Ciclismo, il 'Cantaglorie': Ormezzano racconta Coppi
Il più immaginifico? Orio Vergani: “Adesso vedevo qualcosa di nuovo: aquila, rondine, alcione, non saprei come dire, che sotto alla frusta della pioggia e al tamburello della grandine, le mani alte e leggere sul manubrio, le gambe che bilanciavano nelle curve, le ginocchia magre che giravano implacabili, come ignorando la fatica, volava, letteralmente volava su […] LEGGI TUTTO