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    Grottazzolina, Petkovic: “Ci davano per morti, ora fanno bene a temerci”

    Ad una manciata di ore dal suo compleanno (trentatré primavere compiute lunedì 27 gennaio), Dusan Petkovic ha le idee molto chiare sul finale di stagione che attende la sua Yuasa Battery Grottazzolina. L’opposto serbo, sicuramente tra gli elementi più esperti e carismatici del team guidato da coach Ortenzi, sta recuperando da un problema alla schiena che, aggiunto alla precedente lesione agli addominali, lo ha tenuto fuori per svariati match. Tutto ciò non ha impedito alla squadra di riemergere dalle sabbie mobili in cui si era inevitabilmente cacciata nel girone di andata, ma è altrettanto inevitabile non pensare a cosa sarebbe potuto essere se il gigante di Nis avesse potuto dare il suo miglior contributo in pianta stabile. A Grottazzolina però non piace fare dietrologia, si bada al sodo e questo significa solo e soltanto concentrarsi sull’oggi e sul domani, che nella fattispecie si chiama Milano.

    Milano è un’ottima squadra, con campioni esperti, un ottimo allenatore e giocatori giovani e talentuosi: come potrà Grottazzolina metterli in difficoltà?

    “Credo che dobbiamo pensare più a noi, giocando come stiamo facendo nell’ultimo periodo e focalizzando l’attenzione sulla nostra parte del campo. Milano sta giocando molto bene in questo periodo, sono in ottima forma; noi sappiamo che il nostro plus in questa seconda parte di stagione è la nostra energia e il fatto di non mollare mai, dobbiamo fare lo stesso contro Milano, mettendo in campo tutto quello che abbiamo e vedremo alla fine se sarà abbastanza”.

    Come vedi la corsa alla salvezza? Quanti punti credi siano ancora necessari per essere al sicuro?

    “E’ una lotta molto interessante, e spesso è così, è interessante la corsa per diventare campioni tanto quanto quella per la permanenza in categoria. Credo che non è tempo di fare calcoli, dobbiamo prendere punti ogni volta che se ne presenta la possibilità, ci sono molte possibilità in più per noi rispetto a qualche tempo fa, ma non possiamo pensare ora ai punti perché non sappiamo cosa può accadere la partita dopo. Dobbiamo solo pensare a fare il nostro massimo e credere che potrà essere sufficiente”.

    Come sta la tua schiena, e quanto pensi che questa pausa possa aver inciso per recuperare la forma?

    “Sto meglio, spero di continuare così, sto lavorando ogni giorno per migliorare il mio stato di forma, ho avuto un po’ di problemi in questa stagione, non appena arrivavo al mio top di forma sono stato costretto a fermarmi per qualche infortunio, non è una cosa a cui sono abituato ma capita. Sto lavorando per tornare al mio massimo ed aiutare la squadra in questo finale di stagione”.

    Sorpreso dalla vittoria della Lube in Coppa Italia? Cosa vi siete detti col tuo amico Podrascanin dopo la vittoria?

    “Sono molto felice per Marko, un amico vero e l’unico serbo in Final Four. Posso dirmi forse un po’ sorpreso perché tutti i team erano molto forti e chiunque avrebbe potuto vincere, ma Civitanova ha dimostrato un ottimo livello di gioco, hanno giocato una grande pallavolo non aggrappandosi ai singoli ma giocando di squadra, complimenti a loro”.

    Se potessi togliere un atleta al roster di Milano, chi elimineresti?

    “Anche Milano è un team che non gioca troppo sulle individualità, credo che abbiano un ottimo impianto di squadra, una volta gioca meglio uno e la volta successiva l’altro e credo che questa sia l’idea con cui lavora il loro coach. Spero che tutti i giocatori siano della partita e che noi possiamo mostrare la nostra migliore pallavolo. Ovviamente ho massimo rispetto per Kaziskyi, perché è sicuramente una leggenda della pallavolo e come Podrascanin gioca ormai da tantissimi anni al massimo livello”.

    Ti aspettavi un campionato così difficile e combattuto nelle parti basse della classifica e un Monza così in difficoltà?

    “Mi aspettavo esattamente questo, nessuna sorpresa. Credo che potevamo giocare meglio la prima parte di stagione, ma siamo stati molto sfortunati. Quello che abbiamo fatto nell’ultimo periodo è invece qualcosa di grande. Monza ha una situazione difficile che nessuno si aspettava, ma quando abbiamo giocato il primo match contro di loro ho avuto subito la sensazione che qualcosa dovessero cambiare per avere un trend diverso, dunque sorpreso sì ma nemmeno troppo. La Superlega è un campionato di livello altissimo e devi essere attento ad ogni match, ho notato che sin dall’inizio le squadre che lottavano per salvarsi hanno preso punti contro squadre più blasonate, è successo a Taranto, Padova e poi anche a noi. Il campionato è molto bello e divertente, è bello quando le squadre “piccole” rubano punti alle grandi squadre, è interessante per i tifosi e per chiunque segue il volley. Anche molti miei connazionali mi hanno scritto e chiamato per complimentarsi per quello che stiamo facendo in questa seconda parte di stagione, fino a qualche mese fa ci davano per morti e io ho sempre sostenuto ciò che dico ora: non siamo finiti, dobbiamo spingere e crederci, il campionato di quest’anno è veramente di livello altissimo, ma noi ci siamo e vogliamo dire la nostra fino in fondo.”

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

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    Rana Verona: i valori, le ambizioni, il mercato. Ci racconta tutto il presidente Fanini

    Verona Volley. Anno di fondazione 2021 (27 maggio). 2021/22 prima stagione in Superlega, chiusa al nono posto con 27 punti. Al secondo anno (2022/2023) qualificazione in Coppa Italia, dove viene eliminata quarti, e primo pass per i playoff come quinta forza al termine della regular season (i punti questa volta sono 37). Al terzo anno altra qualificazione ai playoff, questa volta da settima (36 punti). Arriviamo così alla stagione in corso, la quarta in Superlega. Una stagione dove Verona ha già rischiato di mettere in bacheca il suo primo trofeo centrando una clamorosa qualificazione in finale di Coppa Italia ai danni di Perugia (dicasi Perugia!) e mancando l’appuntamento con la storia sono al tiebreak contro Civitanova. In campionato, intanto, attualmente è quinta, ma i punti, con cinque gare ancora da giocare, sono già 30. Che dire, niente male per una realtà così giovane in un campionato così competitivo.

    “Anche in finale abbiamo dimostrato di essere una squadra che non molla mai, siamo arrivati veramente vicini. Siamo comunque orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Credo che per noi sia l’inizio di un bel percorso. Tre anni fa penso che tutti avremmo firmato per trovarci in questa situazione e perdere una finale così al tiebreak. Credo che abbiamo reso orgogliosa tutta la città di Verona. I ragazzi sono stati meravigliosi e i tifosi ci hanno supportato con un grande seguito. Ovvio, le finali si vogliono vincere e perdere lascia un po’ l’amaro in bocca, ma si comincia sempre così per poi vincerne altre” dichiara a margine della premiazione ai nostri microfoni il presidente degli scaligeri, Stefano Fanini.

    E non sono frasi di circostanza le sue. L’entusiasmo dei veneti in questa due giorni bolognese, giocatori, staff, dirigenti, supporters, era tangibile e assolutamente sincero. D’altronde la prima volta non si scorda mai, anche se vale una medaglia d’argento. Questa Rana Verona, capace di risorgere sia in semifinale che in finale da uno svantaggio di due set, ha fatto innamorare di sé un po’ tutti. Questo è il bello dello sport: al di là della fede, al di là delle simpatie, al di là di tutto, le imprese degli underdog fanno sempre breccia perché rompono gli equilibri, ribaltano i pronostici, generano un sano sentimento di ammirazione.

    Un’etichetta, quella di sfavorita, che però Verona, statene certi, si scrollerà di dosso molto molto presto. Il mercato che stanno portando avanti i dirigenti porterà alla costruzione di una squadra da scudetto. Blindati i due top player, Keita e Mozic, che dalla prossima stagione formeranno regolarmente la coppia (mostruosa) di posto 4, arriveranno il brasiliano Darlan nel ruolo di opposto e lo statunitense Christenson in regia. Due trattative, pare, già fatte e finite. Un altro nome di un certo peso potrebbe essere quello di Simone Anzani, ruolo centrale. Per adesso solo una voce, un rumors di mercato, che abbiamo raccolto proprio in queste ore. E poi chissà, il resto lo scopriremo presto…

    “Sui nomi da confermare è assolutamente prematuro perché la stagione è ancora in corso e ci sono ancora tanti obiettivi da raggiungere. Sicuramente il nostro obiettivo – prosegue Fanini – sarà quello di migliorarci e di avere una squadra sempre più competitiva. Credo che in questi tre anni di vita di Verona Volley sia stato fatto un percorso davvero importante. Tanto che ora, e questa è una cosa molto bella, tantissimi giocatori vogliono venire a Verona perché non ci vedono come un punto di transito ma di arrivo. Sia a livello nazionale che internazionale stiamo acquisendo una grande serietà. Vogliamo sicuramente fare qualcosa di bello per il volley, anche grazie al nostro title sponsor Rana e gli altri nostri partners”.

    Compreso, nonostante il nostro pressing, che di nomi, Fanini, non ne farà, dribblando i nostri tentativi come il Ronaldinho dei bei tempi, “D’altronde ho avuto un passato da calciatore” ci scherza su, proviamo allora ad affrontare con lui il tema delle tempistiche del volley mercato. Giusto o sbagliato che i roster vengano definiti con così largo anticipo, già tra novembre e dicembre? Non sarebbe più funzionale, oltre che mediaticamente più ‘appealing’ (attraente), soprattutto in questo momento storico di grande visibilità per la pallavolo, avere una o due finestre precise di mercato, come avviene nel calcio ad esempio? (per i non calciofili, una finestra principale di mercato dopo la fine dei campionati e una di riparazione a gennaio con date fisse di inizio e fine).

    “Sicuramente si sta sempre più anticipando il volley mercato e questo a volte può anche creare qualche fastidio e destabilizzare le squadre. Regolamentarlo sarebbe comunque relativo perché poi, per quanto possano esserci dei termini, le trattative comunque si muovono come succede anche in altri sport. Però in questo dobbiamo essere bravi anche noi presidenti e le società a tenere un attimo il tutto sotto traccia per tutelare la stagione in corso. Altrimenti diventa tutto un enorme caos. In questo devo dire che un po’ tutti noi presidenti ci siamo dati questo gentlemen’s agreement, cercando di lavorare per il futuro senza però – conclude Fanini – che questo venga troppo pubblicizzato per il bene di tutti e del movimento”.

    Intervista di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Nuovo rinforzo per Taranto, arriva l’opposto tedesco Jannis Hopt

    La Gioiella Prisma Taranto ha annunciato l’ingaggio di Jannis Hopt, opposto tedesco classe ’96 per 2.05 cm che entra a far parte della squadra per affrontare al meglio il rush finale della stagione e contribuire all’obiettivo permanenza in Superlega. Hopt è arrivato per sostituire l’opposto Santangelo e per offrire nuove soluzioni al team rossoblù, che punta a consolidare la propria posizione in SuperLega.

    Hopt, nato e cresciuto nel prestigioso vivaio del VfB Friedrichshafen, è stato uno dei giovani talenti più promettenti della pallavolo tedesca. Con Friedrichshafen ha conquistato il titolo di Campione Tedesco U18 nel 2012 e i titoli U20 nel 2014 e 2015. Ha maturato esperienza nella seconda Bundesliga con i „Volley YoungStars“ e, successivamente, ha esordito in Bundesliga con Chemie Volley Mitteldeutschland. Dopo aver superato una delicata fase di infortunio, è tornato in forma con i United Volleys Rhein-Main, raggiungendo per tre stagioni consecutive le semifinali dei PlayOff.

    Dal 2018 ha vestito diverse maglie prestigiose, tra cui quella del TV Rottenburg, del TSV Giesen (dove si è reinventato come attaccante) e, più di recente, quella dei Blue Volleys Gotha in seconda Bundesliga. Nel 2022 ha sposato il progetto del VC Eltmann, contribuendo alla promozione del club nella 2. Bundesliga Süd nel 2023. Ora, con l’approdo alla Gioiella Prisma Taranto, Hopt avrà la possibilità di misurarsi nel campionato più competitivo al mondo: la SuperLega.

    Hopt ha espresso tutto il suo entusiasmo per questa nuova avventura: “Quando ho saputo che c’era la possibilità di dare il mio contributo alla squadra fino alla fine della stagione, mi sono subito emozionato. Seguo la SuperLega sin da quando ero bambino, giocare qui è sempre stato un sogno! Ho seguito da vicino la stagione di Taranto e sono davvero felice di essere qui per lavorare in palestra con il team. Tutti sono stati gentili con me fin dal primo giorno, e questo rende più facile dare il massimo fin da subito! Abbiamo un calendario difficile per il resto della stagione, ma credo che possiamo raggiungere i nostri obiettivi e ce la faremo”.

    Anche il Presidente Antonio Bongiovanni, ha voluto dare il benvenuto al nuovo arrivato: “L’arrivo di Hopt rappresenta un rinforzo importante per il nostro team. Si tratta di un giocatore versatile, con un bagaglio di esperienza che sarà fondamentale in questa fase delicata del campionato. Siamo certi che, con il suo entusiasmo e la sua professionalità, saprà integrarsi rapidamente nel gruppo e offrire un contributo prezioso. L’obiettivo della permanenza in Superlega è ogni istante nei nostri pensieri, e con l’aiuto di Hopt siamo determinati a lottare fino alla fine”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Final Four Del Monte Coppa Italia 2025: il pagellone di Paolo Cozzi

    Quindici set, più di sette ore di pallavolo emozionante con continui ribaltamenti, spalti gremiti e festanti alla Unipol Arena: questa in breve la sintesi delle Final Four di Coppa Italia che hanno visto Civitanova issarsi meritatamente sul gradino più alto del podio.

    Un successo di una squadra giovane, rifondata a partire dall’allenatore, che cresciuta step by step nel corso della stagione ha saputo imporsi con bel gioco e voglia di emergere. Protagonista assoluta anche Verona, che gioca forse una pallavolo scontata e meno imprevedibile, ma ha messo in mostra un Keita e un Mozic semplicemente devastanti. Restano con il cerino in mano e le ferite da curare Perugia e Trento, autentiche mattatrici di questa prima parte di stagione, che nel momento della difficoltà hanno dimostrato di non avere gli anticorpi per tirarsi fuori da una situazione difficile.

    C’è da dire che i loro tanti giocatori reduci dalla lunga estate con le nazionali e culminata con l’Olimpiade sono sembrati parecchio stanchi dopo un lungo tour de force fra campionato e coppe europee, ma non può bastare questo a spiegare i loro tonfi in semifinale.

    foto Lega Volley

    Cucine Lube Civitanova: voto 10Un plauso a Medei per aver bruciato le tappe e portato subito una squadra ringiovanita parecchio a festeggiare una vittoria. Il mal di trasferta sembra dimenticato. Boninfante giostra i suoi attaccanti col piglio del veterano. Loeppky dimostra che la finale scudetto dell’anno scorso con Monza non è stata frutto del caso e chiude la Finale con una prova maiuscola anche in ricezione. Bottolo dimostra di essere maturato e anche se subisce qualcosa di troppo a muro, trova finalmente continuità di rendimento. E infine Nikolov, talento cristallino capace di mettere a segno 16 punti in poco più di due set e di rilanciare Civitanova nel momento più buio del match.

    Con i centrali solidi e ben sfruttati (resto però sempre del pensiero che Chinenyeze abbia i mezzi fisici per poter fare molto di più) e un Balaso meritatamente MVP di una squadra che sembra aver risolto i suoi atavici problemi in ricezione, stecca il match il solo Lagumdzija, che soprattutto con 6 errori diretti dimostra di non essere riuscito ad incanalare la tensione nella giusta direzione. Servizio e muro sono comunque le armi principali di una squadra che sta dimostrando tanta fame di affermarsi.

    foto Lega Volley

    Rana Verona: voto 9Sfiora il colpaccio da outsider, mostra al meglio della forma i suoi due gioielli e riavvicina Stoitchev ad un successo in Italia che ormai gli manca da parecchi anni. Ma alla lunga l’assenza di Dzavoronok pesa e prima Jensen e poi Sani dimostrano di essere dei buoni comprimari, ma di non essere pronti per ruoli da protagonisti.

    Abaev, molto positivo a muro nella due giorni bolognese, è costretto ad incentrare quasi il 70% del proprio gioco su due soli attaccanti e alla lunga questo facilita le scelte del muro avversario, ma il poco o direi nullo gioco al centro non convince. Altalenante la ricezione con Keita cercatissimo dai battitori avversari e D’Amico che si immola per occupare più campo possibile.

