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    B1 femminile: sconfitta in tre set per le Igorine contro Legano

    Sconfitta in tre set per le Igorine contro l’esperta Legnano. Al palaAgil, nella 23esima giornata di campionato di serie B1 passa la terza in classifica 0-3 (16-25; 17-25; 21-25). Un successo importantissimo per la Fo.Co.L quando ormai mancano soltanto tre partite al termine della regular season e pochissimi punti per cementare ufficialmente il passaggio alla seconda fase: potrebbe già essere decisivo lo scontro diretto contro Palau, prima inseguitrice a -4 (ma con una partita in più), in programma sabato 27 alle ore 16

    Cronaca – Le Igorine resistono agli assalti biancorossi per i primi scambi, mantenendosi punto a punto fino al 6-6, poi laFo.Co.L si scatena con Aliberti, ace di Cavaleri, Moroni e altra fast di Aliberti: è +4 e le padrone di casa non torneranno più in gioco. Block-in di Mazzaro, che stampa altri due punti poco dopo, seguita da un nuovo muro di Carcano e dall’ace di Roncato (9-19). Con un buon break Trecate accorcia a -5 ma deve fare i conti con le difese di Brogliato: la replica legnanese è tosta e determinata, così si va al cambio campo sul 16-25.

    Il secondo set si apre subito con le sfuriate agonistiche di una Fo.Co.L che ha fretta di tornare a casa con i 3 punti: Ace di Cavaleri, poi Carcano show in fase offensiva e a muro, Roncato dipinge in regia, segna di seconda e dai 9 metri, Mazzaro e Moroni cannoneggiano, per il 3-13 che stabilisce immediatamente le gerarchie. Avvicendamento in campo per Legnano, sia sulla diagonale principale (Monni-Banfi per Moroni-Roncato) sia al centro (Angelinetta per Aliberti). Doppia Banfi per i punti del +10 (11-21), fino alle decisive marcature di Carcano che a muro e in fast sigla il 17-25.

    Trecate prova a reagire nel terzo set e resta aggrappata alla Fo.Co.L fino al 9 pari, come nel primo set però a questo punto le Coccinelle accelerano e si lasciano dietro le avversarie: gran break con ace di Angelinetta, seguita da Roncato, muro e fast di Carcano, che non si lascia pregare subito dopo, quando trasforma altri due attacchi poderosi, è poi Moroni a sancire l’11-19 (dentro in banda Dall’Orso per Mazzaro), con difese granitiche garantite da Lenna e dalle compagne di reparto. Le novaresi provano a ricompattarsi e accorciano leggermente (16-22, 19-23) ma la Fo.Co.L ha ben in testa l’obiettivo di giornata e in un lampo chiude le danze, con la trasformazione decisiva di Dall’Orso per il definitivo 0-3.

    Valentina Cavaleri: “Sappiamo bene che le avversarie giovani sono imprevedibili e quindi difficili da affrontare, bisogna sempre giocare e tenerle a bada, senza permettere loro di giocare. Sono 3 punti che fanno morale che danno positività in vista soprattutto del prossimo match contro Palau“.

    Valentina Angelinetta: “Arrivate alla fine del campionato dobbiamo continuare su questa direzione, dobbiamo mantenere sempre un atteggiamento positivo“.

    Igor Agil Volley – Focol Legnano: 0-3 (16-25; 17-25; 21-25)Igor: Nagy, Guatteo, Moiran, BadalFickaj, Bianchi C, Brezza, Pasqualini (L), Bianchi G, Marianelli, Talerico, Marelli (L), Martelli, Del Freo. All. Medici.Legnano: Lenna (L); Carcano; Monni, Angelinetta, Moroni, Dallorso, Aliberti, Brogliato (L), Banfi, Cavaleri, Mazzaro, Roncato, Zingaro. All. Turino.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    B1 femminile: sconfitta in tre set per le Igorine contro Legnano

    Sconfitta in tre set per le Igorine contro l’esperta Legnano. Al palaAgil, nella 23esima giornata di campionato di serie B1 passa la terza in classifica 0-3 (16-25; 17-25; 21-25). Un successo importantissimo per la Fo.Co.L quando ormai mancano soltanto tre partite al termine della regular season e pochissimi punti per cementare ufficialmente il passaggio alla seconda fase: potrebbe già essere decisivo lo scontro diretto contro Palau, prima inseguitrice a -4 (ma con una partita in più), in programma sabato 27 alle ore 16

    Cronaca – Le Igorine resistono agli assalti biancorossi per i primi scambi, mantenendosi punto a punto fino al 6-6, poi laFo.Co.L si scatena con Aliberti, ace di Cavaleri, Moroni e altra fast di Aliberti: è +4 e le padrone di casa non torneranno più in gioco. Block-in di Mazzaro, che stampa altri due punti poco dopo, seguita da un nuovo muro di Carcano e dall’ace di Roncato (9-19). Con un buon break Trecate accorcia a -5 ma deve fare i conti con le difese di Brogliato: la replica legnanese è tosta e determinata, così si va al cambio campo sul 16-25.

    Il secondo set si apre subito con le sfuriate agonistiche di una Fo.Co.L che ha fretta di tornare a casa con i 3 punti: Ace di Cavaleri, poi Carcano show in fase offensiva e a muro, Roncato dipinge in regia, segna di seconda e dai 9 metri, Mazzaro e Moroni cannoneggiano, per il 3-13 che stabilisce immediatamente le gerarchie. Avvicendamento in campo per Legnano, sia sulla diagonale principale (Monni-Banfi per Moroni-Roncato) sia al centro (Angelinetta per Aliberti). Doppia Banfi per i punti del +10 (11-21), fino alle decisive marcature di Carcano che a muro e in fast sigla il 17-25.

    Trecate prova a reagire nel terzo set e resta aggrappata alla Fo.Co.L fino al 9 pari, come nel primo set però a questo punto le Coccinelle accelerano e si lasciano dietro le avversarie: gran break con ace di Angelinetta, seguita da Roncato, muro e fast di Carcano, che non si lascia pregare subito dopo, quando trasforma altri due attacchi poderosi, è poi Moroni a sancire l’11-19 (dentro in banda Dall’Orso per Mazzaro), con difese granitiche garantite da Lenna e dalle compagne di reparto. Le novaresi provano a ricompattarsi e accorciano leggermente (16-22, 19-23) ma la Fo.Co.L ha ben in testa l’obiettivo di giornata e in un lampo chiude le danze, con la trasformazione decisiva di Dall’Orso per il definitivo 0-3.

    Valentina Cavaleri: “Sappiamo bene che le avversarie giovani sono imprevedibili e quindi difficili da affrontare, bisogna sempre giocare e tenerle a bada, senza permettere loro di giocare. Sono 3 punti che fanno morale che danno positività in vista soprattutto del prossimo match contro Palau“.

    Valentina Angelinetta: “Arrivate alla fine del campionato dobbiamo continuare su questa direzione, dobbiamo mantenere sempre un atteggiamento positivo“.

    Igor Agil Volley – Focol Legnano: 0-3 (16-25; 17-25; 21-25)Igor: Nagy, Guatteo, Moiran, BadalFickaj, Bianchi C, Brezza, Pasqualini (L), Bianchi G, Marianelli, Talerico, Marelli (L), Martelli, Del Freo. All. Medici.Legnano: Lenna (L); Carcano; Monni, Angelinetta, Moroni, Dallorso, Aliberti, Brogliato (L), Banfi, Cavaleri, Mazzaro, Roncato, Zingaro. All. Turino.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    B1 femminile: trasferta amara per Marsala, battuta 3-0 a Teramo

     Brutta sconfitta per la GesanCom Marsala Volley che subisce in trasferta un netto 3-0, grazie ai parziali 25-21, 25-12 e 25-17, ad opera delle abruzzesi del Teramo nella 23° giornata del Campionato serie B1 di Volley femminile. Le lilibetane di Coach Ciccio Campisi hanno accusato un inopportuno mal di trasferta che oggi ne ha rallentato la corsa verso i play off proprio nella giornata che avrebbe dovuto invece lanciarle in classifica a ridosso del treno di squadre che la comandano. 

    Una sconfitta che, visti i parziali dei set, richiederà una riflessione su quanto si è fatto sino ad oggi perché al PalaScapriano, volley, da parte delle marsalesi, non se ne è visto al netto dei meriti delle ragazze di Coach Paolo Collavini che hanno davvero giocato un ottimo match. Troppo pochi i punti realizzati da capitan Varaldo e compagne per poter dare un giudizio completo sulla sfida. Uno scout che fotografa la brutta giornata in cui sono incappate le marsalesi che soltanto la matematica ancora non condanna ad abbandonare le ambizioni di partecipazione ai play off.

    Adriatica Press Futura Teramo–GesanCom Marsala Volley 3-0 (25-21, 25-12, 25-17)Adriatica Press Futura Teramo: .Ragnoli 10, Poli 11, Di Diego 0, Costantini 10, Mazzagatti 11, Lestini 13, La Brecciosa (L), Vendramini 0, Fanelli 0, Patriarca ne, Capulli ne, Ventura (L). All.: Collavini. Gesancom Marsala Volley: Varaldo 3, Caserta 6, Gasparroni 3, Grippo 2, Galiero 3, Silotto 4, Norgini (L), Sturniolo 1, Modena 2, Morciano 5, Bergese ne. All.: Campisi.Arbitri: Giuseppe Mastronicola e Marcello Rutigliano.Note Battuta (punti/errori): Marsala 2/8, Teramo 6/11 – Muri punto: Marsala 4, Teramo 10 – Ricezione: Marsala 54%, Teramo 51% – Attacco: Marsala 27%, Teramo 42%.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Chiara Scarabelli saluta la pallavolo: “La rinuncia alla Serie A? Sofferta ma necessaria”

    In un ambiente abituato fin troppo spesso a raccontare ed elevare le storie di successo, trionfi e record, appare quasi strano – e sicuramente insolito – empatizzare con chi, quel successo, l’ha solo assaggiato. Per chi era sul trampolino di lancio ed è tornato indietro. In un mondo di “invincibili”, c’è chi si è dovuto arrendere di fronte a un ostacolo troppo alto e consapevolmente ha deciso di cambiare strada. È il caso di Chiara Scarabelli, che è stata una delle promesse più interessanti della pallavolo italiana, vincendo da capitano i Campionati Europei Under 20 del 2010 e i Mondiali Under 20 dell’anno successivo.

    In quella squadra c’erano anche Caterina Bosetti, Letizia Camera, Valentina Diouf e Giulia Pisani, tutte giocatrici divenute poi protagoniste ai massimi livelli. Tuttavia, la storia della schiacciatrice piacentina classe 1993, attualmente in B1 all’Everest MioVolley Gossolengo, è andata diversamente, come ha raccontato ai microfoni di Volley NEWS.

    Foto Facebook Chiara Scarabelli

    Per cominciare, ci racconti chi è Chiara Scarabelli e cosa rappresenta per lei la pallavolo.

    “Oggi Chiara è prima di tutto una psicologa, da poco iscritta all’albo dell’Emilia-Romagna. Lo dico con grande orgoglio perché è un risultato che ho ottenuto dopo tanti anni di studio. Proprio venerdì scorso ho concluso un master all’Università Cattolica di Milano riguardante la Psicologia dello Sport. Inoltre, lavoro a scuola come insegnante di sostegno e gioco nel MioVolley da ormai 10 anni. La pallavolo è sempre stata un elemento importante nella mia vita. Quando ero piccolina, rappresentava un puro divertimento ed era un’occasione di socialità: venivo sempre descritta come una bambina molto vivace e quindi il volley mi permetteva di incanalare la mia agitazione motoria. Al tempo stesso, però, sono sempre stata una bambina rispettosa delle regole, anche grazie allo sport.

    Durante l’adolescenza, quando ho iniziato a muovere i primi passi sui campi di Serie A, la pallavolo rappresentava un’ipotesi di realizzazione della mia vita a cui ho creduto fortemente. È chiaro che, quando non si è potuta realizzare, la delusione è stata grande. In quei momenti c’era anche un po’ di rabbia nei confronti di questo sport. In realtà, poi ho capito che odiarlo non sarebbe servito a niente e così il volley è diventato una valvola di sfogo e un’occasione di ritornare a una vita sana, all’insegna dell’esercizio fisico e della socialità. Alla fine, raggiungendo diverse promozioni e arrivando a giocare in Serie B, l’impegno è cresciuto: così, ho avuto l’opportunità di tornare a vivere quelle emozioni avvincenti che avevo assaporato qualche anno prima“.

    Quali sono state le prime tappe della sua carriera pallavolistica?

    “All’inizio ero una bambina molto talentuosa. Ho iniziato a giocare nella squadra di San Nicolò, paese in provincia di Piacenza dove sono cresciuta. A un certo punto sono stata visionata da due allenatori, che mi hanno proposto di passare al Vigolzone. Si trattava di una società piccola che però vantava una squadra in Serie B2. L’anno dopo è stata addirittura promossa in B1; quindi – seppur giovanissima – ho avuto la fortuna di allenarmi con ragazze molto più grandi di me e ogni tanto essere convocata in prima squadra per completare la panchina. Successivamente ho cambiato squadra e ho scelto la Rebecchi Lupa Piacenza; l’allenatore era Enrico Mazzola, che poi ho ritrovato più tardi al MioVolley. Infine, sono andata a Rivergaro: un momento chiave del mio percorso perché ero chiamata a fare la differenza nelle categorie giovanili in cui militavo. Nel frattempo, arrivavano anche le convocazioni per le varie selezioni provinciali e regionali, con cui ho avuto il piacere di vincere un Trofeo delle Regioni. Tra le mie compagne di squadra c’erano Alessia Gennari, Elisa Lancellotti, Martina Balboni, Giulia Saguatti, giocatrici che hanno fatto parecchia strada“.

    Poi le parentesi con Club Italia e Asystel Volley Novara. Cosa si porta dietro di queste esperienze?

    “Dopo le scuole medie sono andata a giocare al Club Italia. Una decisione importante perché si trattava di lasciare casa a 13 anni, mollare la propria famiglia e gli amici, per aderire a un progetto che mi avrebbe messo a dura prova sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista psicologico. Lì ho iniziato a vedere la pallavolo come qualcosa che potesse farmi sentire realizzata nella mia vita. Successivamente è arrivata la chiamata di Novara, dove ho vissuto un’esperienza tosta ma allo stesso tempo formativa, grazie agli insegnamenti di Luciano Pedullà che mi ha aiutato a crescere in tutti i fondamentali. Complici alcuni infortuni di Paola Cardullo, ho fatto anche le mie prime presenze in Serie A e ho avuto la possibilità di giocare con grandi campionesse. In quella stessa annata ho vinto la medaglia di bronzo ai Campionati Europei Under 18. Poco dopo avrei dovuto prendere parte anche ai Mondiali, ma nel mese di aprile – proprio al rientro dalla rassegna continentale – ho subito un infortunio al ginocchio. Il primo dei tanti…“.

    Quando la sua carriera sembrava tingersi dei colori giusti, è iniziato un terribile calvario. Le va di parlarcene?

    “Dopo il primo infortunio, avevo deciso di restare a Novara con l’obiettivo di riprendermi dal punto di vista fisico. Solo che nel frattempo ci sono stati un po’ di stravolgimenti e difficoltà: erano cambiati allenatore e alcuni elementi della squadra, e soprattutto facevo fatica a recuperare. Quindi, il secondo anno all’Asystel è stato più negativo rispetto al primo. Tuttavia, sono riuscita a togliermi grandi soddisfazioni con la nazionale perché al termine della stagione ho partecipato agli Europei Under 20 grazie a un recupero lampo. In quell’occasione la fiducia di Marco Mencarelli e del suo staff nei miei confronti è stata decisiva: mi hanno aspettata e così ho potuto disputare gli Europei in Serbia da capitana e vincerli.

    Dopo l’estate del riscatto, mi sono ritrovata a Piacenza in una squadra che puntava alla salvezza. Timidamente ero riuscita a guadagnarmi un ‘mezzo’ posto da titolare, nel senso che non partivo sempre nel sestetto, ma l’allenatore Mauro Chiappafreddo aveva grande fiducia in me. Peccato che poi non sono riuscita a concludere la stagione per un nuovo infortunio. Però, ancora una volta, è arrivata la nazionale a salvarmi. Mencarelli mi ha ripreso sotto la sua ala e mi ha permesso di prepararmi al meglio per i Mondiali Under 20. È stata l’ennesima corsa contro il tempo: avevo tantissima voglia di tornare in campo e vestire la maglia azzurra. Così, sono andata in Perù per la rassegna iridata, ma proprio sul più bello ho avuto l’ennesima ricaduta. Da qui è iniziato il calvario… Sono tornata a casa e mi è stato prospettato di fare due interventi al ginocchio a distanza di pochi mesi. Di conseguenza, nella stagione successiva – che coincideva con l’anno della maturità – sono rimasta completamente ferma“.

    Cosa le hanno lasciato le esperienze e i successi con le nazionali giovanili di cui ha parlato?

    “Al di là delle vittorie, che sono sempre piacevoli da ricordare e che resteranno per sempre, mi porto dietro ricordi molto belli. In primis, il colloquio con coach Mencarelli e il suo vice Bertini prima degli Europei Under 20. Era un momento difficile in cui stavo portando avanti il mio percorso riabilitativo e iniziando a fare qualcosa di più impegnativo dal punto di vista fisico, anche se non stavo ancora lavorando con la palla. Tuttavia, loro mi hanno detto apertamente che ero un punto di riferimento per la squadra sia tecnicamente sia all’interno dello spogliatoio, e proprio per questo motivo mi avrebbero aspettato fino alla fine del ritiro e nominato capitano del gruppo. Queste parole mi hanno dato tanta forza e ho capito di essere un esempio di impegno e dedizione per la squadra.

    Un altro momento che porto nel cuore, anche se con un po’ di amaro in bocca, è legato alla prima partita del Mondiale Under 20, a cui non avevo potuto prendere parte: infatti, ero febbricitante nella stanza di un albergo di Lima in seguito a un’infezione al ginocchio. Però, dal letto avevo visto che le mie compagne si erano scritte sul braccio quello che all’epoca era il mio soprannome: ‘Diablo’. Insomma, volevano esprimere tutta la loro vicinanza e farmi capire che in quel momento stavano giocando anche per me, visto che avevo lavorato molto per arrivare fino a lì. Infine, ricordo sempre con piacere l’emozione di cantare l’inno con lo sguardo rivolto alla bandiera italiana“.

    Riprendiamo la narrazione della sua storia. Quando ha deciso di riprendere a giocare nelle categorie inferiori?

    “Dopo la stagione a Piacenza in cui sono rimasta ai box, sono passata all’Universal Volley Modena. Tuttavia, la società è fallita nel giro di pochi mesi: una situazione poco piacevole che mi ha fatto mettere da parte definitivamente il volley di Serie A. Così, sono tornata a casa, anche se la decisione non è stata compresa e condivisa fin da subito dalle persone che mi stavano vicino. Per me, invece, era la scelta migliore per il mio benessere non solo fisico ma anche psicologico. Nel frattempo, ho ripreso a studiare e ho iniziato ad allenare dando una mano alla ragazza che qualche anno prima mi aveva portato a Vigolzone: era un po’ come chiudere il cerchio.

    Dopo i primi due anni da allenatrice, piano piano mi era tornata voglia di giocare perché avevo capito che nel bene o nel male la pallavolo era parte della mia vita. Così, ho deciso di ripartire proprio da lì, in una società dove mi sentivo a mio agio e in una categoria che non imponeva carichi eccessivi. In quel momento avevo vent’anni e il gruppo con cui lavoravo era un’Under 18, che disputava anche il campionato di Prima Divisione e lottava per la promozione in Serie D. Alla fine, è stato tutto molto naturale. Da lì in poi è stata una vera e propria cavalcata perché nel giro di tre anni siamo arrivati in Serie B2. È stato bello perché vedevo che salendo di categoria aumentava l’agonismo e così piano piano ho ritrovato un po’ di fiducia“.

    Quali soddisfazioni ha raggiunto durante il suo percorso decennale con l’Everest MioVolley?

    “Questi dieci anni all’Everest sono stati un’altalena di emozioni. Dal 2014 al 2017 siamo passati dalla Prima Divisione alla B2 con una straordinaria serie di promozioni. Dopo aver confermato la categoria, quando sembrava essere giunto il momento buono per il salto in B1, è arrivato il Covid. Alla fine, siamo riuscite a centrare la promozione per il numero di punti conquistati fino allo stop del campionato, ma sicuramente non aveva il valore di una promozione conquistata sul campo. Nelle due stagioni successive abbiamo giocato in B1, anche se poi abbiamo dovuto affrontare diverse difficoltà. Infatti, la società aveva cambiato proprietà e in quel momento non era in grado di sostenere una categoria di quel tipo. Così, alla fine, siamo retrocesse in B2.

    Invece, la scorsa stagione è stata magica, visto che ci siamo riprese la B1 dominando il campionato e abbiamo vinto la Coppa Italia al Pala Dozza di Bologna. Dunque, è stato un percorso lungo e intenso. Le soddisfazioni più grandi dal punto di vista personale sono legate alla ritrovata fiducia e alla rinnovata passione per uno sport che mi aveva dato filo da torcere. Per quanto riguarda la società, c’è la soddisfazione di essere arrivate in Serie B1 partendo dalla Prima Divisione“.

    Come sta andando la stagione 2023-2024? A distanza di diversi anni, il ginocchio le dà ancora noia?

    “Quest’anno stiamo disputando un campionato di tutto rispetto perché attualmente siamo quarte nel nostro girone di B1. Dobbiamo ancora affrontare scontri diretti complicati, anche se partiamo dalla consapevolezza di aver ottenuto con ampio anticipo la salvezza aritmetica. Peccato solo per gli infortuni che hanno colpito alcune giocatrici del sestetto titolare, perché altrimenti avremmo potuto dire la nostra in ottica playoff. Fisicamente sono stata bene, ma devo dire che anche nelle scorse stagioni il ginocchio non mi ha mai dato grossi problemi. Ho solo avuto la necessità di fare un piccolo ‘intervento di restauro’ nel 2018, ma comunque era una cosa programmata al fine di gestire meglio i carichi di lavoro. Quest’anno ho avuto un piccolo problema al collo che mi ha fatto saltare qualche partita, ma si tratta di un normalissimo infortunio che può capitare nella carriera di un’atleta“.

    Ripercorrendo il suo percorso pallavolistico non viene assalita da un certo senso di amarezza? Non ha qualche rimpianto per quello che poteva essere e non è stato?

    “Anche se me lo chiedono in tanti, è una domanda che mi sono mai posta perché probabilmente mi avrebbe portato all’autodistruzione. Quando ho capito che non proseguire il percorso in Serie A era la cosa migliore per me, ho preso in mano la mia vita, le mie consapevolezze e i miei bisogni. L’ho fatto con tanta fatica perché inizialmente non era una decisione troppo condivisa dalle persone che mi stavano intorno. Però, penso che fosse la decisione giusta per il mio bene. Infatti, se avessi continuato – ammesso di riuscirci, perché reggere i ritmi della Serie A con la mia situazione fisica sarebbe stato complicato – non so se avrei guadagnato qualcosa in termini di salute.

    Quindi, è stata una decisione sofferta ma necessaria, di cui ancora oggi vado molto fiera perché, a dispetto di una società che ci impone sempre di essere invincibili e indistruttibili, sapersi fermare e pensare a quello che ognuno di noi ha bisogno davvero è una risorsa importante. Insomma, non ce ne facciamo nulla delle vittorie in bacheca, se poi stiamo male e non ci sentiamo a nostro agio. Certo, ora sto conducendo una vita molto diversa da quella che mi sarei aspettata 15 anni fa, quando ero una ragazzina che si allenava tante ore al giorno facendo rinunce e sacrifici. Però, è una vita che ho desiderato e che mi ha portato comunque a togliermi grandi soddisfazioni e ad acquisire le mie consapevolezze“.

    Quali sono i suoi sogni, obiettivi e progetti per il futuro, dentro e fuori dal campo?

    “È un periodo di grandi riflessioni per me e il tempismo della domanda è perfetto. Per quanto riguarda la pallavolo, credo di aver già detto la mia a sufficienza. Perciò, dopo questa stagione penso di poter serenamente dire ‘basta’ con il volley giocato e lasciare spazio a chi è più giovane e più sana fisicamente di me. Sono convinta della mia scelta. Ovviamente poi vorrei iniziare a esercitare da psicologa, magari rimanendo in ambito sportivo.

    Come sogno, mi piacerebbe entrare stabilmente in uno staff come Psicologa dello Sport con l’obiettivo di favorire il benessere psicologico di ragazzi che si trovano a competere ad alti livelli e che a volte non hanno gli strumenti necessari per superare certi ostacoli. Da un lato sarebbe la dimostrazione che il mio percorso formativo mi ha permesso di rientrare nel mondo dello sport sotto altre vesti; dall’altro vorrebbe dire che c’è una nuova sensibilità rispetto a una figura professionale come la mia. Per esempio, ai tempi dei miei infortuni non c’era o comunque non era parte integrante dello staff. Forse è stato anche questo il motivo per cui ho deciso di intraprendere un percorso del genere“.

    di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    B1 femminile: nulla da fare per Cesena, la capolista Castelfranco passa 1-3

    Nulla da fare per l’Elettromeccanica Angelini Cesena che contro Castelfranco esce sconfitta 1-3 (18-25, 18-25, 25-22, 19-25): la capolista si conferma una corazzata imbattibile, Benazzi e compagne giocano una buona partita, salendo d’intensità nel corso dei set ma le toscane murano tanto e piazzano accelerate letali.

    Nel primo set lo strappo è di Castelfranco che mura e batte bene (5-9), Cesena è più timida nelle ricostruzioni e le avversarie ne approfittano (8-15); sul finale di set si vede un guizzo delle bianconere trainate da Caniato (18-24) ma al rientro dal time out delle toscane, c’è l’errore al servizio e finisce 18-25.

    Copione simile in avvio del secondo parziale, con Castelfranco che approfitta delle ricezioni traballanti di Cesena (3-8); c’è la reazione delle padrone di casa, Benazzi impatta dalla seconda linea (9-9), monster block di Caniato sull’opposto (13-13), ma la capolista sale in cattedra a muro con Colzi che è davvero insormontabile (saranno 8 i muri toscani messi a terra nel secondo set) e allunga nuovamente (14-18), Calisesi in difesa è fenomenale e Benazzi punge dalla seconda linea (17-22), si chiude con un muro 18-25.

    Nel terzo set Benazzi spegne il tentativo di fuga di Castelfranco con le sue cannonate dalla seconda linea (6-6), Morolli chiude di prima intenzione (12-13), muro di Pinali (17-18); Cesena cambia sguardo in campo e capisce che si può fare, Caniato batte cortissimo (19-19), ottimo lavoro di Pinali in difesa e Benazzi allunga (24-21), è sempre lei a chiudere con un bel mani out 25-22. Nell’ultimo set rientra Vecchi (7-7), ma le toscane piazzano un break pesante (7-12), diagonale di Pinali (9-16), primo tempo di Fabbri (14-21), l’ultima ad arrendersi è Benazzi (19-23), non gira la copertura bianconera e finisce 19-25.

    Statistiche alla mano, Benazzi mette a referto 25 punti di cui 1 ace e 3 muri; Pinali è bersagliata in ricezione e risponde con un eloquente 73% di positività e piazza 11 punti di cui 1 ace e 1 muro; Calisesi è una macchina da guerra, riceve con il 72%, difende facilmente le fucilate delle avversarie e mette ordine nelle ricostruzioni.L’Elettromeccanica Angelini Cesena incassa la seconda sconfitta consecutiva ma rimane in zona play off al terzo posto mantenendo il +3 dalla quarta VolleyRò, mentre invece la seconda Jesi scappa a +5. Le ragazze di coach Lucchi torneranno in campo domenica prossima, impegnate nella trasferta contro il fanalino di coda Figline Valdarno.

    Elettromeccanica Angelini Cesena – Castelfranco di Sotto 1-3(18-25, 18-25, 25-22, 19-25)

    Elettromeccanica Angelini Cesena: Calisesi (L1), Fabbri 2, Morolli 3, Besteghi, Molari, Vecchi 5, Pinali 11, Bellini, Guardigli 4, Benazzi 25, Conficoni 1, Caniato 8; ne: Tamborrino (L2). All. Lucchi.Castelfranco di Sotto: Zuccarelli 12, Chisari, Colzi 20, Tosi (L2), Renieri 14, Vecerina 8, Ferraro 4, Tesi (L1), Tesanovic, Fava 9; ne: Boldrini, Viola, Focosi, Pratesi. All. Bracci.Note: Durata set: 24’, 25’, 34’, 28’Battute vincenti: Cesena 5, Castelfranco 4. Battute sbagliate: Cesena 16, Castelfranco 10.Muri: Cesena 8, Castelfranco 17. Errori: Cesena 30, Castelfranco 21.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    B1 femminile, Clementina Volley soccombe nel derby di Jesi

    Un PalaTriccoli finalmente gremito di tifosi per un “Derby della Vallesina” che prometteva spettacolo e duello sportivo e che invece regala quasi un monologo tecnico e tattico della squadra di Jesi.

    Mai entrate veramente in partita, le clementine hanno tremendamente sofferto le battute avversarie, i loro muri di contenimento e il cambiopalla sistematico, facendo molta fatica a costruire trame di gioco degne di questo nome. Dopo le belle prove contro Volleyrò e Cesena ci si aspettava una Clementina arrembante, solida e volitiva, mentre invece, Saveriano & co. si sono mostrate troppo arrendevoli e pressoché incapaci di mettere in difficoltà la squadra avversaria.

    Pieralisi Volley, al contrario, è sembrata compatta e concreta. Ha forzato tantissimo al servizio, commesso pochissimi errori e approfittato di tutte le occasioni favorevoli che gli si sono presentate.

    Ne è uscito un netto 3 a 0 a favore delle padrone di casa, dove in tutti e tre i parziali le locali hanno messo un largo margine tra loro e le avversarie, tale da poter gestire poi a proprio piacimento il prosieguo dei set.

    1° set. Grande intensità di gioco fin dall’inizio, ma con Clementina che commette troppi errori e costringe coach Paniconi a fermare subito il gioco, 9-6. Bellissimi scambi tra le due squadre che giocano una pallavolo di altissimo livello, 11-8. Due ace consecutivi di capitan Peretti costringono il tecnico ospite al secondo stop, 14-8. Jesi non sbaglia niente e aumenta il suo distacco con Castellucci, 16-8. Cercano di riprendersi le ospiti con l’ingresso di Fedeli ed Usberti 20-13, ma ormai è troppo tardi per poter rimediare e il set si chiude con il punteggio di 25 a 17. Bellissimo il set giocato da a viso aperto entrambe le squadre, ma deciso dai troppi errori in attacco della Clementina.

    2° set. Parte subito forte la formazione jesina, approfittando ancora di qualche errore delle clementine, 6-1. Al netto degli errori, però, la differenza tra le due squadre non è così marcata e Dalla Rosa e Canuti accorciano subito, 8-6. Il muro jesino attenua tutti gli attacchi delle clementine, che difficilmente riescono a trovare il campo avversario, mentre Peretti e compagne aumentano il loro vantaggio, 13-7. Quando le ragazze di coach Sabbatini scendono sulla terra e cominciano a commettere qualche errore, le clementine ne approfittano per accorciare, 14-12. Da qui in avanti, però, in campo sembra esserci una squadra sola. La Pieralisi Jesi spinge forte al servizio e a muro e costringe le ospiti a forzare, sbagliando, i propri attacchi. Neanche il cambio della diagonale proposto da Paniconi (dentro Paparelli e Usberti) ottiene i frutti sperati e un parziale di 9 a 1 inchioda le ospiti, 25-14.

    3° set. La storia della partita è sempre la stessa, Pieralisi avanti e Clementina ad inseguire. La serata no delle clementine, che non riescono proprio a ritrovarsi, prosegue anche nel terzo parziale fin da subito, con troppi errori in attacco e in ricezione, 10-5. Pieralisi gioca sul velluto, forzando tutti i fondamentali ed ottenendo il massimo da ogni azione, 17-12. Ottime battute, muro passivo molto efficace, difesa attenta e attacco incisivo, permettono alla squadra di Luciano Sabbatini di trovarsi raramente in difficoltà, 20-13. Il cambiopalla delle locali è quasi sistematico e non permette alle ospiti di avvicinarsi. Ospiti che, al contrario, faticano tremendamente a mettere palla a terra nel campo avversario, 23-13. Il set termina con un attacco della top scorer della serata con 13 punti, Sofia Moretto, 25-19.

    PIERALISI VOLLEY JESI – CLEMENTINA 2020 VOLLEY 3-0 (25-17, 25-14, 25-19)PIERALISI PAN JESI: Paolucci 7, Castellucci 8, Moretto 13, Pomili 12, Milletti 6, Peretti 5, Quinteros, Miecchi, Marcelli, Pepa, Girini(L1), Cecconi (L2).  All. SabbatiniCLEMENTINA 2020 VOLLEY: Dalla Rosa 5, Ciccolini 2, Stafoggia 7, Usberti 1, Fedeli 7, Canuti 7, Grilli 6, Saveriano, Pizzichini 2, Paparelli 1, Boari, Sposetti (L1), Bastari (L2). All. PaniconiArbitri: Nibali e MagroneNote: Pieralisi Pan Jesi: muri 6, batt. 10 v, batt 6 s, att. 38%, ric. 51%, errori punto 9. Clementina 2020: muri 6, batt. 3 v, batt 5 s, att. 28%, ric. 51%, errori punto 26.

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    B1 femminile, Vicenza prova lo sprint Play Off: Ostiano sbancata 3-0

    Un ruggito d’autore che rilancia con decisione lo sprint verso i play off. In B1 femminile, notte da leonesse per le ragazze di Vicenza Volley, corsare a Ostiano grazie al 3-0 a domicilio della Fantini-Folcieri, seconda forza del girone B e già sconfitta all’andata in terra berica.

    La squadra allenata da Mariella Cavallaro e Pierantonio Cappellari accorcia la distanza dalla piazza d’onore (-2 dalle stesse cremonesi) e – in attesa del match del tardo pomeriggio di oggi di Volano sul campo dell’Azimut Giorgione – sale al terzo posto a quota 41 punti, mentre le trentine ne hanno 39, il tutto a tre match dal termine. Top scorer, la schiacciatrice Chiara Costagli con 21 punti, seguita a quota 14 dall’altra banda Chiara  Boninsegna (ex di turno); a livello di squadra, da segnalare gli otto muri messi a segno.

    “E’ stata – il commento del vice allenatore biancorosso Pierantonio Cappellari –una delle migliori prestazioni della stagiore. Siamo entrati in campo sapendo che contava solo vincere per continuare a rincorrere il nostro obiettivo playoff. Le ultime due partite ci avevano lasciato tanta rabbia per non aver raccolto quanto mostrato in campo e che avremmo meritato. Siamo partiti tesi, sbagliando soprattutto al servizio. Di contro il nostro cambiopalla ha funzionato molto bene, riuscendo a mettere in difficoltà il loro muro. Siamo cresciuti col passare dei minuti, limitando i loro attacchi e chiudendo a nostro favore il primo set. Nel secondo siamo partiti subito forte e abbiamo sempre mantenuto il controllo del gioco. Il terzo set ha visto Ostiano scendere in campo determinato a riaprile la partita. È stata una lotta punto a punto, con azioni lunghe e combattute, con loro brave a limitare a muro e in difesa i nostri attaccanti. Nella parte finale del set Ostiano ha provato ad allungare portandosi sul 22 a 18. Con lucidità, cuore, e tanta dererminazione,  siamo riusciti a ricucire lo strappo e il finale questa volta, ancora ai vantaggi come nelle ultime due gare, ci ha premiato”.

    Sabato alle 20,30 al palazzetto dello sport di Vicenza le biancorosse ospiteranno l’Enercom Fimi Crema.

    FANTINI FOLCIERI OSTIANO-VICENZA VOLLEY 0-3 (21-25, 18-25, 24-26)FANTINI FOLCIERI OSTIANO: Vidi 9, Frugoni 4, Magri G., Bughignoli 8, Feroldi 8, Baldizzone 12, Zampedri (L), Pedretti, Michieletto, Dell’Amico. N.e.: Rizzi, Sbaraini, Tognini. All.: Magri V.VICENZA VOLLEY: Spinello 2, Costagli 21, Pegoraro 9, Digonzelli 6, Boninsegna 14, Andeng Okomo 2, Formaggio (L), Tasholli 3, Bauce. N.e.: Roviaro, Andreatta (L). All.: CavallaroARBITRI: Mochi e MancusoDurata set: 27’, 26’, 32’ per un totale di 1 ora e 25 minuti di gioco NOTE: Fantini Folcieri Ostiano: battute sbagliate 6, ace 1, ricezione positiva 44% (perfetta 17%), attacco 30%, muri 2, errori 19. Vicenza Volley: battute sbagliate 15, ace 3, ricezione positiva 56% (perfetta 22%), attacco 36%, muri 8, errori 22.

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    B1 femminile: il Volley Modena saluta il suo pubblico battendo Ozzano

    La settima vittoria nelle ultime otto partite rappresenta il saluto del Volley Modena al proprio pubblico nell’ultimo impegno casalingo stagionale nel campionato di Serie B1 femminile. Le ragazze di coach Di Toma superano 3-0 anche Ozzano, trascinate dai colpi di Bozzoli e Bartesaghi, mantenendosi così in scia, con questi tre punti, al quarto posto in classifica occupato sempre dal Miovolley Gossolengo.

    La cronaca:Nel match contro la formazione bolognese lo starting six delle gialloblù rimane quello consolidato con Lancellotti al palleggio, Omonoyan opposta, la coppia di posti quattro già citata, Gerosa e Malovic al centro con Rocca libero.

    Nel primo parziale le modenesi approcciano bene la gara e si portano subito a condurre per poi rallentare il passo nella fase centrale e ristabilire le distanze nel finale per imporsi senza troppi patemi d’animo 25-20. Il secondo set, invece, è quello decisamente meno combattuto con le percentuali che salgono in tutti i fondamentali e con la fase di muro difesa che complica notevolmente le cose all’attacco delle ospiti che vanno sotto nettamente dai primi palloni e non riescono mai a rialzare la testa fino al 25-14 che porta al secondo cambio campo.

    Nel terzo ed ultimo parziale, invece, nella metà campo gialloblù cala l’efficienza in ricezione seppur il punteggio rimanga sempre favorevole a capitan Fiore e compagne o, comunque, in grande equilibrio. Ozzano prova a produrre il massimo sforzo per tornare in partita, ma l’attacco del Volley Modena è implacabile, unito all’ottimo rendimento in battuta e alle croniche difficoltà offensive delle rivali, così da consentire di chiudere la contesa 25-22 e proiettare ora l’attenzione al big match di settimana prossima a Garlasco, dove le gialloblù potranno tornare a misurarsi contro una delle candidate alla promozione in Serie A2.

    Volley Modena-Fatro Ozzano 3-0 (25-20, 25-14, 25-22)VOLLEY MODENA: Lancellotti 1, Omonoyan 19, Bartesaghi 18, Bozzoli 18, Gerosa 8, Malovic 3. Libero: Rocca 0 (Malenotti ne). Fiore ne, Guerra ne, Malagoli ne, Biancardi 1, Boscani ne. All. Federico Di Toma, vice Fabio Carone.FATRO OZZANO: Guerra 0, Casini 16, Ferrari 10, Monaco 7, Pavani 5, Pedrazzi 3. Libero: Righi -1 (Pedretti ne). Bondavalli 0, Ghiberti 0, Coco ne, Ndiaye 0, Colle 0, Carnevali ne. All. Manuel TurriniARBITRI: De Martini e FioriNOTE: Durata set: 27’, 21’, 27’. Bs 7/4 ace 7/5 muri 9/3 ricezione 43% (21% perfetta)-42% (27% perfetta) attacco 49%-34% errori 19-21.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO