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    Albese: gruppo squadra quasi tutto negativo, ultimi tamponi e poi la ripresa

    C.S. Alba Volley – Albese con Cassano

    Di Redazione
    Due giorni fa doveva essere il giorno dell’ inizio. La stagione 2020/21 della C.S. Alba Volley – Albese con Cassano sarebbe dovuta ripartire dalla trasferta ad Orago.
    Sperando si possa ritornare in campo per rimettere in moto anche il volley femminile di B1. Albese aspetta il via libera. E la notizia positiva è che, dopo due settimane di stop dell’attività agonistica, per le ragazze di prospetta una ripartenza degli allenamenti. La società ha fissato ad oggi una seduta in palestra, sempre nel pieno rispetto delle misure di sicurezza. E con visite mediche prima di riprendere gli allenamenti.
    Le positività riscontrare al Covid 19 nei giorni scorsi – per fortuna senza nessuna seria conseguenza fisica seria – sono quasi del tutto scomparse. Restano ancora due componenti del Gruppo Squadra in attesa degli ultimi tamponi per accertare la negatività (saranno svolti in settimana), dopo di che anche loro potranno aggregarsi al gruppo e provare a ripartire. La nuova data stabilita dalla Federazione per l’inizio del campionato è il week-end del 21 e 22 gennaio 2021. Fino ad allora la Tecnoteam si preparerà in palestra agli ordini di coach Mucciolo e del suo staff tecnico.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Umberto Cammardella e la protesta della Serie B: “La Fipav ascolti le società”

    Di Eugenio Peralta
    La sua lettera contro la decisione della Fipav di fissare al 23 gennaio la data della ripresa dei campionati di Serie B ha fatto l’effetto di una bomba: Umberto Cammardella, presidente della Libellula Bra, ha dato il via a un dibattito che in breve si è esteso a tutto il territorio nazionale, in attesa delle decisioni del prossimo Consiglio Federale (previsto per venerdì 27 novembre) che dovrebbe stabilire date e nuove formule per concludere la stagione. Abbiamo chiesto direttamente al dirigente piemontese la sua opinione sui possibili scenari.
    Che riscontri ha avuto alla sua e-mail?
    “Le risposte arrivate sono state tantissime, almeno una cinquantina, quasi tutte positive. Alcuni hanno risposto direttamente, mettendo in copia tutte le società, ma la maggior parte mi hanno fatto avere il loro sostegno in privato, mentre solo 4 presidenti si sono schierati a favore della ripresa il 23 gennaio. Molti si sono dichiarati anche disponibili ad aderire a qualsiasi iniziativa comune“.
    E quindi il prossimo passo quale sarà?
    “Non ho nessuna velleità di carattere politico, non ho inviato questa lettera per fare il capopopolo. Ho scritto perché vedevo la necessità di un ascolto delle società di base, che da parte della Fipav sembra non esserci. È emblematico che una mail scritta da un presidente della provincia di Cuneo ottenga una risposta così corale e articolata: se ci fosse un uditorio da parte del Consiglio Federale, potrebbe ottenere ben altri riscontri“.
    Cosa rimprovera alla Federazione, in particolare?
    “Non capisco perché la Fipav, dopo aver fatto un sondaggio tra le società sulle disponibilità degli impianti e aver chiesto ai club di effettuare tamponi e test sierologici su tutto il gruppo, con spese notevoli (senza peraltro dirci a chi inviare i risultati), adesso cali questa decisione dall’alto senza consultarci. L’impressione è che chi decide lo faccia secondo logiche che non hanno legami con la realtà del territorio, che peraltro cambia da regione a regione e addirittura da città a città“.
    Ma perché la soluzione di riprendere il 23 gennaio, secondo lei, non è percorribile?
    “Perché con questa data si obbligano le società a convocare tutti il 10 dicembre, riprendendo la preparazione a pieno ritmo e ovviamente riprendendo anche a versare i rimborsi che erano stati sospesi per l’emergenza, considerando poi che in mezzo ci sarebbero anche le festività natalizie. In tutto in una situazione epidemiologica che a oggi rende impossibile pensare a un ritorno in campo“.
    Cosa dovrebbe fare, a suo avviso, la Federazione?
    “Dovrebbe dare certezze alle società e ai tesserati. Certezze che non arrivano da una data fissata dall’alto, ma dalla sicurezza delle condizioni di partenza. La Fipav, che dispone dei fondi (e il 60% vengono proprio dalle società del territorio), potrebbe innanzitutto consultare la Federazione dei Medici Sportivi per fissare dei parametri in base ai quali sia possibile riprendere in maniera omogenea sul territorio nazionale. E magari mettere finalmente a disposizione delle società una convenzione per l’acquisto di tamponi e test a prezzi agevolati. Anche perché, a parte l’aspetto della sicurezza sanitaria, ripartire in queste condizioni incide pure sul risultato sportivo: se una giocatrice è colpita dal Covid-19 servono almeno tre settimane per recuperare“.
    Ma se la data del 23 gennaio non è adeguata, quale potrebbe esserlo?
    “Nessuna, se non c’è il dovuto anticipo. Abbiamo due possibilità: o si gioca un campionato senza promozioni e retrocessioni, dando partita persa a chi non può giocare, e allora iniziamo pure quando vogliamo. Oppure, se deve essere un campionato ‘vero’ che mette in gioco i diritti sportivi, bisogna trovarsi a metà gennaio per definire se 40 giorni dopo ci saranno le condizioni per partire. Quello che non va bene è dettare dall’alto una data che poi dovrà per forza slittare, costringendo le società a buttare via di nuovo tempo e risorse, come già fatto a inizio anno“.
    E se non si riuscisse a iniziare neanche a febbraio?
    “Chi ha detto che il campionato deve finire a maggio? Giochiamo da marzo a settembre e iniziamo la nuova stagione due mesi dopo. È una situazione eccezionale, va governata in maniera eccezionale“.
    La Fipav non lo sta facendo?
    “È proprio questo il problema. Lo dimostra anche il fatto che né il presidente Cattaneo, né il presidente regionale Ferro, né quello territoriale Bertone abbiano risposto alla mia mail, benché l’abbiano tutti ricevuta. Nessuno vuole esporsi, in periodo di elezioni, per non scontentare nessuno. Ma qui si tratta di coinvolgere seriamente il territorio per valutare cosa fare“. LEGGI TUTTO

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    Volley Prato, Ariete PVP e Viva Volley tornano in palestra

    Foto Ufficio stampa Ariete Prato Volley Project

    Di Redazione
    Anche il femminile dell’Ariete Volley Project riprende gli allenamenti. In forma ridotta, con tutte le precauzioni del caso ma anche le ragazze ripartono. Non è solo il Volley Prato a rimettere in marcia i motori. La settimana di stop seguita all’ultimo DPCM ed all’ingresso in “zona rossa” della Toscana lascia spazio alla necessità di atlete, allenatori e dirigenti di dare comunque continuità al lavoro in palestra. Se è vero che il campionato inizierà, se lo farà, a gennaio, è altresì vero che, pur con tutte le cautele e le precauzioni del caso, le atlete, specialmente le giovani impegnate nella didattica a distanza e le non lavoratrici, hanno necessità di mantenere un minimo livello di socialità.
    Per questo, la strada annunciata dal Volley Prato, è anche quella seguita da Ariete PVP e Viva Volley che da questo lunedì riprendono gli allenamenti.
    Lo fa il Viva, limitatamente alla prima squadra di Serie C guidata da Sandra Cioppi e con allenamenti ridotti nell’orario e nel numero delle partecipanti.
    Lo fa l’Ariete PVP che invece rientra in palestra con tutte le squadre, lasciando a casa solo i gruppi Under 12. Anche nel caso dell’Ariete la formula prevede gruppi ridotti, 2 allenamenti in palestra ed altrettanti online per ognuno dei gruppi coinvolti.
    Questo per la settimana corrente, naturalmente, e sempre attenti a recepire, settimana dopo settimana, ma anche giorno per giorno, ogni novità che dovesse arrivare sul “fronte pandemia” dal Governo, dalla Fipav o dalle autorità locali.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Nuovo impianto di illuminazione al PalaFeraboli di Cremona

    Di Redazione
    Il PalaFeraboli di Cremona, impianto che ospita le gare casalinghe dell’U.S. Esperia, si rifà il look e si illumina di nuove luci. Dopo gli interventi di ristrutturazione agli spogliatoi, la sistemazione dell’impianto elettrico e la rimozione della barriera vicino alle tribune, la Powertech di San Martino in Strada ha provveduto alla rimozione dei fari originali ed all’installazione di venti fari Full LED che garantiscono una luminosità uniforme di 800 lumen a terrà. I fari sono stati disposti sul fondo per evitare fastidio al centro del campo di gioco.
    “Al PalaFeraboli dalla scorsa estate va in scena quello che io auspico possa succedere sempre più spesso e con il sempre maggiore coinvolgimento di protagonisti dello sport cittadino – osserva l’assessore allo Sport del Comune di Cremona Luca Zanacchi –. Federazione come gestore, amministrazione come proprietà e società sportiva come fruitore si accordano, condividono un progetto e lavorano in sinergia per raggiungere obiettivi utili alla miglioria della pratica sportiva, rivolta sia all’agonismo sia allo sport per i più giovani. Succede allora che nei mesi scorsi, nonostante la pandemia, si sia lavorato al miglioramento della struttura“.
    “Quanto fatto al Cambonino – continua Zanacchi – dimostra la vera e concreta sinergia tra Comune e realtà sportive. Voglio continuare su questa linea collaborando, includendo e responsabilizzando. Sono felice perché stiamo applicando questa modalità anche in altri impianti sulla città perché le società sportive stanno rispondendo in modo molto positivo alle proposte che vengono loro offerte. È un modo virtuoso di vivere e migliorare il nostro patrimonio impiantistico. Pensiamo già ad altri interventi, sogno l’area esterna al PalaFeraboli completamente riqualificata, illuminata e restituita alla sua naturale vocazione, lo sport. Sulla città poi arriveranno molti altri interventi significativi. Quando si potrà ripartire lo faremo anche con palestre migliori di come le abbiamo lasciate”.
    “Una grande soddisfazione per il risultato ottenuto – commenta il presidente del Comitato Fipav Cremona-Lodi Marco Spozio – che è frutto di un lavoro di preparazione fatto e tessuto insieme a società ed amministrazione comunale. Una bella iniziativa dovuta al fatto che in questo caso, con l’assessore allo sport, si riescono a creare sempre ottime sinergie. L’amministrazione di suo ci mette ciò che può e noi come Federazione facciamo altrettanto. L’intervento ha chiuso un programma di lavori necessari al PalaCambonino, perché da tanto tempo erano fermi. Più dei meri lavori, che sono durati circa una settimana, è stata più farraginosa la preparazione al tutto. Abbiamo raggiunto, a mio parere, un ottimo risultato“.
    “Detto che la palestra è in uso per la maggioranza del tempo all’Esperia – spiega Spozio – è altrettanto vero che è in concessione al Comitato per eventi, corsi, partite. Avere quindi a Cremona un impianto bello, finito e pronto all’uso è una bella soddisfazione. Questo è uno degli interventi che fanno parte di una serie prevista dal Comitato Cre-Lo. Vediamo ora cosa potremo portare avanti, però mi preme rimarcare la collaborazione sinergica tra amministrazione, Federazione e società: questo è il frutto di un confronto durato a lungo, ma mettendo ad un tavolo queste tre forze, il risultato ottenuto si è rivelato importante“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Dinamo Pallavolo, Damiano Spiga arricchisce il roster

    Di Redazione
    Nuovo acquisto per la Dinamo: Spiga Damiano, universale classe 1993, sarà infatti il nuovo tassello per la formazione di patron Pozzi, guidata in panchina dalla coppia Fortunati-Botteghi. Damiano nasce sportivamente  a Porto Torres tra serie D e C dove ha conquistato due campionati. Si è poi trasferito a Sassari dove è salito di categoria giocando in B2. 
    Dalla Sardegna  al Piemonte, precisamente in provincia di Cuneo, dove esordisce in A2 col VBC Mondovì nel ruolo di libero. “Damiano oltre ad essere un ragazzo eccezionale, è un grande atleta” racconta il DS Tuccelli. “Qualità umane e grandi doti tecniche ne fanno un giocatore da poter schierare in vari ruoli, diventando un elemento prezioso per il nostro roster di serie B.”
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO