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    Giulio Sabbi riparte per la Cina: “Torno a Shanghai… con Osmany!”

    Foto Lega Pallavolo Serie A Di Roberto Zucca Questa intervista nasce durante un viaggio di ritorno a Roncadelle, la città che Giulio Sabbi e la sua famiglia hanno deciso di chiamare casa. Siamo a Milano, in una stazione affollata, dalla quale Giulio rientra dopo una tappa all’ambasciata cinese per i soliti visti e le procedure: […] LEGGI TUTTO

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    Cina: nel campionato nazionale trionfa ancora lo Shanghai

    Di Redazione Passano gli anni, gli ultimi dei quali complicati dai numerosi rinvii e cancellazioni dovuti al Covid, ma in Cina la storia non cambia: a livello maschile la squadra da battere resta sempre lo Shanghai. Lo dimostra anche l’edizione 2022 del campionato nazionale, disputata nel giro di poco più di una settimana a Jiangmen, che la squadra di Shen Qiong è riuscita ad aggiudicarsi battendo il Beijing per 3-1 (25-22, 25-21, 23-25, 26-24) in una combattuta finale. La formazione della capitale, grande sorpresa nel torneo, ha sfiorato l’impresa nel quarto set annullando i primi tre match point sul 24-21, ma alla fine è stata costretta ad arrendersi ai vantaggi. Lo Shandong, che aveva dominato la prima fase salvo poi essere eliminato inopinatamente in semifinale, si consola con il terzo posto grazie al 3-2 ai danni del Sichuan. Quinta posizione per il Tianjin, vittorioso per 3-1 sul Guangdong. A seguire Zhejiang, Jiangsu, Fujian, Baoding, Henan e Huangshi. (fonte: CVA) LEGGI TUTTO

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    Cina: Beijing e Shanghai all’ultimo atto del campionato nazionale

    Di Redazione Finale a sorpresa in Cina per il campionato nazionale maschile, ma non certo per i nomi delle squadre coinvolte: a sfidarsi per il titolo saranno infatti le due formazioni che da ben 18 edizioni monopolizzano la Superleague (che quest’anno non si è disputata), Shanghai e Beijing. La qualificazione della squadra della capitale, però, è arrivata contro pronostico anche rispetto ai risultati della prima fase: il Beijing è riuscito a sovvertire i pronostici battendo prima il Guangdong al tie break e poi lo Shandong, che era arrivato alle semifinali imbattuto sconfiggendo anche la stessa squadra di Pechino. Stavolta il risultato è stato invertito: 3-1 in rimonta (18-25, 25-18, 25-20, 25-18). Più prevedibile il passaggio del turno dello Shanghai, che comunque ha avuto il suo bel daffare per battere un tenace Sichuan: equilibratissimi i primi due set (25-23, 26-24) e anche il terzo è rimasto in bilico fino al 17-18 prima del break decisivo per il 25-20. Nella giornata di domenica, oltre alla finalissima per il titolo, si giocheranno anche le finali per le posizioni dalla terza alla dodicesima. (fonte: CVA) LEGGI TUTTO

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    Samantha Bricio parte per Shanghai, ma tornerà in Russia con la Dinamo Mosca

    Di Redazione L’addio di Samantha Bricio alla Russia, alla fine, sarà soltanto provvisorio: la schiacciatrice messicana, salutata a maggio dalla Dinamo Kazan, partirà effettivamente per la Cina, come si diceva da tempo, per vestire la maglia dello Shanghai. Un volta concluso il campionato cinese, però, l’ex giocatrice di Conegliano e Scandicci tornerà a giocare in Superleague, questa volta con la Dinamo Mosca: secondo i rumors di mercato, Bricio ha già firmato il contratto per la seconda parte della stagione, quando andrà a formare una coppia tutta “latina” con la brasiliana Natalia. Prima che la scelta cadesse sulla 27enne messicana, la Dinamo avrebbe offerto il rinnovo del contratto a Elitsa Vasileva, che però ha declinato: la schiacciatrice bulgara ha ricevuto anche alcune offerte dall’Italia, ma al momento non ha ancora preso una decisione sul suo futuro e potrebbe addirittura optare per uno stop alla sua carriera. LEGGI TUTTO

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    La Cina di Filippo Lanza: “Attendiamo all’infinito un campionato che non c’è”

    Di Eugenio Peralta Nel celeberrimo romanzo “Il Deserto dei Tartari” di Dino Buzzati, il tenente Giovanni Drogo aspetta inutilmente per tutta la vita sulle mura della Fortezza Bastiani l’arrivo di un nemico che non riuscirà mai a vedere. Fatte le dovute proporzioni, una sensazione simile a quella che hanno provato quest’anno Filippo Lanza e Luca Vettori nella loro avventura in Cina con la maglia dello Shanghai: certo, l’attesa dei due giocatori italiani non sarà infinita (per fortuna), ma il senso di frustrazione per l’impossibilità di giocare un campionato continuamente rinviato è comunque fortissimo. Acuito ora, per giunta, dal rigidissimo lockdown che sta interessando la metropoli cinese. A raccontarci queste emozioni poco piacevoli, ma anche esperienze ben più positive e gratificanti che l’annata in Estremo Oriente gli ha riservato dentro e fuori dal campo, è proprio Filippo Lanza. La sua intervista parte dal racconto “in tempo reale” delle restrizioni in corso a Shanghai: “Stiamo vivendo una situazione inverosimile – sospira l’ex schiacciatore della nazionale – ma in realtà è un po’ la prosecuzione di quello che accade ormai da più di due anni. Il governo cinese sta combattendo contro questa nuova forma di Covid e dalla fine di marzo ha chiuso tutti in casa senza preavviso per il nuovo lockdown. La gente si è ritrovata in condizioni al limite del pensabile, perché nessuno era pronto a questa vicenda: la mancanza di cibo e di organizzazione sta mandando un po’ tutti in confusione. Nell’ultima settimana, comunque, il governo sta ‘liberando’ progressivamente alcune parti della città, dividendola in tre fasce di pericolosità in base al rischio di contagio: ora in periferia ci sono meno restrizioni e si può uscire almeno per andare al supermercato, un po’ come in Italia nel primo lockdown del 2020“. Foto Instagram Filippo Lanza Dove siete in questo momento tu e Luca? “Noi viviamo dentro il campus in cui ci alleniamo, una struttura che si raggiunge in circa un’ora e mezza dalla città e, diciamo, è un po’ un’isola felice. È un campus molto grande, con spazi verdi e anche un lago intorno a cui ci si può muovere; abbiamo 4 mense con disponibilità di cibo, quindi non ci manca nulla. Possiamo uscire dalle camere, facciamo allenamento due volte al giorno, insomma una vita ‘normale’ come quella che si può vivere in un ritiro della nazionale. Stiamo bene, facciamo tanti controlli e test giornalieri e ci atteniamo costantemente alle disposizioni del governo. Per noi i problemi del lockdown sono un po’ lontani, ma certo è una situazione pesante“. Prima delle ultime restrizioni, com’è andata la vostra esperienza in Cina? “Siamo arrivati a dicembre, e dopo i 14 giorni di quarantena a Tianjin ci siamo trasferiti a Shanghai e abbiamo cominciato a conoscere questa strepitosa città metropolitana. Una città gigantesca, abitata da 26 milioni di persone, che offre di tutto e di più. Il centro è molto lontano dall’idea che noi associamo al concetto di Cina: è una città internazionale, con grattacieli giganti e con tante abitudini ‘occidentali’. Abbiamo passato molto tempo a scoprirla, visto tanti quartieri diversi: vivevamo in un hotel-residence vicino al campus, ci allenavamo durante la settimana mentre il sabato e domenica, che solitamente erano liberi, ci trasferivamo in centro. La città è molto bella, suggestiva, con un sacco di particolarità: capita spesso di imbattersi in un tempio antico in mezzo a palazzi modernissimi, un contrasto che si nota in parecchi quartieri. Anche i cinesi stessi ci hanno stupito: pensavamo di trovare una popolazione molto chiusa nei confronti degli stranieri, invece tutti sono stati molto gentili e disponibili, anche chi non faceva parte del mondo sportivo“. Foto Instagram Filippo Lanza In palestra, invece, com’è stato l’impatto con il volley cinese? “Gli allenamenti all’inizio sono stati complicati, perché loro hanno una cultura completamente diversa dalla nostra, basata sulla quantità più che sulla qualità. C’erano sessioni di allenamento di 3 ore, 3 ore e mezza, che non capivamo e a cui non eravamo minimamente preparati. Siamo stati fortunati a trovare persone che hanno capito e studiato il nostro punto di vista e il nostro metodo di lavoro. Il nostro coach è un allenatore molto giovane (Qiong Shen, n.d.r.), che è stato giocatore e ha avuto anche diverse esperienze con la nazionale, e ha sperimentato metodi di lavoro diversi. Così abbiamo cominciato a dedicare la mattina ai pesi, mentre nel pomeriggio abbiamo aiutato i nostri compagni di squadra insegnando loro esercizi tecnici che noi facevamo in Italia e loro invece non conoscevano. Questo ci ha permesso di differenziare le sessioni di allenamento e lavorare su aspetti di gioco di cui la squadra aveva bisogno. È stato molto bello, perché abbiamo visto tanto interesse da parte loro nel cambiare abitudini: non solo per rispetto nei nostri confronti, ma proprio perché riconoscevano di poter migliorare“. Foto Instagram Filippo Lanza E veniamo al punto dolente: i continui rinvii dell’inizio della stagione. Come si prepara un campionato che non comincia mai? “La cosa più complicata, e che ancora oggi facciamo fatica ad accettare, è il fatto di essere comandati da un potere più alto di noi. C’è sempre qualcuno sopra di te, che sia un giocatore, un allenatore o il capo del campus; si attende sempre la parola di qualcuno più in alto. Questo ha influito tantissimo anche nella nostra attesa del campionato: all’inizio c’era una data, poi è stata modificata per la contemporaneità con le Olimpiadi invernali, poi è slittata ulteriormente perché la nazionale ha fatto un ritiro di un mese, togliendoci anche dei giocatori, e poi è tornato il Covid… È stato un continuo rimandare, non perché non si volesse fare, ma perché c’era sempre qualcuno di più ‘importante’ che prendeva queste decisioni. Per noi è stato terribile dover sempre riorganizzare la nostra mentalità e anche la programmazione fisica per arrivare pronti a un evento che ancora oggi non si sa se mai ci sarà e, eventualmente, in quali date. È stato un costante aspettare questo momento, sicuramente con preoccupazione, perché siamo venuti qua per giocare, ma anche con dispiacere, perché sappiamo che avremmo potuto ottenere degli ottimi risultati ed è stata un’occasione un po’ vanificata“. Previsioni per il futuro? “Difficile farne… Se il campionato non ci sarà, di certo proveremo a tornare. Ci mancano tanto l’Italia, la famiglia e gli affetti: è stato un anno molto bello pieno di nuove esperienze che ci ha fatto crescere sotto tanti punti di vista, però ovviamente casa nostra ci è mancata molto e non vediamo l’ora di riabbracciarla“. LEGGI TUTTO

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    Cina: Tianjin devastante in Gara 1 e a un passo dal titolo

    Di Redazione Il Tianjin è sempre più vicino a confermarsi campione della Superleague femminile in Cina. Anche Gara 1 della finale scudetto contro lo Jiangsu ha confermato la superiorità dimostrata in tutto l’arco del torneo dalla squadra di Wang Baoquan, che si è imposta nettamente per 3-0 (25-11, 25-20, 25-17) senza mai mettere in discussione il risultato. In una giornata “normale” per Melissa Vargas (15 punti con il 45%, ma anche 4 servizi vincenti) l’arma più devastante del Tianjin è stata la centrale Yuan Xinyue, addirittura top scorer con 17 punti, l’87% in attacco, 3 muri e un ace. In doppia cifra anche Li Yingying (12) e Liu Yanhan (10), mentre dall’altra parte del campo è stata sostanzialmente annullata Gong Xiangyu (6 punti, 23%). Gara 2, in programma domani, potrebbe già assegnare lo scudetto. Nel frattempo lo Shanghai, grande delusa delle semifinali, si è assicurata il terzo posto battendo in due gare il Liaoning (3-1, 3-0). Magra consolazione per Kim Yeon-Koung, che ha chiuso con un’ottima prestazione personale: 20 punti e 51% in attacco. (fonte: CVA) LEGGI TUTTO

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    Cina: la finale è Tianjin-Jiangsu. Primo atto il 4 gennaio

    Di Redazione Saranno Tianjin e Jiangsu a sfidarsi nella finale della Superleague femminile cinese, proprio come lo scorso anno. La sorpresa si è consumata in semifinale con l’eliminazione dello Shanghai, che nelle prime due fasi del campionato aveva perso soltanto una partita (peraltro proprio contro lo Jiangsu): dopo la sconfitta in Gara 1, le rossoblu avevano riaperto la serie nella seconda sfida, salvo poi arrendersi con un netto 0-3 (21-25, 12-25, 16-25) in Gara 3. Un incontro a senso unico, che ha visto ancora una volta emergere il talento di Gong Xiangyu (14 punti) e delle giovanissime centrali Wan Ziyue e Yang Jia (5 muri); dall’altra parte, sempre in panchina Kim Yeong-Koung e male in attacco Jordan Larson (28%). La serie decisiva per il titolo inizierà martedì 4 gennaio con Gara 1, per proseguire mercoledì 5 ed eventualmente giovedì 6. Già da domani, invece, saranno in campo Shanghai e Liaoning nella finale per il terzo posto. La quinta posizione se l’è già assicurata lo Shandong grazie alla vittoria nel gironcino finale, davanti a Fujian, Guangdong e Shenzhen. (fonte: CVA) LEGGI TUTTO

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    Cina: Tianjin già in finale, lo Shanghai riapre i giochi

    Di Redazione È il Tianjin la prima finalista della Superleague femminile cinese. Le campionesse in carica, ancora imbattute in questa stagione, hanno proseguito il loro cammino da rullo compressore anche in Gara 2 della semifinale scudetto, battendo con un altro 3-0 (25-14, 31-29, 25-20) il Liaoning. L’orgogliosa resistenza delle avversarie (che nel secondo parziale hanno avuto anche 3 set point, dopo essere stata avanti 13-18 e 19-22) è stata piegata ancora una volta da una straordinaria Melissa Vargas: 25 punti con il 59% per la cubana. Si deciderà invece in Gara 3 il nome della seconda finalista: sull’orlo del baratro, lo Shanghai è riuscito a ribaltare miracolosamente Gara 2 contro lo Jiangsu, passando dallo 0-2 al 3-2 (21-25, 23-25, 25-20, 25-16, 15-9) dopo aver perso la prima sfida. Questa volta Jordan Larson ha giocato l’intera gara da titolare (mai utilizzata Kim Yeon-Koung), siglando 16 punti, ma a risultare decisiva è stata soprattutto la schiacciatrice Zhong Hui con 22 punti; fondamentali anche i 6 muri-punto di Gao Yi. Dall’altra parte, 22 punti a testa per Gong Xiangyu e Han Wu. Nel giorno di Capodanno è in programma la sfida decisiva. (fonte: CVA) LEGGI TUTTO