consigliato per te

  • in

    Ducati, l’orgoglio dei numeri 1 e la voglia di restarci

    MADONNA DI CAMPIGLIO – Numeri 1 che vogliono restare numeri 1. A lungo. Come anticipato da Tuttosport la Ducati ha scelto di sfidare anche le statistiche, per le quali pochissimi campioni del mondo delle due ruote sono riusciti a confermarsi tali la stagione successiva, mandando in pista Pecco Bagnaia e Alvaro Bautista con il simbolo della leadership («giusto dimostrare chi sei» dice con orgoglio il torinese che ha riportato il titolo della MotoGP in Italia 13 anni dopo Valentino Rossi e alla Ducati 15 anni dopo Casey Stoner) ben evidente sul cupolino.Guarda la galleryDucati: la nuova sfida di Bagnaia e Bastianini

    D’altronde la Ducati di Claudio Domenicali e Gigi Dall’Igna da sempre è abituata ad accettare le grandi sfide. Anzi, a crearle. Soprattutto per gli avversari. Così, dopo aver «introdotto tante novità, cambiando anche la tecnica della moto» (come dice con orgoglio l’Adrian Newey delle due ruote), l’azienda di Borgo Panigale ha deciso di salire a Madonna di Campiglio per lanciare la nuova. In vetta per restarci. Dal bianco delle piste da sci al grigio di quelle asfaltate, che verranno presto scaldate dalle gomme delle Panigale V4 R totalmente rinnovate (i test di Superbike scattano già questa settimana a Jerez) e delle GP23 che per ora appaiono con la carena 2022 ma dal 5 febbraio a Sepang vedremo già molte novità aerodinamiche, anche se per entrambe le moto dominanti del 2022 (Tripla Corona sia nelle “derivate” che in MotoGP) la vera rivoluzione “controllata” sarà sotto le carene. A livello di motore. Più coppia per la Panigale, migliorati i flussi di calore per la GP23.

    «Ci piace ricordare che siamo persone serie, rigorose e metodiche, ma che sanno anche non prendersi troppo sul serio – descrive la filosofia Ducati l’amministratore delegato Domenicali -. Una cultura che vogliamo anche portare all’esterno e nel futuro, come dimostra il progetto MotoE, che ci farà essere pronti quando la tecnologia ci permetterà di creare prodotti elettrici che emozionino, e la Desert X, l’off road che allarga ancora di più i nostri orizzonti. Alla fine però nel nostro dna ci sono e restaranno sempre le corse».

    Che vanno vinte. «Ho sempre accettato le sfide, inseguito finanche. Quella di riconfermarsi sarà il motivo del 2023» ricorda Dall’Igna godendosi quelle che ritiene le due squadre più forti del mondo. Con i numero 1 dei rispettivi campionati Bagnaia e Bautista affiancati dagli ambiziosi Enea Bastianini e Ruben Rinaldi. Soprattutto il romagnolo, il più vincente l’anno scorso in MotoGP dopo il torinese e con una moto più vecchia e in un team satellite (la GP21 da Gresini), che avverte: «La tuta rossa non è un peso, ci sono tutte le carte in regola per fare bene e divertirsi». LEGGI TUTTO

  • in

    Presentazione Ducati, svelate le moto per bissare il titolo in MotoGP e Superbike

    ROMA – La Ducati ha scelto di fare le cose in grande, organizzando un evento in grande stile per presentare la moto con cui si presenterà ai nastri di partenza in MotoGP e in Superbike. Per la prima volta, le moto delle due categorie sono state presentate insieme, per celebrare al meglio la splendida stagione 2022, e scegliendo per l’occasione le nevi di Madonna di Campiglio. Formazione al gran completo, sul palco allestito nelle Dolomiti del Brenta: presenti i campioni del mondo Francesco Bagnaia e Alvaro Bautista insieme ai rispettivi compagni di squadra, la novità Enea Bastianini e la conferma Michael Ruben Rinaldi. Una lineup tutta tricolore, quindi, per la classe regina del motomondiale, con Pecco che ha anche svelato il suo nuovo numero: il torinese ha infatti scelto l’1, per “celebrare il risultato dello scorso anno”, che ha riproposto dopo 50 anni il binomio vincente pilota italiano su moto italiana, un binomio che non si vedeva dai tempi di Giacomo Agostini. La Desmosedici GP23 è un’autentica meraviglia rossa, che promette di regalare emozioni ai tifosi della Rossa. Emozione visibile anche negli occhi di Bastianini, arrivato al grande salto nel team ufficiale dopo il terzo posto dello scorso anno in sella alla moto del Team Gresini. 
    Bautista: “Ducati è fatta per avere l’1”
    Presenti, come detto, anche i piloti della Superbike. A partire da Alvaro Bautista, salito sul tetto del mondo dopo aver battuto la concorrenza di Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea; anche lo spagnolo ha scelto il numero 1: “Ho passato tutto l’inverno a chiedere a mia figlia se preferisse l’1 o il 19. La mia idea era di rimanere col 19, ma quando l’ho vista il giorno della vittoria ho capito che la Ducati era fatta per portare l’1. Sarà una bella sfida: quando hai il numero 1, l’unico risultato a tua disposizione è vincere”. Al suo fianco, Rinaldi ha rilanciato prepotentemente le sue ambizioni per il titolo, senza nascondersi: “Il campionato Superbike è diventato di un livello incredibile. Negli anni è sempre cresciuto, l’anno scorso in quasi tutti i circuiti è stato realizzato il nuovo record. Mi manca un po’ di velocità, perché i piloti davanti sono molto veloci. Ma il mio obiettivo rimane giocarmi il mondiale e sto lavorando molto per questo: spero che il team possa lottare per il mondiale con due punte. Quando un pilota parte per una stagione ed è il compagno del numero 1, ti carica, perché il mezzo per vincere c’è. È una pressione positiva. È il sogno di molti piloti”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Ducati, presentate le moto per MotoGP e Superbike: obiettivo confermarsi

    ROMA – La Ducati ha organizzato un evento in grande stile per svelare al mondo le moto per la nuova stagione di MotoGP e Superbike. Per la prima volta, le moto delle due categorie sono state presentate insieme, per celebrare al meglio la splendida stagione 2022, e scegliendo per l’occasione le nevi di Madonna di Campiglio. Formazione al gran completo, sul palco allestito nelle Dolomiti del Brenta: presenti i campioni del mondo Francesco Bagnaia e Alvaro Bautista insieme ai rispettivi compagni di squadra, la novità Enea Bastianini e la conferma Michael Ruben Rinaldi. Una lineup tutta tricolore, quindi, per la classe regina del motomondiale, con Pecco che ha anche svelato il suo nuovo numero: il torinese ha infatti scelto l’1, per “celebrare il risultato dello scorso anno”, che ha riproposto dopo 50 anni il binomio vincente pilota italiano su moto italiana, un binomio che non si vedeva dai tempi di Giacomo Agostini. La Desmosedici GP23 è un’autentica meraviglia rossa, che promette di regalare emozioni ai tifosi della Rossa. Emozione visibile anche negli occhi di Bastianini, arrivato al grande salto nel team ufficiale dopo il terzo posto dello scorso anno in sella alla moto del Team Gresini. 
    Bautista e la pressione del numero 1
    Presenti, come detto, anche i piloti della Superbike. A partire da Alvaro Bautista, salito sul tetto del mondo dopo aver battuto la concorrenza di Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea; anche lo spagnolo ha scelto il numero 1: “Ho passato tutto l’inverno a chiedere a mia figlia se preferisse l’1 o il 19. La mia idea era di rimanere col 19, ma quando l’ho vista il giorno della vittoria ho capito che la Ducati era fatta per portare l’1. Sarà una bella sfida: quando hai il numero 1, l’unico risultato a tua disposizione è vincere”. Al suo fianco, Rinaldi ha rilanciato prepotentemente le sue ambizioni per il titolo, senza nascondersi: “Il campionato Superbike è diventato di un livello incredibile. Negli anni è sempre cresciuto, l’anno scorso in quasi tutti i circuiti è stato realizzato il nuovo record. Mi manca un po’ di velocità, perché i piloti davanti sono molto veloci. Ma il mio obiettivo rimane giocarmi il mondiale e sto lavorando molto per questo: spero che il team possa lottare per il mondiale con due punte. Quando un pilota parte per una stagione ed è il compagno del numero 1, ti carica, perché il mezzo per vincere c’è. È una pressione positiva. È il sogno di molti piloti”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Superbike, Bautista: “Ducati? Ha solo un punto debole”

    ROMA – Alvaro Bautista ha parlato al termine di una stagione trionfale in Superbike, in cui ha conquistato il titolo piloti assieme alla Ducati, vincitrice anche delle classifiche costruttori e team. Il pilota spagnolo, intervistato dal sito ufficiale del campionato SBK, ha ripercorso ancora una volta un anno da favola: “Il mio 2022 è stato quasi perfetto. Mi sono sentito veramente bene alla guida, però posso sempre migliorare e imparare dai pochi errori che ho fatto durante la stagione. Il momento migliore è quando sono diventato campione del mondo Il peggiore? Quando sono caduto a Donington. Non tanto per la caduta, ma perché avevo del dolore alla mano e l’ho tenuto per diverse settimane”.
    Le parole di Bautista
    “Cosa manca alla Ducati Panigale V4?Un po’ di turning, questo è il nostro punto debole- ha aggiunto Bautista, che poi ha parlato anche dei suoi avversari -. Che moto mi piacerebbe guidare? La Honda. Perché la conosco e non voglio scoprire una moto nuova”. Poi, sui suoi avversari: “Mi piacerebbe il controllo della moto che ha Toprak Razgatlioglu. È incredibile, fa tutto quello che vuole. Il pilota più sporco? Jonathan Rea, Ma più che sporco direi molto aggressivo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Superbike, il campione Bautista: “Ducati ha un solo punto debole”

    ROMA – “Il mio 2022 è stato quasi perfetto. Mi sono sentito veramente bene alla guida, però posso sempre migliorare e imparare dai pochi errori che ho fatto durante la stagione”. Alvaro Bautista ha parlato così al termine di una stagione trionfale in Superbike, in cui ha conquistato il titolo piloti assieme alla Ducati, vincitrice anche delle classifiche costruttori e team. Il pilota spagnolo, intervistato dal sito ufficiale del campionato SBK, ha ripercorso ancora una volta un anno da favola: “Il momento migliore è quando sono diventato campione del mondo. Il peggiore? Quando sono caduto a Donington. Non tanto per la caduta, ma perché avevo del dolore alla mano e l’ho tenuto per diverse settimane”.
    Il punto debole di Ducati
    “Cosa manca alla Ducati Panigale V4? Un po’ di turning, questo è il nostro punto debole – ha aggiunto Bautista, che poi ha parlato anche dei suoi avversari -. Che moto mi piacerebbe guidare? La Honda. Perché la conosco e non voglio scoprire una moto nuova”. Poi, sui suoi avversari: “Mi piacerebbe il controllo della moto che ha Toprak Razgatlioglu. È incredibile, fa tutto quello che vuole. Il pilota più sporco? Jonathan Rea, Ma più che sporco direi molto aggressivo”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGP, Ducati presenta le moto per la stagione 2023: ecco dove e quando saranno svelate

    ROMA – La Ducati ha ufficializzato data e luogo della presentazione della Ducati GP 23 di Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini e della Panigale V4R di Alvaro Bautista e Michael Ruben Rinaldi. “Dal 22 al 24 gennaio prossimi, in una località d’eccellenza quale Madonna di Campiglio, prenderà vita ‘Campioni in Pista’, un evento organizzato in collaborazione con Trentino Marketing e Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio, durante il quale Ducati presenterà per la prima volta in contemporanea, il Ducati Lenovo Team e il team Aruba.it Racing – Ducati“.
    L’anno della conferma
    Toccherà a Pecco Bagnaia ed Alvaro Bautista dare seguito a un 2022 eccezionale per la Ducati. Nella MotoGP la casa di Borgo Panigale ha vinto un titolo iridato piloti che mancava addirittura dal 2007, mentre nel mondiale Superbike l’ultimo successo era datato 2011. Nell’occasione della tre giorni di presentazione delle moto a Madonna di Campiglio verrà svelata anche la decisione sul numero con cui correranno i due campioni del mondo nella prossima stagione. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGP, Ducati: la presentazione delle moto 2023 avrà luogo a Madonna di Campiglio

    ROMA – La Ducati ha scelto la cornice di Madonna di Campiglio per svelare in vista della nuova stagione le Ducati GP 23 di Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini e della Panigale V4R di Alvaro Bautista e Michael Ruben Rinaldi. “Dal 22 al 24 gennaio prossimi, in una località d’eccellenza quale Madonna di Campiglio, prenderà vita ‘Campioni in Pista’, un evento organizzato in collaborazione con Trentino Marketing e Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio, durante il quale Ducati presenterà per la prima volta in contemporanea, il Ducati Lenovo Team e il team Aruba.it Racing – Ducati“.
    La decisione sui numeri
    Per Pecco Bagnaia ed Alvaro Bautista sarà l’anno della conferma dopo un 2022 eccezzionale. Nella MotoGP la casa di Borgo Panigale è tornata a vincere il titolo iridato piloti dopo ben 15 anni dall’ultima volta, mentre nel mondiale Superbike l’ultimo successo era datato 2011. Nell’occasione della tre giorni di presentazione delle moto a Madonna di Campiglio verrà svelata anche la decisione sul numero con cui correranno i due campioni del mondo nella prossima stagione. LEGGI TUTTO

  • in

    Ducati e il desiderio di Bautista: “Spero in una wild card in MotoGP”

    ROMA – Non solo MotoGP: se il 2022 della Ducati è stato indimenticabile, gran parte del merito va anche ad Alvaro Bautista, che ha vinto il titolo mondiale in Superbike. Il pilota spagnolo, dal suo arrivo nel campionato delle derivate di serie, ha dimostrato di poter ancora essere competitivo, fino a conquistare, a 38 anni, il suo secondo titolo in carriera, dopo quello della 125 nel 2006. Nonostante il sorriso ritrovato in Superbike, il nativo di Talavera de la Reina non nasconde il desiderio di tornare a macinare chilometri con la MotoGP, almeno per un po’: “Aspettiamo di vedere se mi fanno fare un test con la MotoGP, perché sembra una moto divertente – ha confessato in un’intervista rilasciata ad AS -. Se avrò buone sensazioni, avanzerò il mio secondo desiderio: ottenere una wild card. Ma prima di tutto provare la moto, fare qualche giro, sentire quella sensazione di potenza, i freni in carbonio, la stabilità… Soprattutto ora che mi sento un pilota più completo, con più esperienza, più consapevole di quello che voglio”. 
    Bautista e il ritiro
    Nonostante l’età avanzata per un professionista, Bautista non vuole sentir parlare di ritiro: “Non l’ho mai preso in considerazione, nemmeno nei momenti più bui. Negli anni con la Honda in Superbike, per esempio, sentivo comunque che stavo migliorando, crescendo. Adesso sto vivendo un momento molto bello, e sono concentrato a pensare giorno per giorno. Ho rinnovato con Ducati anche per il 2023, e voglio continuare così. Sto vivendo il momento migliore della mia carriera, dal punto di vista fisico e mentale. Mi diverto molto perché ho un’età per la quale so cosa voglio fare e per cosa posso lottare”.  LEGGI TUTTO