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    Padova, il presidente Bettio: “Per la salvezza possono bastare due punti”

    Di Redazione

    Volata salvezza sempre più intricata quella tra Pallavolo Padova, Emma Villas Aubay Siena e Gioiella Prisma Taranto: a 4 turni dalla fine della regular season le tre squadre sono separate da un solo punto e si giocano i due posti disponibili per evitare la retrocessione. Il presidente padovano Giancarlo Bettio crede nella missione salvezza e al Corriere del Veneto spiega: “Ho guardato il nostro calendario e quello delle avversarie, e secondo me possono bastare 2 punti nelle ultime 4 partite. Noi avremo da affrontare il derby con Verona e due corazzate come Trento e Piacenza, oltre a Monza, ma anche le nostre rivali hanno impegni sulla carta molto complicati, oltre allo scontro diretto“.

    “Ce la dovremo mettere tutta – aggiunge Bettio – ma sapevamo dall’inizio che sarebbe stata durissima. Se poi retrocederemo non sarà un dramma: prepareremo un anno in A2 cercando di tornare su immediatamente. Ma non ci voglio pensare, ho molta fiducia che ce la faremo“. E il ds Stefano Santuz aggiunge: “Penso che una partita chiave sarà quella di domenica con Verona. Se vinciamo la prossima non dico che sia fatta, ma facciamo un grosso passo in avanti“. LEGGI TUTTO

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    Simone Giannelli verso la sfida con Trento: “Mi aspetto di soffrire”

    Di Redazione

    Ormai sta diventando un’abitudine per Simone Giannelli quella di affrontare la “sua” Itas Trentino da avversario, con la maglia della Sir Safety Susa Perugia. Ma il match contro la squadra di cui è stato la bandiera per 10 anni avrà sempre un sapore un po’ speciale per il regista azzurro, che al Corriere del Trentino confessa: “Il tempo passa, ma i miei sentimenti per Trento non cambiano. È il luogo in cui sono nato e cresciuto sportivamente. Non vedo l’ora di vivere quella che sarà sicuramente una grande sfida“.

    “L’Itas non mi ha stupito l’anno scorso – spiega Giannelli – e quest’anno penso che stia facendo ancora meglio, sfruttando l’esperienza accumulata nella scorsa stagione. Le gare contro i gialloblu sono molto impegnative anche sul piano psicologico“. E quella di domenica, secondo il palleggiatore, non farà eccezione: “Credo che sarà una partita molto importante, in grado di offrire spunti preziosi a entrambe le squadre anche in vista della Final Four di Coppa Italia. Mi aspetto di soffrire domenica, ma anche questo è il bello dello sport. Sarà una sfida tosta e noi dovremo essere più tosti di loro per vincere“.

    Perugia e Trento, oltre che per scudetto e Coppa Italia, potrebbero competere anche per la Champions League, ma Giannelli dribbla la questione: “Non voglio guardare troppo avanti, perché se voli rischi di cadere“. E sul ruolo di favorita della Sir aggiunge: “La pressione su Perugia c’è a prescindere dalle vittorie, è una questione di mentalità. Personalmente, però, dopo ogni gara resetto e riparto. Sono abituato a non esaltarmi per una vittoria e non deprimermi quando perdo, ma avverto pressione anche quando gioco una partita a carte. Ho sempre amato le sfide“. LEGGI TUTTO

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    Scosse di terremoto a Siena, rinviata in via precauzionale la sfida con la Lube

    Di Redazione

    La Lega Pallavolo Serie A informa che la gara tra Emma Villas Aubay Siena e Cucine Lube Civitanova, valida per l’8a giornata di ritorno di SuperLega Credem Banca in programma per domenica 12 febbraio 2023, è rinviata a data da destinarsi così come disposto dall’ordinanza urgente emessa dal Sindaco di Siena in via cautelare e precauzionale a causa degli eventi sismici che stanno colpendo la città in queste ore, prescrivendo quindi la chiusura di tutti gli impianti sportivi comunali fino al 12 febbraio compreso.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Per Perugia riposo con Trento all’orizzonte. Anastasi: “La partita con l’Itas sarà fondamentale”

    Di Redazione

    Giovedì di recupero per la Sir Safety Susa Perugia. Coach Anastasi, dopo i ritmi altissimi di allenamento a cui ha sottoposto la squadra in questi ultimi giorni, ha concesso ai Block Devils 24 ore di riposo fisico e mentale. La squadra tornerà al PalaBarton domattina per una sessione di lavoro fisico in sala pesi e poi nel pomeriggio sul campo per l’allenamento tecnico che darà il via allo sprint in vista del big match di domenica in casa dell’Itas Trentino.

    Di Trento e di tanto altro ha parlato in settimana lo stesso allenatore umbro: “La partita di domenica con Trento è importante, per quello che ci riguarda, soprattutto dal punto di vista conoscitivo anche se poi è una squadra che conosciamo bene avendoli già affrontati tre volte in questa stagione. Per noi adesso la priorità sono i momenti clou della stagione stessa e il primo in ordine di tempo è certamente la Coppa Italia. Detto questo, andremo a Trento con grande attenzione, molto cauti e cercando di giocare al meglio. Contro di loro abbiamo sempre avuto difficoltà, le vittorie precedenti sono state tutte molto sofferte, sono gestiti da un grandissimo allenatore ed hanno in rosa grandissimi giocatori“.

    Il tecnico bianconero spiega a grandi linee il tipo di lavoro a Pian di Massiano in questo febbraio senza impegni infrasettimanali: “Sto investendo molta attenzione nella nostra fase muro-difesa. Alcuni aspetti del gioco, come l’attacco e la battuta, sono più in mano ai grandi interpreti mentre l’organizzazione del gioco è una priorità dell’allenatore così come la gestione del gruppo. In generale sto cercando di tirar fuori il meglio dai ragazzi. Stiamo lavorando parecchio, abbiamo la fortuna in questo periodo di poter dedicare tutta la settimana all’allenamento“.

    È in arrivo la fase più delicata e più importante della stagione, ma la filosofia di Anastasi rimane sempre la stessa riscontrata dal primo giorno di preparazione: “Vivo la stagione molto serenamente appuntamento dopo appuntamento. Seguo naturalmente l’evolversi della Champions e della Superlega, ma la classifica la guardo poco. Adesso sto studiando ovviamente Trento in vista di domenica, ma sto studiando in particolare Piacenza in vista della semifinale di Coppa Italia. Cerco di concentrarmi su una cosa, ora sono molto concentrato sul weekend del 25 e 26 febbraio e non vado oltre perché significherebbe sprecare energie“.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Gioiella Prisma Taranto nel “Tempio del Volley”. Alletti: “Ogni domenica sarà una battaglia”

    Di Redazione

    Domenica alle 18 la Gioiella Prisma Taranto, impegnata in questa corsa serrata per l’obiettivo finale, sarà di scena a Modena, in una trasferta nel tempio del volley, il PalaPanini, dove gli ionici tenteranno l’impresa contro la seconda in classifica a pari merito con Trento, la Valsa Group Modena.

    All’andata, nella gara dello scorso novembre, i gialloblù ebbero la meglio al PalaMazzola nonostante un primo set brillante vinto dalla Gioiella Prisma, un’ottima rimonta sul finale del secondo set ed un terzo set giocato alla pari. La battaglia è perdurata anche nel quarto parziale, ma la supremazia dell’opposto Lagumdzjia, autore di 24 punti, mvp del match e l’illuminata regia di Bruno avevano fatto pendere l’ago della bilancia a favore del team di Giani. Ottima anche la prestazione di Ngapeth che decise le sorti del terzo parziale con ottime giocate e servizi.

    Ieri sera Modena è stata autrice di una prova superlativa nei quarti di finale Cev Cup contro il Lubiana, vincendo 3-1 nonostante alcune difficoltà in ricezione: per Tommaso Rinaldi, autore di 20 punti con il 52% in attacco (senza errori né murate subite), 3 muri e ben 5 aces. Brillano anche Giovanni Sanguinetti (89% in attacco) ed Adis Lagumdzija (17 punti), ma è a muro che i modenesi hanno la supremazia nel terzo e nel quarto set, con un contributo importante di Stankovic.

    Un team con molte potenzialità e con grande efficacia nel cambiopalla, team cresciuto partita dopo partita e che darà tutto contro i rossoblù. Gli emiliani sono reduci da due belle vittorie con Cisterna e Siena, in due partite molto tirate in cui hanno dimostrato di essere una squadra coriacea e determinata, che lotta per un secondo posto sicuro per poter disputare i play-off in una posizione favorevole.

    Taranto, dopo il risultato contro Trento in cui ha giocato alla pari per tre set contro una squadra in cui militavano diversi campioni del mondo, ha ancora di più acquisito la consapevolezza di poter raggiungere qualsiasi risultato anche contro la pari punteggio Modena, dando però ognuno più delle proprie capacità, ovvero mettendoci un valore aggiunto anche quando si sta dando tutto, missione davvero difficile ma non irraggiungibile.

    Il vicecapitano Aimone Alletti fa il punto della situazione: “Siamo entrati nel momento clou della stagione. Siamo consapevoli che ogni domenica sarà una battaglia, una finale. Ci stiamo allenando cercando di portare in palestra quella cattiveria e determinazione che poi servirà la domenica durante la partita. Modena è un Top Club, ovviamente per riuscire a metterla in difficoltà servirà dare più del 100%. Partendo dalla nostra battuta. Ma servirà una prestazione a 360 gradi“.

    Gli arbitri dell’incontro, visibile come sempre sulla piattaforma di volleyballworld.tv, saranno Pozzato Andrea e Rossi Alessandro.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Perugia, senti Grbic: “Con me Leon, Giannelli e Plotnytskyi non al top”

    Di Redazione

    “Perugia è una squadra molto forte. Mi fa piacere vedere che i giocatori che abbiamo scelto di prendere, e quelli cui abbiamo deciso di prolungare il contratto, stanno rendendo bene. Questo bel momento è dato anche da altre cose come la salute. Il Covid non incide più come prima, inoltre sono stati diversi i problemi fisici che ora non ci sono e spero non ci saranno in futuro così Perugia potrà essere competitiva fino in fondo”.

    A parlare, intervistato dal collega Carlo Forciniti per il Corriere dell’Umbria, è l’ex allenatore dei Block Devils, Nikola Grbic, che dopo l’esonero ha continuato a vivere nella città umbra (il figlio gioca nelle giovanili della Sir, ndr) e dunque segue ancora molto da vicino la sua ex squadra.

    Dichiarazioni che più che “inquadrare” e celebrare gli ottimi risultati che sta ottenendo la Sir, sembrano quasi voler trovare uno, anzi più alibi alla passata stagione. Detto della “salute” di cui gode ora la squadra, Grbic pone l’accento anche sulle avversarie: “Il campionato si è indebolito – afferma -. Modena e Civitanova non sono le stesse della scorsa stagione e anche Trento ha comunque perso parecchie partite”.

    foto Sir Safety Conad Perugia

    Pochi, a suo dire, anche i meriti di chi gli è succeduto sulla panchina, ovvero Anastasi: “Senza nulla togliere ad Andrea, un amico ed un allenatore esperto, ci sono tante cose che incidono. Ad esempio Plotnytskyi la scorsa stagione non era quello di adesso e Giannelli ha dovuto ambientarsi visto che cambiava squadra per la prima volta, mentre ora va col pilota automatico. Per non parlare di Leon, aveva fatto un girone d’andata da incorniciare, poi ci si è messo di mezzo l’infortunio”.

    “Dire che lo scorso anno non si andava così bene come ora perché cambiavo poco, e dire ora che va tutto bene perché si cambia spesso (in riferimento alle rotazioni che invece applica Anastasi, ndr) credo sia esagerato. Alla fine di ogni allenamento ci si confrontato con lo staff e con Cisco Recine, nessuno mi ha mai suggerito che avrei dovuto cambiare di più gli interpreti”.

    “Concordo con Recine quando dice che la panchina dello scorso anno non aveva la profondità che ha oggi – conclude –. La panchina di questa Sir farebbe i playoff”. LEGGI TUTTO

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    Ishikawa racconta la “sua” Milano: “Sono molto contento di essere ancora qui”

    Di Redazione

    Le parole di Yuki Ishikawa dopo il prolungamento del contratto che legherà il giocatore giapponese all’Allianz Powervolley fino alla stagione 2024-2025. Una conferma importante per il club di Lucio Fusaro, che a stagione ancora in corso si assicura il capitano della nazionale giapponese, reiterando la fiducia nelle qualità del giocatore e del ruolo importante che si è ritagliato all’interno della squadra meneghina.

    Yuki Ishikawa, confermi per la quarta volta consecutiva la maglia dell’Allianz Powervolley Milano, ci racconti le tue emozioni?“Sono molto contento di essere ancora qui a Milano anche l’anno prossimo, anche se siamo ancora a campionato in corso e non so molto cosa dire, solo che sono contentissimo”.

    Da quando sei in Italia, come ci hai già detto, sei cresciuto molto. Che consapevolezze ti stai portando dietro, sia come giocatore sia come uomo?“Per me Milano è la squadra migliore, da quando sono arrivato a Milano piano piano sono cresciuto tanto, e ogni anno come squadra abbiamo aggiunto qualcosa, stiamo facendo bene. Voglio crescere, sia a livello individuale sia come squadra. Anche come uomo sto crescendo tanto, essere capitano della mia nazionale mi aiuta molto in questo e mi permette di aiutare la squadra, voglio continuare così anche l’anno prossimo e voglio mettere in campo più spesso il mio “essere capitano””.

    Rispetto al tuo primo anno a Milano, in cosa ti senti migliorato in modo particolare?“Quando sono arrivato c’era il covid e il pubblico non c’era, a differenza di quest’anno dove ci seguono tante persone, questo ha cambiato tutto. Se ci sono tanti tifosi, la motivazione diventa altissima”.

    Siamo quasi al termine della Regular Season e ora come ora nulla è certo, ogni gara è come se fosse una battaglia in vista dei Play Off. Come state vivendo questo campionato come squadra?“Il campionato è molto complicato, quest’anno è così. Il girone di andata è stato un po’ così e così con qualche sconfitta, ma rimango contento della qualificazione alla Final Four di Coppa Italia. Questo è un momento molto importante per noi, ci aspettano ancora Piacenza, Trento, Civitanova e Taranto e ognuna di queste partite sarà come una finale per noi, ci dobbiamo preparare al meglio”.

    Sei stato uno dei protagonisti dei traguardi più importanti raggiunti dall’Allianz Powervolley (CEV Challenge Cup e due qualificazioni alla Final Four).“Ogni anno stiamo facendo qualcosa di nuovo e vorremmo farlo anche quest’anno, magari vincendo la semifinale di Coppa Italia oppure superare i quarti di finale Play Off, se dovessimo riuscirci potremmo fare un altro step in avanti. Vogliamo provarci”.

    Stai vivendo una Milano con il 100% di pubblico“Mi piace moltissimo, quando faccio punto sento le urla e gli applausi e sono felice felice”. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Daniele Mazzone: “Siena c’è, abbiamo ritrovato le nostre sicurezze”

    Di Roberto Zucca

    Avere trent’anni, per Daniele Mazzone, significa entrare in una dimensione fatta di certezze, consapevolezze, di somme e sottrazioni, di bilanci e obiettivi. Parlare con Daniele è sempre stato, per chi scrive questo colloquio, un motivo per uscire dalla canonica intervista di cartello, per confrontarsi con ciò che si è diventati e con le dinamiche degli eventi che hanno portato ad essere altro rispetto al passato. Daniele racconta la pallavolo molto bene, ma analizza anche se stesso rispetto al farne parte. E lo fa senza risparmiarsi la sua proverbiale sincerità e la trasparenza che magari, agli occhi di molti, non sempre paga:

    “Mentalmente l’ingresso nei trent’anni mi ha dato la possibilità di mettere sul tavolo tutto. Sono certamente cambiato rispetto a colui che pensava di avere solo il sacro fuoco della pallavolo. Non sono più solo quello, e francamente la pallavolo non è più così una questione di vita o di morte. Prima le Olimpiadi erano il traguardo di una carriera, ora col non averle raggiunte ci ho anche fatto pace. Iniziando a pensare alla carriera, a una progressione rispetto a quegli anni, e a nuovi obiettivi. Ho anche pensato a cosa sarà il dopo, con mio fratello ho buttato giù delle idee, di cui non posso ancora fare menzione, ma nelle quali penso di buttarmi una volta che vorrò cercare altro, oltre quello che ho attualmente“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Le dirette su Twitch con suo fratello Paolo raccoglievano centinaia di appassionati.

    “Mazzo Talks è stato un progetto divertente, finché abbiamo avuto entrambi la passione e il tempo per seguirlo. Poi Paolo ha cominciato a lavorare con assiduità nel mondo della preparazione atletica e io non avevo più il tempo di stare dietro a tutto. Avevamo sviluppato un format nel quale parlavamo dello sport che entrambi praticavamo, Paolo infatti ha giocato a Santa Croce, trattando anche il contorno, come la preparazione fisica, con l’aiuto di esperti del settore. Ci siamo divertiti“.

    Lei dà l’idea di essere un perfezionista. Non è il pallavolista da cazzeggio.

    “Me lo concedo e parlo anche parecchio, come avrà notato. Però quando c’è da lavorare o da fare le cose seriamente, non mi tiro indietro. Forse è quello che mi ha tenuto in piedi, ovvero il fare tutto con la massima professionalità e mettendo il 300% di me stesso in ciò che facevo“.

    Un periodo per lei che coincide con alcune importanti affermazioni di Siena contro Piacenza, Cisterna e Padova. Siena c’è?

    “Siena c’è. Vincere è sempre bello, perché torni in palestra la settimana successiva con la voglia di continuare. È chiaro che magari non sarà sempre così. Come si suol dire, dobbiamo ancora fare legna. Ma certamente agli scontri salvezza dobbiamo arrivare con la consapevolezza di dover dare il massimo possibile“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    L’esonero di Montagnani è stato uno spartiacque?

    “Farei studiare a qualche analista quanti esoneri coincidono con una vittoria la domenica successiva. È un fenomeno interessante, forse perché spiega la naturale conseguenza dell’avvertire il cambiamento o il semplice cambio di rotta. Diciamo che la prima vittoria contro Piacenza è stato un deterrente. Poi siamo tornati a lavorare anche in palestra e certamente abbiamo cominciato a lavorare diversamente, come si fa ogni volta che si cambia rotta e si ha una nuova guida. I risultati sono arrivati. Quindi significa che questa squadra può portare dei buoni risultati“.

    Si è chiesto perché una squadra così facesse fatica a vincere la domenica?

    “Te lo chiedi e alle volte fatichi a trovare le risposte. Sulla carta hai degli elementi ottimi, persone che hanno una bella esperienza alle spalle e che fuori dalla stagione di Siena, hanno fatto molto bene. Quando perdi tanto, anche se hai una decina di anni di esperienza alle spalle in Superlega, perdi un po’ tutte le sicurezze. Le stiamo ritrovando, e penso si sia anche visto“.

    Ora tutte hanno paura di trovarvi sulla propria strada.

    “Non so se questo spaventa, ma certamente sanno che, se vogliamo, la partita ce la giochiamo assolutamente“.

    La vera pecca è stato l’infortunio di Giulio Pinali. Mi dice che cosa si prova nel momento in cui si vede un compagno di squadra subire qualcosa di quel tipo? C’è immedesimazione?

    “Non è un discorso semplice da affrontare. Ovviamente il sentimento che provi è un enorme dispiacere, soprattutto perché la gravità dell’infortunio era evidente da subito. D’istinto non sono andato a togliergli il respiro, perché credo che in quel momento un giocatore debba restare solo con il suo dolore. Ho cercato poi di sdrammatizzare, dicendo che deve sempre usare le cavigliere come quelle che uso io. Poi nei giorni successivi ci siamo scritti. Non mi appartiene il fatto di scrivere messaggi social per augurare a Pino una pronta guarigione. Preferisco ritagliarmi un momento per sentirlo in privato, e dire ciò che dovrà fare per tornare nella condizione di prima. Giulio tornerà quello che era, ne sono certo“.

    Nei momenti difficili come questi, gli amici contano?

    “Sei solo, ma avere qualcuno con cui confrontarsi e con cui pensarla allo stesso modo, in questo mondo, aiuta“.

    foto Emma Villas Volley

    Chi la pensa come lei?

    “Ivan Zaytsev, Micah Christenson, Totò Rossini. Sono amici, sono stati amici oltre ad essere compagni di squadra. Con loro mi fa piacere avere un confronto su tanti aspetti della carriera, anche perché abbiamo una visione molto simile della pallavolo“.

    Mi dice a che punto della sua carriera è arrivato?

    “Un punto in cui mi piacerebbe costruire qualcosa di più dell’essere un giocatore di pallavolo professionista. Mi piacerebbe trovare una donna con cui costruire una famiglia, con cui condividere una vita fatto di aspirazioni diverse ma concrete. Una persona con cui confrontarmi sul futuro e con cui condividere questo momento personale“. LEGGI TUTTO