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    San Giustino espugna il PalaRaschi e stacca Parma

    Nello scontro diretto vittoria meritata degli umbri che, grazie a una grandissima prova in difesa, piegano in quattro set i gialloblù, ora momentaneamente fuori dalla zona Play Off
    L’ErmGroup San Giustino espugna in quattro set (23-25, 25-14, 14-25, 21-25) il PalaRaschi e sale al sesto posto in classifica, in compagnia di Belluno, staccando di tre lunghezze la WiMORE Parma, scavalcata anche da Garlasco e Bologna e attualmente fuori dalla zona Play Off. Un successo meritato quello degli umbri che nello scontro diretto si rivelano pressochè impeccabili in difesa e riescono a riprendere in mano le redini dell’incontro dopo il momentaneo 1 a 1 e la prepotente reazione dei gialloblù, alla seconda sconfitta di fila tra le mura amiche. Coach Andrea Codeluppi, ancora privo di capitan Sesto non al meglio, si affida a Chakravorti in regia, Dimitrov opposto, Rossatti e Reyes in banda, ai centrali Fall e Bussolari e al libero Cereda, il collega Bartolini, senza l’influenzato Marra e con Hristoskov in panchina, schiera il palleggiatore Sitti, l’opposto Cipriani, gli schiacciatori Cappelletti e Skuodis, il duo Quarta–Antonaci al centro e Cioffi nel ruolo di libero che incassano subito il muro di Dimitrov (2-0) e la “pipe” di Reyes (3-0) prima del positivo turno al servizio di Cipriani, autore di un ace (4-3), che propizia il primo vantaggio ospite (4-5). Il pallonetto di Dimitrov ribalta la situazione (7-5) riequilibrata dalla diagonale di Cappelletti (8-8) che dalla seconda linea sigla anche il più tre (11-14) costringendo Parma a chiamare il time out. L’errore di Dimitrov, al rientro in campo, dilata il divario (11-15) allargato ulteriormente dal “mani out” di Cipriani (11-16) e dalla parallela di Cappelletti (14-20). Sul 15 a 20 entrano Colangelo e Beltrami che assistono al muro di Rossatti (16-20) in un tentativo di riavvicinamento rinvigorito da due punti consecutivi di Beltrami (18-21) e dalla diagonale fuori misura di Cappelletti (19-21). Due errori a stretto giro di posta di Antonaci e Skuodis ristabiliscono la parità (22-22) spezzata dal contrattacco di Dimitrov (23-22), subentrato a Colangelo, ma il rush finale sorride ai biancazzurri che piazzano un break di 0-3, dentro Hristoskov al posto di Cipriani, e chiudono a proprio favore sul 23 a 25 grazie alla diagonale di Skuodis. Nel secondo, in cui si rivedono i sestetti iniziali, il muro di Dimitrov (5-2) prova a dare la scossa confermata da un altro servizio super dello stesso opposto bulgaro (9-5) che obbliga la panchina ospite a fermare il gioco. Ancora Dimitrov tiene a distanza gli avversari (11-7) rimessi in carreggiata dall’ace di Antonaci (12-10) e allontanati nuovamente dalla parallela di Dimitrov (15-10). Due aces e la “pipe” di Rossatti consolidano il margine (21-11) in uno show a tinte ducali che passa anche attraverso la parallela di Dimitrov (22-11) e il muro di Fall (24-13) fino alla battuta imprecisa di Quarta (25-14). Hristoskov è la novità del terzo parziale, inaugurato dal punto numero 200 di Fall in stagione (1-0) e dall’ace di Chakravorti (4-1) che vengono cancellati dalla diagonale di Hristoskov (6-7) e dal muro di Antonaci (7-9). La “pipe” di Cappelletti (10-16) evidenzia le difficoltà di Parma rimarcate dal successivo attacco di Skuodis (10-17) e, nonostante le contromisure dei padroni di casa (trovano spazio Daniel Codeluppi, Colangelo e Beltrami), il finale è tutto degli ospiti che completano l’opera sul velluto con le giocate di Antonaci in attacco e a muro (13-23) e la diagonale out di Rossatti (14-25). Il primo tempo di Quarta (4-6) e il muro di Sitti (4-7) ribadiscono l’inerzia ora decisamente dalla parte degli altotiberini insidiati dal muro di Rossatti (7-8) ma poi capaci di scappare avanti di cinque lunghezze (9-14) sul pallonetto vincente di Hristoskov (9-14) che si mostra implacabile anche in diagonale (11-17). Il muro del neoentrato Ferraguti riporta sotto i suoi (16-19) ricacciati indietro dal muro di Antonaci (16-21) poi l’ace ancora di Ferraguti (18-21) è solo l’ultima illusione perché il muro di Quarta consegna definitivamente l’intera posta in palio alla truppa di Bartolini (21-25). A fine partita il libero della WiMORE Parma, Mattia Cereda, riconosce i meriti di San Giustino. “Complimenti a loro che hanno giocato una gran partita, soprattutto, in difesa perché ci sono stati momenti in cui non riuscivamo a mettere giù la palla, continuavano a fare grandi difese e tocchi a muro. Dobbiamo lavorare molto e di più in palestra, trovare delle soluzioni perché questo non è un campionato facile, nessuno ci regala niente e bisogna credere di più in noi stessi. Non penso sia un problema d’approccio da come vedo i compagni nel prepartita, siamo molto carichi e abbiamo voglia di scendere in campo: purtroppo ci manca un po’ di cattiveria agonistica che magari ci consentirebbe di fare il salto di qualità. Dobbiamo essere bravi a sfruttare le occasioni che ci creiamo, a volte non riusciamo a concretizzare le opportunità che ci costruiamo in difesa o nei tocchi a muro. Non è che dobbiamo prendere solo le cose negative da questa partita, non si può essere soddisfatti da una sconfitta ma non siamo usciti dal campo senza lottare. Adesso ci dobbiamo concentrare, innanzitutto, ad archiviare il prima possibile il nostro obiettivo stagionale che è la salvezza, una volta raggiunta quella possiamo pensare a qualcosina in più ma bisogna stare coi piedi per terra e lavorare partita su partita”. Prossimo impegno in programma domenica 19 febbraio alle 18 in casa di Sol Lucernari Montecchio Maggiore, sceso al terzultimo posto in piena zona Play Out.
    Qui, di seguito, il risultato ed il tabellino della partita tra WiMORE Parma e ErmGroup San Giustino valida per la ventesima giornata del Girone Bianco del campionato di Serie A3 Credem Banca:
    WiMORE Parma-ErmGroup San Giustino 1-3 (23-25, 25-14, 14-25, 21-25)
    WiMORE PARMA: Chakravorti 2, Dimitrov 20, Rossatti 14, Reyes 10, Fall 7, Bussolari 2, Cereda (L), Colangelo, Beltrami 2, D.Codeluppi, Ferraguti 3. N.e. Sesto, Zecca (L), Chirila. All.: A.Codeluppi-Borghi
    ERMGROUP SAN GIUSTINO: Sitti 2, Cipriani 4, Cappelletti 16, Skuodis 12, Quarta 8, Antonaci 8, Cioffi (L), Hristoskov 7, Ingrosso. N.e. Procelli (L), Daniel, Conti, Stoppelli. All.: Bartolini-Monaldi
    ARBITRI: David Kronaj (Varese)-Antonio Giovanni Marigliano (Torino)
    NOTE: WiMORE Parma: servizi vincenti 3, servizi sbagliati 15, errori in ricezione 4, attacchi vincenti 39%, errori in attacco 10, muri 10. ErmGroup San Giustino: s.v. 4, s.s. 14, errori in ricezione 3, a.v. 39%, errori in attacco 9, muri 5. Durata set: 30’, 23’, 23’, 30’; tot. 106’. Spettatori: 1037. Prima dell’inizio della partita è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime del terremoto in Turchia e Siria.
    RISULTATI VENTESIMA GIORNATA GIRONE BIANCO SERIE A3:
    Da Rold Logistics Belluno-Abba Pineto 3-2 (30-28, 22-25, 22-25, 28-26, 15-8)
    Geetit Bologna-Sol Lucernari Montecchio Maggiore 3-0 (25-18, 25-19, 25-14)
    Stadium Pallavolo Mirandola-Moyashi Garlasco 1-3 (25-23, 22-25, 29-31, 19-25)
    Vigilar Fano-Monge-Gerbaudo Savigliano 3-0 (25-21, 25-23, 25-22)
    Volley Team San Donà di Piave-Gamma Chimica Brugherio 0-3 (20-25, 23-25, 23-25)
    Med Store Tunit Macerata-TMB Monselice 3-0 (25-21, 25-21, 25-16)
    WiMORE Parma-ErmGroup San Giustino 1-3 (23-25, 25-14, 14-25, 21-25)
    CLASSIFICA GIRONE BIANCO:
    Vigilar Fano 52; Abba Pineto 47; Monge-Gerbaudo Savigliano, Med Store Macerata 41; Da Rold Logistics Belluno, ErmGroup San Giustino 32; Moyashi Garlasco, Geetit Bologna 31; WiMORE Parma 29; Volley Team San Donà di Piave, Gamma Chimica Brugherio 20; Sol Lucernari Montecchio Maggiore 19; Stadium Pallavolo Mirandola 14; TMB Monselice 11.
    INTERVISTA MATTIA CEREDA (LIBERO WiMORE PARMA)
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    La settima giornata è un remake dell’andata. Bologna archivia la pratica con Montecchio in tre set.

    Geetit Bologna – Sol Lucernari Montecchio Maggiore: 3-0 (25-18, 25-18, 25-14) 
    Geetit Bologna: Ballan 6, Donati 1, Guerrini 11, Govoni 4, Lugli 17, Orazi 5, Maletti 1, Vinti 10, Gabrielli (L), Oliva, Grottoli, N.e. Lusetti, Serenari, Brunetti. All: Di Pietro
    Sol Lucernari: Mitkov 6, Mancin 6, Beghelli 9, Martinez, Fisco, Gonzato 2, Battocchi (L), Di Franco 4, Carlotto (L2), Franchetti 6, Frizzarin 4, N.e: Guarda, Parise, Giusto. All: Marzola. 
    Nella settima giornata del girone di ritorno andata in scena Domenica 12 Febbraio al PalaSavena non c’è storia: Bologna batte Montecchio in una gara a senso unico. 
    L’andata aveva già sorriso ai rossoblu e ripetere il riusato tra le mura amiche era l’unica opzione contemplata. Bologna si fa trovare pronta e con un buon sistema muro-difesa e una buona fase break si aggiudica 3 punti importanti per tenere in vita il sogno playoff. 
    Govoni serve magistralmente il gioco inserendo a tabellino tutti i suoi giocatori, nota di merito a Guerrini premiato Despar MVP del match. 
    Di Pietro schiera Martinez al palleggio con Mitkov opposto, Di Franco e Mancin gli schiacciatori, Franchetti e Frazzarin i centrali, Battocchio libero. 
    Marzola risponde con Govoni e Lugli nella diagonale principale, Vinti e Guerrini in posto quattro, Orazi e Ballan al centro con Gabrielli libero. 
    Nel primo parziale si assiste ad un gioco corale dei rossoblu che, preso il largo grazie ad un ottimo sistema muro-difesa, riescono a tenere le redini del set per l’intera durata. 
    La seconda frazione di gioco vede ancora una Geetit salire in cattedra già in apertura. Nonostante il quoziente di errori aumentato Guerrini e Lugli trascinano Bologna sul 2-0. 
    Nel terzo set il copione si ripete con l’ottima distribuzione di Govoni e grande contributo da tutti gli ingressi dalla panchina. Il gioco corale imposto fin da subito trascina la Geetit al 3-0. 
    Il match si apre con Lugli incisivo in attacco e a muro che porta i suoi sul 2-1. Quando al suo gioco si aggiungono Ballan e Guerrini Bologna allunga 4-2. Si assiste a una serie di scambi in cui Bologna tiene le redini del gioco, ma non riesce mai a trovare l’allungo decisivo. Non è una novità: è il muro a trascinare Bologna al largo, quello di Orazi e Lugli vale infatti il 9-5 e il timeout veneto. Al rientro Montecchio trova una Bologna compatta: Guerrini, Vinti e pure Orazi il gioco è corale e i padroni di casa allungano 12-6. Mitkov cerca di scuotere i suoi con l’ace del 13-9, ma ci pensano subito Lugli al servizio e Guerrini in attacco a ristabilire gli equilibri: 16-9. Di Pietro chiama il secondo discrezionale a disposizione: nulla che modifiche l’andamento di un set a forti tinte rossoblu. Govoni serve magistralmente i suoi, un suo muro poi trascina Bologna nella fase calda del set con 9 punti di vantaggio: 20-11. Nel turno al servizio di Martinez, complice qualche errore nel rettangolo rossoblu, Montecchio accorcia fino al 20-15 ma Lugli trascina nuovamente i suoi al largo: 23-17. Marzola è costretto al cambio Orazi-Grottoli per un infortunio sotto rete del primo. Lugli trova il setpoint sul 24-17, un errore ospite poi consegna a Bologna il primo set sul 25-18. 
    Nel secondo set Vinti suona la carica in attacco come a muro e Bologna trova il largo sin dai primi punti: 4-0. Franchetti accorcia le distanze con un ace, ma il muro premia ancora i felsinei: 5-2. Ancora una volta Bologna centra il largo sul 10-5 con Guerrini incisivo in attacco come al servizio che costringe gli ospiti al time out. Al rientro tutto prosegue al meglio: il servizio è l’arma chiave e Bologna allunga 13-6. Di Pietro sostituisce Mitkov con Beghelli sul 16-8, poi Gonzato per Mancin e i neo entrati accorciano le distanze fino al 19-13. Non basta: Vinti scalda il pubblico con l’attacco del 22-15, un errore avversario e il classico Lugli segnano il 24-16. Gli avversari annullano due setball poi Maletti, entrato per Vinti, firma il 2-0. 
    La terza frazione di gioco si apre a fotocopia delle precedenti con Guerrini e Lugli a trascinare ancora Bologna al largo: 6-2. Sul turno al servizio su Franchetti il Sol Lucernari accorcia fino al 6-4 poi ci pensa Vinti a ristabilire gli equilibri: 9-5. Vinti prosegue l’ottima prestazione in fase offensiva, Lugli poi ferma a muro Di Franco per il 12-7 e di Pietro chiama i suoi alla panchina. Montecchio commette diversi errori diretti mentre nel rettangolo rossoblu Vinti, Lugli e Guerrini sono una certezza e trascinano i petroniani sul 18-9. Nel set spicca anche Ballan e il suo primo tempo, unito al muro di Govoni vale l’ingresso nella fase calda del set. Gli stessi Ballan e Govoni fanno salire in cattedra la Geetit che vola 23-12. Marzola lascia spazio alla panchina e Oliva e Donati segnano il 25-13, 3-0. 
    Francesco Guerrini: “Sono felice della partita di oggi. Vincere era l’unica cosa che contava. Abbiamo dunque fatto il nostro dovere ma siamo stati bravi a non calare mai a livello di intensità. Ringrazio per il premio ma faccio i complimenti a tutta la squadra.” LEGGI TUTTO

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    Moyashi conquista 3 punti nella battaglia con Mirandola

    MIRANDOLA, 12 febbraio 2023 – La Moyashi Garlasco trova il tris sul campo della Stadium Mirandola imponendosi per 1-3 con parziali 25-23, 22-25, 29-31, 19-25. Una gara tutt’altro che semplice in cui i neroverdi rimontano dallo 0-1 e sono costretti a soffrire in un terzo parziale infinito. Puliti e compagni mettono in campo una buona prestazione a muro (15 muri punto, 6 personali di Peric) e sono bravi a mantenere la giusta lucidità nel finale di un terzo set deciso dai particolari. Contava tornare a casa con i 3 punti e la Moyashi non ha fallito. Ora la testa va all’incontro casalingo con Macerata (domenica 19 alle 18), in cui i neroverdi dovranno provare a confermare il successo dell’andata, potendo contare su un Giannotti che nei momenti decisivi è una solida certezza (oggi 28 punti personali di cui 3 muri e 3 ace).
    Formazioni
    Bertini conferma Baciocco e Puliti in banda, al centro Peric e Romagnoli, Bellucci in palleggio e Giannotti opposto, libero Calitri. Dall’altro lato della rete coach Pinca schiera in banda Stohr con Dombrovski, Ghelfi G. in palleggio opposto Ghelfi F., al centro Rustichelli R. e Scaglioni, Angiolini libero.
    Cronaca
    La Moyashi esce meglio dai blocchi con un 0-3 propiziato da un ottimo Romagnoli al servizio, ma la Stadium è brava a rientrare sul 12-12 grazie a un servizio ficcante e ai colpi del suo opposto Francesco Ghelfi. Con l’ace di Dombrovski Mirandola entra in fiducia e trova il là per il 21-15. Garlasco riesce a riprendere ritmo e non vuole lasciare scivolare via il set. Giannotti sale in cattedra e la Moyashi si fa minacciosa accorciando sino al 21-20. Ma l’ace di Ghelfi rilancia i suoi sul 23-20 e non è sufficiente l’ace di Romagnoli (24-23) per poter riacciuffare gli emiliani che chiudono con il primo tempo di Scaglioni (25-23).
    La Moyashi rientra in campo concentrata nel conquistarsi il 2-6 con l’ottimo servizio di Romagnoli. Il tentativo di fuga si scontra sul muro di un super Rustichelli che firma il 7-7. Il ristabilito equilibrio viene spezzato dal muro di Puliti su Ghelfi (11-13). Gli ace di Giannotti e Puliti propiziano l’allungo (12-16). I neroverdi sprecano qualche occasione di troppo e Mirandola si rifà sotto con l’ace di Stohr (19-20). Puliti risolve un’azione complicatissima e Giannotti sigla un altro ace che dà respiro ai garlaschesi (19-22). Anche Peric dice la sua con il muro del 19-23. Pinca pesca dalla panchina Bellei per il servizio, e il numero 7 emiliano trova subito il 21-23, concludendo in rete il secondo tentativo (21-24). Dombrovski annulla il primo set point (22-24), ma il servizio out degli emiliani rimette la gara in parità.
    Pronti, via e la Moyashi si ritrova sopra (0-4) anche nel terzo set. I fratelli Ghelfi trascinano gli emiliani sul 10-9 per poi veder Garlasco rientrare con Peric e Puliti (11-12). È ancora il servizio mirandolese a propiziare il controsorpasso (14-13) ma Baciocco ribalta la situazione con il muro del 17-19. Bellucci e Ghelfi non hanno dubbi e si affidano ai loro opposti per tenere il set in equilibrio, con Ghelfi F. a firmare il 22 pari. È Puliti a portare i suoi a set point (23-24) ma il servizio in rete rimanda il verdetto ai vantaggi. Nessuna delle due contendenti intende cedere e si dipinge così un terzo parziale con un finale al cardiopalma: le sorti del set vengono ribaltate più volte sino all’errore di Dombrovski (29-30) e al muro perentorio di Peric per il sudatissimo 29-31.
    Mirandola rientra in campo combattiva e si porta sul 6-3 grazie al turno al servizio di Ghelfi F. I neroverdi sono bravi a ritrovare il ritmo e il muro di Romagnoli rimette il set in parità (8-8). Il gioco gialloblù si fa scontato e Peric e Puliti sono invalicabili a muro per Ghelfi (10-12). La gara si impreziosisce di grandi difese in entrambe le metà campo, con i Pinguini che devono cambiare qualcosa nella scelta dei loro colpi per poter mettere palla a terra. Giannotti premia l’attenzione difensiva dei suoi con l’attacco del +4 (13-17). L’attacco out di Ghelfi regala il +5 alla Moyashi (16-21), che affidandosi a Giannotti può gestire sino al definitivo 19-25.
    TABELLINO
    Stadium Mirandola 1 – Moyashi Garlasco 3Parziali: 25-23, 22-25, 29-31, 19-25Durata: 28, 26, 37, 27 min.
    MOYASHI GARLASCO: Baciocco 14, Romagnoli 7, Peric 11, Giannotti 28, Bellucci, Calitri (L), Accorsi, Agostini, Puliti 14. N.E. Caianiello, Minelli. All. Bertini, vice Moro.
    Note: 15 muri, 7 ace, 16 errori al servizio, 56% efficienza in attacco, 40% ricezione positiva (27% perfetta).
    STADIUM PALLAVOLO MIRANDOLA: Stohr 13, Ghelfi G. 5, Angiolini (L), Bellei 3, Ghelfi F. 25, Rustichelli M. (L), Dombrovski 9, Scaglioni 7, Schincaglia, Rustichelli R. 5, Persona 1. N.E. Capua, Gulinelli, Canossa. All. Pinca, vice Mescoli.
    Note: 7 muri, 12 ace, 15 errori al servizio, 40% efficienza in attacco, 37% ricezione positiva (28% perfetta). LEGGI TUTTO

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    Stadium perde il treno Garlasco: la salvezza diventa sempre più complessa

    La partita si prospetta infuocata già dal primo minuto, con entrambe le squadre che tirano al loro massimo nel riscaldamento, consapevoli che nessuna delle due avrà vita facile.

    I 6+1 a partire sono sempre i soliti che hanno inaugurato le partite della Stadium dal ritorno a pieno regime: la diagonale principale ai fratelli Ghelfi, con Giacomo in regia e Francesco opposto, le palle alte in posto 4 affidate a Stoehr e Dombrovski e al centro Rustichelli Riccardo con Giacomo Scaglioni, subentrato a Canossa dopo la partenza per il Belgio.

    La prima battuta affidata a Romagnoli, centrale della Moyashi che riesce a costruire un buon break aiutato da alcuni errori dei mirandolesi e da una buona solidità a muro. Il primo punto emiliano arriva sul 3-0 avversario ad opera di Scaglioni, a cui Puliti risponde immediatamente con un mani out per mantenere il vantaggio a +3. In fase di avvio i gialloblù non riescono a mantenere il turno di servizio oltre alla prima battuta, ma in fase successiva sembrano risvegliarsi, raccogliendo tre punti in fila e pareggiando i conti sul 5-5. I pavesi continuano a riprovarci ma vedono tutti i loro break recuperati, il 10-7 prima e il 12-10 poi, senza riuscire a scollarsi da una Stadium agguerrita come poche altre volte in questo campionato. L’ace di Francesco Ghelfi segna il primo sorpasso di Mirandola, che si porta sul 14-13 e obbliga coach Bertini al timeout. Giannotti segna e rimarca il livello, ma i padroni del PalaSimoncelli non cedono di un centimetro, e l’ace di Dombrovski (che ha scoperto la battuta in salto) costringe capitan Puliti alla panchina sul 17-14. I lombardi sono in difficoltà e il loro tecnico li richiama in panchina dopo aver offerto il +4 per 18-14 con un errore in attacco. I pinguini tornano a segnare subito dopo la pausa, ancora una volta con un muro e per una sola volta.Il ventesimo punto è segnato direttamente da una difesa di Rustichelli, che cade nel centro del campo avversario. Gli ospiti tornano a segnare sul 21-15 grazie a un attacco dell’opposto Giannotti, a cui segue un buon break che sospinge la sua formazione dal 21-15 al 21-18. Qui Pinca chiama il suo primo discrezionale per mantenere ciò che avanza del vantaggio e chiudere il set. Agostini mantiene vivo ogni pallone e Baciocco continua a bombardare arrivando fino al 21-20, su cui Pinca esaurisce i timeout a sua disposizione. Stoehr fa una palletta e capitan Ghelfi fa ace, 23-20. L’opposto lombardo segna di nuovo e capitan Puliti torna in campo, ma un errore in battuta offre 3 set point a Stadium. Il capitano della squadra pavese annulla il primo, e Romagnoli fa ballare il servizio sul nastro annullando il secondo: 24-23. Scaglioni e Ghelfi decidono di chiudere con un primo tempo e il primo set è dei gialloblù.

    Secondo set a sestetti invariati su entrambi i campi, con il primo servizio che spetta ai padroni di casa. Giacomo Ghelfi fa ace ma Puliti e Stipe segnano immediatamente il sorpasso, sospinti da un servizio di ottima qualità del centrale Romagnoli. Moyashi parte subito con un break positivo in saccoccia correndo sul 4-1 prima del primo timeout di Pinca. Il servizio degli ospiti è molto aggressivo, e concede l’errore solo sul 5-1. Mirandola continua ad arrancare e non riesce a mantenere un turno al servizio, esattamente come in apertura dell’incontro. Ghelfi va in battuta sul 4-7 e forza al massimo mettendo in difficoltà la conversione avversaria, che viene sospesa per tre azioni di fila da tre muri punto di Riccardo Rustichelli che costringe ancora Bertini al timeout dopo il pareggio. Dopo lo squilibrio iniziale si prosegue punto a punto fino al turno di servizio di Giannotti prima e di Puliti dopo, che consentono a Garlasco di tentare la fuga sul punteggio di 17-13. Mirandola si risveglia dal torpore con il turno di servizio di Dombrovski che risospinge i suoi al -2 per 17-15. La prima formazione a marcare il ventesimo punto è ancora quella dei neroverdi, ancora osservati a -2 da Mirandola. Stoehr segna un ace ma perde subito dopo il turno al servizio. Un altro a segnare ace è Giannotti per il 22-19, seguito dal 23 ad opera di Peric. L’opposto lombardo sbaglia e rimanda a Mirandola il pallone, con Bellei che entra al servizio al posto di Scaglioni. Il numero 7 segna un ace ma non ha altri servizi in cartucciera, Garlasco ha 3 set point. I mirandolesi ne annullano uno e inizia il turno al servizio di Francesco Ghelfi mentre il fratello scende per Schincaglia nel tentativo di alzare il muro. Non sarà però necessario alcun muro, il servizio è fuori e la partita si ristabilizza sul punteggio di 1-1.

    Sestetti ancora invariati sul servizio di apertura ad del regista Bellucci, che prende un ottimo e vitale break iniziale per 4-0, su cui il tecnico emiliano si vede costretto a chiamare una pausa per far rinsavire i suoi. Dopo il timeout è il palleggiatore a sbagliare il servizio, concedendo a Mirandola il primo turno di battuta. I beniamini del PalaSimoncelli tentano il recupero, accorciano il break ma rimangono sotto agli ospiti fino al turno di servizio di Dombrovski, che pareggia a 6 con un ace. Il capitano e palleggiatore di Mirandola segna il primo sorpasso con un altro ace sul 9-8. Il fratello non vuole essere da meno e mette a terra un altro attacco che consente il primo break positivo agli emiliani. Puliti guida il ritorno dei pinguini, che riescono a riportarsi avanti sul punteggio di 11-12. Francesco Ghelfi va al servizio sul pari 13 e segna il sorpasso e Moyashi si muove in copia con un controsorpasso sul 15-14. Romagnoli sbaglia però il servizio. Le formazioni continuano a darsi battaglia a distanza ravvicinata fino al 17 pari, dove i pavesi prendono un break molto importante sul 19-17. L’opposto mirandolese si presenta al servizio sul 20-21 e annulla il vantaggio avversario con un ace. Sul 21 pari Bertini si rifugia nel timeout per rompere l’appena ritrovato ritmo emiliano. Giannotti è una cannoniera e atterra il ventiduesimo, ma l’omologo gialloblù non vuole essere da meno e atterra il pallone di un altro pareggio. Errore mirandolese al servizio, 22-23 e i modenesi chiamano di nuovo timeout e il tedesco in forze alla città dei Pico offre nuovamente un pareggio. Puliti atterra il pallone che lo manda in battuta, set point Garlasco. Il capitano ospite sbaglia, 25-25 e si va ai vantaggi. Giannotti pesta la linea dei 3 metri da seconda linea ma c’è un nuovo muro lombardo che livella nuovamente il punteggio. Il successivo set point per Stadium arriva dopo una pipe di Stoehr sul 27-26, ma Giannotti lo annulla di nuovo. Scaglioni ne ottiene un altro sul 28-27 e viene sostituito al servizio da Bellei, che non riesce a mettere in difficoltà la ricostruzione di Moyashi. Si prosegue in un set che sembra essere infinito, e il set point è nelle mani di Garlasco e Peric mura Rustichelli. I neroverdi segnano 2 set a referto concludendo 31-29, e la squadra di Pinca è ora all’inseguimento del tiebreak.

    Primo servizio sbagliato da entrambe le formazioni, e Stoehr prende il servizio sul punteggio di 1-1. Il tedesco non si fa attendere e si porta a casa un ace millimetrico sulla riga di fondo campo, seguito da un mani out di Francesco Ghelfi ed è subito sorpasso. Giannotti sbaglia poi il servizio appena guadagnato e i padroni di casa si prendono un buon +2. Sul 5-3 Ghelfi porta a casa un altro ace che vale il 6-3. I pinguini si riavvicinano per 7-6 ma sbagliano e iniziano a volare scintille sul +2 emiliano, che valgono il cartellino giallo ad entrambe le squadre in gara. Il tentativo di riavvicinamento riesce sul punteggio di 8-8. I lombardi si allontanano sul 10-12 e Pinca mette a sedere i suoi ragazzi. Scaglioni con un muro interrompe la serie positiva avversaria, senza però che Stadium riesca a recuperare lo strappo, che si allarga fino a +3 sul 12-15 e arriva +4 sul 13-17. Il tecnico emiliano chiama il secondo timeout e Francesco Ghelfi segna, riducendo a 3 lo strappo. Bellei entra per Dombrovski ma Moyashi continua a correre e si prende il +5. Francesco Ghelfi ne atterra un altro e uno Scaglioni in difficoltà viene sostituito da Persona, che alla sua prima azione in campo si prende un ottimo punto di prima intenzione. La caccia al tiebreak della Stadium inizia a scricchiolare dopo un altro errore che manda a +5 gli avversari. Ace di Giannotti, 17-23. Un altro servizio al nastro mette in crisi Mirandola, che subisce anche il punto del 24-17. Bellei con un mani out annulla il primo match point e con un muro ne annulla un altro, ma il gap è troppo ampio e il set chiude 25-19.

    Stadium perde i primi 3 punti in casa e continua a complicarsi la rincorsa salvezza non riuscendo a riprendersi dopo la battaglia ai vantaggi del terzo parziale. LEGGI TUTTO

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    Sono cinque di fila: Med Store Tunit batte Monselice 3-0

    Continua la striscia di vittorie dei biancorossi che al Banca Macerata Forum si impongono anche sui veneti di Monselice. La Med Store Tunit ha conquistato la partita dovendo ancora fare a meno di Morelli ma confermandosi di nuovo ad alti livelli dopo la gara contro Savigliano. Nel primo set, dopo una buona partenza di Macerata, gli ospiti sono cresciuti e hanno messo in difficoltà i biancorossi, che solo nel finale sono riusciti a conquistare il set. Più convinta Macerata nel secondo e nel terzo set, dove è riuscita a controllare nonostante Monselice abbia lottato su ogni pallone. Ora per i biancorossi arriva la trasferta di Garlasco, dove andranno a caccia di altre punti per la corsa al terzo posto.
    LA CRONACA – Coach Gulinelli conferma gli schiacciatori Lazzaretto, Margutti e Wawrzynczyk, novità al centro con De Col in coppia con Luisetto, regia affidata a Kindgard, il Capitano Gabbanelli è il libero. Monselice in campo con Drago, Vianello e Borgato, centrali Vattovaz e De Grandis, il palleggiatore è Beccaro, Dainese il libero. La Med Store Tunit prova ad imporre subito il proprio ritmo al gioco: difendono bene i biancorossi e Kindgard serve due volte Lazzaretto con lo schiacciatore bravo a trovare lo spazio giusto dove mettere i punti della prima fuga, 7-4. Il time-out chiamato da coach Cicorella ricarica i suoi che pian piano, anche grazie alla buona serie in battuta di Vattovaz e all’ingresso di Bacchin per Drago, costruiscono il pareggio, 11-11. Prova a scuotersi Macerata con la combinazione al centro che premia Luisetto, 16-14, Monselice però resta in scia e sorpassa 16-17 costringendo coach Gulinelli a chiamare il primo time-out biancorosso. Alzano il muro gli ospiti che proseguono il buono momento e allungano 18-20: reazione Macerata, buona serie in battuta di Gonzi e diagonale vincente di Wawrzynczyk, 22-20; il polacco porta a casa punti importanti che permettono ai suoi di chiudere 25-21. Partenza di nuovo avanti per la Med Store Tunit che cerca di mantenere il buon momento del finale di primo set: Wawrzynczyk a servizio mette in difficoltà la ricezione avversaria che regala ai biancorossi il 5-2; prova a controllare il vantaggio Macerata, Monselice lotta ma su una palla vagante deve cedere sul colpo di Kindgard, 10-8. Cresce la Med Store Tunit e allunga con l’ace di Lazzaretto, aiutato dal tocco della rete, 16-12 e coach Cicorella chiama il time-out. Rispondono gli ospiti che provano a restare in partita, Macerata trova sfogo nel suo schiacciatore Wawrzynczyk, con un preciso pallonetto aggira il muro ma ancora Monselice non si arrende e accorcia con una buona combinazione conclusa da Kobzev, 19-16. Ancora efficace al centro la Med Store Tunit con Luisetto, il 23-19 scaccia Monselice che lotta su ogni pallone ma deve arrendersi nuovamente 25-21. Le squadre giocano punto a punto ad inizio di terzo set: Borgato trova poi un preciso diagonale al quale risponde subito Margutti con il muro-out del 5-5. Gioca sul vantaggio Macerata, giocata di qualità di Margutti che premia Lazzaretto bravo a superare la difesa ospite, poi lo schiacciatore aggiunge anche un ace e i biancorossi allungano 13-9. Cresce anche De Col che a muro ferma Borgato per il 18-14, la Med Store Tunit controlla: ancora positivo Gonzi in battuta, Monselice si rifugia nel time-out, ma i padroni di casa vanno verso un finale senza rischi. Wawrzynczyk e Lazzaretto confezionano punti pesanti, gli ospiti accusano e il colpo e la Med Store Tunit chiude 25-16.
    Il tabellino:
    MED STORE TUNIT MACERATA 3
    TMB MONSELICE 0
    PARZIALI: 25-21, 25-21, 25-16.
    Durata set: 30’, 30’, 23’. Totale: 83’.
    MED STORE TUNIT MACERATA: Luisetto 8, De Col 3, Lazzaretto 16, Margutti 5, Kindgard 1, Wawrzynczyk 18, Gonzi, Gabbanelli. NE: Ravellino, Paolucci, Pizzichini, Bacco. Allenatore: Gulinelli.
    TMB MONSELICE: Drago 2, Perciante, Vattovaz 1, Kobzev 4, Vianello 11, De Grandis 2, De Santi, Bacchin 9, Beccato, Borgato 11, Dainese. NE: Monetti, Rizzato, Diere. Allenatore: Cicorella.
    ARBITRI: Giulietti e Galteri. LEGGI TUTTO

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    OmiFer Palmi, missione compiuta a Napoli. Radici: “una vittoria speciale”

    Missione compiuta per l’OmiFer Palmi che torna dalla trasferta di Napoli con tre punti importantissimi per il finale di stagione regolare. I padroni di casa hanno dato filo da torcere ai calabresi senza però riuscire a scalfire le sicurezze di Carmelo Gitto (10 punti) e compagni.
    Avvio di gara equilibrato tra Napoli e Palmi che si ribattono punto su punto, break su break. Alla fine, la spunta Palmi, trascinata dal solito Pawel Stabrawa (18 punti per lui messi a referto e palma di top scorer dell’incontro) che chiude sul 23-25. Nel secondo set si va ai vantaggi che, anche grazie alla prestazione magistrale di Peripolli, in un periodo di particolare grazia, sorridono nuovamente alla “Franco Tigano” Palmi: i ragazzi di mister Radici chiudono infatti sul 24-26. La Quantware perde un po’ del suo mordente e l’OmiFer esce alla distanza certificando merito e superiorità chiudendo il terzo e definitivo parziale sul 21-25. Tra le fila del Palmi da segnalare anche la performance di Michele Marinelli che va in doppia cifra con i suoi 14 punti.
    Più che soddisfatto a fine gara coach Andrea Radici: “è una buona sera per tutti noi dell’OmiFer, visto che -ha evidenziato – la prestazione è stata estremamente positiva, il risultato ci dà ragione e questo è un dato molto importante, a prescindere dalle valutazioni tecniche o tattiche. Tuttavia, -ha aggiunto- rimarco anche la prestazione dei ragazzi che oggi hanno pienamente legittimato il percorso portato fin qui, con una partita giocata con grande attenzione, con grande qualità e al cospetto di un avversario che ha senz’altro esercitato la propria pressione con intelligenza, per cui la soddisfazione è importante proprio per questa ragione”. Il tecnico perugino analizza quindi i dettagli del match: “siamo riusciti a giocare un primo set nel quale – ha spiegato – l’inerzia positiva di una rotazione con al servizio Pavel Stabrawa ci ha concesso un vantaggio che siamo riusciti a portare fino al 23 pari. Poi è stato il finale di set a decretare la determinazione dei ragazzi in questo weekend che poi è stato il preludio alla vittoria. Il secondo set – continua – è stato ancora più difficoltoso perché Napoli ha reagito molto bene, ha gestito per ¾ di parziale un livello di servizio e ricezione superiore al nostro, con qualità, con attenzione, in modo da metterci in difficoltà. Devo dare atto alla squadra di aver tenuto botta, di non aver esercitato un nervosismo, una reazione di pancia ma di aver cercato di mantenere le proprie peculiarità e le proprie idee in gara, questo ci ha concesso di rintuzzare pian piano lo svantaggio, piuttosto importante nella parte finale di set ed è stata un po’ la sintesi della piacevole sensazione che ci restituisce questa partita, dove poi abbiam centrato, grazie al terzo set ancor più autoritario, un risultato che noi riteniamo importante soprattutto per la fiducia in noi stessi e per quello che è un po’ il percorso che stiamo facendo”. Quindi, al di là dell’aspetto numerico, della classifica, “dell’entusiasmo di una società che ci sta davvero sostenendo a 360°, – afferma Radici – c’è questo aspetto che volevamo noi, tirare fuori una prestazione come questa e – lo faccio raramente- però anche il 70% in attacco con numeri importanti, con 2-3 palle di Michele Marinelli, che proprio domenica scorsa era uscito un po’ malconcio da una partita giocata meno bene, rappresenta questa mentalità, quella di un gruppo squadra  che nelle difficoltà naviga e sa come farlo, a volte le cose ci riescono meglio, a volte meno bene però la sensazione di vedere questo gruppo che porta a casa un risultato come questo è una bella sensazione che voglio certificare perché bisogna dare atto a questo gruppo di avere gli attributi e di rappresentare l’Omifer Palmi con un modo assolutamente bello di stare in campo, di stare in questa società. Quindi – conclude – oggi è una vittoria speciale, la considero tale e forse sono un po’ dolce anche perché queste qui son soddisfazioni”.

    QuantWare Napoli 0
    OmiFer Palmi 3
    Set: 23-25, 24-26, 21-25
    Napoli: Quantarelli, Botti, Saccone 6, Leone 3, Monda (L2) ne, Malanga, Cefariello 8, Ardito (L1), Anatrella, Martino 9, Frankowski, Canzanella ne, Montò 10. All. Sergio Calabrese
    Palmi: Cappio (L1), Marsili 1, De Santis (L2) ne, Gitto 10, Ferraccù ne, Miscione, Stabrawa 18, Marinelli 14, Peripolli 1, Pellegrino, Rau 7, D’Amato, Carbone 2. All. Andrea Radici
    Arbitri: Giorgia Adamo e Dario Grossi LEGGI TUTTO

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    Savigliano lotta ma cede contro la capolista

    Non riesce l’impresa al Monge-Gerbaudo Savigliano, che torna senza punti dalla lunga trasferta in casa della capolista Vigilar Fano, valida per la ventesima giornata del Girone Bianco di Serie A3 Credem Banca. I biancoblu incassano il secondo ko consecutivo in tre set, ma giocano una partita di buona sostanza, peccando solo di imprecisione nelle fasi decisive dei parziali, segnate dalla crescita e dal ruolo decisivo dei campioni di prima fascia di Fano, tra i quali spicca Marks, autore addirittura di 25 punti.
    Il racconto del matchI fanesi si presentano senza Gozzo, sostituito al centro dal giovane Roberti. Formazione tipo, invece, per Savigliano, con la diagonale Filippi-Spagnol, Nasari-Galaverna in posto 4, Rainero-Dutto al centro. Liberi alternati Gallo-Rabbia.
    L’inizio di match è di marca cuneese, con i biancoblu che provano lo strappo sul 3-6. La reazione dei padroni di casa, però, è veemente: battuta e muro sempre più efficaci consentono a Fano di alzare l’asticella del gioco, mettendo poi la freccia, con il margine che si amplia fino al 16-11. Savigliano prova la riscossa nel finale ma ormai è tardi: alcuni attacchi perfetti di Ferri chiudono i conti: 25-21.
    Il secondo parziale sembra viaggiare sui binari del primo, ma a parti invertite. Parte meglio la Vigilar, che si porta sul 6-3, ma Savigliano, trascinata soprattutto da un ottimo Rainero, piazza il sorpasso e ottiene il massimo vantaggio sul +3: 17-20. Nel finale, sembra fatta, con i piemontesi che si portano sul 21-23, ma calano proprio sul più bello. Sono Ferraro e Marks, a tratti incontenibile, a trascinare i marchigiani, che superano e vincono 25-23, tra i rimpianti saviglianesi.
    Sulle ali dell’entusiasmo, Fano parte forte nel terzo, volando sul +4 (11-7). Ancora Rainero e, soprattutto, Galaverna (saranno 10 i punti alla fine per lui, due in meno del top scorer saviglianese Spagnol) provano a lanciare la rimonta del Monge-Gerbaudo, ma le individualità dei padroni di casa fanno ancora la differenza: 25-22 e discorsi chiusi.
    Le dichiarazioni. Nel post-gara, pur con il rammarico per il ko, in casa Monge-Gerbaudo Savigliano c’è la consapevolezza di aver disputato una buona prova, in casa di una squadra che fin qui ha perso due sole partite, entrambe contro Pineto. Lo staff biancoblu commenta così: “Abbiamo messo in mostra una buona pallavolo, pagando qualcosa nei momenti decisivi dei set. Resta il rimpianto per il secondo, ma di fronte a noi avevamo una compagine che, come da previsioni, ha giocato ad altissimi livelli. Ora, torniamo in casa per provare a riprendere il percorso”.
    Vigilar Fano – Monge-Gerbaudo Savigliano 3-0 (25-21, 25-23, 25-22)Vigilar Fano: Zonta 2, Marks 25, Gozzo, Ferri 12, Roberti 7, Maletto 5, Galdenzi, Ferraro 6, Raffa (L), Carburi, Gori, Sabatini, Partenio 1. All. CastellanoMonge-Gerbaudo Savigliano: Filippi 3, Spagnol 12, Nasari 2, Galaverna 10, Rainero 10, Dutto 3, Gallo (L), Rabbia (L2); Mellano 1, Trinchero, Bergesio. All. Simeon
    Carlo CeruttiUfficio stampa LEGGI TUTTO

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    STRARIPANTE VIGILAR, SAVIGLIANO KO

    Vigilar Fano 3
    Monge-Gerbaudo Savigliano 0
    (25-21, 25-23, 25-22)
    Vigilar Fano: Zonta 2, Marks 25, Gozzo, Ferri 12, Roberti 7, Maletto 5, Galdenzi, Ferraro 6, Raffa (L), Carburi, Gori, Sabatini, Partenio 1. All. Castellano
    Monge-Gerbaudo Savigliano: Nasari 2, Filippi 3, Calcagno, Gallo (L), Trinchero, Rainero 10, Rabbia (L), Galaverna 10, Bergesio, Spagnol 12, Dutto 3, Mellano 1. All. Simeon
    Arbitri: Salvati Serena di Roma e Grassia Luca di Roma
    Note: Fano bv 7, bs 16, muro 12; Savigliano bv 4, bs 15, muro 5
    Fano – Una straordinaria Vigilar Fano non dà scampo al Monge-Gerbaudo Savigliano ed infila la diciottesima vittoria in campionato. Un 3 a 0 che non lascia alcun dubbio sulla superiorità dei fanesi che hanno dominato le fasi cruciali di ogni set bloccando sul nascere ogni tentativo di reazione avversaria.
    Senza Gozzo, ottimamente sostituito dal giovane Roberti, i virtussini hanno subito inizialmente il gioco avversario (3-6), poi grazie alla solita battuta ed ad un muro granitico hanno risalito la china portandosi sul 16 a 11 con Marks in battuta. Nel finale di prima frazione ci ha pensato Stefano Ferri a suggellare il parziale con una serie di attacchi imprendibili.
    Spettacolare la seconda frazione: dopo un buon inizio Vigilar (6-3), si sveglia Savigliano con il bravo Rainero che sia a muro che in attacco sorprende i padroni di casa (12-15, 17-20). Il Monge-Gerbaudo sembra padrone del set ma, sul 21-23, non ha fatto i conti con i fuoriclasse Ferraro e Marks. Il siciliano piazza due muri devastanti mentre “Bibop” forza la battuta impedendo a Filippi una distribuzione fluida (25-23).
    Il Palas Allende è una bolgia: sulle ali dell’entusiasmo i fanesi partono a mille nel terso set (11-7), ancora Rainero assieme a Galaverna provano a dare una scossa ai loro compagni (20-18) ma nel finale un’encomiabile Ferri in coabitazione con super Marks danno la spinta decisiva alla squadra. Pubblico in visibilio e gara che si chiude con i fanesi a festeggiare in mezzo al campo insieme ai propri tifosi.
    USVF LEGGI TUTTO