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    Sirci sibillino: “Anastasi? Non so se sia il migliore, lo vedremo alla fine”

    Di Redazione Di ritorno dalle vacanze in Brasile, il presidente dei Block Devils Gino Sirci ha colto subito la palla al balzo per far fare al suo nuovo allenatore, Andrea Anastasi, il giro della città e concedere alla tv regionale la sua prima intervista esclusiva. Un’intervista, ripresa da La Nazione, nella quale Anastasi si dichiara entusiasta di allenare “una delle squadre più forti al mondo” e per di più in una città “meravigliosa, una delle più belle d’Italia”. Tutto molto bello, insomma: clima disteso, larghi sorrisi, cenni d’intesa. Poi però le parole che non ti aspetti, quelle del presidente che parlando del suo nuovo allenatore afferma: “Eravamo indecisi tra due nomi, ma ce n’erano anche altri. Alla fine abbiamo scelto lui (Anastasi, ndr). Non so se sia il migliore, ma i conti si faranno alla fine”. Un commento che sicuramente farà discutere perché, qualunque fosse l’intenzione, detto così lascia lecitamente spazio alle più varie interpretazioni. LEGGI TUTTO

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    Conad lascia il posto a Susa Trasporti come main sponsor della Sir Safety Perugia

    Di Redazione Nuova veste nella prossima stagione in ambito nazionale per i Block Devils. Nasce la Sir Safety Susa Perugia. Cambia dunque la denominazione della squadra bianconera nelle competizioni nazionali con un avvicendamento nel name sponsor. Conad, marchio storico nel sodalizio perugino che resta comunque anche per il prossimo anno main sponsor, lascia il posto alla Susa Trasporti, altrettanto storico partner societario ed azienda perugina leader nel settore dei trasporti su gomma che, dopo alcune stagioni da sponsor, decide di associare il proprio nome a Leon e compagni.“Si aggiunge un nuovo name sponsor – dice il presidente bianconero Gino Sirci – al nostro sodalizio con Susa Trasporti ad affiancare Sir Safety System, ma con Conad che resta ben saldo nella schiera dei nostri sostenitori sempre come main sponsor. Siamo molto contenti del nuovo accordo raggiunto con Susa che passa da sponsor a name sponsor. Questi anni di collaborazione e gli ottimi rapporti miei e del vicepresidente Maurizio Sensi con Ferruccio Nucci hanno contribuito a questo accordo e questa sinergia ed hanno portato la Susa ad incrementare l’investimento ed il sostenimento verso la società. Tutto questo mi fa evidentemente molto piacere e sottolinea ancora una volta la volontà di dare qualcosa di più al territorio locale, risorsa indispensabile per le nostre aziende”.Azienda con sede ad Ellera di Corciano alle porte di Perugia, fondata nel 1953 da Bruno Nucci, Orlando Lucaccioni e Luigi Cecchetti, la Susa Trasporti conta oggi 45 centri distributivi in tutta Italia, ha come business quello dei trasporti su gomma e dei servizi di logistica e si caratterizza nel mercato per le sue qualità e caratteristiche peculiari che sono il livello del servizio offerto, la velocità, l’affidabilità e la sicurezza garantite ai propri clienti. “Con il presidente Sirci e con Maurizio Sensi c’è un rapporto di amicizia da tanti anni”, spiega il Direttore commerciale ed azionista della Susa Trasporti Ferruccio Nucci. “Siamo sponsor della Sir Volley addirittura dal 2006, quest’anno si sono creati i presupposti per portare avanti un’operazione di marketing diversa, c’è stata l’opportunità di essere name sponsor e dare quindi alla nostra azienda una visibilità importante in ambito nazionale come veicolo di promozione. La pallavolo è uno sport bello e sano, l’ambiente al palazzetto è piacevole e si respira sportività, in più siamo ben lieti di dare il nostro contributo ad una delle realtà sportive sicuramente più importanti del nostro territorio. Ringrazio la società per l’opportunità e naturalmente ringrazio gli altri soci di Susa Trasporti che hanno avallato con entusiasmo la scelta. Pronostici per la prossima stagione? Da persona scaramantica quale sono non faccio previsioni, spero ovviamente che il binomio Sir-Susa porti fortuna e successi alla squadra”.  (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Modena replica a Leal: “Non tolleriamo falsità”

    Di Redazione Che non sarebbe stata una separazione consensuale era nell’aria da tempo, ma la coda polemica su questioni mediche sanitarie tra un giocatore e la sua ex società è un argomento piuttosto inedito per il volley di Superlega. Invece, dopo le accuse tutt’altro che leggere di Yoandy LealLeggi qui l’articoloYoandy Leal spara a zero su Modena: “La mia lesione trattata con superficialità” | Volley NewsEcco la risposta di Modena attraverso un comunicato stampa inviato dalla società a tutte le testate:“Leggiamo con grande sorpresa e delusione le parole di Leal diffuse sui suoi profili social nella giornata di ieri: tacciare di superficialità l’operato dello staff medico di Modena Volley è quanto di più lontano dal vero si possa dire. Yoandy, come tutti gli atleti di Modena Volley, si è sottoposto alle visite mediche di rito al suo arrivo a Modena, visite dalle quali sono emerse questioni fisiche che hanno fin da subito richiesto l’attenzione del nostro staff medico: l’atleta è stato tenuto sotto controllo quotidianamente per tutta la sua permanenza a Modena, con check up, esami, terapie, accertamenti e visite specialistiche. Lui ha per tutta la stagione scelto in totale autonomia a quali sottoporsi tra le procedure mediche consigliate, procedure che per altro hanno in più occasioni coinvolto specialisti di livello nazionale e internazionale” si legge nella nota diffusa dall’ufficio stampa di Modena Volley.Quindi la cronistoria degli ultimi mesi. “A marzo, prima dei Play Off, è stato sottoposto a varie risonanze di controllo con rilettura da parte di uno dei migliori specialisti italiani di patologie sportive e articolari, sulla scorta della quale sono state impostate terapie e carichi di lavoro ad hoc; ovviamente, preme sottolinearlo, tutto ampiamente condiviso con l’atleta che – di nuovo – acconsentiva a determinate cure, rifiutandone altre, sempre a fronte di un riferito benessere da parte dello stesso atleta. Dal punto di vista fisico, quindi, il giocatore stava bene ed era in condizione di giocare. La rilettura del report annuale, un documento che raccoglie tutti i report che giornalmente vengono redatti sulla condizione fisica dei nostri atleti, non lascia dubbi sulla totale infondatezza delle affermazioni di Leal”.E poi l’affondo e la difesa dello staff medico, ma pure verso il rendimento del giocatore, mai stato criticato dalla società modenese. “Le accuse del giocatore risultano tanto più peculiari quando vengono rivolte ad uno staff medico tra i più rinomati a livello nazionale e internazionale: nella scelta della squadra in cui militare, nelle scelte di tantissimi giocatori negli anni ha avuto un peso anche l’altissimo livello dello staff medico che segue la squadra, ogni giorno con grandissime professionalità e serietà. Da ultimo, è necessario sottolineare come, da parte della società, non siano mai arrivate critiche o commenti pubblici sulle ultime due prestazioni del giocatore nella fase più calda e importante della stagione. Modena è una piazza esigente, forse tra le più esigenti al mondo: la pressione a cui sono sottoposti i giocatori, la costante attenzione mediatica e la competenza in materia del nostro pubblico non sono elementi che tutti sono in grado di gestire. Ciò detto, nulla può giustificare un’esternazione come quella di Leal, falsità che non tollereremo oltre”.Discorso chiuso quindi? O Leal vorrà ricevere questo pallone e passare al contrattacco?(fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Yoandy Leal spara a zero su Modena: “La mia lesione trattata con superficialità”

    Di Redazione “È giunto il momento di dire la mia; dato che fino ad oggi mi sono astenuto da qualsiasi dichiarazione ufficiale. Oggi tocca a me“. Sono passate solo poche ore dall’annuncio con il quale la Gas Sales Bluenergy Piacenza ha ufficializzato l’accordo biennale con Yoandy Leal quando lo schiacciatore, ex Modena, decide di rompere il silenzio e togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Prima di tutto ci tengo a precisare che non ho fatto perdere il campionato a nessuno, come invece è stato dichiarato dalla società e dai tifosi. Un giocatore professionista può intercorrere in una lesione più o meno grave; ed in quel caso è DOVERE della società saper trattare il tipo di problematica con le adeguate terapie e trattamenti” puntualizza Leal. Poi la grave accusa nei confronti della società, colpevole, secondo il giocatore, di aver sottovalutato il problema al ginocchio: “La mia lesione è stata trattata con superficialità ed è stata sminuita a tal punto che sostenevano che potevo continuare a giocare e che nel caso in cui non lo avessi fatto era solo per mia volontà; quando in tutta la mia carriera non mi sono tirato mai indietro davanti alle sfide ma anzi ho voluto sempre partecipare in prima linea; perché nel bene o nel male non ho mai abbandonato i miei compagni. Quindi l’ultima delle mie intenzioni era quella di non giocare, chi mi vive nel privato sa bene quanto io abbia sofferto per questa mia impossibilità”. “Alla fine dei conti ciò che realmente importa sono le prove – prosegue nel suo sfogo – ; io ho fatto accertamenti e visite proprio per mostrare che le mie problematiche erano REALI…e forse anche peggiori di quel che si pensava!!! Motivo per cui mi sono ritrovato a dover fermarmi due mesi e due settimane, nelle quali ho dovuto affrontare delle terapie intensive per poter riiniziare a giocare con la nazionale brasiliana”. “Ci tengo a sottolineare tutto ciò perché ne va della mia immagine e serietà come atleta. Ho sempre adempito a tutti i miei doveri ed ho sempre cercato di dare il meglio. Non voglio che passi un messaggio sbagliato di me, sia come atleta che come persona” chiarisce in conclusione. “Ringrazio tutte quelle persone che nonostante tutto mi hanno sempre sostenuto”. (fonte: Instagram Yoandy Leal) LEGGI TUTTO

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    Matteo Piano: “Spero di essere il miglior capitano che posso essere”

    Di Redazione Le prime parole di Matteo Piano dopo la firma dell’accordo biennale che legherà il centrale astigiano all’Allianz Powervolley per le prossime due stagioni. Una conferma di continuità e qualità importante per il club e per lo scacchiere di coach Piazza. Matteo Piano, capitano dell’Allianz Powervolley Milano anche per la prossima stagione. Mi ricordo l’inizio dello scorso campionato la tua metafora dell’arazzo su quello che sarebbe stato il vostro percorso. Alla luce di quello che avete conquistato, questo arazzo ora come te lo immagini? “Mi immagino un arazzo che è cambiato in corso d’opera. Credo che abbiamo iniziato a tessere il nostro arazzo i primi mesi, poi abbiamo avuto un momento in cui ci siamo fatti un po’ di domande, ci siamo ritrovati e abbiamo magari sfilato alcuni fili iniziali per poi andare a ritessere nel 2022 in maniera importante, quando abbiamo aggiunto dei colori importanti che Milano non ha mai visto, soprattutto nella parte centrale della nostra stagione: ad esempio la Final Four, ma penso anche il quinto posto in regular season che è stato un piazzamento che non avevamo ancora raggiunto negli ultimi anni”. Possiamo definirti un capitano accogliente, quel senso di aggregazione che è sempre emerso nei roster di Milano, merito dello zoccolo duro di cui certamente sei il portavoce principale. Senti che questo tuo ruolo sia evoluto in questi anni e che, anzi, abbia ancora margine di evoluzione? “Spero di essere un capitano accogliente, ci provo. Credo di essere una persona accogliente, credo anche che ogni tanto, essendo un ragazzo emotivo e sensibile, ho un bel temperamento; tutto questo nel suo insieme mi fa vivere le persone in maniera autentica e diretta. Forse questo potrebbe minare un pelo l’accoglienza. Spero di essere stato un capitano accogliente in questi anni, posso dire che allo stesso tempo ho trovato delle squadre accoglienti, così come lo sarà la prossima, non ho molti dubbi, ho la speranza”. “Nel 2017, mi ricordo che durante il mio primo anno a Milano avevo un po’ paura di dover fare qualcosa in più. Ad un certo punto ho capito che dovevo essere me stesso, non bisogna fare qualcosa in più delle volte, bisogna fare bene le cose che sappiamo fare bene, poi, ovvio, c’è sempre da aggiungere; Quindi l’ho risolta così, dando importanza ai valori in cui credo, a tutte le emozioni che sento e a quello che percepisco dalle persone che ho vicino. Non sarò il miglior capitano del mondo, ma spero di essere il miglior capitano che posso essere. Margini di miglioramento? Assolutamente sì, mi dà molta carica questa veste, perché credo che questo sia un rinnovarsi per Milano, e di riflesso anche la mia vista coglie le sfumature più belle e il margine di crescita che si può avere”. Qualcuno potrebbe pensare che, dopo tanti anni nella stessa società come capitano, questo ruolo diventi quasi automatico. In realtà è evidente come ogni stagione Matteo riesca a dare sempre quel valore aggiunto per sé e per i suoi compagni. Dove cerchi lo stimolo per dare quel quid in più? “Credo che bisogna essere contenti delle cose che si scelgono di fare, se si può soprattutto. Ho scelto di fare pallavolo e qui sono il capitano: da una parte è una responsabilità e dall’altra un’opportunità. Ci sono delle responsabilità, sono consapevole dei doveri che ho verso gli altri, e delle opportunità tra cui sicuramente quella di “essere” che è qualcosa di prezioso. Da questo punto di vista per me è stato molto importante essere capitano perché è come se da una parte potessi semplicemente essere nella mia strada, nel mio percorso pallavolistico e non senza pormi dei problemi. Nelle squadre in cui ero capitano cercavo di guardare gli altri, lo faccio adesso e lo facevo in passato, sia che fossero più vecchi o più giovani, sia il comportamento degli altri capitani. È importante guardare gli altri per apprendere qualcosa da loro. È questo che mi piace di più dello star qua, credo di aver una fortuna che sfrutto al meglio e se faccio con gioia quello che mi piace fare penso ne giovino tutti e viceversa, i miei compagni, tutte le persone che lavorano in Powervolley, se riescono a svolgere il loro compito e ad essere se stessi con gioia poi tutto si trasforma in una giostra, ci si diverte tanto”. Milano sta compiendo stagione dopo stagione dei grandi passi avanti: penso alla Challenge Cup l’anno scorso, la F4 di Coppa Italia quest’anno, e il posizionamento al quinto posto in campionato. Insomma si sta portando avanti un progetto che prevede obiettivi decisamente ambiziosi, lo ha dichiarato più volte il presidente Fusaro nel corso della stagione. In questo senso come gestisci la tua figura di leader emotivo in relazione alla squadra? “È bello che questi obiettivi crescano ed è bello che anche ognuno di noi non solo venga preparato adeguatamente a saperli vivere, ma anche a preparare gli obiettivi più grandi. Mi ricordo la prima partita della scorsa stagione: il mio obiettivo era vivere il palazzetto, vivere il pubblico. C’era la motivazione delle persone che è stata grandissima, infatti secondo me abbiamo giocato una partita particolare. Io ci auguro questo e vorrei essere bravo a farlo tutto l’anno. Il saper godere delle cose che si hanno, semplicemente giocare delle partite di pallavolo con del pubblico all’Allianz Cloud, penso sia qualcosa di estremamente bello e importante. Penso sia un bel gesto che devo ricordarmi di fare tutto l’anno e sapere che ogni partita è qualcosa di prezioso, perché ci sono tante persone che fanno parte di quel evento e noi siamo i principali protagonisti, abbiamo veramente un ruolo ad hoc quindi spero sia una cosa da fare insieme ai miei compagni. C’è un augurio che ti fai in vista della prossima stagione? “Mi piacerebbe molto confermarci nella parte alta della classifica, mi piacerebbe ripetere la Final Four di Coppa Italia perché ci sarebbero molti miei compagni, con cui ci sono andato quest’anno, con cui potrei affrontarle con quel espiro diverso. A questo punto la Challenge Cup, non si sa ancora, ma anche andare in Europa mi piacerebbe. Più di tutto però mi piacerebbe che l’Allianz Cloud diventasse un punto di riferimento per la pallavolo, in Lombardia, a Milano e in gran parte dell’Italia. Mi piacerebbe che questo palazzetto iniziasse veramente a muoversi ancora di più, e per farlo bisogna giocare bene a pallavolo, essere una squadra carismatica, portare vittorie con squadre importanti, mi piacerebbe che ci sia tanto calore nel nostro palazzetto che è collegato alla nostra pallavolo”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Niente operazione per Tommaso Stefani: l’azzurro è già al lavoro a Taranto

    Di Redazione La Gioiella Prisma Taranto ha smentito la notizia diffusasi nei giorni scorsi secondo cui l’opposto Tommaso Stefani, che aveva lasciato il ritiro della nazionale Under 22, sarebbe stato costretto a sottoporsi a un intervento chirurgico per un problema alla spalla. La società ha definito la voce “destituita di ogni fondamento“, comunicando che il giocatore ha già iniziato gli allenamenti a Taranto in vista della nuova stagione sportiva. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Giacomo Raffaelli torna a Siena: “Bei ricordi”

    Di Redazione 30 giugno 2015, la Emma Villas annuncia l’arrivo del giovanissimo Giacomo Raffaelli. Un esordio in Serie A per entrambi, per Siena, neo promossa, e per lo schiacciatore originario di Grosseto promessa del Club Italia. 24 giugno 2022. Ricomincia da qui la storia tra Giacomo e la Emma Villas Aubay Siena. In sette anni Raffaelli (classe 1995) ha acquisito esperienza calcando il campo della SuperLega con Ravenna e Cisterna, ha sperimentato un campionato straniero come quello francese, ha continuato a vestire la maglia azzurra con la quale aveva conquistato il bronzo proprio l’anno del suo primo arrivo a Siena con l’Under 23 di Michele Totire, ha messo in bacheca una Challenge Cup del 2018 e un oro alle Universiadi del 2019. “Avevo lasciato dei bei ricordi a Siena nonostante le normali difficoltà che un club può avere nella sua prima stagione in Serie A. Ma sia con la società che con alcuni dei compagni di squadra dell’epoca sono tuttora in ottimi rapporti. Per quanto riguarda la Emma Villas di oggi, ho seguito tutte le vicende legate al passaggio alla massima categoria e la conferenza stampa del Presidente Bisogno in cui si indicava la salvezza quale primo obiettivo di questa nuova stagione in SuperLega. In corso d’opera vedremo poi quelli che saranno i nuovi traguardi che potremmo raggiungere.” Raffaelli è stato tra i protagonisti dell’ultimo ottimo finale di campionato di Cisterna nei Play Off 5° posto. “L’esperienza con Cisterna la scorsa stagione dimostra che possono nascere sempre nuovi scopi. I play off 5° posto sono una meta importante. Non sarà facile arrivarvi, per nulla scontato, ma è un altro obiettivo che possiamo e dobbiamo considerare.” “Dovremmo fare un bel gruppo naturalmente. – aggiunge –  Con Maarten (Van Garderen) ho una grande amicizia. Con lui ci sentiamo spesso e ci vediamo tutte le estati per trascorrere qualche giorno insieme. Questo è un ottimo punto di partenza per creare un gruppo.” Raffaelli è il terzo nome che si aggiunge a quelli di Petric e Van Garderen nel reparto schiacciatori a disposizione di Coach Montagnani. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Milano conferma il suo capitano: rinnovo biennale per Matteo Piano

    Di Redazione L’annuncio del rinnovo all’ombra della madonnina è ufficiale, Matteo Piano vestirà per altre due stagioni la maglia numero 11 con i colori di Milano e vivrà insieme ai suoi altre stagioni da protagonista per continuare a sorprendere dentro e fuori dal campo. L’associazione viene addirittura spontanea quando si pensa all’Allianz Powervolley: Matteo Piano ha saputo cucire su di sé il ruolo di capitano in un modo così personale che non ha impiegato molto tempo a diventarne un simbolo. Il suo carisma, d’altronde, catalizza l’attenzione dei suoi compagni, della società e del pubblico milanese: Matteo nella sua genuinità e nella sua umiltà sa emozionare sé stesso e gli altri. Un vero e proprio leader emotivo che ha ancora tanto da dare a Milano e, viceversa, tanto questa città vuole dare a lui e di riflesso al club del presidente Lucio Fusaro. La punta di diamante di un progetto che condivide in tutte le sue forme e su cui la società vuole puntare per dare continuità e fiducia a quello che è stato un dare e avere spontaneo. La qualità degli obiettivi è direttamente proporzionale all’energia con cui Matteo riveste il ruolo di capitano dell’Allianz Powervolley, con sincera semplicità e grande determinazione, un connubio che lo distingue come uomo e come giocatore. Il fil rouge del progetto dell’Allianz Powervolley che prende forme sempre più importanti, rinnovando con continuità e con fiducia il proprio percorso; di questo ne è convinto anche coach Piazza, che commenta così il rinnovo del centrale: “Il rinnovo di Matteo è un passo molto importante per la società, dimostrando continuità e volontà nel proseguire sulla strada della tecnica ma anche della grande qualità umana e morale che Matteo sa unire. Sarà il faro della squadra come lo è stato in passato, ma lo sarà sempre di più in futuro. Matteo è un po’ la chioccia e un po’ il comandante in campo di questa Powervolley che dovrà stupire“.  Portavoce della società per riflettere sull’importanza del rinnovo del centrale di Asti e dichiarare il proprio entusiasmo è il direttore sportivo Fabio Lini: “È difficile pensare a Matteo Piano con un’altra maglia, questo sarà il suo sesto anno con noi, è cresciuto insieme alla nostra società. Il rischio quando si parla di Matteo Piano è quello di dire tante cose perché è una persona polivalente con delle doti non comuni al di fuori dal campo e con delle qualità morali importanti. È giusto che sia il nostro capitano e vorrei porre l’attenzione su Matteo Piano giocatore: dal primo giorno di ogni anno si è sempre messo in discussione, lavora per migliorare. È reduce da una stagione strepitosa dove ha vinto per distacco la classifica dei muri, migliora ogni anno in attacco e al servizio. È un ragazzo che ha fame di imparare, l’età mai come in questo caso passa in secondo piano. Sono felice ed emozionato a pensare che sarà ancora lui il nostro capitano per almeno altre due stagioni“. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO