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    VIGILAR FANO, PIER PAOLO PARTENIO: “QUESTO E’ UN GRUPPO IN CUI TUTTI SONO INDISPENSABILI”

    Non finisce di stupire la Vigilar Fano che, davanti al proprio affezionato pubblico, supera la prova del nove mettendo alle corde Savigliano ed allungando a +5 su Pineto, clamorosamente sconfitto sul campo di Belluno.
    A sei giornate dal termine della regular season i virtussini hanno voluto dare un importante segnale alle dirette inseguitrici, dando ancora una volta grande dimostrazione di continuità e costanza.
    Arrivato da poco più di un mese, Pier Paolo Partenio è stato protagonista di un spezzone di partita importante: “Ho avuto un’opportunità nel secondo set quando eravamo un po’ in difficoltà – afferma il maceratese – e sono contento di aver dato una mano ai ragazzi. Oggi non era scontato vincere 3 a 0 eppure la squadra è stata capace di uscire alla grande dai momenti di difficoltà, poi nel terzo abbiamo giocato più sciolti”. Poi l’ex giocatore di Motta di Livenza sottolinea la vera forza della squadra: “Non c’è – ricorda Partenio – un elemento non utile in questo gruppo. Da quando sono arrivato tutti sono stati indispensabili, anche se stasera Federico Roberti è stato molto bravo a sostituire l’infortunato Stefano Gozzo”.
    Raggiante a fine gara anche il Presidente della Virtus Emidio Cennerilli: “Grande prova dei ragazzi – afferma Cennerilli – forti tecnicamente, mentalmente e fisicamente. Questa è una squadra che ha grandi doti e contro Savigliano lo ha dimostrato”. Poi c’è chi si nasconde per quasi tutta la partita, ma nel momento decisivo tira fuori la zampata vincente: “Mario Ferraro è stato incredibile – conclude il Presidente della Virtus Fano – si è nascosto per buona parte della gara poi nel momento più difficile e decisivo della sfida ha piazzato due muri pazzeschi. Bravo lui ma bravi tutti”.
    Continua dunque il cammino vincente della Vigilar Fano ma la strada è ancora lunga.
    Venerdi 17 febbraio (ore 20.30) i virtussini saranno ospita del San Donà di Paolo Tofoli, che in campionato sono stati già in grado di battere Pineto ed hanno assoluto bisogno di punti per portare avanti definitivamente il discorso salvezza.

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    Una solida ErmGroup San Giustino espugna per 3-1 il PalaRaschi a spese della Wimore Parma

    WIMORE PARMA – ERMGROUP SAN GIUSTINO 1-3 (23-25, 25-14, 14-25, 21-15)
    WIMORE PARMA: Reyes 8, Chakravorti 1, Dimitrov 20, D. Codeluppi, Colangelo, Fall 7, Rossatti 14, Beltrami 2, Cereda (L1) ricez. 65%, Ferraguti 3, Bussolari 3. Non entrati: Sesto, Zecca (L2), Chirila. All. Andrea Codeluppi e Matteo Borghi.
    ERMGROUP SAN GIUSTINO: Hristoskov 7, Sitti 3, Ingrosso, Cioffi (L1) ricez. 38%, Skuodis 12, Cappelletti 19, Antonaci 9, Quarta 8, Cipriani 4. Non entrati: Procelli (L2), Daniel, Conti, Stoppelli. All. Marco Bartolini e Mirko Monaldi.
    Arbitri: David Kronaj di Varese e Antonio Giovanni Marigliano di Torino.
    PARMA: battute sbagliate 15, ace 3, muri 10, ricezione 53% (perfetta 26%), attacco 40%, errori 30.
    SAN GIUSTINO: battute sbagliate 14, ace 4, muri 5, ricezione 58% (perfetta 17%), attacco 42%, errori 27.
    Durata set: 30’, 23’, 23’ e 30’, per un totale di un’ora e 46’.
    Senza capitan Marra influenzato e con Hristoskov in campo dal terzo set dopo la difficile settimana trascorsa, una solida ErmGroup San Giustino espugna per 3-1 il “tempio” del PalaRaschi di Parma a spese della Wimore e adesso, con 32 punti in classifica e il sesto posto in coabitazione con Belluno, può alzare l’asticella dei propri obiettivi nel girone Bianco del campionato di Serie A3 Credem Banca. Una volta sistemato il discorso salvezza, i biancazzurri possono ambire a un posto nei play-off e quello in terra emiliana era considerato una sorta di scontro diretto in tal senso. Ripreso per i capelli un primo set nel quale era stata rimontata di sei punti, la formazione del duo Bartolini-Monaldi ha disputato un secondo da dimenticare per poi riorganizzarsi e ritrovare i propri automatismi nelle due frazioni decisive, quando ha intanto diminuito il numero degli errori e poi con la difesa e anche il muro ha neutralizzato la pericolosità di Dimitrov e Rossatti, autori comunque di 20 e 14 punti. Per la ErmGroup, 19 sigilli di Cappelletti (nonostante una battuta non efficace come in altre circostanze), 12 di Skuodis e il solito fondamentale contributo della coppia centrale Quarta-Antonaci, non dimenticando il libero Gian Marco Cioffi: all’esordio da titolare nel ruolo, ha acquisito una disinvoltura sempre maggiore nel corso della gara, fino a rendersi protagonista di provvidenziali interventi in difesa.
    Andrea Codeluppi, tecnico parmense, schiera la diagonale Chakravorti-Dimitrov, al centro Fall e Bussolari (al posto dell’infortunato capitano Sesto), a lato Rossatti e Reyes e libero Cereda. Marco Bartolini parte invece con Sitti palleggiatore, Cipriani opposto, Quarta e Antonaci al centro, Cappelletti e Skuodis alla banda e il già ricordato Cioffi libero. Un minuto di raccoglimento per ricordare le numerose vittime del tremendo terremoto che ha colpito Turchia e Siria e poi si comincia. Parma tonico a muro e subito sul 4-1, ma il turno in battuta di Cipriani (ace compreso) riaggiusta la situazione. La Wimore ci riprova, la ErmGroup ribatte (pur sbagliando qualche battuta di troppo) e passa a condurre per 12-11 sul diagonale out di Dimitrov, aggiungendo un contrattacco di Skuodis e un punto dalla seconda linea di Cappelletti. La serie in battuta di Antonaci si ferma sul 16-11 con il mani fuori di Cipriani, anche se San Giustino ha preso il via e arriva fino al 20-14 su una ricezione lunga dei locali e un’azione concretizzata da Cappelletti. La riscossa emiliana coincide con l’ingresso di Beltrami, che riporta sotto i suoi e ci pensano gli errori in attacco di Antonaci e Skuodis a perfezionare la rimonta con sorpasso sul 23-22, grazie al contrattacco di Dimitrov. La rabbiosa reazione della ErmGroup è affidata a Skuodis, che pareggia il conto e va a piazzare in ricostruzione il colpo del 25-23.
    Anche la seconda frazione segue in avvio la falsariga della prima: 5-2 per i padroni di casa, che difendono con ordine e allungano fino al 9-5; Cappelletti dimezza il gap, ma sul turno in battuta di Reyes è di nuovo +4 per Parma e il servizio di Cappelletti stavolta non funziona. L’ace di Antonaci è l’ultimo acuto biancazzurro, perché da un pasticcio in ricezione prende il via la fuga della Wimore, brava nel difendere e nel completare l’opera in attacco: Rossatti si esalta e si rende autore anche dell’ace che scava il fosso (21-11) nei confronti di un San Giustino in black-out pressochè totale. Solo una piccola reazione nel finale, prima del muro di Fall su Hristoskov, schierato nel frattempo in luogo di Cipriani e della battuta sbagliata di Quarta, che consegna l’1-1 alla compagine di Codeluppi con parziale di 25-14.
    Bartolini conferma Hristoskov nel 6+1 del terzo set e ancora una volta lo scatto iniziale è di Parma: 4-1 d’acchito ed ErmGroup costretta di nuovo a rincorrere. L’operazione di aggancio è tuttavia rapida: invasione di Fall e siamo sul 6-6, circostanza che dà a San Giustino la molla giusta per prendere in mano la partita, perché Hristoskov va a segno dalla seconda linea e Antonaci blocca a muro Rossatti. Un’altra invasione, quella di Chakravorti, spiana la strada giusta alla ErmGroup sul turno al servizio di Hristoskov, che aggiunge punti decisivi alla pari di Skuodis e Cappelletti in pipe. Il vantaggio di sette lunghezze (17-10) diventa importante per i sangiustinesi, seppure anche per Skuodis non sia la giornata felice in battuta. Ci pensa allora Sitti a pizzicare dai nove metri (21-13), con la successiva doppia prodezza in primo tempo e ancora a muro di Antonaci per un 2-1 che diventa realtà con un netto 25-14, al cospetto di un Parma incapace di replicare, quando Rossatti non centra il campo sull’ennesimo attacco.
    Al contrario dei set precedenti, Parma stavolta non scappa; anzi, dopo l’errore di Reyes e il primo tempo di Quarta, la ErmGroup è avanti 6-4 e Sitti aggiunge il settimo punto a muro su Reyes. Una buona gestione dei cambi palla e quando anche Dimitrov è impreciso in fase realizzativa il divario comincia ad allargarsi con un pallone piazzato da Skuodis su assist di Antonaci, che consente a San Giustino di andare sul 14-9. Sempre Skuodis rifinisce con un pallonetto un’azione prolungata e l’attenta difesa imposta il contrattacco vincente di Hristoskov per il 17-11 che proietta la squadra biancazzurra verso la bella impresa esterna, per quanto la Wimore recuperi un minimo di terreno con l’obiettivo di riaprire i giochi. Cappelletti e Antonaci a muro riallungano sul 21-16, il nuovo entrato Ferraguti piazza un ace e quando Hristoskov non prende la mira giusta il punteggio diventa 20-22. San Giustino non si scompone: Cappelletti si esalta ancora dalla seconda linea, Skuodis è prezioso in contrattacco e Quarta è protagonista della perla finale con il muro su Reyes, che fissa il punteggio sul 25-21 e sul 3-1. Terzo successo di fila per la ErmGroup, che bilancia anche il computo complessivo: 10 vittorie e altrettante sconfitte, due delle quali hanno prodotto un punto. E domenica, ritorno al palasport per continuare la striscia positiva, con avversaria la Gamma Chimica Brugherio.
    “Una grande prestazione di squadra, che si è compattata per aggiudicarsi un incontro divenuto ulteriormente difficile a causa dei problemi sopraggiunti in settimana”. È il commento a caldo di Goran Maric, direttore sportivo della ErmGroup San Giustino, che aggiunge: “Il gruppo ha risposto bene anche dopo un secondo set nel quale si era un po’ disunito; i ragazzi sono ripartiti stando al pezzo, commettendo meno errori e diventando padroni della partita. Complimenti a tutti e una citazione particolare per Cioffi, esordiente di fatto, che si è dimostrato all’altezza della situazione”.
    Claudio Roselli
    Ufficio stampa
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    Maury’s Com Cavi Tuscania quasi perfetta, Casarano si arrende in tre set

    Una Maury’s Com Cavi Tuscania bella e concreta torna dal Salento con l’intera posta in palio superando in scioltezza una Leo Shoes Casarano che non è mai riuscita ad impensierire più di tanto la squadra di coach Passaro.
    Dopo aver perso i primi due parziali a 19 e 18, i salentini riescono ad opporsi in maniera più efficace solo nel terzo ma sono poi costretti ad arrendersi a ridosso del set 22/25.
    Al fischio di inizio dei signori arbitri Rosario Vecchione e Enrico Autuori coach Licchelli schiera i suoi con Fanizza al palleggio e Marzolla opposto, Matani e Peluso centrali, Cianciotta e Ciupa laterali, Prosperi Turri a libero. Sandro Passaro risponde con Parisi al palleggio e Onwuelo opposto, Festi e Aprile centrali, Sacripanti e Corrado bande, capitan Sorgente libero.
    Apertura di primo parziale all’insegna dell’equilibrio 5/7. Ace di Sacripanti e attacco vincente di Corrado per il 5/9. Il muro di Onwuelo su Ciupa e l’attacco vincente ancora di Corrado costringono Licchelli a fermare il gioco 6/12. Muro di Festi su Ciupa 10/15. Ace di Matani 13/16. Ace di Onwuelo 16/21, secondo time-out chiesto da Casarano. Attacco di Corrado per il 17/24. Il primo tempo di Festi chiude il primo parziale 17/21.
    Secondo set. Murata la pipe di Corrado 7/6 che si rifà poi con un ace 7/8. Si prosegue punto a punto 10/11. Attacco vincente dello stesso Corrado al termine di un’azione prolungata 10/13. Invasione di Marzolla 14/17. Ancora punto Tuscania, Licchelli ferma il gioco 14/18.Tuscania allunga 16/21. Reazione Casarano 18/21. Doppio ace di Onwuelo, Tuscania si aggiudica anche il secondo parziale 18/25.
    Terzo set. Tuscania subito avanti 3/7, Licchelli chiama il primo time-out. Parziale di tre a zero per Casarano 7/8. Ace di Matani, 10 pari. Finisce sul nastro l’attacco di Cianciotta 10/12. Ancora parità, 13/13. Pipe di Corrado 14/16, time-out Casarano. La Leo Shoes accorcia, Passaro chiama il suo primo time-out 17/18. Errore di Cianciotta dai nove metri 20/23. Mani out dello stesso Cianciotta 22/24. L’attacco di Onwuelo chiude set e incontro 22/25.
    LEO SHOES CASARANO – MAURY’S COM CAVI TUSCANIA­ 0/3
    (19/25 – 18/25 – 22/25)
    Durata: ‘27, ’29, ’33
    LEO SHOES CASARANO: Fanizza, Cianciotta 12, Moschese, Marzolla 13, Ciupa 11, Matani 7, Prosperi Turri (L1), Urso (L2), Guadagnini, Ulisse, Peluso 3, Floris, Rampazzo. All. Licchelli. 2° All. Cozzetto
    MAURY’S COM CAVI TUSCANIA: Stamegna, Parisi 1, Festi 7, Ruffo, Menchetti, Cipolloni Save, Sorgente (cap) (L1), Sacripanti 9, Corrado 17, Aprile, Onwuelo 15, Quadraroli (L2), Licitra, Borzacconi. All. Passaro. 2° All. Barbanti.
    Arbitri: Rosario Vecchione e Enrico Autuori
    Giancarlo Guerra
    Ufficio stampa Tuscania Volley LEGGI TUTTO

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    Bari corsaro a Sparanise: tre punti e quinto posto nel girone Blu

    Arriva al Palasport di Sparanise il pronto riscatto del Gruppo Stamplast M2G Green Bari nel girone Blu.
    Sfoderando una prova gagliarda su uno dei campi più difficili del campionato, il team biancorosso batte in tre set (25-27, 23-25, 28-30) una Volley Marcianise ostica e combattiva e strappa tre punti d’oro che valgono il quinto posto in classifica, a -2 dalla quarta OmiFer Palmi e a -4 dalla terza Maury’s Com Cavi Tuscania.
    A lasciare il segno nell’undicesimo successo stagionale il duo Paoletti-Ciavarella, determinante in chiave realizzativa con 17 punti a testa, ed il libero Rinaldi, fondamentale sia in ricezione (68% di ricezione positiva) che in difesa.

    SESTETTI DI PARTENZA
    Mister Nacci schiera Ciardo in cabina di regia, Lucarelli opposto, Libraro e Ruiz in posto 4, Vetrano e Bonina al centro e, infine, Bizzarro nel ruolo di libero.
    Coach Spinelli risponde con la diagonale  Leoni-Paoletti, gli schiacciatori Wojcik e Ciavarella, i centrali Persoglia e Deserio e, per concludere, con Rinaldi al comando delle operazioni difensive.

    CRONACA DEL MATCH
    Nel primo set si viaggia sul filo dell’equilibrio fino al 14-14, quando il sigillo di Lucarelli e l’errore successivo di Paoletti costringono coach Spinelli a richiedere il primo time out dell’incontro (16-14). Al ritorno in campo i padroni di casa tentano la fuga con l’ace di Libraro (18-15) ma si imbattono nella pronta reazione dei biancorossi che, guidati dal tandem Paoletti-Ciavarella, agguantano la parità sul 19-19. A seguire Marcianise lavora bene a muro con Bonina e, approfittando di qualche sbavatura di troppo nella metà campo barese, torna a +3 (22-19). Gli uomini di coach Spinelli sono bravi a non gettare la spugna e, grazie ad uno straordinario Paoletti, risalgono la china e piazzano il sorpasso (23-24, muro su Libraro). La contesa prosegue ai vantaggi (24-24). A mettere fine alle ostilità ci pensano capitan Paoletti e Wojcik, autore dell’ace che vale il definitivo 25-27.
    Nel secondo parziale Bari resta al comando delle operazioni di gioco, forzando al servizio con Leoni (4-7) e Persoglia (11-13). Dall’altra parte della rete Marcianise non molla la presa e, affidandosi a Ruiz in battuta, riesce a ribaltare la situazione (16-14, a segno Lucarelli). La contesa torna in parità dopo l’ace messo a segno da Wojcik (19-19). Si lotta punto a punto fino al 22-22, quando il muro di Paoletti su Libraro e l’errore in attacco di Bonina portano il Gruppo Stamplast M2G Green ad un passo dalla conquista del secondo game (22-24). Il doppio vantaggio nel computo set si materializza con la sassata micidiale del solito Paoletti (23-25).
    Le due squadre si affrontano a viso aperto e senza esclusione di colpi anche nel terzo atto del match: al break siglato da Ruiz e Vetrano (14-12) fa seguito la replica di Leoni e soci (17-18). Bari tenta la fuga con l’ennesimo ace di Wojcik (21-23) ma viene subito raggiunta dai padroni di casa (23-23). Ancora una volta si va ai vantaggi. A spuntarla è sempre il Gruppo Stamplast M2G Green sul punteggio finale di 28-30, grazie alle difese da applausi del duo Rinaldi-Leoni, ai colpi imprendibili di capitan Paoletti e al muro poderoso di Wojcik su Lucarelli.

    IL TABELLINO DEL MATCH

    VOLLEY MARCIANISE 0-3 GRUPPO STAMPLAST M2G GREEN BARI
    (25-27, 23-25, 28-30)

    VOLLEY MARCIANISE: Ciardo 3, Lucarelli 15, Libraro E. 12, Ruiz 15, Bonina 6, Vetrano 5, Bizzarro (L1) pos 72%, Orlando, Vacchiano (L2), De Luca, De Prisco, Siciliano, Leone.
    All. Vincenzo Nacci – vice all. Antonio Spina
    Note: errori al servizio 9, aces 4, ricezione pos 68% – prf  42%, attacco 51%, muri vincenti 5.

    GRUPPO STAMPLAST M2G GREEN BARI: Leoni 2, Paoletti 17, Ciavarella 17, Wojcik 15, Persoglia 9, Deserio 4, Rinaldi (L) pos 68%, Martinelli, Petruzzelli V., Ferenciac, Ciccolella, Petruzzelli F., Giorgio, Marrone (L2).
    All. Beppe Spinelli – vice all. Francesco Valente
    Note: errori al servizio 11, aces 5, ricezione pos 55% – prf 26%, attacco 56%, muri vincenti 8.

    Arbitri: Matteo Talento e Davide Morgillo

    Durata set: 30’, 28’, 45’. LEGGI TUTTO

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    Belluno, che impresa: battuta la vice capolista

    Ci sono vittorie utili, altre importanti, altre ancora simboliche. A tal punto da dare un senso e un significato profondo a un’intera stagione. Ebbene, il successo al tie-break contro la corazzata Pineto rientra di diritto in quest’ultima categoria. Sì, profuma di impresa il 3-2 stampato all’Abba: per il valore indiscutibile dell’avversario, ma anche per come è maturato. Perché la Da Rold Logistics, nel quarto parziale, ha annullato il match-ball dell’1-3. Ha danzato sul filo, è rimasta in piedi. E si è regalata un finale da incorniciare, in cui ha avuto il merito di portare gli episodi decisivi dalla propria parte e ha saputo dosare il calore di uno spirito in ebollizione con la freddezza in termini di giocate e di scelte. Impeccabile Maccabruni in regia e non da meno Graziani in banda, mentre Novello si merita la palma di top scorer. Grazie a questi due punti, la DRL rimane quinta, anche se viene raggiunta da San Giustino. 
    APPROCCIO – L’approccio è perfetto. E il primo strappo è dolomitico, con Stufano a inchiodare il muro dell’11-8. Pineto, però, risale: impatta a quota 13, sorpassa sul 19-20, in seguito a un schiacciata in rete di Saibene. E mantiene il break di margine, fino a guadagnarsi tre set-ball: Graziani sventa il primo, Stufano il secondo e Link spedisce out il terzo. E così, l’ultimo acuto è di Mozzato: vale il 30-28 e infiamma la Spes Arena. 
    GIRI DEL MOTORE – Al cambio di campo, l’Abba aumenta i giri del motore e si porta subito sull’8-5. E ad aumentare è pure la precisione in vari fondamentali: anche senza il contributo di bomber Jacob Link, fuori per scelta tecnica. A prendersi la scena, in particolare, sono il “baldanzoso” Baldari (7 su 10 sotto rete) e Milan (5 punti con l’83 per cento in attacco). La DRL prova a rimanere in scia, ma alla lunga è costretta a cedere: 22-25. Le certezze degli abruzzesi sono rafforzate. Anzi, moltiplicate. E mantenere i livelli paradisiaci di inizio partita è un’impresa da titani per i bellunesi: come lo sarebbe per chiunque. L’Abba prende quindi il largo (8-14) e tocca le 7 lunghezze di vantaggio: 10-17. In realtà, la generosità dolomitica, unita al servizio di Novello, sembra un mix perfetto per riaprire i giochi (22-24). Ma è tardi. E il duo Baldari-Milani (13 in tandem) è ancora decisivo. 
    PROTESTE – I rinoceronti, però, non si arrendono. E nel quarto atto succede letteralmente di tutto: Pineto, avanti 18-15, sembra a un passo dal chiuderla. Solo che Stufano ha altre idee e mura per il 21 pari. Sono necessari ancora i vantaggi: Graziani sventa la prima (e unica) palla match della vice capolista e, sul 26-26, Milan sbaglia il servizio, mentre nell’azione successiva lo scambio è combattutissimo: i due arbitri non puniscono un intervento sotto rete del libero Martinez (a muro?) e Mozzato risolve la questione, timbrando il 28-26 fra veementi proteste. Sulle ali dell’entusiasmo, e di una Spes Arena che spinge all’impazzata, si va al tie-break. E non c’è storia: la DRL doppia gli l’Abba (6-3), respinge il tentativo di rimonta (7-6) e scappa via, con Stufano a muro (12-7), Graziani (contrattacco della staffa) e tutti gli altri. Che serata. 
    “CALIENTE” – «Una grande prova – commenta coach Gian Luca Colussi -. La dovevamo a noi stessi e al pubblico, visto che le ultime prestazioni casalinghe non erano state brillanti. Abbiamo dato tutto, siamo riusciti a rimanere aggrappati alla partita e l’abbiamo portata a casa. Il pubblico? Bello sentirlo così “caliente”». 

    DA ROLD LOGISTICS BELLUNO-ABBA PINETO 3-2
    PARZIALI: 30-28, 22-25, 22-25, 28-26, 15-8.
    DA ROLD LOGISTICS BELLUNO: Maccabruni 7, Novello 23, Saibene 11, Graziani 16, Mozzato 9, Stufano 11; Martinez (L), Guastamacchia, Ostuzzi 3. N.e. Paganin, Candeago, Galliani, Guolla, Pierobon (L). Allenatore: G. Colussi.
    ABBA PINETO: Baldari 18, Basso 9, Paris 2, Milan 23, Bragatto 7, Link 11; Giuliani (L), Merlo 2, Bongiorno 5, Mignano. N.e. Calonico, Omaggi, Fioretti. Allenatore: G. Tomasello. 
    ARBITRI: Ruggero Lorenzin di Vicenza ed Emilio Sabia di Potenza.
    NOTE. Spettatori: 400 circa. Durata set 35’, 25’, 28’, 38’, 25’; totale 2h31’. Belluno: battute sbagliate 21, vincenti 5, muri 7. Pineto: b.s. 22, v. 4, m. 10. LEGGI TUTTO

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    Una Sieco vietata ai deboli di cuore completa la rimonta e vince al tie-break contro l’Aurispa Lecce

    Continua la striscia consecutiva di vittorie della Sieco, anche se in quel di Lecce c’è davvero mancato poco che si interrompesse nel peggiore dei modi. Bravissimi i ragazzi di Coach Nunzio Lanci che cancellano un avvio di gara scellerato e riescono a passare letteralmente dalle stalle alle stelle. Una prova che dimostra quanto i ragazzi impavidi siano coesi, resilienti, tenaci e soprattutto capaci di tutto.

    Una Sieco già sotto per due set a zero, che anche all’avvio del terzo e decisivo set non dava segni di risveglio aveva fatto mettere il cuore in pace a molti tra tifosi, giornalisti e addetti ai lavori. Chissà in quanti l’avranno data per spacciata, dimenticando che la Sieco è decisamente imprevedibile.
     
    Una serata di gran spolvero per i padroni di casa che, impeccabili in ogni fondamentale e spinti da un monumentale Vaskelis non hanno lasciato scampo al gioco degli Impavidi che sembravano in effetti non pervenuti. E dire che la partenza dei ragazzi di Nunzio Lanci non era stata poi così male tentando per primi una mini fuga. Mini fuga che però è durata relativamente poco grazie ad una ottima fase difensiva dei salentini sfruttata al meglio dal già citato Vaskelis ma anche dall’ex Ferrini e dal centrale Fortes. E chi si aspettava una reazione dagli abruzzesi è rimasto deluso anche dal secondo set. Molti sfortunati errori individuali concentrati nella stessa gara hanno contribuito a mettere nei guai i bianco azzurri, che sembrano essere quasi spettatori non paganti dell’incontro.
    Linea piatta anche nelle prime battute del terzo set ma poi qualcosa comincia a cambiare.

    Qualcosa di importante accade in campo: la Sieco si sveglia da un insolito torpore e comincia a macinare gioco. Lo svantaggio si riduce ed ora sono gli ortonesi a fare la voce grossa. Non che gli avversari fossero sulle gambe, tutt’altro. L’Aurispa Lecce continua a picchiare forte contro una Sieco che però diventa letteralmente invalicabile. Cresce il muro e cresce l’efficacia della ricostruzione. Anche il servizio è completamente cambiato con Bertoli che picchia dai nove metri, fiaccando la difesa dei padroni di casa. Bulfon si fa perdonare un secondo set sotto tono e con la complicità di Ferrato riaccende le speranze di Ortona. La Sieco diventa imprendibile e per quanto gli avversari provino a star dietro agli abruzzesi non ci riescono. Gli scambi si fanno lunghi ed intensi, nessuna delle due squadre vuole mollare l’osso. L’Impavida però è più lucida e con sangue gelido trova il cambio palla sul momento migliore delle Libellule. La tensione è spezzata e i ragazzi di Coach Lanci raggiungono il tie-break che vale, ancora una volta, la sicurezza di aver sempre conquistato punti in questo campionato.

    Questa volta sono i tifosi pugliesi a rimanere delusi, quando i propri beniamini non riescono a trovare la tanto sperata reazione. Ancora una volta Marshall è un porto sicuro, Bulfon picchia forte e mura altrettanto bene. Lo stesso fa Arienti e alla fine Ortona ribalta una gara che sembrava compromessa.

    Finisce quindi 2 set a 3 con la Sieco che vendica la sconfitta patita in casa nel girone di andata, quando Lecce si impose al tie-break dopo essere stata in vantaggio anche allora per due set a zero.

    Leonardo Ferrato: «Siamo partiti troppo tesi. È un difetto che ci portiamo avanti da un po’ di tempo a questa parte di non giocare bene nei primi set. In più tutte le squadre che ci affrontano sono portate a dare il massimo perché siamo quelli da battere. Paradossalmente è quando passiamo da essere quelli favoriti a quelli sfavoriti che cominciamo a dare il meglio di noi. Una che mi rende particolarmente felice perché dimostra che noi non molliamo mai soprattutto contro una squadra che ha giocato veramente bene. Di certo dobbiamo continuare a lavorare, soprattutto dal punto di vista mentale. Dobbiamo imparare ad avere fiducia nei nostri mezzi e a sfruttarli sempre. D’altronde se abbiamo vinto così tante partite di seguito non siamo poi così malaccio. Soddisfatto della mia prestazione, è sempre una soddisfazione far punto, soprattutto a muro». E poi una dedica «Oggi sono stati sei i miei muri e li dedico tutti alla mia mamma».

    IN BREVE

    Un avvio di primo se molto equilibrato ma è la Sieco la prima a mettere a segno il primo punto break. L’Ortona grazie ad un muro attento riesce a limitare di molto le azioni offensive di Lecce e dopo il break trova subito una mini-fuga sul e 5-9. Dura poco però il vantaggio ortonese, Lecce riprende a giocare a trova subito il pareggio 10-10 e così la partita si incanala su un binario di equilibrio. Sul finire del set è l’Aurispa a tentare la sorte con una mini-fuga con un Vaskelis decisamente in giornata. Ancora in difficoltà gli ortonesi, che con due errori individuali di troppo perdono il contatto con gli avversari che vanno a vincere il primo parziale addirittura aumentando il divario: 25-21.

    Le primissime azioni del secondo set sono una sfida Marshall – Vaskelis e la Sieco trova il primo punto break. Proprio come nel set precedente, una volta trovato il punto break la SIECO si ferma e gli ospiti non solo recuperano ma dilagano 11-6. Dopo essersi fermata, la SIECO sparisce dal campo e gli ortonesi sono in balia dei padroni di casa avanti 15-8 quando la metà del set è superata. Ortona è in evidente difficoltà, Ferrato si rifugia spesso su Marshall che però non può far tutto da solo, soprattutto contro una Libellula così attenta in difesa e ricostruzione. Come se Vaskelis non fosse sufficiente anche Ferrini trova un gran set e da il colpo di grazia alla Sieco. Nonostante un terzo set vinto in rimonta, quando la Sieco ha ripreso ad avere una buona fase muro/difesa/ricostruzione

    Nel terzo set Lecce vuole chiudere la pratica e sul pronti-via trova subito un bel vantaggio. Questa volta sono bravi i ragazzi impavidi a ricucire lo strappo e a stringere le maglie della difesa. Nell’ultima parte del parziale Ortona trova anche la via del recupero che mantiene accese le speranze. Vaskelis e Ferrini però continuano a giocare benissimo e l’impresa è ardua. Cresce l’efficienza di Ortona nel fondamentale del muro e finalmente gioca ad armi pari con gli avversari. Cresce anche Bertoli che con il suo servizio impensierisce non poco gli avversari.

    La Sieco appare grintosa nel quarto set. La tensione è alta e questo rende gli atleti abruzzesi più attenti e reattivi. Ortona conquista subito un piccolo margine di vantaggio. Le due squadre danno vita ad una serie di scambi lunghi ed intensi con un Bulfon che sembra essere entrato in partita. Il muro di Ortona si fa più efficace e quando non ferma completamente gli avversari, smorza le bordate della coppia Ferrini/Vaskelis. Cresce anche Bertoli e la rimonta comincia a sembrare più alla portata. Ma per festeggiare bisogna fare i conti con un avversario mai domo e proprio quando le cose sembrano andare per il verso giusto, i salentini tornano a macinare gioco facendo sentire il fiato sul collo ad Ortona. Ci prova la Sieco a mettere ulteriore distanza tra sé e l’avversaria ma non riesce a capitalizzare le ricostruzioni, anche perché i palloni sono di difficile gestione. Ci riesce invece Lecce che proprio quando sembrava fatta per la Sieco riduce pericolosamente uno strappo piuttosto ampio fino al 22-23.

    Equilibratissimo anche l’avvio del Tie-Break. Ortona subito sul +2 con un formidabile Bertoli ma avversari bravissimi a recuperare. Equilibratissimo così come gli ultimi due set anche questo parziale. Ortona è finalmente in grado di giocare al massimo. Un eccezionale Ferrato trova il nono punto personale e le maglie tornano a stringersi rendendo la vita difficile ai padroni di casa. Lecce prova a sfondare al centro ma la Sieco risponde bene con un intramontabile e soprattutto incontenibile Leo Marshall.

    PRIMO SET:
    Coach Nunzio Lanci affronta la difficile gara di Lecce con il classico schieramento che vede Ferrato in cabina di regia e Bulfon opposto. Capitan Marshall e Bertoli sono gli schiacciatori di posto tre mentre al centro ci sono Fabi e Arienti. Libero Benedicenti.

    Per il sestetto iniziale, i padroni di casa si affidano a Tulone in regia, al centro Fortes e Agrusti, Vaskelis opposto, i martelli Mazzone e Ferrini, Giaffreda libero.

    Dopo il minuto di silenzio per commemorare le vittime del violento terremoto in Turchia, la prima palla spetta ai padroni di casa che vanno al servizio con Turone ma il primo punto è di Fabi. Batti e ribatti la Sieco si mangia il punto break e il punto è di Lecce 1-1. Fischiato un fallo al palleggiatore leccese 2-4. La pipe di Marshall si infrange sul muro 4-4. Ferrini riceve e schiaccia ma ferrato lo ferma con un buon muro 4-6. Bertoli trova una precisa palla piazzata 5-7. Muro di Bulfon 5-8 ma l’arbitro fischia invasione allo schiacciatore. Punto comunque ad Ortona: 5-9 e time out per la Libellula. Vasquez attacca forte e il muro non trattiene 6-9. Fuori il primo tempo di Fabi 9-8. Bertoli sbaglia il sevizio 9-10. Sempre Vasquez con una diagonale stretta 11-10. Potente la diagonale di Marshall 13-13. Bulfon dalla seconda linea trova le mani del muro e la palla schizza fuori 13-14. Ferrato fermato dal muro a tre alzato da Ortona 15-16. Fortunato l’ace dei padroni di casa, il nastro ferma il servizio e la palla cade a piombo sul campo di Ortona 17-16. Fischiati quattro tocchi ad Ortona, ma Lanci chiede un controllo. Alla fine l’azione va rigiocata, Lanci aveva ragione. Murato Bertoli 18-16. La diagonale di Marshall finisce nei tre metri 19-18. Fabi serve fuori, seppur di poco 20-18. Ferrato sbaglia completamente un palleggio per Bulfon e mette la palla direttamente fuori 21-18. Bulfon appoggia la palla sulle mani del muro 21-19. Errore al servizio per il N.1 Mazzone 22-20. Bertoli trova il mani-fuori 22-21. Marshall sbaglia il servizio 23-21. Ace di Vaskelis 24-21. Bulfon murato da Bulfon 25-21.

    SECONDO SET
     
    C’è Bertoli al servizio, la rigiocata di Marshall finisce fuori 1-0. Al secondo tentativo Marshall si riscatta e fa 1-1. Ancora Marshall che gioca a carambola con il muro 2-2. Muro di Ferrato 2-3. Arienti attacca direttamente una free-ball 3-4. Ancora Marshall ma stavolta il pipe 3-5. Bulfon murato 6-6. Ace di Ferrini 7-6. Fuori l’attacco di Bertoli 8-6. Nessuno tra gli impavidi interviene e la palla cade mollemente a terra 9-6. Vaskelis trova il muro e la palla schizza fuori 10-6. Pregevole pallonetto di Vaskelis che da posizione impossibile elude il muro 11-6. Bertoli trova il cambio palla 11-7. Dopo lunga azione è sempre Vaskelis 14-8. Fabi sbaglia il servizio 16-9. La palla è fuori ma Bertoli d’istinto alza le mani, la tocca e il punto va a Lecce 17-10. Primo tempo di Arienti 19-12. Ferrato sfiora la palla a muro 20-12. Ferrini 23-13. Ace per Bertoli 23-15. Ancora Vaskelis ed il primo punto finisce in tasca all’Aurispa Lecce.

    TERZO SET
     
    Si parte con il primo punto per Marshall 0-1. Bulfon torna al punto con un mani-fuori 1-2. Ferrini schiaccia forte e Benedicenti non riesce a trattenere 3-2. Arienti fa invasione 4-2. Ancora invasione, stavolta di Marshall 5-2. Vaskelis ferma Marshall 6-2. Bertoli subisce il muro dell’8-5. Fuori il lungo linea di Vaskelis 8-7. Errore di Benedicenti che offre un ghiotto assist a Lecce 11-9. Fuori l’attacco al centro di Arienti 14-12. Errore anche per Bertoli che chiude troppo la sua diagonale che si spegne sulla rete 15-12. L’invasione stavolta è del Lecce 15-14. Arienti serve bene e Ferrato attacca la palla di ritorno 15-15. Mani fuori di Bertoli, Ortona è in vantaggio 15-16. Ferrini schiaccia fuori la sua parallela 15-17. Bulfon è attento a muro 17-20. Ancora un muro per Ortona, stavolta l’autore è Iorno 17-21. Ace per Bertoli 17-22. Marshall non riesce a fermare Vaskelis 18-22. Ancora l’opposto salentino 19-22. Errore al servizio anche per Lecce con Turone 19-23.  Il solito Vaskelis tira forte in diagonale 21-23. Bulfon trova il cambio palla che vale il set-point 21-24. Leonardo Ferrato trova un buon muro che permette alla Sieco di rimanere a galla 21-25.

    QUARTO SET
     
    Ortona deve continuare su questi binari, possibilmente facendo ancora meglio, dato che l’avversaria è in serata. Si parte con Bertoli ma il primo punto è per Lecce. Check richiesto sul punto di Marshall e alla fine, dopo un doppio controllo (chiamata di Lecce e contro Chiamata di Ortona) l’elettronica decide per dare il punto a Ortona perché se il muro non ha toccato la palla, la schiacciata di Marshall è dentro 1-3. Muro di Bulfon 1-4. Ricezione errata di Mazzone 1-5. Out l’attacco di Marshall 2-5. Potente il primo tempo di Arienti 2-6. Ferrato blocca Ferrini 3-8. Ace del mai domo Vaskelis 5-8. Bertoli picchia forte 6-10. Vaskelis attacca sulla linea di fondo campo 8-11. Iorno fa cambio palla 10-12. Potente l’attacco di Marshall, indifendibile per Mazzone 11-13. Fuori la Pipe di Mazzone 11-14. Vaskelis tira forte e il muro finisce fuori 12-14. Ottima la pipe di Bertoli 12-15. Fuori Vaskelis dai nove metri 13-16. Ottimo attacco di Bulfon 14-17. Ferrini grazia Bulfon toccando una palla che sarebbe finita fuori 16-19. Riesce una ricostruzione ad Ortona che grazie a Marshall trova il 16-20. Errore al servizio per Mazzone 17-21. Giocata di prima intenzione di Ferrato 18-22. Bertoli schiaccia forte ma viene murato 21-23. Marshall conquista il primo set point 22-24. Ancora Marshall attacca una pipe davvero scomoda e la Sieco trova il pareggio.

    QUARTO SET – TIE BREAK
     
    Si comincia con la palla tra le mani di Mazzone ma il primo punto è di Marshall. Poi tocca a Bertoli attaccare in Pipe 1-2. Ancora Bertoli, ancora in Pipe 1-3. Marshall fermato dal muro 2-3. Fuori l’attacco di Bulfon 3-3. Fuori l’attacco di Iorno che aveva intercettato un pallone di ritorno 4-4. Ancora un punto per Ferrato di prima intenzione 4-5. Muro di Ferrato 4-6. Ferrato con questo punto va in doppia cifra. Fortunato Vaskelis che riceve male ma la palla arriva a toccare uno spigolo del campo ortonese: 6-7. Marshall trova il tocco del muro di Mazzone che ammette. Si cambia il campo sul 5-8. Muro di Bulfon 5-10 ma poi l’elettronica trova un invasione ed è quindi 6-9. Ci riprova Bulfon e stavolta è buonissima 6-10. Errore al servizio per Bertoli che da vero impavido forza la battuta: 7-10. Marshall infermabile 7-11. Primo tempo ottimo per Agrusti 8-11. Pallonetto spinto di Vaskelis 9-11. Fuori il muro di Vaskelis su Marshall 9-12. Bertoli toglie le castagne dal fuoco trovando una carambola con il muro di casa 11-14. Mazzone mani e fuori per il 12-14. È Iorno a chiudere la gara con un attacco preciso al centro 12-15.

    Aurispa Libellula Lecce – Sieco Service Impavida Ortona 2-3 (25-21 / 25-16 / 21-25 / 22-25 / 12-15)

     
    Sieco Service Impavida Ortona: Fabi 4, Vindice n.e., Bertoli 17, Benedicenti (L) pos. 55% perf 24%, Iorno 6, Marshall 24, Di Tullio n.e., Ceccoli n.e., Bulfon 19, Arienti 8, Ferrato 9, Pollicino n.e., Palmigiani n.e. Allenatore: Nunzio Lanci. Vice: Luca Di Pietro.
     
