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    Ortona fa la voce grossa

    Il girone di ritorno per la Smi Roma Volley inizia con una sconfitta sul campo di Ortona. Gli abruzzesi hanno avuto la meglio per 3-1 contro la squadra giallorossa che solamente nella parte centrale del match ha offerto una buona prestazione. Da dimenticare l’avvio con tanti errori, fuori giri in fase break, al contrario della Sieco Service che ha giocato in maniera regolare. Nel secondo l’animo dei romani si è destato, molto equilibrio fino al 21-18 poi la squadra di casa ha chiuso a proprio favore. Roma ha giocato bene nel terzo, accorciando le distanze. Nel quarto, nel momento in cui la tendenza si doveva cambiare, ecco i soliti errori. C’è da dire che con un Marshall in quelle condizioni, autore di 26 punti con un 59% in attacco, è stato difficile emergere. Anche Bertoli ha fatto il suo. Roma è stata meno efficace in attacco e a muro. Ortona rispetto all’andata è cresciuta, Roma invece deve fare punti con le dirette avversarie. Ora è al decimo posto, prossima gara sabato 7 gennaio alle ore 16.00 nel palazzetto di Guidonia contro la capolista Catania.
    Sieco Service Ortona – SMI Roma 3-1 (25-17, 25-23, 22-25, 25-20)
    Sieco Service Ortona: Ferrato 3, Bertoli 11, Iorno 6, Bulfon 13, Marshall 26, Arienti 8, Vindice (L), Benedicenti (L), Di Tullio 0. N.E. Pollicino, Fabi, Palmigiani, Lanci, Ceccoli. All. Lanci.
    SMI Roma: Alfieri 5, Rosso 9, Coggiola 3, Rossi 17, Sablone 7, Antonucci 7, Recupito (L), Mercanti 5, Cicchinelli A. 5, Cicchinelli S. 0, Acconci 0. N.E. Barone, Cieslak. All. Budani. ARBITRI: Turtu’, Candeloro. LEGGI TUTTO

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    L’OmiFer scivola a Bari ma è pronta a rialzarsi subito

    Inizia male il girone di ritorno della Regular Season Serie A3 Credem per l’OmiFer Palmi che al “Palaflorio” di Bari interrompe la striscia positiva di risultati che l’aveva portata ai piani alti della classifica. I ragazzi di mister Radici si arrendono infatti in 3 set ai biancorossi della M2G non riuscendo a sfruttare un turno che, almeno sulla carta, sembrava abbastanza agevole. E, invece, per buona parte della gara c’è stata una sola squadra in campo, quella del Bari, che ha conquistato con merito l’intera posta in palio.
    I padroni di casa partono forte, trascinati dal solito Paoletti, e scavano un break di vantaggio sul Palmi che riescono a conservare fino alle fine del primo set che si conclude sul 25-20. Nel secondo parziale c’è l’attesa reazione degli ospiti che rispondono colpo su colpo ed arrivano al finale di set punto a punto con il Bari: il risultato sorride però ai ragazzi di coach Spinelli che chiudono il set sul 25-23. Di fatto la gara si conclude qui con il terzo e decisivo set che il Bari chiude in scioltezza sul 25-17 certificando così il 3-0 definitivo.
    Un vero peccato per capitan Gitto e compagni arrivati in Puglia con tutta la voglia di proseguire con gli ottimi risultati che avevano permesso alla “Franco Tigano” di risalire, posizione dopo posizione, la classifica fino ad un quarto posto che, al termine del girone di andata, sette giorni addietro, aveva consentito ai calabresi di accedere anche ai quarti di finale di Coppa Italia che si disputeranno a gennaio. Adesso l’importante è superare in fretta, anche mentalmente, questo brutto stop per permettere alla squadra di tornare a far bene in campo e a correre in classifica per restare agganciata alle posizioni di vertice.
    Lo sa bene mister Radici che, seppur amareggiato, continua a guardare giustamente avanti: “è stata una partita nella quale -ha evidenziato nella sua analisi il coach dell’OmiFer – i nostri avversari hanno senz’altro meritato il risultato finale in funzione di un primo set giocato con una grande determinazione che, fin dai primi colpi, hanno espresso in campo; ciò ci ha creato delle difficoltà che, per la verità, siamo riusciti un po’ a controllare, dopo un inizio veemente che ci ha portato sotto di quei 5 punti che poi non siamo riusciti a recuperare nel corso del parziale. Questo -ha aggiunto Radici – è stato il preludio di una prestazione dove forse quello che è mancato nel proseguo della gara è stata l’incisività, che sarebbe stata necessaria per dimenticare in fretta quello che poi, in un percorso di partita, può essere un periodo a sé stante e, invece, nei momenti decisivi del secondo e del terzo set, è stata la determinazione che gli avversari hanno messo in più a fare la differenza. Abbiamo forse giocato con una memoria negativa in funzione di un primo set gestito, soprattutto nella prima parte, in maniera negativa”. L’allenatore umbro continua: “non mi piace molto commentare gli aspetti mentali perché non ho degli strumenti oggettivi, tipo l’approccio, la grinta o quant’altro quindi preferisco concentrarmi su quello che è stato il percorso tecnico-tattico dove devo dire che le cose migliori sono venute fuori nel secondo set, perché, malgrado un livello di servizio non efficiente, efficace come speravamo, siamo riusciti ad avere una fase break con palla buona per il palleggiatore avversario molto molto positiva. Questo ci ha permesso di rientrare in partita, di avere anche buone occasioni per portare a casa un secondo set che, in funzione del proseguo della partita, sarebbe stato naturalmente un toccasana e un modo per riaprire la possibilità di portare a casa qualche punto. Purtroppo, però, nel finale di set è emersa ancora una volta la maggiore bravura degli avversari a sfruttare qualche attacco più di noi e quindi il parziale se ne è andato in maniera negativa”. Ma le partite, si sa, possono cambiare in fretta e l’inizio del terzo set ha fatto sperare alle casacche azzurre di essere ancora competitive come nella precedente frazione e di potersela giocare. “Lo è stato fino a quasi metà set – ha spiegato Radici – poi dobbiamo dare atto al loro opposto Paoletti che sull’11 pari ha suonato la carica e li ha portati quel tanto avanti da triplicare le energie di tutto il collettivo e meritare nella parte finale di terzo set quella che poi è stata la storia della partita. Insomma, un avversario che senz’altro ha messo in campo qualcosa più di noi; da parte nostra, torniamo a Palmi con un po’ di amarezza ma con la consapevolezza che certi episodi fanno parte di un percorso: sono episodi negativi dai quali naturalmente cercheremo di trarre insegnamento, analisi e un percorso ben chiaro dal quale ripartire, dunque, accettiamo questo risultato sapendo che comunque per vincere bisogna sempre mettere il massimo, perché l’avversario aspetta qualsiasi punto di difficoltà per sopraffarti e così è stato. Non a caso, -conclude Radici – non cito le difficoltà anche fisiche di qualcuno dei nostri, lo abbiamo visto tutti, però, come dire, la vedo più come un’occasione mancata per valorizzare ulteriormente delle situazioni che potevamo senz’altro gestire meglio”.

    Gruppo Stamplast M2G Green Bari 3
    OmiFer Palmi 0
    Set: 25-20, 25-23, 25-17
    Bari: Ciccolella, Martinelli, Parisi, Giorgio, Rinaldi (L1), Ferenciac, Petruzzelli V. ne, Marrone (L2) ne, Petruzzelli F., Deserio 3, Persoglia 9, Wojcik 12, Ciavarella 9, Paoletti 18. All. Beppe Spinelli
    Palmi: Cappio (L1), Marsili 1, Gitto 11, Ferraccù ne, Miscione, Stabrawa 7, Marinelli 10, Peripolli, Pellegrino, Rau 6, D’Amato 7, Carbone 8, De Santis (L2). All. Andrea Radici
    Arbitri: Emilio Sabia e Antonio Licchielli LEGGI TUTTO

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    Due mesi a digiuno: la Spes Arena non è più un fattore

    A un certo punto della stagione, sembrava che la Da Rold Logistics fosse afflitta dal “mal di trasferta”. Nel senso che i punti arrivavano quasi esclusivamente da confronti interni. Ora, invece, non è più così, da un paio di mesi a questa parte. E nemmeno il derby veneto di Santo Stefano ha invertito la tendenza, visto che il Volley Team San Donà si è imposto al tie-break e in rimonta. Lasciando a bocca asciutta un pubblico che, tra le mura domestiche, non esulta da fine ottobre. Ora come ora, quindi, la Spes Arena non è più un fattore. 
    Lo certificano pure i numeri: dopo 14 giornate di campionato, la squadra di coach Gian Luca Colussi ha 20 punti: 10 dei quali sono stati confezionati lontano da Belluno. Di conseguenza, la metà esatta del fatturato. Estremizzando, ma non troppo, se la classifica della DRL non desta particolari preoccupazioni, è soprattutto grazie alle performance esterne. 
    La causa di un simile cambio di scenario? Difficile individuarla. Come sottolinea il direttore generale, Franco Da Re: «Ho provato un senso di umiliazione dopo aver visto quanto pubblico c’era contro San Donà. La carica che arriva dalle tribune, di solito, è un valore aggiunto: i nostri tifosi ci sono sempre stati vicini. Ci hanno sempre aiutato. Per questo ritengo che la chiave di certi risultati non sia legata a un discorso di casa o trasferta: è necessario lavorare di gruppo, sistemare i dettagli e migliorare quella serie di situazioni in cui non ci si deve accontentare di aver fatto benino». 
    Archiviati due parziali di grande livello, è calata la notte: «Nessuna scusa, abbiamo sbagliato tre set in maniera importante – conclude Da Re – e quando nel quinto abbiamo provato a reagire era ormai troppo tardi. Nella prima metà di gara siamo stati squadra, poi molto meno. In generale, è necessario migliorare per non rimanere un’eterna incompiuta».  LEGGI TUTTO

