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    Il boom social degli Europei: oltre 120 milioni di utenti raggiunti

    Di Redazione La straordinaria visibilità mediatica dei Campionati Europei, favorita in Italia dal doppio trionfo delle nazionali azzurre, nasce anche da un seguito da record sui social network. Lo rivela l’indagine realizzata per la CEV da Nielsen Sports, che ha preso in considerazione i dati rilevati sui social dal 1° agosto al 26 settembre, nel periodo di svolgimento delle competizioni maschile e femminile. Gli utenti raggiunti attraverso i social, secondo l’indagine, sono stati ben 120 milioni, con una crescita del 75% rispetto all’ultima edizione generata (2019). 19 milioni le interazioni, in crescita addirittura del 300%, e 26mila i post social generati: per fare un paragone, la VNL di quest’anno ne aveva prodotti 17.500. L’Italia ha fatto naturalmente la parte del leone, raggruppando il 27,4% del pubblico digitale, davanti a Polonia e Turchia; la manifestazione ha comunque coinvolto utenti in ogni parte del mondo, con Thailandia, Brasile e USA in primo piano. Anche per i canali CEV gli Europei sono stati un successo, con una crescita del 17,8% del pubblico totale e un incremento particolarmente significativo su YouTube: 56mila nuovi iscritti al canale, in aumento del 38,6%. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Master “Sport e Inclusione-Gestione e Innovazione nella Disabilità”, al via la prima edizione

    Di Redazione Il Dipartimento Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico, ha istituito per l’A.A. 2021/2022 il Master di 1° livello “Sport e Inclusione – Gestione e Innovazione nella Disabilità”. Nato dalla volontà di rispondere ai fabbisogni del mercato del lavoro e/o della formazione continua, il Master si inserisce a pieno titolo nelle proposte di formazione post-laurea, in quanto estende e aggiunge alle competenze acquisite con i percorsi pregressi, un ulteriore sguardo – ormai indispensabile – nei confronti della disabilità. Il Master si pone l’obiettivo di formare figure professionali con competenze e nozioni necessarie ad un approccio globale alla disabilità. Tali figure non saranno solo degli esperti in ambito sportivo e sportivo-inclusivo, ma acquisiranno anche competenze legate alla gestione della disabilità in contesti educativi, nella promozione e organizzazione di eventi sportivi con particolare attenzione rivolta agli aspetti relativi alla valorizzazione dell’attività lavorativa. “I contenuti della proposta sono frutto di un lavoro di squadra che ha visto negli ultimi mesi la convergenza di numerose professionalità. D’altronde l’inclusione non può che essere affrontata in modo multidisciplinare e da diverse angolature. Infatti, alle competenze dell’Accademia, proprie dei docenti dei Corsi di Laurea delle Scienze Motorie e del Dipartimento di Medicina Chirurgia, abbiamo unito quelle del Comitato Italiano Paralimpico -l’ente nazionale di riferimento su sport e disabilità- e quelle di alcune realtà associative, che sono un’eccellenza nel nostro Paese per quanto riguarda la tematica dell’inclusione e dell’attività motoria di base. I successi delle ultime paralimpiadi hanno ulteriormente rimarcato l’impatto positivo dello sport nella vita delle persone, specialmente per chi ha una disabilità. Questo Master ha l’ambizione di trasferire alle figure professionali del domani, proprie del campo delle scienze motorie, l’ispirazione e la competenza di alto livello che caratterizzano il mondo paralimpico. Gli Studenti del Master potranno confrontarsi con Daniele Cassioli, pluridecorato e membro della Giunta Nazionale del CIP e altri atleti paralimpici. Concludo evidenziando che la rilevanza dei temi trattati nel Master ha suscitato una grande l’attenzione nel territorio di Parma: numerosi Enti e Società hanno voluto contribuire all’attivazione del Master, permettendo l’istituzione di borse di studio a parziale copertura dei costi di iscrizione” afferma il Presidente Prof. Prisco Mirandola. “Siamo felici e onorati di poter dare il nostro contributo alla realizzazione di questo importante percorso formativo promosso dall’Università di Parma che ha il merito di offrire strumenti culturali indispensabili per conoscere meglio il vasto e complesso mondo della disabilità. Il nostro apporto sarà in linea con la nostra mission: far comprendere le potenzialità dello sport non solo dal punto di vista del benessere personale ma anche come straordinario mezzo di inclusione e di integrazione. D’altronde nello sport non esistono differenze, poiché ciascun individuo è chiamato a porsi degli obiettivi e a confrontarsi con i propri limiti, qualunque essi siano. Una perfetta metafora della società che vorremmo, ossia fortemente orientata verso le pari opportunità, dove non esistono diritti particolari per persone particolari ma diritti di cittadinanza uguali per tutti tali da consentire a ciascun individuo di poter esprimere al meglio le proprie potenzialità”. È quanto dichiara Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico. Il Master avrà inizio l’ultimo weekend di gennaio 2022 e impegnerà gli Studenti per circa 1-2 weekend al mese per un totale di 240 ore. Le attività si svolgeranno prevalentemente in presenza presso l’Università di Parma; è richiesta la frequenza per almeno il 75% del monte ore. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gabriele Maramieri, Venue Executive dell’Imoco: “Comfort a 360° per il pubblico”

    Di Redazione Tra le tante novità per la stagione 2021-22 della Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano c’è l’introduzione nell’organigramma di una nuova figura, il Venue Executive, attivo in tutte le gare casalinghe. Il Venue Executive è il responsabile dell’evento-partita e ha l’obiettivo di offrire un servizio di gestione del Palaverde di qualità sempre più alta e venire incontro alle importanti esigenze di controllo e sicurezza per il pubblico. sempre più pressanti in questo periodo.  Il ruolo è stato assunto da Gabriele Maramieri, quarant’anni, professionista trevigiano esperto nel campo dell’organizzazione di eventi sportivi, con svariate esperienze in manifestazioni nazionali e internazionali. “È un cambiamento – afferma Maramieri – che la società ha fortemente voluto per aumentare la qualità della sua offerta al pubblico nell’evento, sempre mirato alla crescita del servizio e a coadiuvare nel migliore dei modi le indicazioni e la collaborazione con le forze dell’ordine, in un momento in cui l’aspetto-sicurezza  è cruciale nell’organizzazione. Imoco Volley punta a fornire un servizio di comfort a 360° nella fruizione dello spettacolo sportivo, rispettando scrupolosamente le norme di sicurezza e le direttive istituzionali“. Una figura nuova, quella del Venue Executive, ma ormai indispensabile per una società sportiva: “Il periodo-Covid che stiamo vivendo ha dato una stretta alla necessità di gestione del personale e di flessibilità nelle decisioni e nella modulazione degli eventi – continua Gabriele Maramieri – e ritengo fondamentale che all’interno di un’organizzazione sportiva di alto livello ci sia una persona dedicata a prendere le decisioni in tal senso per poter contare su un know-how interno e assicurare una crescente resa dei servizi al pubblico“. In questo momento storico, poi, ci sono problematiche molto specifiche da affrontare: “Certamente l’incertezza sulla capienza – ricorda il dirigente Imoco – aver iniziato con il 35% per poi passare al 60% ha significato dover modulare esigenze diverse, sia per i numeri che per le attività correlate. La fruizione dell’evento è cambiata, ma il messaggio che vogliamo far passare è che intendiamo agevolare le persone affinché tutto o quasi all’interno sia come prima e che si possa seguire la partita tranquillamente“. “Il lavoro più importante – prosegue Maramieri – è quello agli ingressi, per riuscire a smaltire i flussi velocemente nonostante il doveroso controllo dei Green Pass alle porte, e poi all’interno far si che le normative (mascherina indossata, no assembramenti) vengano recepite. In questo senso ringraziamo le segnalazioni anche del pubblico stesso che in loco o via messaggi ci hanno indicato alcune criticità che prontamente risolveremo“. Gabriele Maramieri è anche esperto di marketing legato agli eventi: “Stiamo studiando con la dirigenza del club altre forme di collaborazione, quali ad esempio ulteriori sviluppi delle interazioni nella business community degli sponsor, ma l’attività principale del settore sarà il rafforzamento delle iniziative in essere durante l’evento sportivo (customer experience, revenue management, data collection, retail sales, ecc.), con obiettivi di un impatto reale legato da una parte alle opportunità commerciali e di marketing con gli sponsor che si potranno sviluppare e dall’altra per il pubblico di Imoco Volley andare sempre di più a una transizione da ‘match’ a ‘show’“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’indagine StageUp sui marchi di Superlega: “I tifosi sono il vero valore dei club”

    Di Eugenio Peralta Nei giorni scorsi la Lega Pallavolo Serie A ha pubblicato l’estratto di una ricerca che stimava in oltre 10 milioni di euro il valore dei marchi dei club di Superlega maschile, in base a un’analisi riferita alla stagione 2020-2021. Ma su quali basi è stata calcolata questa cifra? Per capirlo meglio abbiamo intervistato Giovanni Palazzi, noto manager e imprenditore sportivo e consigliere delegato di StageUp, la società di consulenza strategica che ha realizzato l’indagine. Innanzitutto, come si fa a stimare il valore di un marchio? “Esistono due strade: una finanziaria, che prevede l’analisi dei conti delle società, ma anche dei budget, per capire come il marchio influisce sui risultati economici. La seconda è quella dei ‘comparabili’: utilizzare per la valutazione altri benchmark, nel caso specifico il seguito dei tifosi, che ci è sembrato il legame più tangibile tra un marchio e il proprio club“. Perché proprio il pubblico è l’elemento centrale della vostra ricerca? “Specifichiamo che parliamo di fan che seguono la squadra in modo continuativo, non di chi si interessa solo di tanto in tanto. Ecco, questi tifosi costituiscono il vero valore di un club, perché sono soggetti a cui è possibile vendere prodotti e servizi per tutto l’arco della stagione. Il pubblico è un minimo comun denominatore che accomuna tutte le squadre“. Ma in che modo viene calcolato il numero dei tifosi? “StageUp vanta una joint venture ormai ventennale con Ipsos, società leader mondiale nei servizi di ricerca, con cui realizza ogni anno lo studio ‘Sponsor Value’: potremmo definirlo una sorta di auditel sportivo sul mercato nazionale, ma anche internazionale. In collegamento con questa ricerca, dal 2006 analizziamo i bacini del tifo di tutti i club di Serie A di calcio, basket e volley maschile. Naturalmente non ci basiamo soltanto sul tifo dichiarato dall’intervistato, ma anche sulle sue modalità di consumo, cercando di definire se il seguito è regolare o occasionale, e se ci sono le potenzialità per un comportamento di acquisto“. Non c’è il pericolo che il numero dei tifosi sia sottostimato, viste le restrizioni anti-Covid che hanno privato a lungo le squadre del loro pubblico? “No, perché queste indagini si basano su una media mobile: il bacino dei tifosi non cambia dalla mattina alla sera, è un lavoro di anni derivato da numerose ricerche demoscopiche. In particolare, in questa ricerca ci siamo basati sui risultati di 2 ‘wave’ di ricerca all’anno nel corso delle ultime tre stagioni“. E dal numero di tifosi come si risale al valore del marchio? “Semplificando al massimo, si tratta di definire un valore del singolo fan, da applicare poi a tutte le società. Esistono già diversi osservatori che pubblicano ricerche stimando il valore dei brand in ambito sportivo: naturalmente nel nostro caso bisogna definire un modello diverso da quello del calcio, tutto deve essere proporzionato“. La visibilità mediatica della pallavolo, sicuramente accresciuta dalle ultime imprese delle nazionali, può avere un influsso sul valore dei marchi? “Non direttamente. Nel nostro studio teniamo conto soprattutto della possibilità, da parte del singolo e delle aziende, di acquistare prodotti e servizi in base a una relazione diretta tra il club e il consumatore. Poi è chiaro che la visibilità favorisce i rapporti con nuovi sponsor e la possibilità di avere più spettatori con cui stabilire una fidelizzazione“. Ultima curiosità: il fatto che il marchio di alcune squadre, come Lube o Tonno Callipo, coincida con brand già noti sul mercato può influire nella ricerca? “Ritengo di no, perché la nostra indagine non è rivolta al grande pubblico, ma a persone già interessate a questo sport, e si propone di stimare il valore del marchio solo a livello sportivo. Semmai è il marchio dell’azienda madre a poter trarre vantaggio (o svantaggio…) dalla visibilità nella pallavolo. Diciamo che in questo campo le teorie di marketing sono molto cambiate: 15-20 anni fa si andava verso un posizionamento univoco del marchio, oggi nella direzione opposta, basti pensare a casi come quelli di Amazon o Virgin“. LEGGI TUTTO

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    I marchi di Superlega valgono più di 10 milioni di euro

