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    Alex Nikolov: “Per noi questa partita contava come una finale”

    Di Redazione

    “Per noi questa partita era importante come una finale“. Dice tutto Aleksandar Nikolov nel dopopartita della sfida tra la sua Cucine Lube Civitanova e la Top Volley Cisterna: i tre punti portati a casa dai campioni d’Italia pesano come macigni, perché interrompono un periodo (molto complicato), perché consentono di scacciare i fantasmi e perché blindano probabilmente il posizionamento nei Play Off. “Questi tre punti servivano” ribadisce il giovane bulgaro, che poi analizza il successo: “Se battiamo bene possiamo superare qualsiasi squadra, perché il nostro servizio è una carta vincente. Ci alleniamo sodo e abbiamo talento. La prossima partita sarà dura come tutte, ma andiamo a Siena per vincere“.

    Arma vincente di Gianlorenzo Blengini è stata ancora una volta la battuta: “Dopo un avvio complicato – spiega il tecnico di Civitanova – nel secondo set abbiamo fatto delle modifiche all’assetto per risolvere le difficoltà. Quello che conta è esserci portati a casa una vittoria che volevamo fortemente. È stata una sofferenza, ma i ragazzi si sono attaccati alla partita e hanno lottato, sono stati bravissimi. A noi serviva vincere, sapevamo che per farlo avremmo dovuto stringere i denti e che comunque non sarebbe stato facile. Un successo importante contro una concorrente diretta nella zona Play Off. Credo che questo sia un piccolo premio meritato per dei ragazzi che non si sono mai risparmiati in allenamento. Deve comunque essere solo un punto di partenza“.

    “È stata una partita difficile – ammette anche Marlon Yant – siamo partiti male, nel secondo set abbiamo raggiunto il giusto ritmo e portato a casa tre punti. Ci impegniamo in ogni allenamento e adesso si vedono i frutti. La cosa importante è stata la vittoria di squadra, molto utile per prepararci in vista della trasferta a Siena“.

    Per la Top Volley è Michele Baranowicz a parlare: “Ci è mancato poco per fare risultato, un po’ più di cattiveria nel secondo e terzo set. È stata per noi una settimana non facile, nella quale non siamo riusciti a lavorare come avremo voluto per preparare al meglio una partita difficile come questa. Una partita nella quale serviva cuore, grinta e cattiveria; siamo riusciti metterli in difficoltà nel primo set, meno in quelli successivi. Bravi loro a cambiare ritmo e a metterci in difficoltà. Quando giochi in casa della Lube se non fa tutto perfetto diventa davvero difficile vincere“.

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    La Lube si ritrova al momento giusto e lascia a secco Cisterna

    Di Redazione

    Vittoria di cuore e di carattere per la Cucine Lube Civitanova, che ritrova se stessa nel momento più difficile ed esce dalla crisi di risultati. Davanti a 2000 spettatori i campioni d’Italia perdono il primo set contro la Top Volley Cisterna, rivedendo i fantasmi del disastroso mese di gennaio, ma poi riescono a dare la svolta e rimontare lo svantaggio, fino a imporsi in volata in un quarto set al cardiopalmo. La scossa decisiva per gli uomini di Chicco Blengini prende forma dalla panchina, proprio come spesso succedeva nella prima parte della stagione: gli ingressi in corsa di Nikolov (16 punti), Zaytsev e Anzani sono fondamentali per la vittoria.

    Grazie ai tre punti messi in cassaforte, Luciano De Cecco e compagni consolidano il quarto posto solitario in classifica, staccando di tre punti la quinta posizione e garantendosi un “cuscinetto” di 7 punti sulla nona. Quest’ultima è occupata proprio dalla Top Volley, che resta fuori dalla zona Play Off nonostante una prova di squadra importante, con il solito Dirlic (20 punti) in evidenza.

    La cronaca:Nella metà campo di casa a inizio gara ci sono Gabi Garcia nel ruolo di opposto, Bottolo a formare la diagonale di posto 4 con Yant, e Diamantini al centro con Chinenyeze. La partenza buona è quella degli ospiti, bravi a mettere sotto pressione la ricezione dei cucinieri, a più riprese scarichi anche in attacco (43% di efficacia contro il 54% della Top Volley), ricavandone subito un buon break grazie all’efficacia dei contrattacchi innescati dall’ex Baranowicz. Laziali avanti di 7 lunghezze dopo le rigiocate firmate da Sedlacek (7 punti col 55%) e Bayram (3), l’ultimo punto del set (20-25) è invece dell’opposto croato Dirlic, autore di 6 punti, di cui 2 realizzati col muro.

