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    B1 femminile, Vicenza Volley ruggisce contro Rubiera (3-1) e continua a sognare l’A2

    Una vittoria che coltiva un sogno, da provare a coronare tutto in una notte. L’esordio di Vicenza Volley nei play off di B1 femminile coincide con il successo casalingo di sabato sera contro la Rubierese (3-1), che permette alle ragazze di Mariella Cavallaro di continuare a inseguire la promozione in A2. I conti si regoleranno sabato alle 20,45 a Concorezzo (Monza e Brianza), dove il terzo e ultimo incontro del girone a tre equivale a una finale: chi vincerà con qualsiasi punteggio sarà promossa nella seconda serie nazionale “rosa”.

    Le beriche, spinte da un pubblico mai così numeroso nella storia recente, sono uscite alla distanza, offrendo una prova in crescendo dopo un primo set in chiaroscuro dove Rubiera aveva saputo far meglio. Dopo la reazione del secondo parziale, Vicenza è riuscita a vincere il braccio di ferro nel terzo, in estremo equilibrio, poi nel quarto ha chiuso al secondo filotto: dall’11-6 si è vista rimontare a quota 11 prima di un break di nove punti che ha ammazzato set e match. Sugli scudi il trio laterale composto dall’opposta Lidia Digonzelli (20 punti) e dalle schiacciatrici Chiara Boninsegna (15) e Chiara Costagli (19). In doppia cifra anche le centrali Martina Pegoraro (10) e Melissa Andeng (13), con il gioco ben orchestrato da Natasha Spinello in regia, mentre Silvia Formaggio ha ben diretto la seconda linea.

    LA PARTITA – Vicenza scende in campo con Spinello in palleggio, Digonzelli opposta, Costagli e Boninsegna in banda, Andeng e Pegoraro al centro e Formaggio libero. Le beriche conquistano il primo break (2-0 e 3-1), Rubiera pareggia subito ma l’ace di Pegoraro rilancia le locali (5-3). Altra risposta emiliana, con la squadra di Ghibaudi che allunga con Giardi e Aluigi (8-11). Coach Cavallaro ferma il gioco, ma l’emorragia nel punteggio non si tampona (8-13), con le biancorosse che faticano in attacco, scivolando sotto 11-17. Altra sosta, con l’ace di Digonzelli che riapre il discorso (13-17). Qui parte il gioco del gatto e del topo, con il Giusto Spirito che riesce a non farsi riaciuffare (17-22). Vicenza, però, non si arrende e si rifà sotto minacciosamente, con Boninsegna a firmare il -2. Time out reggiano sul 20-22, il muro di Bianchini vale quattro set point ospiti; Vicenza ne annulla due (muro di Boninsegna per il 24-22) poi dopo l’altra sosta discrezionale emiliana cede a Mescoli: 22-25.

    La riscossa della squadra di Mariella Cavallaro passa attraverso Lidia Digonzelli: nell’avvio equilibrato di secondo set l’opposta di casa si prende la copertina, firmando quattro dei primi sei punti. Il testimone passa poi ad Andeng (8-6), mentre Boninsegna firma l’ace del +3 che convince la panchina-Giusto Spirito a fermare il gioco. Vicenza, però, non si arresta, con i potenti colpi di Andeng ad andare a segno (11-6). L’ace di Mescoli risveglia Rubiera (11-8), che poi trova un’altra battuta vincente, questa volta con Aluigi (13-12).Cavallaro ferma il gioco, poi è Costagli a suonare la carica: attacco e battuta vincente ripristinando il +3 (15-12). A imitarla, la centrale Martina Pegoraro (ace del 18-13) e l’opposta Lidia Digonzelli, letale dai nove metri per il 20-14. Costagli mette a segno il +7 (21-14), poi Rubiera trova un parziale di 4-0 che non rende scontato il parziale (21-18). Seconda sosta berica, Digonzelli e Costagli riaccendono il motore (23-18), poi arriva il 25-20 che pareggia i conti.

    Il terzo set è un estenuante braccio di ferro, con Vicenza che varca di misura la boa del dieci con Costagli (10-9). L’equilibrio resiste a oltranza (14-14), poi le beriche provano a invertire il ping pong dei cambiopalla (19-18, muro di Digonzelli). Ghibaudi ferma il gioco, ma arriva il break con l’ingresso in battuta di Bauce (21-19). Altra sosta reggiana, ma le biancorosse difendono il tesoretto grazie ai potenti attacchi da posto quattro di Costagli (24-22). Quattro difese non bastano a Vicenza per chiudere in contrattacco lo scambio (24-23, muro di Giardi), poi ci pensa la “solita” Costagli, questa volta dalla parte opposta della rete: 25-23 e 2-1.

    Galvanizzate dal vantaggio, le vicentine ripartono forte nel quarto set (4-1). Boninsegna trova l’ace del +4 (time out Giusto Spirito), poi sale in cattedra anche in pipe (9-5). Rubiera è già eliminata dai play off a questo punto e gioca per l’orgoglio. Chiara, però, è sempre “on fire”, poi le reggiane si rifanno sotto (11-9 e time out Cavallaro). Mescoli non perdona, mentre Vicenza ha un breve passaggio a vuoto che vale la parità. Il muro di Andeng fa rifiatare (13-11), poi un “regalo” ospite vale il +3. Ancora la centrale biancorossa a segno (15-11 e time out Ghibaudi), poi l’ace di Pegoraro e il muro di Digonzelli fanno sognare (17-11). La stessa coppia dilata ulteriormente il gap (20-11), poi Lidia si esalta anche al servizio (22-13). Costagli propizia il 24-16 che vale un filotto di match point, con la stessa banda che chiude: 25-17 e 3-1.

    Chiara Costagli (schiacciatrice Vicenza Volley): “Devo fare i complimenti alla mia squadra: i play off sono come un campionato a parte in cui incide molto la forza del gruppo e noi, dopo un primo set altalenante in cui abbiamo avuto alcune difficoltà, ci siamo riprese e siamo state molto unite nei momenti più importanti. Abbiamo capito che soprattutto quando subentra un po’ di stanchezza sia fisica che mentale è fondamentale cercare di chiudere l’azione velocemente. Lo sarà anche sabato prossimo contro Concorezzo, partita assolutamente non da sottovalutare: martedì inizieremo a studiare la tattica per prepararci ad affrontare al meglio la sfida”.

    Mariella Cavallaro (coach Vicenza Volley): “Grandissima vittoria, ce la siamo meritata: è da inizio anno che sogniamo i play off e sabato si è visto, è stato un vero successo di squadra. Siamo partite molto tese, il che ha fatto sì che attacco e ricezione funzionassero poco, ma poi è venuta fuori la nostra forza. Abbiamo fatto la differenza in attacco soprattutto grazie a Costagli e Boninsegna, ma anche con uno sforzo corale in difesa, dove invece Rubiera ha sfruttato un’eccellente Bici. Unica pecca i tanti errori in battuta, che possono essere pericolosi: dobbiamo essere brave a limitarli il più possibile. Ora ci prendiamo qualche giorno per riposarci e poi testa e cuore all’ultima partita della stagione. Il pubblico è stato spettacolare: spero che qualcuno venga a sostenerci anche a Concorezzo per continuare a sognare con noi”.

    VICENZA VOLLEY-RUBIERESE 3-1 (22-25, 25-20, 25-23, 25-17)VICENZA VOLLEY: Spinello, Costagli 19, Pegoraro 10, Digonzelli 20, Boninsegna 15, Andeng Okomo 13, Formaggio (L), Tasholli, Bauce. N.e.: Roviaro, Andreatta (L). All.: CavallaroRUBIERESE: Cantamessa 5, Aluigi 2, Giardi 18, Bandieri 6, Bianchini 7, Mescoli 18, Bici (L), Bortolamedi, Dorta, Tosi 1, Salas. N.e.: Paolini, Munari, Barbieri (L). All.: GhibaudiARBITRI: Foppoli e GrassoDurata set: 30’, 30’, 32’, 28’ per un totale di 2 ore di giocoNote: Vicenza Volley: battute sbagliate 17, ace 9, ricezione positiva 61% (perfetta 27%), attacco 37%, muri 8, errori 28. Rubierese: battute sbagliate 9, ace 2, ricezione positiva 48% (perfetta 24%), attacco 32%, muri 7, errori 20. 

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    D femminile, Lupi S. Croce festeggia nel derby contro San Miniato

    In un Pala Parenti affollato e caldissimo, con tanto entusiasmo da parte santacrocese e una bella rappresentanza di tifosi arrivati da S. Miniato, le “Lupe” scendono in campo con Cerri e Tozzi in diagonale, Leto e Di Carlo centrali, Ceccarelli e Sabatini di banda, Moretti libero.

    1 set. Vantaggio importante per le ragazze di casa, 14-6 con time-out per Marianelli. La Folgore, inizialmente disorientata, ritrova ritmo e convinzione. La rimonta delle giallorosse preoccupa coach Marchi che sul 21-19 ferma il gioco. Di Carlo spezza l’incantesimo. Entra Giacomelli al servizio. Il muro di Leto porta le “Lupe” a +4. Un errore diretto ospite regala il primo set-point alle biancorosse. Chiude ancora Leto, con primo tempo ben giocato sulle mani del muro.

    2 set. La reazione delle giallorosse si concretizza in un vantaggio importante (7-10). Coach Marchi risponde con il primo discrezionale del set. L’azione della Folgore non si arresta, un turno di battuta di Interlandi fa scappare le ospiti a +5, con tanto di secondo time-out per Marchi. Un ace della schiacciatrice numero 15 fissa il punteggio sul 10-16. Dentro Mannucci. Santa Croce le prova tutte per rimontare, sul 14-17 entra Campigli al servizio e le Lupe si riportano sotto. Un ace diretto della stessa centrale biancorossa conferma il sorpasso: 19-17. Marianelli ricorre al “tempo” tecnico. Fallo al palleggio di Capozio, +3. Con il doppio cambio la Folgore si avvicina e pareggia: 21-21. Marchi inserisce Allori. Sul 22-23 il clima si scalda: il direttore di gara segnala un fallo di invasione alle ospiti, da 22-24 a 23-23. Decisione contestatissima in campo e fuori ma il direttore di gara non torna sui suoi passi. Si va ai vantaggi con Leto ancora protagonista: muro per il 25-24, poi fast perentoria per il 2-0.

    3 set con Mannucci subito dentro, assieme ad Allori, le Lupe provano a chiudere la pratica. A partire meglio è la Folgore, 0-5. Bravissime le biancorosse a tornare subito in partita: 9-9 poi 11-11.  Al primo vantaggio, coach Marianelli chiama il discrezionale (13-12). Il set è complicato, la Folgore lavora bene in attacco e al servizio e riprende margine. Sul 17-19 dentro Sabatini per la ricezione e Giacomelli al servizio. Leto di prima intenzione pareggia: 19-19. Il vantaggio è firmato Allori. Sabatini da seconda linea firma il 21-20. Sul 22-21 ace di Mannucci, +2. Le padrone di casa arrivano al match-point e chiudono con Sabatini al secondo tentativo.

    Vittoria preziosissima per la classifica e il morale. Sabato 1° giugno altro match casalingo da non sbagliare: al Pala Parenti arriverà Chianti Volley, formazione che in casa propria è riuscita ad imporsi per 3-2 e che al momento occupa la terza posizione del gironcino (Lupi S. Croce 4 punti, Folgore 3, Chianti 2).

    LUPI S. CROCE-FOLGORE S. MINIATO 3-0 (25-20, 26-24, 25-23)LUPI S. CROCE: Allori, Campigli, Ceccarelli, Cerri, Di Carlo, Giacomelli, Leto, Lupi, Mannucci, Mannucci, Moretti, Sabatini, Tozzi. All. MarchiFOLGORE S. MINIATO: Brotini, Capozio, Fedeli, Fiorentini, Galeone, Giani, Interlandi, Meropini, Pairetto, Paperini, Peruzzi, Saviozzi, Toso. All. Marianelli

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    L’Elettromeccanica Angelini Cesena dice addio al sogno A2: Catania si impone 3-0

    Cala il sipario sulla stagione dell’Elettromeccanica Angelini Cesena che esce sconfitta anche da gara 2 dei Play Off promozione a Catania e dice così definitivamente arrivederci al sogno A2. Le bianconere subiscono un 3-0 (26-24, 26-24, 25-18) che è come un déjà vu di gara 1 contro Castelfranco: nei primi due set conducono la gara con carattere ma è sul finale, quando la palla scotta, che si fanno beffare dalla malizia delle avversarie.  

    Con Vecchi ferma ai box per colpa dell’influenza, nel primo set Cesena spinge sull’acceleratore, Morolli difende e Pinali ha il braccio caldo (5-9); Benazzi affonda la sua pipe (12-15), Catania si riavvicina ma Cesena gioca d’astuzia (18-21). Sul finale di set le bianconere subiscono in ricezione, le siciliane impattano (22-22) e guadagnano il primo match point, la diagonale out di Benazzi vale il 26-24.

    Nel secondo parziale Catania allunga (8-5) ma Caniato a muro è una potenza (10-10); Benazzi alterna piazzate di intelligenza (16-14) a cannonate a tutto braccio (20-18), Conficoni serve un’ispirata Caniato (22-21), Guardigli la mette giù di prima intenzione e firma il sorpasso (22-23), l’arbitro vede un’invasione bianconera e si va ancora ai vantaggi, ancora una volta Catania è aggressiva dai nove metri e chiude 26-24. 

    Nell’ultimo set le due formazioni se le danno di santa ragione, Pinali mura da sola (1-3), cade il pallonetto dalla seconda linea di Benazzi (8-8), Morolli attacca profonda (12-12) poi Cesena si sgretola sotto gli attacchi avversari (17-12); entrano Fabbri, Besteghi e Tamborrino ma Catania ha in mano il match e chiude 25-18.

    A livello individuale, Benazzi firma 16 punti a referto di cui 1 ace e 2 muri; in doppia cifra anche Pinali (12, di cui 1 muro) e Caniato (12 di cui 3 muri e un imponente 60% di positività in attacco).

    Si conclude così una stagione sopraffina per l’Elettromeccanica Angelini Cesena, che ha sostato sempre ai piani alti della classifica, facendo sognare i tifosi e la città. Un percorso che ha visto le ragazze di coach Lucchi crescere tecnicamente e tatticamente; ora è tempo di fare tesoro di quest’esperienza ai Play Off che si è conclusa dignitosamente (i parziali non rendono giustizia alle prodezze bianconere) per farsi trovare pronti quando arriverà il momento.

    Energy System Catania – Elettromeccanica Angelini Cesena 3-0 (26-24, 26-24, 25-18)CATANIA: Cecchini 5, Galazzo 2, Panuci 7, Davi (L1), Giugovaz 11, Gridelli 15, Botarelli 15; ne: Cicoria, Clemente, Galuppi, Garofalo, Barbaro, Rotella, Radicella (L2). All. Bracci.ELETTROMECCANICA ANGELINI CESENA: Calisesi (L1), Fabbri, Morolli 6, Besteghi, Tamborrino (L2), Pinali 12, Bellini, Guardigli 4, Benazzi 16, Conficoni, Caniato 12; ne: Molari, Vecchi. All. Lucchi.Note: Battute vincenti: Cesena 1, Catania 2. Battute sbagliate: Cesena 9, Catania 8. Muri: Cesena 7, Catania 7. Errori: Cesena 22, Catania 16.Durata set: 32’, 30’, 25’

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    C femminile, la Pallavolo Casciavola riparte da coach Tagliagambe

    Alessandro Tagliagambe è alla terza stagione consecutiva con il club rossoblù dove aveva già allenato in passato, precisamente nel 2010 quando l’allora Polisportiva militava in serie B1. Cinque stagioni nelle quali prima guida la formazione di serie D, l’under 16 e l’under 14, per poi approdare alla prima squadra con la quale ha conquistato quella che ad oggi è l’ultima promozione in B2 della storia rossoblù. Chiuso il capitolo casciavolino, Tagliagambe è approdato ad Empoli dove ha conquistato una bella promozione in B1, successivamente a guidato il Castelfiorentino in B2 fino ad arrivare alla storia recente con le tre stagioni a San Miniato, le ultime fortemente condizionate dalla pandemia, e l’ultima stagione ancora a Castelfiorentino dove ha conquistato un’agevole salvezza in serie C.

    Per Alessandro Tagliagambe parlano anche i titoli conquistati: due promozioni dalla serie C alla B2, una in serie B1, un filotto di titoli provinciali a livello giovanile ai quali si aggiunge una finale regionale under 18, due semifinali regionale under 16, di queste una proprio a Casciavola.

    “Sarà la mia terza stagione consecutiva qui a Casciavola – spiega Tagliagambe – e dopo due anni di crescita culminati con i playoff disputati qualche settimana l’obiettivo è quello di provare a fare ancora meglio, proseguire nel percorso di crescita, consapevoli che il lavoro da fare è ancora tanto e la concorrenza sarà ancora più agguerrita. Continuiamo a lavorare in palestra anche in questo scorcio finale di stagione cercando di cogliere le opportunità che volley mercato ci metterà a disposizione“.

    Quello fra Tagliagambe e club rossoblù è un connubio che prosegue nel segno della continuità e della programmazione.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’Eagles mette alle corde la Trentino Energie, ma il golden set è delle argentelle: è B1

    La Trentino Energie si aggiudica, dopo mille sofferenze, il golden set di Rubano e si guadagna la promozione in serie B1. Un risultato messo nel mirino ad inizio stagione e conquistato crescendo giornata dopo giornata, diventato sempre più realistico quando la squadra ha avvinghiato il primato nel girone D nella sesta del girone di ritorno, senza mollarlo più fino all’11 maggio, e trasformatosi in realtà ieri sera, al termine della doppia sfida con la capolista del girone C, che ha proposto due copioni completamente diversi fra loro.

    Si tratta della seconda promozione in B1 del Progetto VolLei, dopo quella conquistata nel 2017 dal gruppo allenato da Maurizio Moretti, due successi uniti da un filo rosso, in campo, rappresentato da Aurora Bonafini e Katerina Pucnik, presenti e decisive in entrambi i casi. Ma questa è stata anche una vittoria di Mario Martinez, allenatore di lungo corso con le spalle larghe, che ha fatto crescere tecnicamente le più giovani, ha affidato compiti molto precisi ad ogni atleta ed ha mantenuto sempre “sul pezzo” la squadra, centrando l’obiettivo grosso in due sole stagioni. E lo è stata, naturalmente, per Patrizio Bonafini, deus ex machina di tutti i successi raccolti dal Progetto VolLei dalla sua fondazione ad oggi, ovvero dal 2010, quando partì in collaborazione con la Trentino Volley per poi legarsi al Marzola ed infine dalla stagione 2012-2013 all’Argentario.

    Si sono meritate questo traguardo anche Serena Sfreddo, ormai una bandiera di questa società; le giovani Chiara Groff, Monika Costalunga e Amelie Pixner, che sono cresciute, soffrendo, ma senza mai mollare; i liberi Sofia Battistoni e Ilaria Garbo, alternatisi senza sosta per l’intera stagione, anche se ieri la più giovane, Sofia, ha patito la pressione del match e a metà del primo set ha lasciato il campo ad Ilaria; Matilde Zara e Laura Della Valentina, che hanno offerto a Martinez la possibilità di operare sistematicamente un doppio cambio rivelatosi vincente in tantissime occasioni, compresi i due set vinti ieri; Alessia Bulegato, che quando è stata chiamata in campo ha portato energia e servizi incisivi. Una grande gioia per tutte, una promozione che mancava alla pallavolo femminile trentina dalla stagione 2017-2018, quando toccò al Volano compiere questo salto, anche in quel caso senza dover passare dai playoff, che fino allo scorso anno non coinvolgevano la prima classificata. L’Argentario è stato più forte anche di questo nuovo ostacolo in più.

    Nel piccolo impianto di Rubano la Trentino Energie schiera per l’ennesima volta il settetto base e non può essere diversamente; l’Eagles Vergati ripropone l’assetto impiegato da metà del primo set in terra trentina, ovvero con la regista Nicole Guidolin, l’opposta Nicole Dotta, le schiacciatrici Alessia Campagnaro e Alessia Sanvido, le centrali Jessica Sturaro e Anna Tiso, il libero Giada Morbiato.

    Il primo punto dice già molto del tipo di match, di pura sofferenza, che dovrà affrontare l’Argentario, è un ace di Guidolin su Battistoni, seguito da un contrattacco di Dotto (2-0). La squadra ospite si tiene in scia, aiutata da un paio di errori veneti e da un muro di Costalunga, poi sembra dare l’impressione di poter cambiare marcia quando la numero 14 trentina raccoglie un ace su Sanvido e Pixner subito dopo la mura (7-8). Fino al 9-9 si lotta alla pari, poi i turni al servizio di Sturaro, Guidolin e Campagnaro danno una spallata alla frazione: la ricezione trentina finisce in una buca e il cambio palla si paralizza. Un errore di Pucnik, un ace sulla numero 12, ma soprattutto quattro muri quasi consecutivi di Dotta (3) e Tiso sull’intero terzetto di palla alta trentino spianano la strada alle padovane per andare a prendersi la prima frazione (17-11). Mario Martinez ha già utilizzato i due timeout e ha già mandato in campo Garbo per impiegarla senza pause di qui alla fine. Fino al 19-14 la Trentino Energie non dà segnali di reazione, poi improvvisamente si accende quando va in battuta Costalunga, che apre la serie con un ace, poi vanno a segno Pucnik e due volte Della Valentina (muro e attacco) riaprendo un set che sembrava senza storia (19-19). Il Sarmeola si riprende, aiutato da due errori della marcatissima Pucnik, e con un ace di Ferrarese, entrata all’uopo, stronca le velleità delle ospiti (23-19). Chiude il set il quarto ace padovano di Sturaro su Costalunga (25-21).

    Ora, se non altro, le difficoltà proposte da questo match sono ben chiare. La Trentino Energie vorrebbe giocare la propria pallavolo, ma non è assistita dall’attacco e soprattutto dal muro, che di solito risolve molte situazioni difficili. Il buon approccio al secondo set (0-2) viene subito annullato da un errore e da una incredibile carambola in difesa che cade casualmente nel campo trentino. Il primo allungo padovano (8-5 con Dotta e Campagnaro protagoniste) viene neutralizzato da un ace di Costalunga e un attacco di Pucnik, ma poi, quando tocca a Sturaro portarsi sulla linea dei nove metri, cala il buio nella metà campo ospite: un muro di Campagnaro su Pixner, tre attacchi vincenti di Dotta e due punti di Tiso a muro e con un facile tocco creano un divario incolmabile, stavolta per davvero, fra le due contendenti (15-8). L’Argentario è chiuso all’angolo e subisce tecnicamente e psicologicamente l’irruenza dell’Eagles, che continua ad andare a segno con i fondamentali della fase break, battuta e muro, e si carica sempre di più in vista di un obiettivo sempre meno lontano. Nel finale fa tutto la scatenata Sturaro, due fast e un muro, e la Trentino Energie va ad un nuovo cambio di campo sul 25-14 e con tanti pensieri nella testa.

    L’Eagles ha completato solo metà dell’opera, è vero, ma tenendo questo passo può arrivare fino in fondo. Nella terza frazione le padovane allentano un po’ la presa e qualcosa cambia. In avvio di set un errore di Campagnaro (pallonetto troppo lungo) e gli attacchi di Pixner e Groff danno una spinta inedita alla Trentino Energie (2-5), alla quale Sarmeola non riesce a rispondere con la solita prontezza, anche se riesce a riportarsi a -1 con la solita Dotta (8-9). Un ace corto di Groff dà nuova carica alle argentelle, che sul 12-14 prendono il volo, aiutate dalle battute float di Costalunga, che creano moltissimi problemi alla ricezione veneta. Ora le parti sono ribaltate, è l’Eagles che non mette più a terra un pallone, anzi commette due errori in attacco, che, uniti alle bordate della ritrovata Pucnik, fruttano un 12-20 che blinda la frazione, stavolta a favore delle ospiti. Civiero cambia mezza squadra, anche per permettere alle big di tirare il fiato, e senza alcuna fatica l’Argentario cavalca verso il 15-25, che cambia molte cose, non tanto algebricamente, visto che Sarmeola rimane a due set di distanza dalla qualificazione, esattamente come prima, ma psicologicamente, perché spezza un trend pesante e potenzialmente letale.

    Ora tutto può succedere. Anche che la squadra di casa ritrovi subito le energie mentali per ricominciare a giocare la pallavolo aggressiva dei primi due set con la solita complicità di un Argentario poco lucido e teso come una corda di violino, leggi gli errori di Pixner, Groff e Pucnik in attacco. Tutta manna per l’Eagles Vergati, che raccoglie anche due ace consecutivi con i servizi radenti di Sanvido, portandosi sul 9-6 senza grosse fatiche. Nonostante le difficoltà le argentelle riescono a non perdere di vista le avversarie, che non sono affatto immuni da errori, così fino all’11-10 (murone di Groff) rimangono in corsa. Poi però due rotazioni con Pucnik in seconda linea vengono sfruttate al meglio dalle padovane, che ingabbiano Costalunga (errore e muro di Dotta) e poi difendono e ricostruiscono in maniera fin troppo facile scappando sul 19-12. La Trentino Energie, prima di arrendersi, si rianima con il doppio cambio. Le battute profonde di Zara mettono in grossa difficoltà la ricezione di casa, Costalunga ritrova i colpi migliori (3 attacchi vincenti) e Sanvido mette pure sul piatto un errore, tanto che Civiero deve chiamare due time out a distanza ravvicinatissima. Sul 19-17, però, sale in cattedra la solita Sturaro con una fast e un muro su Pixner, alla quale viene poi fischiato un fallo di doppia del tutto inesistente. Campagnaro e un ace di Sturaro chiudono la frazione 25-18. Si va inevitabilmente alla lotteria del golden set, che le padovane si sono indubbiamente meritate.

    Il caldo si fa sentire, le squadre sono stanchissime, ma si giocano la stagione. L’avvio della Trentino Energie, sembra un prolungamento della quarta frazione, quindi fiacchissimo, un 4-1 costruito dalla scatenata Dotta con due attacchi e un block su Pucnik. Chiara Groff dà una mano alla squadra a rivedere la luce, ma nel 5-5 che apre nuovi scenari ci sono anche due errori di Dotta e Sanvido. Sul 6-6 scatta di nuovo il doppio cambio trentino e un’azione lunghissima viene chiusa da un facile tocco sotto rete di Pixner, un’altra da un attacco in rete della stessa laterale padovana (7-9). Ormai a fare la differenza sono solo le residue energie fisiche e mentali. Amelie Pixner batte sulla stessa, sfibrata, Sanvido, che manda il bagher sul muro della palestra (8-11), un punto di importanza fondamentale, anche se l’Eagles riesce a reagire ancora con gli attacchi di Campagnaro e Dotta e con un muro dell’opposta su Della Valentina. Siamo 11-11, la tensione si taglia con il coltello nella palestrina di Sarmeola e a questo punto in campo ci sono solo i servizi di Aurora Bonafini e gli attacchi di Katerina Pucnik: suo il cambio palla dell’11-12, suoi i due attacchi e lo smash su ricezione lunga che trascinano la Trentino Energie fino all’11-15 che lancia l’urlo liberatorio e la festa.

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    Storica promozione per la Focol Legnano, che approda in A2

    Il 25 maggio 2024 è una data che resterà per sempre impressa nella memoria dei Cuori Biancorossi, perché le ragazze terribili di Via Milano 14 ce l’hanno fatta: è serie A!

    A punteggio pieno nel Girone B di Playoff, la Focol si regala il lusso della promozione sul campo di Garlasco, al termine di un match memorabile che ha fatto seguito in grande stile al successo di sette giorni prima, contro la blasonata Giorgione (3-1).

    Stesso risultato anche contro le pavesi per Cavaleri e compagne, capaci di aggredire fin da subito e chiudere il primo set addirittura con 13 punti di vantaggio sulle padrone di casa, a voler dimostrare che la serata sarebbe stata soltanto a tinte biancorosse.

    D’autorità anche il secondo set, dove Garlasco ha provato ad affacciarsi dalla nostra parte ma ha dovuto fare i conti con la nostra super determinazione.

    Nel terzo invece sono state le neroverdi a dettare i ritmi, per provare a riaprire la partita, così come nel quarto, condotto in larga parte da Garlasco, fino al controsorpasso legnanese nelle fasi finali, giocate ad altissimo livello dalla Focol, cinica, sbarazzina, padrona del campo.

    La Focol è in Serie A per la prima volta nella sua storia, portando la magia a Legnano, facendo scattare una festa infinita nata sul campo, proseguita nel parcheggio, e poi al ritorno a casa, sfilando per le vie del centro con le bandiere biancorosse, e poi ancora al PalaVolley.

    Volley 2001 Garlasco-FocolL Legnano 1-3 (12-25, 22-25, 25-20, 22-25)Fo.Co.L Legnano: Roncato, Moroni, Aliberti, Carcano, Zingaro, Mazzaro, Brogliato (L), Cavaleri (C), Lenna (L), Dall’Orso, Monni, Banfi, Angelinetta. Allenatore: Turino. Assistente: Catalfamo.

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    C femminile, GLS Salerno Guiscards da urlo: vittoria in gara 1 contro la Phoenix Caivano

    GLS Salerno Guiscards da applausi: prestazione super e vittoria perentoria in Gara 1 della finale che vale la promozione in Serie B2. 3-0 il risultato finale a favore delle foxes care al presidente Pino D’Andrea che alla Senatore, sospinte dal tifo di tanti appassionati e tifosi, partono subito forte mettendo in difficoltà la Phoenix Caivano, arrivata alla finalissima dopo aver eliminato Penisola Volley e Agropoli Paestum.

    Con Palladino confermata in regia, dopo il primo punto ospite, la GLS Salerno Guiscards con Rossin in battuta e Corallo in attacco si porta subito sul 6-1. Le ospiti provano a rientrare ma Giovagnoli è perentoria in attacco e consente alla formazione di coach Cacace di restare avanti di cinque lunghezze. Il muro di Sorrentino infiamma la Senatore per il 13-8 che dà il là alla fuga delle foxes che vanno a chiudere in scioltezza 25-15.

    Nel secondo set la Phoenix Caivano prova a reagire e si porta avanti sul 3-6. La GLS Salerno Guiscards non perde lucidità, conserva la calma e rialza subito i giri del motore. Chiappa è insuperabile in difesa, Palladino gestisce al meglio azionando tutte le attaccanti e con cinque punti consecutivi le foxes vanno sul 10-7. Caivano torna a meno uno, ma Rossin firma il nuovo allungo. Ci pensa poi Corallo dopo l’ennesimo muro di Sorrentino e con un break di 9-0 le foxes scappano via fino a chiudere 25-13 con un punto di Giovagnoli.

    Nel terzo set, le foxes allungano subito grazie a tre punti consecutivi di Elisa Di Nicuolo. Sul 12-4, la Senatore ribolle di entusiasmo e passione. Sul 20-7 c’è spazio anche per Miglino e Vitiello che firma il punto del 24-11 mentre è un errore al servizio ospite a fissare il punteggio sul 25-13 che chiude Gara 1.

    Per le foxes, però, non c’è tempo per festeggiare perché giovedì 30 maggio alle 20 a Caivano sarà tempo di Gara 2. Un match che potrebbe essere già decisivo per decretare la promozione in Serie B2, dato che questa serie di finale si disputa al meglio delle tre gare. 

    “È stata una bellissima partita – ha dichiarato la centrale della GLS Salerno Guiscards, Eleonora Sorrentino che, nel giorno del compleanno, si è regalata una grandissima prestazione – abbiamo giocato molto bene, entrando in campo con il piglio giusto fin dal primo pallone. C’era grande desiderio di rivalsa, dopo il ko con Volley World, abbiamo lavorato tanto in settimana e i frutti si sono visti. La mia prestazione? Mi sono divertita grazie alle mie compagne. Ci siamo, anzi mi hanno fatto un bellissimo regalo. Ora ci attende Gara 2 e scenderemo in campo con lo stesso approccio, sapendo che fuori casa non sarà facile”.

    GLS SALERNO GUISCARDS-PHOENIX CAIVANO 3-0 (25-15, 25-13, 25-15)GLS SALERNO GUISCARDS: Sorrentino 13, Rossin 9, Corallo 9, Giovagnoli 13, Di Nicuolo 6, Palladino 2, Vitiello 1, Miglino, Cacace, Ruotolo, Sergio, Di Genua, Chiappa (L1), Verdoliva (L2). All. CacacePHOENIX VOLLEY CAIVANO: D’Aiello, Di Benedetto, Fusco, Laezza, Laudando, Marino, Pepe, Petrossi I., Petrossi S., Russo, Saporito, Seggiotti, Sorrentino. All. VaccaroARBITRI: Paolo Paolino di Caserta e Iacopo Lisena di Avellino

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lasersoft Riccione festeggia la storica promozione in B1

    Serata magica, memorabile, ricca di pathos, con il lieto fine. Di quelle che si ricorderanno a lungo e dove si può dire: “Io c’ero”

    La Lasersoft Riccione fa sua anche gara 2 di finale play-off, stavolta più agevolmente (3-0 il finale con parziali a 20, 18,16) contro San Giorgio Piacentino e conquista la storica promozione in serie B1. Si chiude una stagione trionfale per Gugnali e compagne che le ha portate a raggiungere il tanto desiderato salto di categoria contro un avversario comunque tosto e mai domo.

    Ventiquattro successi in campionato sulle ventisei partite disputate conquistati dalle riccionesi, sempre a segno nelle partite casalinghe compresa regular season, coppa Italia e play-off; numeri che confermano e danno merito alla Lasersoft Riccione del prestigioso salto nella terza categoria Nazionale. 

    Un successo, nato dalla programmazione e perseveranza della dirigenza. Complimenti a staff tecnico, atlete, sponsor e a tutti coloro che hanno i colori biancoblu tatuati nel cuore per un risultato sportivo storico e di grandissimo livello.

    La partita:

    Trascinate dal numeroso e caloroso pubblico, le riccionesi, tuttavia inizialmente faticano a carburare. Pronti via e sono le ospiti ad iniziare meglio portandosi subito 1-4: le riccionesi sembrano contratte mentre dall’altra parte riesce praticamente tutto; serve tutta l’esperienza di Bologna e Tallevi per dare il via alla rimonta che consegna alle biancoblu il meritato vantaggio (25-20). 

    Parte iniziale di secondo set caratterizzata da sorpassi e controsorpassi ma la Lasersoft ha ormai preso le misure e pian piano allunga fino al 25-18 finale che vale il raddoppio. 

    Terzo parziale praticamente mai in discussione; gran prova del collettivo e massimo vantaggio raggiunto suo +8 (21-13). Con Calzolari sugli scudi autrice di salvataggi da urlo Riccione s’impone davanti ad un pubblico festante che ha gremito in ogni ordine di posto gli spalti (25-16).

    Lasersoft Riccione – San Giorgio Piacentino 3-0 (25-20, 25-18, 25-16)Lasersoft Riccione: Tallevi 22, Bologna 9, Gabellini 12, Spadoni 6, Ricci 6, Montesi 2, Godenzoni, Tobia, Calzolari L1. n.e. Spinaci, Mercolini, Mancino, Jelenkovich (L2). 1°All.: Piraccini 2°All.: Musumeci

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO