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    Il 23 Gennaio in campo la Serie B

    Foto Ufficio stampa Canottieri Ongina

    Di Redazione
    La Federazione Italiana Pallavolo ha stabilito che l’attività riguardante i Campionati Nazionali di Serie B riprenderà il week end del 23 e 24 gennaio 2021.
    Dando seguito così a quanto annunciato il 5 novembre, il Settore Campionati presenterà nel prossimo Consiglio Federale – in programma il 27 novembre – le nuove formule e la struttura dei Campionati Nazionali.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Jole Ruzzini torna in palestra da mamma: “Quanto mi mancava allenarmi…”

    Di Francesca Ferretti
    Continua il viaggio di Volley NEWS nell’universo delle mamme-giocatrici, naturalmente sotto la guida di un’altra mamma molto speciale come Francesca Ferretti. Dopo le chiacchierate con Martina Guiggi e Serena Ortolani, l’ex palleggiatrice azzurra ha intervistato per noi Jole Ruzzini, che pochi mesi fa ha dato alla luce il piccolo Gabriele e da qualche settimana è tornata ad allenarsi con la School Volley Perugia in Serie B2.

    Partiamo dal presente: sei diventata da poco una splendida mamma. E anche per te, appena scoperto di essere incinta, il contratto con il tuo vecchio club si è rescisso automaticamente. Come ti sei sentita ? Cosa pensi si possa fare per tutelare le giocatrici in queste situazioni?

    “Credo che, prima di essere delle giocatrici di pallavolo, siamo donne che hanno il diritto di vivere la maternità senza per questo venir giudicate, criticate o vedere il nostro contratto rescisso. Se il nostro sport fosse riconosciuto come professionistico, anche i nostri diritti sarebbero tutelati. Un grosso passo in avanti è stato comunque fatto dal Governo con l’introduzione dell’indennità di maternità per le sportive”.

    Hai deciso di ritornare in campo da pochissimo. Farlo da mamma deve essere una grande emozione. Era una decisione che avevi già maturato o ci hai pensato dopo?

    “L’idea di tornare in campo è nata strada facendo: la gravidanza è andata bene consentendomi di fare attività fisica, dopo il parto mi sono resa conto che i presupposti per riprendere c’erano tutti. Allenarmi mi mancava e ritornare in palestra, anche se per ora solo in allenamento, mi rende felice”.

    Hai partorito in pieno periodo di emergenza Covid-19. Come hai vissuto la fine della gravidanza e i primi giorni da mamma in un periodo storico così difficile?

    “È stato terribilmente difficile: ero da sola in casa in quarantena, molte visite venivano rimandate, mio marito era di rientro dalla Russia. Ho partorito da sola, senza che Keky (Francesco Cadeddu, n.d.r.) o un famigliare potesse starmi vicino… per non parlare delle settimane successive, in cui era impossibile trovare un pediatra. Sono stati mesi duri, complicati, ma Gabriele ci ha dato tanta forza e speranza”.

    Nella tua carriera hai disputato due campionati all’estero (a Bucarest e Cannes). Cosa ti porti dietro di quelle esperienze a livello culturale?

    “L’esperienza di Bucarest e di Cannes è stata unica e la porto nel cuore: poter giocare come straniera in un campionato diverso da quello italiano, insieme a tante atlete provenienti da tutta Europa, è stato uno scambio di culture continuo, ci si è confrontati con esperienze e storie diverse, non solo sportive. Secondo me un’esperienza all’estero, se fatta nel momento giusto della carriera, arricchisce non solo sportivamente”.

    Hai avuto un modello di giocatore o giocatrice al quale ti sei ispirata fin da piccola?

    “Non proprio… ma ho iniziato a giocare, come molte mie coetanee, vedendo i cartoni animati di Mila e Shiro!”.

    Qual è la compagna più forte con la quale hai giocato?

    “Ho avuto la fortuna di giocare con un sacco di atlete fortissime, ne cito qualcuna sapendo di lasciare fuori dall’elenco dei nomi importanti: Simona Gioli, Nadia Centoni, Jelena Nikolic, Lize Van Hecke, Cristina Bauer e molte altre”.

    Foto Rubin/LVF

    Nella tua famiglia si respira pallavolo a 360°: tuo marito Francesco Cadeddu è preparatore atletico della Sir Safety Conad Perugia. Quanto è importante avere una persona al proprio fianco che capisca i ritmi e la vita di una sportiva?

    “Sì, Keky – nella pallavolo lo chiamano così – si divide tra fare il preparatore atletico e l’assistente allenatore. Ci siamo conosciuti 6 anni fa, e credo che solo chi fa parte del mondo sportivo possa capire da subito le esigenze e i ritmi che abbiamo noi atlete, e viceversa, perché anche lui ha sempre passato molto tempo tra palestra, viaggi e studio delle partite. Ci sono volte in cui magari dopo non esserci visti per settimane si deve aspettare la conferenza stampa, o le riunioni post gara, o di aver salutato tutti prima di potersi abbracciare, e questa cosa solo chi la vive o l’ha vissuta la può capire da subito”.

    Quando hai capito che la pallavolo sarebbe diventato il tuo lavoro oltre che la tua passione?

    “Quando me l’hanno detto gli altri, e ovviamente, quando ho iniziato la mia carriera in serie A. Io non ho mai visto la pallavolo come un lavoro, ma come una grande passione che mi ha fatto fare esperienze uniche”.

    La partita che vorresti rigiocare e quella che non dimenticherai mai.

    “Non scorderò mai il mio esordio in A1 ,contro Conegliano, mentre la partita che vorrei rigiocare è la finale scudetto con Cannes nel 2018, persa per 3-2 contro Beziers, dopo una rimonta incredibile nel quinto set, purtroppo non portata a termine”.

    Come vedi Jole tra 10 anni? Sempre nel mondo del volley o hai altri progetti?

    “Difficile immaginarsi tra così tanto tempo, ma credo e spero che sarò sempre in questo mondo, anche se in altre vesti e con altri compiti”. LEGGI TUTTO

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    Valtrompia, Galabinov: “Il rinvio dei campionati a gennaio era inevitabile”

    Foto Facebook Valtrompia Volley

    Di Redazione
    La Serie B maschile del Valtrompia Volley continua gli allenamenti. La dichiarazione dell’attaccante Yordan Galabinov sulla situazione generale del campionato di B e gli allenamenti settimanali.
    “Lo stop con il rinvio dei campionati a gennaio considerando l’aumento dei casi era una soluzione inevitabile. Ora è un momento difficile ma la società ci sta dando la possibilità di allenarci e non perdere il ritmo con la palla, un lavoro che abbiamo iniziato da luglio ed è molto importante per mantenere la forma raggiunta. Restiamo in attesa di conoscere la riformulazione del campionato continuando a lavorare con lo stesso obiettivo e costanza facendoci trovare pronti a gennaio”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Scanzorosciate, Simone Gandini: “Stringiamo i denti aspettando la normalità”

    Di Redazione
    “Avanti con passione. Cercando di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno”. Per la Serie B l’appuntamento è rinviato a gennaio 2021 e il coach dello Scanzorosciate, Simone Gandini, analizza una situazione imprevista ed imprevedibile in cui la vera sfida è diventata trovare nuovi equilibri. “Bisogna accettare e stringere i denti – dice il tecnico –, sperando d’avere presto una parvenza di normalità. Come Scanzo stiamo seguendo alla lettera tutti i protocolli e le regole, non abbiamo tesserati positivi ed è già un motivo per sorridere. Tenendo sempre le dita incrociate. Se avessimo date certe per la ripartenza firmerei subito per stare fermi un mese abbondante e poi ricominciare in sicurezza. Poiché esse non ci sono, proviamo a costruire al meglio in palestra”.
    In un contesto in cui si naviga a vista si fa strada l’ipotesi di ridisegnare i gironi, stratagemma che potrebbe consentire di cominciare e di terminare la stagione: “La competizione manca tanto – ammette –, è ciò per cui ci si allena ogni giorno ed è ciò per cui si cerca la vittoria il sabato. Quindi ben venga, a prescindere. Ci si deve accontentare a prescindere da formula e avversari”.
    Il semaforo verde nel nuovo anno significherebbe dover gestire complessivamente tre mesi abbondanti di preparazione, un’anomalia assoluta che potrebbe divenire al contempo una discriminante non da poco guardando in prospettiva: “Il salto di qualità – sottolinea Gandini – dipende dalla capacità mia e dello staff tecnico di trasmettere alla squadra obiettivi sul medio-lungo termine. Sul breve, solitamente, si ragiona con impostazione sul campionato. Adesso invece tocca a noi per primi metabolizzare e poi forgiare una proposta adeguata. E’ una bella prova sul piano mentale che deve poggiare, allo stesso tempo, sulla grande passione per questo sport ovvero ciò che ci accomuna. Dal primo all’ultimo, dalla società, allo staff fino ai giocatori. Sta prendendo forma un collettivo affiatato e sarebbe un peccato non poter continuare il percorso. I ragazzi, dal canto loro, sono certo che sapranno collaborare al massimo per creare un clima da un lato disteso e dall’altro competitivo. Non potendo neppure disputare allenamenti congiunti bisogna far tutto il possibile per restare in temperatura”.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Pallavolo Casciavola ed il Volley Club Cascinese proseguono gli allenamenti

    Di Redazione
    Con il seguente comunicato la Pallavolo Casciavola ed il Volley Club Cascinese intendono chiarire le motivazioni che hanno spinto la società a proseguire con lo svolgimento degli allenamenti nonostante il passaggio della nostra regione, prima a zona arancione, poi a zona rossa. 
    “Come abbiamo visto nei giorni scorsi molte società si sono fermate o si stanno fermando, a loro dire, in virtù di una responsabilità dettata dal momento, una scelta legittima, ma questa non è la nostra linea societaria, non per mancanza di rispetto, tutt’altro, ma perché la responsabilità che noi riteniamo fondamentale in questo momento è in realtà quella sociale nei confronti di tutti i nostri tesserati. A livello di informazione le categorie attualmente impegnate sono quelle riconosciute dalla FIPAV e dal CONI di interesse nazionale (questo vuol dire che partendo da una fase iniziale territoriale passa al regionale per poi arrivare alle finali nazionali di categoria) ed in quanto di interesse nazionale vengono tutelate sia negli spostamenti (anche da fuori comune) sia negli eventuali orari di allenamento (anche oltre le 22).
    Tutto questo a fronte del solo interesse nazionale? Certamente no. Sono imposti dei protocolli rigidissimi con regole che affrontano tutte le situazioni dal momento di ingresso dell’atleta fino all’uscita il tutto condito chiaramente da un buonsenso che da sempre chiediamo ad ogni tesserato perché per poter rimanere in palestra è necessario seguire anche tutte le regole imposte nel fuori palestra, per il rispetto del gruppo squadra e di tutte quelle persone (tante) che fanno il possibile (ed è un impegno enorme) per poter andare avanti. Come società Abbiamo una quantità enorme di ragazze e ragazzi che ormai altro non possono fare che uscire di casa per andare in palestra, proprio quella palestra che grazie soprattutto ai numerosissimi dirigenti, quasi tutti genitori, che si adoperano per pulire, igienizzare e sanificare uno spazio che a volte è più simile ad una sala operatoria piuttosto che un ambiente sportivo. 
    Ragazze e ragazzi che non vedono l’ora di poter entrare ed allenarsi, in un ambiente controllato, sanificato con delle regole rigide imposte dalla linea ISS (Istituto Superiore di Sanità), CONI e FIPAV, gestito nella migliore maniera possibile per perseguire un fine che non è più quello classico. L’impostazione attuale è variata dalla funzione sportiva a quella come già detto, prettamente sociale. Tutto questo lo diciamo in funzione dei dati che stiamo analizzando: dopo il fuoco di fila delle quarantene preventive richieste dal periodo della scuola in presenza abbiamo una presenza media agli allenamenti superiore alla normalità, dovuta probabilmente alla minor socialità che questi giovani stanno affrontando.
    Certo, abbiamo avuto e avremo qualche defezione, che rispettiamo e supportiamo, perché se non c’è tranquillità è inutile venire in palestra. Ma se non ci sono problemi il nostro impegno è quello di fare il possibile per continuare a far svagare, in un ambiente controllato, tutti i nostri tesserati. La società come sempre, è a disposizione per domande e chiarimenti, sia tramite il dirigente responsabile del gruppo squadra, che rivolgendosi direttamente alla responsabile del settore giovanile Vanessa Piampiani, al Direttore Tecnico Michele Donati e ai presidenti Stefano Cecchini (pallavolo Casciavola) e Luigi Pierotti (Volley Club Cascinese)”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Volley Prato, Ariete PVP e Viva Volley, stop anche agli allenamenti

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    La pallavolo pratese si ferma. Volley Prato, Ariete PVP e Viva Volley da lunedì interrompono anche gli allenamenti. Una decisione presa per rispetto verso tutti coloro che sono in prima linea per combattere la pandemia. Una decisione presa in assoluta autonomia ed all’unisono senza attendere eventuali disposizioni provenienti dalla Fipav regionale.
    Lo stop agli allenamenti, al momento, è programmato per la prossima settimana ma le tre società non escludono di prolungare il fermo macchine anche successivamente.
    La decisione del governo di portare la Toscana in zona rossa avrebbe complicato non poco gli spostamenti di atleti, allenatori e dirigenti ma, secondo le ultime note Fipav ancora vigenti, gli allenamenti avrebbero potuto comunque continuare essendo i tornei di Serie C e delle categorie giovanili Under 13, 15, 17 e 19 di interesse nazionale. Qualche comitato regionale ha già deciso lo stop per le proprie società ma, come detto, la Fipav Toscana ad oggi non ha ancora preso decisioni in questo senso.
    Per questo Volley Prato, Ariete PVP e Viva hanno anticipato i tempi tracciando una strada che probabilmente nei prossimi giorni sarà intrapresa anche dal resto del movimento pallavolistico regionale.
    “Ci fermiamo per un principio di civiltà e per rispetto nei confronti del paese e di tutti coloro che stanno lottando contro il Covid” sono le parole con cui spiegano la decisione all’unisono Massimo Becheri (presidente del Viva Volley), Marco Targioni (ds del Volley Prato) e Fabio Galeotti (presidente dell’Ariete PVP). 
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO