consigliato per te

  • in

    Colpo di scena a Verona, Rado Stoytchev si è dimesso

    Verona Volley e Radostin Stoytchev comunicano che il coach ha presentato oggi le proprie dimissioni che il club ha accettato venendo incontro alla sua volontà.

    Radostin Stoytchev: “Per motivi personali ritengo di non poter più dare il contributo al 100% per la squadra e la società, come ho sempre fatto sino ad oggi e per questa ragione penso sia giusto rassegnare le mie dimissioni. Ringrazio la squadra, lo staff, tutti i componenti della società, partner ed amici con cui abbiamo condiviso il percorso ed emozioni forti assieme e auguro a tutti salute e il migliore futuro.”

    Verona Volley: “Siamo dispiaciuti dalle dimissioni comunicate da Rado ma ne abbiamo compreso i motivi e per questo le abbiamo accettate. Lo ringraziamo sentitamente per tutto quanto ha fatto con impegno e grande dedizione sin dalla nascita di Verona Volley e per la crescita della squadra raggiungendo assieme importanti risultati sportivi e societari, condividendo momenti di forte passione. Gli auguriamo tutto il meglio per il proprio futuro.”

    (fonte: Rana Verona) LEGGI TUTTO

  • in

    Buona la prima per Padova al NAS Sports Tournament. Cuttini: “Esperienza per crescere”

    Parte con il piede giusto l’avventura di Sonepar Padova al NAS Sports Tournament. Il team bianconero di coach Jacopo Cuttini ha esordito affrontando l’Hfh, un collettivo composto da una selezione di atleti degli Emirati Arabi Uniti e arricchito dalla presenza di alcuni giocatori provenienti da altre nazioni. Padova ha saputo reagire nei momenti chiave del match, dando prova di determinazione e solidità e conquistando una vittoria al tie-break dopo una battaglia lunga ed equilibrata.

    Per la prima sfida del torneo non ufficiale di Dubai, la compagine patavina è scesa in campo con Crosato, Falaschi, Porro, Plak, Stefani, Sedlacek, Diez (L). Luca Porro il miglior realizzatore per i bianconeri, totalizzando 22 punti personali (47% attacco), mentre per Hfh si è distinto Bartos Adam, che ha realizzato 14 punti (34% attacco).

    1° set – Buona partenza per Sonepar Padova nel primo parziale della sfida contro Hfh, con i bianconeri che trovano subito ritmo e incisività per conquistare un vantaggio iniziale. Tuttavia, qualche imprecisione al servizio e alcuni attacchi out consentono alla formazione guidata da coach Arredondo di rientrare nel set, operando prima l’aggancio (5-5) e poi il sorpasso. Sul 7-5, il tecnico patavino decide quindi di interrompere il gioco chiamando time out. Al rientro in campo, l’Hfh spinge ulteriormente sull’acceleratore, ma Sonepar Padova non si lascia intimorire e resta agganciata alla partita. Due attacchi vincenti consecutivi di Stefani riportano i patavini a meno tre (12-9), mentre un ace di Plak accorcia ulteriormente le distanze sul 14-13. Il pareggio arriva poco dopo, grazie a un attacco punto di Crosato che sigla il 15-15, dando il via a un’appassionante fase punto a punto. Nel finale, però, l’Hfh trova il guizzo decisivo per piazzare l’allungo sul 23-20 e, nonostante il tentativo di rimonta patavino, chiude il set sul 25-22.  

    2° set – Dopo un primo parziale combattuto, Sonepar Padova torna in campo con determinazione nel secondo set, che si apre all’insegna dell’equilibrio. Il primo allungo porta la firma della formazione patavina: un muro vincente sul 3-4 e l’attacco a segno di Porro sul 3-5 valgono il primo break del parziale. L’Hfh non tarda a reagire e, con un buon ritmo in fase offensiva, trova il pareggio sul 7-7. Da quel momento, il set si trasforma in una battaglia punto a punto, con continui ribaltamenti di fronte (15-14, lungolinea di Orioli). Nessuna delle due squadre riesce a prendere il largo, mentre piccoli break si alternano da entrambe le parti (19-19, ace di Porro). La svolta arriva nel finale: sul 20-22, il muro bianconero consente a Sonepar Padova di allungare a +2. La pipe di Orioli sul 21-24 avvicina i patavini alla chiusura del set, che si concretizza poco dopo sul 21-25. Parità ristabilita: Sonepar Padova riporta il match in equilibrio.  

    3° set – Il terzo parziale si apre con un primo allungo dell’Hfh, che sul 3-1 trova il primo break del set. La squadra di coach Arredondo mantiene il vantaggio nelle fasi iniziali, mentre Sonepar Padova prova a restare in scia (8-6, attacco vincente di Stefani). Nonostante i tentativi di rimonta bianconeri, gli avversari continuano a condurre e, sul 14-9, coach Cuttini chiama time out per riorganizzare i suoi. La reazione patavina arriva al rientro in campo: un muro vincente sul 16-15 porta Sonepar Padova a un solo punto di distanza, mentre la diagonale precisa di Porro firma il 17-17, ristabilendo la parità. Il set si infiamma con un continuo botta e risposta tra le due squadre (20-20, attacco vincente di Orioli; 21-21, errore al servizio dell’Hfh). Nel finale, però, la formazione di coach Arredondo trova l’allungo decisivo sul 23-21. I bianconeri tentano il recupero, ma l’out in attacco di Orioli consegna il set all’Hfh, che chiude sul 25-22 e torna avanti nel match.  

    4° set – Sonepar Padova entra in campo determinata a riportare il match in parità e, dopo un avvio equilibrato, prova subito ad allungare. Il primo break arriva sul 2-4 con l’attacco vincente di Crosato, mentre sul 3-6 il muro bianconero permette ai patavini di raddoppiare il vantaggio. L’Hfh, però, non si lascia sorprendere e ritrova il pareggio sul 7-7, dando il via a una fase punto a punto combattuta e intensa (11-11, attacco a segno di Orioli). La svolta arriva sul 15-18, quando Sonepar Padova piazza un nuovo break che spezza l’equilibrio e costringe coach Arredondo a fermare il gioco sul 16-20. L’ace di Plak sul 18-22 avvicina i bianconeri alla conquista del parziale, che si chiude poco dopo sul 20-25. Con questa prova, Sonepar Padova riporta nuovamente il match in equilibrio.

    5° set – Sonepar Padova parte forte nel quinto e decisivo parziale. Con Porro al servizio, due ace consecutivi firmano subito il primo break sullo 0-3. Sonepar Padova continua a mantenere il controllo del parziale, gestendo il vantaggio con lucidità (7-11, attacco vincente di Plak). Sull’8-13, la diagonale ben piazzata di Stefani spinge Sonepar Padova sempre più vicina al traguardo. I bianconeri gestiscono bene gli ultimi scambi e chiudono il set sul 10-15, conquistando la vittoria nella prima gara del NAS Sports Tournament.

    Jacopo Cuttini (coach Sonepar Padova): “L’esordio è stato sicuramente particolare, soprattutto per l’orario della gara. Sapevamo che avremmo dovuto adattarci a ritmi diversi, con partite molto tardive, ma questa è anche una delle caratteristiche di questo torneo. Inoltre, la partita precedente si è allungata fino al quinto set, quindi abbiamo dovuto aspettare prima di scendere in campo. Abbiamo affrontato una squadra di cui non avevamo informazioni, altro aspetto tipico di questa competizione. All’inizio siamo andati in difficoltà, alcune situazioni di gioco non ci riuscivano come avremmo voluto e probabilmente avremmo dovuto prestare maggiore attenzione sin da subito, anche considerando che arrivavamo da un periodo senza partite ufficiali. Ciò che mi è piaciuto, però, è stata la capacità della squadra di rimanere in partita, anche nei momenti di maggiore difficoltà. Siamo stati bravi a lottare punto dopo punto, set dopo set, riuscendo a portare a casa una vittoria importante. Partite come questa ci servono per crescere. Dovremo sicuramente fare meglio e sfruttare questi pochi giorni di torneo per migliorare il nostro approccio, adattandoci rapidamente a situazioni nuove e a squadre che non conosciamo bene. È un aspetto su cui dobbiamo lavorare fin da subito”.

    Hfh 2Sonepar Padova 3(25-22, 21-25, 25-22, 20-25, 10-15)

    Hfh: Carrasco, Adam 14, Hamzagic 10, Smith 9, Grozer 10, Okpe 8, Saqar (L); Sultan, Awad 5, Wolanski 4. Non entrati: Khamis, Yudiel, Seydou, Ghamath (L). Coach Damian Arredondo.Sonepar Padova: Crosato 13, Falaschi, Porro 22, Plak 14, Stefani 19, Sedlacek, Diez (L); Orioli 18, Liberman 2, Pedron, Toscani (L). Non entrati: Masulovic, Galiazzo, Truocchio. Coach Jacopo Cuttini.Note – Durata: 23’, 26’, 28’, 24’, 15’ (tot. 1h56’). Servizio: Hfh errori 14, ace 3, Padova errori 19, ace 8. Muro: Hfh 6, Padova 11. Errori punto: Hfh 21, Padova 41. Ricezione: Hfh 45% (15% prf), Padova 64% (30% prf). Attacco: Hfh 40%, Padova 55%.

    (fonte: Sonepar Padova) LEGGI TUTTO

  • in

    Romanò si racconta: il presente dice Piacenza, il futuro Russia, l’estate matrimonio e Nazionale

    Sapevo già, all’inizio della nostra conversazione, che come nella migliore scena di Nanni Moretti ne “La stanza del figlio”, mi sarei ritrovato con lui a cantare quel pezzo di “Insieme a te non ci sto più” di Caterina Caselli (arrivederci amore ciao, le nubi sono già più in là). Scrivo col cuore di un innamorato della pallavolo e provo a far capire cosa abbia provato in questi anni, nei quali Yuri Romanò ha compiuto un percorso che non ho visto fare a molti da quando scrivo di pallavolo, ovvero circa vent’anni. È la strada di chi fatica, moltissimo, e non si vede riconoscere i propri sforzi e i propri meriti per una lunga fetta di carriera. Nonostante questo Yuri lavora, giocando già quando tutti pensavano che dovesse stare dove è oggi, o quantomeno gravitare nella stessa serie, a giocare in A2. Il cortocircuito si genera quando De Giorgi comprende che Romanò meritasse di sbocciare e su di lui scommette molto, non pensando minimamente che l’esperimento potesse essere azzardato. Yuri sboccia in una notte, è come un girasole che al primo sole viene fuori in tutta la sua bellezza e diventa ciò che poi lo porta a indossare la maglia azzurra, salire alla ribalta della cronaca del volley, vincere e ancora vincere, arrivare in Superlega, giocare a Parigi. Fine primo tempo. 

    Bello, penserete tutti. È andata effettivamente così, ed esattamente alla velocità di una fioritura, Romanò è passato dall’essere un esperimento a diventare un successo. È così che molti ragazzi hanno cominciato a credere quanto nella pallavolo la gavetta conti e quanto i treni nella vita possano passare, basta tenersi pronti. È una storia più americana che italiana, e come ogni cosa alla quale ci si affeziona, arriva un momento in cui è bene lasciarla andare. La nuova casa si chiamerà Russia, lo scrivo io perché è un momento in cui la testa di Romanò è occupata dai playoff, e con la Piacenza che racchiude molto di quello che più rappresenta la varietà dell’estetica pallavolista (il cavaliere dal doppio oro Brizzard, il più forte del mondo Simon, l’essere Galassi e l’arte della sua misura, etc.) è giusto che pensi solo ed esclusivamente a questo.

    Lei cosa aggiungerebbe?

    “Che andrò con Marta e Bianca a sperimentare qualcosa di nuovo per tutti. Per il resto è ancora prematuro parlarne, anche perché il mio presente dice Piacenza e soprattutto playoff”.

    Si ricorda quando è arrivata Bianca? Sembra passato un secolo Romanò.

    “Ricordo l’enorme felicità. Ricordo di aver ricevuto la telefonata di Marta una mattina presto durante le finali della VNL e di averlo condiviso con i soli compagni di squadra dopo Italia-Francia all’Europeo”.

    Il sei gennaio 2025 che è successo invece?

    “Ho chiesto a Marta di sposarmi. L’anno giusto, anche se ci sposeremo la prossima estate”.

    I testimoni?

    “Top secret”.

    Il mondo della pallavolo quanto sarà coinvolto?

    “Un testimone sicuramente. Il resto tanti invitati, ma non posso dire di più, perché ne dobbiamo ancora parlare”.

    È tutto successo nei momenti migliori Yuri. La sua vita è una consequenzialità di ordine ed eventi con una logica e un senso preciso. Sbaglio?

    “La mia vita è come una scala. Non lo so se i passi che ho fatto sono tutti corretti e fatti nell’ordine canonico. Ma per me ogni cosa ha avuto un senso, nelle scelte fatte, negli eventi che ho vissuto, nelle emozioni che ho provato”.

    La pallavolo è stata una grande battaglia. Ora?

    “Ha la giusta importanza, è il mio lavoro, è ciò che influenza la mia vita. Ma la vita stessa mi ha dato anche Marta e Bianca e ha rimescolato priorità, ordine, e importanza. Adesso non vedo l’ora di finire l’allenamento per andare a casa e stare con loro, ad esempio. Quando cade l’ultima palla dell’allenamento so che c’è anche qualcosa al di fuori del palazzetto”.

    A Piacenza la stagione è stata una scalata. Ora, con Travica in panchina, mi sembra siate in una strada più scorrevole, in discesa.

    “Tra me e lui c’è stato un bel confronto all’inizio della sua collaborazione con Piacenza e questo l’ho apprezzato molto. Per quanto riguarda la squadra, dobbiamo dimostrare ai playoff di aver acquisito quella continuità che è mancata per tutta la stagione. Si lavora, tutti i giorni, e la domenica cerchiamo di tirare fuori ciò che di meglio sappiamo fare. È un altro campionato, bisogna avere il coraggio di archiviare la stagione che è stata e giocare ripartendo da zero, o meglio dal piazzamento in regular season”.

    Con Verona è cominciata la seconda fase. Per ora il campo dice 1-0 Piacenza.

    “Per come sono andate le partite anche in regular season, siamo contenti di avere la possibilità di giocarci la prima fase con loro. Un po’ li soffriamo, ma abbiamo dimostrato di poter avere la meglio. Non sarà semplice, ma non lo è nemmeno l’eventuale proseguimento. Daremo il massimo, questo è poco ma sicuro”.

    Poi si torna a lavorare in azzurro? Lei mi sembra l’unico ad aver vissuto Parigi come un traguardo.

    “Il traguardo della mia prima Olimpiade. Lo è stato sul serio, e per me era già un sogno poterci essere. Non nego che io l’abbia vissuta dall’inizio come un’occasione in cui godermi anche l’essere arrivato fino a lì. Tanti anni fa certi traguardi erano molto molto lontani. C’è stata inevitabilmente la delusione dopo la Francia e poi gli Stati Uniti. Personalmente è un’esperienza che si è archiviata e di cui mi porterò dietro ricordi e insegnamenti”.

    Ripartirà da qui.

    “Sì. Il resto si costruirà stradafacendo”.

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

  • in

    A Piacenza l’Ishikawa del futuro? Il suo allenatore giapponese non ha dubbi su Kawano

    Il tecnico giapponese Daisuke Umekawa è stato ospite, nel pomeriggio di mercoledì 12 marzo, della Gas Sales Bluenergy Piacenza con cui da oltre un mese si allena Takuma Kawano, giovane promessa nipponica che la JVA (la Federazione Giapponese) ha inviato a Piacenza per “studiare” il volley italiano. Daisuke Umekawa, classe 1982, è l’allenatore della Sundai Gakuen High School, la squadra in cui ha militato, negli ultimi tre anni, il giovane Kawano giocatore candidato alla Nazionale Under 21 maschile del Giappone.

    Tra poche settimane coach Daisuke Umekawa inizierà ad allenare le formazioni giovanili dell’Osaka Bluteon, squadra di Superlega giapponese, con l’incarico di fare crescere pallavolisticamente giovani nel club e non solo nelle scuole come avviene adesso. Il coach giapponese ha assistito all’allenamento di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza guidato da Ljubo Travica con cui si è confrontato sui metodi di lavoro.

    Da alcuni anni la Federazione Giapponese propone e finanzia l’arrivo in Italia, per uno stage di un paio di mesi, di talentuosi giovani giocatori nipponici e in questa stagione Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza è stata scelta per fare crescere e “studiare” il volley italiano a Takuma Kawano.

    Daisuke Umekawa: “Ho allenato Takuma per tre anni e posso dire che è un ragazzo molto serio e con grandi doti, la Federazione Giapponese punta molto sui di lui vuoi per l’altezza e vuoi per la capacità che sta mettendo in mostra. Qui in Italia Ishikawa è arrivato quando aveva 19 anni e abbiamo visto che tipo di giocatore è diventato, Takuma è arrivato a 18 anni e questo è molto importante, io credo che possa diventare anche lui un giocatore importante come Ishikawa se non meglio”.

    “Sono venuto in Italia perché qui il settore giovanile è ben organizzato, ho studiato e preso spunti per il mio lavoro in Giappone dove vorrei creare un settore giovanile anche nei club visto che fino ad ora oltre all’Under 12 e Under 15 non c’è nulla poiché i ragazzi poi sono inseriti nelle squadre delle scuole e Università. Si, il livello di gioco in Giappone è cresciuto da quando si è permesso l’entrata di giocatori stranieri, la nostra Superlega ha l’obiettivo di diventare il campionato più importante del mondo”.

    (fonte: Gas Sales Bluenergy Piacenza) LEGGI TUTTO

  • in

    Superlega, Theo Faure è il Credem Banca MVP di febbraio

    Prima volta ai Play Off SuperLega Credem Banca per Cisterna Volley che, nel mese di febbraio, ha consolidato la sua posizione, garantendosi così l’accesso alla post season grazie all’ottava posto in graduatoria al termine della Regular Season. Dietro a questo risultato ci sono anche i punti di Theo Faure, Credem Banca MVP del mese di febbraio: l’opposto francese, medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Parigi, ha infatti collezionato nel mese scorso due premi come MVP (nelle gare vinte da Cisterna, al tie-break, contro Taranto e Grottazzolina), a cui si aggiungono gli 80 punti totali realizzati nei cinque incontri disputati dal club pontino a febbraio.

    L’opposto in forza alla formazione di Guillermo Falasca riceverà il premio in occasione di Gara 2 dei Quarti di Finale Play Off, domenica 16 marzo, che vedrà Cisterna ospitare tra le mura amiche Itas Trentino. La sfida è in programma alle ore 18.00 e sarà trasmessa, oltre che su VBTV, su Rai Sport.

    (fonte: Lega Volley) LEGGI TUTTO

  • in

    Piacenza torna al lavoro, Romanò: “La serie è ancora lunga”

    Dopo la vittoria in Gara 1 dei Quarti di Finale dei Play Off Scudetto ottenuta dai biancorossi sul campo di Verona, la Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza torna in palestra con una doppia seduta di lavoro per preparare Gara 2 in programma domenica 16 marzo (alle ore 16:00) al PalabancaSport di Piacenza, sempre contro la Rana Verona.

    Queste le parole di Yuri Romanò: “Gara 1 è stata una partita condotta con grande autorità da parte nostra, siamo stati bravi a reagire dopo il primo set in cui non siamo partiti al meglio e abbiamo dovuto sempre rincorrere Verona. Siamo stati molto compatti nei momenti in cui i nostri avversari erano avanti e giocato con coraggio per ridurre ogni volta il distacco e vincere i parziali. Siamo partiti con il piede giusto ma la serie è ancora molto lunga e ci dobbiamo concentrare su Gara 2, sarà un’altra battaglia”. LEGGI TUTTO

  • in

    Superlega, Gara 1 Play-Off: il sestetto ideale e il pagellone di Paolo Cozzi

    Inizio scoppiettante per i play-off scudetto con Civitanova e Verona che cadono in casa e Perugia che deve soffrire più del previsto per domare una bella e arrembante Modena. Solo Trento gioca sul velluto e porta a casa la vittoria senza patemi. Certo, Verona ha dovuto fare a meno di Mozic e Keita (perché non ha giocato?) e la Lube ha avuto numeri migliori di quelli di Milano, ma alla fine nei play off conta vincere e Milano e Piacenza lo hanno fatto con merito!

    Ma veniamo al sestetto di giornata e alle pagelle: Porro–Rychlicki, Maar–Otsuka, Loser–Simon, Scanferla (L).

    Trento – Cisterna 3-0Un super Rychlicki (voto 8,5) che chiude con lo stratosferico 70% in attacco spegne le già esigue  speranze di Cisterna di giocarsi la vittoria. Trento gira bene, e seppur con qualche alto e basso in ricezione attacca bene con Sbertoli (voto 7,5) che può alternare alla perfezione tutti i suoi attaccanti. Con Michieletto (voto 7) e Lavia (voto 6,5) che giocano in scioltezza, ecco Kozamernik (voto 7,5) che fa vedere di essere recuperato appieno dopo il lungo infortunio. Sottotono il solo Laurenzano (voto 5), per una volta in difficoltà nei fondamentali di seconda linea.

    A Cisterna non basta un ottimo Faure (voto 8), come sempre pericoloso in attacco. Con una ricezione barcollante e un muro deficitario diventa impossibile per Baranowicz (voto 6) creare delle trame di gioco che possano impensierire i trentini. Bayram (voto 4,5) non riesce mai ad incidere nel match soffrendo in tutti i fondamentali. Meglio Ramon (voto 5,5), ma sempre troppo poco per impensierire la capolista. Qualche punto arriva da Mazzone (voto 6,5) al centro, mentre Nedeljkovic (voto 5) non trova spunti a muro.

    Perugia – Modena 3-1Tanti problemi in ricezione costringono Perugia a sudare le proverbiali sette camicie per portare a casa la vittoria, trascinata da un Giannelli (voto 8,5) che quando il gioco si fa duro si esalta e diventa leader carismatico. Con Ben Tara (voto 7) in crescita nel match, gioca una buona gara Semeniuk (voto 7) mentre Plotnytskyi (voto 5) rimane più falloso, soprattutto in ricezione. Se Loser (voto 8) finalmente si prende la scena in posto 3, fatica tanto Colaci (voto 5) a tenere in ricezione le folate di Modena.

    Modena esce a testa alta dal PalaBurton, ma anche con la consapevolezza di aver sciupato una grossa occasione. De Cecco (voto 6,5) capisce che Davyskiba (voto 8) è in giornata di grazia e lo sfrutta parecchio, ma alla lunga perde Buchegger (voto 6) che parte forte per poi spegnersi alla distanza. Con Federici (voto 4,5) davvero sotto tiro in ricezione, va meglio Gutierrez (voto 5,5), anche se regala molto agli umbri. Bene infine Anzani (voto 6,5), anche se manca a muro, fondamentale dove Modena ha disperato bisogno di punti.

    Verona – Piacenza 1-3Una Verona in emergenza lotta a viso aperto, ma alla fine deve cedere il fattore campo agli emiliani. Senza Keita e Mozic c’è spazio per Jensen (voto 7) che gioca un gran bel match e con lui numeri importanti anche per Ewert (voto 7). Qualche difficoltà in più per Sani (voto 5,5), ma quello che colpisce ancora una volta è la pochezza di uso dei centrali con Zingel (voto 4), Cortesia (voto 4,5) e Vitelli (voto 6) che restano sempre ai margini del gioco a causa di un Abaev (voto 5) che si ostina a sovraccaricare i suoi laterali.

    Piacenza è brava e cinica ad imporsi contro l’incerottata Verona, ma fatica ancora troppo a trovare continuità. Ottimo Maar (voto 8,5) in tutti i fondamentali. Segnali positivi da Mandiraci (voto 7) e Romanò (voto 7,5). Merito di Brizard (voto 7,5), bravo anche ad esaltare un pazzesco Simon (voto 8,5). Con Scanferla (voto 7) attento in seconda linea, manca il solo Galassi (voto 5) che fatica a trovare contromisure agli attaccanti scaligeri.

    Civitanova – Milano 2-3Una bella Lube capitola contro la solita grintosa Milano e si complica la strada verso le semifinali. Sbagliano poco i marchigiani, trascinati da un Bottolo (voto 8,5) perfetto fino al 15 pari del tiebreak e da un Lagumdzija (voto 7) preciso e puntuale. Completamente fuori match Loeppky (voto 4) e Chinenyeze (voto 4,5), meglio Podrascani (voto 7) che mette la sua esperienza al servizio della squadra. Ma non basta a tirare la Lube fuori dalla tela intrecciata con pazienza dagli uomini di Piazza.

    Se Kazyiski (voto 5) stenta e Louati (voto 5,5) viene preso di mira in ricezione, ecco allora dalla panchina Otsuka (voto 8,5) vestire i panni del supereroe di giornata insieme ad uno Schnitzer (voto 8) finalmente perentorio a centro rete. Sono soprattutto loro a regalare a Milano una vittoria preziosa suggellata dai 26 punti di un Reggers (voto 8) sempre più maturo e top player nel ruolo.

    Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO

  • in

    Play-off Superlega, Verona sconfitta da Piacenza in gara-1. Stoytchev: “Una partita difficile complicata dalle assenze”

    La gara inaugurale dei quarti di Finale play-off Superlega sorride alla Gas Sales Bluenergy Piacenza, che si porta dunque in vantaggio nella serie. Rana Verona si presentava alla sfida priva di capitan Mozic, fermato da un risentimento muscolare, ma nei primi due set tiene bene il campo e dà battaglia. Poi gli avversari alzano l’intensità e fanno leva sui loro elementi migliori, chiudendo così il confronto sul 3-1. Nonostante il risultato, buone le prove di Jensen ed Ewert, capaci di timbrare 15 volte a testa il cartellino. Si volta pagina, perché gli scaligeri scenderanno subito in campo già domenica prossima al PalaBanca per il secondo appuntamento di questo turno. Questa l’analisi di Radostin Stoytchev (allenatore Rana Verona) al termine della partita: “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Si è complicata ulteriormente con le assenze. Peccato per il primo set, dove abbiamo giocato bene, ma nel finale ci è mancato qualche contrattacco, perché avevamo la possibilità di chiuderlo. Anche il secondo l’abbiamo gestito bene, ma dal terzo in poi i piacentini hanno iniziato a mettere pressione in battuta e soprattutto noi non riuscivamo a contrastarli con il muro-difesa. Gli ospiti hanno vinto meritatamente la partita. Ewert e Jensen hanno disputato una buona gara. Ora pensiamo a recuperare, perché ci aspetta un’altra settimana di lavoro importante”.

    (fonte: Rana Verona) LEGGI TUTTO