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    Massimo Righi al secondo posto tra i dirigenti sportivi più apprezzati

    Ancora ottime notizie per Massimo Righi dalla nuova edizione dell’annuale indagine “Sponsor Value” condotta da StageUp e Ipsos: il presidente della Lega Pallavolo Serie A si posiziona al secondo posto nella classifica di gradimento dei dirigenti sportivi in Italia. Piazzamento che sottolinea il riconoscimento continuo del suo operato all’interno del settore pallavolistico.

    Tutto il podio della classifica è dominato da figure appartenenti a discipline sportive diverse dal calcio: Umberto Gandini, presidente della Lega Basket, è al primo posto con un indice di gradimento del 67.3%, seguito da Righi con il 61.9% e da Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, con il 61.8%. Nella categoria della notorietà, invece, i dirigenti calcistici mantengono il monopolio: Aurelio De Laurentiis, presidente dell’SSC Napoli, risulta essere il manager più conosciuto con una percentuale del 61,6%. Seguono Adriano Galliani, AD dell’A.C. Monza, con il 57,5% e Claudio Lotito, presidente della SS Lazio, con il 46,8%.

    “I dati 2023 dell’approfondimento della ricerca Sponsor Value sui dirigenti sportivi italiani – dichiara Giovanni Palazzi, Presidente di StageUp – riaffermano ancora una volta il calcio come palcoscenico senza eguali per la notorietà dei manager ma, al tempo stesso, la difficoltà ad affermare, nella mente degli interessati, nuovi protagonisti. I dati sul gradimento, all’opposto, evidenziano grande dinamicità, mettendo in luce dirigenti non calcistici che, pur godendo di una minore notorietà sul largo pubblico, vengono valutati dagli appassionati come competenti e capaci di un lavoro efficace oltre che di qualità. La presenza sul podio nell’ordine del Presidente di LBA Umberto Gandini, dell’omologo di Lega Volley Massimo Righi e, infine, del numero uno di Federtennis Angelo Binaghi, attestano l’attenzione degli appassionati ai risultati manageriali ed agonistici ottenuti dalle organizzazioni di riferimento e, al tempo stesso, alle personalità che hanno gestito la crescita“.

    “Tali riconoscimenti e manifestazioni di stima ottenuti nell’indagine Sponsor Value mi rendono certamente orgoglioso – ha commentato Massimo Righi – ma non voglio prendermi in prima persona troppi meriti, perché questo risultato è frutto del lavoro di squadra e dell’impegno di tutti noi in Lega Pallavolo Serie A: tutto ciò è reso possibile dai presidenti, dai dirigenti, dal Consiglio di Amministrazione, dai club e dal nostro staff di Lega. Il loro supporto e la loro dedizione sono fondamentali nel promuovere lo sviluppo del nostro sport. Sono fiero di questo risultato collettivo e del lavoro che continuiamo a svolgere insieme per la pallavolo“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ricerca StageUp: sono oltre 15 milioni le persone interessate alla Superlega

    Di Redazione Sono oltre 15 milioni e 400mila le persone interessate alla Superlega maschile: questo il dato principale che emerge dalla nuova edizione della ricerca “Sponsor Value“, realizzata a maggio 2022 da StageUp – partner della Lega Pallavolo Serie A – e dell’istituto di ricerca Ipsos. La cifra (15.419.000 persone, per la precisione) è in […] LEGGI TUTTO

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    Le società di Superlega incassano 18 milioni all’anno dagli sponsor

