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    Lecce condanna la SIECO alla prima sconfitta casalinga. Un 2-3 che vale comunque un punto

    Le premesse non erano delle migliori con molti dei ragazzi non al meglio della condizione. Arriva la prima sconfitta casalinga per la squadra di Coach Nunzio Lanci che ottiene comunque l’ennesimo risultato utile a far punti. Dopo l’addio di Dall’Agnol si rivede ad Ortona Edgardo Ceccoli che già da tempo collaborava durante gli allenamenti. Arruolato e disponibile già dalla sfida odierna, Ceccoli, schiacciatore pescarese, era già stato uno degli Impavidi in A2 per tre stagioni dal 2014 al 2017.  Una Sieco che al contrario degli ospiti è risultata più scostante e disordinata soprattutto per quanto riguarda la fase di copertura e contrattacco. Sebbene si sia visto un migliore rapporto tra servizi errati ed ace realizzati i ragazzi di Coach Lanci non sono riusciti a gestire le azioni più lunghe quando alla fine erano proprio i leccesi a mettere a terra il pallone decisivo. Una Sieco che illude i propri tifosi per una buona metà del primo set ma che si spegne all’improvviso rendendo di contro gli ospiti della Libellula più brillanti. Un primo parziale perso quasi inaspettatamente che ha dato vigore agli avversari che dilagano nel secondo giocando nettamente meglio nel secondo set. Il gioco si fa più equilibrato nel terzo parziale ma una Impavida più solida riesce a riaprire i giochi. La voglia di recuperare è tanta ma il quarto set vede gli ospiti partire meglio: la Sieco deve rincorrere. Bertoli, Marshall e Bulfon salgono in cattedra e regalano il pareggio alla Sieco. Gli ospiti si scuotono  e staccano la Sieco 9-12. Spinta dall’orgoglio i ragazzi di Coach Lanci arrivano fino al 13-14. Bertoli ha tra le mani una palla sporca che potrebbe valere il 14-14 ma il suo attacco non può essere efficace. Lecce difende e riscostruisce mettendo a terra la palla della gara.

    PRIMO SET. Nunzio Lanci parte con il sestetto base: Ferrato palleggiatore e Bulfon opposto. Arienti e Iorno al centro con Capitan Marshall e Bertoli Schiacciatori. Libero Benedicenti.

    Aurispa Libellula Lecce risponde schierando Tulone in regia e l’opposto Vaskelis, i centrali Fortes e Agrusti, i martelli Mazzone e Ferrini, con Morciano libero.

    Il primo servizio è di Matteo Bertoli così come il primo punto, ottenuto in pipe. Poi lo stesso sbaglia il servizio 1-1. Anche Vaskelis sbaglia il servizio 3-2. Sportivamente Mazzone ammette il tocco, non c’è bisogno del check 5-4. Punto Break per mano di Bertoli 6-4.

    Il muro di Bulfon vale l’8-6. La pipe di Marshall costringe Coach Bua a chiedere il primo tempo di questa partita 9-6. Errore dai nove metri anche per Mazzone 10-7. Fuori l’attacco al centro di Iorno 10-9. Attacca fuori lo schiacciatore ospite e perde una ghiotta occasione per il punto break 19-19. Punto break che arriva poi con Ferrini che trova spazio tra le mani del muro ortonese 19-21. L’ultimo punto è di Lecce che vince il set.

    Il SECONDO SET parte con l’errore al servizio di Mazzone 1-0. Bertoli Chiude bene il colpo 3-2. Ace di Ferrini 3-4. Non riesce il recupero a Bulfon, che rimane spiazzato e la palla cade a terra 3-6. Out il servizio di Ferrini 4-6. Fuori la diagonale di Mazzone 6-7. Fuori anche l’attacco di Bulfon 6-9. Bertoli murato da Vaskelis 7-11. Buon muro solitario di Marshall 11-14. Ancora un Ace per Ferrini 11-16. Marshall è fermato da un solido muro a tre 12-19. Ace per Bulfon 14-19. Vaskelis la tira forte, la palla non è difendibile 16-22. Ferrato sbaglia il suo turno al servizio 17-23. Invasione di Iorno 18-24. Muro di Bulfon 21-24. Fuori il muro di Marshal, Lecce prende il primo punto in palio 21-25.

    TERZO SET che si apre con il punto di Ferrini 0-1. Marshall trova il mani-fuori 1-1. Fischiata un invasione alla SIECO 1-2. Arienti trova il pallonetto del 5-2. Ancora invasione per la Sieco 5-4. Buon punto per Ferrato 7-4. Invasione, questa volta fischiata a Lecce 11-7. Marshall tiene duro e la sua pipe vale il 12-9. Ferrini batte fuori 16-12. Iorno ammette il tocco 17-16. Ace fortunoso di Tulone che trova la complicità della rete 17-17. Bertoli non riesce a raddrizzare una palla difficile 18-19. La rete decide di aiutare anche la SIECO e ne approfitta Bertoli 20-19. Poi il muro di Marshall 21-19. Buona la parallela trovata da Marshall 22-20. Doppio Marshall la Sieco può riaprire i giochi 24-21. Bulfon sbaglia il servizio 24-22. Ferrini sbaglia dai nove metri e regala il 25-22 ad Ortona.

    QUARTO SET. Si parte in equilibrio 2-2. Invasione per Arienti 2-3. Errore di Ferrini al servizio 5-4. Va fuori il muro di Ortona 5-6. Mazzone sfiora a muro l’attacco di Bulfon 7-8. Mani e fuori di Bulfon 9-10. Arienti trova una palla di ritorno e schiaccia il 10-10. Marshall murato 10-12. Muro di Arienti 12-12. Errore del palleggiatore ospite che non si intende con il suo centrale 14-12.
    Bulfon attacca un pallone difficile come può, per fortuna il muro spedisce fuori 16-14. Muro solitario di Bertoli 17-14. Pollicino entra per il servizio ma sbaglia 19-17. Marshall rompe il muro 20-17. Va direttamente fuori l’attacco di Vaskelis 22-18. Out il servizio di Pepe 24-20. L’arbitro chiede l’aiuto del VAR, la palla è dentro e la SIECO raddrizza una gara che sembrava perduta e va al tie-break.

    QUINTO SET. Bertoli è al servizio ma il primo punto è degli avversari 0-1. Bulfon pareggia 1-1. Ace di Bulfon 3-2. Marshall esibisce un buon muro 4-2. Non tiene il muro di Ortona 4-4. Pepe sbaglia il servizio 6-5. Lecce ricostruisce e passa in vantaggio 6-7. Agrusti ferma la pipe di Marshall e si cambia campo sul 6-8. Tulone serve sulla rete 7-8. Bulfon mantiene vivo il set 8-9. Vaskelis ammette il tocco a muro 9-10. Invasione fischiata a Bulfon 9-11. Il pallonetto di Bulfon si spegne sul muro 9-13. Marshall 10-13. Sempre Marshall 12-13. Bulfon serve lungo 12-14. Marshall 13-14. Ferrini  chiude 13-15.

    Coach Nunzio Lanci: «Bene il cambio palla ma male il contrattacco. Dispiace non aver concretizzato la rimonta. C’è di sicuro da migliorare la fase di difesa e contrattacco e soprattutto dobbiamo imparare a sacrificarci. Gli acciacchi non sono un alibi sul quale appellarsi, dobbiamo cambiare il nostro atteggiamento»

    Leonardo Ferrato: «C’è da fare i complimenti all’avversario. Questa è una gara che conferma il fatto che questa Serie A3 è di alto livello. Per vincere le gare bisogna andare in campo e dare il massimo e questa sera, questo aspetto è mancato. Ultimamente facciamo fatica in fase di break. Dobbiamo quindi sistemare un po’ di cose ma tempo e presupposti per farlo ci sono tutti».

     
    Sieco Service Impavida Ortona: Vindice (L) n.e., Ceccoli, Bertoli 18, Benedicenti (L) 69% pos 42% perf, Iorno 3, Marshall 24, Di Tullio n.e., Bulfon 22, Arienti 5, Ferrato 4, Pollicino, Palmigiani n.e., E.Lanci n.e. Allenatore: Nunzio Lanci. Vice: Luca Di Pietro.

    Aurispa Libellula Lecce: Mazzone 12, Morciano (L) pos 69% perf 31%, Ferrini 21, Tulone 1, Ciardo, Vaskelis 36, Fortes n.e., Giacomini 1, Del Campo, Pepe 3, Giaffreda (L), Agrusti 9. Allenatore: Bua Giuseppe. Vice: Bramato Luca.

    SIECO SERVICE IMPAVIDA ORTONA – AURISPA LIBELLULA LECCE ( 22-25/ 21-25/ 25-22 / 25-20 / 13-15)
     
    Durata Set: 27’ / 28’ / 31’ / 29’ / 22’
    Durata Complessiva: 2h 17’
     
    Muri Punto: Ortona 10 / Lecce 11
    Aces: Ortona 3 / Lecce 6

    Percentuali Attacco: Ortona 46% / Lecce 44%
    Percentuali Ricezione: Ortona 31% perf. 54% pos. / Lecce 36% perf 67% pos LEGGI TUTTO

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    Riscatto biancorosso al PalaFlorio: 3-0 al Volley Marcianise e secondo posto nel girone Blu

    Il Gruppo Stamplast M2G Green Bari torna al successo nel girone Blu. Gli uomini di coach Spinelli superano l’ostacolo Marcianise in tre set (25-20, 25-20, 25-16) e, protagonisti di una bella prestazione corale dinanzi al proprio pubblico, trovano l’immediato riscatto dopo la sconfitta rimediata undici giorni fa al PalaCatania.I tre punti conquistati in serata valgono il quinto successo stagionale ed il secondo posto in classifica, a -4 dalla vetta occupata dalla Farmitalia di capitan Fabroni.Tra le fila biancorosse degne di nota le prove di Ferenciac, eletto MVP dell’incontro con 11 sigilli a referto, dell’inarrestabile Paoletti (14 punti e 54% in attacco) e del libero Rinaldi, che ha lasciato il segno nel match con difese da applausi ed il 78% di positività in ricezione.
    SESTETTI DI PARTENZACoach Spinelli si affida alla diagonale palleggiatore-opposto formata da Parisi e Paoletti, agli schiacciatori Wojcik e Ferenciac, ai centrali Persoglia e Giorgio e, per concludere, a Rinaldi nel ruolo di libero.Mister Pacecchi risponde con Libraro A. in cabina di regia, Lucarelli opposto, Libraro E. e Ruiz in posto 4, Vetrano e Orlando al centro e, infine, con Vacchiano al comando delle operazioni difensive.
    LA CRONACA DEL MATCHNel primo set le due squadre si affrontano a viso aperto e senza esclusione di colpi sino al momentaneo 14-13, quando il tandem Paoletti-Ferenciac rompe gli indugi e sigla l’importante allungo biancorosso (16-13). I tentativi di rimonta avversari guidati da Lucarelli sono prontamente respinti da Parisi al servizio (suo l’ace del 20-16) e da Persoglia a muro (21-18, chiusura su Ruiz). Ci pensa Paoletti a lanciare i titoli di coda del game (23-20), che termina 25-20 dopo l’errore in fase di ricostruzione commesso dai campani.Al ritorno in campo, il Gruppo Stamplast M2G Green continua a brillare a muro con il solito Paoletti (7-7, chiusura su Enrico Libraro) e con Giorgio (10-8, decisivo sull’attacco di Ruiz). Le grandi difese di Rinaldi e le sassate vincenti del capitano biancorosso lanciano la fuga dei baresi (19-15), che riescono a seminare gli avversari con un Ferenciac in grande spolvero (22-16). A completare l’opera ci pensa Wojcik che, autore di una diagonale imprendibile, chiude i conti sul 25-20 e regala ai suoi il doppio vantaggio nel computo set.Nel terzo atto dell’incontro, alla timida reazione dei campani (2-5) fa seguito il nuovo exploit biancorosso, suggellato da un grande muro di Persoglia su Enrico Libraro (12-6). Il Gruppo Stamplast M2G Green continua a dominare la contesa nella parte centrale del set e viaggia a vele spiegate verso la conquista dell’intera posta in palio (21-13, a segno anche Vincenzo Petruzzelli). È il primo tempo vincente di Persoglia a far calar il sipario sul match (25-16) e a dare il via ai festeggiamenti per il quinto successo ottenuto nelle prime sette gare di campionato.
    IL TABELLINO DEL MATCH
    GRUPPO STAMPLAST M2G GREEN BARI 3-0 VOLLEY MARCIANISE(25-20, 25-20, 25-16)
    GRUPPO STAMPLAST M2G GREEN BARI: Parisi 2, Paoletti 14, Ferenciac 11, Wojcik 12, Persoglia 5, Giorgio 5, Rinaldi (L) pos 78%, Martinelli, Petruzzelli V. 1, Ciavarella, Ciccolella, Petruzzelli F., Deserio, Marrone (L2).All. Beppe Spinelli – vice all. Francesco ValenteNote: errori al servizio 10, aces 4, ricezione pos 53% – prf 27%, attacco 53%, muri vincenti 7.
    VOLLEY MARCIANISE: Libraro A. 0, Lucarelli 17, Libraro E. 4, Ruiz 6, Orlando 5, Vetrano 7, Vacchiano (L1) pos 62%, Bonina, Bizzarro (L2), De Luca, De Prisco, Siciliano, Cucino, Leone 1.All. Michele Pacecchi – vice all. Massimiliano CuccinielloNote: errori al servizio 12, aces 2, ricezione pos 56% – prf 25%, attacco 42%, muri vincenti 6.
    Arbitri: Pierpaolo Di Bari e Marco Colucci
    Durata set: 30’, 24’, 26’. LEGGI TUTTO

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    Farmitalia Saturnia, colpo d’autore ad Aversa: testa della classifica sempre più salda

    Una prova di qualità straordinaria, condita da una pallavolo bella in tutti i fondamentali e da un carattere da prima della classe. Il sesto successo consecutivo per la Farmitalia Saturnia arriva su uno dei campi più difficili del campionato di Serie A3 Credem Banca 2022/2033, quello dell’Aversa. Un 3-0 (25-19, 25-20, 25-16) che non lascia adito ad alcuna recriminazione ed è inappellabile.
    Gli uomini di Kantor approcciano alla partita, molto attesa alla vigilia, in modo imponente e senza sbavature sin dai primi punti e senza concedere mai nulla. I numeri danno la portata di una vittoria dove l’efficienza dei fondamentali cresce set dopo set con la ricezione che si attesta al 61% di positività finale, il 47% in attacco, 6 muri punto, 12 servizi vincenti contro l’unico messo a segno dai campani nel secondo parziale. Adesso non bisogna abbassare la guardia. Nel prossimo weekend si renderà visita al Marcianise, penultimo in classifica, con lo stesso atteggiamento profuso oggi ad Aversa. Top scorer tra gli etnei lo schiacciatore Piervito Disabato che ha concluso con un eccellente 58% in attacco.
    MIX ZONE. Il presidente Luigi Pulvirenti esalta la prova dei ragazzi di Kantor. “Una vittoria da grande squadra – commenta – giocando una pallavolo concreta e bella da vedere in tutti i fondamentali. Voglio fare i complimenti allo staff tecnico e ai ragazzi per essere riusciti a maturare la mentalità da squadra che entra in campo per vincere, per la serietà del lavoro svolto ogni giorno in palestra che è l’ingrediente più importante di questo momento positivo”. Il futuro va vissuto partita dopo partita senza abbassare la guardia: “Dobbiamo continuare in questo modo, perché il campionato è lungo, difficile, pieno di insidie a partire dalla trasferta di Marcianise contro una squadra difficile da affrontare, soprattutto in casa da loro. Ci godiamo la vetta ma siamo solo alla settima giornata, il futuro del campionato è tutto da scrivere.  Conserviamo questo atteggiamento positivo”.
    LA CRONACA. Formazione tipo per la Farmitalia Saturnia: Fabroni in regia, Casaro in diagonale; Frumuselu e Jeroncic al centro; Zappoli e Disabato di banda; Zito libero. Il primo break è sigillato sull’8-4. Sarà dai nove metri dove la squadra etnea inciderà con cinque battute vincenti solo nel primo set. Aversa non riesce ad opporsi con la ricezione che soffre e non poco (solo l’8 il dato delle palle perfette).
    Frumuselu contribuisce a dare qualità alla correlazione muro-difesa (altri tre muri punto in cassaforte). Disabato in attacco è puntualissimo. Andrea Argenta e Liutskanov ci provano, ma non basta. Il 18-11 è servito. Il 22-15 porta la firma di Jeroncic che ferma Marra. Aversa non riesce a rientrare. L’errore in battuta vale il 25-19.
    Nel secondo parziale ti attendi la reazione di Aversa che non arriva. La Farmitalia impone il suo ritmo sin dal primo punto. Fabroni forza il gioco, rendendo tutti protagonisti. L’opposto Casaro a muro firma il primo break (6-3) e si ripete con un lungolinea da posto quattro (11-8).  Enrico Zappoli sempre incisivo proietta la Saturnia sul 18-13. Il secondo time-out di Aversa non cambia la storia della partita (13-19). Zappoli fa male anche dalla linea dei 9 metri, il solco si allarga (23-16). Disabato serve il bis per completare l’opera anche nel secondo set contribuendo anche a portare la percentuale in attacco complessiva al 58% solo nel secondo set. Due errori consecutivi di Aversa consegnano il primo distacco importante del terzo set (12-8), dopo un parziale risveglio di Aversa che aveva tenuto sino all’8-7. Zappoli, da posto 4, ci prende gusto (20-14) e dai nove metri con i campani, ormai fuori giri, firma la vittoria in 76 minuti di gioco.
    Il TABELLINO
    Wow Green House Aversa – Farmitalia Saturnia 0-3
    Wow Green House Aversa: Pistolesi 1, Lyutskanov 17, Marra 2, Argenta 15, Gasparini 2, Pasquali 5, Fortunato (L), Iannaccone 0, Barretta 1, Diana 0, Ricci Maccarini 0. N.E. Di Meo, Gatto, Pietronorio. All. Falabella.
    Farmitalia Saturnia: Fabroni 0, Zappoli Guarienti 9, Jeroncic 7, Casaro 14, Disabato 16, Frumuselu 6, Fichera 0, Zito (L). N.E. Maccarrone, Battaglia, Tasholli, Nicotra, Smiriglia. All. Kantor.
    ARBITRI: Adamo, e Merli.
    Set: 19-25, 20-25, 16-25. LEGGI TUTTO

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    Il Sabaudia cede (3-2) a Sorrento. Pontini a punti per la quinta volta consecutiva su 7 match

    SABAUDIA – Il Sabaudia Pallavolo lotta per quasi due ore e mezza sul campo del Sorrento e cede solo al tie-break al termine di una vera e propria battaglia valida per la settima giornata del campionato di pallavolo maschile di serie A3. Alla vigilia il match era tra le due formazioni che erano arrivate più volte al quinto set: quattro volte il Sabaudia nelle prime sette partite e quattro volte nelle prime sei per il Sorrento. Con questo risultato il Sabaudia va a punti per la sesta volta consecutiva in stagione e sale a quota undici punti, al settimo posto della graduatoria del raggruppamento blu.
    «Anche questa volta i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano, con i nostri errori senza dubbio, ma soprattutto con il nostro carattere che riusciamo sempre a mettere in campo – taglia corto coach Marco Saccucci – il primo set lo abbiamo perso ma è stato ben giocato, nel secondo siamo riusciti a sistemare un paio di situazioni in muro-difesa e siamo riusciti a portarcelo a casa. Purtroppo il terzo set è stato viziato da 9 errori al servizio, poi nel quarto set eravamo sopra anche di 4-5 punti, ma alla fine abbiamo dovuto anche annullare un match point per il Sorrento. Nel quinto set punto su punto con il rammarico che è la terza volta che perdiamo un tiebreak per soli due punti. Siamo sicuramente amareggiati per la sconfitta, ma continuiamo ad andare a punti da cinque gare di fila e questo è senza dubbio un segnale di squadra forte». Con il Sorrento il Sabaudia è stata protagonista a muro e ha lottato su tutti i palloni.
    «Per noi è stata una settimana molto lunga se pensiamo che abbiamo anche giocato il recupero giovedì scorso ma posso dire che abbiamo preso punti importanti – spiega Luciano Zornetta, martello del Sabaudia autore di 24 punti – Sapevamo bene che il Sorrento è una squadra che in casa ha un valore aggiunto dato da un tifo molto presente: ora dobbiamo riposarci poi continueremo ad allenarci con la giusta intensità per preparare la prossima partita in casa».
    Il Sabaudia ha rincorso (8-5 e 16-13) la formazione campana che però non ha concesso ai pontini di recuperare lo svantaggio (21-16) prima di cedere 25-21 dopo 27 minuti di battaglia. Nel secondo spicchio di partita però Schettino e compagni sono riusciti a prendersi il set (20-25) dopo quasi mezzora con il Sabaudia praticamente sempre avanti (14-16 e 16-21). Il Sorrento la spunta nel terzo (25-20 in 30 minuti) man il Sabaudia risponde presente nel quarto (24-26) chiuso ai vantaggi in 33 minuti. Il tie-break è stato combattutissimo e durato praticamente quanto un set normale (ben 26 minuti) con il Sabaudia che cede solo in extremis con il 15-13 che chiude i conti.
    «Siamo usciti da un campo complicato con un punticino che comunque non fa male, si tratta dell’ennesimo quinto set che non riusciamo a concretizzare e per questo possiamo anche considerare persi questi questi punti – aggiunge Gabriele Tognoni, centrale del Sabaudia a referto con 12 punti di cui tre a muro – la gara è stata un’altalena tra cose fatte molto bene ed errori che evidentemente sono evitabili, ora dobbiamo tornare in palestra e continuare ad allenarci perché la strada è quella giusta. Abbiamo fatto una buona prestazione a muro con 13 punti a muro ma abbiamo anche pagato qualche errore di troppo al servizio: il lavoro sul muro e difesa si vede, anche le coperture, dovremo essere più bravi a concretizzare le opportunità che ci creiamo».
    Shedirpharma Sorrento – Sabaudia Pallavolo 3-2 Shedirpharma Sorrento: Aprea 2, Cuminetti 14, Buzzi 5, Albergati 24, Starace 11, Remo 8, Pontecorvo (L), Donati (L), Piedepalumbo 1, Gargiulo 0, Maretti 7. N.E. Grimaldi, Imperatore. All. Esposito.Sabaudia Pallavolo: Schettino 2, Zornetta 24, De Vito 6, Rossato 13, De Paola 14, Tognoni 12, Rondoni (L), Mastracci 0, Malvestiti 5. N.E. Meglio, Catinelli, Molinari. All. Saccucci.ARBITRI: Palumbo, De Sensi.Parziali: 25-21, 20-25, 25-20, 24-26, 15-13Durata set: 27′, 28′, 30′, 33′, 26′; tot: 144′. LEGGI TUTTO

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    Belluno a testa alta contro la capolista, ma i 3 punti sono di Pineto

    Foto di Andrea Iommarini
    A testa alta contro la capolista – in solitaria – del girone bianco di Serie A3 Credem Banca. La Da Rold Logistics non riesce a fermare l’inarrestabile corsa di un’Abba Pineto che, tra le mura amiche, vanta un bilancio di 12 set all’attivo e zero al passivo. Non la ferma, ma almeno la rallenta. Perché, per ampie porzioni di partita, i bellunesi giocano alla pari, ribattono colpo su colpo, sfoderano grinta, personalità e una lucidità nel leggere i vari momenti dell’incontro che lascia ben sperare in chiave futura. Nessun dubbio: rispetto allo 0-3 di Bologna con la Geetit, la sconfitta maturata in Abruzzo sarà pure uguale nella forma, ma ben diversa nella sostanza. In più, rispetto a una settimana fa, la classifica non cambia: i ragazzi di coach Colussi, infatti, rimangono in quarta posizione, a braccetto con San Giustino. 
    DOLORI – In avvio, la DRL dimostra di saper tenere testa ai padroni di casa. E non arretra di un millimetro. Almeno fino a metà parziale. Perché, quando l’Abba accelera, sono dolori. Lo sarebbero per tutti, non solo per i rinoceronti: così si materializza il 16-11 dal sapore di sentenza. Anche se Paganin e soci provano a tornare in linea di galleggiamento: 22-20. Non basterà: l’ultimo graffio è di Merlo. 
    PROFUMINO – Nonostante lo svantaggio, i rinoceronti non si scompongono. E danno vita a un secondo round di altissimo livello, sotto ogni punto di vista: tecnico, del carattere, della personalità. Il servizio “entra” con una certa continuità e la Da Rold Logistics scappa sul +5 (16-11). A quel punto, però, quando il profumino di impresa inizia a inebriare l’atmosfera, sale in cattedra il gigante nordico: Jacob Link. Un gigante, sì. E non tanto per i centimetri (198), quanto per la continuità di rendimento e la varietà di colpi. Compresa la battuta: dai 9 metri, lo svedese crea diversi grattacapi alla ricezione dolomitica e riavvicina i suoi (16-17), mentre Paris, a muro, impatta a quota 20. L’epilogo è ancora dell’Abba. 
    ARGINE – Difficile arginare l’ondata di Pineto. Anche se i ragazzi di Colussi ci provano. E rimangono attaccati al match con le unghie e con i denti. Ma quando arriva la fatidica quota 15, ecco che l’Abba alza i giri del motore: lo fa con Merlo e Milan in attacco, oltre che con Basso a muro. Titoli di coda: il bottino pieno resta in provincia di Teramo.
    L’ANALISI – «Il 3-0 è giusto, però che peccato – è l’analisi di coach Gian Luca Colussi -. Sì, peccato perché per due set eravamo lì, vicini a portare un avversario così quotato ai vantaggi. Ci è mancato davvero poco. L’inesperienza ci ha fatto un po’ perdere il focus della gara, specialmente in un secondo parziale in cui eravamo avanti». Pineto, però, ha un’arsenale quasi illimitato: «In battuta ci hanno fatto male. Poi, nel finale, la nostra squadra si è un attimino disgregata. Su questo aspetto dovremo essere molto più bravi. E rimanere uniti anche nei momenti di difficoltà o quando una cosa non viene al meglio. Ne parleremo e continueremo a lavorare». Soprattutto in vista di domenica prossima, quando alla Spes Arena arriverà il Monge-Gerbaudo Savigliano. 

    ABBA PINETO-DA ROLD LOGISTICS BELLUNO 3-0
    PARZIALI: 25-22, 25-22, 25-17. 
    ABBA PINETO: Merlo 8, Basso 4, Milan 7, Paris 4, Bragatto 11, Link 13; Giuliani (L), Baldari 3, Calonico, Caleca, Bongiorno, Omaggi. N.e. Pesare (L), Fioretti. Allenatore: G. Tomasello.
    DA ROLD LOGISTICS BELLUNO: Maccabruni 3, Novello 12, Saibene 4, Graziani 8, Mozzato 5, Paganin 3; Martinez (L), Ostuzzi. N.e. Guolla, Stufano, Galliani, Pierobon (L). Allenatore: G. Colussi.
    ARBITRI: Stefano Chiriatti di Lecce e Michele Brunelli di Falconara.
    NOTE. Durata set 29’, 32’, 28’; totale 1h29’. Pineto: battute sbagliate 19, vincenti 6, muri 4. Belluno: b.s. 14, v. 2, m. 4. LEGGI TUTTO

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    Aurispa Libellula si fa rimontare da Ortona ma si impone al tiebreak

    Seconda trasferta consecutiva per Aurispa Libellula, che affronta la terza gara in appena sette giorni e lo fa con un altro avversario quotato, una Sieco Service Impavida Ortona reduce dalla vittoria al tiebreak con Napoli e sempre a punti in questo campionato.
    Il sestetto di partenza scelto da coach Peppe Bua prevede Tulone in regia, i centrali Pepe e Agrusti, l’opposto Vaskelis, i martelli Mazzone e Ferrini, con Morciano libero.
    Si parte con due attacchi vincenti di Aurispa Libellula che spinge dal centro, dove Tulone serve bene i primi palloni, ma Ortona risponde con Bertoli che conquista due punti e riporta avanti i suoi (6-4). Dopo una timida reazione, arrivano due muri e un attacco di Marshall a rimettere in moto gli abruzzesi che allungano sul +3. Aurispa Libellula ritrova compattezza e verve portandosi sul +1 e spingendo coach Lanci a chiedere il timeout (18-19). Ferrini conquista due punti consecutivi, Marshall risponde con una potente diagonale e con un mani-fuori vincente, quindi Ortona si porta sul -1 (22-23) e stavolta è coach Bua a chiamare timeout. Tulone chiama Vaskelis e il lituano risponde presente con un bel lungolinea, cui segue il punto vincente di Agrusti dal centro (22-25).
    Il secondo set riparte con un bel primo tempo di Pepe e con un altro attacco vincente in lungolinea di Vaskelis, seguito da un ace di Ferrini che si ripete in pipe (3-5). Da posto 4 si fa vedere capitan Mazzone che spedisce sull’incrocio delle linee, poi arriva un monster block di Vaskelis su Bertoli e un altro muro di Agrusti che spedisce i salentini sul +4 (7-11). Straordinaria la pipe di capitan Mazzone su alzata illuminante di Tulone, seguito da un Vaskelis devastante e da un Ferrini chirurgico, che mette a terra uno splendido pallonetto dopo un’altrettanto determinante difesa di Morciano (11-15). È clamorosa la facilità di battuta di Ferrini grazie alla quale conquista ancora un ace, intervallato da un punto di Marshall, il quale viene murato subito dopo da un Mazzone insuperabile (12-19). Dopo un tentativo di reazione dei padroni di casa, Aurispa Libellula torna a colpire con un colpo dinamitardo di Vaskelis che si ripete con un bel lungolinea, quindi arrivano gli errori dei salentini che non sfruttano tre set point. Dopo il timeout di coach Bua, a chiudere il set ci pensa Vaskelis con un mani-fuori decisivo (21-25).
    Netta prevalenza di Aurispa Libellula nei primi due set, con la squadra che cerca di chiudere la partita sfruttando la spinta propulsiva del vantaggio, ma Ortona non può più sbagliare e prova a riaprire il match nel terzo set (5-2). Il gioco non è fluido, i salentini commettono qualche errore e non è sufficiente l’attacco potente di Vaskelis per accorciare lo svantaggio (11-7). La pipe di Ferrini e il primo tempo di Agrusti riducono le distanze ma due pipes, rispettivamente di Marshall e Bertoli, e l’attacco di Bulfon rilanciano Ortona (15-11). Torna a referto Vaskelis, poi interviene il muro di Mazzone e il successivo attacco di Ferrini che avvicinano i salentini. A questo punto si prende la scena Riccardo Morciano, che si esibisce in una serie di ricezioni e strenue difese che permettono ai salentini di ricostruire e trovare il pari (17-17). Ortona non si scompone e allunga nuovamente affidandosi ai colpi di Marshall e portandosi sul 22-20, poi è lo stesso schiacciatore cubano a mettere alle strette i salentini che consegnano il set con un errore in battuta (25-22).
    Quarto set che si apre con un’Aurispa Libellula più aggressiva, fronteggiata da una non meno agguerrita Ortona (5-5). Si scatena capitan Mazzone che chiude un attacco in diagonale nei tre metri, poi la ricezione efficace di Aurispa Libellula permette di costruire un altro punto, ottenuto da Agrusti a muro, ma qualche errore rimette la situazione in parità (10-10). I salentini sembrano aver perso la luce e si fanno superare da Ortona che allunga sul +2, poi entra Ciardo al posto di Tulone e Vaskelis sfrutta il primo pallone del neoentrato palleggiatore. Ortona è inarrestabile, si porta sul 17-14 e i fantasmi sembrano minacciare le menti di Aurispa Libellula che non reagisce (20-17). Finale deludente ed epilogo scontato: Ortona conquista il set col punteggio di 25-20.
    Tiebreak che comincia con i punti di Mazzone e Ferrini, Ortona poi allunga di due punti ma viene raggiunto sul 4-4 da Aurispa Libellula che rimane attaccata al treno. Vaskelis colpisce in diagonale che si ripete poco dopo, sempre da posto 2, poi Agrusti dal centro porta avanti i salentini (6-7). I ragazzi di coach Bua vincono una contesa a rete con Vaskelis che conquista un altro punto subito dopo, spingendo coach Lanci a chiamare il timeout (8-10). Nel momento più delicato arriva un ace di capitan Mazzone, seguito dal muro di Del Campo e Pepe, ma Ortona reagisce con l’eterno Marshall e Aurispa Libellula va in crisi (12-13). Bulfon sbaglia la battuta, poi arriva il timeout di coach Bua e il cambio palla di Aurispa Libellula è decisivo con l’attacco di Mazzone da posto 4.
    Sieco Service Ortona – Aurispa Libellula 2-3 (22-25; 21-25; 25-22; 25-20; 13-15).
    Sieco Service Impavida Ortona: Vindice (L), Bertoli 18, Benedicenti (L), Iorno 3, Marshall 24, Di Tullio, Bulfon 22, Arienti 5, Ferrato 4, Palmigiani. Allenatore: Nunzio Lanci. Vice: Luca Di Pietro.
    Aurispa Libellula: Tiziano Mazzone 12, Riccardo Morciano, Alessio Ferrini 21, Calogero Tulone 1, Federico Ciardo, Davide Coppola, Edvinas Vaskelis 36, Francesco Fortes, Federico Giacomini 1, Stefano Pepe 3, Federigo Del Campo, Marinfranco Agrusti 9. Allenatore: Peppe Bua.
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    Stadium non finalizza a Garlasco

    Inizia con una buona notizia la partita della Stadium Pallavolo Mirandola contro la Moyashi Garlasco in quel di Pavia: il tedesco Stöhr è in grado di tornare a pieno titolo nel sestetto titolare. Si prospetta un match sentito da entrambe le parti: Bertini, coach della squadra pavese, definisce i gialloblù un avversario «tignoso e ben rodato». Gli emiliani cercano i punti per sbloccarsi in trasferta e allontanarsi dalla coda della classifica, mentre i padroni di casa in neroverde vogliono assolutamente sfruttare il perdurare dell’assenza di Francesco Ghelfi per tirarsi fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione.

    Comincia la partita e i mirandolesi, alla ricerca di un po’ di solidità fuori casa partono con un sestetto che mostra una Stadium che cerca di tornare alla normalità: Ghelfi-Bellei sulla diagonale principale, Stöhr-Dombrovski in posto quattro e Rustichelli affiancato in posto 3 dal giovane Giacomo Scaglioni.

    Garlasco parte forte e si porta sul 3-0, ma l’opposto avversario Giannotti commette un fallo che permette a Stadium di segnare il primo punto della partita. Un errore manda poi in battuta il micidiale aceman di Stadium Giovanni Bellei, che con un ottima serie di servizio porta la sua squadra al pareggio. Il rodaggio necessario a Stöhr per ritornare in campo fa sì che l’opposto gialloblù sia il più servito di questa fase, in cui continua a sfruttare il muro avversario per macinare punti, mantenendo la parità contro una Moyashi estremamente agguerrita. Un paio di errori nella metà del primo set sembrano scrivere un film già visto: la formazione di casa scivola lentamente via alla presa della Stadium sul 18-14. Garlasco gestisce il vantaggio ma la squadra dei Pico inanella 4 punti di fila ed è 18 pari. Si combatte punto a punto ed arriviamo ad un altro set ai vantaggi per Mirandola: i due sestetti continuano ad annullarsi set ball su set ball, ma poi parte l’incornata gialloblù che porta i ragazzi di Pinca dallo svantaggio 29-28 a una mirabolante scalata fino a vincere il set 31-29.

    Primo set alla Stadium, pronti al secondo e sono di nuovo i neroverdi a segnare il primo punto a referto. Dombrovski chiude due attacchi vincenti consecutivi e dà la spinta per ripartire con ritmo. I «pinguini» (questo l’animale simbolo della società di casa) si trovano sotto 5-1, ma iniziano lentamente ad erodere il vantaggio dei mirandolesi e riducono le distanze fino al sorpasso, 14-11 per una Moyashi che ritenta la fuga del parziale precedente con esiti simili: parità a 16 e di nuovo battaglia punto per punto con i padroni del PalaRavizza che mettono di nuovo il naso avanti e concludono 25-23.

    Situazione di completa parità quindi per la terza frazione, in uno scenario che non è nuovo ai mirandolesi. In questo set viene modificato il reparto centrali, con Caciagli che subentra al posto di Scaglioni e si prende due punti su due tentativi nella prima metà del set. Ancora una volta i pinguini segnano il primo punto e la situazione rischia di sfuggire di mano ai gialli. Stöhr vuole rimarcare che è fuori dall’infermeria e con un attacco di seconda linea riduce il vantaggio dei pavesi, ma la difesa di Stadium è in difficoltà e non riesce a rompere uno schema di punti che vede gli avversari costantemente avanti di solo due lunghezze. Pinca riesce a defibrillare i suoi, che firmano finalmente il pareggio sul 17-17. I modenesi ci sono e si prendono il vantaggio 18-17, dopo aver risolto il dramma pallonetti con cui gli avversari avevano siglato il loro buon avvio. La «matricola terribile» emiliana prende il volo e corre sul 24-21 ed inizia a sentire rumore di punti fuori casa. Dopo un punto di Garlasco, mister Pinca chiama il time out, per cercare di rompere la continuità lombarda sul nascere e chiudere il secondo set. La mossa non paga e i dodici si ritrovano in parità sul 24-24. Stöhr segna il vantaggio che viene però annullato. 26-25 agli avversari per l’ennesimo set ai vantaggi. Stavolta la spuntano i padroni di casa per 27-25. Scompiglio nel 9×9 mirandolese, la voglia di prendere il primo punto non paga e sarà necessario cercare il tiebreak per andare a punti.

    Quarto parziale: Caciagli rimane a sestetto e Bellei apre il quarto set di una gara con due squadre che, a netto di momenti di smarrimento da ambo i lati, si equivalgono completamente. Moyashi è ancora galvanizzata per l’inaspettata rimonta del set precedente e si porta in vantaggio 7-4. È di nuovo time out per Mirandola, ma la difesa continua ad essere in affanno. La Stadium è scoraggiata e c’è il cambio di Stöhr per Capua sul 9-4 e il respiro portato dal giovane gialloblù dà agli emiliani la forza per tentare un recupero e accorciare le distanze, siamo sul 10-7 e il nuovo ingresso continua a tenere serrate le fila emiliane e a bloccare i tentativi di fuga di Garlasco. Stadium allenta di nuovo la presa e scivola sotto per 15-9, Dombrovski segna il punto per la doppia cifra ma i pavesi continuano a picchiare sulla diagonale e sui pallonetti, portandosi sul 17-11. Bellei segna due punti d’oro, vuole mantenere i suoi vicini agli avversari. Dall’altra parte però c’è una squadra che vuole la sua seconda vittoria e spinge sull’acceleratore, riuscendo nella fuga di metà set che più volte ha tentato: 19-14. I pavesi gestiscono il loro vantaggio e si portano sul 23-14, ma non siamo ancora alle battute finali ed è Caciagli show: segna in attacco e poi chiude due ace di fila, per risollevare il morale dei compagni e portarsi sul 23-18, a cui i giocatori di coach Bertini rispondono prontamente, il set chiude 25-18.

    Ancora digiuno quindi per Mirandola, che scivola al dodicesimo posto in classifica, già pronta a tornare in palestra per la partita contro TMB Monselice. LEGGI TUTTO

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    LA GEETIT VA A SEGNO ANCHE FUORI CASA. A MONTECCHIO È EPOPEA ROSSOBLU. 

    Geetit Bologna – Sol Lucernari Montecchio Maggiore 3-0 (22-25; 24-26; 20-25)

    Geetit Bologna: Guerrini 8, Lugli 11, Lusetti 1, Orazi 6, Maletti, Vinti 19, Gabrielli (L), Grottoli 3, N.e: Faccani, Donati, Serenari, Oliva, Ballan, Govoni

    Sol Lucernari Montecchio Maggiore: Mitkov 10, Manci 9, Beghelli 5, Martinez 3, Battocchio (L), Di Franco 7, Carlotto (L), Franchetti 5, Frizzarin 7, N.e: Guarda, Parise, Giusto, Fiscon, Gonzato

    Nella settima giornata della serie A3 Credem Banca è andata in scena, tra le mura del PalaCollodi, la sfida tra il Sol Lucernari Montecchio Maggiore e la Geetit Pallavolo Bologna.

    La squadra delle due torri trova la prima vittoria esterna del campionato e lo fa imponendosi con grande autorità e chiudendo la pratica in terra veneta in soli tre set.
    Una grande gioco di Vinti, una buonissima prestazione in cambio palla regalano alla squadra di Coach Marzola il primo successo fuori casa a bottino pieno.

    Marzola schiera la classica formazione con Lusetti-Lugli, Vinti-Guerrini, Orazi-Grottoli, Gabrielli.
    Risponde Di Pietro con Martinez e Mitkov nella diagonale principale, Mancin e Di Marco in posto quattro con Franchetti e Frizzarin al centro e Battocchio libero.

    Bologna si porta subito avanti per 3-1 con Lugli incisivo in attacco. Le numerose difese e rigiocate innervosiscono la squadra emiliana che commette diversi errori diretti, Montecchio trova la parità: 6-6.
    Il turno al servizio di Guerrini vale per Bologna il primo break point sul 7-10. Vinti si carica la squadra sulle spalle e costringe Di Pietro al primo timeout sul 8-12.
    Al rientro però i padroni di casa commettono diverse imprecisioni che condite dall’ace di Lusetti segnano il massimo vantaggio Geetit sul 9-16 e l’ennesimo timeout rossonero.
    Mancin rompe il ritmo del gioco mettendo a terra palloni di grande calibro su azioni lunghe e ricche di difese e trascina i suoi fino al 15-17.
    Montecchio trova il pareggio solo sul 19-19 ma ancora una volta lo schiacciatore Bruno Vinti mette una grande impronta sul vantaggio della chiusa di set: 21-24.
    Lo stesso chiude la pratica sul 22-25.

    Nella seconda frazione di gioco è Montecchio a portarsi avanti per 5-2 sul turno al servizio di Mitkov.
    Bologna ricuce fino al 6-5 sancito dal muro di Grottoli ma il sistema muro difesa dei padroni di casa agevola questi ultimi che si portano in vantaggio per 9-6. I veneti continuano a macinare punti con Mancin e Mitkov in grande spolvero e mantengono il vantaggio: 12-9.
    Bologna tenta ancora una volta di agganciare l’avversario e con Lugli giunge fino al 16-15. Non basta Montecchio rimprende il largo fermando a muro Guerrini e costringe Marzola al time out sul 19-16.
    Al rientro Bologna mette pressione nella fase offesiva e si ritorna alle panchine, questa volta con il discrezionale dei padroni di casa sul 19-18.
    I felsinei centrano la parità solo sul 19-19 proprio in chiusa di set. Si da il via ad un faccia a faccia ricco di difese spettacolari.
    A centrare il primo set point è la squadra di casa sul 24-23 ma subito Vinti riporta tutto in pari.
    Il muro di Orazi e la pipe di Vinti valgono il 2-0 sul 24-26.

    Il terzo set vede le due compagini proseguire con lo stesso faccia a faccia che aveva caratterizzato la chiusa del set precedente 4-4.
    Il turno al servizio di Lugli vale il primo break point del set e costringe la panchina nero-rossa al primo time out sul 4-8.
    I felsinei continuano con una prestazione magistrale nella fase offensiva mentre Montecchio fatica in ricezione come in cambio palla: 6-14. Una Geetit autoritaria continua ad imporre nettamente il suo gioco a discapito di una Montecchio totalmente in black out: 14-20.
    I veneti accorciano le distanze fino al 18-22 e Marzola interrompe il gioco.
    Al rientro Bologna, con Maletti al posto di Guerrini, trova il match point sul 19-24.
    Un errore avversario consegna a Bologna il set e il match sul 20-25, 3-0.

    Marco Marzola: “Sono contento della partita perché, come avevo detto ai ragazzi, ero certo che, se ci fossimo espressi al massimo delle nostre potenzialità, ci saremo tolti grandi soddisfazioni. La gioia e l’orgoglio sono ampliati dal fatto che la vittoria sia arrivata fuori casa: non avendo mai conquistato punti in trasferta poteva diventare un freno a livello psicologico invece abbiamo approcciato il match bene fin dai primi punti.” LEGGI TUTTO