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    Wilfredo Leon è il Credem Banca MVP del mese di gennaio

    Di Redazione

    Un altro premio per Wilfredo Leon: durante il prepartita della gara della settima giornata di ritorno di Superlega tra Sir Safety Susa Perugia e Gas Sales Bluenergy Piacenza, in programma sabato 4 febbraio alle 18 al PalaBarton, allo schiacciatore della squadra umbra sarà consegnato davanti al suo pubblico il premio di Credem Banca MVP del mese di gennaio.

    Il riconoscimento è stato attribuito come di consueto dalla Lega Pallavolo Serie A in base ai premi di MVP ottenuti nelle singole gare del mese. In questo caso non c’è stato il minimo dubbio, dal momento che Leon ne ha ricevuti ben tre: l’8 gennaio contro Verona, il 22 gennaio contro Modena e il 28 gennaio contro Milano.

    (fonte: Lega Pallavolo Serie A) LEGGI TUTTO

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    Ricardo Lucarelli torna a scuola: “Studiare facendo sport si può, basta volerlo”

    Di Redazione

    Continua la serie di incontri organizzati dalla Gas Sales Bluenergy Piacenza nell’ambito del progetto scuola “Schiacciamo la noia“: oggi una delegazione della squadra emiliana ha incontrato 130 ragazzi delle classi prima, seconda e terza della scuola media “Guido Gozzano” di Calendasco. Presenti lo schiacciatore Ricardo Lucarelli, il responsabile tecnico del settore giovanile Renato Barbon e il referente per il progetto scuola Vittorino Francani, insieme alla vicepreside Federica Bassi.

    Protagonista assoluto dell’incontro Ricardo Lucarelli, che ha parlato del suo percorso sportivo iniziato da bambino: “Ho fatto diversi sport, di fatto tutti quelli che ha praticato mia sorella, e poi a 13 anni mi sono avvicinato alla pallavolo e me ne sono subito innamorato“. Il giocatore brasiliano ha quindi raccomandato ai ragazzi e ragazze presenti di “studiare, perché è la cosa più importante ma anche fare sport aiuta tantissimo nelle vita perché ti aiuta a convivere con gli altri, ti avvicina ad altre persone. Studiare e fare sport insieme si può, basta volerlo“.

    Tante le domande che gli studenti hanno rivolto al campione biancorosso, che da tre stagioni gioca in Italia: “Il momento più bello in Italia è stato vincere lo scorso anno lo scudetto con la Lube, ora spero di rivincerlo qui a Piacenza. L’Italia è bellissima, si mangia bene ed in ogni città che vai trovi storia, chiese e monumenti, cosa che manca in Brasile. Il mio futuro? Tanti giocatori pensano solo al presente e non a quello che faranno quando smetteranno di giocare, io penso che rimarrò nel mondo dello sport, perché è il mio mondo e mi ci trovo benissimo“.

    Tante anche le curiosità soddisfate dal giocatore: l’alimentazione, il lavoro dei sogni, le partite che vorrebbe rigiocare. “A me piace il mare – ha rivelato Lucarelli – mi sarebbe piaciuto poterlo studiare, diventare un biologo marino. Ma la pallavolo mi ha fatto cambiare strada“. E poi: “Vorrei rigiocare la finale delle Olimpiadi quando in Brasile abbiamo vinto la medaglia d’oro, vorrei rigiocarla per riassaporare quel momento davanti al pubblico del mio paese. E la seconda partita che vorrei rigiocare è la finale dei Mondiali che ho perso con la mia nazionale, in questo caso per poterla vincere“.

    L’incontro è poi terminato con la tradizionale fotografia e con la fila degli studenti per l’autografo con il campione brasiliano.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Daniele Mazzone: “Modena è cresciuta, ma lo siamo anche noi”

    Di Redazione

    Per la Emma Villas Aubay Siena è in corso la settimana di preparazione della sfida di sabato 4 febbraio al PalaPanini contro la Valsa Group Modena, un’altra tappa nella lunga rincorsa alla salvezza dei toscani. “Stiamo attraversando un momento positivo. Rispetto a qualche settimana fa, quando la situazione sembrava disperata – commenta il centrale biancoblu Daniele Mazzone – la squadra ha dimostrato di essere competitiva e di non essere spacciata“.

    “Abbiamo lavorato duramente – continua Mazzone – per raggiungere un livello medio che ci consente di stare sempre in partita. Anche se ci sono stati momenti in cui il gioco non ha funzionato perfettamente, come nel primo e nel secondo set contro Padova, riusciamo a lottare fino alla fine. Anche in quei due primi set siamo arrivati a 21 punti, mentre in passato sarebbero finiti probabilmente a 14. Ora riusciamo a riconoscere cosa non va tra quelle due tre che non funzionano mentre prima risultavamo un po’ frastornati nel cercare di capire non andasse e, come è successo contro Padova, nel mentre cerchiamo di riorganizzarci e rimetterci in carreggiata“.

    “Venire in palestra dopo una vittoria è sempre bello – sorride il centrale di Siena – ma dopo tre vittorie consecutive è ancora più gratificante. Inoltre, Zibi Bartman sta dimostrando di essere un valore aggiunto sia dal punto di vista tecnico che caratteriale, proprio dal match contro Padova ho percepito la sua voglia di tornare in campo dopo dieci mesi di stop. Nonostante affermi di non essere al top della forma, Bartman ha mostrato di avere la voglia di mangiarsi la palla“.

    Mazzone, con Petric, Van Garderen, Bartman e Pinelli, sarà uno dei tanti ex della partita: “All’andata, Modena aveva ancora bisogno di trovare un equilibrio nel suo sestetto titolare e giocava oggettivamente non al massimo delle sue potenzialità. Oggi è una squadra diversa. Con degli exploit di gioco come quelli di Ngapeth e Lagumdzija, è in grado di esprimere in campo un livello elevato. Per quanto riguarda noi, anche nella nostra migliore versione di noi stessi sappiamo che sarà difficile tenergli testa, però siamo consapevoli di essere una squadra altrettanto diversa da quella che hanno incontrato. Una squadra che sa giocare e a cui non puoi regalare troppo, altrimenti se ne approfitta“.

    Infine il centrale fa il punto sulla lotta per la salvezza: “Mancano cinque partite alla conclusione della regular season, e ora siamo realmente padroni del nostro destino. Anche se al momento siamo alla pari con Taranto, forti di una vittoria in più, vogliamo arrivare al match contro i pugliesi nella migliore forma possibile e senza che quella partita diventi una questione di vita o di morte. Dobbiamo restare con i piedi per terra. Non dobbiamo rilassarci. Dobbiamo arrivare a quel match con la coscienza e consapevolezza che si sono state partite prima e ci saranno partite dopo in cui provare a fare punti e, perché no, punteggio pieno, in modo da poterci mettere più in tranquillità per il nostro obiettivo salvezza“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Per la Gioiella Prisma Taranto l’avversario è arduo e si chiama Trento

    Di Redazione

    Domenica 5 febbraio la Gioiella Prisma Taranto ospiterà al PalaMazzola, in anticipo televisivo alle 15.30, la compagine dell’Itas Trentino, dopo due uscite in trasferta in cui i rossoblu hanno raccolto un solo punto nel tie-break con Piacenza.

    La compagine ionica è ora in una posizione più scomoda in classifica, occupando l’ultimo posto in coabitazione con Siena e ad un punto da Padova, ma l’ultimo match, con l’innesto del nuovo opposto Lawani, autore di un’ottima prova, ha fatto ben sperare e dato fiducia all’ambiente.

    Domenica i pugliesi si troveranno innanzi ad una squadra brillante e tecnicamente ben organizzata, guidata da coach Lorenzetti, che nella gara di andata ha dimostrato la solita forza e dinamicità, non concedendo davvero alcuno spazio agli atleti rossoblù. L’Itas Trentino si aggiudicò in quel di Trento il match per 3-0 (25-17, 25-21, 25-17) sotto i colpi di un Kaziyski inarrestabile e degli attaccanti campioni del Mondo Michieletto e Lavia.

    I rossoblu lottarono nei primi due parziali rispondendo bene alle bordate trentine con ottime soluzioni di Antonov e di Loeppky ma, complici anche molti errori al servizio e in attacco, non riuscirono a finalizzare le occasioni di vantaggio realizzate soprattutto nel secondo set, nonostante una buona regia orchestrata da capitan Falaschi, che riuscì a smarcare per buona parte del set i posti 4 ionici.

    Ora però la consapevolezza in casa Gioiella Prisma è diversa: coach Di Pinto può contare sulla sfrontatezza ed efficacia di un nuovo opposto, Lawani, che non ha avuto davvero problemi a farsi conoscere nella scorsa partita, e un reparto schiacciatori deciso ed efficiente con Antonov e Loeppky che si sono ben comportati a Piacenza.

    Una bocca di fuoco in più per capitan Falaschi che dovrà gestire al meglio le risorse che il club ha messo a disposizione: “Si avvicina un’altra finale delle cinque che ci aspettano da qui alla fine del campionato – commenta il capitano – contro una squadra in salute che sta giocando bene, seconda in classifica quindi sarà una partita complicata, come del resto quella che è stata a Piacenza dove abbiamo conquistato un punto. Questo ha dimostrato che con tutto ciò che abbiamo affrontato in questo periodo non abbiamo assolutamente mollato anzi, siamo vivi a lottare con tutte le nostre forze per questo obiettivo che meritiamo: noi, la società e soprattutto la città meritiamo di stare di stare in Superlega per tutto il lavoro svolto finora. Speriamo in un ambiente caldo, domenica al PalaMazzola ci vorrà l’apporto del nostro pubblico per conquistare questo obiettivo difficilissimo ma che è comunque alla nostra portata“.

    Gli arbitri dell’incontro saranno Carcione Vincenzo e Cesare Stefano, mentre gli ex di giornata saranno Oleg Antonov per i rossoblù, a Trento dal 2015 al 2017, e Gabriele Laurenzano per Trento, a Taranto dal 2021 al 2022.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Rok Mozic senza limiti: “Mi piacerebbe diventare uno dei più forti al mondo”

    Di Eugenio Peralta

    Per fortuna la sua età la ricorda lui stesso durante l’intervista, perché altrimenti si farebbe fatica: a 21 anni appena compiuti (lo scorso 17 gennaio) Rok Mozic sembra già un veterano del nostro campionato per carisma, lucidità e, aggiungiamo, straordinaria padronanza dell’italiano. Dopo essere stato la grande sorpresa della scorsa Superlega, ora il talento di Maribor ne è diventato una delle più solide realtà, con quella WithU Verona che ha dato spettacolo in più di un’occasione. E nella nostra intervista esclusiva non fa che confermare il suo approccio maturo, ma al tempo stesso molto ambizioso, al volley di alto livello.

    Come giudichi la stagione di Verona fino a questo momento? Ti aspettavi questi risultati?

    “Di sicuro abbiamo giocato qualche partita molto buona e qualcun’altra male, d’altronde siamo una squadra giovane. Quando tutto va bene però possiamo dare fastidio a tutti, perché fisicamente siamo tra le squadre più forti del campionato. Diciamo che va bene così, ma non sono ancora soddisfatto: potevamo fare meglio. Dobbiamo guardare sempre avanti alla prossima gara, perché ogni weekend può cambiare tutto in classifica e tutte le ultime 5 partite di regular season possono essere decisive“.

    Foto Verona Volley/Udali

    Hai avuto tante offerte lo scorso anno, ma hai deciso di restare in gialloblu. Ci racconti il perché di questa decisione?

    “Sono contento di essere rimasto a Verona e rifarei la stessa scelta anche oggi. Qui mi sento come a casa, tutti mi vogliono bene, si lavora bene; e poi la squadra è più forte dello scorso anno, questa è stata una condizione chiave. Volevo lottare per i Play Off e per arrivare tra i primi 4. In più sono contento di essere un giocatore importante della squadra, mi sento bene in campo e fuori e voglio lavorare per migliorare, personalmente e come gruppo“.

    Come ti trovi con Rado Stoytchev e cosa hai imparato da lui in queste stagioni?

    “Con Stoytchev ho un buon rapporto, anche se non è sempre facile perché lui non è mai contento di niente, vuole sempre spingere di più. Ma è uno degli allenatori più forti in circolazione, sa bene come si vince e sa come costruire la squadra. La sua presenza è uno dei motivi per cui sono rimasto e certamente mi ha portato a migliorare, anche se sono convinto che tanto dipenda da me: sono ancora molto giovane, ho 21 anni e mettendoci testa e fisico posso crescere molto“.

    Foto Verona Volley/Udali

    Quali sono le tue caratteristiche migliori e le cose in cui invece senti di dover migliorare?

    “Sono sempre stato un giocatore forte in attacco, mentre in ricezione credo di essere migliorato, ma devo crescere ancora. Questo è molto importante per la nostra squadra: io, Gaggini e adesso Magalini dobbiamo essere molto affidabili in seconda linea. La battuta è altrettanto importante, perché se battiamo bene il nostro muro, che è molto forte, può creare problemi a tutti. Quindi sì, devo alzare il livello soprattutto in battuta e ricezione, ma anche provare altre soluzioni in attacco e cercare di non spostare troppo le mani a muro“.

    Con la Slovenia venite da una serie di risultati strepitosi. Senti un po’ la responsabilità di dover raccogliere l’eredità di questo gruppo?

    “Be’, per adesso cerchiamo di giocare ancora con questa generazione fino a Parigi: abbiamo ancora Europei e Olimpiadi, adesso il mondo ha visto quanto siamo forti e dobbiamo dimostrare di poterci arrivare. Di sicuro da qui in poi ci saranno più responsabilità per me, ma servono anche altri giovani: abbiamo un po’ saltato in ciclo, visto che nella nazionale c’è un gap di 6 anni tra me e il più giovane. Certamente non sarà facile sostituire questo gruppo“.

    foto Lega Volley

    Da giovane, se così si può dire, hai ottenuto grandi risultati nel Beach Volley. Pensi di tornare sui campi?

    “Adesso è molto difficile, perché appena finisce la stagione ho solo pochi giorni liberi prima di iniziare il lavoro con la nazionale. Se ci sarà un’opportunità alla fine della carriera vedremo, la porta resta sempre aperta. Ma per adesso mi piace troppo la pallavolo indoor!“.

    Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

    “Il mio sogno è sempre stato giocare in Superlega, adesso che l’ho realizzato il mio obiettivo è diventare uno dei più forti al mondo! Sogno di vincere lo scudetto, le coppe e naturalmente partecipare alle Olimpiadi, che secondo me è una delle cose più belle per uno sportivo“.

    C’è un giocatore con cui ti piacerebbe scendere in campo?

    “Be’, mi piacerebbe essere nella stessa squadra di De Cecco, ha un palleggio incredibile. Anche se già quando ho visto per la prima volta Rapha sono rimasto stupito per il livello eccezionale di certe finte. In generale per adesso sono contento di scrivere una bella storia con questa squadra, poi in futuro si vedrà…“. LEGGI TUTTO

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    Luciano De Cecco prepara la volata: “Adesso conta il risultato, non il gioco”

    Di Redazione

    Il punto su una stagione difficile per la Cucine Lube Civitanova e la preparazione alla volata finale: il palleggiatore biancorosso Luciano De Cecco è intervenuto oggi ai microfoni di “7×4 Sport“, rubrica sportiva di Radio Arancia, per presentare i prossimi impegni della squadra, a cominciare dalla sfida di domenica 5 febbraio all’Eurosuole Forum contro la Top Volley Cisterna.