    Di Redazione 18,6 milioni di euro: questa la cifra incassata nella stagione 2021-2022 dalle squadre di Superlega Credem Banca grazie alle sponsorizzazioni di maglia, con una media di 1,3 milioni di euro per società. È il dato principale che emerge dallo studio “Analisi economica delle sponsorizzazioni – Club di Superlega 2021-2022” realizzato da ChainOn, il marketplace digitale per vendere e comprare sponsorizzazioni nello sport, in collaborazione con StageUp. La ricerca precisa che, di questi ricavi, il 97% (18,016 milioni) arriva dalle partnership commerciali, che comprendono main sponsor, second sponsor e altri sponsor di maglia, mentre il restante 3% (600mila euro) dagli sponsor tecnici, al netto delle forniture di abbigliamento e materiale sportivo. La particolarità della Superlega sta nel fatto che il 46% degli investimenti è riconducibile a tre sole società, in cui il main sponsor coincide con la proprietà: Cucine Lube Civitanova, Sir Safety Conad Perugia e Gas Sales Bluenergy Piacenza. Di questa distribuzione risente anche la suddivisione per settori merceologici: il 15% degli investimenti arriva infatti dal settore arredamenti, con la Cucine Lube in prima fila, e il 12% dal comparto antinfortunistica, legato principalmente alla Sir Safety. In mezzo, al secondo posto, il settore calzature (13,5%) guidato da Leo Shoes, main sponsor di Modena Volley. In totale sono 159 i brand presenti sulle maglie di gara delle squadre di Superlega. I Naming Sponsor, quelli cioè che danno la denominazione alla squadra, sono di gran lunga i più “pesanti” in termini di investimento: 10,58 milioni totali, con una media di 813mila euro per club (ma va considerato che tre società, Cisterna, Monza e Verona, non hanno un naming sponsor). In particolare, 7,94 milioni arrivano dai main sponsor e altri 2,64 dai second sponsor, presenti in sei società al via dell’ultimo campionato (Ravenna, Piacenza, Taranto, Trento, Modena e Perugia). “Rispetto agli altri sport di vertice – analizza Giovanni Palazzi, founder e CEO di ChainOn – la pallavolo maschile vede un maggior coinvolgimento dei territori su cui i Club insistono e di realtà aziendali anche di dimensioni piccole ma radicate nel contesto areale in cui il team opera. Tre team, nella stagione appena conclusa, non hanno trovato un main sponsor seppure impegnate agonisticamente nel campionato più bello del mondo. Questo dato, unitamente alla possibilità di dare visibilità sulla maglia da gioco molto simile a quella degli sport motoristici, suggerisce che esista nel volley un grande potenziale inespresso“. Il rapporto segue quelli pubblicati nell’ultimo bimestre sulle sponsorship di maglia del calcio di Serie A e di basket di Serie A, e precede analoghi approfondimenti sulla Serie A1 femminile e su Serie B e Lega Pro di calcio. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Massimo Righi tra i dirigenti più apprezzati secondo la ricerca “Sport Value”

    Di Redazione Massimo Righi, presidente della Lega Pallavolo Serie A, si piazza nuovamente ai vertici della graduatoria dei dirigenti sportivi italiani stilata da StageUp e Ipsos. La classifica “Sport Value” premia infatti ogni anno dal 2001 i migliori manager sportivi italiani, differenziandone il livello di notorietà e gradimento, per dare un’idea concreta all’impatto comunicativo e all’efficacia del lavoro svolto. Nel campo della “notorietà” dominano dirigenti dei club calcistici, eccezion fatta per la Sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali: il suo operato in poco più di nove mesi e il grande successo dello sport italiano a Tokyo 2020 le sono valse una fama superiore al presidente del CONI Giovanni Malagò (48%), al presidente della Federcalcio Gabriele Gravina (47%) e ad altri volti noti del mondo del calcio. La componente dominante della classifica per gradimento è tutt’altro che calcistica: in vetta ritroviamo la stessa Vezzali con un’approvazione del 75% dei votanti, mentre si contendono il secondo gradino del podio il presidente e amministratore delegato della Formula 1 Stefano Domenicali e il presidente della Federtennis Angelo Binaghi, con percentuali attorno al 70%. Pochi punti sotto seguono Umberto Gandini, presidente della Lega Basket e lo stesso Massimo Righi, che riceve una valutazione positiva dal 65% degli appassionati allo sport. Le parole del presidente di StageUp Giovanni Palazzi sottolineano “il forte apprezzamento dei dirigenti degli sport non calcistici che, pur avendo una minore esposizione mediatica, vengono apprezzati per un lavoro efficace e di qualità“, a testimonianza di come il grande lavoro svolto dal presidente Righi e dalla Lega Pallavolo Serie A, coadiuvato dalla collaborazione tra le squadre appartenenti al consorzio, siano ormai ovunque riconosciuti come modello di riferimento. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’indagine StageUp sui marchi di Superlega: “I tifosi sono il vero valore dei club”

    Di Eugenio Peralta Nei giorni scorsi la Lega Pallavolo Serie A ha pubblicato l’estratto di una ricerca che stimava in oltre 10 milioni di euro il valore dei marchi dei club di Superlega maschile, in base a un’analisi riferita alla stagione 2020-2021. Ma su quali basi è stata calcolata questa cifra? Per capirlo meglio abbiamo intervistato Giovanni Palazzi, noto manager e imprenditore sportivo e consigliere delegato di StageUp, la società di consulenza strategica che ha realizzato l’indagine. Innanzitutto, come si fa a stimare il valore di un marchio? “Esistono due strade: una finanziaria, che prevede l’analisi dei conti delle società, ma anche dei budget, per capire come il marchio influisce sui risultati economici. La seconda è quella dei ‘comparabili’: utilizzare per la valutazione altri benchmark, nel caso specifico il seguito dei tifosi, che ci è sembrato il legame più tangibile tra un marchio e il proprio club“. Perché proprio il pubblico è l’elemento centrale della vostra ricerca? “Specifichiamo che parliamo di fan che seguono la squadra in modo continuativo, non di chi si interessa solo di tanto in tanto. Ecco, questi tifosi costituiscono il vero valore di un club, perché sono soggetti a cui è possibile vendere prodotti e servizi per tutto l’arco della stagione. Il pubblico è un minimo comun denominatore che accomuna tutte le squadre“. Ma in che modo viene calcolato il numero dei tifosi? “StageUp vanta una joint venture ormai ventennale con Ipsos, società leader mondiale nei servizi di ricerca, con cui realizza ogni anno lo studio ‘Sponsor Value’: potremmo definirlo una sorta di auditel sportivo sul mercato nazionale, ma anche internazionale. In collegamento con questa ricerca, dal 2006 analizziamo i bacini del tifo di tutti i club di Serie A di calcio, basket e volley maschile. Naturalmente non ci basiamo soltanto sul tifo dichiarato dall’intervistato, ma anche sulle sue modalità di consumo, cercando di definire se il seguito è regolare o occasionale, e se ci sono le potenzialità per un comportamento di acquisto“. Non c’è il pericolo che il numero dei tifosi sia sottostimato, viste le restrizioni anti-Covid che hanno privato a lungo le squadre del loro pubblico? “No, perché queste indagini si basano su una media mobile: il bacino dei tifosi non cambia dalla mattina alla sera, è un lavoro di anni derivato da numerose ricerche demoscopiche. In particolare, in questa ricerca ci siamo basati sui risultati di 2 ‘wave’ di ricerca all’anno nel corso delle ultime tre stagioni“. E dal numero di tifosi come si risale al valore del marchio? “Semplificando al massimo, si tratta di definire un valore del singolo fan, da applicare poi a tutte le società. Esistono già diversi osservatori che pubblicano ricerche stimando il valore dei brand in ambito sportivo: naturalmente nel nostro caso bisogna definire un modello diverso da quello del calcio, tutto deve essere proporzionato“. La visibilità mediatica della pallavolo, sicuramente accresciuta dalle ultime imprese delle nazionali, può avere un influsso sul valore dei marchi? “Non direttamente. Nel nostro studio teniamo conto soprattutto della possibilità, da parte del singolo e delle aziende, di acquistare prodotti e servizi in base a una relazione diretta tra il club e il consumatore. Poi è chiaro che la visibilità favorisce i rapporti con nuovi sponsor e la possibilità di avere più spettatori con cui stabilire una fidelizzazione“. Ultima curiosità: il fatto che il marchio di alcune squadre, come Lube o Tonno Callipo, coincida con brand già noti sul mercato può influire nella ricerca? “Ritengo di no, perché la nostra indagine non è rivolta al grande pubblico, ma a persone già interessate a questo sport, e si propone di stimare il valore del marchio solo a livello sportivo. Semmai è il marchio dell’azienda madre a poter trarre vantaggio (o svantaggio…) dalla visibilità nella pallavolo. Diciamo che in questo campo le teorie di marketing sono molto cambiate: 15-20 anni fa si andava verso un posizionamento univoco del marchio, oggi nella direzione opposta, basti pensare a casi come quelli di Amazon o Virgin“. LEGGI TUTTO

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    StageUp, la SuperLega fissa un altro record. Righi: “Frutto del lavoro di Lega e Club”

    Di Redazione
    Gli italiani interessati alla SuperLega Credem Banca hanno raggiunto quota 12 milioni e 222mila, con un aumento rispetto alla rilevazione di maggio 2020 del 4,7%. Come già riportato qualche settimana fa, il dato emerge dalla rilevazione di novembre 2020 della ricerca multiclient periodica Sponsor Value di StageUp e Ipsos.
    Si tratta del miglior risultato registrato dall’Evento dall’avvio della ricerca Sponsor Value avvenuto nella Stagione Agonistica 2000/01.
    Il panel ha riguardato la popolazione italiana dai 14 ai 64 anni. Gli “interessati” sono le persone che hanno dichiarato di seguire la manifestazione, almeno saltuariamente. Brilla il grande equilibrio fra il pubblico maschile e femminile, con una leggera prevalenza (55%) degli uomini, giovani ed adulti, di status medio/alto e con buona capacità di spesa, testimoniato da una concentrazione elevata di laureati con reddito medio/alto.
    Gli appassionati (che seguono la SuperLega “regolarmente” o “abbastanza regolarmente”) sono 3,8 milioni (30% degli interessati) e, in termini di target, mantengono lo status medio-alto degli interessati, ma manifestano una maggior presenza di donne e giovani, con età compresa tra 14 e 34 anni.
    Da un punto di vista mediatico si conferma la leadership della fruizione attraverso RAI Sport (35%) con un rafforzamento del servizio streaming del canale di Lega su Eleven Sports (7%), della Radio (7%) e dei Social Network (11%).
    Rilevante anche la crescita della Serie A2 Credem Banca, che supera per la prima volta i 10 milioni di interessati, con uno scatto avanti del 15% rispetto alla rilevazione della stagione precedente.
    Ovviamente il confronto col calcio è sempre complicato, data l’enormità del bacino dei tifosi del pallone, ma molto interessante per chi investe nella SuperLega è che l’atteggiamento verso le sponsorizzazioni degli interessati ai Campionati di volley maschile è significativamente più favorevole rispetto a quello del pubblico del calcio di Serie A. Non solo: anche la preferenza per le marche sponsor al momento dell’acquisto segna un primato del volley maschile sulla Serie A di calcio.
    Per Massimo Righi, presidente della Lega Pallavolo Serie A, l’asticella può essere piazzata ancora più in alto: “Questa ricerca di mercato mostra il crescendo dei risultati del lavoro quotidiano della nostra Lega e dei prestigiosi Club che la compongono. La rilevazione fatta in piena pandemia dimostra che l’impegno di tutte le nostre componenti, sponsor, atleti, allenatori, dirigenti, ha aiutato il movimento a non far perdere la presa con il nostro seguito. Non ci fermiamo, vogliamo ogni giorno migliorarci. Sono tanti gli indicatori, compresa l’Auditel, che dimostrano come molti media tradizionali non abbiano colto l’importanza del nostro movimento”.
    Giovanni Palazzi, Amministratore Delegato di StageUp, afferma che “la maggiore permanenza tra le mura domestiche, unita ai programmi di rafforzamento della comunicazione a mezzo internet della Lega Volley e dei Club, hanno portato, nonostante la mancata fruizione live dovuta alla pandemia, ad un aumento dell’interesse per la SuperLega. Un processo di crescita continuo, accelerato, a partire dal 2009, dall’accordo con RAI ben coadiuvato, nell’era dello streaming, dal successo crescente del canale digitale di Lega”.
    SPONSOR VALUE è una ricerca multiclient periodica realizzata da StageUp e Ipsos. Considerata l’auditel degli eventi sportivi e spettacolistici italiani, ha preso avvio nella stagione agonistica 2000/01. Monitora i principali eventi sportivi italiani e internazionali come, ad esempio, la Serie A di Calcio, Basket e Volley passando per la F1 e il MotoGp.
    STAGEUP, partecipata da FiBo Spa (la finanziaria del sistema cooperativo di Bologna che vede tra i soci Legacoop Bologna, Unipol Gruppo Finanziario, Coop Alleanza 3.0, Conad Italia), si occupa di consulenza di comunicazione e marketing anche attraverso servizi di outsourcing e temporary management. Negli ultimi 20 anni si è affermata come una delle aziende di riferimento a capitale italiano nei servizi di ricerca e advisoring nei mercati dello sport, della cultura e dello spettacolo. Nel gennaio 2020 ha lanciato, insieme a Par-Tec Spa, uno dei principali system integrator italiani, ChainOn (WWW.CHAINON.IT) il primo marketplace digitale, basato su blockchain e intelligenza artificiale, per vendere e comprare sponsorizzazioni, diritti media e di licenza nello sport e nell’intrattenimento.
    IPSOS è una delle società leader a livello mondiale nei servizi di ricerca demoscopica e di mercato. Il Gruppo, quotato alla Borsa di Parigi, nasce in Francia nel 1975 ed è attualmente presente in 89 Paesi, con oltre 16.000 dipendenti che sviluppano un fatturato di 1,8 miliardi di euro. Ipsos Italia occupa circa 300 professionisti che gestiscono, ogni anno, più di 2.000 progetti di ricerca per conto di oltre 400 clienti.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Superlega, aumentano gli appassionati: 12 milioni e 222mila

    Di Redazione
    La SuperLega maschile di pallavolo continua la sua esponenziale crescita per quel che riguarda l’appeal. L’indagine realizzata da StageUp (azienda specializzata i servizi di ricerca, consulenza e advisoring nei mercati dello sport) nel mese di novembre 2020 ha infatti evidenziato un aumento del 4,7% di interessati rispetto a giugno dello stesso anno. La rilevazione della ricerca multiclient periodica ha infatti dimostrato come la quota delle persone che seguono con frequenza il massimo campionato di volley abbia raggiunto quota 12 milioni e 222mila.
    È il miglior risultato ottenuto dal Campionato dall’avvio della ricerca Sponsor Value, avvenuto durante la Stagione Sportiva 2000/01. Il target vede la prevalenza di uomini (55%), di età allineata alla popolazione italiana, di status medio/alto e con buona capacità di spesa, testimoniato da una concentrazione elevata di laureati con reddito medio/alto.
    Gli appassionati (che seguono l’Evento regolarmente o abbastanza regolarmente) sono 3,8 milioni (il 30% degli interessati) e, in termini di target, mantengono lo status medio-alto degli interessati, ma manifestano una maggior presenza di giovani, con età compresa tra 14 e 34 anni.
    Da un punto di vista mediatico si conferma la leadership della fruizione attraverso il canale televisivo RAI Sport (35%), con un rafforzamento del servizio streaming Lega Volley Channel (7%), della Radio (7%) e dei Social Network (11%).
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO