consigliato per te

  • in

    Garlasco battezza il 2022 della Videx

    Riparte dalla Lombardia il campionato di Grottazzolina. Un calendario stravolto a ridosso delle feste mette Vecchi e compagni al cospetto della nona forza del girone bianco a distanza di tre settimane dall’ultima gara ufficiale.
    Nessuno stop invece per la Volley 2001 Garlasco che nel giorno di Santo Stefano ha collezionato il secondo successo consecutivo, in esterna ai danni di Brugherio, archiviando il 2021 in ascesa dopo un novembre nero dal punto di vista dei risultati: “Affronteremo una squadra molto fisica, che ha delle buone individualità e viene da un periodo favorevole – ha dichiarato l’assistant coach Mattia Minnoni -. Inoltre il ritorno in campo di un palleggiatore come Di Noia rappresenta sicuramente un innesto importante dal punto di vista della qualità e dell’esperienza, fornendo alla squadra ancor più equilibrio e pericolosità.”
    Rompere il ghiaccio e ritrovare al più presto il ritmo partita perché a distanza di appena tre giorni da una trasferta così impegnativa (esattamente mercoledì 12 gennaio alle 20.30) la Videx sarà di scena al PalaGrotta per il recupero del big match con Pineto. Uno scontro diretto determinante in chiave classifica e soprattutto per definire finalmente il calendario degli ottavi di Coppa Italia in programma il prossimo 19 gennaio: “La notizia del recupero di una gara così cruciale conferisce alla sfida di domenica un’importanza ancora maggiore – ha aggiunto Minnoni – Dovremo ritrovare il giusto smalto e riprendere in mano le redini del nostro percorso per presentarci nel miglior modo possibile a quella partita.”
    Il 2022 parte in quinta marcia nella speranza che le sorprese, quelle meno belle, siano finite qui.

    Articolo precedentePRIMA TRASERTA DEL 2022: A BRESCIA A CACCIA DI PUNTI IMPORTANTIProssimo articoloMercoledì sera Cuneo ospiterà Cantù nel recupero LEGGI TUTTO

  • in

    Rinviata San Donà – Fano in Serie A3 Credem Banca

    Giovedì 6 gennaio 2022Serie A3 Credem Banca: rinvio di San Donà – Fano dell’8 gennaio
    Serie A3 Credem BancaRinviata San Donà di Piave – Fano dell’8 gennaio
    La Lega Pallavolo Serie A comunica il rinvio a data da destinarsi della gara tra Volley Team San Donà di Piave e Vigilar Fano, valida per la 1a giornata di ritorno del Girone Bianco della Serie A3 Credem Banca, in programma sabato 8 gennaio 2022. Si informa che la partita in oggetto è rinviata causa positività al Covid-19 di più di tre atleti della squadra di casa.

    Articolo precedente3ª Giornata (6/1/2022) – Regular Season SuperLega Credem Banca – TABELLINO LEGGI TUTTO

  • in

    Santiago Darraidou è il nuovo allenatore di Aurispa Libellula

    La società Aurispa Libellula Lecce comunica di aver definito il nuovo staff tecnico e, pertanto, l’incarico di primo allenatore sarà affidato a Darraidou Santiago Pedro, affiancato nel ruolo di allenatore in seconda da Vincenzo Barone.

    Si comunica inoltre che, nelle more della definizione dell’iter burocratico, l’allenatore in seconda dirigerà la squadra durante le gare ufficiali.

    Uff. Stampa Aurispa Libellula Lecce LEGGI TUTTO

  • in

    Nel 2022 si riparte da Lecce

    Domenica alle ore 18:00 presso il PalaCalafiore di Reggio Calabria andrà in scena il primo appuntamento del girone di ritorno del campionato di Serie A3 maschile Credem Banca.Il palmesi affronteranno la compagine salentina Aurispa Libellula Lecce allenata dal coach Alessandro Marte. Nel primo incontro stagionale sono stati i nero-verdi ad imporsi per 3-2 in rimonta su un Lecce che ha venduto cara la pelle lottando fino all’ultimo punto. La classifica vede oggi i salentini in prima posizione assieme al Tuscania con 27 punti, seguiti da Casarano a 26 e Palmi a 25. Sarà dunque una partita importante ai fini della corsa ai playoff dove i palmesi, senza averlo mai nascosto da inizio stagione, sperano di poter fare bene.L’attuale situazione Covid in italia certamente preoccupa, con alcune partite rinviate a data da destinarsi anche nel girone blu di A3, ma ad oggi nessun atleta della squadra di casa è risultato positivo.La partita di domenica non rappresenta certamente un dentro o fuori per la corsa alla vetta, ma sarà comunque un esame importante per i ragazzi di Polimeni che finora hanno dimostrato di meritarsi un posto da protagonisti in questa categoria.

    Articolo precedenteTonno Callipo, il trend delle precedenti prime gare dell’anno LEGGI TUTTO

  • in

    Drl, i numeri dell’andata: Mozzato primeggia nella media ponderata

    È tempo di girare la boa di metà campionato. E di “dare i numeri”: in questo senso, abbondano le curiosità e i picchi, a livello statistico, per la Da Rold Logistics Belluno. Vale la pena entrare nel dettaglio. 
    Fra i rinoceronti, il top scorer del girone d’andata è Alessandro Graziani con 181 punti realizzati (in 56 set): 8 in più di Danilo De Santis (a quota 173), mentre a completare il simbolico podio di bomber è il centrale Matteo Mozzato con 138 punti. 
    Graziani primeggia anche negli attacchi vincenti (152). E sempre in attacco, la media ponderata premia Matteo Mozzato (7,88) come miglior centrale, anzi, miglior giocatore dell’intera Serie A3 Credem Banca. Media che, è bene ricordarlo, indicizza tutti i colpi sotto rete. Sia quelli a segno, sia quelli errati: dal colpo perfetto (il cosiddetto “più più”) fino al doppio meno. Tale classifica di rendimento non incorona chi realizza più punti, ma chi incide maggiormente in attacco. E Mozzato è un manifesto di efficienza. 
    Passando alle battute, Graziani è quindicesimo assoluto con ben 16 ace, mentre nella graduatoria dei servizi legati alla media ponderata ci sono tre bellunesi fra i primi otto: Alex Paganin, il solito Mozzato e Matteo Piazzetta. In tema di ricezioni perfette, invece, ha voce in capitolo Gonzalo Martinez: ne ha totalizzate 100 (in 53 parziali) ed è ottavo di tutta la A3. 
    Sul fronte delle statistiche di squadra, la Da Rold Logistics è sesta per punti totali (801) e settima per attacchi vincenti (604). Sono 58, invece, gli ace perfezionati (più di uno in media a parziale) e, a muro, i 139 attacchi avversari rispediti al mittenti consentono al gruppo di Diego Poletto di essere quarto assoluto, dietro a Montecchio, Tuscania e San Donà di Piave.  LEGGI TUTTO

  • in

    Il presidente Massimo Righi tra i dirigenti più graditi

    VOLLEY PALLAVOLO – DEL MONTE SUPERCOPPA. Massimo Righi
    Sondaggio StageUp e IpsosIl presidente della Lega Pallavolo Serie A, Massimo Righi, tra i dirigenti sportivi più graditi
    Il presidente della Lega Pallavolo Serie A Massimo Righi si piazza nuovamente ai vertici della graduatoria dei dirigenti sportivi italiani stilata da StageUp e Ipsos.
    La classifica “Sport Value” premia infatti ogni anno dal 2001 i migliori manager sportivi italiani, differenziandone il livello di notorietà e gradimento, per dare un’idea concreta all’impatto comunicativo e all’efficacia del lavoro svolto.
    Nel campo della “notorietà” dominano dirigenti dei club calcistici, eccezion fatta per la Sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali: il suo operato in poco più di nove mesi e il grande successo dello sport italiano a Tokyo2020 le sono valse una fama superiore al presidente del CONI Giovanni Malagò (48%), al presidente della Federcalcio Gabriele Gravina (47%) e ad altri volti noti del mondo del calcio.
    La componente dominante della classifica per gradimento è tutt’altro che calcistica: in vetta ritroviamo la stessa Vezzali con un’approvazione del 75% dei votanti, mentre si contendono il secondo gradino del podio il presidente e amministratore delegato della Formula 1 Stefano Domenicali e il presidente della Federtennis Angelo Binaghi, con percentuali attorno al 70%. Pochi punti sotto seguono Umberto Gandini, presidente della Lega Basket e Massimo Righi, presidente della Lega Pallavolo Serie A, che riceve una valutazione positiva dal 65% degli appassionati allo sport.
    Le parole del presidente di StageUp Giovanni Palazzi sottolineano “il forte apprezzamento dei dirigenti degli sport non calcistici che, pur avendo una minore esposizione mediatica, vengono apprezzati per un lavoro efficace e di qualità”, a testimonianza di come il grande lavoro svolto dal presidente Righi e dalla Lega Pallavolo Serie A, coadiuvato dalla collaborazione tra le squadre appartenenti al consorzio, siano ormai ovunque riconosciuti come modello di riferimento. LEGGI TUTTO

  • in

    Tinet le statistiche dell’andata specchio di un girone entusiasmante

    I numeri possono essere interpretabili ed, a volte, ingannevoli. Leggendo però i dati statistici raccolti in questo primo scorcio di Girone Bianco della Serie A3 Credem Banca si può ben capire quali siano stati i punti di forza della Tinet Prata di Pordenone. I cardini di un meccanismo ben oliato che ha portato i gialloblu di Coach Dante Boninfante ad infilare in questa parte di stagione nove successi consecutivi.
    I DATI DI SQUADRA – 29 i punti messi in cascina dai Passerotti in questo girone d’andata, frutto di 10 vittorie e 3 sconfitte. E’ il migliore inizio di stagione da quando Prata calca i taraflex della Serie A. La Tinet è la squadra che ha realizzato più punti (836) anche se, ad onore del vero può contare su una gara disputata in più rispetto ad altri competitor. E’ settima in graduatoria per punti in attacco (603), ma nettamente prima per punti ottenuti in battuta (107). Questo dato la pone come la squadra più prolifica dell’intera Serie A (incluse Superlega ed A2) ex equo con la Pallavolo Padova. Bene anche i muri vincenti (126) che pongono i ragazzi di Boninfante in quinta posizione assoluta. Posizione che scala di un posto in avanti (quarta) se si considerano il numero di muri effettuati in rapporto ai set giocati.
    LE PRESTAZIONI INDIVIDUALI – L’ottimo livello di gioco permette anche agli atleti di eccellere nelle classifiche individuali, esaltando i propri punti di forza. Doppio alloro per Luca Porro che risulta primeggiare sia nella classifica dei più prolifici battitori (con 42 punti diretti conquistati) che nella classifica che tiene conto degli indici di riferimento per gli schiacciatori ricevitori. Dalla battuta arrivano soddisfazioni anche per Mattia Boninfante (6° nella classifica assoluta) e Alberto Baldazzi (10°). Soddisfazione anche per i nostri centraloni che dopo un avvio di campionato per forza di cose diesel, si sono imposti sul proscenio agonistico. Nicolò Katalan è il quarto centrale assoluto per rendimento complessivo ed è sesto nella classifica dei muri punti realizzati, inseguito a distanza di un muro vincente (39 a 38) da Capitan Matteo Bortolozzo.Bene anche gli schiacciatori con Zlatan Yordanov sesto e Alberto Baldazzi ottavo nella speciale classifica che valuta l’efficienza in attacco. Quindi non solo la capacità di mettere a terra la palla, ma anche di leggere le sistuazioni e gestire i palloni evitando sanguinosi errori diretti.
    Ma ragazzi e staff non si crogiolano sugli allori. Il team di lavoro di Dante Boninfante ha già analizzato criticità  e lati positivi del girone d’andata e vuole lavorare per migliorare ancora di più gli indicatori, soprattutto in specifiche situazioni.
    L’intenzione è di farlo già domenica nella impegnativa trasferta di domenica a Macerata, che potrà mettere in campo un opposto lussuoso per la categoria (Giannotti) e anche un organico completo che, non a caso, è stato uno dei pochi a stoppare la corsa della Tinet negli ultimi mesi del 2021
    UFFICIO STAMPA – Mauro Rossato – press@volleyprata.it – 347.6853170
    CREDIT FOTOGRAFICO – Franco Moret LEGGI TUTTO

  • in

    Presente e futuro, obiettivi e cambiamenti nell’intervista al DT Danilo Durand

    Si è concluso il girone di andata del campionato Serie A3 Credem Banca con quello di ritorno che partirà sabato 8 gennaio sul campo della Geetit Bologna mentre i campionati giovanili (in pausa fino al 23 gennaio) e di categoria sono in pieno fermento. È il momento quindi di fare il punto su quello che succede in casa Diavoli Rosa e capire quali sono le novità e le evoluzioni della stagione insieme al Direttore Tecnico Danilo Durand.
    Danilo qual è il bilancio di questa prima parte della stagione?Sicuramente dal punto di vista dei risultati è un bilancio a due facce. Quella ottima ed in splendida salute del settore giovanile che ci vede al comando con le squadre della collaborazione con Powervolley  in tutti i campionati under, con anche le seconde squadre che stanno facendo molto bene, passando per i campionati di categoria di Serie C e B che affrontiamo coi gruppi giovanili. In serie C schieriamo una rosa prevalentemente composta da ragazzi del 2006, ed è un campionato che sta andando oltre ogni più rosea previsione, e la stessa serie B, fatta di ragazzi di Under 17 e Under 19, sta facendo molto bene. Grande soddisfazione arriva anche dal settore femminile che al primo anno registra già quasi 100 atlete tesserate, essendo così riusciti a colmare un vuoto che a Brugherio c’era da anni. 
    Fin qui tutto molto bello. La negativa qual è? Sicuramente la serie A3 che ha disputato un girone d’andata deficitario.
    Serie A. Aiutaci a capire, cosa succede?Questa estate abbiamo deciso di allestire, come da nostra storia, una squadra composta prevalentemente da nostri giovani inserendo però giocatori d’esperienza in ruoli chiave, soprattutto in quello dell’opposto. Da qui la scelta di affidarci a Calarco che la passata stagione aveva vinto il campionato di A3 con Grottazzolina. 
    E perché è andato via? La sua situazione è risultata essere molto problematica perchè dal punto di vista fisico non ha recuperato nei tempi sperati e questo ha condizionato tantissimo sia i risultati sia la struttura del gioco. Non essendo un giocatore che poteva darci quello che gli era richiesto abbiamo rescisso il contratto. Ne è seguita la rottura anche col palleggiatore Di Marco, col quale ci sono stati problemi di inserimento, il via libera a Frattini a Cantù in A2 e a questo si aggiungono una serie di difficoltà che non potevamo prevedere.
    Parli degli infortuni?Sì, diversi e non di veloce soluzione purtroppo. Parlo della malattia di Biffi, che l’ha costretto ad un mese e mezzo di ospedale ed un decorso ancora molto lungo, dell’infortunio a Federico Compagnoni, una frattura da stress al piede che lo tiene tuttora lontano dal campo, e una tendinite che ha bloccato per sette settimane Chiloiro dopo la prima gara, in cui tra l’altro aveva fatto molto bene.
    Situazione molto complicata da gestire. Come si è mossa la società per far fronte a questa precarietà?Come società abbiamo provato ad intervenire sul mercato, soprattutto per il ruolo dell’opposto, ma non c’erano giocatori italiani per noi interessanti, rapportati a quello che è il nostro progetto. Dove invece c’è stata la possibilità l’abbiamo subito colta, vedi l’arrivo in prima squadra del palleggiatore Regattieri, un 2000, nostra conoscenza già dai tempi delle giovanili, che a Yaka aveva fatto molto bene. 
    Per quello che sono i Diavoli Rosa non è solo una questione di opportunità del mercato, dietro ogni decisione c’è una visione molto più ampia. È così? Ce la racconti?Sì è vero. Al momento, a parte lo straniero Mitkov e Regattieri, abbiamo una squadra composta tutta da nostri giovani ed è su questa strada che si concentreranno gli sforzi della nostra società da qui alla fine della stagione. Abbiamo deciso di investire e puntare ancora di più sul nostro settore giovanile, ad oggi infatti per gli allenamenti della Serie A si alternano 18 atleti, tutti provenienti dalle squadre del nostro vivaio. 
    Una squadra giovane, affiancata da atleti ancora più giovani. Non è una situazione un pò limite?È una situazione che abbiamo sperimento negli anni, mi viene in mente l’ultimo anno in B1, pur essendo retrocessi, abbiamo fatto esordire giocatori molto giovani come Maiocchi, Romanò, Frattini, Santambrogio, tutti atleti che oggi troviamo nei campionati di Serie A2 e Superlega. 
    L’anno scorso però abbiamo disputato la finale play-off per la promozione in A2, quest’anno ultimi in classifica. Può essere difficile da comprendere dall’esterno, non credi? Per noi questi alti e bassi sono fisiologici anzi, investire sui giovani significa proprio questo, assumersi il rischio pensando prima di tutto al bene e al meglio dei tuoi atleti. 
    Spiegaci meglio…. Ci sono anni in cui raccogli, ed è quello che è successo l’anno scorso con l’esplosione dei nostri giovani come Raffa e Santambrogio che oggi sono in A2, ma dello stesso Teja, proveniente dalle giovanili Powervolley, sul quale abbiamo lavorato per due anni e che oggi ha scelto la carriera universitaria, che ben si è incastrata con le scelte di mercato, vedi Breuning, ci sono altri anni invece, come questo, in cui devi seminare. 
    Trasuda come sempre passione dalle tue parole. Ci credi molto, vero?Sì, tutta la società ci crede molto. Per esperienza posso dire che tutti i ragazzi che gravitano oggi nella nostra Serie A3 in futuro giocheranno nei massimi campionati. In questa ottica mi spiace molto che non possiamo valorizzare ancora di più alcuni nostri giocatori.
    In che senso?Giocatori come Barotto e Carpita, solo per citarne due, atleti di Under 17 e nel giro delle nazionali juniores, per via di una regola obsoleta non possono giocare in Serie A3. È sconcertante questo visto che la federazione, giustamente, proclama continuamente l’importanza del lavoro sui giovani, poi però nei fatti non ci permette di farlo.
    Adesso uno dei passaggi più difficili da annunciare in questa intervista. 
    Sei da sempre il volto della prima squadra dei Diavoli Rosa. Hai però deciso di fare un passo indietro smettendo i panni di head coach. Sarà una notizia difficile da metabolizzare per tutti, dai tifosi, agli atleti e a tutti quelli che conoscono la nostra realtà e cosa tu rappresenti…Sì purtroppo, per ora, lascio la panchina della serie A. Visto l’investimento che vogliamo fare sui nostri giovani, affidare la prima squadra agli allenatori di punta del nostro settore giovanile come Daniele Morato e Moreno Traviglia, che già mi faceva da secondo, è la naturale conclusione del nostro ragionamento. Se l’idea è quella di coinvolgere il maggior numero possibile di ragazzi validi, sviluppando un programma che va dall’under 15 in su, e strutturare un lavoro incentrato sulla crescita individuale del singolo ragazzo, è giusto affidare a loro due, che già ci lavorano quotidianamente, questo incarico.
    È importante però spiegare che non si tratta di una scelta funzionale alla situazione classifica e ai risultati, non stai abbandonando la serie A. Assolutamente no. È per il momento un passo indietro. Non sarò il primo allenatore, sarò più un supervisore, ma la mia presenza rimane costante negli allenamenti della serie A  e poco cambia a livello di cura e attenzione di tutte le nostre squadre.
    Convinto di questa scelta? È ovviamente una decisione molto sofferta, ma proprio perché sono convinto della bontà di questo progetto non ho rimpianti. 
    Giocatori, società, staff tecnico. Viaggiamo tutti nella stessa direzione? Viaggiare tutti nella stessa direzione è la forza della nostra società. Nel contesto serie A gli obiettivi sono sempre stati molto chiari ed i ragazzi stanno lavorando in questa direzione in sintonia con lo staff.
    Non pesa l’assenza di risultati? Certo, come si fa a nasconderlo. I risultati mancano a tutti, sono quelli che danno carica e morale, ma sono però una piccola parte. L’importante è che i ragazzi siano coscienti, e lo sono, di quello che stiamo facendo con loro e che immaginiamo per loro. 
    E ai nostri tifosi basterà questo? Nessuno meglio dei nostri tifosi sa quanta passione e serietà mettiamo in quello che facciamo. Noi siamo fortunati ad averli, non è un caso se per tutti è un piacere venire a giocare da noi perchè sanno che ambiente troveranno. Nonostante le difficoltà siamo sempre tra i pubblici più numerosi ed entusiasti della Serie A3. 
    Una fedeltà da ripagare, non credi? La promessa per loro è che i nostri giovani daranno il meglio e faranno di tutto per offrire loro prestazioni all’altezza di questo campionato. E poi i nostri tifosi di questi giovani, come accaduto in passato per Maiocchi, Romanò, Raffa, Santambrogio, Frattini, Baratti e tanti altri, potranno un giorno dire, io quel ragazzo l’ho visto giocare a Brugherio.
    In sincerità, rifaresti tutto allo stesso modo? Assolutamente sì. Direi che se l’obiettivo primario era investire sui nostri giovani, adesso più che mai, visto che ne coinvolgiamo tanti altri, lo stiamo ampiamente raggiungendo. 
    Cosa ci aspettiamo da qui alla fine? Sicuramente di continuare a livello giovanile come stiamo andando per raggiungere le finali provinciali e regionali in tutte le categorie e qualificarci alle fasi nazionali, far fare esperienza in serie C, D e B, campionati ai quali stiamo partecipando con grande soddisfazione. Siamo certi che i frutti di questo lavoro, che stiamo portando avanti incessantemente coi nostri giovani, si continueranno a vedere.
    Passato e presente. Concludiamo questa intervista con uno sguardo al futuro.  Quale sarà la nostra dimensione? Serie B, Serie A? La nostra storia ci dice che la prima squadra dipende dall’andamento del nostro settore giovanile. Siamo passati in Serie B con atleti del nostro settore giovanile, abbiamo conquistato la promozione in Serie A con atleti del nostro vivaio e con la maggior parte di quegli stessi atleti abbiamo sfiorato l’anno scorso la promozione in Serie A2. Negli anni, a seconda della qualità che riusciamo a dare ai nostri giovani, ci si è palesata la strada da seguire. C’è però un atavico problema.
    La nostra casa? Esattamente. Un posto tutto nostro, problema che non è stato ancora risolto, dove poter non solo giocare ma crescere, penso ad esempio allo sviluppo del settore femminile che molto dipenderà da questo, e assestarci nelle categorie superiori. 

    Foto di Martina MarzellaPaola Monaco- Ufficio Stampa Pallavolo Diavoli Rosa LEGGI TUTTO