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    Vigilar Fano, il capitano Mattia Raffa: “Pineto pronta a giocare queste partite, Fano no”

    Si interrompe a Pineto la striscia vincente della Vigilar Fano che, dunque, esce sconfitta dal Pala S. Maria al termine di una gara che ha visto i padroni di casa più furbi e attenti nei momenti topici della gara.
    Il successo dei pinetesi permette loro di scavalcare Fano in classifica e di portarsi in testa alla stessa, anche se il cammino è ancora molto lungo: “Dopo un primo set giocato punto a punto – afferma il capitano Mattia Raffa – nel secondo non siamo entrati in campo con la giusta mentalità e abbiamo sofferto a dismisura le loro battute”. Secondo il capitano della Vigilar Pineto ha avuto qualcosa in più rispetto a Fano: “Loro sono più pronti a giocare questo tipo di partite – continua il libero virtussino – soprattutto dal punto di vista mentale. Fano ha avuto poco coraggio, ora dobbiamo tornare in palestra e lavorare per riprendere il nostro cammino vincente”. Mattia Raffa è uno di quei giocatori che non si accontenta e vuole sempre il massimo: “Volevamo assolutamente la tredicesima vittoria consecutiva, siamo venuti a Pineto per continuare la striscia, non ci sono alibi”.
    Coach Maurizio Castellano evidenzia le occasioni sprecate dai suoi ragazzi: “Sia nel primo che nel secondo set – afferma il mister campano – abbiamo avuto la possibilità di rigiocare dei palloni che avrebbero potuto indirizzare i set in modo diverso. Non li abbiamo chiusi mentre loro sono stati certamente più furbi di noi e hanno fatto qualcosa in più”. Castellano dà i meriti comunque agli abruzzesi: “Loro sono più abituati a giocare questo tipo di partite, ripeto, le occasioni avute non siamo riuscite a sfruttarle e Pineto ci ha punito”.
    Il pensiero del coach virtussino ora va a Garlasco: “Abbiamo un paio di settimane per recuperare forze e uomini – conclude Castellano – il nostro obiettivo è continuare a crescere e riprendere il nostro cammino di vittorie”.

    USVF

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    Rimonta da cuori forti per il VTC nel derby contro Belluno.

    Si chiude nel migliore dei modi un mese di dicembre prolifico per il Volley Team. Se novembre non aveva regalato vittorie, nelle ultime tre settimane i sandonatesi raccolgono 8 punti, frutto di 3 vittorie, una sconfitta al tie break contro Savigliano e una sconfitta netta per 3-0 contro Garlasco.
    Nel giorno di Santo Stefano è già arrivato il momento di ripartire dall’inizio. Archiviato il girone di andata i sandonatesi rimangono in terra veneta per affrontare la Da Rold Logistics Belluno alla Spes Arena. All’andata era finita 3-0 per gli ospiti con la squadra di coach Tofoli che arrivava da un complicato precampionato.
    Con Dal Col fermo ai box, lo starting 6 del Volley Team è composto da Mandilaris opposto con Baratti al palleggio, Dalmonte e Umek in banda, Mazzanti e Trevisiol al centro con Bassanello libero.

    Nel primo set partono forte i padroni di casa che con gli attacchi di Saibene e Novello si portano sull’8-4 costringendo coach Tofoli al primo timeout del match. Scelta efficace perché il VTC torna in campo con un piglio diverso: Mandilaris e Umek iniziano a scaldare il braccio e, complici alcuni errori di Belluno, lo svantaggio si riduce a due sole lunghezze (11-9). Il pareggio è nell’aria e si concretizza poche azioni dopo: Trevisiol è abile a salvare su Saibene e Mandilaris completa l’opera schiacciando a terra il 13-13. Belluno torna avanti ma il VTC non ci sta e, dopo aver riacciuffato di nuovo il pareggio, sfrutta un errore di Novello per portarsi sul+1, 16-17. Vantaggio che dura poco perché i padroni di casa si confermano una squadra ostica e mettono a segno 4 punti di fila che servono a scavare un solco netto con gli ospiti: 20-17. Si entra nella fase calda del set ma Belluno non concede margine di reazione al VTC che con un errore in battuta di Mazzanti consegna il primo parziale agli avversari: 25-21.

    Nel secondo parziale lo spartito è diverso fin dalle prime battute: squadre concentrate, che concedono poco e ribattono punto su punto alle azioni avversarie. Belluno si prende un leggero vantaggio sui sandonatesi quando siamo sul 5-3 grazie ad un muro di Maccabruni che Bassanello in tuffo non riesce a recuperare. Margine che rimane inalterato fino a metà set con Mandilaris e Graziani che continuano a fare la voce grossa al cospetto delle difese avversarie. Serve una scintilla e fortunatamente è a tinte sandonatesi: prima Novello sbaglia, poi lo stesso opposto greco accarezza la palla per il pallonetto del 14-14, infine Trevisiol mura Stufano per il +1 Volley Team. Belluno torna avanti causa invasione sandonatese ma è sempre Trevisiol a indirizzare per l’ennesima volta le mani nel modo corretto per portare a casa un altro muro che significa 16-17. Con le squadre che concedono poco, l’ovvio epilogo sono i vantaggi. Il Volley Team conduce e ha 5 occasioni per portarsi a casa il set ma pecca in efficacia consentendo a Novello e Graziani di firmare la rimonta per il 2-0 Belluno (30-28).