    La Cucine Lube inizia il secondo parziale con Anzani al posto di Diamantini. Sin dall’avvio resta comunque Cisterna a tenere in mano il pallino della situazione, tanto da convincere Blengini – sul 7-10 – a mescolare le carte in campo inserendo Nikolov per Bottolo e Zaytsev per Gabi Garcia. La reazione è immediata: i campioni d’Italia trovano il primo vantaggio della partita sul 16-15 e subito la fuga decisiva, avviata da un ace di Zaytsev (19-16), proseguita con un contrattacco vincente di Yant (21-17), e messa al sicuro con un ace di Nikolov (22-17). Finisce 25-18 dopo un attacco di Yant, il più proficuo dei suoi con 4 punti e l’80% di positività.

    Nel terzo set la Cucine Lube va in campo con il medesimo sestetto con cui aveva terminato il precedente, mantenendo il trend positivo sui binari di casa. Cucinieri avanti 7-3 dopo un attacco out degli ospiti, 10-6 dopo un ace di Yant che convince il tecnico ospite soli a cambiare Bayram con il cubano Gutierrez. Cisterna si rifà sotto a più riprese, ritrovando poi la parità a quota 19, con un contrattacco dell’ottimo Dirlic. Poi scrive addirittura il sorpasso, grazie ad un ace di Gutierrez (19-20). Nel testa a testa finale, la zampata vincente è dei marchigiani e arriva al primo set point, con Yant (6 punti, 56%) bravissimo a sfruttare le mani del muro avversario capitalizzando il pallone del 25-23.

    Nel quarto parziale, equilibratissimo, Baranowicz e compagni trovano il break sul 18-20 murando Zaytsev, che viene sostituito da Gabi Garcia (con il contemporaneo ingresso di Diamantini per Chinenyeze). Proprio il portoricano pareggia a quota 20 con un ace. Il pallone finale, al terzo match point, lo mette a terra Diamantini, fermando col muro un attacco di Gutierrez (27-25). Marlon Yant, autore di 17 punti totali con il 57% in attacco e 1 ace, è l’Mvp della sfida.

    Cucine Lube Civitanova-Top Volley Cisterna 3-0 (20-25, 25-18, 25-23, 27-25)Cucine Lube Civitanova: De Cecco 2, Yant Herrera 17, Diamantini 1, Garcia Fernandez 6, Bottolo 3, Chinenyeze 8, Gottardo 0, Balaso (L), D’Amico, Anzani 2, Zaytsev 8, Nikolov 16. N.E. Ambrose (L), Sottile. All. Blengini.Top Volley Cisterna: Baranowicz 1, Bayram 4, Zingel 9, Dirlic 20, Sedlacek 15, Rossi 4, Catania (L), Zanni 0, Gutierrez 9, Kaliberda 0, Mattei 0. N.E. Staforini, Martinez. All. Soli.Arbitri: Boris (PV) e Florian (TV).Note: Durata set: 25′, 26′, 28′, 32′. Spettatori 2043, incasso 20.851,07 Euro. Lube battute sbagliate 19, ace 9, attacco 47%, ricezione 51% (25% perfette) muri vincenti 5. Cisterna battute sbagliate 21, ace 2, attacco 50%, ricezione 44% (21% perfette) muri vincenti 8.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Patry e Ishikawa puniscono Padova, Milano guadagna posizioni

    Di Redazione

    Vittoria di fondamentale importanza per l’Allianz Milano, che davanti al suo pubblico stende la Pallavolo Padova in quattro set: un risultato che permette ai meneghini di scavalcare Monza e prendersi il settimo posto in classifica, mentre rimane tutto invariato nella lotta per la salvezza, con i veneti sempre davanti a Siena e Taranto per un punto. I padroni di casa hanno fatto la voce grossa a muro (10, contro i 2 di Padova) e hanno attaccato meglio dei bianconeri (58% contro il 46%), con l’MVP Jean Patry autore di 22 punti con il 67% in attacco e Yuki Ishikawa a quota 19. A favore dei milanesi anche il fondamentale del muro, con 10 punti a 2. In casa patavina miglior marcatore Petkovic, con 18 punti messi a referto.

    La cronaca:Equilibrio in campo, Ishikawa mette a segno la sua diagonale per il 4 pari, poi Patry firma il 6-5. Porro chiama ancora in causa l’opposto transalpino che non sbaglia il suo lungolinea e mantiene il vantaggio, poi il muro di Ishikawa aumenta il distacco 11-9. Va in fiducia Milano e macina punti, Mergarejo da seconda linea per il più 5: 17-12. L’opposto francese rifila ai patavini punti pesanti che portano il punteggio a 19-13. Non molla Padova che, sul 24-15, rifila ai milanesi un parziale di 0-3, ma dopo il time out di coach Piazza, è Ishikawa a firmare la palla della fine del set: 25-18.

    Copia e incolla del primo set in avvio del secondo: prima Takahashi con la sua diagonale vincente, poi Ishikawa con una palla corta ed è 8-8. È equilibrio fino al punto numero 9, poi come nel primo set i ragazzi di Piazza si aggiudicano il doppio vantaggio (11-9). Padova però rimane aggrappata a Milano, aggiudicandosi il vantaggio con l’ace di Petkovic, 13-14. Il doppio vantaggio arriva per gli ospiti che, più concreti in difesa ed efficienti in attacco, si portano avanti 14-16.

    Cambio per Milano con Ebadipour su Mergarejo, il martello iraniano sigla immediatamente 2 punti riportando l’equilibrio in campo, 16-16. Padova non molla e con Petkovic in prima linea allunga 18-21. L’errore al servizio di Loser pesa sul tabellone che segna 20-23 per gli ospiti. Coach Piazza sceglie Piano su Porro per alzare il muro, ma Petkovic non vuole saperne e si prende il punto del 22-24. Jean Patry rimanda i conti, ma Asparuhov passa: 23-25 e 1-1.

    Si riscatta immediatamente Milano che va in vantaggio per 3-0 con il muro di Patry. Errore di Asparuhov in attacco, che concede ai meneghini il vantaggio di 11-8. Show di Milano che segna un parziale di 3-0 dando spettacolo all’Allianz Cloud: spicca il monster block di Loser, 14-9. Porro apre per Patry che trova il punto, 17-12, poi il muro di Vitelli sancisce il più 6. Una serie di errori al servizio fa arrivare il punteggio a 21-16, sblocca la situazione Ebadipour con un gran muro. Poi Vitelli in primo tempo per guadagnarsi la possibilità di chiudere il set, 24-19. Ci mette la firma Ebadipour con la sua diagonale lunga, 25-20.

    Si ritrova sotto di due lunghezze Milano all’inizio della quarta frazione: molti gli errori in attacco che portano i veneti avanti 4-7. L’ace di Ebadipour accorcia le distanze, poi l’errore di Padova in battuta riporta la parità, 10-10. Canella si ingolosisce e chiude il rigore concesso dalla ricezione errata di Milano (11-13), ma ci pensano prima Ishikawa a ristabilire l’equilibrio e poi Loser ad agguantare il vantaggio 14-13. Ancora il centrale argentino al servizio segna l’ace del 17-14, conferma Patry in diagonale per il punteggio di 19-15. Vitelli prende il sopravvento, prima a muro poi in attacco, accompagna Milano avanti 21-17. Ormai incolmabile il gap e i padroni di casa chiudono 25-19.

    Roberto Piazza: “La partita si è incanalata subito sui binari che conoscevamo. Siamo andati bene nella gestione del primo set, purtroppo il secondo ci è scappato di mano con qualche bella palla loro e qualche errore nostro iniziale che ha compromesso il finale del set, perché se non avessimo commesso quelle imprecisioni all’inizio probabilmente il risultato sarebbe stato più netto. Padova ha giocato bene, nonostante l’inserimento del secondo palleggiatore che ha distribuito alla perfezione il gioco. Noi siamo contenti per quello che abbiamo fatto, abbiamo saputo mettere in campo aggressività, che era quello che chiedevamo. Siamo riusciti a stare nella partita nei momenti di difficoltà nonostante loro ci avessero recuperato qualche punto, nonostante nel quarto set fossero avanti nel punteggio.

    Adesso le partite cominciano a farsi più dure, in salita, con Piacenza, Trento e poi la semifinale di Coppa Italia. Dobbiamo però essere contenti di quello che abbiamo fatto oggi con tutti i giocatori in campo: Ebadipour che si è fatto sentire partendo dalla panchina, Mergarejo benissimo nel primo set poi così così nel secondo, abbiamo rivisto in campo anche Piano, dopo lungo tempo era importante rimetterlo nelle condizioni di poter fare qualche salto. Bene anche Fusaro, che per me è l’MVP, perché è entrato, ha fatto una battuta straordinaria, ha preso una difesa, quindi bravissimo anche Francesco“.

    Francesco Zoppellari: “È un peccato perché eravamo riusciti a recuperare la partita. Purtroppo siamo mancati in alcuni momenti e in certi fondamentali, ma Milano ha fatto una buona gara e vanno fatti i complimenti a loro. Non dobbiamo guardare la classifica, pensiamo di partita in partita, sappiamo che la salvezza dipende da noi, poi i risultati delle altre non ci interessano“.

    Allianz Milano-Pallavolo Padova 3-1 (25-18, 23-25, 25-20, 25-19)Allianz Milano: Mergarejo 4, Vitelli 8, Loser 10, Ishikawa 19, Porro, Patry 22, Pesaresi (L), Piano, Ebadipour 10. Non entrati: Lawrence, Bonacchi, Fusaro, Colombo (L). Coach: Roberto Piazza.Pallavolo Padova: Asparuhov 8, Crosato 6, Volpato, Takahashi 11, Saitta, Petkovic 18, Zenger (L), Gardini 1, Guzzo 2, Zoppellari, Desmet 1, Canella 4. Non entrati: Lelli (L), Cengia. Coach: Jacopo Cuttini.Arbitri: Canessa – ClementeNote: Durata: 24’, 29’, 24’, 25’. Tot.: 1h43’. Spettatori: circa 2.500. Servizio: Milano errori 22, ace 6; Padova errori 15, ace 2. Muro: Milano 10, Padova 2. Ricezione: Milano 50% (24% prf), Padova 44% (17% prf). Attacco: Milano 58%, Padova 46%.

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    Zimmermann: “Qualche errore di troppo”. Simoni: “Conta il risultato”

    Di Redazione

    Emozioni opposte per Vero Volley Monza e WithU Verona al termine di una partita in cui entrambe le squadre hanno mostrato alcuni aspetti da rivedere, ma a festeggiare è stata soltanto la squadra gialloblu, capace di prendersi tre punti pesantissimi nella lotta per i Play Off. “È un peccato – ammette Jan Zimmermann – visto che nel primo set siamo stati sempre avanti, e per colpa di qualche errore nei momenti che contavano lo abbiamo perso. Da quel momento è diventato tutto più difficile, anche se nel terzo siamo stati bravi a tornare ad esprimere la nostra pallavolo“.

    Il palleggiatore di Monza continua: “L’infortunio di Vlad (Davyskiba, n.d.r.) nel finale del terzo parziale ha certamente condizionato l’avvio di quarto, condito da tanti errori. Abbiamo avuto tante possibilità per fare punti stasera ma non le abbiamo sfruttate. Ora dobbiamo cercare di rialzarci subito in vista della sfida contro Cisterna, perché evitando qualche passaggio a vuoto avuto stasera possiamo fare una bella prova“.

    Soddisfazione a metà per il viceallenatore di Verona Dario Simoni: “Come l’altra volta, la cosa più importante è stato il risultato finale. Dopo i primi due set ben giocati, abbiamo avuto un calo importante nel terzo, ma é un aspetto che dobbiamo migliorare. Abbiamo giocato in maniera granitica. Nel quarto abbiamo resistito alle loro battute e abbiamo dimostrato una grande prova di forza. Guardiamo avanti, ragionando una gara alla volta e cercando di vincere più partite possibili. Ci aspetta un altro impegno complicato a Padova, dove proveremo ad allungare la striscia positiva“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Taranto ci prova fino in fondo, ma Trento le lascia solo le briciole

    Di Redazione

    Non riesce l’impresa alla Gioiella Prisma Taranto nella sfida casalinga con l’Itas Trentino: per due volte la squadra di Vincenzo Di Pinto porta ai vantaggi una delle big del campionato, ma deve sempre arrendersi in volata e finisce per uscire dal campo con uno 0-3 fin troppo severo. A trascinare gli ospiti sono un Matey Kaziyski da 20 punti con il 62% in attacco e un servizio impeccabile (5 ace totali) che fa la differenza soprattutto nel primo parziale, quando la Gioiella era avanti nel punteggio e subisce il ritorno dei trentini con ottimi turni di Sbertoli e dello stesso capitano trentino.

    A Taranto restano in dote un’altra ottima prestazione dell’opposto Ibrahim Lawani, che mette a terra 20 palloni, e la buona prova di Loeppky, che la tengono attaccata al match con giocate spettacolari e potenza nei colpi. Spettacolare anche la cornice del PalaMazzola, con 1700 spettatori accorsi per sostenere la squadra pugliese nella lotta per la salvezza.

    La cronaca:L’Itas Trentino si presenta in riva allo Ionio senza Lisinac (rimasto a Trento a svolgere lavoro differenziato), ragion per cui Lorenzetti ripropone in starting six D’Heer in diagonale a Podrascanin; gli altri cinque titolari sono Michieletto e Lavia schiacciatori, Sbertoli alzatore, Kaziyski opposto e l’ex di turno Laurenzano libero. La Gioiella Prisma risponde con Falaschi in regia, Lawani opposto, Antonov e Loeppky in posto 4, Alletti e Larizza al centro, Rizzo libero.

    Il primo spunto è di Lavia, che ferma a muro la pipe di Loeppky garantendo il più 2 (3-5) che dura però pochi secondi grazie ai servizi di Antonov e degli attacchi di Lawani e Alletti (7-5). Nella parte centrale del set si va avanti a suon di cambiopalla, che consentono ai locali di sigillare il proprio vantaggio sino a quando Alletti, sempre al servizio, non trova un ace su Michieletto che vale il 15-12. I gialloblù si rifugiano in un time out, ma alla ripresa Loeppky ferma a muro Kaziyski e poi contrattacca in maniera vincente, consegnando il più 5 (17-12) e costringendo Lorenzetti ad interrompere di nuovo il gioco.

    In seguito, l’Itas Trentino cambia marcia con Sbertoli in battuta (due ace) e con Kaziyski a rete in posto 4: dal 15-20 si passa al 23-20 con Matey infermabile e gli ionici in difficoltà in ricezione ma anche a rete. Sembra lo strappo decisivo per chiudere la prima frazione ed invece Taranto annulla due palle set consecutive agli ospiti (24-24) ancora per mano di Antonov, prima di cedere alla terza occasione grazie al muro di D’Heer su Lawani.

    Sull’onda lunga della vittoria in rimonta del periodo precedente, la squadra trentina parte alla grande anche nel secondo parziale (2-5 e 7-10), spinta avanti da Michieletto e Lavia (a segno a muro su Lawani). Taranto replica col solito opposto francese e con Loeppky (11-11); da lì in poi si va avanti sul punto a punto (15-15), con l’Itas che prova di nuovo a scappare (19-21) anche grazie a Nelli (ace), ma viene ripresa proprio sul 24-24 dagli ionici. I gialloblù non sfruttano due palle set, ne concedono una agli avversari e poi capitalizzano con Kaziyski la terza occasione (26-28), portandosi avanti 2-0.

    La Gioiella Prisma si gioca il tutto per tutto nel terzo parziale e parte sparata con servizio e contrattacco (6-3); Kaziyski quasi da solo riporta subito in carreggiata i suoi che, successivamente, tengono a lungo bene il campo (10-10 e 13-13), prima di subire un nuovo black out (17-14). Lorenzetti spende anche il secondo time out a sua disposizione ed ottiene la risposta desiderata perché, guidati da Lavia al servizio, i suoi trovano la parità già a quota 17. Il finale è tiratissimo; ci pensa Kaziyski a siglare il più 2 (19-21) e a proteggerlo sino in fondo per un successo per 3-0 sofferto ma meritato (22-25). Negli scambi conclusivi si mettono in evidenza anche Nelli (altro ace) e Džavoronok, autore del punto conclusivo della partita.

    “Risultato bugiardo – commenta Aimone Alletti – abbiamo disputato una buonissima partita contro una squadra di cui conosciamo il valore e che oggi ha giocato nei suoi standard. Per fare punti dovevamo andare oltre i nostri limiti, dare il massimo non è bastato. Nel primo set, quando eravamo avanti, abbiamo subito qualche punto in ricezione, con Sbertoli che ha inanellato una serie di ottime battute: è un peccato, perché nel complesso abbiamo giocato un buon match. Pubblico straordinario, siamo molto contenti del supporto dei nostri tifosi: abbiamo altre finali ed abbiamo bisogno di qualsiasi cosa che ci faccia andare oltre il nostro limite“.

    Vincenzo Di Pinto: “Abbiamo fatto delle cose notevoli, ma ci sono stati sempre degli episodi in loro favore. Sono la squadra migliore in battuta in campionato ed oggi si è visto, il break di recupero nel primo set lo hanno ottenuto al servizio con Bertoli. Anche nel secondo parziale questo fondamentale ha fatto la differenza. Nel terzo set c’è stata una decisione dell’arbitro che non ho condiviso e che ci è costata un break. Sono dispiaciuto, è tutto l’anno che giochiamo ad altissimo livello, ma la differenza la fanno i punti e noi ne dobbiamo fare altri per conquistare la salvezza. Lawani? Per un giovane catapultato in Superlega si sta comportando benissimo, siamo molto contenti di lui“.

    Gioiella Prisma Taranto-Itas Trentino 0-3 (24-26, 26-28, 22-25)Gioiella Prisma Taranto: Falaschi, Loeppky 14, Larizza 4, Lawani 20, Antonov 9, Alletti 7, Andreopoulos 0, Rizzo (L), Ekstrand 0, Cottarelli 0. N.E. Pierri, Gargiulo. All. Di Pinto. Itas Trentino: Sbertoli 4, Michieletto 12, Podrascanin 6, Kaziyski 20, Lavia 12, D’Heer 3, Laurenzano (L), Nelli 2, Dzavoronok 0. N.E. Pace, Cavuto, Berger, Lisinac, Depalma. All. Lorenzetti. Arbitri: Carcione, Cesare. Note: Spettatori 1500. Durata set: 29′, 32′, 28′; tot: 89′. Taranto: 3 muri, 3 ace, 15 errori in battuta, 3 errori azione, 54% in attacco, 28% (14%) in ricezione. Trento: 7 muri, 5 ace, 13 errori in battuta, 3 errori azione, 55% in attacco, 44% (15%) in ricezione.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tre punti d’oro per Verona, Monza ritrova Grozer ma perde Davyskiba

    Di Eugenio Peralta

    Tre punti pesantissimi per la WithU Verona: i gialloblu si impongono in quattro set sul campo della Vero Volley Monza e staccano in classifica proprio i rivali di giornata, facendo un importante passo avanti in chiave Play Off. Sul risultato finale pesano le disattenzioni dei monzesi nel primo set (quando la squadra di Eccheli era avanti 20-15), ma soprattutto l’infortunio alla caviglia di Vlad Davyskiba avvenuto nel corso del terzo, proprio nel momento migliore della Vero Volley. Nel quarto i veronesi, trascinati da uno straripante Rok Mozic, sfruttano la scarsa efficacia della battuta avversaria per aggiudicarsi un meritato successo.

    In una partita frizzante, ricca di scintille sotto rete e prevedibilmente incentrata sulla battuta (8 ace a 6 per i padroni di casa) è determinante per la WithU la performance dello schiacciatore sloveno, autore di 16 punti con il 55% in attacco e 3 ace, vista l’assenza di Sapozhkov e il netto calo alla distanza di Noumory Keita (comunque top scorer con 18 punti); segnali positivi per la squadra di Stoytchev arrivano anche dai centrali Cortesia e Grozdanov, mentre è altalenante il rendimento di Magalini.

    La sensazione, testimoniata anche dal nervosismo finale (e dalla porta dello spogliatoio divelta da Szwarc…) è però che Monza abbia sprecato qualche occasione di troppo, al netto del conto aperto con la sfortuna: l’uscita di Davyskiba, infatti, ha fatto saltare tutti gli equilibri in ricezione e depotenziato anche battuta e attacco, in una giornata non eccezionale per Maar. Non bastano ad addolcire la pillola il rientro di Georg Grozer, lanciato da titolare dal secondo set in poi, e la prima presenza ufficiale del brasiliano Cachopa. Anche per Verona c’è un ritorno da segnalare, quello di Mads Jensen: ancora poco incisivo, il danese potrà però fornire da qui in avanti una buona alternativa ai gialloblu.

    Foto Vero Volley

    I SESTETTI – Ancora senza Sapozhkov, che non va nemmeno in panchina per un problema muscolare, Verona conferma la formazione dell’ultima giornata con Keita opposto a Spirito, Grozdanov e Cortesia al centro, Mozic e Magalini schiacciatori e Gaggini libero. Per Monza tornano a disposizione Cachopa e Grozer, ma il sestetto iniziale è quello delle scorse partite: Zimmermann in regia, Szwarc opposto, Galassi e Di Martino centrali, Davyskiba e Maar in posto 4, Federici libero.

    1° SET – Parte forte Monza con due attacchi vincenti di Davyskiba, poi Di Martino sigla il primo break con un attacco e un ace (4-2). Galassi mura Keita allungando sul 6-3 e l’errore di Mozic vale il più 4; subito dopo però Magalini riduce il passivo, aiutato da un errore di Zimmermann (9-8). Si continua punto a punto fino al nuovo allungo di Maar (13-11), che poi firma anche il 14-12 spingendo Stoytchev al time out. Continua a spingere Davyskiba (17-14) e Verona ferma di nuovo il gioco, ma al rientro sbaglia Keita per il nuovo più 4. La battuta di Davyskiba provoca un errore veronese per il 20-15 e Perrin prende il posto di Magalini. Mozic accorcia con un muro (20-17), poi sale in cattedra Keita: due attacchi vincenti e un servizio che spinge all’errore Maar, e la WithU cancella quasi tutto lo svantaggio (21-20). Lo stesso maliano completa poi la rimonta sul 22-22. Entrano Cachopa e Grozer sul 23-23, ma Maar sbaglia la battuta concedendo il set point a Verona; Galassi lo annulla, Keita però se ne procura un secondo e il muro di Cortesia vale il 24-26.

    2° SET – Confermati i sestetti iniziali delle due squadre. Szwarc mura Mozic per l’immediato 3-0, lo sloveno non la prende bene e reagisce con un attacco vincente e due ace per il 3-3. Davyskiba risponde con la stessa moneta per il nuovo break (5-3) e Maar propizia il 7-4, ma da lì Verona piazza un parziale di 0-5 con i muri di Grozdanov e Magalini e l’ace di Spirito: 7-9 e time out Monza. Al rientro Galassi pareggia a muro, ma un’invasione di Maar riporta avanti gli ospiti (9-11), che poi allungano con il muro di Cortesia (10-14). Eccheli ferma di nuovo il gioco, Verona però tiene il vantaggio e allunga ancora grazie a Magalini (12-17). Monza lima il gap con l’ace di Szwarc (16-19) e sul 17-20 inserisce di nuovo Cachopa e Grozer; la battuta di Grozdanov però permette a Verona di staccarsi ancora (17-22) e Mozic si procura 6 set point. Annullati i primi due, Grozer sbaglia la battuta del 20-25.

    3° SET – Grozer resta in campo nelle file di Monza al posto di Szwarc. Avvio punto a punto (3-2), poi il servizio di Galassi (due ace) procura alla Vero Volley il break del 7-3; Stoytchev ferma subito tutto. Keita dai nove metri accorcia fino all’8-6 e stavolta è Eccheli a chiamare time out: al rientro ci pensa Davyskiba ad allontanare gli avversari con altri due ace consecutivi (12-6). I muri di Grozer e Maar spingono Monza sul 15-7, Stoytchev getta nella mischia Jensen per Keita; Mozic sbaglia per il 17-8 e costringe l’allenatore gialloblu a richiamare i suoi. Mozic e Magalini recuperano qualche punto (18-11), ma il dominio monzese è totale. Proprio dopo aver siglato il punto del 22-11, però, Davyskiba si scontra con Magalini a rete ed esce dolorante alla caviglia: al suo posto Hernandez. Il cubano si fa subito sentire siglando il 24-13 e l’errore in battuta di Jensen riapre definitivamente il match (25-14).

    4° SET – Hernandez sostituisce l’infortunato Davyskiba, sestetto base per Verona. Monza parte meglio (3-2), ma una serie di errori in battuta le impediscono di trovare il break; è anzi Verona a passare avanti con Mozic (4-5) e staccarsi con il muro di Cortesia (6-8). Dopo il time out monzese arriva anche il 6-9 sull’errore di Grozer; Keita fatica a passare in attacco, ma ci pensa Mozic ad allungare con l’ace del 9-13. Quando Grozdanov e Magalini siglano l’11-17 Eccheli è costretto a sostituire Hernandez con Marttila; il muro di Maar lima lo svantaggio (13-18), ma un block vincente di Mozic su Grozer sembra scrivere la parola fine (14-20). Marttila prova a impensierire i veronesi con un ace (18-22), Cortesia però si procura 5 set point; Di Martino e lo stesso finlandese annullano i primi due (21-24), poi dopo il time out di Stoytchev arriva la chiusura di Keita.

    Vero Volley Monza-WithU Verona 1-3 (24-26, 20-25, 25-14, 21-25) Vero Volley Monza: Visic ne, Marttila 3, Pirazzoli (L) ne, Cachopa, Federici (L), Maar 17, Grozer 8, Galassi 11, Hernandez 2, Beretta ne, Davyskiba 11, Zimmermann 1, Di Martino 8, Szwarc 6. All. Eccheli.WithU Verona: Cortesia 6, Perrin, Magalini 10, Raphael, Keita 18, Grozdanov 6, Jensen, Spirito 3, Bonisoli (L) ne, Mosca ne, Mozic 16, Gaggini (L), Zanotti ne. All. Stoytchev.Arbitri: Puecher e Braico.Note: Spettatori 1438. Monza: battute vincenti 8, battute sbagliate 17, attacco 52%, ricezione 47%-25%, muri 9, errori 31. Verona: battute vincenti 6, battute sbagliate 14, attacco 47%, ricezione 45%-22%, muri 10, errori 23. LEGGI TUTTO

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    Petric e Finoli all’unisono dopo Modena: “Bella la prestazione, ma potevamo fare meglio”

    Di Redazione

    L’Emma Villas Aubay Siena continua a dimostrare che, anche senza l’opposto titolare Pinali infortunato, è una squadra molto ostica ed in continua crescita. A dimostrazione di questo c’è stata l’ottima prova offerta contro i più quotati emiliani della Valsa Group Modena ai quali, però, ha concesso la vittoria per 3-1, ma non senza lottare su ogni pallone.

    Al termine della gara di ieri è intervenuto uno dei leader della squadra, il serbo Nemanja Petric: “La prestazione c’è stata, anche se non siamo stati lucidi in ogni istante e questo alla lunga lo paghi. Cercavamo dei punti preziosi per noi, ma purtroppo questi non sono arrivati. E’ arrivata solamente la prestazione. C’è stata, però, la prova e quindi prendiamo questo di buono. Ora dobbiamo però continuare su questa strada, proseguendo con la stessa tenacia di oggi. Abbiamo giocato contro una squadra fortissima formata fa grandi campioni, e questi ci hanno messo in grande difficoltà. Ora ci aspettano 4 partite fondamentali, dove dobbiamo giocare bene ed esprimere al meglio il nostro gioco“.

    L’attaccante chiosa parlando del pubblico: “Sappiamo che Modena ha un bellissima cornice. Sono stato bene qui in passato: il pubblico e atmosfera sono molto caldi ed è veramente bello giocare così. Voglio dire veramente grazie ai tifosi, anche ai nostri arrivati fin qui“.

    La parola è andata poi al palleggiatore Juan Ignacio Finoli: “Torniamo a casa con amarezza, dato che siamo consapevoli che potevamo fare di più. Abbiamo giocato una bella partita, ma siamo arrivati ai vantaggi ed abbiamo perso. Specie nel primo, dove abbiamo avuto anche un set point con palle chiave. Stiamo lavorando bene e ce la stiamo giocando con tutti, nonostante i nostri alti e bassi. E questo non era scontato. Siamo stati in partita per tutto l’incontro e siamo stati bravi, ma potevamo sicuramente fare di più“.

    “Ogni partita è una finale per noi – commenta in chiusura il regista –. Ora pensiamo alla gara in casa contro la Lube per cercare di andare a vincere, perché è questo quello che ci serve. Ci stiamo allenando con questa mentalità e dobbiamo conquistarla“. LEGGI TUTTO

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    Giani contro la sofferenza: “Bravi ad uscire dai momenti bui. Rinaldi ha saputo crescere”

    Di Redazione

    Dopo la vittoria da 3 punti contro l’Emma Villas Aubay Siena, seppur molto più che sofferta per 3-1, il tecnico della Valsa Group Modena, Andrea Giani, ha parlato a “Il Resto del Carlino Modena“.

    Il coach si è dimostrato soddisfatto soprattutto della crescita del suo giovane opposto Rinaldi: “Ha avuto un inizio di campionato molto difficile, ma ha sputo rialzare la testa, crescendo molto e ritagliandosi i suoi meritati spazi. Ed oggi, quando l’ho chiamato in causa, ha saputo rispondere alla grande“.

    Sulla partita, invece, l’allenatore gialloblu ha così commentato: “Siamo entrati in campo sapendo che sarebbe stata una partita sia difficile che strana, ed infatti è andata così. Abbiamo sbagliato alcuni colpi facili, senza sviluppare quello che è il nostro gioco. Siena è abituata a stare sotto, ma l’importante è che abbiamo vinto. I nostri 2 set conquistati ai vantaggi, poi, sono un bel segnale“.

    Infine la chiosa è per la condizione fisica dei suoi: “Non abbiamo il fiato corto. L’unico a patire qualche acciacco è Ngapeth, ma gli altri stanno bene. Uscire da situazioni complicate fortifica le tue sicurezze. La SuperLega è un campionato davvero tosto e questo lo sappiamo“.

    Dopo il coach, è intervenuto anche l’MVP dell’incontro, ossia Dragan Stankovic: “Siena non era un avversario facile, dato che gioca davvero una pallavolo di buon livello. Nonostante questo, però, siamo riusciti a portarla a casa con caparbietà. Non abbiamo sbagliato l’approccio in campo, ma non siamo stati abili a concretizzare le numerose opportunità che ci sono capitate“.

    (fonte: il Resto del Carlino Modena) LEGGI TUTTO