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    GP Spagna, Rea senza rivali nella Superpole Race

    JEREZ – Il secondo posto di ieri in Gara 1 non è andato giù a Jonathan Rea. Così il campione del mondo della Superbike ha imposto la sua legge nella Superpole Race vincendo in solitaria e siglando la vittoria numero 90 in carriera. Il fuoriclasse della Kawasaki, partito in seconda posizione sul circuito di Jerez, ha bruciato tutti al via e non si è più guardato indietro. Al secondo posto si piazza Scott Redding, in sella alla Ducati ufficiale, confermando come il mondiale delle derivate di serie potrebbe diventare una lotta tra i due piloti inglesi. Chiude il podio l’olandese Van Der Mark, con la Yamaha, che mitiga la delusione dopo il ritiro di ieri.
    Ritiro per Razgatlioglu
    Tanto rammarico per il turco della casa di Iwata Toprak Razgatlioglu che mentre si trovava in seconda posizione ha dovuto abbandonare la gara per un problema alla sua Yamaha. Loris Baz, con la Yamaha del team Ten Kate, e Chaz Davies, alla guida dell’altra Ducati ufficiale, chiudono la Top Five. Proseguono i problemi della Honda: Haslam e Bautista terminano la gara in nona e decima posizione. Non ripete la performance di Gara 1 Marco Melandri che, in sella alla Ducati del team Barni Racing, chiude diciottesimo. LEGGI TUTTO

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    GP Spagna, volano Redding e la Ducati: la Superpole è loro

    JEREZ – Tre britannici, con moto diverse, nel podio della Superpole a Jerez. Il mondiale Superbike, che riparte dal circuito spagno nel weekend, conferma la grande incertezza e l’equilibrio della categoria. Scott Redding, con la Ducati ufficiale, firma la Superpole fermando il cronometro a 1:38.736 precedendo di soli 34 millesimi il campione del mondo Jonathan Rea, con la Kawasaki. Ma è vicinissimo anche Tom Sykes, in sella alla BMW, staccato di 0.040 dal britannico.
    Indietro Melandri
    Si fermano ai piedi del podio ben tre Yamaha: le due ufficiali di Van Der Mark, quarto, e di Razgatlioglu, quinto, e il francese Baz del team Ten Kate. Chaz Davies, con la seconda Ducati ufficiale, è settimo seguito dalle due Honda di Bautista e Haslam e da un ottimo Rinaldi che, con la Rossa di Borgopanigale del team Goeleven, chiude la Top Ten.Diversi problemi per Marco Melandri, al suo ritorno in SBK, che termina in diciannovesima posizione con la Ducati del team Barni Racing. LEGGI TUTTO

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    Gp Spagna, Yamaha e Baz davanti a tutti nelle prime libere

    JEREZ – Il francese Loris Baz, con la Yamaha Ten Kate, domina la prima sessione di Prove Libere sul circuito di Jerez per il secondo Round del Mondiale Superbike. Il francese ha dominato tutti ma c’è grande equilibrio visto che solo mezzo secondo separa i primi dieci e con quattro Case in appena due decimi.
    Ducati quarta e quinta
    Baz, nonostante un problema tecnico alla curva 1, ha preceduto il campione del mondo Jonathan Rea (Kawasaki Racing) di 62 millesimi. Chiude il podio lo spagnolo Alvaro Bautista con la Honda. Scott Redding, con la Ducati ufficiale ha concluso la sessione con il quarto tempo davanti al suo compagno di squadra Chaz Davies.Sesto crono per Toprak Razgatlioglu, in sella alla Yamaha ufficiale, che si mette alle spalle il compagno di box Michael van der Mark. L’olandese fa meglio di circa quattro centesimi rispetto a Leon Haslam, sulla Honda HRC che precede di soli 3 millesimi Alex Lowes. La Top Ten è chiusa da un’altra Yamaha, quella dello Junior Team di Garrett Gerloff.Marco Melandri, al suo ritorno in SBK, chiude in dodicesima posizione in azione con la Ducati del team Barni Racing. LEGGI TUTTO

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    SBK, Ponsson in sella all'Aprilia a Jerez

    NOALE – Un ritorno un po’ inaspettato ma che, sicuramente, farà felici tutti gli amanti della categoria. Il Mondiale Superbike, che riprende la sua corsa a fine luglio a Jerez de la Frontera, vedrà una vecchia conoscenza della categoria sulla griglia di partenza. L’Aprilia, infatti, a distanza di due anni sfiderà BMW, Ducati, Honda, Kawasaki e Yamaha grazie a una wild card.
    RSV4 1000 affidata a Ponsson
    La casa di Noale, nella categoria, ha centrato 52 vittorie, quattro titoli costruttori e tre piloti. Ovviamente la gran parte di questi successi portano la firma di Max Biaggi: il pilota romano ha centrato la corona iridata nel 2010 e nel 2012 mentre nel 2013 è stato Sylvain Guintoli a mettere tutti in riga. Le ultime vittorie, per l’Aprilia, risalgono al 2015 quando Leon Haslam e Jordi Torres conquistarono Gara 1 e Gara 2 in Qatar, quindici anni dopo il primo successo firmato Troy Corser a Phillip Island.
    A Jerez l’Aprilia scenderà in pista con la RSV4 1000 guidata dal francese Christophe Ponsson che prenderà parte all’appuntamento di Jerez come wildcard. Il francese, che non corre in SBK dal 2015, ha corso 26 gran premi nella categoria e vuole sfruttare al meglio l’occasione.
    Ponsson ha dichiarato: “Sono molto felice quest’anno di far parte del paddock del WorldSBK insieme ad Aprilia. Per me è una grande opportunità correre con una squadra come questa. La moto italiana ha una storia incredibile nel motociclismo ed è bellissimo poter gareggiare nel WorldSBK in sella alla RSV4. Il circuito di Jerez mi piace tantissimo e sono sicuro che sia la pista migliore per me per iniziare questa stagione. Grazie ad Aprilia e al team per avermi dato questa opportunità”. LEGGI TUTTO

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    SBK, test Catalogna: Redding soddisfatto, duello con Rea

    MONTMELO’ – Buon risultato per Scott Redding (Aruba.it Racing – Ducati) nella due giorni di test a Barcellona, in Catalogna, prima del tanto atteso secondo round della stagione 2020 di WorldSBK in programma dal 31 luglio al 2 agosto a Jerez de la Frontera. “Sono soddisfatto per questo test. Abbiamo lavorato molto bene in questi due giorni soprattutto con le gomme usate. La sfida con Rea è stata molto divertente”. 
    Soddisfatto per il test
    Redding è stato veloce in tutte le sessioni, confermando il grande feeling con la sua Ducati Panigale V4 R. Dopo aver chiuso il Day-1 con il miglior tempo ed aver ingaggiato un entusiasmante testa a testa con Rea nei primi giri del mattino, Redding è tornato in pista nel pomeriggio per un long run di 18 giri. “Abbiamo spinto molto ma dopo qualche giro veloce ho voluto ricordare a me stesso quale fosse il vero obiettivo del test. Per questo abbiamo fatto anche un long run. Non ho potuto provare il time attack per un inconveniente tecnico, ma non ha nessuna importanza”. LEGGI TUTTO