    Di Redazione Ormai sempre più spesso anche nel mondo della pallavolo, come da tempo accade in altri sport, si ragiona sul concetto di “brand“, investendo strategicamente sul valore del proprio marchio. Ma è possibile quantificare questo valore in termini economici? Da oggi sì, almeno per quanto riguarda la Superlega maschile, grazie a uno studio realizzato da StageUp Srl, realtà di riferimento nel mercato delle ricerche e dell’advisoring nello sport, e dalla finanziaria Fi.Bo Spa. Secondo la ricerca, di cui oggi la Lega Pallavolo Serie A ha pubblicato un estratto, i marchi delle 13 società che hanno partecipato al campionato 2020-2021 valgono complessivamente 10,26 milioni di euro sul mercato italiano, con una media di 784mila euro per club. Un valore pari al 19% del fatturato complessivo di Superlega riferito alla stagione 2019-2020, l’ultima con il pubblico (54 milioni di euro). Il valore dei brand delle singole società non è stato reso noto, ma la ricerca ha individuato una “classifica” diversa da quella del campionato: il brand value non è infatti legato solo ai risultati agonistici, ma anche alla tradizione e, sempre di più, alle strategie e ai piani di marketing messi in atto dalle singole società. Il modello utilizzato per lo studio si basa, in particolare, su numerosità ed engagement del bacino di tifosi, la principale fonte su cui è possibile per le società costruire un sistema di ricavi, sia diretti (abbonamenti, biglietti, merchandising, membership card…), sia indiretti, in termini di visibilità e comunicazione per sponsor e partner. “I nostri presidenti della SuperLega Credem Banca – dice Massimo Righi, presidente di Lega – sanno dare un valore alla sponsorizzazione sul mercato. Ma questa ricerca pone in luce ben altro: i valori aggiuntivi legati all’ingresso di uno sponsor nel nostro sistema. È un binario doppio, molto interessante. Racconta ad una azienda quanto un investimento venga potenziato dalla nostra pallavolo e al club insegna una connotazione diversa di valorizzazione, legata alla forza che una società di volley di vertice costruisce attorno al proprio marchio“. Giovanni Palazzi, amministratore delegato di StageUp, commenta così la ricerca: “Simon Sinek, uno dei più importanti consulenti di marketing al mondo, è solito dire che ‘la gente non compra quello che fai, ma perché lo fai’. Questo è tanto più vero nello sport, dove l’attività agonistica dei club è solo parte dell’importante contributo emotivo, sociale ed economico che le società sportive danno ai loro stakeholder e ai territori che li ospitano. Parte di questo valore trasversale è racchiuso nel ‘valore del marchio’, l’esplicitazione del potenziale di attrazione del club a cui va affiancata una efficace strategia di gestione e commercializzazione. In questa prospettiva, la consapevolezza dell’importanza economico/patrimoniale del marchio è cruciale ottenere il massimo dalle sponsorizzazioni, dai diritti media, dal licensing e, last but not least, nel rapporto con i tifosi, i simpatizzanti e le istituzioni sportive“. “Lo studio – conclude Massimo Masotti, amministratore delegato di Fi.Bo – fa emergere un valore patrimoniale importante che deve rappresentare un driver centrale per lo sviluppo futuro della pallavolo di vertice ma che, purtroppo, sino ad oggi, è stato poco valorizzato nei bilanci e che nasconde ulteriori potenzialità che possono emergere solamente da una perizia valutativa specifica che, oltre ai casi comparabili, valorizza le strategie di sviluppo di ogni singola associata“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    In arrivo il contributo a fondo perduto per il rimborso delle spese sanitarie

    Di Redazione Lo scorso 16 settembre è stato approvato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che definisce le modalità per l’accesso al contributo a fondo perduto per le spese sanitarie, di sanificazione e prevenzione sostenute nel “periodo emergenziale” da parte dei sodalizi sportivi. Il fondo di dotazione, pari a 86 milioni di euro, è destinato tanto alle società professionistiche, che nel 2020 non abbiano superato un valore della produzione pari a 100 milioni di euro, quanto alle associazioni sportive dilettantistiche. Queste ultime dovranno essere iscritte al Registro Coni, affiliate ad organismi sportivi che svolgono discipline ammesse ai giochi Olimpici e Paraolimpici e che ovviamente non abbiano cessato l’attività alla data di entrata in vigore del D.P.C.M. Le modalità per presentare telematicamente la domanda non sono ancora note, ma questa andrà inviata alle Federazioni o, a seconda delle indicazioni fornite dalle stesse, alle Leghe per le società professionistiche e alle Federazioni, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva per le associazioni e società dilettantistiche. Sarà poi compito della Federazione accertare i requisiti delle richiedenti il contributo, come la documentazione che attesti le effettive spese. Il D.P.C.M., inoltre, precisa che il 70% del contributo richiesto dovrà riguardare spese per: la somministrazione di tamponi, sia antigenici che molecolari; la sanificazione degli ambienti; l’acquisto di prodotti detergenti, disinfettanti e di dispositivi di protezione individuale; i costi del personale sanitario specializzato, che non siano già a carico della finanza pubblica. Il contributo a fondo perduto verrà erogato direttamente dal Dipartimento per lo Sport. L’elenco completo delle spese ammissibili, sostenute nel periodo tra il 24 ottobre 2020 e il 31 agosto 2021, ed ulteriori chiarimenti: QUI (Fonte: ecnews) LEGGI TUTTO

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    Pallavolo e social network: 2 milioni di follower per Superlega e A1

    Di Redazione Con la nuova stagione riprendono anche gli aggiornamenti di “The Volleyball League Report“, l’indagine dedicata dall’istituto di analisi IQUII Sport al seguito raccolto sui principali social network (Facebook, Twitter, Instagram e YouTube) dalle squadre di Superlega maschile e Serie A1 femminile. Il primo dato è la fan base totale, che sfiora i 2 milioni di follower sulle varie piattaforme, sommando tutte le 27 formazioni coinvolte: 1,4 milioni per il torneo maschile e 578mila per quello femminile. In Superlega continua la corsa a 4 per la vetta di questa speciale classifica: la Leo Shoes PerkinElmer Modena è davanti a tutti con 314.400 follower, seguita da Cucine Lube Civitanova a 292.500, Itas Trentino a 282.100 mila e Sir Safety Conad Perugia a 221.600. Staccatissime le altre, guidate da Allianz Milano con 72.800 e Vero Volley Monza con 64.600 (da notare che Verona Volley è ripartita da zero con profili social completamente nuovi). Significative le differenze tra le varie piattaforme: Trento domina su Twitter e YouTube, Modena su Instagram e Facebook, dove però Perugia è staccata solo di un’incollatura. Per quanto riguarda la Serie A1 femminile, in vetta alla classifica l’Imoco Volley Conegliano ha completato il sorpasso ai danni della Unet E-Work Busto Arsizio: 122.500 follower contro 115.400. Busto però continua a mantenere il predominio su Facebook e Twitter, mentre le Pantere stravincono su Instagram. Al terzo posto c’è la Igor Gorgonzola Novara con 84.600 follower, seguita dalla Vero Volley Monza con 64.600: le monzesi sono dominatrici incontrastate su YouTube, piattaforma su cui doppiano tutte le inseguitrici con un seguito di 4.500 utenti. Anche qui c’è una ripartenza da zero, quella del Volley Bergamo 1991, che in pochi mesi di attività ha già guadagnato ben 4.100 follower tra Facebook e Instagram. L’Acqua & Sapone Roma, una delle novità del campionato, si piazza direttamente al nono posto, mentre l’altra neopromossa Megabox Vallefoglia (priva di account Twitter e YouTube) è penultima davanti alla stessa Bergamo. (fonte: IQUII Sport) LEGGI TUTTO

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    All’Università La Sapienza si parla della riforma del lavoro sportivo

    Di Redazione Prenderà il via venerdì 1° ottobre il ciclo di incontri pubblici sui temi del mondo sportivo organizzati dall’Università La Sapienza di Roma nell’ambito del Master in Diritto e Sport. Il primo incontro, che si svolgerà dalle 15.15 alle 18.50 circa, sarà incentrato sul tema del “Nuovo rapporto di lavoro sportivo tra tutele e sostenibilità” e sarà suddiviso in tre sessioni. Nella prima sessione, incentrata sulle associazioni e sindacati sportivi, interverranno anche due rappresentanti di AIP – Associazione Italiana Pallavolisti: il vicepresidente Federico De Masi e il segretario generale Federico Centomo. La seconda sessione, sul tema “sostenibilità economica e sport”, vedrà tra i relatori un volto ben noto nel mondo della pallavolo come quello di Roberto Ghiretti, CEO di SG Plus. Nella terza sessione si parlerà di “assetti contrattuali riformati” con Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, e altri ospiti. È possibile assistere liberamente all’incontro online, mentre per partecipare in presenza è necessaria la registrazione. (fonte: AIP) LEGGI TUTTO