché mi ha dato grande responsabilità. Ringrazio l’allenatore Waldo Cantor con cui mi sono trovato bene e anche la società. Conosco bene Vincenzo Di Pinto con cui ho giocato lo scorso anno a Taranto e so che avrò l’opportunità di migliorarmi ancora molto con lui. Grazie alla società che mi ha rivoluto con sé, i Presidenti Bongiovanni e Zelatore, ho l’opportunità di tornare in Puglia: so come lavora Vincenzo e che annata mi aspetta. Impegnativa al massimo dove sicuramente si migliorerà, Di Pinto è una garanzia ma tutto sta a me e a come migliorerò durante l’anno. La squadra sarà buona con tanti innesti giovani: io arrivo con Lucconi, l’opposto che ha giocato con me a Catania e che conosco molto bene, è forte e so che potrà migliorare molto con Di Pinto, che ci metterà “in riga”, insieme ai due giovani schiacciatori, Charalampos ed Ekstrand su cui sono certo che farà un lavoro tecnico importante. Il confronto sarà senz’altro con Falaschi da cui apprenderò molto, e con Loeppky ed Antonov che sono giocatori esperti e forti e competitivi. Sarà una bell’annata produttiva dove sono certo miglioreremo tutti insieme e non vedo l’ora di cominciare”. Il Direttore Generale Vito Primavera auspica una buona stagione per Cottarelli: “Mi auguro che prosegua con il rendimento che aveva avuto nella bella stagione della promozione, ora si è confermato ad Aci Castello con Lucconi, con cui ha già una buona intesa, e conoscendo già anche il coach partirà sicuramente con una bella base per il lavoro che si andrà a svolgere quest’anno”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Le società di Superlega incassano 18 milioni all’anno dagli sponsor

    Di Redazione 18,6 milioni di euro: questa la cifra incassata nella stagione 2021-2022 dalle squadre di Superlega Credem Banca grazie alle sponsorizzazioni di maglia, con una media di 1,3 milioni di euro per società. È il dato principale che emerge dallo studio “Analisi economica delle sponsorizzazioni – Club di Superlega 2021-2022” realizzato da ChainOn, il marketplace digitale per vendere e comprare sponsorizzazioni nello sport, in collaborazione con StageUp. La ricerca precisa che, di questi ricavi, il 97% (18,016 milioni) arriva dalle partnership commerciali, che comprendono main sponsor, second sponsor e altri sponsor di maglia, mentre il restante 3% (600mila euro) dagli sponsor tecnici, al netto delle forniture di abbigliamento e materiale sportivo. La particolarità della Superlega sta nel fatto che il 46% degli investimenti è riconducibile a tre sole società, in cui il main sponsor coincide con la proprietà: Cucine Lube Civitanova, Sir Safety Conad Perugia e Gas Sales Bluenergy Piacenza. Di questa distribuzione risente anche la suddivisione per settori merceologici: il 15% degli investimenti arriva infatti dal settore arredamenti, con la Cucine Lube in prima fila, e il 12% dal comparto antinfortunistica, legato principalmente alla Sir Safety. In mezzo, al secondo posto, il settore calzature (13,5%) guidato da Leo Shoes, main sponsor di Modena Volley. In totale sono 159 i brand presenti sulle maglie di gara delle squadre di Superlega. I Naming Sponsor, quelli cioè che danno la denominazione alla squadra, sono di gran lunga i più “pesanti” in termini di investimento: 10,58 milioni totali, con una media di 813mila euro per club (ma va considerato che tre società, Cisterna, Monza e Verona, non hanno un naming sponsor). In particolare, 7,94 milioni arrivano dai main sponsor e altri 2,64 dai second sponsor, presenti in sei società al via dell’ultimo campionato (Ravenna, Piacenza, Taranto, Trento, Modena e Perugia). “Rispetto agli altri sport di vertice – analizza Giovanni Palazzi, founder e CEO di ChainOn – la pallavolo maschile vede un maggior coinvolgimento dei territori su cui i Club insistono e di realtà aziendali anche di dimensioni piccole ma radicate nel contesto areale in cui il team opera. Tre team, nella stagione appena conclusa, non hanno trovato un main sponsor seppure impegnate agonisticamente nel campionato più bello del mondo. Questo dato, unitamente alla possibilità di dare visibilità sulla maglia da gioco molto simile a quella degli sport motoristici, suggerisce che esista nel volley un grande potenziale inespresso“. Il rapporto segue quelli pubblicati nell’ultimo bimestre sulle sponsorship di maglia del calcio di Serie A e di basket di Serie A, e precede analoghi approfondimenti sulla Serie A1 femminile e su Serie B e Lega Pro di calcio. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Modena Volley, rinviata la conferenza stampa sul futuro della società

    Di Redazione I tifosi di Modena Volley dovranno attendere ancora per conoscere le novità sul futuro della società, che l’attuale proprietaria Catia Pedrini è in procinto di cedere. La conferenza stampa che avrebbe dovuto annunciare la nuova proprietà, prevista per oggi al PalaPanini, è stata infatti rinviata alla prossima settimana. La società emiliana comunica che il rinvio è avvenuto “a causa di questioni burocratiche legate agli ultimi dettagli della trattativa in essere, finalizzata al passaggio di proprietà delle quote di maggioranza di Modena Volley“, precisando che i problemi “non riguardano la volontà delle parti di portare a termine la trattativa“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Ora Siena sogna la Superlega, col titolo di Reggio. Mechini conferma: “Ipotesi concreta”

    Di Redazione Inutile girarci attorno: dal momento stesso in cui Reggio Emilia ha messo a terra la palla che gli è valsa la promozione in Superlega, tutti sapevano che, a meno di un clamoroso colpo di scena (che infatti non c’è stato), avrebbe continuato a giocare in Serie A2. Ieri (mercoledì 8 giugno) è arrivata la conferma, a mezzo comunicato stampa, e oggi, ma già come ieri e i giorni prima, ci si interroga su chi acquisterà il titolo per giocare nel massimo campionato al posto del Volley Tricolore. Operazione, quella dello scambio dei titoli sportivi, che dovrà essere completata entro il prossimo lunedì 13 giugno. In un primo momento l’indiziata numero uno era Vibo Valentia, poi è parso subito chiaro dai movimenti di mercato che la Tonno Callipo stava costruendo una squadra con l’obiettivo di conquistare questo diritto sul campo (della Serie A2) la prossima stagione. Ecco dunque il colpo di scena delle ultime ore: a giocare in Superlega dovrebbe essere la Emma Villas Aubay Siena. A confermarlo, come riportato oggi da La Nazione, è il vice presidente dei toscani Fabio Mechini: “Si tratta di un’ipotesi concreta. Questa possibilità si è prospettata qualche giorno fa a ciel sereno – racconta -. Sulle prime ci ha presi alla sprovvista perché avevamo già pronta la squadra per l’A2. Ora l’unico timore è capire come ristrutturarla per ottenere la salvezza in Superlega e non bruciare tutto il buono fatto per ripartire”. LEGGI TUTTO

  • in

    Perugia, è toto-allenatore: non solo Grbic e Cretu, ecco gli altri candidati alla panchina

    Di Redazione A tutti gli amanti dell’enigmistica, la Sir Safety Perugia sta regalando un bel rebus da risolvere: quello del prossimo allenatore. Sarà nuovo o lo stesso? Italiano o straniero? Ogni giorno, da qualche settimana ormai, ci si illude di essere vicini alla soluzione, salvo poi rendersi conto che è vero il contrario. Riassunto delle puntate precedenti. Persa (male) la finale scudetto, che seguiva già alla cocente delusione per l’eliminazione precoce in Champions, Nikola Grbic è finito subito sulla graticola. Qualcuno, tra gli addetti ai lavori, ha sostenuto che il presidente Gino Sirci si sarebbe aspettato di trovare sul suo tavolo le dimissioni del suo coach, ma così non è stato e col passare dei giorni è cresciuta l’indecisione sul da farsi da parte della società. Subito è spuntato il nome di Gheorghe Cretu, coach dello Zaksa campione d’Europa ma con un ingaggio forse fin troppo “importante”. Un ostacolo, questo, che nelle ultime ore aveva fatto risalire le quotazioni di Grbic, disposto anche a tagliarsi lo stipendio pur di rimanere. Ma al presidente Sirci, al netto degli obiettivi stagionali sfumati, e della conseguente delusione (e rabbia), continua a non andare giù il doppio incarico dell’allenatore, che a gennaio è diventato anche ct della nazionale maschile polacca, con cui proprio in questi giorni è impegnato nella VNL.Grbic, dunque, no per i motivi di cui sopra. Idem Cretu, salvo ripensamenti, per questioni d’ingaggio. Avanti un altro. Anzi, più di uno. Come si legge sulle colonne del Corriere dell’Umbria, infatti, ora al vaglio ci sarebbero anche le candidature di Andrea Anastasi, Andrea Gardini e Alberto Giuliani. I primi due al momento sono liberi da impegni, cioè non hanno squadra, mentre Giuliani è ancora sotto contratto con l’Olympiakos. Cretu resta in pole position, a patto però che le parti si incontrino quantomeno a metà strada alla voce compenso. Se così non sarà, il prossimo allenatore che siederà sulla panchina dei Block Devils potrebbe parlare italiano, ma con quale accento ancora non è dato saperlo. LEGGI TUTTO

  • in

    Modena Volley annuncerà domani il nuovo assetto della società

    Di Redazione Conto alla rovescia per la rivoluzione in casa Modena Volley. Bisognerà attendere qualche ora per conoscere i dettagli, ma è ormai certo che Catia Pedrini è pronta a cedere la proprietà della storica società emiliana: l’annuncio ufficiale arriverà domani, giovedì 9 giugno, nel corso di una conferenza stampa convocata per le 15 al PalaPanini. La stessa Pedrini aveva fatto sapere nei giorni scorsi che la trattativa per la vendita del club a Giuseppe Vinci si era conclusa con un nulla di fatto; nonostante ciò, secondo i rumors, l’imprenditore ed ex scoutman potrebbe rilevare una quota della società, anche se il socio di maggioranza sarà l’attuale vicepresidente Giulia Gabana. Con la nuova proprietà potrebbero cambiare – per l’ennesima volta – anche gli scenari di mercato: la società spera di riuscire a trattenere due giocatori chiave come Bruno Rezende e Earvin Ngapeth, che nei giorni scorsi erano sembrati sul piede di partenza. In bilico anche la panchina di Andrea Giani, mentre con Yoandy Leal (ancora sotto contratto) si dovrà trattare, visto che per il cubano non sembrano esserci offerte valide. Per il ruolo di opposto, partito Nimir Abdel-Aziz, salgono le quotazioni dell’azzurro Giulio Pinali, uno dei giocatori di proprietà di Modena che tornerebbero alla base, insieme a Tommaso Rinaldi. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    È ufficiale: Reggio Emilia ha deciso di non giocare in Superlega il prossimo anno

    Di Redazione La Conad Reggio Emilia rinuncia ufficialmente a giocare in Superlega la prossima stagione, diritto che aveva conquistato sul campo vincendo il campionato di A2. Appena stamattina avevamo riferito della notizia, riportata da Il Resto del Carlino, che regione e comune sarebbero anche state disposte a pagare l’affitto del PalaPanini di Modena, ma la società ha evidentemente declinato l’offerta rimanendo salda sulla sua posizione di non voler emigrare lontano da Reggio. Continuerà a giocare nel piccolo PalaBigi, dunque, e continuerà a farlo in Serie A2. Di seguito riportiamo integralmente il comunicato della società che spiega, in dettaglio, quali soluzioni erano state prese in considerazione per giocare in Superlega e le motivazioni della scelta poi presa. Foto Volley Tricolore Una soluzione condivisa raggiunta sul tema del campo di gioco – per la prossima stagione sarà quello del PalaBigi – e un lavoro comune avviato, che proseguirà per realizzare la Casa della Pallavolo a Reggio Emilia. Sono questi gli esiti della concertazione avviata all’indomani della conquista della SuperLega da parte della società Volley Tricolore, con incontri serrati tra il Comune di Reggio Emilia, la stessa società, la Regione Emilia-Romagna e la Lega Volley al fine di valutare insieme le possibili opzioni relative al campo di gioco e alla struttura che lo ospiterà. Le opzioni valutate sono state tre. ·    La prima ipotesi era quella di ottenere da Lega Volley una deroga per l’utilizzo della struttura del Palazzetto dello Sport di via Guasco, il PalaBigi, di cui è in fase conclusiva il cantiere per il secondo lotto di riqualificazione integrale. I lavori hanno riguardato fra l’altro infrastrutture, impiantistica, controsoffitto, campo da gioco, oltre a zone spogliatoti, palestre, servizi igienici, vetrature e impianto di illuminazione. Tema centrale nelle valutazioni è stata l’altezza del controsoffitto sul campo di gioco del PalaBigi, ai fini della pratica della Pallavolo ai massimi livelli di campionato. I lavori di riqualificazione in fase di ultimazione consegnano uno spazio in altezza sopra il campo di gioco (distanza tra superficie di gioco e controsoffitto) per metà sopra gli 8 metri e per l’altra metà a quota 9 metri e oltre. Il PalaBigi, dopo la prima fase di riqualificazione che ne ha sensibilmente ampliato la capienza, è dotato di tribune con 4.450 posti complessivi. L’altezza standard del controsoffitto prevista per la SuperLega sarebbe quindi garantita su metà del campo, mentre mancherebbero poche decine di centimetri per l’altra metà. Norma pienamente soddisfatta invece per la capienza (posti disponibili per gli spettatori). Sulla base delle norme Coni per l’impiantistica sportiva e delle leggi nazionali in materia, la Lega Volley, incontrata in queste ore, ha tuttavia dichiarato non derogabile né l’altezza, richiesta in 9 metri costanti, né la capienza della struttura, escludendo perciò a priori la possibilità di giocare la SuperLega al PalaBigi. La possibilità di alzare la copertura del PalaBigi o di abbassare di un metro il campo di gioco, affrontata e analizzata scrupolosamente dai tecnici, è risultata impraticabile sia a livello strutturale e normativo, sia a livello di assetto complessivo dell’edificio e di sicurezza. ·    Seconda soluzione valutata dal tavolo di lavoro: il campo di Modena. Vi sarebbero infatti le condizioni per poter chiedere ospitalità all’impianto sportivo di Modena, assumendo iniziative per abbattere a zero i costi a carico della società e sulle quali il Comune di Reggio Emilia si era impegnato a lavorare. Tale ipotesi però è stata ritenuta non praticabile dalla società sportiva per ragioni tecniche e organizzative. Nello specifico la società, come già annunciato al temine della partita del 26 maggio scorso, non ritiene di potersi trasferire in quanto: a) il radicamento al territorio non è solo uno slogan ma un fatto oggettivo, perché la società stessa vive di molteplici relazioni legate al territorio reggiano; b) già il trasferimento a Rubiera, nella stagione appena conclusa, ha significato per la struttura organizzativa un grande sforzo. ·    E’ risultata infine impercorribile, sul piano economico e della tempistica, la terza soluzione, ovvero l’installazione di una tensostruttura temporanea in grado di ospitare partite e pubblico. Da una prima raccolta di preventivi, è emerso infatti che il costo dell’impianto temporaneo si aggirerebbe sui 2 milioni di euro. Inoltre i tempi, incerti soprattutto in questo periodo, di consegna dei materiali e delle altre forniture necessari alla realizzazione dell’installazione non garantiscono un inizio di campionato in città. foto Federvolley La società Volley Tricolore e l’Amministrazione comunale, in accordo, ritengono perciò più opportuno disputare la prossima stagione nel campionato in serie A2, soluzione che consentirebbe alla squadra di giocare al PalaBigi riqualificato e pronto per la prossima stagione. Nello stesso tempo, Comune e Volley Tricolore si impegnano a proseguire il percorso di lavoro fin qui seguito, per la realizzazione di una Casa della Pallavolo, impianto che in futuro potrà essere necessario per una squadra che ha dimostrato di poter ottenere risultati eccezionali e per una disciplina sportiva radicata nel territorio. “Subito dopo i festeggiamenti per la straordinaria stagione del Volley Tricolore, ci siamo messi al lavoro per fare tutto ciò che si poteva per garantire la SuperLega a Reggio Emilia – dichiara l’assessora allo Sport, Raffaella Curioni – Le regole rigorose della Lega Volley e l’impossibilità, dopo aver ripetutamente analizzato l’impianto e verificato soluzioni tecniche, di modificare proporzioni e altezze del PalaBigi, concepito negli anni Sessanta e sottoposto a vincoli strutturali imprescindibili, non ci hanno consentito di poter utilizzare il campo di gioco del nostro Palazzetto. La possibilità concreta di disputare il prossimo campionato a Modena, dando poi la disponibilità di lavorare sul medio periodo per un nuovo impianto per allenamento e gioco, non ha trovato riscontro nella società per comprensibili motivi organizzativi. Con Volley Tricolore, continueremo a lavorare a una soluzione mentre, terminati i lavori, dal prossimo settembre il PalaBigi tornerà ad ospitare, fra l’altro, il miglior Volley reggiano”. “Sappiamo di avere portato a casa un risultato importante ed inaspettato, merito di una squadra e di una società consapevoli e convinte del loro valore. Il risultato è stato di conseguire, con fatica e passione, una vittoria storica per la Pallavolo reggiana e per la città intera – afferma il direttore generale di Volley Tricolore, Loris Migliari – Poi abbiamo lavorato con il Comune per una soluzione percorribile, ma tempi ristretti e oggettive difficoltà non ci hanno consentito di individuare ipotesi realizzabili. Riteniamo comunque una grande e indiscutibile vittoria aver acceso i riflettori di una intera comunità sul potenziale che può esprimere il nostro sport sia a livello di interesse che di seguito. Ricordiamo che la pallavolo è lo sport che in provincia vanta il maggior numero di praticanti comprendendo sia il settore femminile che il settore maschile. Poter lavorare sulla realizzazione della ‘Casa della Pallavolo’ è un successo che va oltre la vittoria sul campo di Conad Volley Tricolore che è da intendersi come l’inizio un progetto di cui potrà beneficiare tutto il movimento pallavolistico reggiano”. “Ringraziamo – conclude Migliari – il Comune per lo sforzo fatto con noi e un particolare ringraziamento lo vogliamo rivolgere ai tanti tifosi che ci hanno sempre sostenuto o che hanno iniziato a sostenerci. Ripartiamo dal PalaBigi confidando in una stagione avvincente e ricca di soddisfazioni”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO