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    Internazionali tennis a Roma, Sinner e Sonego non sbagliano

    ROMA – Per essere una prima giornata interlocutoria è stata una giornata interessante, quella degli Internazionali Bnl di tennis. Innanzitutto, perchè senza pubblico. Un’anomalia che non durerà solo di lunedì, purtroppo. Ma i tennisti ormai non sembrano farci più caso, ormai: sembrano abituati, e pensano solo ai risultati. Ecco, a proposito di risultati, qualcosa da segnalare c’è, in attesa dei big che entreranno in scena al secondo turno. Ad esempio, gli azzurri Sonego e Sinner: il primo ha superato il georgiano Basilashvili, il secondo in serata ha regolato il francese Paire. Questi sono successi importanti perchè sono le classiche vittorie di conferma, con avversari che non sono star ma comunque d’esperienza, cioè i classici ostacoli in caso di distrazioni. A questi squilli si aggiungono anche quelli di Musetti e Cecchinato: quest’ultimo conferma le sue voglie di rivalsa e ritorno ad alti livelli, mentre il primo fa il suo ingresso in un Masters 1000 per la prima volta in carriera. Non è andata bene a Gianluca Mager che, dopo un set alla pari con Dimitrov, è uscito dal match nel secondo set.Forse il colpo più bello, perchè inatteso, è stato di Jasmine Paolini: capace di disporre della lettone Sevastova in due set, cosa non riuscita a Camila Giorgi, fuori in tre set dalla Yastremska. Per la marchigiana restano sempre le ombre sul suo rendimento, e il dubbio che una diversa condotta tecnica avrebbe potuto aiutarla. Ma ieri i big hanno parlato però: Djokovic s’è detto ancora sottosopra per laccaduto di New York, Nadal non vede l’ora di rientrare. Mentre Fognini è felice di essere tornato a giocare, e Berrettini si sente a casa sebbene non possa vedere i suoi genitori. Tra gli risultati spiccano le eliminazioni di Felix Auger-Aliassime e di Karen Khachanov: quest’ultimo, il russo, è uscito per mano del norvegese Ruud, eliminato a New York da Berrettini.  E siamo solo all’inizio. LEGGI TUTTO

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    Tennis, Roma; Djokovic: “Squalifica Us Open uno shock da accettare”. Nadal: “Felice di essere tornato”

    ROMA – Le prime parole ufficiali di Novak Djokovic, dopo i fatti di New York, le ha pronunciate a Roma, in attesa di esordire agli Internazionali di Roma. Il numero uno del tennis mondiale ha avuto il tempo di assorbire l’accaduto, rimuginare su quella pallina tirata a caso e finito sulla gola della giudice di linea. “E’ stato uno shock chiudere così i miei US Open. Non mi era mai capitato, ma sarebbe potuto succedere anche prima nella mia carriera, sarebbe potuto succedere anche a molti giocatori. Certo, poi sono state molte speculazioni e strumentalizzazioni nei giorni scorsi, ma le ho accettate e sono andato avanti”. Le domande sono state a senso unico, per il serbo, che non ha cercato di defilarsi, anzi: “Le regole sono chiare. L’ho accettato e sono dovuto andare avanti. È quello che ho fatto”. Circa il futuro: “Non posso promettere o non posso garantire che non farò mai niente di simile nella mia vita. Farò del mio meglio, ovviamente, ma tutto è possibile nella vita”. Infine: Djokovic ha ammesso di aver agito in modo simile, sconsiderato anche in passato, come però è capitato anche ad altri giocatori. “Non è una cosa che è uscita fuori dal nulla, questa è la verità”. In sostanza si è assunto la responsabilità sia del suo modello di azioni che delle conseguenze. E ha tenuto a precisare di aver chiesto il contatto della giudice di linea e di averla chiamata per sincerarsi delle sue condizioni.Djokovic: “Felice di essere tornato””Sono entusiasta di essere tornato. Le circostanze sono state pesanti per tutti, difficili. Ma eccoci qui. Roma è sempre emozionante. È senza dubbio uno degli eventi più importanti al mondo. E allo stesso tempo, ovviamente, non sarà lo stesso senza folla ed essere in bolla senza potersi godere un pò la città. Ma almeno c’è un torneo qui a Roma e questo è positivo”, spiega Rafa Nadal. Lo spagnolo si sta allenando da tempo per esordire sulla terra in vista di Roland Garros e per questo ha deciso di saltare gli Us Open partendo direttamente dalla Capitale: “Non ho rimpianti per questa scelta. Quando prendi delle decisioni le accetti fino in fondo. Abbiamo fatto quello che ritenevamo meglio per me, la famiglia e tutto il resto”. Quanto alla possibilità di vedere il pubblico al Roland Garros, Nadal si dice cauto: “Vediamo come si evolve il virus nelle prossime due settimane. Si spera in positivo. Dobbiamo essere pazienti e dobbiamo aspettare di vedere come migliora la situazione”. LEGGI TUTTO

