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    Volley Parella, 8a puntata di “L’intervista”. Tra gli ospiti, coach Simeon

    Di Redazione
    Ottava puntata de “L’intervista” il web format del Volley Parella Torino. In questo episodio, sono intervenuti:
    Lorenzo Simeon, coach della serie A3 maschileMauro Barisciani, allenatore della serie B1 femminileLuca Martina, libero della serie A3 maschilePaola Sandrone, libero della serie B1 femminile

    (Fonte: Instagram Volley Parella Torino) LEGGI TUTTO

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    Mattioli: “Ora possiamo riorganizzare la preparazione”

    Di Redazione
    Ora c’è l’ufficialità: il campionato nazionale di Serie B maschile, già posticipato due volte a causa dell’emergenza Covid-19, scatterà il prossimo 23 gennaio 2021 ma per conoscere la nuova formula e, di conseguenza, il calendario aggiornato bisognerà attendere il Consiglio Federale della Fipav in programma il 27 novembre.
    La WiMORE Energy Volley Parma, che si era radunata a fine agosto e aveva svolto alcuni test prima della sospensione, continua le sue sedute in palestra agli ordini del coach Alberto Raho, coadiuvato per la seconda stagione consecutiva dal vice allenatore Marcello Mattioli pronto a proiettarsi sui due mesi di lavoro che separano la squadra dal travagliato debutto tra i cadetti. “Il fatto di sapere quando si comincerà può agevolare lo staff tecnico, in precedenza erano già state indicate altre due date di partenza (il 7 e il 21 novembre) e speriamo che la terza sia quella buona. Ora inizieremo a riprogrammare la preparazione in previsione di questa nuova data”.
    Come sta la squadra dal punto di vista mentale?
    “Siamo sicuramente vogliosi e desiderosi di sviluppare una preparazione finalizzata ad un obiettivo che è quello dell’esordio in campionato. Stiamo bene, abbiamo tenuto duro fino ad ora e continueremo a farlo”.
    Quali indicazioni hanno fornito i test sostenuti finora?
    “Sono andati abbastanza bene, abbiamo visto tante cose da migliorare e su cui lavorare in palestra però sono situazioni di gioco che dobbiamo affinare non molto prima dell’inizio ufficiale ma solo quando saremo un pochino più avanti nel tempo”.
    A livello personale cosa significa la prima esperienza da vice allenatore in Serie B?
    “E’ un’ulteriore riconferma di ciò che so che mi piace fare, direi che a partire da questo livello mi trovo ancora più a mio agio e quindi non vedo l’ora di poter lavorare anche sulla preparazione delle gare”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Conad Alsenese, Serena Tosi: “Gruppo unito e società presente”

    Di Redazione
    Nonostante i suoi 25 anni è già una delle “veterane” di un gruppo molto giovane, oltre a rappresentare un punto fermo della  rosa in una stagione dove la società ha operato un profondo rinnovamento sposando un progetto a più ampio respiro temporale. Quello che per ora si sta vivendo solo a livello di allenamenti è il secondo anno ad Alseno per Serena Tosi, schiacciatrice classe 1995 confermata in terra piacentina insieme al libero Martina Pastrenge e alla palleggiatrice Melania Lancini. Originaria di Magenta, la Tosi sta recuperando da un infortunio alla spalla.
    “Allenarsi senza giocare gare ufficiali – spiega Serena – crea meno stimoli e non è semplice, ma già il fatto che alcune formazioni non riescano a lavorare in questo periodo mentre noi possiamo continuare gli allenamenti è un fatto positivo e vedremo quanto inciderà a gennaio. La squadra si sta allenando bene e cerchiamo di tenere il ritmo alto”. Quindi aggiunge. “Siamo un bel gruppo, molto unite tra di noi e anche le più giovani si sono inserite bene, interagendo e reggendo i ritmi di allenamento”.
    Che sensazione fa quella di essere tra le più esperte del gruppo nonostante i 25 anni? “All’inizio ti fa sentire un po’ “vecchia”, ma poi ci sono molte ragazze che magari hanno uno o due anni in meno e quindi si vedono le cose sotto un punto di vista pressoché identico”.
    Cambia magari solo la maggiore responsabilità verso le atlete più giovani? “Nella scorsa stagione avere qualche punto di riferimento più esperto ti concedeva magari qualche momento di defaillance in più, mentre ora magari sei tu quello che devi esserlo. C’è da dire comunque che anche le più giovani sono molto “inquadrate” e si lavora bene in palestra”.
    Giusto ieri la Fipav ha reso noto la data della ripartenza: 23-24 gennaio. Questo aiuta dal punto di vista psicologico? “Per alcuni è un po’ un sollievo, per me sinceramente non è cambiato nulla perché viviamo in una situazione che spesso muta rapidamente e da qui a gennaio possono succedere tante cose. Forse lo sarà quando vedrò a inizio gennaio che il termine è rimasto identico”.
    Come va il tuo recupero fisico dall’infortunio alla spalla? “Sto continuando a lavorare e se va tutto bene dalla prossima settimana potrei fare ulteriori passi in avanti nel recupero. Non è facile affrontare una riabilitazione in questo contesto, ma viceversa la cosa positiva è non perdere partite ufficiali”.
    Come sta procedendo a tuo avviso il nuovo progetto gialloblù? “I dirigenti sono molto presenti e hanno un rapporto personale più stretto con le atlete, una cosa che mi rende contenta e che garantisce più coesione tra squadra e dirigenza. Inoltre ci troviamo molto bene anche con lo staff tecnico”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Antares: “Rispettare le regole era l’unico modo per poter continuare ad allenarci”

    Di Redazione
    Il Direttore Sportivo di Pallavolo Antares Verona fa il punto della situazione, dopo l’annuncio della Fipav sulla partenza dei Campionati di serie B il 23 Gennaio.” È una bella notizia – ci dice il dirigente veronese – credo che la FIPAV abbia soprattutto voluto dare un segnale di ottimismo, una prova che le cose comunque andranno avanti.Certamente siamo ancora in piena emergenza, anche se, nonostante tutto, noi abbiamo sempre continuato ad allenarci.Con molti sacrifici da parte di tutti, sia ben chiaro. Seguire in modo preciso e continuativo i protocolli di sicurezza ha avuto costi che solo ora stiamo iniziando a metabolizzare. Tuttavia, rispettare le regole era l’unico modo per poter continuare. Anzi, alle ragazze abbiamo applicato un protocollo interno ancora più restrittivo.
    Le nostre atlete hanno l’obbligo di restare a casa al primo sintomo riconducibile anche solo ad un’influenza. Tosse, raffreddore, anche solo il mal di testa, quest’anno sono motivi di assenza giustificati, anzi, richiesti. Abbiamo lasciato a casa, in via cautelativa, tutte quelle atlete che a scuola avevano anche un solo compagno positivo. Abbiamo reciprocamente firmato con le famiglie delle nostre atlete un ” patto di corresponsabilità ” , nel quale noi ci impegniamo a svolgere tutte le operazioni richieste dal protocollo FIPAV all’interno dell’impianto, mentre le famiglie, a loro volta, si impegnano a monitorare costantemente la salute delle ragazze ed a far loro tenere un comportamento, al di fuori degli allenamenti, che non metta a rischio la loro salute. Questo ci ha garantito la continuità degli allenamenti e l’assenza di focolai di infezione, come ha dimostrato la negatività al test sierologico di tutte le atlete U17 e U19 Vidata, oltre che di tutto lo staff tecnico e dirigenziale.
    Dobbiamo davvero ringraziare le ragazze e le loro famiglie per l’attenzione che mettono nei loro comportamenti e per l’aiuto che ci stanno dando.Sono momenti difficili per gli adolescenti italiani, privati della possibilità di frequentare la scuola, di frequentare le amicizie, obbligati ad osservare regole comportamentali che la nostra generazione non ha mai dovuto osservare. Stanno subendo, per il bene della comunità e per tutelare le persone più fragili, notevoli limitazioni.
    Ci è sembrato giusto offrire loro un’oasi di ” normalità” continuando gli allenamenti, dimostrando loro che, nonostante tutto, rispettando le regole, fosse possibile continuare a perseguire una passione.Anzi, siamo convinti di avere aiutato la comunità, perché il costante monitoraggio al quale sottoponiamo quotidianamente le nostre ragazze è stato un modo per tenere sotto controllo sanitario moltissime famiglie.Ora aspettiamo fiduciosi l’evolversi della pandemia, con il principio che faremo sempre quello che ci sarà consentito fare e che ovviamente non ci opporremo a nessun provvedimento che gli organi federali o le autorità volessero in futuro prendere, ma sicuri di aver finora dimostrato che continuare in sicurezza sia possibile.”
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO