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    Kovacova e Boccia: mamma, figlia e avversarie: “Spero che giocheremo insieme un giorno”

    Di Dania Tuccillo
    Il Volley Garlasco rifila un netto 3-0 ai danni dell’Uyba Volley Giovani. Un match importante, soprattutto, per l’opposto Katarina Kovacova. Dall’altro lato della rete, infatti, Katarina ha trovato sua figlia Carolina Boccia, classe 2004.
    Kovacova nel 2008 era una Farfalla dell’Uyba e, tra gli spalti, la figlia di 4 anni faceva il tifo per lei. Nel match di ieri, si sono trovate una di fronte all’altra avversarie, solo in campo.
    “E’ stata una partita strana in quel senso, nel palazzetto dove ho giocato per due stagioni e dove lei ha iniziato minivolley all’età di cinque anni. Spero un giorno di poter giocare insieme a mia figlia”.
    Durante il match, Carolina ha scelto proprio sua madre come obiettivo di uno dei suoi due servizi: “E’ stata brava, è entrata e ha fatto due battute buone. Certo, poteva non scegliere me (ride)…ci penserò a casa”.
    (Fonte: Facebook Volley 2001 Garlasco) LEGGI TUTTO

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    Argentario Trentino Energie, Porto Mantovano passa in quattro set

    Di Redazione
    Torna da Porto Mantovano a mani vuote l’Argentario Trentino Energie, che sabato ha finalmente cominciato il proprio cammino nel campionato di serie B1. Il primo impegno ufficiale dopo quasi un anno di digiuno dalle sfide che mettono in palio i tre punti ha fornito molte indicazioni probanti a Maurizio Moretti e alle giocatrici per proseguire nel percorso di crescita del nuovo gruppo, anche se rimane un po’ di amarezza fra le argentelle per non aver portato a casa almeno un punto, che tutto sommato avrebbero meritato.
    La gara è stata vinta dalle padrone di casa per 3-1 (25-13, 19-25, 25-23, 25-18), i rimpianti si concentrano in particolare per la gestione poco accorta delle fasi finali del terzo set, in cui le ospiti erano riuscite a rimontare da 22-17 fino a 23 pari, per poi arrendersi a causa di due errori. Nel complesso le lombarde, anche in virtù della maggiore esperienza, hanno comunque mostrato maggiore solidità, soprattutto grazie all’apporto fornito dalla schiacciartice Micole Maghenzani (17 punti con il 55% in attacco) e dall’opposta Giulia Brignole (14 punti con il 46%), vere mattatrici della serata. Non è un caso che nella metà campo trentina la migliore sia stata la centrale Valentina Varani, una delle più esperte del gruppo, che ha realizzato 12 punti con 4 muri vincenti.
    La cronaca
    Maurizio Moretti comincia il match con Bonafini in regia, Paoli opposto, Pucnik e Ori in banda, Varani e Sfreddo al centro, Vianello libero, mentre l’Euromontaggi risponde con Oriente in regia, Brignole opposta, Maghenzani e Palumbo in banda, Ghirardelli e Guarnieri al centro, Montagnani libero. Le atlete trentine, come si sono ormai abituate a fare da mesi, giocano con la mascherina, per limitare al massimo ogni possibilità di contrarre il virus.
    L’avvio della Trentino Energie è confortante, dato che si porta avanti 0-4 sul turno al servizio di Zoe Ori, grazie a un attacco di Paoli, un ace e due errori avversari, ma dopo un cambio palla conquistato murando la stessa Paoli, le mantovane mettono la freccia e volano via grazie ai servizi della regista Giulia Oriente, che mettono in crisi la ricezione ospite. Piovono sei break point, con un ace e tre smash su ricezioni lunghe, uno stallo fatale, che si interrompe solo sull’8-5 quando Paoli mette a terra la sfera del cambio palla. Il problema è che poi il Porto Mantovano infierisce ancora, difendendo e rigiocando con la scatenata Brignole (10-6), che firma anche il muro del 12-8. Il cambio palla trentino è troppo fragile per reggere il confronto, così piovono solo break point mantovani in serie, frutto degli attacchi della coppia Brignole – Maghenzani, ma anche di tanti errori ospiti, in attacco e al servizio. Il 23-13 finale non lascia spazio a repliche.
    Fortunatamente le cose cambiano nella seconda frazione, anche questa cominciata con un allungo trentino (1-5), propiziato da un ace di Sfreddo, da un contasti vincente di Varani e da un pallonetto di Pucnik. Poi il Porto reagisce, ma stavolta il cambio palla delle argentelle tiene botta, appoggiandosi a Varani, a un muro di Sfreddo e a Paoli (6-9), poi un ace di Ori sul libero Montagnani e un muro di Paoli fanno 7-12, che diventa un 9-15 con l’attacco di Paoli, che costringe Biagio Marone a chiamare il time out. Sul 9-16 la frazione sembra saldamente nelle mani della squadra ospite, invece Oriente e compagne vanno a riprenderla, prima facendo ottime cose nella rotazione avviata dai servizi di Palumbo (ace, pallonetto di Brignole e muro su Paoli), poi in quella seguente grazie a Maghenzani, alle neo-entrata Fiorellini (un’opposta). Zoe Ori firma il 16-18 e il 17-19, ma alla fine l’aggancio sul 19-19 è cosa fatta. Finale ad alto pathos? Niente affatto, dopo questo sforzo l’Euromontaggi si spegne e un tocco vincente di Paoli, un errore di Fiorellini, un ace di Zani, un errore di Guarnieri, un’invasione di Galiero e un muro di Paoli chiudono la frazione.
    Ristabilita la parità, l’Argentario è consapevole di potersela giocare. Dopo il solito incoraggiante start dai blocchi (0-2 e 6-8 grazie a un ace di Paoli e a uno di Pucnik, che firmano anche due attacchi vincenti, nonché ad un attacco e a un muro di Varani) con le battute dell’opposto Brignole il Porto Mantovano dilaga, portandosi da 8-8 a 14-8 grazie a tre errori consecutivi delle precipitose attaccanti trentine e della prolificità di Maghenzani in attacco (3 punti). Fino al 18-12 sembra un set maledettamente simile al primo, ma poi qualcosa comincia a cambiare grazie alla solita Varani (attacco e muro per il 18-14). Sul 22-17 la neoentrata Cusma (doppio cambio con Polezzi per Bonafini) va a segno, poi si chiude il doppio cambio e il rientro della regista in battuta manda ko la ricezione di casa: un errore di Brignole e due attacchi di Paoli fanno 22-21, Pucnik e un errore di Palumbo concretizzano l’incredibile aggancio sul 23-23. A questo punto, però, Colombini sbaglia il servizio e sul 24-23 una difesa lunga, solo da appoggiare in campo, viene spedita da Zani fuori dal campo: 25-23.
    Nell’ultima frazione l’Argentario cerca di rifarsi. Parte con Colombini al posto di Ori e rimane avanti fino al 6-7, trascinato da Pucnik e Varani e aiutato da due errori lombardi. L’equilibrio domina fino al 13-13, gli ace di Bonafini e Colombini aiutano le trentine così come gli attacchi di Paoli, ma poi si spegne la luce. Un errore di Paoli (15-13), due colpi di esperienza di Brignole (attacco e pallonetto lungo in posto-1) creano un divario importante (18-14), poi nel finale l’Euromontaggi ricostruisce a ripetizione, mandando a segno tutto il terzetto di palla alta e concedendo qualche punto alle ospiti solo con i propri errori, troppo poco per sperare in una rimonta.
    Le dichiarazioni
    «Il primo set è stata una frazione condizionata dal fatto che non giocavamo una partita da quasi un anno, – è l’opinione di Maurizio Moretti – poi siamo cresciuti e abbiamo vinto il secondo in maniera convincente. La chiave della gara è stata in quale finale della terza frazione, quando abbiamo commesso due errori decisivi, nel quarto il Porto Mantovano ha fatto valere la propria maggiore esperienza. Ci sono mancati i punti delle schiacciatrici e Sfreddo ha sofferto molto a muro, ma sappiamo su cosa dovremo lavorare. Ora pensiamo al derby contro l’Ata di sabato prossimo».
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lo Stadium Mirandola conquista il taraflex della Canottieri Ongina

    Di Redazione
    Una battuta d’arresto più netta rispetto all’esordio, con un passo indietro nel risultato e nella prestazione. L’esordio stagionale casalingo non ha sorriso alla Canottieri Ongina, formazione piacentina di serie B maschile che nella seconda giornata del girone E1 ha ceduto l’intera posta in palio allo Stadium Mirandola (1-3).
    Se sette giorni prima al PalaPanini la squadra di Bartolomeo aveva espresso una discreta pallavolo, andando avanti 2-0 contro i giovani del Modena Volley prima di subire la rimonta e perdere al tie break, questa volta – sempre contro un’altra compagine modenese –  De Biasi e compagni non sono riusciti a esprimere il proprio potenziale, lasciando i tre punti all’avversario allenato dall’ex azzurro “Pupo” Dall’Olio.
    Dopo aver perso il primo set 20-25, la Canottieri Ongina ha ceduto ancora più nettamente nella seconda frazione (15-25), scivolando così sotto 2-0. Un opaco Miranda ha lasciato il ruolo di opposto alla banda Caci, a sua volta rimpiazzato in posto quattro da Perodi; a complicare ulteriormente i piani, l’infortunio alla caviglia accusato nel terzo set dall’altro schiacciatore Amorico (in bocca al lupo per la guarigione), avvicendato da Msatfi, poi in sestetto nel quarto set. Altro cambiamento, la staffetta nelle due parti del match tra Kolev e Scrollavezza in cabina di regia, con i monticellesi capaci di riaprire l’incontro nel terzo set (25-22), salvo però cedere la quarta frazione 19-25 . Top scorer nella metà campo piacentina, Caci con 18 punti, seguito dal centrale Fall a quota 16 (di cui 4 a muro), mentre Mirandola è stata trascinata soprattutto dall’opposto Francesco Ghelfi (23 punti e 52%  in attacco).
    “Se al PalaPanini – commenta Bartolomeo – avevamo giocato tutto sommato bene e l’avversario benissimo, lo stesso non posso dire per questa seconda sfida. Mirandola ha espresso la sua pallavolo lineare, agevolata anche dalla nostra assenza di pressione a partire dalla battuta. Questo match ha evidenziato come se non si mette in campo una certa qualità, si fa fatica contro qualsiasi avversario. L’unica nota positiva della serata è la prestazione di chi è subentrato dalla panchina per aiutare la squadra”.
    Sabato la Canottieri Ongina sarà di scena al PalaRaschi di Parma, ospite della Wimore Energy attualmente capolista del girone E1 a braccetto con la stessa Mirandola.
    CANOTTIERI ONGINA-STADIUM MIRANDOLA 1-3 (20-25, 15-25, 25-22, 19-25)
    CANOTTIERI ONGINA: Fall 16, Miranda 4, Amorico 5, De Biasi 7, Kolev 1, Caci 18, Cereda (L), Paratici, Msatfi 2, Perodi 3, Scrollavezza 2. N.e.: Rossi (L), Ousse. All.: Bartolomeo
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Una grintosa Gonzaga non basta per avere la meglio su Bresso

    Di Redazione
    Nel secondo turno di campionato il Gonzaga, reduce dal vittorioso successo di Monza, ritorna in trasferta facendo visita ad un Bresso uscito, invece, battuto al tie-break dalla corazzata Garlasco. Una discreta prova per Buzzetti e compagni, ma dall’altra parte della rete hanno trovato una squadra più desiderosa di vittoria, meno fallosa e più determinante con i suoi centrali.
    De Marco parte con capitan Pellacani ed il bomber Daolio al suo lato opposto. Al centro uno straripante Hensemberger con Chiesurin. Laterali Meneghello e Cremonesi. Libero Pedretti
    Gli ha risposto Capitanio con Tramanzoli al palleggio e Priore alla sua diagonale. Al centro il duo Fontanella-Gambardella. Schiacciatori di posto 4 Comencini e Major. Libero Altamura.
    Inizio di match in sordina per il Gonzaga che va subito sotto 6-1 poi, complice qualche attacco out della squadra di casa, riesce a reagire e recuperare (7-8). Il Bresso sente il fiato sul collo e riprende a macinare gioco, punti ed allunga fino al 16-9. Ancora una volta si ferma una e risale l’altra! Tramanzoli e compagni rientrano in partita e si riavvicinano prima sul 18-20 poi sul 21-23. A questo punto il match si fa incandescente con addirittura il Gonzaga che con Gambardella ribalta il punteggio: 23-24, ma gli manca il guizzo vincente che, invece, dall’altra parte del rettangolo ha Daolio. Si chiude 27-25 un set bello, ma costellato da troppi errori da entrambi le parti: 12 errori in attacco per il Gonzaga, 7 per il Bresso.
    Ancora partenza sottotono per il Gonzaga nel secondo set, ma a differenza del primo non c’è stata quasi mai reazione. I ragazzi di Capitanio, grazie ad una buona presenza a muro (a fine set ne collezionerà quattro) regge fino al 8-11 poi è un assolo di quelli di De Marco fino al termine di un set praticamente a senso unico: 25-10.
    Ci si aspettava una reazione del Gonzaga e così è stato nella terza frazione. Gambardella e Fontanella fanno salire le loro percentuali al centro proiettando la loro squadra al 12-10. Ritorna in pista il Bresso, trascinato da Daolio fino al 18-15, poi calano le percentuali offensive dei locali mentre risalgono quelle del Gonzaga che chiude il set (21-25) e ricuce lo svantaggio nel punteggio (1-2). 
    Anche il quarto set è molto appassionante. Priore e i suoi laterali Comencini e Major hanno una buona mira e ne trae vantaggio il Gonzaga fino al 14-10. È inevitabile il ritorno del Bresso che sente lo spauracchio di sabato scorso quando, avanti 2-0 con Garlasco, si era fatto rimontare. Bresso raggiunge Milano sul 14-14 poi la partita diventa intensa e spettacolare. Allo sprint finale i meneghini hanno la possibilità di chiudere la frazione e portare la gara al tie-break, ma devono fare i conti con Daolio che nel momento decisivo fa uscire la sua qualità ed esperienza.
    Il commento a caldo dei due “Max-coach” a fine gara:
    De Marco: “Abbiamo commesso molti errori perché sentivamo troppo il peso di dover vincere. A sprazzi siamo riusciti a giocare come volevamo. Ci siamo deconcentrati in alcuni momenti, ma siamo stati bravi a restare sempre attaccati al match soprattutto nel finale di primo e quarto set. Il Gonzaga? Loro sempre Tignosi. Sprecano poco e riescono sempre a metterti in difficoltà”.
    Capitanio: “Abbiamo fatto gara a chi faceva più regali! Nel punto a punto loro più bravi a chiuderla. Il Bresso? Hanno un opposto (Daolio) che è garanzia di rendimento e nei momenti determinanti. A parte questo dato quasi scontato hanno un buon affiatamento palleggiatore/centrali”.
    LA PERLA EDIL. BRESSO – GONZAGA MILANO 3-1 (27-25/25-10/21-25/25-23)
    LA PERLA EDIL. BRESSO: Pedretti (L1), Meneghello 8, Minelli, Bonomi, Hensemberger 19, Daolio 22, Cremonesi 10, Pellacani (K) 1, Mastrorillo, Foroni, Grassi, Marzella (L2), Demme, Chiesurin 7. All. De Marco e Valagussa
    GONZAGA MILANO: Altamura (L1), Baldizzone, Gunetto (L2), Tramanzoli 2, Magatelli, Fontanella 12, Comencini 7, Gambardella 9, Buzzetti (K), Major 12, Priore 11, Venturini, Valentinotti. All. Capitanio e Zangari
    ARBITRI: Tata e Bressi
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO