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    Superbike, Lowes: “Per il titolo 2022 sarà corsa a tre, voglio esserci anch'io”

    ROMA – Stagione con luci e ombre quella di Alex Lowes. Il pilota britannico della Kawasaki, dopo i tre podi consecutivi nelle prime tre gare di Superbike, seguiti da piazzamenti altalenanti, ha infatti accusato un problema alla spalla che ne ha pregiudicato le performance in pista. Il 2021 di Lowes si è infine concluso con un ottavo posto: “Mi aspettavo di più – ha detto l’inglese al portale spagnolo “Motosan.es” – ma prima dell’infortunio ero quarto”. Lowes ora si augura che l’anno che verrà possa essere più benevolo con lui. Nel frattempo, però, fa un suo pronostico sul 2022: “Sarà una corsa a tre per il titolo”.
    Due nuovi stimoli
    Per Lowes, dunque, saranno tre i piloti che si contenderanno il titolo iridato: “I candidati per me sono Bautista, che torna in Ducati con un pacchetto davvero forte. Poi Toprak (Razgatlioglu, fresco campione del mondo, ndr), che ha la fiducia dalla sua. E Johnny (Jonathan Rea, vincitore dal 2015 al 2020, ndr), che ci sarà sempre”. Lowes però aggiunge: “Il mio obiettivo è lottare per le prime tre piazze e cercare di salire sul podio ogni settimana”. La serenità di cui Lowes ha bisogno potrebbe scaturire però da un altro fattore. Ora il pilota britannico è infatti padre di due gemelle, Indie e Luna: “Ora in casa siamo in quattro e non potremmo essere più felici”, ha detto Lowes. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Lecuona: “Honda ha fatto bene a prendere due piloti giovani”

    ROMA – “Sono molto contento, penso di poter dare una nuova visione al progetto. Honda ha preso due giovani piloti, Vierge ed io. Nel mio caso, ho due anni di esperienza in MotoGp, su una grande moto, e sono andato veloce. Ora salirò su una nuova moto che è in fase di sviluppo in termini di freni e altri aspetti, penso che Honda abbia fatto la scelta giusta, prendere due piloti giovani dà energia”. Iker Lecuona ha parlato in vista della nuova avventura che lo vedrà impegnato in Superbike con la Honda, dove correrà anche Xavi Vierge. Il pilota spagnolo, dopo due anni in MotoGp, comincerà nel 2022 una nuova avventura. “Sono molto contento, prima di tutto perché è un progetto ufficiale e nuovo – ha detto ai microfoni di “Motorsport” -. spingerò e sicuramente lavorerò sodo per stare davanti. Entrambi siamo piloti giovani e vogliamo sviluppare la moto velocemente per vincere gare. Penso che Honda sia molto buona”.
    Sul possibile ritorno in MotoGp
    Lecuona ha poi parlato della possibilità di tornare in MotoGp in futuro: “È difficile da dire. Sicuramente sono molto giovane. Tra i piloti che arriveranno in MotoGp nel 2022, due sono più grandi di me e gli altri sono miei coetanei, ma con due anni in meno di esperienza. Mai dire mai, ma se devo essere onesto non penso di tornare indietro. Se ho firmato con il team Honda ufficiale in Superbike è perché la mia mente aveva bisogno di un cambiamento, di cambiare un po’ l’obiettivo, le aspettative durante l’anno, affrontare nuove sfide. Avevo bisogno di prendere molta energia e sfruttarla per migliorare e per lavorare su un nuovo progetto”. LEGGI TUTTO

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    Lecuona sul comportamento di KTM: “Non è corretto”

    ROMA – Iker Lecuona passerà dalla MotoGp alla Superbike nel 2022, dopo due stagioni con KTM in classe regina. Il pilota spagnolo, intervistato da “Motorsport-total.com”, si è mostrato deluso dalle scelte del team austriaco, che ha optato per Remy Gardner e Raul Fernandez, onde evitare che questi si accasassero ad altri team della MotoGp. “Non credo sia corretto, perché se credi in un pilota, allora credi in lui per uno, due, tre, quattro anni – ha detto Lecuona -. Credo che volessero un pilota molto giovane e veloce su una moto molto difficile. Ma non è una Ducati o una Yamaha. Abbiamo lavorato in questi due anni”.
    Verso la Superbike
    Lecuona ha anche parlato, ai microfoni di “Speedweek”, in vista della sua avventura in Superbike: “Al momento non ho aspettative. Certo che voglio stare davanti e penso che con il livello che abbiamo possiamo essere davanti. Non ho ancora provato la moto, non conosco le gomme e la squadra è completamente nuova. Dovrò anche guidare su nuove piste. Vedremo come andrà. Ma penso di poter fare bene. Se farò molto bene, penso di poter lavorare in Honda per molti anni a venire”. LEGGI TUTTO

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    Superbike: presentato il calendario 2022, si parte da Aragon

    ROMA – Neanche il tempo di mettere in soffitta la stagione 2021 terminata con il primo successo iridato di Toprak Razgatlioglu che il mondo della Superbike si butta sul prossimo campionato del mondo con l’uscita del calendario ufficiale. Saranno sempre tredici le gare in programma con partenza in Spagna nel weekend tra l’8 e il 10 aprile ad Aragon. Per ora sono undici le date certe: infatti si spera di tornare a gareggiare in Australia ma l’appuntamento di Philip Island, inserito nel calendario da Dorna, deve ancora essere collocato in una data precisa e in più manca ancora un evento da annunciare. Per quanto riguarda l’Italia, si correrà a Misano tra il 10 e 12 di giugno.

    Gli appuntamenti del 2022
    8-10 aprile: Aragon (Spagna)22-24 aprile: Assen (Olanda)20-22 maggio: Estoril (Portogallo)10-12 giugno: Misano (Italia)15-17 luglio: Donington (Gran Bretagna)29-31 luglio: Most (Repubblica Ceca)9-11 settembre: Magny-Cours (Francia)23-25 settembre: Catalunya (Spagna)7-9 ottobre: Portimao (Portogallo)21-23 ottobre: Villicum (Argentina)11-13 novembre: Mandalika (Indonesia)
    – Philips Island – in attesa di data ufficiale
    -13° round ancora non annunciato LEGGI TUTTO

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    Superbike: è arrivata l'ufficialità del calendario 2022

    ROMA – Conclusa la stagione 2021 con il successo iridato di Toprak Razgatlioglu, il mondo della Superbike pensa già al 2022 annunciando il nuovo calendario ufficiale. Saranno sempre tredici le gare in programma con partenza in Spagna nel weekend tra l’8 e il 10 aprile ad Aragon. Per ora sono undici le date certe: infatti si spera di tornare a gareggiare in Australia ma l’appuntamento di Philip Island, inserito nel calendario da Dorna, deve ancora essere collocato in una data precisa e in più manca ancora un evento da annunciare. Per quanto riguarda l’Italia, si correrà a Misano tra il 10 e 12 di giugno.
    Il calendario completo
    8-10 aprile: Aragon (Spagna)22-24 aprile: Assen (Olanda)20-22 maggio: Estoril (Portogallo)10-12 giugno: Misano (Italia)15-17 luglio: Donington (Gran Bretagna)29-31 luglio: Most (Repubblica Ceca)9-11 settembre: Magny-Cours (Francia)23-25 settembre: Catalunya (Spagna)7-9 ottobre: Portimao (Portogallo)21-23 ottobre: Villicum (Argentina)11-13 novembre: Mandalika (Indonesia)
    – Philips Island – in attesa di data ufficiale
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    Superbike, Razgatlioglu campione: “Rea è una leggenda”

    ROMA – “Rea è una leggenda della Superbike, è stata una lotta incredibile con lui quest’anno ma abbiamo combattuto solo in pista, siamo amici fuori. Per me non è stato facile, lui mi ha aiutato, dandomi consigli ai tempi della Kawasaki. Nel 2018 al mio arrivo nel paddock in Superbike tutti volevano battere Jonny, e dopo due anni abbiamo lottato in pista e quest’anno ancora di più”. Per Toprak Razgatlioglu è una giornata di festa. Il turco è il nuovo campione della Superbike, in un Mondiale vinto all’ultimo round davanti a Jonathan Rea. Il pilota della Yamaha, però, ha reso onore al rivale britannico, che chiude secondo in classifica.
    La scelta del numero 1
    Toprak ha poi confermato che, nella prossima stagione, correrà con il numero 1 riservato ai campioni in carica: “Ho usato sempre il numero 54, che è lo stesso datomi da Kenan Sofuoglu. Ci sono affezionato, ma Yamaha non ha mai avuto un numero 1 in Superbike. Perciò io sfoggerò il numero 1 l’anno prossimo”. Bellissime anche le parole per il padre, scomparso quattro anni fa: “Mio padre ha lavorato tanto per me, era anche il suo sogno, sono sicuro che oggi mi ha seguito, anche se non ha potuto vedermi oggi, è stata una stagione speciale, questa è per te papà”. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Razgatlioglu elogia Rea: “Una leggenda del nostro sport”

    ROMA – Per Toprak Razgatlioglu è stata una giornata di festa. Il turco è il nuovo campione della Superbike, in un Mondiale vinto all’ultimo round davanti a Jonathan Rea. Il pilota della Yamaha, però, ha reso onore al rivale britannico, che chiude secondo in classifica: “Rea è una leggenda della Superbike, è stata una lotta incredibile con lui quest’anno ma abbiamo combattuto solo in pista, siamo amici fuori. Per me non è stato facile, lui mi ha aiutato, dandomi consigli ai tempi della Kawasaki. Nel 2018 al mio arrivo nel paddock in Superbike tutti volevano battere Jonny, e dopo due anni abbiamo lottato in pista e quest’anno ancora di più”.
    Il pensiero per il padre
    Toprak ha poi confermato che, nella prossima stagione, correrà con il numero 1 riservato ai campioni in carica: “Ho usato sempre il numero 54, che è lo stesso datomi da Kenan Sofuoglu. Ci sono affezionato, ma Yamaha non ha mai avuto un numero 1 in Superbike. Perciò io sfoggerò il numero 1 l’anno prossimo”. Bellissime anche le parole per il padre, scomparso quattro anni fa: “Mio padre ha lavorato tanto per me, era anche il suo sogno, sono sicuro che oggi mi ha seguito, anche se non ha potuto vedermi oggi, è stata una stagione speciale, questa è per te papà”. LEGGI TUTTO

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    Superbike, la pioggia rimanda gara-1 in Indonesia

    MANDALIKA – La pioggia costringe il rinvio di gara-1 alla giornata di domenica in Indonesia. La Superbike resta dunque con il fiato sospeso dopo la Superpole conquistata da Toprak Razgatlioglu davanti a Jonathan Rea e Scott Redding. Un pesante nubifragio ha preso di mira la pista di Mandalika, stravolgendo il programma del weekend: domenica alle ore 4 italiane, le 11 locali, si terrà gara-1 mentre gara-2 resta al momento confermata alle 8 italiane, le 15 locali. Cancellata invece la Superpole Race.
    Haslam: “Il mio weekend finisce qui”
    Niente da fare invece per Leon Haslam che non ci sarà nemmeno domani. Il pilota della Honda, di nuovo alle prese con un problema al braccio, ha dato forfait per il proseguo del weekend: “Ero a soli tre decimi dal migliore riferimento – ammette -, quindi, di tutti i round di quest’anno e anche considerando la mia condizione attuale, questo è stato probabilmente il miglior venerdì che abbiamo avuto, per cui non essere in grado di correre è molto deludente. Volevo davvero finire la stagione e la mia avventura con la squadra in modo positivo, ma i ragazzi sono stati incredibili e molto di supporto alla mia condizione visto il mio infortunio alla spalla”.  LEGGI TUTTO