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    Il Sabaudia cede (3-2) a Sorrento. Pontini a punti per la quinta volta consecutiva su 7 match

    SABAUDIA – Il Sabaudia Pallavolo lotta per quasi due ore e mezza sul campo del Sorrento e cede solo al tie-break al termine di una vera e propria battaglia valida per la settima giornata del campionato di pallavolo maschile di serie A3. Alla vigilia il match era tra le due formazioni che erano arrivate più volte al quinto set: quattro volte il Sabaudia nelle prime sette partite e quattro volte nelle prime sei per il Sorrento. Con questo risultato il Sabaudia va a punti per la sesta volta consecutiva in stagione e sale a quota undici punti, al settimo posto della graduatoria del raggruppamento blu.
    «Anche questa volta i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano, con i nostri errori senza dubbio, ma soprattutto con il nostro carattere che riusciamo sempre a mettere in campo – taglia corto coach Marco Saccucci – il primo set lo abbiamo perso ma è stato ben giocato, nel secondo siamo riusciti a sistemare un paio di situazioni in muro-difesa e siamo riusciti a portarcelo a casa. Purtroppo il terzo set è stato viziato da 9 errori al servizio, poi nel quarto set eravamo sopra anche di 4-5 punti, ma alla fine abbiamo dovuto anche annullare un match point per il Sorrento. Nel quinto set punto su punto con il rammarico che è la terza volta che perdiamo un tiebreak per soli due punti. Siamo sicuramente amareggiati per la sconfitta, ma continuiamo ad andare a punti da cinque gare di fila e questo è senza dubbio un segnale di squadra forte». Con il Sorrento il Sabaudia è stata protagonista a muro e ha lottato su tutti i palloni.
    «Per noi è stata una settimana molto lunga se pensiamo che abbiamo anche giocato il recupero giovedì scorso ma posso dire che abbiamo preso punti importanti – spiega Luciano Zornetta, martello del Sabaudia autore di 24 punti – Sapevamo bene che il Sorrento è una squadra che in casa ha un valore aggiunto dato da un tifo molto presente: ora dobbiamo riposarci poi continueremo ad allenarci con la giusta intensità per preparare la prossima partita in casa».
    Il Sabaudia ha rincorso (8-5 e 16-13) la formazione campana che però non ha concesso ai pontini di recuperare lo svantaggio (21-16) prima di cedere 25-21 dopo 27 minuti di battaglia. Nel secondo spicchio di partita però Schettino e compagni sono riusciti a prendersi il set (20-25) dopo quasi mezzora con il Sabaudia praticamente sempre avanti (14-16 e 16-21). Il Sorrento la spunta nel terzo (25-20 in 30 minuti) man il Sabaudia risponde presente nel quarto (24-26) chiuso ai vantaggi in 33 minuti. Il tie-break è stato combattutissimo e durato praticamente quanto un set normale (ben 26 minuti) con il Sabaudia che cede solo in extremis con il 15-13 che chiude i conti.
    «Siamo usciti da un campo complicato con un punticino che comunque non fa male, si tratta dell’ennesimo quinto set che non riusciamo a concretizzare e per questo possiamo anche considerare persi questi questi punti – aggiunge Gabriele Tognoni, centrale del Sabaudia a referto con 12 punti di cui tre a muro – la gara è stata un’altalena tra cose fatte molto bene ed errori che evidentemente sono evitabili, ora dobbiamo tornare in palestra e continuare ad allenarci perché la strada è quella giusta. Abbiamo fatto una buona prestazione a muro con 13 punti a muro ma abbiamo anche pagato qualche errore di troppo al servizio: il lavoro sul muro e difesa si vede, anche le coperture, dovremo essere più bravi a concretizzare le opportunità che ci creiamo».
    Shedirpharma Sorrento – Sabaudia Pallavolo 3-2 Shedirpharma Sorrento: Aprea 2, Cuminetti 14, Buzzi 5, Albergati 24, Starace 11, Remo 8, Pontecorvo (L), Donati (L), Piedepalumbo 1, Gargiulo 0, Maretti 7. N.E. Grimaldi, Imperatore. All. Esposito.Sabaudia Pallavolo: Schettino 2, Zornetta 24, De Vito 6, Rossato 13, De Paola 14, Tognoni 12, Rondoni (L), Mastracci 0, Malvestiti 5. N.E. Meglio, Catinelli, Molinari. All. Saccucci.ARBITRI: Palumbo, De Sensi.Parziali: 25-21, 20-25, 25-20, 24-26, 15-13Durata set: 27′, 28′, 30′, 33′, 26′; tot: 144′. LEGGI TUTTO

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    Belluno a testa alta contro la capolista, ma i 3 punti sono di Pineto

    Foto di Andrea Iommarini
    A testa alta contro la capolista – in solitaria – del girone bianco di Serie A3 Credem Banca. La Da Rold Logistics non riesce a fermare l’inarrestabile corsa di un’Abba Pineto che, tra le mura amiche, vanta un bilancio di 12 set all’attivo e zero al passivo. Non la ferma, ma almeno la rallenta. Perché, per ampie porzioni di partita, i bellunesi giocano alla pari, ribattono colpo su colpo, sfoderano grinta, personalità e una lucidità nel leggere i vari momenti dell’incontro che lascia ben sperare in chiave futura. Nessun dubbio: rispetto allo 0-3 di Bologna con la Geetit, la sconfitta maturata in Abruzzo sarà pure uguale nella forma, ma ben diversa nella sostanza. In più, rispetto a una settimana fa, la classifica non cambia: i ragazzi di coach Colussi, infatti, rimangono in quarta posizione, a braccetto con San Giustino. 
    DOLORI – In avvio, la DRL dimostra di saper tenere testa ai padroni di casa. E non arretra di un millimetro. Almeno fino a metà parziale. Perché, quando l’Abba accelera, sono dolori. Lo sarebbero per tutti, non solo per i rinoceronti: così si materializza il 16-11 dal sapore di sentenza. Anche se Paganin e soci provano a tornare in linea di galleggiamento: 22-20. Non basterà: l’ultimo graffio è di Merlo. 
    PROFUMINO – Nonostante lo svantaggio, i rinoceronti non si scompongono. E danno vita a un secondo round di altissimo livello, sotto ogni punto di vista: tecnico, del carattere, della personalità. Il servizio “entra” con una certa continuità e la Da Rold Logistics scappa sul +5 (16-11). A quel punto, però, quando il profumino di impresa inizia a inebriare l’atmosfera, sale in cattedra il gigante nordico: Jacob Link. Un gigante, sì. E non tanto per i centimetri (198), quanto per la continuità di rendimento e la varietà di colpi. Compresa la battuta: dai 9 metri, lo svedese crea diversi grattacapi alla ricezione dolomitica e riavvicina i suoi (16-17), mentre Paris, a muro, impatta a quota 20. L’epilogo è ancora dell’Abba. 
    ARGINE – Difficile arginare l’ondata di Pineto. Anche se i ragazzi di Colussi ci provano. E rimangono attaccati al match con le unghie e con i denti. Ma quando arriva la fatidica quota 15, ecco che l’Abba alza i giri del motore: lo fa con Merlo e Milan in attacco, oltre che con Basso a muro. Titoli di coda: il bottino pieno resta in provincia di Teramo.
    L’ANALISI – «Il 3-0 è giusto, però che peccato – è l’analisi di coach Gian Luca Colussi -. Sì, peccato perché per due set eravamo lì, vicini a portare un avversario così quotato ai vantaggi. Ci è mancato davvero poco. L’inesperienza ci ha fatto un po’ perdere il focus della gara, specialmente in un secondo parziale in cui eravamo avanti». Pineto, però, ha un’arsenale quasi illimitato: «In battuta ci hanno fatto male. Poi, nel finale, la nostra squadra si è un attimino disgregata. Su questo aspetto dovremo essere molto più bravi. E rimanere uniti anche nei momenti di difficoltà o quando una cosa non viene al meglio. Ne parleremo e continueremo a lavorare». Soprattutto in vista di domenica prossima, quando alla Spes Arena arriverà il Monge-Gerbaudo Savigliano. 

    ABBA PINETO-DA ROLD LOGISTICS BELLUNO 3-0
    PARZIALI: 25-22, 25-22, 25-17. 
    ABBA PINETO: Merlo 8, Basso 4, Milan 7, Paris 4, Bragatto 11, Link 13; Giuliani (L), Baldari 3, Calonico, Caleca, Bongiorno, Omaggi. N.e. Pesare (L), Fioretti. Allenatore: G. Tomasello.
    DA ROLD LOGISTICS BELLUNO: Maccabruni 3, Novello 12, Saibene 4, Graziani 8, Mozzato 5, Paganin 3; Martinez (L), Ostuzzi. N.e. Guolla, Stufano, Galliani, Pierobon (L). Allenatore: G. Colussi.
    ARBITRI: Stefano Chiriatti di Lecce e Michele Brunelli di Falconara.
    NOTE. Durata set 29’, 32’, 28’; totale 1h29’. Pineto: battute sbagliate 19, vincenti 6, muri 4. Belluno: b.s. 14, v. 2, m. 4. LEGGI TUTTO

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    Aurispa Libellula si fa rimontare da Ortona ma si impone al tiebreak

    Seconda trasferta consecutiva per Aurispa Libellula, che affronta la terza gara in appena sette giorni e lo fa con un altro avversario quotato, una Sieco Service Impavida Ortona reduce dalla vittoria al tiebreak con Napoli e sempre a punti in questo campionato.
    Il sestetto di partenza scelto da coach Peppe Bua prevede Tulone in regia, i centrali Pepe e Agrusti, l’opposto Vaskelis, i martelli Mazzone e Ferrini, con Morciano libero.
    Si parte con due attacchi vincenti di Aurispa Libellula che spinge dal centro, dove Tulone serve bene i primi palloni, ma Ortona risponde con Bertoli che conquista due punti e riporta avanti i suoi (6-4). Dopo una timida reazione, arrivano due muri e un attacco di Marshall a rimettere in moto gli abruzzesi che allungano sul +3. Aurispa Libellula ritrova compattezza e verve portandosi sul +1 e spingendo coach Lanci a chiedere il timeout (18-19). Ferrini conquista due punti consecutivi, Marshall risponde con una potente diagonale e con un mani-fuori vincente, quindi Ortona si porta sul -1 (22-23) e stavolta è coach Bua a chiamare timeout. Tulone chiama Vaskelis e il lituano risponde presente con un bel lungolinea, cui segue il punto vincente di Agrusti dal centro (22-25).
    Il secondo set riparte con un bel primo tempo di Pepe e con un altro attacco vincente in lungolinea di Vaskelis, seguito da un ace di Ferrini che si ripete in pipe (3-5). Da posto 4 si fa vedere capitan Mazzone che spedisce sull’incrocio delle linee, poi arriva un monster block di Vaskelis su Bertoli e un altro muro di Agrusti che spedisce i salentini sul +4 (7-11). Straordinaria la pipe di capitan Mazzone su alzata illuminante di Tulone, seguito da un Vaskelis devastante e da un Ferrini chirurgico, che mette a terra uno splendido pallonetto dopo un’altrettanto determinante difesa di Morciano (11-15). È clamorosa la facilità di battuta di Ferrini grazie alla quale conquista ancora un ace, intervallato da un punto di Marshall, il quale viene murato subito dopo da un Mazzone insuperabile (12-19). Dopo un tentativo di reazione dei padroni di casa, Aurispa Libellula torna a colpire con un colpo dinamitardo di Vaskelis che si ripete con un bel lungolinea, quindi arrivano gli errori dei salentini che non sfruttano tre set point. Dopo il timeout di coach Bua, a chiudere il set ci pensa Vaskelis con un mani-fuori decisivo (21-25).
    Netta prevalenza di Aurispa Libellula nei primi due set, con la squadra che cerca di chiudere la partita sfruttando la spinta propulsiva del vantaggio, ma Ortona non può più sbagliare e prova a riaprire il match nel terzo set (5-2). Il gioco non è fluido, i salentini commettono qualche errore e non è sufficiente l’attacco potente di Vaskelis per accorciare lo svantaggio (11-7). La pipe di Ferrini e il primo tempo di Agrusti riducono le distanze ma due pipes, rispettivamente di Marshall e Bertoli, e l’attacco di Bulfon rilanciano Ortona (15-11). Torna a referto Vaskelis, poi interviene il muro di Mazzone e il successivo attacco di Ferrini che avvicinano i salentini. A questo punto si prende la scena Riccardo Morciano, che si esibisce in una serie di ricezioni e strenue difese che permettono ai salentini di ricostruire e trovare il pari (17-17). Ortona non si scompone e allunga nuovamente affidandosi ai colpi di Marshall e portandosi sul 22-20, poi è lo stesso schiacciatore cubano a mettere alle strette i salentini che consegnano il set con un errore in battuta (25-22).
    Quarto set che si apre con un’Aurispa Libellula più aggressiva, fronteggiata da una non meno agguerrita Ortona (5-5). Si scatena capitan Mazzone che chiude un attacco in diagonale nei tre metri, poi la ricezione efficace di Aurispa Libellula permette di costruire un altro punto, ottenuto da Agrusti a muro, ma qualche errore rimette la situazione in parità (10-10). I salentini sembrano aver perso la luce e si fanno superare da Ortona che allunga sul +2, poi entra Ciardo al posto di Tulone e Vaskelis sfrutta il primo pallone del neoentrato palleggiatore. Ortona è inarrestabile, si porta sul 17-14 e i fantasmi sembrano minacciare le menti di Aurispa Libellula che non reagisce (20-17). Finale deludente ed epilogo scontato: Ortona conquista il set col punteggio di 25-20.
    Tiebreak che comincia con i punti di Mazzone e Ferrini, Ortona poi allunga di due punti ma viene raggiunto sul 4-4 da Aurispa Libellula che rimane attaccata al treno. Vaskelis colpisce in diagonale che si ripete poco dopo, sempre da posto 2, poi Agrusti dal centro porta avanti i salentini (6-7). I ragazzi di coach Bua vincono una contesa a rete con Vaskelis che conquista un altro punto subito dopo, spingendo coach Lanci a chiamare il timeout (8-10). Nel momento più delicato arriva un ace di capitan Mazzone, seguito dal muro di Del Campo e Pepe, ma Ortona reagisce con l’eterno Marshall e Aurispa Libellula va in crisi (12-13). Bulfon sbaglia la battuta, poi arriva il timeout di coach Bua e il cambio palla di Aurispa Libellula è decisivo con l’attacco di Mazzone da posto 4.
    Sieco Service Ortona – Aurispa Libellula 2-3 (22-25; 21-25; 25-22; 25-20; 13-15).
    Sieco Service Impavida Ortona: Vindice (L), Bertoli 18, Benedicenti (L), Iorno 3, Marshall 24, Di Tullio, Bulfon 22, Arienti 5, Ferrato 4, Palmigiani. Allenatore: Nunzio Lanci. Vice: Luca Di Pietro.
    Aurispa Libellula: Tiziano Mazzone 12, Riccardo Morciano, Alessio Ferrini 21, Calogero Tulone 1, Federico Ciardo, Davide Coppola, Edvinas Vaskelis 36, Francesco Fortes, Federico Giacomini 1, Stefano Pepe 3, Federigo Del Campo, Marinfranco Agrusti 9. Allenatore: Peppe Bua.
    Uff. Stampa Aurispa Libellula LEGGI TUTTO

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    Stadium non finalizza a Garlasco

    Inizia con una buona notizia la partita della Stadium Pallavolo Mirandola contro la Moyashi Garlasco in quel di Pavia: il tedesco Stöhr è in grado di tornare a pieno titolo nel sestetto titolare. Si prospetta un match sentito da entrambe le parti: Bertini, coach della squadra pavese, definisce i gialloblù un avversario «tignoso e ben rodato». Gli emiliani cercano i punti per sbloccarsi in trasferta e allontanarsi dalla coda della classifica, mentre i padroni di casa in neroverde vogliono assolutamente sfruttare il perdurare dell’assenza di Francesco Ghelfi per tirarsi fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione.

    Comincia la partita e i mirandolesi, alla ricerca di un po’ di solidità fuori casa partono con un sestetto che mostra una Stadium che cerca di tornare alla normalità: Ghelfi-Bellei sulla diagonale principale, Stöhr-Dombrovski in posto quattro e Rustichelli affiancato in posto 3 dal giovane Giacomo Scaglioni.

    Garlasco parte forte e si porta sul 3-0, ma l’opposto avversario Giannotti commette un fallo che permette a Stadium di segnare il primo punto della partita. Un errore manda poi in battuta il micidiale aceman di Stadium Giovanni Bellei, che con un ottima serie di servizio porta la sua squadra al pareggio. Il rodaggio necessario a Stöhr per ritornare in campo fa sì che l’opposto gialloblù sia il più servito di questa fase, in cui continua a sfruttare il muro avversario per macinare punti, mantenendo la parità contro una Moyashi estremamente agguerrita. Un paio di errori nella metà del primo set sembrano scrivere un film già visto: la formazione di casa scivola lentamente via alla presa della Stadium sul 18-14. Garlasco gestisce il vantaggio ma la squadra dei Pico inanella 4 punti di fila ed è 18 pari. Si combatte punto a punto ed arriviamo ad un altro set ai vantaggi per Mirandola: i due sestetti continuano ad annullarsi set ball su set ball, ma poi parte l’incornata gialloblù che porta i ragazzi di Pinca dallo svantaggio 29-28 a una mirabolante scalata fino a vincere il set 31-29.

    Primo set alla Stadium, pronti al secondo e sono di nuovo i neroverdi a segnare il primo punto a referto. Dombrovski chiude due attacchi vincenti consecutivi e dà la spinta per ripartire con ritmo. I «pinguini» (questo l’animale simbolo della società di casa) si trovano sotto 5-1, ma iniziano lentamente ad erodere il vantaggio dei mirandolesi e riducono le distanze fino al sorpasso, 14-11 per una Moyashi che ritenta la fuga del parziale precedente con esiti simili: parità a 16 e di nuovo battaglia punto per punto con i padroni del PalaRavizza che mettono di nuovo il naso avanti e concludono 25-23.

    Situazione di completa parità quindi per la terza frazione, in uno scenario che non è nuovo ai mirandolesi. In questo set viene modificato il reparto centrali, con Caciagli che subentra al posto di Scaglioni e si prende due punti su due tentativi nella prima metà del set. Ancora una volta i pinguini segnano il primo punto e la situazione rischia di sfuggire di mano ai gialli. Stöhr vuole rimarcare che è fuori dall’infermeria e con un attacco di seconda linea riduce il vantaggio dei pavesi, ma la difesa di Stadium è in difficoltà e non riesce a rompere uno schema di punti che vede gli avversari costantemente avanti di solo due lunghezze. Pinca riesce a defibrillare i suoi, che firmano finalmente il pareggio sul 17-17. I modenesi ci sono e si prendono il vantaggio 18-17, dopo aver risolto il dramma pallonetti con cui gli avversari avevano siglato il loro buon avvio. La «matricola terribile» emiliana prende il volo e corre sul 24-21 ed inizia a sentire rumore di punti fuori casa. Dopo un punto di Garlasco, mister Pinca chiama il time out, per cercare di rompere la continuità lombarda sul nascere e chiudere il secondo set. La mossa non paga e i dodici si ritrovano in parità sul 24-24. Stöhr segna il vantaggio che viene però annullato. 26-25 agli avversari per l’ennesimo set ai vantaggi. Stavolta la spuntano i padroni di casa per 27-25. Scompiglio nel 9×9 mirandolese, la voglia di prendere il primo punto non paga e sarà necessario cercare il tiebreak per andare a punti.

    Quarto parziale: Caciagli rimane a sestetto e Bellei apre il quarto set di una gara con due squadre che, a netto di momenti di smarrimento da ambo i lati, si equivalgono completamente. Moyashi è ancora galvanizzata per l’inaspettata rimonta del set precedente e si porta in vantaggio 7-4. È di nuovo time out per Mirandola, ma la difesa continua ad essere in affanno. La Stadium è scoraggiata e c’è il cambio di Stöhr per Capua sul 9-4 e il respiro portato dal giovane gialloblù dà agli emiliani la forza per tentare un recupero e accorciare le distanze, siamo sul 10-7 e il nuovo ingresso continua a tenere serrate le fila emiliane e a bloccare i tentativi di fuga di Garlasco. Stadium allenta di nuovo la presa e scivola sotto per 15-9, Dombrovski segna il punto per la doppia cifra ma i pavesi continuano a picchiare sulla diagonale e sui pallonetti, portandosi sul 17-11. Bellei segna due punti d’oro, vuole mantenere i suoi vicini agli avversari. Dall’altra parte però c’è una squadra che vuole la sua seconda vittoria e spinge sull’acceleratore, riuscendo nella fuga di metà set che più volte ha tentato: 19-14. I pavesi gestiscono il loro vantaggio e si portano sul 23-14, ma non siamo ancora alle battute finali ed è Caciagli show: segna in attacco e poi chiude due ace di fila, per risollevare il morale dei compagni e portarsi sul 23-18, a cui i giocatori di coach Bertini rispondono prontamente, il set chiude 25-18.

    Ancora digiuno quindi per Mirandola, che scivola al dodicesimo posto in classifica, già pronta a tornare in palestra per la partita contro TMB Monselice. LEGGI TUTTO

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    LA GEETIT VA A SEGNO ANCHE FUORI CASA. A MONTECCHIO È EPOPEA ROSSOBLU. 

    Geetit Bologna – Sol Lucernari Montecchio Maggiore 3-0 (22-25; 24-26; 20-25)

    Geetit Bologna: Guerrini 8, Lugli 11, Lusetti 1, Orazi 6, Maletti, Vinti 19, Gabrielli (L), Grottoli 3, N.e: Faccani, Donati, Serenari, Oliva, Ballan, Govoni

    Sol Lucernari Montecchio Maggiore: Mitkov 10, Manci 9, Beghelli 5, Martinez 3, Battocchio (L), Di Franco 7, Carlotto (L), Franchetti 5, Frizzarin 7, N.e: Guarda, Parise, Giusto, Fiscon, Gonzato

    Nella settima giornata della serie A3 Credem Banca è andata in scena, tra le mura del PalaCollodi, la sfida tra il Sol Lucernari Montecchio Maggiore e la Geetit Pallavolo Bologna.

    La squadra delle due torri trova la prima vittoria esterna del campionato e lo fa imponendosi con grande autorità e chiudendo la pratica in terra veneta in soli tre set.
    Una grande gioco di Vinti, una buonissima prestazione in cambio palla regalano alla squadra di Coach Marzola il primo successo fuori casa a bottino pieno.

    Marzola schiera la classica formazione con Lusetti-Lugli, Vinti-Guerrini, Orazi-Grottoli, Gabrielli.
    Risponde Di Pietro con Martinez e Mitkov nella diagonale principale, Mancin e Di Marco in posto quattro con Franchetti e Frizzarin al centro e Battocchio libero.

    Bologna si porta subito avanti per 3-1 con Lugli incisivo in attacco. Le numerose difese e rigiocate innervosiscono la squadra emiliana che commette diversi errori diretti, Montecchio trova la parità: 6-6.
    Il turno al servizio di Guerrini vale per Bologna il primo break point sul 7-10. Vinti si carica la squadra sulle spalle e costringe Di Pietro al primo timeout sul 8-12.
    Al rientro però i padroni di casa commettono diverse imprecisioni che condite dall’ace di Lusetti segnano il massimo vantaggio Geetit sul 9-16 e l’ennesimo timeout rossonero.
    Mancin rompe il ritmo del gioco mettendo a terra palloni di grande calibro su azioni lunghe e ricche di difese e trascina i suoi fino al 15-17.
    Montecchio trova il pareggio solo sul 19-19 ma ancora una volta lo schiacciatore Bruno Vinti mette una grande impronta sul vantaggio della chiusa di set: 21-24.
    Lo stesso chiude la pratica sul 22-25.

    Nella seconda frazione di gioco è Montecchio a portarsi avanti per 5-2 sul turno al servizio di Mitkov.
    Bologna ricuce fino al 6-5 sancito dal muro di Grottoli ma il sistema muro difesa dei padroni di casa agevola questi ultimi che si portano in vantaggio per 9-6. I veneti continuano a macinare punti con Mancin e Mitkov in grande spolvero e mantengono il vantaggio: 12-9.
    Bologna tenta ancora una volta di agganciare l’avversario e con Lugli giunge fino al 16-15. Non basta Montecchio rimprende il largo fermando a muro Guerrini e costringe Marzola al time out sul 19-16.
    Al rientro Bologna mette pressione nella fase offesiva e si ritorna alle panchine, questa volta con il discrezionale dei padroni di casa sul 19-18.
    I felsinei centrano la parità solo sul 19-19 proprio in chiusa di set. Si da il via ad un faccia a faccia ricco di difese spettacolari.
    A centrare il primo set point è la squadra di casa sul 24-23 ma subito Vinti riporta tutto in pari.
    Il muro di Orazi e la pipe di Vinti valgono il 2-0 sul 24-26.

    Il terzo set vede le due compagini proseguire con lo stesso faccia a faccia che aveva caratterizzato la chiusa del set precedente 4-4.
    Il turno al servizio di Lugli vale il primo break point del set e costringe la panchina nero-rossa al primo time out sul 4-8.
    I felsinei continuano con una prestazione magistrale nella fase offensiva mentre Montecchio fatica in ricezione come in cambio palla: 6-14. Una Geetit autoritaria continua ad imporre nettamente il suo gioco a discapito di una Montecchio totalmente in black out: 14-20.
    I veneti accorciano le distanze fino al 18-22 e Marzola interrompe il gioco.
    Al rientro Bologna, con Maletti al posto di Guerrini, trova il match point sul 19-24.
    Un errore avversario consegna a Bologna il set e il match sul 20-25, 3-0.

    Marco Marzola: “Sono contento della partita perché, come avevo detto ai ragazzi, ero certo che, se ci fossimo espressi al massimo delle nostre potenzialità, ci saremo tolti grandi soddisfazioni. La gioia e l’orgoglio sono ampliati dal fatto che la vittoria sia arrivata fuori casa: non avendo mai conquistato punti in trasferta poteva diventare un freno a livello psicologico invece abbiamo approcciato il match bene fin dai primi punti.” LEGGI TUTTO

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    San Giustino non lascia scampo a Parma

    I gialloblù, al secondo ko in trasferta, giocano alla pari solo in avvio dei tre set poi cadono alla distanza per 3-0 in casa degli umbri che effettuano anche il sorpasso in classifica
    La WiMORE Parma cade per la seconda volta in trasferta nel campionato nazionale di Serie A3 Credem Banca perdendo in tre set (25-15, 25-21, 25-21) in casa di ErmGroup San Giustino, che effettua anche il sorpasso in classifica ai danni dei gialloblù fermi a quota 10 e scivolati all’ottavo posto. Buono l’approccio in tutti i parziali ma alla distanza gli umbri, trascinati da un monumentale Hristoskov (top scorer con 23 punti) si dimostrano superiori e maggiormente continui in ogni fondamentale. Coach Andrea Codeluppi rinnova la fiducia a Chakravorti in regia, Cuda opposto, Rossatti e Reyes in banda, capitan Sesto e Fall al centro e Cereda nel ruolo di libero, il collega Bartolini, privo dell’indisponibile Antonaci, schiera il palleggiatore Sitti, l’opposto bulgaro Hristoskov, gli schiacciatori Cappelletti e Skuodis, i centrali Quarta e Stoppelli e il libero Marra in un avvio estremamente equilibrato spezzato da due muri consecutivi di Quarta (10-12) che obbligano gli ospiti a chiamare il primo time out. Al rientro la parallela di Hristoskov e il muro di Cappelletti consegnano il break decisivo (10-14) accentuato dall’ace di Cappelletti (13-20) e dal muro di Skuodis (13-21). Sul 14 a 21 Ferraguti prende il posto di Reyes, poco dopo dentro anche Daniel Codeluppi per Rossatti, in un monologo dei padroni di casa chiuso dal pallonetto di Hristoskov (15-25). Il muro di Fall inaugura il secondo parziale (3-1) ribaltato da due contrattacchi di Hristoskov (8-10) che continua a martellare sotto rete (14-17) e si rivela prezioso anche a muro (15-19). Cuda dimezza lo svantaggio (17-19), sul 20-22 Bussolari sostituisce Fall al servizio, ma l’ace di Skuodis (20-24) spegne ogni speranza cancellata definitivamente dall’errore di Cuda in battuta (21-25). Nel terzo la situazione di parità si protrae fino ai due aces di fila di Skuodis (3-5), Zecca rimpiazza Cereda, poi il muro di Sesto determina l’illusorio aggancio (6-6) prima del pallonetto di Hristoskov (6-8) che precede la diagonale vincente di Skuodis (9-12). Hristoskov firma il più quattro (12-16), il muro di Sitti ipoteca l’intera posta in palio (17-23) certificata, nonostante tre match ball annullati, dal servizio out di Sesto (21-25). A fine partita il palleggiatore italo-americano Dante Chakravorti riconosce i meriti degli avversari. “Loro sono sicuramente una squadra molto forte, giocare in quest’ambiente era tosto. Dobbiamo lavorare in settimana per migliorare tutte le cose che non sono andate bene. Non mi sento di dire che non abbiamo lottato, questo ci aiuta e cercheremo di migliorare sul resto. Rispetto a Monselice non so se sia giusto parlare di passo indietro, sono due squadre diverse e provo a prendere ogni gara per quello che è. Dobbiamo pensare a una partita alla volta, ora testa all’allenamento di martedì”. Prossimo impegno in programma domenica 20 novembre alle 18 al PalaRaschi di Parma in casa con il Sol Lucernari Montecchio Maggiore, a pari punti in classifica e piegato per 3-0 dalla Geetit Bologna tra le mura amiche.
    Qui, di seguito, il risultato ed il tabellino della partita tra ErmGroup San Giustino e WiMORE Parma valida per la settima giornata del Girone Bianco del campionato di Serie A3 Credem Banca:
    ErmGroup San Giustino-WiMORE Parma 3-0 (25-15, 25-21, 25-21)
    ERMGROUP SAN GIUSTINO: Sitti 2, Hristoskov 23, Cappelletti 10, Skuodis 15, Quarta 10, Stoppelli 3, Marra (L), Cioffi, Daniel, Sorrenti. N.e. Karimi (L), Procelli, Cipriani. All.: Bartolini-Monaldi
    WiMORE PARMA: Chakravorti 1, Cuda 13, Rossatti 10, Reyes 11, Sesto 5, Fall 4, Cereda (L), Ferraguti, D.Codeluppi, Bussolari, Zecca (L). N.e. Colangelo, Beltrami, Chirila. All.: A.Codeluppi-Borghi
    ARBITRI: Marta Mesiano (Bologna)-Michele Marotta (Prato)
    NOTE: ErmGroup San Giustino: servizi vincenti 4, servizi sbagliati 8, errori in ricezione 0, attacchi vincenti 64%, errori in attacco 5, muri 7. WiMORE Parma: s.v. 0, s.s. 8, errori in ricezione 4, a.v. 55%, errori in attacco 3, muri 3. Durata set: 24’, 25’, 28’; tot. 77’.
    RISULTATI SETTIMA GIORNATA GIRONE BIANCO SERIE A3:
    Abba Pineto-Da Rold Logistics Belluno 3-0 (25-22, 25-22, 25-17)
    Sol Lucernari Montecchio Maggiore-Geetit Bologna 0-3 (22-25, 24-26, 20-25)
    Moyashi Garlasco-Stadium Pallavolo Mirandola 3-1 (29-31, 25-23, 27-25, 25-18)
    Monge-Gerbaudo Savigliano-Vigilar Fano 0-3 (19-25, 23-25, 19-25)
    Gamma Chimica Brugherio-Volley Team San Donà di Piave 3-0 (25-18, 25-23, 25-22)
    TMB Monselice-Med Store Tunit Macerata 2-3 (25-22, 31-29, 18-25, 21-25, 9-15)
    ErmGroup San Giustino-WiMORE Parma 3-0 (25-15, 25-21, 25-21)
    CLASSIFICA GIRONE BIANCO:
    Abba Pineto 18; Vigilar Fano 17; Monge-Gerbaudo Savigliano 15; Da Rold Logistics Belluno, ErmGroup San Giustino 12; Med Store Tunit Macerata, Geetit Bologna 11; Sol Lucernari Montecchio Maggiore, WiMORE Parma 10; Gamma Chimica Brugherio, Moyashi Garlasco 8; Stadium Pallavolo Mirandola, Volley Team San Donà di Piave 6; TMB Monselice 3. LEGGI TUTTO

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    Riscatto Smi e vittoria a Modica

    Dopo le due sconfitte interne con Palmi e Sabaudia la Smi Roma ritrova il sorriso e il successo. Una vittoria netta per 3-0 quella ottenuta in Sicilia da parte dei ragazzi di Mauro Budani che hanno suonato lo spartito dall’inizio alla fine, incidendo il ritmo in cambiopalla e mettendo in difficoltà il gioco avversario, costretto molte volte all’errore, con una fase break importante. Rossi ha ritrovato il feeling con l’attacco, la ricezione è stata positiva da permettere ad Alfieri di distribuire il gioco. Meglio dunque l’efficacia in attacco e con un Antonucci e un Manfredi positivi dal centro le cose sono decisamente migliorate, Roma ha messo a posto i tasselli necessari per ritornare al successo e guardare la classifica con altri occhi. Il morale è in questa maniera cresciuto anche perché si tratta dei primi tre punti conquistati lontano dalla Capitale. Si torna a giocare mercoledì a Sorrento nel recupero con una situazione decisamente migliore. Le parole di Mauro Budani. “Una bella boccata di ossigeno, è stata la miglior partita giocata finora, sia dal punto di vista mentale, sia tecnico. Siamo andati vicino alla perfezione. Modica ha giocato male, ma 90% è merito nostro, abbiamo fatto tutto quello c’era da mettere in pratica. Il lavoro mentale dopo le due sconfitte ha dato frutti positivi. Ho fatto i complimenti ai ragazzi, un buon punto di ripartenza. Con questa attenzione possiamo toglierci belle soddisfazioni, mi aspetto che mercoledì di ripeterci. Abbiamo dei numeri alti in tutto e il risultato ne è una conseguenza”.
    Avimecc Modica – SMI Roma 0-3 (20-25, 21-25, 18-25)
    Avimecc Modica: Putini 3, Capelli 4, Garofolo 8, Princi 2, Chillemi 11, Raso 5, Aiello (L), Quagliozzi 7, Nastasi (L), Saragò 0, Turlà 3. N.E. Ventura, Firrincieli. All. D’Amico.
    SMI Roma: Alfieri 3, Rosso 5, Mercanti 7, Rossi 14, Sablone 16, Antonucci 12, Barone (L), De Fabritiis 2, Cicchinelli A. 0. N.E. Recupito, Acconci, Cicchinelli S., Cieslak, Coggiola. All. Budani. ARBITRI: Mazzarà, Pecoraro. LEGGI TUTTO

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    Un Avimecc Volley Modica irriconoscibile si arrende alla SMI Roma e perde l’inviolabilità del “PalaRizza”

    Avimecc Volley Modica 0
    SMI Roma 3
    Parziali: 20/25, 21/25, 18/25
    Avimecc Volley Modica: Turlà 3, Raso 5, Capelli 4, Putini 3, Chillemi 11, Quagliozzi 7, Princi 2, Garofolo 8, Saragò, Nastasi (L1), Aiello (L2), n.e.: Ventura, Firringieli. All. Giancarlo D’Amico. Assistente Enzo Di Stefano.
    SMI Roma: Alfieri 3, Sablone 16, Mercanti 7, Alessandro Chicchinelli, Antonucci 12, Rossi 14, Rosso 5, De Fabritiis 2, Barobne (L1), n.e.: Coggiola, Acconci, Simone Chicchinelli, Recupito (L2), Cieslak. All. Mauro Budani. Assistente Fabio Cristini.
    Arbitri: Antonio Mazzarà di Milano e Sergio Pecoraro di Palermo.
    Modica – Una brutta Avimecc Volley Modica si arrende in 80′ alla SMI Roma, subisce la seconda sconfitta consecutiva e perde l’imbattibilità del “PalaRizza” che durava dalla scorsa stagione.
    Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca in tutto l’ambiente biancoazzurro che contro il sestetto capitolino si aspettava una reazione dopo l’opaca prova di Lecce, reazione che non è però arrivata.
    Niente drammi, tuttavia, in casa modicana, ma solo la consapevolezza che si deve trovare la giusta determinazione e rimboccarsi le maniche e tornare a lavorare ancora più duramente di quanto si è fatto fino a oggi.
    L’approccio alla gara non è stato dei migliori e dopo un equilibrio a inizio del primo set che ha visto Modica avanti (8/7) di misura, il sestetto romano ha iniziato a scavare il solco che a metà frazione vede la formazione di Budani prendere un vantaggio (13/16) che si allarga strada facendo (17/21) fino al 20/25 che regala ai capitolini il parziale di apertura.
    Al cambio di campo si attende la reazione modicana che tarda ad arrivare. L’equilibrio iniziale si rompe sul 7/8 in favore degli ospiti, ma Modica trascinato da capitan Chillemi riesce a restare in scia fino al 19/21 con il quale i due sestetti arrivano nel rettilineo finale. La pressione al quale è sottoposta la formazione modicana però gioca un brutto scherzo e Roma si porta a casa il parziale e il primo punto in palio aggiudicandosi il set 21/25.
    Modica è in difficoltà, mentre Roma sente l’odore del successo pieno. Ospiti subito avanti (7/8) anche nel terzo parziale, ma Modica questa volta non riesce a reagire e con un break di 2/8 i laziali piazzano la “zampata” che spegne ogni residua speranza dei biancoazzurri. Sul 9/16, infatti, Roma deve solo gestire il vantaggio e ricacciare indietro l’eventuale rimonta modicana. Ma il sestetto della Contea non ci crede più e alla fine si arrende con il punteggio di 18/25 che è la cartina tornasole di quanto successo sul taraflex del “PalaRizza”.
    Modica adesso deve recitare il mea culpa e pensare a risollevarsi perchè il campionato è ancora e il tempo per recuperare è ancora dalla parte dei modicani. LEGGI TUTTO