    Se Mozic, non lo scopriamo certo ora, è giocatore potente e finalmente recuperato dopo i problemi fisici, Keita si presenta al grande pubblico con una due giorni fatta di attacchi pazzeschi ad altezze siderali…. Vero che alla fine ci sono anche molti errori al servizio e murate, ma di giocatori fisicamente straripanti e così determinati nel recente passato me ne vengono in mente pochi fra cui Ivan Milkovic, Wout Wisjmans e Igor Omrcen.

    foto Lega Volley

    Sir Susa Vim Perugia: voto 4Passando alle due grandi deluse, Perugia paga tantissimo l’assenza di Plotnytskyi, anche se il suo sostituto Ishikawa è giocatore di primissimo livello. Vero che in battuta perde molto senza l’ucraino ma è l’assenza totale di muro che ha lasciato stupiti, unita ad un Semeniuk sottotono che subisce ben 7 ace, una enormità per un atleta del suo livello e talento. Anche Giannelli per una volta buca il match con alzate ogni tanto corte e una intesa con Loser che stenta a decollare. Nota positiva il recupero di Russo, che al centro della rete torna a far sentire le sue manone possenti e ad attaccare con precisione, e il solito ed eterno Colaci.

    foto Lega Volley

    Itas Trentino: voto 4Trento è forse la squadra più scottata da queste Finals, perché con Perugia in difficoltà sembrava pronta ad autonominarsi leader del gruppo, invece ancora una volta paga la giornata no di un Rychlicki irriconoscibile, di un attacco troppo falloso e un Michieletto che come Giannelli sembra avere il serbatoio delle energie mentali in riserva. Meglio certamente Lavia e meglio i due centrali, con Flavio pazzesco in attacco e Bartha che rovina un ottimo match attaccando fuori l’ultima palla pressoché senza muro. Sottotono anche il muro in una squadra che paga sicuramente Sbertoli in posto 2, ma che con Lavia e Michieletto, oltre ai centrali stessi, ha degli ottimi atleti nel fondamentale.

    Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia alla Lube, Nikolov: “Gioia immensa, ma non vogliamo fermarci qui”

    Uno dei tanti gioielli incastonati nella corona di questa Cucine Lube Civitanova subito vincente in Coppa Italia è di sicuro Alex Nikolov: studente nelle passate stagioni sotto il professor Zaytsev, un modello per lui, e oggi chiamato a discutere la tesi di laurea. Laurea che a Bologna ha conseguito a pieni voti, cambiando a più riprese le sorti del match uscendo dalla panchina.

    “Per me è un momento molto importante perché questo è il mio primo trofeo in Italia e l’ho vinto con la maglia della mia Lube, una società e una squadra che mi fanno sentire a casa. Il cambio di ruolo? Sono sempre a disposizione della squadra come lo sono i miei compagni. Oggi mi sono messo al servizio del team e ho lottato insieme agli altri cercando di dare il mio contributo. Abbiamo sofferto molto in campo, ma la nostra reazione è stata da grande squadra. Non ci vogliamo fermare qui. Dobbiamo lavorare per crescere!”.

    (fonte: Lube Volley) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia alla Lube, Podrascanin: “Quarta per me con la stessa maglia della prima”

    Marko Podrascanin non è sceso in campo in questa Final Four di Coppa Italia di Bologna, ma una fetta importante di questo successo porta anche la sua firma. La firma di un leader che con la sua infinita esperienza, il suo carisma, sta contribuendo non poco alla crescita di un gruppo di giovani desiderosi di apprendere, crescere, imparare a lottare come hanno dimostrato e soprattutto desiderosi di mettersi al collo medaglie pesanti.

    “Una vittoria meritata, di squadra, nel giorno del compleanno di mio figlio Mattia, che oggi festeggia i cinque anni di età. Dedico a lui la vittoria. In questa Coppa Italia abbiamo vinto tutte le gare al tie break, anche nei Quarti. Abbiamo sempre lottato fino alla fine quindi portiamo al collo con onore queste medaglie. Per me si tratta della quarta Coppa Italia personale ed è bello averla alzata al cielo con questa maglia come la prima conquistata”.

    (fonte: Lube Volley) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia alla Lube, la dedica di Medei alla moglie: “Troppe volte lontani”

    Dopo la Coppa Italia vinta al tie break contro Treviso da secondo allenatore della Lube nel 2003 a Trento, il tecnico Giampaolo Medei ha conquistato contro Verona all’Unipol Arena la sua prima Del Monte®️ Coppa Italia SuperLega da head coach, cancellando così la sconfitta incassata alle redini dei biancorossi nella sfortunata resa dei conti persa contro Perugia per 3-1 al PalaFlorio di Bari nel 2018.

    “Dedico questo trofeo a mia moglie Enrica perché troppe volte il mio lavoro mi ha portato lontano e lei è rimasta ad attendermi con pazienza e a tifare per me. Dedico a lei tutto questo! – dichiara Medei visibilmente commosso – Sono felice e orgoglioso di aver contribuito da head coach a portare la Lube sul gradino più alto del podio. Questo per me è un Club speciale, sono felice. I ragazzi sono stati davvero bravi a rispettare l’obiettivo, cioè esprimersi con la migliore pallavolo possibile. Oggi il cambio di assetto di Verona ci ha creato problemi dal terzo set, però siamo riusciti a non mollare e a ritornare. Da martedì resettiamo e ripartiamo in vista dei prossimi obiettivi”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Albo d’Oro Del Monte Coppa Italia: la Lube sale a 8 coccarde tricolori

    La Cucine Lube Civitanova conquista la Del Monte Coppa Italia 2025, l’ottava della sua storia. L’ultimo successo risaliva alla stagione 2020/2021.

    Il record di vittorie lo detiene Modena (dodici), seguita proprio dalla Lube. Sono cinque le vittorie per Cuneo, Parma e Treviso, quattro invece per i campioni uscenti di Perugia, tutti successi risalenti agli anni recenti (2023/24, 2021/22, 2018/19, 2017/18). Tre le vittorie per Trento, (2012/13, 2011/12 e 2009/10).

    Albo d’Oro Coppa Italia

    Stagione        Vincitrice                                Sede1978/79        Panini Modena                     Venezia1979/80        Panini Modena                     Modena1980/81        Edilcuoghi Sassuolo             Ancona1981/82        Santal Parma                       Battipaglia (SA)1982/83        Santal Parma                       Firenze1983/84        Bartolini Bologna                 Forlì1984/85        Panini Modena                     Chieti1985/86        Panini Modena                     Arona (NO)1986/87        Santal Parma                       Parma, Modena e Bologna1987/88        Panini Modena                     Bologna e Modena1988/89        Panini Modena                     Forlì1989/90        Maxicono Parma                  Milano1990/91        Il Messaggero Ravenna      Venezia1991/92        Maxicono Parma                  Treviso1992/93        Sisley Treviso                       Napoli1993/94        Daytona Modena                  Perugia1994/95        Daytona Las Modena           Roma1995/96        Alpitour Traco Cuneo          Firenze1996/97        Las Daytona Modena           Siena1997/98        Casa Modena Unibon           Firenze1998/99        TNT Alpitour Cuneo             Roma1999/00        Sisley Treviso                       Milano

    FINAL SIX2000/01        Lube Banca Marche Macerata      S. Benedetto del Tronto (AP), Macerata, Pesaro, Ancona

    FINAL EIGHT2001/02        Noicom Brebanca Cuneo     Forlì, Biella e Milano2002/03        Lube B. Marche Macerata    Bolzano e Trento2003/04        Sisley Treviso                      La Spezia e Firenze2004/05        Sisley Treviso                      Sansepolcro (AR) e Forlì2005/06        Bre Banca Lannutti Cuneo   Bassano del G. (VI), Ferrara e Forlì2006/07        Sisley Treviso                       Bassano del G. (VI) e Milano2007/08        Lube Banca Marche Macerata       Bassano del G. (VI) e Milano2008/09        Lube Banca Marche Macerata       Bassano del G. (VI), Mantova, Forlì

    FINAL FOUR2009/10        Itas Diatec Trentino            Montecatini Terme (PT)2010/11        Bre Banca Lannutti Cuneo  Verona2011/12        Itas Diatec Trentino            Roma2012/13        Itas Diatec Trentino            Milano2013/14        Copra Elior Piacenza           Bologna2014/15        Parmareggio Modena          Bologna2015/16        DHL Modena                         Milano2016/17        Cucine Lube Civitanova       Bologna2017/18        Sir Safety Conad Perugia    Bari2018/19        Sir Safety Conad Perugia    Bologna2019/20        Cucine Lube Civitanova       Bologna2020/21        Cucine Lube Civitanova       Bologna2021/22        Sir Safety Conad Perugia    Bologna2022/23        Gas Sales Bluenergy Piacenza     Roma2023/24        Sir Susa Vim Perugia          Bologna2024/25        Cucine Lube Civitanova          Bologna

    (fonte: Lega Volley) LEGGI TUTTO