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    Il presidente Vecchies vuole una Tinet coraggiosa

    Il numero uno gialloblù vuole una squadra coraggiosa e determinata per evitare un anno travagliato come il precedente. Massima fiducia nei dirigenti e nello staff tecnico che ha sempre dimostrato, oltre alla necessaria competenza, anche un’ammirevole dedizione al lavoro.“I risultati gratificano e sono fondamentali per dare continuità al progetto. Fuori dal campo puntiamo a migliorare il nostro impianto con sede e area hospitality. Ci piacerebbe coccolare i nostri sponsor e partner che ci sono sempre stati vicini anche in questi due anni complicati”
    Maurizio Vecchies è entrato nel mondo del volley nell’estate 2018 come main sponsor del C.S. Prata, appena promossa in Serie A2. Il marchio Tinet ha segnato il primo anno di Serie A nella storia del sodalizio gialloblù. Non contento ha deciso di raddoppiare e nel settembre dell’anno successivo ha iniziato a guidare la società come presidente.
    “Il nostro club ha una grande fortuna – è l’esordio del numero uno di Via Volta – quasi tutti i dirigenti e volontari che operano all’interno sono soci. Sono tutti disponibili e attaccati alle attività che svolgiamo. E questo riprende perfettamente la filosofia anche dell’azienda Tinet: il lavoro di squadra in entrambi i settori è fondamentale. Purtroppo in questi ultimi due anni quello che ci è mancato è stata la possibilità di coinvolgimento dei nostri supporters”
    In tal senso la Legavolley maschile ha lanciato la campagna per riaprire la capienza al 100% con Green Pass e mascherine. Cosa ne pensa?
    “Se rimaniamo alla capienza fissa al 25% com’è ora, secondo me, si da anche poca valenza alla campagna vaccinale. Ritengo che almeno il 70-80% della capienza possa essere coperta in sicurezza, almeno per i palazzetti e gli impianti piccoli come il nostro”
    La Serie A3 è partita. Quali sono le sue impressioni e aspettative?
    “Le aspettative io le ho dichiarate ai soci. Vorremo fare un ottimo campionato, possibilmente di vertice. Se arrivassero i play off mi piacerebbe se potessimo giocarcela. Ovviamente poi dovremo affrontare anche le altre squadre e non mi piace fare troppi proclami. L’importante sarà evitare un campionato di sofferenza come lo scorso anno, quando sono mancate diverse figure che ritenevamo importanti. E’ vero che quest’anno, su decisione del direttore sportivo e dello staff tecnico, che noi abbiamo avallato, abbiamo fatto una squadra giovane. Probabilmente, soprattutto all’inizio, ad alcuni giocatori mancherà un po’ di esperienza di categoria ma siamo sicuri che le capacità tecniche e le esperienze fatte nelle giovanili e anche in maglia azzurra permetteranno loro di metabolizzare il cambio di categoria e darci comunque soddisfazioni”
    Oltre alla Serie A c’è qualcosa che l’ha gratificata particolarmente in questi anni di presidenza?
    “Sono rimasto sempre molto soddisfatto dalla dedizione di tutti coloro che ruotano intorno alla squadra: dai dirigenti, ai volontari fino a Luciano Sturam e Dante Boninfante. Lo scorso anno col suo arrivo abbiamo fatto una scelta per dare slancio alla squadra. Siamo convinti che sia stata giusta e la riprova è che abbiamo deciso di riconfermarlo. Poi ovviamente c’è la gratificazione che proviene dai risultati ma, soprattutto, dall’immagine positiva che viene veicolata dal club. E in questo senso Prata è una società riconosciuta ed apprezzata, motivo per cui ci pareva giusto, dal lato aziendale, legarci a questi colori e supportarli in maniera concreta. Tant’è che abbiamo rinnovato l’abbinamento per altri tre anni”
    Cosa le piacerebbe realizzare da qui ai prossimi anni?
    “A livello sportivo questo è un anno zero. Cercheremo di far bene quest’anno, ma vogliamo dare continuità al progetto. Sicuramente le figure che abbiamo coinvolto non vengono a Prata per un “mordi e fuggi”. Certamente per ottenere questo sono comunque necessari i risultati perché nessun giocatore sta bene dove si perde. Dal lato societario io spero di poter avere una sede idonea all’interno del PalaPrata e ci stiamo attrezzando, su idea del nuovo DG Sanna che io condivido pienamente, per organizzare una zona hospitality nella struttura. In questi anni infatti tutte le nostre squadre hanno potuto lavorare in serenità grazie all’aiuto dei nostri sponsor e partner. Ora credo sia non importante dar loro non solo il giusto merito e gratificazione, ma anche qualche “coccola” per esserci sempre stati vicini” LEGGI TUTTO

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    Gabriel Peripolli: “Il mio obiettivo è migliorarmi, e sono pronto a mettermi a disposizione della squadra”

    Gabriel Peripolli
    Primo volto nuovo alla corte di coach Nicola Esposito. Proveniente da Lagaris Volley Rovereto, a comporre la batteria dei martelli in maglia biancoverde ci sarà il classe ’99 Gabriel Peripolli.
    Dopo le ultime 4 stagioni trascorse a Rovereto, com’è nata l’occasione di sposare il progetto Folgore?
    “In primis grazie al lavoro del mio procuratore Andrea Beltrame, poi nella decisione finale ha influito anche il forte rapporto di amicizia con Leonardo Lugli. Mi avevano già parlato bene della società, poi una lunga conversazione con il ds Ruggiero ha fugato ogni dubbio sulla bontà del progetto, la qualità del roster ed il tipo di campionato che andremo a fare”.
    Oltre al ds, avrai senz’altro sentito anche il mister ed alcuni compagni: quali sono le tue prime impressioni?“Le mie sensazioni sono molto positive. Non vedo l’ora che riprendano gli allenamenti perché ho tanta voglia di iniziare questo nuovo percorso,  lavorare sodo, e mettermi al servizio della squadra per creare un feeling sempre più forte giorno dopo giorno”.
    Per la società sarà un anno storico, visto che si tratta dell’esordio assoluto in Serie A. Quali sono invece i tuoi obiettivi personali?
    “Sicuramente migliorarmi sensibilmente, ed adeguare il mio livello a ciò che richiede la Serie A. Sono a disposizione del mister, per sfruttare tutte le occasioni che mi saranno date. Mi adatto ad ogni circostanza, e resto pronto a qualsiasi situazione come un doppio cambio, o qualche attacco da 2 senza nessun problema”.
    Sei già stato in Penisola Sorrentina? Hai già avuto modo di farti un’idea sulla piazza che ti attende?  
    “Per me è un posto completamente nuovo. Ho visto dai social tutto il calore che la piazza sa offrire, con i tifosi che sono sempre molto vicini alla squadra. Mi auguro vivamente che alla ripresa delle ostilità, potremo vedere tanta gente sulle tribune, per darci la carica giusta in ogni scambio”. LEGGI TUTTO

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    Giovedì 26 si raduna la Falù Ottaviano! Coach Mosca:” Daremo il 120% per questa maglia e per questi colori”

    E’ arrivato il momento tanto atteso. Giovedì 26 Agosto alle ore 19.00 presso il PalaGis di Ottaviano si radunerà la Falù Ottaviano. Agli ordini di coach Mosca tutti i nuovi giocatori che cominceranno la preparazione in vista del campionato ormai alle porte. Coach Mosca è già pronto.
    Mister giovedì 26 Agosto parte la nuova avventura con la Gis. Emozioni? Ambizioni?Per me che alleno da più di 30 anni, allenare non è mai stato un lavoro nel senso stretto del termine ma ho sempre allenato per passione, per l’emozione che mi ha trasmesso una città, una società, una sfida o una categoria. Non può esserci un’emozione più grande di guidare la squadra della propria città natale in serie A. La mia ambizione per questo campionato sarà quella di mettere a disposizione della società, dei giocatori e dello staff tecnico tutta la mia esperienza, professionalità e voglia di lavorare per poterci strutturare adeguatamente in modo solido in Serie A e far si che i giocatori si migliorino.
    La squadra ormai è al completo. Come giudica il mercato della società?La società ha fatto il massimo in base alle proprie possibilità. Abbiamo preso giocatori giovani che hanno grande voglia di migliorarsi, di crescere e sono sicuro che tutti possono avere un grande futuro nella pallavolo che conta. Ho sempre preferito giocatori che guardano avanti anziché gestire quelli che si beano del loro passato. Io mi sento più un allenatore che un gestore. Per completare la rosa mancano un paio di tasselli ma sono sicuro che la società farà di tutto per consegnarmi una rosa completa.
    Non c’è allenatore o squadra che non conosca Nello Mosca. Che girone sarà?Il nostro girone ha sicuramente innalzato il livello tecnico rispetto allo scorso anno grazie anche alle introduzioni delle retrocessioni e alle società che hanno operato sul mercato. Vedo Palmi, Tuscania ed Aversa una spanna sopra le altre e che si contenderanno la promozione in Serie A2. Le altre squadre lotterà per evitare la retrocessione e assicurarsi un posto nei play off promozione. La differenza la farà il lavoro in palestra, il miglioramento tecnico e l’organizzazione di gioco.
    Cosa dirà ai ragazzi al raduno?Non so rispondere a questa domanda. Non ho un copione pronto. Preferisco sempre essere spontaneo e diretto con i ragazzi. Di sicuro giovedì ribadirò quello che gli ho detto in privato ad ognuno di loro cioè che sia io che la società crediamo molto in loro e in particolare io vedo grandi possibilità di crescita e miglioramento. Mi piacerebbe contribuire con il nostro lavoro quotidiano affinché ognuno di loro possa arrivare nel breve ad un livello di gioco che corrisponda alle loro ambizioni di atleta. Infine voglio ringraziare di cuore tutti i miei concittadini e tifosi della Gis che continui messaggi di affetto mi fanno sentire la loro vicinanza e sostegno con la speranza di vederli tutti al Palazzetto che ci spingono verso traguardi prestigiosi e consoni alla storia sportiva di Ottaviano. Non vendo fumo e non prometto trofei ma posso assicurare che sia io che lo staff tecnico daremo il 120% per questa maglia e per i colori del nostro paese. Forza Gis!
    Uff. Stampa
    Luigi Iervolino LEGGI TUTTO

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    Drl Belluno: Franco Da Re è il nuovo direttore generale

    La dirigenza della Da Rold Logistics Belluno si arricchisce di una nuova figura capace di garantire esperienza, professionalità e un’approfondita conoscenza della materia pallavolistica: è quella di Franco Da Re, nominato direttore generale della realtà chiamata ad affrontare il campionato di Serie A3 Credem Banca.
    EPOPEA – «Sono di Vittorio Veneto – si presenta Da Re – e, seppur dall’esterno, ho potuto ammirare l’epopea della Pallavolo Belluno nella massima serie. In più, ho avuto la fortuna di giocare con Stefano Da Rold, Giorgio De Kunovich, Massimo De Grandis: ecco, per me Belluno è un luogo in cui c’è qualità, oltre a una grande voglia di volley». Dopo un rapido colloquio con i vertici societari, a cominciare dal presidente Sandro Da Rold, la decisione è scattata in automatico: «Ma mi aspetto una stagione impegnativa. Non vedo roster “scarsi” nel nostro girone. A ogni modo, se in termini di grinta, entusiasmo e desiderio di lottare coach Diego Poletto riuscirà a ripetere la scorsa annata, allora porteremo a casa quei 4, 5 punti in più in classifica che potrebbero fare la differenza». Al di là della sfera tecnica, quindi, avrà una certo peso l’aspetto motivazionale: «Da questo punto di vista, però, vedo i ragazzi già belli carichi. E sul lavoro di Poletto non ho alcun tipo di dubbio, né di perplessità».
    IMPRONTA – Da Re cercherà di dare anche un’impronta personale: «Il mio ruolo, come quello delle tante persone che gravitano attorno alla squadra, è orientato a trasmettere tranquillità al collettivo. Gli atleti devono pensare solo alla pallavolo e a svolgere al meglio il loro compito. Che non è una passeggiata, visto che alcuni di loro svolgeranno otto allenamenti a settimana. Oltre a questo, porteremo un certo tipo di organizzazione e di struttura per soddisfare ogni esigenza dei ragazzi».
    PERCORSO – Il direttore generale è reduce da un’esperienza nel femminile al Team Conegliano Volley, con cui ha ottenuto la promozione in B1 (battendo in finale playoff la Pallavolo Belluno), senza considerare il lungo percorso a San Donà: «Ora la vera sfida – conclude Da Re – è quella di cavalcare le aspettative della piazza e di riportare entusiasmo anche fuori dal campo». LEGGI TUTTO

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    Palazzetto, sabbia e piscina: è partita l’avventura della Ismea Aversa. “Ci toglieremo tante soddisfazioni”

    Giuseppe Bonina, Gabriele Calitri, Roberto Domenico Corrieri, Daniele Cuti, Matheus Augusto Dall’Agnol Dal Bosco, Stefano Diana, Edoardo Di Meo, Michele Morelli, Pedro Luiz Putini, Mauro Sacripanti, Francesco Schioppa, Gianluigi Simonelli, Simone Starace e Stefano Trillini. Sono loro (in ordine rigorosamente alfabetico) i normanni che dovranno difendere nel prossimo campionato di Serie A3 i colori della Ismea Aversa, la società guidata dal presidente Sergio Di Meo.
    La squadra si è ritrovata mercoledì 18 agosto al PalaJacazzi agli ordini di coach Giacomo Tomasello e sono subito arrivate buone impressioni per l’allenatore che poi ha spostato i ‘test’ al ‘Free Time’, al confine tra Giugliano in Campania e Parete, per far lavorare i ragazzi sulla sabbia, con le preziose indicazioni del preparatore atletico Alessandro Micheloni. A seguire i primi giorni di ‘scuola’ di Morelli e compagni anche il club manager Pasquale Moschetti, il fisioterapista Giuseppe Menale e lo scoutman Giovanni Colasanto.
    Per il debutto di campionato bisognerà ancora attendere oltre un mese e mezzo (start il 10 ottobre contro Massa Lubrense) ma il direttore sportivo Alberico Vitullo si è già attivato per le prime amichevoli che saranno annunciate dalla società nei prossimi giorni.
    L’allenatore Tomasello si è lasciato andare già alle prime impressioni del gruppo sottolineando che “probabilmente quest’anno abbiamo una squadra un po’ più esperta rispetto alla scorsa stagione, abbiamo tenuto gli elementi che già sono stati protagonisti della cavalcata vincente dello scorso anno e sicuramente abbiamo migliorato un roster già competitivo che sono sicuro ci darà tante soddisfazioni”.
    E anche una battuta sul pubblico, con un quadro di presenze nei palazzetti tutt’altro che chiaro: “Speriamo di vedere tanta gente sugli spalti, sappiamo quanto possono dare alla nostra realtà”. LEGGI TUTTO

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    L’argentino Lucho Zornetta nuovo schiacciatore del Sabaudia: «Sono molto motivato, non vedo l’ora di scoprire Sabaudia»

    SABAUDIA – Arriva da Buenos Aires il nuovo rinforzo dell’Opus Sabaudia. Luciano Zornetta, per tutti “Lucho” è il nuovo schiacciatore ricevitore della formazione pontina che si appresta a vivere la sua seconda storica avventura nel campionato di serie A3. Zornetta, 28 anni, 185 centimetri, con nazionalità sia argentina sia italiana, può offrire un’ampia varietà di colpi in attacco alla società del vicepresidente Lino Capriglione, ma è anche capace di offrire tanto equilibrio in fase di ricezione visto che in passato è sceso in campo anche qualche volta come libero, un valore aggiunto per un giocatore che si presenta con tanta esperienza e tanta voglia di impressionare.
    «Sarà la mia seconda stagione in Italia dopo l’esperienza a Pineto e mi aspetto un campionato importante anche perché ho tanta voglia di fare bene e conosco già il campionato italiano e le sue difficoltà – ha spiegato Lucho, già in Italia e già pronto per iniziare la preparazione fisica con il Sabaudia – Sono convinto che la squadra, nel complesso, sarà molto forte e faremo una stagione che ci porterà a raggiungere il nostro obiettivo».
    Dopo tante stagioni impegnato in Argentina nella serie A, Zornetta ha scelto Pineto per approdare in Italia prima di legarsi al Sabaudia di coach Mauro Budani. 
    «In passato ho giocato anche con la Nazionale Argentina allenata da Julio Velasco con cui ho vinto una medaglia d’oro ai Giochi Sudamericani, poi un altro oro e un bronzo ai Panamericani – aggiunge lo schiacciatore che è stato premiato anche per la migliore ricezione ai South American Championship Under 21 nel 2012 – I miei nuovi compagni di squadra? Qualcuno lo conosco ma non ho mai giocato con nessuno di loro. Ho parlato con il coach Mauro Budani e abbiamo valutato molte cose che mi riguardano: gli ho spiegato a che punto fossi con i miei allenamenti e altre cose».
    Lucho Zornetta non vede l’ora di iniziare la preparazione con la nuova squadra. «Sono molto motivato e carico, non vedo l’ora di potermi allenare con il gruppo e poi aspetto anche con ansia di conoscere la città, visto che tantissimi mi hanno parlato molto bene della società ma anche del posto in cui vivrò – conclude Zornetta – io adoro il mare e l’altra volta quando ho giocato contro il Sabaudia era inverno, quindi non ho avuto una grande occasione per fare una passeggiata, ma penso che in questo periodo sarà molto bello stare lì».
    Luciano Zornetta6/3/1993, Buenos Aires (Argentina)schiacciatore, 185 cm
    2021 – 2022 A3 Opus Sabaudia (Ita)2020 – 2021 A3 Pineto (Ita)2018 – 2019 Gigantes del Sur (Arg)2017 – 2018 Untref (Arg)2016 – 2017 Deportivo Moron (Arg)2015 – 2016 Alianza Jesus Maria (Arg)2013 – 2015 Boca Juniors (Arg)2012 – 2013 Olimpo Bahia Blanca (Arg)2011 – 2012 Gigantes del Sur (Arg)2010 – 2011 Boca Juniors (Arg)
    Palmares (Club)2018 Coppa Desafio ACLAV2010 Coppa Argentina ACLAV
    Palmares (Nazionale)2018 Giochi Sudamericani ORO2015 Giochi Panamericani ORO2014 Coppa Panamericana BRONZO LEGGI TUTTO

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    Tinet Prata: primo giorno di scuola

    Il primo giorno di scuola, si sa, c’è quel naturale filo di emozione. Si conoscono i nuovi compagni, si salutano quelli già noti, ci si raccontano le avventure estive, si pensa a quello che l’anno riserverà. In attesa di conoscere preside e professori. E, tutto sommato così accade anche nelle società sportive. Per questo ieri l’aria al PalaPrata per il “primo giorno di scuola” della Tinet Prata, che affronterà il suo quarto campionato di Serie A consecutivo, il terzo in Serie A3 Credem Banca, l’aria era frizzante e carica di entusiasmo. Al ritrovo erano presenti 11 atleti: i confermati De Giovanni, Bortolozzo, Katalan, Dal Col, Pinarello, Bruno, Baldazzi e Gambella e le new entry Meschiari, Rondoni, Novello. Assenti giustificati Mattia Boninfante e Luca Porro che al momento del ritrovo (ore 17.30) stavano facendo scalo a Dubai nel viaggio che li avrebbe portati in serata a Teheran, dove saranno impegnati con la nazionale italiana U19 a disputare i Mondiali di categoria.Dopo aver sostenuto alcuni test con il nuovo membro dello staff Carlo Carra, che ha verificato la composizione della massa corporea e le abitudini alimentari degli atleti, i ragazzi hanno ritirato i nuovi kit di allenamento e quindi hanno ascoltato le prime indicazioni da società e staff.
    “La nostra è una società ambiziosa – ha ricordato il Team Manager e Vicepresidente Gianni Bertolo – vogliamo puntare a competere per fare bene. In questa situazione particolare chiediamo solo due cose: di seguire Dante e il suo staff e di assumere comportamenti assolutamente responsabili al di fuori della palestra. Per il resto noi siamo qui per supportarvi al meglio”
    E’ stata quindi la volta di Coach Dante Boninfante che oltre ad aver presentato il programma dettagliato delle prime settimane ha sottolineato come “La fisicità diventa importantissima e per questo il lavoro integrato tra parte fisica e tecnica è fondamentale. Introdurremo i concetti di gioco della fase break e del cambiopalla. Costruiremo la nostra mentalità e il nostro modo di stare in campo allenamento dopo allenamento”
    Visto che la parte di preparazione serve per gestire al meglio il volume del carico di allenamento tecnico ci si è trasferiti subito nella nuova sala pesi del PalaPrata, che grazie al lavoro estivo dell’entourage pratese, ha acquisito bellissima e nuova vita, e si è iniziato a sudare sotto lo sguardo attento del Prof. Valter Durigon.
    Il programma prevede per giovedì e venerdì doppia seduta di allenamento per un totale di 5 ore giornaliere. Il weekend è libero e si riprenderà a lavorare nella mattinata di lunedì 23 LEGGI TUTTO

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    Così il volley muore!

    Olimpia Sbv Galatina esprime totale disaccordo e contrarietà di fronte alla prospettata riapertura degli impianti limitata al 35% della capienza.
    Come club, sin dalle prime avvisaglie della pandemia, abbiamo messo al primo posto la tutela della salute. Dei nostri atleti. Del nostro staff. Del nostro pubblico, talmente ben educato e corretto da farlo sembrare un pubblico teatrale. Oggi, con il procedere della campagna vaccinale e con l’introduzione del green pass, non si comprende perché non si possa tornare ad una partecipazione “normale”, in assoluta sicurezza, all’interno dei Palazzetti. Se il vaccino protegge in misura inferiore al 100% si aggiunga l’obbligo di indossare la mascherina per aumentare ulteriormente la sicurezza. Il rischio zero non esiste e non esisterà mai: il SARS COV-2 è ormai endemico. Io cittadino/a vorrei fare una domanda al CTS ed al Ministro Speranza: “Se ho il vaccino e uso la mascherina, perché non dovrei sentirmi sicuro in un palasport insieme a tutti gli altri tifosi?”.
    È bene si sappia che un taglio degli incassi (tra biglietteria ed abbonamenti) pari al 65% implica, di fatto, la fine della pallavolo a Galatina e altrove, così come l’abbiamo conosciuta.Le ricadute, economiche e sociali, di un simile epilogo non possono sfuggire a chi ha l’onore e l’onere di governare la cosa pubblica. Olimpia Sbv Galatina non ha scopo di lucro, ci consideriamo da sempre al servizio della passione dei nostri tifosi, della gente.
    Chiediamo solo ci sia consentito di tornare a farlo.
    Chiediamo solo che non si perdano migliaia di posti di lavoro nello sport.
    Chiediamo solo che non si depauperi l’enorme ricchezza umana e sociale dello sport di base.
    Chiediamo solo che, mentre le Olimpiadi ci hanno offerto continuamente testimonianze dell’immenso valore dello sport, di tutti gli sport, si diano segnali incontrovertibili di pari dignità.
    Il calcio muove il pil, il volley e gli altri sport forse no, ma siamo certi che desertificare queste discipline sia la strada giusta per l’agognata ripartenza?

    COSÌ IL VOLLEY MUORE. LEGGI TUTTO