    Aurispa Libellula Lecce: Mazzone 8, Morciano n.e., Ferrini 13, Tulone 2, Carachino, Davide Coppola, Vaskelis 35, Fortes 12, Giacomini, Pepe 1, Del Campo 6, Agrusti 7, Giaffreda pos: 81% – perf: 65%, Bello n.e. Allenatore: Peppe Bua. Vice: Luca Bramato

    Durata Set: 28’ / 25’ / 29’ / 33’ / 21’
    Durata Complessiva: 2h 16’
    Muri Punto: Ortona 14 / Lecce 10
    Aces: Ortona 2 / Lecce 5
    Errori Servizio: Ortona 9 / Lecce 7
    Ricezione: Ortona: Ortona Pos: 58% – Perf: 31% / Lecce Pos: 72% – Perf: 40%
    Attacco: Ortona 50% / Lecce 45%
    Arbitri: Palumbo Christian (Cosenza) e Colucci Marco (Matera) LEGGI TUTTO

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    Farmitalia, vittoria in tre set sull’Aversa: primato rafforzato

    Bottino pieno. La Farmitalia Saturnia vince la sfida con Aversa, confermandosi in testa alla classifica del girone blu del campionato Serie A3 maschile Credem Banca. Una vittoria arrivata al termine di tre set combattuti (il primo vinto 30-28, dopo aver annullato due set point) e che la squadra di Kantor ha sempre ricercato con grande piglio. Superato a pieni voti il primo dei due incontri consecutivi interni, con un vantaggio su Ortona (vincente per 3-2 a Tricase contro Alessano) adesso di due punti. Domenica prossima, alle 17, al PalaCatania arriverà il Marcianise.
    MIX ZONE. In sala stampa si presenta il capitano Marco Fabroni: “Non è stata la nostra migliore partita. Abbiamo commesso qualche errore di troppo, ma siamo stati bravi a conquistare la vittoria in tre set. Ci aspetta una fase della stagione importante, dove giocheremo per la Final Four di Coppa Italia e per la promozione in Serie A3”.
    Il segretario Gaetano Caserta e il consigliere delegato Mauro Nicosia concordi sull’importanza della partita: “Affrontavamo un avversario forte, la squadra caratterialmente ha dato dimostrazione di grande solidità”. Caserta aggiunge: “Vittoria dedicata a Nello Greco, presidente onorario, che ha festeggiato i 70 anni”.

    PRIMO SET. In tribuna ospiti speciali Hugo Conte e Gianni Lanfranco. Scatenato Enrico Zappoli nelle prime battute con due punti in attacco, uno in battuta e uno a muro. Smiriglia, mandato in campo da Kantor dall’inizio, timbra subito la presenza con un muro punto. Il break è immediatamente sigillato con il diagonale di Casaro (7-3). Sempre l’opposto della Farmitalia trova da posto 4 il punto del 14-10. Aversa si rifà sotto e opera il sorpasso sul 21-20. La partita si fa bella e appassionante. L’Aversa è un osso troppo duro. La Farmitalia annulla diversi set ball e piazza l’acuto con Piervito Disabato (30-28) che festeggia il compleanno (a fine partita coro dei tifosi) con una vittoria e una prestazione importante (59% in attacco).
    SECONDO SET. Che partita, quante emozioni. L’Aversa tiene botta, vuole a tutti i costi giocarsela sino alla fine. Si gioca punto a punto sino al 12 pari. Disabato e Zappoli trovano soluzioni positive per rimanere avanti (17-16). Casaro e Zappoli (a muro) alimentano il vantaggio (20-16). Jeroncic, entrato in campo al posto di Smiriglia, piazza il più 4. Frumuselu mette tutti d’accordo e archivia il set con un muro punto.
    TERZO SET. Nel terzo set deve crescere necessariamente l’efficienza in attacco, dopo il 36% del parziale precedente. Aversa risponde colpo su colpo senza tirare i remi in barca (15-16). A muro la squadra cresce, in difesa si recuperano palloni preziosi (21-18). Sulle ali dell’entusiasmo e con la ricezione ospite in evidente difficoltà, Casaro archivia la pratica (25-20).

    Farmitalia Saturnia- Wow Green House Aversa 3-0 

    Farmitalia Saturnia: Fabroni 0, Zappoli 12, Smiriglia 3, Casaro 17, Disabato 16, Frumuselu 6, Zito (L), Fichera 0, Jeroncic 3. Ne: Maccarrone, Battaglia, Nicotra, Tasholli. All. Kantor.
    Wow Green House Aversa: Pistolesi 1, Lyutskanov 15, Marra 2, Argenta 16, Gasparini 11, Pasquali 3, Diana 0, Fortunato (L), Ricci Maccarini 0, Iannaccone 0. N.E. Di Meo, Pietronorio, Barretta. All. Falabella.
    ARBITRI: Pecoraro e Ciaccio.
    Set: 30-28, 25-21, 25-20 LEGGI TUTTO

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    San Giustino espugna il PalaRaschi e stacca Parma

    Nello scontro diretto vittoria meritata degli umbri che, grazie a una grandissima prova in difesa, piegano in quattro set i gialloblù, ora momentaneamente fuori dalla zona Play Off
    L’ErmGroup San Giustino espugna in quattro set (23-25, 25-14, 14-25, 21-25) il PalaRaschi e sale al sesto posto in classifica, in compagnia di Belluno, staccando di tre lunghezze la WiMORE Parma, scavalcata anche da Garlasco e Bologna e attualmente fuori dalla zona Play Off. Un successo meritato quello degli umbri che nello scontro diretto si rivelano pressochè impeccabili in difesa e riescono a riprendere in mano le redini dell’incontro dopo il momentaneo 1 a 1 e la prepotente reazione dei gialloblù, alla seconda sconfitta di fila tra le mura amiche. Coach Andrea Codeluppi, ancora privo di capitan Sesto non al meglio, si affida a Chakravorti in regia, Dimitrov opposto, Rossatti e Reyes in banda, ai centrali Fall e Bussolari e al libero Cereda, il collega Bartolini, senza l’influenzato Marra e con Hristoskov in panchina, schiera il palleggiatore Sitti, l’opposto Cipriani, gli schiacciatori Cappelletti e Skuodis, il duo Quarta–Antonaci al centro e Cioffi nel ruolo di libero che incassano subito il muro di Dimitrov (2-0) e la “pipe” di Reyes (3-0) prima del positivo turno al servizio di Cipriani, autore di un ace (4-3), che propizia il primo vantaggio ospite (4-5). Il pallonetto di Dimitrov ribalta la situazione (7-5) riequilibrata dalla diagonale di Cappelletti (8-8) che dalla seconda linea sigla anche il più tre (11-14) costringendo Parma a chiamare il time out. L’errore di Dimitrov, al rientro in campo, dilata il divario (11-15) allargato ulteriormente dal “mani out” di Cipriani (11-16) e dalla parallela di Cappelletti (14-20). Sul 15 a 20 entrano Colangelo e Beltrami che assistono al muro di Rossatti (16-20) in un tentativo di riavvicinamento rinvigorito da due punti consecutivi di Beltrami (18-21) e dalla diagonale fuori misura di Cappelletti (19-21). Due errori a stretto giro di posta di Antonaci e Skuodis ristabiliscono la parità (22-22) spezzata dal contrattacco di Dimitrov (23-22), subentrato a Colangelo, ma il rush finale sorride ai biancazzurri che piazzano un break di 0-3, dentro Hristoskov al posto di Cipriani, e chiudono a proprio favore sul 23 a 25 grazie alla diagonale di Skuodis. Nel secondo, in cui si rivedono i sestetti iniziali, il muro di Dimitrov (5-2) prova a dare la scossa confermata da un altro servizio super dello stesso opposto bulgaro (9-5) che obbliga la panchina ospite a fermare il gioco. Ancora Dimitrov tiene a distanza gli avversari (11-7) rimessi in carreggiata dall’ace di Antonaci (12-10) e allontanati nuovamente dalla parallela di Dimitrov (15-10). Due aces e la “pipe” di Rossatti consolidano il margine (21-11) in uno show a tinte ducali che passa anche attraverso la parallela di Dimitrov (22-11) e il muro di Fall (24-13) fino alla battuta imprecisa di Quarta (25-14). Hristoskov è la novità del terzo parziale, inaugurato dal punto numero 200 di Fall in stagione (1-0) e dall’ace di Chakravorti (4-1) che vengono cancellati dalla diagonale di Hristoskov (6-7) e dal muro di Antonaci (7-9). La “pipe” di Cappelletti (10-16) evidenzia le difficoltà di Parma rimarcate dal successivo attacco di Skuodis (10-17) e, nonostante le contromisure dei padroni di casa (trovano spazio Daniel Codeluppi, Colangelo e Beltrami), il finale è tutto degli ospiti che completano l’opera sul velluto con le giocate di Antonaci in attacco e a muro (13-23) e la diagonale out di Rossatti (14-25). Il primo tempo di Quarta (4-6) e il muro di Sitti (4-7) ribadiscono l’inerzia ora decisamente dalla parte degli altotiberini insidiati dal muro di Rossatti (7-8) ma poi capaci di scappare avanti di cinque lunghezze (9-14) sul pallonetto vincente di Hristoskov (9-14) che si mostra implacabile anche in diagonale (11-17). Il muro del neoentrato Ferraguti riporta sotto i suoi (16-19) ricacciati indietro dal muro di Antonaci (16-21) poi l’ace ancora di Ferraguti (18-21) è solo l’ultima illusione perché il muro di Quarta consegna definitivamente l’intera posta in palio alla truppa di Bartolini (21-25). A fine partita il libero della WiMORE Parma, Mattia Cereda, riconosce i meriti di San Giustino. “Complimenti a loro che hanno giocato una gran partita, soprattutto, in difesa perché ci sono stati momenti in cui non riuscivamo a mettere giù la palla, continuavano a fare grandi difese e tocchi a muro. Dobbiamo lavorare molto e di più in palestra, trovare delle soluzioni perché questo non è un campionato facile, nessuno ci regala niente e bisogna credere di più in noi stessi. Non penso sia un problema d’approccio da come vedo i compagni nel prepartita, siamo molto carichi e abbiamo voglia di scendere in campo: purtroppo ci manca un po’ di cattiveria agonistica che magari ci consentirebbe di fare il salto di qualità. Dobbiamo essere bravi a sfruttare le occasioni che ci creiamo, a volte non riusciamo a concretizzare le opportunità che ci costruiamo in difesa o nei tocchi a muro. Non è che dobbiamo prendere solo le cose negative da questa partita, non si può essere soddisfatti da una sconfitta ma non siamo usciti dal campo senza lottare. Adesso ci dobbiamo concentrare, innanzitutto, ad archiviare il prima possibile il nostro obiettivo stagionale che è la salvezza, una volta raggiunta quella possiamo pensare a qualcosina in più ma bisogna stare coi piedi per terra e lavorare partita su partita”. Prossimo impegno in programma domenica 19 febbraio alle 18 in casa di Sol Lucernari Montecchio Maggiore, sceso al terzultimo posto in piena zona Play Out.
    Qui, di seguito, il risultato ed il tabellino della partita tra WiMORE Parma e ErmGroup San Giustino valida per la ventesima giornata del Girone Bianco del campionato di Serie A3 Credem Banca:
    WiMORE Parma-ErmGroup San Giustino 1-3 (23-25, 25-14, 14-25, 21-25)
    WiMORE PARMA: Chakravorti 2, Dimitrov 20, Rossatti 14, Reyes 10, Fall 7, Bussolari 2, Cereda (L), Colangelo, Beltrami 2, D.Codeluppi, Ferraguti 3. N.e. Sesto, Zecca (L), Chirila. All.: A.Codeluppi-Borghi
    ERMGROUP SAN GIUSTINO: Sitti 2, Cipriani 4, Cappelletti 16, Skuodis 12, Quarta 8, Antonaci 8, Cioffi (L), Hristoskov 7, Ingrosso. N.e. Procelli (L), Daniel, Conti, Stoppelli. All.: Bartolini-Monaldi
    ARBITRI: David Kronaj (Varese)-Antonio Giovanni Marigliano (Torino)
    NOTE: WiMORE Parma: servizi vincenti 3, servizi sbagliati 15, errori in ricezione 4, attacchi vincenti 39%, errori in attacco 10, muri 10. ErmGroup San Giustino: s.v. 4, s.s. 14, errori in ricezione 3, a.v. 39%, errori in attacco 9, muri 5. Durata set: 30’, 23’, 23’, 30’; tot. 106’. Spettatori: 1037. Prima dell’inizio della partita è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime del terremoto in Turchia e Siria.
    RISULTATI VENTESIMA GIORNATA GIRONE BIANCO SERIE A3:
    Da Rold Logistics Belluno-Abba Pineto 3-2 (30-28, 22-25, 22-25, 28-26, 15-8)
    Geetit Bologna-Sol Lucernari Montecchio Maggiore 3-0 (25-18, 25-19, 25-14)
    Stadium Pallavolo Mirandola-Moyashi Garlasco 1-3 (25-23, 22-25, 29-31, 19-25)
    Vigilar Fano-Monge-Gerbaudo Savigliano 3-0 (25-21, 25-23, 25-22)
    Volley Team San Donà di Piave-Gamma Chimica Brugherio 0-3 (20-25, 23-25, 23-25)
    Med Store Tunit Macerata-TMB Monselice 3-0 (25-21, 25-21, 25-16)
    WiMORE Parma-ErmGroup San Giustino 1-3 (23-25, 25-14, 14-25, 21-25)
    CLASSIFICA GIRONE BIANCO:
    Vigilar Fano 52; Abba Pineto 47; Monge-Gerbaudo Savigliano, Med Store Macerata 41; Da Rold Logistics Belluno, ErmGroup San Giustino 32; Moyashi Garlasco, Geetit Bologna 31; WiMORE Parma 29; Volley Team San Donà di Piave, Gamma Chimica Brugherio 20; Sol Lucernari Montecchio Maggiore 19; Stadium Pallavolo Mirandola 14; TMB Monselice 11.
    INTERVISTA MATTIA CEREDA (LIBERO WiMORE PARMA)
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