    Come dirà mister Tofoli a fine partita, il set precedente avrebbe complicato la vita a molte squadre ma è nei momenti di maggior difficoltà che vengono fuori carattere e grinta. È così che il terzo set prende una piega ben chiara fin dall’inizio: Mandilaris, Umek e Dalmonte mettono a terra ogni pallone che passa dalle loro parti e il tabellone dei punti segna 2-6. Mozzato accenna una timida reazione bellunese ma quando i padroni di casa sembrano poter tornare in partita entra in battuta capitan Dalmonte sul 7-10 per uscirci sul 7-13. Lo stesso accade poco dopo a Baratti: anche il palleggiatore mette in difficoltà la ricezione ospite e consente al solito trio Mandilaris, Umek e Dalmonte di mettere 7 punti tra sé e gli avversari, 10-17. Mazzanti partecipa alla raffica di attacchi che arrivano dal campo dei ragazzi di Tofoli e, da una battuta del centrale sandonatese, nasce il 21esimo punto degli ospiti con il solito Mandilaris la cui prova odierna, assieme a quella di Umek (ma possiamo estenderla a tutti gli effettivi della squadra per la reazione di carattere dopo essere stati sotto 2-0), è stata davvero di grande livello. Il margine tra le due squadre si affievolisce leggermente ma ormai Belluno non riesce a tornare in partita; Graziani batte direttamente fuori e il VTC riapre la gara: 20-25, 2-1.

    Come nel terzo set è il Volley Team che parte subito forte per non lasciare spazio agli avversari. Il punteggio segna 2-8 per i sandonatesi che continuano una rimonta che alla fine del secondo set poteva sembrare difficile da immaginare. Il quarto è forse il parziale meno emozionante ma sicuramente il più importante nel complesso della partita perché segna definitivamente che il VTC è ancora in gara e non si accontenta di un solo punto. Il divario tra le due squadre continua ad essere ampio e ad aumentare azione dopo azione (6-16) con i padroni di casa che perdono quel piglio che avevano avuto soprattuto nel primo set. Il 12-18 segna il minimo scarto tra le due compagini con i sandonatesi che non lasciano all’avversario nemmeno il pensiero di poter riacciuffare il set e ristabiliscono il netto divario delle azioni precedenti (+10, 12-22) con il quale infine portano a casa il parziale che ristabilisce la parità: 2-2, 15-25.

    È tempo di tie break ma la musica è sempre la stessa: Trevisiol porta a casa i primi due punti del set per i sandonatesi (un ace), il primo tempo di Stufano fa da parentesi alla schiacciata di Umek e al muro di Mazzanti e per San Donà è già +3, 4-1. Quando Mandilaris piega le mani del muro siamo sul 2-6 e lo stesso margine rimane fino al cambio campo, 4-8. Belluno non sta a guardare e torna in partita grazie a un attacco chirurgico di Graziani e ad un errore di Dalmonte (6-8). Non molla il Volley Team che con caparbietà e tenacia non concede più alcuna possibilità agli avversari di diminuire ulteriormente lo svantaggio e alla fine, una pipe di Umek, chiude la partita suggellando una rimonta da urlo (12-15, 2-3).

    Il commento di coach Tofoli:
    “Sono davvero molto contento perché abbiamo fatto una grande prestazione soprattuto dopo aver perso quel secondo set in cui abbiamo peccato di ingenuità perché dovevamo chiuderlo prima. Quello poteva essere un set che ci tagliava le gambe invece siamo stati bravi a reagire e abbiamo vinto veramente con cattiveria, sagacia e determinazione. È stata una grande prestazione che dà anche consapevolezza della nostra forza insegnandoci che se crediamo in ogni palla possiamo portare a casa dei bei risultati. Quindi sono molto contento e devo dire bravi ai ragazzi che hanno fatto un’ottima prestazione”.

    TABELLINO, fonte legavolley.it
    Da Rold Logistics Belluno – Volley Team San Donà (25-21, 30-28, 20-25, 15-25, 12-15)

    Da Rold Logistics Belluno: Candeago n.e., Saibene 10, Galliani, Stufano 8, Novello 23, Martinez (L), Maccabruni 5, Guolla, Graziani 12, Guastamacchia n.e., Mozzato 8, Ostuzzi 1, Paganin, Pierobon (L) n.e. All: Colussi
    Volley Team San Donà: Trevisiol 9, Bassanello (L), Parisi n.e., Baratti 1, Palmisano, Mandilaris 23, Mazzon 2, Dalmonte 12, Mazzanti 3, Umek 26, Tuis n.e. All. Tofoli.
    Arbitri: Ruggero Lorenzin – Alessandro Somansino LEGGI TUTTO

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    L’Avimecc Volley Modica fa “soffrire” la capolista nel derby di Sicilia, Farmitalia reagisce e vince in rimonta

    Farmitalia Catania 3
    Avimecc Volley Modica 1
    Parziali: 24/26, 25/18, 25/19, 25/20
    Farmitalia Catania: Tasholli, Zappoli 3, Jeroncic 6, Disabato 22, Frumuselu 5, Nicotra 7, Casaro 25, Fichera 1, Zito (L), n.e.: Maccarrone, Smiriglia, Battaglia. All. Waldo Kantor.
    Avimecc Volley Modica: Turlà, Raso 6, Capelli 22, Putini 2, Chillemi 15, Quagliozzi 17, Princi, Garofolo 6, Petrone, Aiello (L1), n.e. Firringieli (L2). All. Giancarlo D’Amico.
    Arbitri: Danilo Domenico De Sensi di Lamezia e Simone Fontini di Pisa.
    Catania – Sconfitta con l’onore della armi per l’Avimecc Volley Modica, che arrivata al “PalaCatania” in formazione di emergenza per alcune defezioni dell’ultimo momento, mette paura alla capolista Farmitalia Catania che vince in rimonta in quattro set e si aggiudica il derby di Sicilia.
    Una partita che la formazione di coach Giancarlo D’Amico ha saputo interpretare bene soprattutto nel primo set, ma poi si è persa un po’ strada facendo, oltre ad essere penalizzata nella fase cruciale del quarto parziale da una decisione arbitrale alquanto dubbia che ha di fatto innervosito la formazione della Contea che non è stata più capace di reagire.
    Parte bene Modica, con la battuta al “veleno” di Putini che mette in seria difficoltà la ricezione etnea. Il servizio del brasiliano permette ai biancoazzurri un break di 0/3 che Catania riesce a ricucire quasi del tutto (7/8) al termine della fasi iniziali del parziale. La rimonta della formazione di Kantor si completa a metà frazione con gli etnei che mettono il muso avanti nel punteggio (16/15). Vantaggio che Disabato e compagni mantengono fino al rettilineo finale (21/20), ma che Modica riesce a recuperare portando la sfida ai vantaggi che premiano i biancoazzurri che passano 24/26 e si portano avanti nel computo dei set.
    Il secondo parziale è una fotocopia del primo per quanto riguarda l’andamento del punteggio, ma Modica commette troppi errori gratuiti che consentono a una frastornata Catania di tenersi in vantaggio (8/7) nella prima parte del set. Modica prova a rimanere attaccato agli avversari e ci riesce fino a metà frazione (16/15), poi il break catanese che indirizza il set (21/16) e Modica che si arrende dopo 28′ di gioco con un 25/18 che ristabilisce la parità dei set.
    Tutto da rifare, quindi per il sestetto della Contea che nel terzo set va subito in difficoltà (8/5), Casaro e Disabato mettono in difficoltà la difesa biancoazzurra e a metà parziale la forbice del punteggio si fa più larga (16/10). Modica prova a reagire, ma Catania tiene botta (21/16) e alla fine gestiste il set fino al 25/19 che porta avanti 2 – 1 la capolista.
    Modica non vuole arrendersi e al cambio di campo la partita si fa più elettrizzante. Le due squadre lottano punto a punto, pallone su pallone, con i padroni di casa che sono avanti leggermente nelle fasi iniziali del set (8/7). Questa volta Modica non molla e Capelli, Chillemi e Quaglozzi trovano le soluzioni vincenti per ribaltare il punteggio a metà del parziale (16/14). Poi una quarto tocco più che eloquente non è fischiato dal duo arbitrale con Modica che protesta e Catania forte della sua esperienza che ne approfitta per ricucire lo strappo. La partita praticamente finisce qua, perchè Modica s’innervosisce e Catania si porta avanti (21/19) e approfittando del blackout modicano chiude set e partita 25/20 in due ore di gioco e si porta a casa tre punti pesanti per restare in vetta alla graduatoria.
    “C’è un po’ di rammarico per quella decisione arbitrale dubbia nel quarto set che non voglio commentare, ma che probabilmente ci avrebbe spinti fino al tie break – dichiara a fine partita coach Giancarlo D’Amico – dobbiamo essere noi a saper crescere, quando la partita si accende e il risultato è a portata di mano e bisogna approfittarne un po’ di più. Pur sapendo di essere in difficoltà e sapendo che anche Catania non era al completo -continua – ci abbiamo provato, ma Fichera ha fatto bene il suo lavoro ha mantenuto la sua squadra ben salda è ha innescato bene le “bocche di fuoco”, noi siamo stati bravi per tre set a tenere di più il campo, ma poi siamo andati in difficoltà. Sappiamo che noi e Catania abbiamo due campionati differenti da portare avanti, dovevamo provare a dare maggiore fastidio, ma non ci siamo riusciti. Dobbiamo cominciare a capire i momenti per sfruttare meglio le fasi del gioco e provare a entrare con un po’ più di cattiveria anche tecnica in alcune situazioni, ma questo per una squadra molto giovane è un processo un po’ più lungo. In questo senso qualcosa in più si è vista dopo essere partiti con qualche sconfitta che ha fatto clamore come quella di Napoli, ma essendo in un processo di crescita – conclude coach D’Amico – c’è bisogno del tempo e spero che questo tempo arrivi quanto prima”.
    Adesso il campionato di serie A3 si ferma una settimana per dare spazio alla Coppa Italia e tornerà l’8 gennaio e per l’Avimecc Volley Modica c’è da affrontare al “PalaRizza” un’altra big del girone blu, vale a dire la vicecapolista Ortona. LEGGI TUTTO

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    FARMITALIA SATURNIA, IL DERBY È TUO: MODICA BATTUTA 3-1

    Una vittoria speciale. Tre punti preziosi che consentono alla Farmitalia Saturnia di rimanere in testa alla classifica nel girone blu del campionato di Serie A3 maschile Credem Banca. Il derby con il Modica, valevole per la prima di ritorno, è vinto al termine di quattro set ricchi di intensità davanti a una bella cornice di pubblico accorsa nel giorno di Santo Stefano al PalaCatania a sostenere la squadra del presidente Luigi Pulvirenti. Da oggi qualche giorno di riposo. La squadra tornerà in campo il prossimo 7 gennaio per affrontare a domicilio Roma.
    MIX ZONE. Il tecnico Waldo Kantor: “Abbiamo giocato da squadra, vincendo una partita difficile contro il Modica che ci aveva sconfitti all’andata. Bravo Andrea Fichera a sostituire Fabroni squalificato. Da qui alla fine non ci saranno scontri facili, tutte le sfide saranno combattute. Orgoglioso dei miei ragazzi”. Il regista Andrea Fichera: “Ringrazio i miei compagni di squadra per il supporto. Dedico la vittoria a mio nonno, che purtroppo non c’è più, e alla mia famiglia”.
    PRIMO SET. Andrea Fichera debutta ufficialmente in Serie A3 per sostituire lo squalificato Marco Fabroni, il cui stop è stato ridotto dalla Corte d’Appello Federale da tre a una giornata, dopo il ricorso presentato dalla società.
    Parte bene Modica (avanti 3-0). Frumuselu timbra il 5 pari a muro. Piervito Disabato accorcia le distanze (12-13). Due errori modicani consentono di operare il sorpasso (16-15). Jeroncic alza il muro e piazza due punti di fila. (18-17). Doppio Disabato (75% di efficienza in attacco) e Casaro lanciano la Farmitalia Saturnia sul 23-22. Garofolo frena Casaro, riportando Modica in parità. Raso (a muro) archivia il primo parziale per Modica.
    SECONDO SET. Parte bene la Farmitalia (4-2, Casaro). Ma Modica non abbassa l’intensità del gioco. Kantor lancia in campo Nicotra che si presenta subito con un mani e fuori (8-7). Capelli e Garofolo portano avanti Modica (12-10). Migliora l’efficienza in battuta. Ne risentono gli ospiti che subiscono il break che porta la squadra di Kantor avanti (17-15). Casaro e un errore modicano in attacco mettono le ali agli etnei. Il 22-17 di Frumuselu (ennesimo muro) esalta il pubblico del PalaCatania. L’ace di Disabato pareggia i conti (25-18).
    TERZO SET. Casaro sale subito in cattedra con due punti in attacco e il break in battuta (5-3). La Farmitalia ha le redini dell’incontro: difende palloni preziosi e contrattacca con efficacia (Nicotra firma il 16-10). Fichera firma il primo punto in A3 con un pallonetto di prima intenzione (17-12). Casaro piazza il lungolinea che concede alla Farmitalia il massimo vantaggio (20-12). Casaro non si scompone e mette a terra l’attacco del 25-19.
    QUARTO SET. Modica prova a rimettersi in carreggiata. La Farmitalia, dopo una prima fase di stallo, si rimette in moto. È un botta  e risposta esaltante. Nicotra firma l’ottavo punto a muro della squadra. Fichera spinge a centro su Jeroncic che passa con regolarità (8-7). La partita s’infiamma. La Farmitalia prende il largo, ma ha un passaggio a vuoto che rimette in corsa i modicani. Casaro, in splendida forma, spezza l’inerzia del parziale, siglando il lungolinea e la battuta vincente che portano i padroni di casa in vantaggio di due lunghezze. Frumuselu è invalicabile, prima su Chillemi e, poi, su Quagliozzi. La storia della partita è scritta per la gioia generale del tifosi e dirigenti che chiudono il 2022 con una vittoria importante che riscatta altresì lo stop della partita d’andata.

     

     
     Farmitalia Catania-Avimecc Modica 3-1

    Farmitalia Catania: Fichera 1, Zappoli 3, Jeroncic 7, Casaro 26, Disabato 22, Frumuselu 6, Tasholli 0, Zito (L), Nicotra 7. Ne: Battaglia, Smiriglia, Maccarrone. All. Kantor.
    Avimecc Modica: Putini 2, Chillemi 15, Raso 6, Quagliozzi 16, Capelli 21, Garofolo 6, Aiello (L), Petrone 0, Princi 0. Ne: Firrincieli, Ventura, Turlà. All. D’Amico.
    ARBITRI: De Sensi e Fontini.
    SET: 24-26, 25-18, 25-19, 25-20. LEGGI TUTTO

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    Natale dolcissimo, Parma ruggisce ancora al tie-break

    Grande prova di carattere dei gialloblù che annullano due match ball e, al termine di una battaglia infinita, replicano in rimonta il successo dell’andata in casa del Moyashi Garlasco
    Straordinaria prova di carattere della WiMORE Parma che nel giorno di Santo Stefano coglie il secondo successo consecutivo al tie-break (il quarto su quattro in stagione) in rimonta vincendo per 3-2 (25-22, 25-27, 19-25, 28-26, 15-13) al PalaRavizza di Pavia in casa del Moyashi Garlasco, già battuto all’andata con identico risultato. Due i match ball annullati nel corso del quarto set in un’autentica battaglia durata quasi due ore e mezza, in cui si sono messi in evidenza il bulgaro Dimitrov, autore di ben 35 punti (seconda miglior performance individuale nel Girone Bianco del campionato nazionale di Serie A3 Credem Banca dopo i 37 di Van Solkema in Brugherio–San Giustino), e lo schiacciatore Rossatti, che si è spinto a quota 27, in un esaltante sfida nella sfida al cospetto dell’opposto di casa Giannotti (31). Il tecnico Andrea Codeluppi si affida a Chakravorti in regia, Dimitrov da opposto, al duo Rossatti–Reyes in banda, a capitan Sesto e Fall al centro e Cereda nel ruolo di libero, il collega Bertini schiera il palleggiatore Bellucci, l’opposto Giannotti, gli schiacciatori Puliti e Baciocco, i centrali Peric e Giampietri, ex di turno, e il libero Calitri che incassano al pronti via un break di 4-0 grazie anche alla “pipe” di Rossatti (2-0) e al muro a uno di Dimitrov. I due aces consecutivi di Giannotti ristabiliscono la parità (7-7) spezzata dal contrattacco di Rossatti dalla seconda linea (9-7) e di nuovo ripristinata dal muro di Peric (9-9). Il muro e il “mani out” di Dimitrov determinano un altro mini allungo (13-10) ridotto, in parte, dal servizio vincente di Bellucci (13-12) ma consolidato dal pallonetto di Rossatti (17-13). Gli ingressi di Romagnoli e Daniel Codeluppi precedono il doppio ace dello scatenato Giannotti (18-17) poi è il “mani fuori” del neoentrato Codeluppi a firmare l’illusorio più tre (21-18) cancellato dall’aggancio sul 22 a 22 dei padroni di casa poi costretti a soccombere di fronte alla diagonale e ai due aces di fila di un superlativo Dimitrov (25-22). Ancora le bordate dell’opposto bulgaro inaugurano il secondo set (5-2) impreziosito dalla diagonale stretta di Rossatti (10-5) e dal pallonetto di seconda di Chakravorti (11-6). Puliti riapre la contesa (12-10) indirizzata dal muro di Reyes (14-11) e rimessa in discussione dall’ace di Puliti (15-14) a cui replica Reyes sempre dalla linea dei nove metri (17-14) in un’altalena di emozioni che produce anche il tocco sotto rete della speranza di Baciocco (18-17) subito disinnescato da due punti in stecca del “solito” Dimitrov (20-17). L’ace di Baciocco, dopo un contestato fallo di palleggio fischiato a Chakravorti, riequilibra i conti (20-20) risolti in un finale tiratissimo, alla terza occasione utile, dal muro di Romagnoli (25-27) ai vantaggi. Avvio incerto nel terzo, dove il “rigore” di Rossatti vale il 7-5 annullato dal muro di Puliti (7-7) che poi schiaccia a terra la parallela del momentaneo sorpasso (8-9) ribaltato dalla “pipe” di Rossatti (10-9) e dall’ace di Fall (12-10) immediatamente ripresi dal muro di Romagnoli (12-12) che si ripete appena più tardi (13-15) obbligando la panchina ducale a chiamare il time out. Romagnoli a muro legittima il vantaggio (13-16) accentuato dal “mani out” di Giannotti (15-19) in un momento favorevole a Garlasco insidiato solo dall’ace di Chakravorti (18-19) ma in grado di gestire il tesoretto con due attacchi di Giannotti a stretto giro di posta (19-23) che anticipano l’ace conclusivo di Puliti (19-25). L’inizio del quarto parziale è negativo (0-2) ma Parma è ancora viva e infila cinque punti uno dietro l’altro, complici il muro di Dimitrov (4-2) e l’ace di Chakravorti (5-2), resi vani dal muro di Bellucci (6-7) capovolto dal “mani fuori” di Dimitrov (8-7) e dalla “pipe” di Rossatti (9-7). Il pallonetto di Dimitrov (18-15) tiene a distanza gli avversari che si scuotono sul muro di Romagnoli (18-17) e sul successivo errore di Reyes (18-18) in una fase particolarmente delicata e giocata alla pari, decisa, al termine di un’estenuante lotta, dal muro di Rossatti (28-26) dopo aver annullato due match ball. Il muro di Fall “stappa” il tie-break (2-0) ridisegnato dal primo tempo di un onnipresente Romagnoli (2-3). Gli aces di Dimitrov (6-5) e Reyes (8-6) consegnano il fondamentale più due al cambio campo legittimato dalla parallela di Rossatti (10-7). Baciocco riavvicina i lombardi (10-9) in una missione inseguimento completata dall’ace di Bellucci (10-10) prima del “mani out” di Rossatti (12-10), propedeutico al servizio sbagliato di Giannotti (15-13) che significa una vittoria pesantissima in ottica classifica. A fine partita il libero Mattia Cereda può dare sfogo alla sua gioia. “E’ un bellissimo regalo di Natale che ci siamo guadagnati perché non è facile stare sempre in palestra e restare costantemente concentrati, soprattutto, in questo periodo natalizio, tanta gente è rimasta lontana dalla famiglia per allenarsi. E’ una vittoria che volevamo, dà morale e ci deve dare fiducia, è stata un po’ una fotocopia della prima partita di campionato e sono orgoglioso della squadra perché, nonostante siamo andati sotto, non abbiamo mai mollato aiutandoci a vicenda e i risultati si raccolgono di conseguenza. Sono molto orgoglioso di giocare in questa squadra, la nostra forza è proprio quella che non molliamo mai anche in allenamento e nonostante gli infortuni. Questa è una vittoria che dedichiamo a Juan (Cuda) che ci segue sempre e viene spesso in palestra, ce la siamo meritata tutti a partire dagli allenatori e da tutto lo staff fino a noi giocatori. Cerchiamo di raccogliere più punti possibili, fare del nostro meglio e pensare partita su partita”. Prossimo impegno in programma dopo la sosta domenica 8 gennaio 2023 alle 18 al PalaRaschi di Parma con la Med Store Tunit Macerata, sempre più saldamente al quarto posto in classifica.
    Qui, di seguito, il risultato ed il tabellino della partita tra Moyashi Garlasco e WiMORE Parma valida per la quattordicesima giornata del Girone Bianco del campionato di Serie A3 Credem Banca:
    Moyashi Garlasco-WiMORE Parma 2-3 (22-25, 27-25, 25-19, 26-28, 13-15)
    MOYASHI GARLASCO: Bellucci 7, Giannotti 31, Puliti 14, Baciocco 9, Peric 10, Giampietri 1, Calitri (L), Romagnoli 12, Agostini. N.e. Caianiello, Minelli. All.: Bertini-Moro
    WiMORE PARMA: Chakravorti 5, Dimitrov 35, Rossatti 27, Reyes 9, Sesto 3, Fall 11, Cereda (L), D.Codeluppi 1, Bussolari, Ferraguti. N.e. Colangelo, Zecca (L), Beltrami, Chirila. All.: A.Codeluppi-Borghi
    ARBITRI: Marco Pernpruner (Trento)-Anthony Giglio (Trento)
    NOTE: Moyashi Garlasco: servizi vincenti 10, servizi sbagliati 14, errori in ricezione 8, attacchi vincenti 45%, errori in attacco 4, muri 14. WiMORE Parma: s.v. 8, s.s. 18, errori in ricezione 10, a.v. 48%, errori in attacco 5, muri 9. Durata set: 30’, 34’, 27’, 30’, 17’; tot. 138’.
    RISULTATI QUATTORDICESIMA GIORNATA GIRONE BIANCO SERIE A3:
    TMB Monselice-Sol Lucernari Montecchio Maggiore 2-3 (25-13, 21-25, 25-20, 22-25, 13-15)
    Da Rold Logistics Belluno-Volley Team San Donà di Piave 2-3 (25-21, 30-28, 20-25, 15-25, 12-15)
    Abba Pineto-Vigilar Fano 3-0 (31-29, 25-22, 25-20)
    Stadium Pallavolo Mirandola-Geetit Bologna 3-1 (23-25, 25-22, 25-16, 25-23)
    Monge-Gerbaudo Savigliano-Gamma Chimica Brugherio rinviata
    Moyashi Garlasco-WiMORE Parma 2-3 (22-25, 27-25, 25-19, 26-28, 13-15)
    Med Store Tunit Macerata-ErmGroup San Giustino 3-1 (25-18, 22-25, 25-23, 25-17)
    CLASSIFICA GIRONE BIANCO:
    Abba Pineto 36; Vigilar Fano 34; Monge-Gerbaudo Savigliano* 29; Med Store Tunit Macerata 26; Moyashi Garlasco 22; Geetit Bologna 21; WiMORE Parma, ErmGroup San Giustino, Da Rold Logistics Belluno 20; Sol Lucernari Montecchio Maggiore 15; Gamma Chimica Brugherio*, Volley Team San Donà di Piave 14; Stadium Pallavolo Mirandola, TMB Monselice 10.
    *una gara in meno
    INTERVISTA MATTIA CEREDA (LIBERO WiMORE PARMA)
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