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    Tennis, Us Open, Thiem rimonta Zverev e vince il suo primo slam

    Una rimonta da fuoriclasse che gli consente di diventare il primo tennista negli ultimi 71 anni ad aver vinto gli Us Open dopo aver perso i primi due set della finale.  “La mia carriera è come questa finale: tanti alti e bassi, ma sono felice di come sia andata”. Dominic Thiem fotografa il senso della sfida che gli ha permesso di conquistare il primo slam della sua carriera. In una finale-maratona durata oltre quattro ore, il 27enne, testa di serie numero 2 e terzo nel ranking Atp, ha sconfitto il tedesco Alexander Zverev, in lacrime durante la premiazione, con il punteggio di 2-6 4-6 6-4 6-3 7-6(6), ottenendo l’ottavo successo in dieci confronti diretti con l’amico-rivale.Dopo i primi due set troppo dimessi per essere veri, in Thiem è scattato l’orgoglio. “E’ stato difficile continuare a crederci” ha detto l’austriaco, che ha ingranato la marcia e trionfato al quinto, ‘vendicando’ così la finale persa agli Australian Open contro il numero 1 del mondo Novak Djokovic. Come Andre Agassi e Goran Ivanisevic, Thiem ha perso le prime tre finali Slam giocate e vinto la quarta dopo essere stato sotto di due set e di un break nel terzo. Zverev sapeva di dover contare su servizio e dritto per avere una chance, e per due set abbondanti ha applicato alla perfezione il piano.Piazza 16 vincenti nel solo primo set e altri otto nel secondo: Thiem ne registra meno della metà a quel punto del match. L’austriaco, in svantaggio nel punteggio per sette game consecutivi di servizio, cerca poco la palla con i piedi, è pesante, appare provato e in cerca d’aria mentre Zverev, sguardo fiero e braccio deciso, piazza un ace dopo l’altro. Sotto 5-1, il primo erede dei Fab Three comincia a spostare gli equilibri. Zverev manca quattro set point, subisce il primo break quando serve per la prima volta per allungare due set a zero, alla fine chiude 6-4. L’ultimo game è segnato da una battaglia di 15 colpi. Ma non è negli scambi lunghi, come notava l’analista Craig O’Shannessy nel suo blog, che i due hanno fatto la differenza nel corso del torneo, Zverev allunga 2-1 nel terzo, ma la finale prende un’altra strada dopo l’immediato controbreak. “Da quel momento, ho iniziato a crederci sempre di più – ha commentato Thiem – Ma crederci non basta, perchè sono sicuro che anche lui ci credeva al 100%”. Sul 4-4, per pochi centimetri evita di concedere una palla break, sul 5-4 in risposta piazza quattro punti di fila aiutato anche da un doppio fallo del tedesco.Monday’s NetL’austriaco aveva battuto senza grossi problemi l’australiano Alex De Minaur, numero 28 Atp, con il punteggio di 6-1, 6-2, 6-4 in poco più di due ore. E successivamente era arrivato alla sua quarta finale in uno Slam della carriera (due a Parigi e l’ultima giocata lo scorso febbraio agli Australian Open e persa contro Djokovic) superando l’ostacolo Daniil Medvedev, il russo numero 5 Atp. LEGGI TUTTO

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    Tennis, Us Open: trionfa Naomi Osaka, Azarenka battuta in rimonta

    Naomi Osaka ha vinto il titolo agli Us Open femminili, secondo slam stagionale conclusosi sul cemento newyorkese di Flushing Meadows. In finale, la 22enne giapponese, testa di serie numero 4, si è imposta in rimonta sulla bielorussa Victoria Azarenka in tre set, con il punteggio di 1-6 6-3 6-3, in un’ora e 53 minuti di gioco. Osaka, che bissa così il successo ottenuto nel 2018, subentra nell’albo d’oro alla canadese Bianca Andreescu. Si tratta del suo terzo slam, perché la nipponica ha trionfato anche negli Australian Open dello scorso anno. Al termine del match si è stesa a terra: “Pensavo a tutte le volte che avevo visto i grandi giocatori lasciarsi andare a terra e guardare il cielo – ha detto – Ho sempre voluto capire cosa vedevano”. Come nei precedenti match, è entrata indossando una mascherina con il nome di un afroamericano ucciso dalla polizia americana (“Sono esausta di quanto sta succedendo negli Stati Uniti, mi sento male allo stomaco”) e ha festeggiato indossando la maglia numero 8 di Kobe Bryant, la leggenda del basket scomparsa lo scorso gennaio in seguito ad un incidente con l’elicottero. “Ho indossato questa maglia ogni giorno dopo le mie partite. Penso davvero che mi abbia dato forza. Sempre”, ha scritto su Twitter.I wore this jersey every day after my matches. I truly think it gave me strength. Always ???? pic.twitter.com/R1pTUCaCgq— NaomiOsaka????? (@naomiosaka) September 13, 2020Successo in rimontaOsaka è partita male, con 13 errori non forzati che hanno permesso agevolmente ad Azarenka di portarsi via il primo set. Sotto 0-2 nel secondo, la giapponese ha cambiato marcia. L’ultima a vincere una finale a Flushing Meadows dopo aver perso il primo set era stata Arantxa Sanchez contro Steffi Graf nel 1994. Per la 31enne bielorussa, che due settimane fa a Cincinnati, complice il forfait della stessa Osaka, era tornata a vincere un titolo nel circuito maggiore a quattro anni dall’ultima volta, si tratta della terza finale persa agli Us Open dopo le sconfitte contro Serena Williams nel 2012 e 2013. “Non c’è due senza tre, come si dice. Vorrà dire che ci riproverò ancora”, ha commentato Azarenka. Che può consolarsi con l’elogio della sua avversaria: “Non voglio più giocare finali contro di te, è stata troppo dura”. Da lunedì Osaka tornerà al numero 3 del ranking Wta.Stasera  (ore 22) è il turno della finale maschile tra il tedesco Alexander Zverev (settimo nella classifica Atp) e l’austriaco Dominic Thiem (terzo). Nessuno dei due ha mai vinto il torneo di New York. Monday’s Net LEGGI TUTTO

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    Tennis, Internazionali: Djokovic sulla strada di Berrettini, Sinner trova Paire. Forfait di Serena Williams

    ROMA – Gli Internazionali 2020 svelano il tabellone principale. E’ Novak Djokovic ad occupare la posizione numero uno del seeding: il serbo beneficerà di un bye al primo turno, così come Rafael Nadal, numero 2, e Tsitsipas terza testa di serie, mentre Jannik Sinner dovrà vedersela con Benoit Paire. Matteo Berrettini e Fabio Fognini, rispettivamente quarta e settima testa di serie, debutteranno direttamente al secondo turno. In attesa della conclusione delle qualificazioni, sono 7 gli azzurri in gara nel tabellone maschile. Circa gli altri accoppiamenti, da segnalare quello riguardante Rafa Nadal, che però per il suo rientro nel circuito dopo nove mesi troverà niente meno che Pablo Carreno Busta, fresco semifinalista agli Us Open. Tabellone complicato per BerrettiniBerrettini, n. 8 Atp, esordirà contro il vincente del match tra il tedesco Jan-Lennard Struff, n. 29 Atp, ed un qualificato. Il romano è capitato dalla parte di Djokovic in un tabellone pieno di insidie. Fognini, n. 12 Atp, invece attende il vincente del match tra il sudafricano Kevin Anderson, n. 117 del ranking, ed il francese Ugo Humbert, n. 42 Atp. Per quanto riguarda Lorenzo Sonego, il 25enne torinese, se la vedrà contro il georgiano Nicoloz Basilashvili, n. 30 del ranking, mai affrontato in carriera. Avversario insidioso per Jannik Sinner, che torna al Foro Italico dopo l’exploit dello scorso anno quando battè Johnson all’esordio prima di cedere a Tsitsipas. Il 19enne di Sesto Pusteria, n. 74 al mondo e in tabellone con una wild card, affronterà il francese Benoit Paire, n .23 Atp. “Pesca” male anche MagerHa pescato abbastanza male anche Gianluca Mager: il 25enne sanremese, n.80 Atp, trova dall’altra parte della rete il bulgaro Grigor Dimitrov, n. 20 del ranking. Tra i due non ci sono precedenti. Stefano Travaglia, n. 87 del ranking, ritrova invece lo statunitense Taylor Fritz (n. 25), già battuto lo scorso gennaio con due tie-break in Atp Cup. Infine Salvatore Caruso, n. 100 al mondo, se la dovrà vedere contro un giocatore proveniente dalle qualificazioni. Giorgi esordirà contro ucraina Yastremska Passando al tabellone femminile sono tre le italiane al via, tutte in gara con una wild card. La numero uno azzurra Camila Giorgi, n. 73 Wta – che a Roma ha giocato poco e vanta un secondo turno nel 2014 – è stara sorteggiata contro l’ucraina Dayana Yastremska, n. 25 del ranking. Ostacolo tosto anche per Jasmine Paolini: la 24enne di Castelnuovo Garfagnana, n. 97 del ranking, ha pescato la lettone Anastasija Sevstova, n. 45 al mondo, mai affrontata in carriera. Infine Elisabetta Cocciaretto, n. 144 Wta, attende una giocatrice proveniente dalle qualificazioni. Forfait di Serena WilliamsLa vera notizia in ambito femminile, però, è il forfait di Serena Williams. Quattro volte campionessa al Foro Italico, la semifinalista dell’ultimo Us Open salterà la novantesima edizione degli Internazionali Bnl d’Italia per un infortunio al tendine d’Achille. “Mi dispiace, ma non potrò esserci – ha detto la campionessa statunitense – Sono molto onorata del supporto continuo dei miei tifosi a Roma, non vedo l’ora di tornare presto”. Fit, sesto mandato per BinaghiAngelo Binaghi, intanto, è stato rieletto presidente della FederTennis per il quadriennio 2021-2024. Il numero uno della Fit, al sesto mandato, ha totalizzato 1497 voti su 1902 espressi dai delegati (il 78,7%). “Cambiare in questo momento – ha osservato Binaghi  – sarebbe stato irresponsabile e allo stesso tempo ingeneroso nei confronti nostri e di tutto ciò che abbiamo fatto in questi anni, soprattutto se guardiamo alle prospettive del prossimo quadriennio. Grazie alle Atp Finals avremo un fatturato vicino a quello della Federcalcio: stiamo parlando del tetto del mondo, abbiamo quasi decuplicato le attività e le entrate della Federazione, abbiamo scalato l’Everest”. LEGGI TUTTO

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    Tennis, Us Open: Zverev ribalta Carreno Busta. In finale trova Thiem

    Saranno Alexander Zverev e Dominic Thiem a giocarsi, domenica, la finale degli Us Open. Per chiunque vinca, si tratterà di una prima volta: finora nessuno dei due è infatti mai riuscito a mettere le mani su un torneo del Grande Slam. Il 23enne tedesco finora non era mai riuscito a raggiungere l’ultimo match nei quattro tornei principali del tennis mondiale, mentre l’austriaco ha avuto tre possibilità, a Parigi contro Rafael Nadal nel 2018 e nel 2019 e quest’anno in Australia contro Djokovic. Per lui si tratta appunto della seconda finale consecutiva del 2020.Zverev, numero 7 del mondo e 5 del tabellone, è arrivato in finale compiendo un’impresa. Sotto di due set, è stato protagonista di uno straordinario recupero che lo ha portato al trionfo al quinto set contro lo spagnolo Pablo Carreno Busta. Il match all’Arthur Ashe Stadium è durato 3 ore e 23 minuti (3-6, 2-6, 6-3, 6-4, 6-3). Ora Zverev ha la chance di emulare le gesta del grande campione Boris Becker, l’ultimo tedesco a vincere gli Us Open nel 1989.Di poco più agevole il match di Thiem, numero 3 Atp e secondo favorito del tabellone, che ha eliminato Daniil Medvedev in tre set, per 6-2, 7-6 (7), 7-6 (5), dopo quasi tre ore di gioco. Un risultato in parte sorprendente, visto che il russo non aveva perso neppure un set durante il percorso che lo aveva portato in semifinale. I precedenti tra Thiem e Zverev vedono il 27enne austriaco in vantaggio 7-2, l’ultimo confronto è la semifinale degli Australian Open dello scorso gennaio vinta in quattro set da Thiem. LEGGI TUTTO

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    Tennis, Us Open: niente record per Serena Williams, in finale va Azarenka

    NEW YORK – Il derby tra mamme costa a Serena Williams l’addio, forse definitivo, al sogno di conquistare il suo 24° Slam in carriera e di eguagliare il primato di Margaret Court. La campionessa americana deve arrendersi al grande ritorno di Victoria Azarenka, che dopo aver perso il primo set, ha rimontato e chiuso con il punteggio di 1-6 6-3 6-3. Era una lotta tra ex n.1. Una battaglia tra mamme orgogliose, che avevano messi in secondo piano la carriera per vivere la loro maternità.Gara dall’esito altalentante. Il momento chiave è stato l’inizio del secondo set, quando la bielorussa è riuscita a salvare una palla break e a entrare in una partita che Serena stava dominando. Non aveva mai battuto l’avversaria-amica in uno Slam e anche quando ha servito un doppio fallo che l’ha portata sul 5-3 30-30 nella partita decisiva, non ha tremato: con due ace ha frantumato il sogno dell’avversaria e alimentato ancora una volta il suo. Azarenka  giocherà la sua quinta finale Slam a 7 anni dall’ultima, disputata proprio a New York nel 2013, l’anno in cui aveva conquistato il secondo dei suoi titoli agli Australian Open.Da quando il tennis è ripreso, la campionessa di Minsk non ha ancora perso una partita. ed ora se la vedrà con Naomi Osaka. La giapponese ha faticato tantissimo per avere la meglio della statunitense Jennifer Brady, battuta perr 7-6(1), 3-6, 6-3 e conquistarsi un posto per la sua terza finale del Grande Slam. Osaka, che nel corso del torneo è stata costretta per tre volte a lottare fino al tre set, torna a giocarsi a New York quel titolo che ha conquistato nel 2018. Una grande prova di forza e maturità, la sua, sempre impegnata in questi giorni newyorkesi a testimoniare il suo supporto al movimento “Black lives matter”, indossando mascherine nere con i nomi delle vittime della violenza razzista. Di sicuro però Brady vale molto di più della sua classifica: a New York ha dimostrato un tennis da top 10 che, avendo solo 25 anni, potrà confermare nel prossimo futuro. LEGGI TUTTO