    “Stiamo attraversando un momento non semplice – ha ammesso De Cecco – ma gli alti e bassi di un gruppo rinnovato e ringiovanito non devono stupire. Le aspettative e le pressioni iniziali sulla squadra probabilmente erano esagerate. Nella stagione in corso la classifica indica in modo chiaro l’identità della squadra più forte. Dobbiamo cambiare il modo di ragionare e ripartire dalle basi per entrare nei Play Off con una posizione vantaggiosa“.

    “Le ultime cinque gare della regular season – ha aggiunto il palleggiatore argentino – vanno affrontate con molta attenzione perché indirizzeranno il nostro futuro. Sarà importante preparare al top le sfide e tirar fuori la forza mentale dei singoli. Non conterà giocare benissimo, ma dovremo fare risultato. Noi giocatori stiamo vivendo tutti le stesse difficoltà e vogliamo risalire la classifica. I problemi in ricezione? La squadra dà il massimo per crescere“.

    “Arrivano critiche – ha concluso De Cecco – ma noi pensiamo solo a migliorare la situazione. Accetto di buon grado le osservazioni costruttive, meno quelle pretestuose, e so bene come i successi possano poi spazzare via le lamentele. L’ultimo Scudetto ci ha ricordato che sul carro della vittoria c’è spazio per tutti: non si può prevalere sempre e quando non accade si cerca di tornare più forti l’anno successivo. Anche questo è il bello dello sport!“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Perugia, febbraio è un mese chiave: “Preparazione calibrata sulla Coppa Italia”

    Di Redazione

    Si apre oggi un febbraio davvero molto molto importante per la Sir Safety Susa Perugia. La squadra umbra, dopo due giorni di riposo successivi alla trasferta vincente di Milano, ha ripreso ieri l’attività al PalaBarton agli ordini di coach Anastasi e del suo staff ed oggi apre un mese che avrà un peso specifico notevole per il resto della stagione. In primis perché il 25 e 26 febbraio a Roma ci sarà la Final Four di Del Monte Coppa Italia, terzo trofeo stagionale in palio e certamente obiettivo importante per società e squadra. In secondo luogo perché da marzo il calendario riprenderà un ritmo infernale fatto di continui turni infrasettimanali e quindi è chiaro che arrivarci in forma da un punto di vista non solo tecnico, ma anche fisico è determinante.

    Dell’aspetto fisico parla il preparatore atletico bianconero Sebastiano Chittolini: “Abbiamo già iniziato un paio di settimane fa ed in questo mese proseguiremo una sorta di micro ciclo di lavoro. Parlo di micro ciclo perché durante la stagione non è possibile fare un lavoro vero e proprio di preparazione, quanto piuttosto gestire la condizione. Ma certamente un mese senza impegni e viaggi durante la settimana ci consente una programmazione mirata e specifica anche da un punto di vista fisico“.

    “Abbiamo in realtà già iniziato nel mese di gennaio – prosegue Chittolini – con alcuni programmi differenziati secondo me molto lungimiranti, come per Max e Roby (Colaci e Russo, n.d.r.) che non hanno partecipato alla trasferta di Lubiana in Champions per restare a Perugia a lavorare. Adesso abbiamo davanti alcune settimane ‘lunghe’ nelle quali svilupperemo un lavoro generale con aumento di carichi e più pesante dal punto di vista metabolico nella prima seduta fisica della settimana per poi rendere più dinamica la seconda. Questo per far essere i ragazzi pronti per le partite che disputeremo, perché saranno comunque partite importanti, e perché i ragazzi devono sentirsi bene in gara per non perdere i loro riferimenti tecnici“.

    “Poi potranno esserci settimane con programmazione differente, magari con tre sedute invece di due – continua il preparatore –, in base alle situazioni che avremo. Tutto il lavoro ovviamente sarà mirato e calibrato in funzione della Final Four di Coppa Italia, che è un appuntamento a cui teniamo particolarmente. In più da marzo si tornerà al ritmo di partite ogni tre giorni, per cui l’attività di febbraio sarà anche una sorta di mini preparazione che poi ci porteremo per i playoff dove non avremo tempo e modo di fare altro che sedute atletiche di rifinitura e di mantenimento fisico“.

    Chittolini, alla sua seconda stagione da preparatore atletico, mette a confronto le due annate: “Il mio lavoro e la mia impostazione di lavoro sono sempre le stesse dello scorso anno. Ma con Andrea (Anastasi, n.d.r.) e con tutto lo staff tecnico, con cui si lavora in piena armonia e sinergia, abbiamo impostato fin dall’inizio il programma di lavoro cercando di differenziare l’attività fisica dei giocatori in base alle rotazioni che il coach voleva applicare di partita in partita e questo mi ha consentito, in condizioni ovviamente normali, di poter dare i giusti carichi a tutti i ragazzi ogni settimana“.

    La stagione è pronta ad entrare nel vivo e la condizione del gruppo bianconero viaggia a braccetto: “Nelle passate settimane di gennaio – conclude Chittolini – ci sono state alcune piccole e fisiologiche flessioni, ma in questo periodo, grazie anche al fatto di poter svolgere attività senza viaggi e partite infrasettimanali, tutto il gruppo sta tornando ad un ottimo livello. Lo dicono le sensazioni che abbiamo e lo conferma anche il monitoraggio quotidiano dei dati che facciamo (Chittolini “scheda” ogni singolo salto in allenamento dei Block Devils, n.d.r.). L’obiettivo attuale come dicevo è quello di uniformare la condizione e di portare tutti al massimo a fine mese per la Final Four di Coppa Italia“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La WithU Verona accoglie Fujiwara Naoya: “Sono entusiasta. Ruberò qualche idea”

    Di Redazione

    Dopo le due vittorie consecutive ottenute in SuperLega, la WithU Verona ha accolto un nuovo elemento nel proprio roster, che per le prossime sei settimane svolgerà uno stage all’interno della squadra. Si tratta di Fujiwara Naoya, schiacciatore giapponese proveniente dalla Chuo University, che nel 2016 ha fondato la Volleyball Club Support Association, progetto che permette a giovani atleti di questo sport di maturare formative esperienze all’estero. 

    Nato il 24 dicembre 2001, Naoya milita nella formazione della propria università dal 2020, dopo aver compiuto un percorso giovanile tra le file della Kitasaga High School. Il martello ricevitore nipponico conta una statura pari a 191 centimetri per un peso di 82 chilogrammi. I dati tecnici riportano numeri importanti: in attacco raggiunge i 345 centimetri nel salto, mentre a muro tocca quota 320 cm. 

    “Sono molto entusiasta di svolgere questo stage – ha dichiarato Naoya – perché ho la possibilità di sperimentare l’altezza e la potenza che non posso provare in Giappone. Mi pongo l’obiettivo di rubare qualche idea e giocata degli atleti che giocano sul più alto palcoscenico del mondo. Per me è importante mettermi alla prova e confrontare la mia tecnica con i giocatori del campionato più competitivo al mondo per crescere sempre di più“. 

    Il ventunenne schiacciatore ha poi continuato: “Nel campionato italiano si riuniscono i giocatori più forti del panorama pallavolistico mondiale, per cui è una destinazione da sogno per un giovane. Sono molto contento. Durante questo periodo vivrò un mondo che non conosco, per cui vorrei crescere come atleta ma anche come persona“.  

    Un’opportunità incredibile, dunque, per Fujiwara, che potrà ricevere preziosi consigli da un allenatore esperto e vincente come Radostin Stoytchev e vivere dall’interno il metodo di lavoro e la preparazione quotidiana di una squadra che gioca in SuperLega. 

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO