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    L’Avimecc Volley Modica ci prova con Ortona, al “PalaRizza” la vice capolista prima soffre e poi vince in rimonta

    Avimecc Volley Modica 1
    Seico Service Ortona 3
    Parziali: 25/17, 20/25, 19/25, 19/25
    Avimecc Volley Modica: Raso 9, Capelli 12, Putini 1, Chillemi 13, Quagliozzi 16, Princi 3, Garofolo 7, Saragò, Petrone, Nastasi (L1), n.e.: Aiello (L2), Firringieli. All. Giancarlo D’Amico, Ass: Enzo Di Stefano.
    Seico Service Ortona: Fabi 5, Bertoli 16, Iorno, Marshall 21, Di Tullio, Bulfon 17, Arienti 12, Ferrato 4, Benedicenti (L1), n.e.: Vindice (L2), Pollicino,Palmigiani. All. Nunzio Lanci, Ass: Luca Di Pietro.
    Arbitri: Walter Stancati di Brindisi e Giovanni Giorgianni di Roccalumera.
    Modica – Niente da fare per l’Avimecc Volley Modica, che lotta con determinazione mette in difficoltà la vicecapolista Seico Service Ortona, che al “PalaRizza” passa in rimonta in quattro set. Il sestetto modicano ha colto di sorpresa la formazione abruzzese che sotto di un set si è ricompattata e ha iniziato la rimonta che ha permesso di portare a casa tre punti pesanti per la classifica.
    Inizio incoraggiante dei ragazzi di Giancarlo D’Amico che grazie a un approccio positivo alla gara mettono subito il muso avanti nel punteggio (8/5). Ortona va in difficoltà, mentre i biancoazzurri restano concentrati e allungano a metà frazione (16/11). sulle ali dell’entusiasmo e con Raso, Chillemi, Quagliozzi e Capelli che mettono palloni a terra con continuità, i padroni di casa entrano nel rettilineo finale con un vantaggio rassicurante (21/16) che riescono a gestire senza problemi fino al 21/17 che li porta avanti nel computo dei set.
    Al cambio di campo Ortona si riorganizza. Marshall e Bulfon si caricano sulle spalle il peso della “remuntada” e dal secondo parziale in poi si vede in campo un’altra Ortona. L’equilibrio si spezza immediatamente con gli ospiti che scavano il “solco” nel punteggio (4/8). Modica prova a rimanere in scia e ci riesce fino a un certo punto (13/16), poi Ortona alza il ritmo e allunga definitivamente fino al 20/25 che rimette in parità la sfida.
    Nel terzo set Modica prova a reagire e la sfida si fa equilibrata. I padroni di casa rispondono colpo su colpo alla formazione ospite e riescono a mettere il muso avanti (8/7). Ortona non si lascia intimorire e a metà frazione ha già messo la freccia (13/16). Poi il break decisivo degli ospiti che allungano fino al 15/21 che indirizza il parziale che chiudono con un 19/25 che li porta avanti nei set.
    Nel quarto set Ortona fa valere la sua maggiore esperienza e alzando i ritmi di gioco mette subito in chiaro le sue intenzioni (3/8). Modica prova a reagire, ma il sestetto di Lanci sente vicino il traguardo e non molla di un millimetro. A metà frazione il vantaggio (9/16) è rassicurante e deve essere solo gestito. L’Avimecc ci prova ma ogni suo tentativo è sempre ricacciato indietro (17/21). Ortona a questo punto piazza il break definitivo che vale il secondo 19/25 consecutivo, il successo in 108′ di gioco e la conquista di tre punti importanti in un “PalaRizza” da sempre difficile da espugnare. LEGGI TUTTO

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    Tuscania gioca solo un set, Bari porta a casa i tre punti 1/3

    Gruppo Stamplast M2G Green Bari si conferma la bestia nera di Tuscania in questo girone e si aggiudica con lo stesso parziale anche il ritorno. I padroni di casa si impongono nel set inaugurale (25/18) per poi lottare punto a punto nel secondo e nel terzo set persi nel finale da Tuscania rispettivamente 21/25 e 22/25. Quarto set con gli ospiti che accelerano subito approfittando di una Tuscania che non riesce a reagire. Quando lo fa è troppo tardi, il set decisivo si chiude con Bari che si impone per 21/25.
    Al fischio di inizio dei signori arbitri Alberto Dell’Orso e Beatrice Cruccolini, coach Passaro schiera i padroni di casa con Parisi in palleggio e Onwuelo opposto, Festi e Aprile centrali, Sacripanti e Corrado bande, capitan Sorgente libero. Coach Spinelli risponde con Leoni in regia e Paoletti opposto, Ciavarella e Wojick laterali, Deserio e Persoglia centrali, Rinaldi libero.
    Primo set. Il muro di Leoni sul Corrado e poi l’ace dello stesso portano Bari sul 4/7. Poi un parziale di 6 a zero, con due muri di Sacripanti e uno di Aprile su Wojick, e Tuscania prova a scappare 10/7. Tre ace consecutivi di Wojick e Bari si porta di nuovo avanti 10/12. Punto a punto fino a che il muro di Festi su Paoletti, l’attacco vincente di Onwuelo e i due ace consecutivi di Corrado portano Tuscania sul +5 (20/15). L’attacco vincente di Onwuelo per il primo set point Tuscania 24/18. Il primo tempo di Aprile fissa il finale del primo parziale sul 25/18.
    Il secondo set è in pratica un punto a punto fino all’attacco vincente di Ciavarella e quello fuori misura di Onwuelo 17/20. Vantaggio che gli ospiti portano pressoché inalterato fino all’errore di Sacripanti dai nove metri che assegna a loro il parziale 21/25.
    Terzo set: Tuscania trova il break di vantaggio con Onwuelo 9/6, poi quattro attacchi vincenti consecutivi di Paoletti portano Bari sul 9/10. Due ace consecutivi di Corrado per il 14/11. Il muro di Ciavarella su Corrado, per un parziale di 6 a zero, porta Bari sul 18/21. Vantaggio che gli ospiti conservano fino al termine 22/25.
    Quarto set: Si inizia con Bari subito in fuga 1/11. La reazione di Tuscania arriva troppo tardi. Due ace consecutivi di Sacripanti sembrano riaprire i giochi 21/24. Il mani fuori di Paoletti chiude set e incontro 21/25.
    MAURY’S COM CAVI TUSCANIA – GRUPPO STAMPLAST M2G GREEN BARI 1/3
    (25/18 – 21/25 – 22/25 – 21/25)
    Durata: ’26, ’30, ’34, ’35.
    MAURY’S COM CAVI TUSCANIA: Stamegna, Parisi 3, Festi 11, Ruffo 1, Menchetti, Cipolloni Save, Sorgente (cap) (L1), Sacripanti 14, Corrado 16, Aprile 9, Onwuelo 13, Quadraroli (L2), Licitra, Borzacconi. All. Passaro. 2 All. Barbanti. Ass. Perez Moreno
    M2G GREEN GRUPPO STAMPLAST BARI: Ciccolella, Martinelli, Leoni 2, Giorgio, Rinaldi (L1), Ferenciac, Petruzzelli V., Marrone (L2), Petruzzelli F, Deserio 12, Persoglia 6, Wojick 13, Ciavarella 14, Paoletti (cap) 15. All Spinelli. 2 All. Valente
    Arbitri: Alberto Dell’Orso di Montesilvano e Beatrice Cruccolini di Perugia
    MVP: Giacomo Leoni premiato dal dirigente del Tuscania Volley Massimo Pieri.
    Giancarlo Guerra
    Ufficio stampa Tuscania Volley
    Foto: Luca Laici LEGGI TUTTO

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    Smi Roma che peccato con Catania

    Contro la capolista Catania la Smi Roma, nonostante una buona prestazione, non riesce a tornare a casa con qualche punto. Un peccato davvero per l’andamento della partita, per il rendimento della compagine capitolina e per quanto fatto vedere nell’arco dei quattro set. Roma non inizia nel migliore dei modi, sbaglia tanto in fase di costruzione, in cambiopalla. Catania è un rullo compressore e chiude. Nel secondo la Smi esce fuori, cambia completamente volto alla partita, tiene fino al 15-16 poi vola via con ricezione e attacco molto positivi. Nel terzo parte bene poi dall’8-4 la luce si spegne e iniziano gli alti e bassi, Roma prova a rimanere in corsa ma dal 21-17 è solo Catania. Nel quarto il grande rammarico, molto bene per tutto il parziale, poi sul 23-20 non chiude più in attacco, i siciliani rimontano, Roma ha anche una palla per andare al quinto set, ma la spreca, Catania ai vantaggi sul 29-27 chiude i conti. Il muro e la maggiore concretezza nei momenti clou hanno fatto pendere l’ago della bilancia per la squadra di Kantor. Il pensiero del libero Francesco Recupito. “Purtroppo siamo partiti male, ma poi siamo cresciuti. Un vero peccato quel quarto set, manca davvero poco per giocarcela con le grandi, dobbiamo fare di meglio in allenamento per crescere e lottare in partite del genere. Non siamo andati benissimo in battuta. Contro Sabaudia sarà uno scontro salvezza, dobbiamo andare a vincere, se giochiamo così possiamo far bene”.

    SMI Roma – Farmitalia Catania 1-3 (17-25, 25-21, 21-25, 27-29)
    SMI Roma: Cicchinelli S. 3, Rosso 13, Coggiola 8, Rossi 16, De Fabritiis 17, Antonucci 11, Recupito (L), Mercanti 0, Alfieri 0, Acconci 0, Sablone 0. N.E. Barone, Cieslak, Cicchinelli A.. All. Budani.
    Farmitalia Catania: Fabroni 1, Zappoli Guarienti 19, Jeroncic 8, Casaro 23, Nicotra 4, Frumuselu 5, Zito (L), Disabato 9, Smiriglia 1. N.E. Maccarrone, Battaglia, Fichera, Tasholli. All. Kantor. ARBITRI: Oranelli, Talento. LEGGI TUTTO

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    Tra Palmi e Sorrento un tie-break di differenza ma stavolta a sorridere è l’OmiFer

    Palmi batte Sorrento e si porta a quota 26 punti in classifica
    Per tracciare le distanze tra Palmi e Sorrento servono cinque set: era successo in Campania, nella gara del girone d’andata; si è ripetuto al PalaCalafiore di Reggio Calabria con l’unica, grande differenza che, stavolta, a spuntarla al tie-break sono stati i ragazzi di mister Radici. L’Omifer “Franco Tigano” si impone infatti per 3 set a 2 e torna a sorridere dopo il brusco stop che aveva subito nell’ultima partita del 2022, lo scorso 26 dicembre, a Bari. Ma quanto rimpianto per non aver capitalizzato quel vantaggio nel finale del quarto set, quando le canotte azzurre si sono trovate a una manciata di punti dal chiudere il match con un successo pieno!
    Bravi i ragazzi di coach Esposito a restare in partita e a portare il match al quinto e decisivo set. Due passi avanti in classifica sono comunque una buona spinta verso l’alto per la formazione calabrese anche se capitan Gitto e compagni da questa sfida avrebbero voluto ottenere il massimo. Avere vinto ad ogni modo è corroborante non solo per la graduatoria ma anche per il morale della squadra, specie se si pensa che, in questa fase, si sta facendo a meno del principale attaccante, l’infortunato Pawel Stabrawa. La squadra di coach Andrea Radici ha infatti saputo superare al meglio l’assenza del forte schiacciatore polacco esprimendo in campo delle valide alternative.
    Partono forte gli ospiti che, muro su muro, si mantengono sempre avanti con un gap massimo di +3 su Palmi, almeno fino al 10-11 quando, un doppio ace di Davide D’Amato porta per la prima volta i locali in vantaggio. Il set procede punto a punto fino al 15-16, dopodiché una serie di errori dei padroni di casa consentono ai campani di dilagare e aggiudicarsi il primo parziale sul 18-25. Palmi però c’è e reagisce da grande squadra andando a ribaltare il tutto nel giro di due set, il secondo e il terzo, chiusi entrambi sul 25-21. Negli “highlights” dei due parziali entrano di diritto i monster blocks imperiosi di Gitto, Rau e Marinelli. Sembra fatta ma non è così perché Sorrento trascinata da Albergati (20 punti per lui e palma di top scorer dell’incontro) riesce a raddrizzare la partita aggiudicandosi il quarto set con il punteggio di 23-25. Si decide tutto al golden set con Marinelli che con 17 punti si guadagna la menzione speciale come miglior marcatore della OmiFer. I palmesi chiudono sul 15-11.
    Contento per l’esito finale della gara, ovviamente, il tecnico dei palmesi, Andrea Radici che comunque non nasconde un pizzico di rammarico per aver lasciato un punto agli avversari. “È una vittoria che ci dà veramente grande soddisfazione perché, al di là delle tecniche e delle tattiche, -ha evidenziato – ci restituisce l’idea che questa squadra ha veramente voglia di sopperire alle problematiche, alle situazioni e non è poco, perché senz’altro oggi c’era bisogno proprio di questo atteggiamento. Dal punto di vista tecnico, -prosegue nella sua analisi Radici – abbiamo sofferto molto la prima parte dei nostri avversari ma ancor di più per un finale di set che è stato abbastanza deludente perché abbiamo inanellato una serie di errori che assolutamente non potevamo permetterci; dunque, diciamo che nel primo set, pur dando merito al Sorrento che forse ha fatto di più al servizio-ricezione, comunque la nostra prestazione è stata scadente. Cosa che invece nel secondo set siamo riusciti a invertire, soprattutto giocando la pallavolo che possiamo giocare: una pallavolo fatta di coesione, di attenzione sul cambio palla, di pazienza nel non chiudere quando la situazione non è perfetta, nel saper giocare e speculare in determinati momenti e sulla fase break; direi che, a partire dal secondo set e un po’ per tutto il proseguo della gara abbiamo fatto una buona partita. Senz’altro con qualche macchia, senza dubbio, dal punto di vista dell’economia del risultato abbiamo una sorta di rammarico numerico, nel momento in cui eravamo avanti fino al 21-18, nel quarto parziale sul 2-1. Tuttavia, -ha aggiunto il coach dei palmesi – dobbiamo dare merito in quel frangente ad un avversario che per tutta la partita ha pensato di poter giocare con noi con un atteggiamento aggressivo, un po’ per l’assenza di Pawel (Stabrawa ndc), un po’ perché ci ha visto partire con molta titubanza e queste cose poi si sono concretizzate in negativo nel finale di quarto set ma il tutto è successo perché Sorrento ha messo dei colpi importanti sia dai 9 metri che in contrattacco, cosa che noi in quel finale non siamo riusciti a fare, quindi l’evoluzione al tie-break tutto sommato è giusta anche se, ripeto, questo rammarico noi ce l’abbiamo. Il tie-break è stato gestito veramente molto bene, devo dire che i ragazzi sono partiti subito alla grande, addirittura ci stava stretto quell’8-7 al cambio di campo perché abbiamo difeso almeno tre-quattro palle che non siamo riusciti per un pelo a concretizzare in punto break; questo però – ha concluso Radici – ci ha restituito la fiducia necessaria e nel finale di set abbiamo concretizzato una prestazione che ci dà grande gioia e grande energia”.

    OmiFer Palmi 3
    Shedirpharma Sorrento 2
    Set: 18-25; 25-21; 25-21; 23-25; 15-11
    Palmi: Cappio (L), De Santis ne, Marsili 3, Gitto 12, Ferraccù ne, Miscione, Marinelli 17, Peripolli ne, Pellegrino, Rau 7, D’Amato 15, Carbone 5. All. Andrea Radici
    Sorrento: Pontecorvo, Aprea, Maretti, Piedepalumbo ne, Starace 18, Donati, Buzzi 3, Albergati 8, Imperatore, Gargiulo, Grimaldi ne, Remo 4, Cuminetti 11. All. Nicola Esposito
    Arbitri: Giovanni Ciaccio e Sergio Pecoraro LEGGI TUTTO

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    Per la Vigilar arriva l’insidia Garlasco

    Ritorna in campo la Vigilar Fano e lo fa ospitando i lombardi del Moyashi Garlasco (domenica ore 18.00) in un match in cui i virtussini sono chiamati al riscatto dopo lo stop di Pineto.
    La gara è irta di difficoltà per i fanesi in quanto l’avversario è ostico (i pavesi sono quinti in classifica con 22 punti) avendo già messo in difficoltà blasoni quali Pineto e Macerata, oltre al il fatto di volersi riscattare dalla sconfitta patita all’andata (1-3). Il gruppo di mister Bertini, che in stagione ha perso solo una volta per 3 a 0, si troverà però di fronte una Vigilar determinata e vogliosa di fare bella figura davanti al proprio pubblico: “Vogliamo assolutamente ricominciare a vincere – afferma capitan Raffa – Garlasco è una squadra fisica in grado di mettere in difficoltà ogni avversario. Noi dovremo essere bravi ad approcciare la gara in maniera diversa rispetto a Pineto, aggredendoli fin da subito in battuta e con muro-difesa”.
    Niente drammi dunque in casa virtussina dopo la sconfitta di Pineto ma tanta voglia di tornare a fare punti, certamente Garlasco non è il miglior avversario da affrontare in questo periodo avendo nel proprio organico giocatori di qualità come l’opposto Giannotti e gli schiacciatori Puliti e Baciocco. Da ricordare inoltre che al palleggio ci sarà Alessandro Bellucci, pesarese, cresciuto nelle giovanili della Virtus.
    Fano risponderà con le proprie bocche da fuoco, a partire dal tedesco Marks per passare da Ferri, Maletto e Roberti. Indisponibile Gozzo che sta man mano recuperando dal problema al polpaccio.

    USVF

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    La ErmGroup San Giustino cerca il riscatto nella sfida interna contro la Tmb Monselice

    Un primo piano di Gian Marco Cioffi, alla seconda stagione con la ErmGroup San Giustino
    Iniziare al meglio il 2023 con una vittoria che possa di nuovo riassestare la classifica. Dopo l’amaro 2-3 interno contro Garlasco e l’1-3 di Macerata, la ErmGroup San Giustino è mossa dalla voglia di tornare a muovere la classifica con un risultato possibilmente pieno e di tenere intanto la zona calda della classifica a distanza di sicurezza, anche perché poi i biancazzurri dovranno misurarsi contro l’ambizioso Fano. Nella seconda giornata di ritorno (15esima complessiva) del campionato di Serie A3 Credem Banca, girone Bianco, al palasport di via Anconetana arriva la Tmb Monselice, reduce dalla sconfitta interna al tie-break nella sfida contro il Montecchio Maggiore e agguantata in coda al gruppo dal Mirandola. Non tragga in inganno comunque la posizione in classifica: questo campionato ha già ampiamente dimostrato di essere imprevedibile e lo stesso Monselice può contare su elementi validi, a cominciare dall’opposto Drago. Per la formazione veneta, peraltro, si pone l’esigenza di stringere fin da ora i tempi per rimanere fino all’ultimo in lotta per la salvezza. Si gioca alle 18 di domenica 8 gennaio e la presentazione della partita è affidata a Gian Marco Cioffi, alla sua seconda stagione a San Giustino nelle mansioni di libero e anche di giocatore chiamato spesso in battuta per dare respiro ai centrali. “A Macerata abbiamo avuto alti e bassi – dichiara Cioffi – ma anche il merito di mettere in difficoltà un’avversaria molto organizzata. Ora ci vuole una vittoria che ci permetta anche di affrontare il Fano con maggiore disinvoltura; a Monselice, come spesso accadeva anche lo scorso anno, abbiamo avuto il rodaggio difficile, per poi venir fuori dal secondo set in poi e conquistare la prima vittoria stagionale. Spero allora che si ripetano l’esito e, per certi versi, anche la prestazione dell’andata, evitando tuttavia di dover aspettare un set prima di sbloccarci”. Relativamente al 6+1 che scenderà in campo, non si prevedono novità, almeno in partenza: Sitti in regia, Hristoskov opposto, Quarta e Antonaci al centro, Cappelletti e Skuodis a lato e Marra libero, poi è chiaro che a decidere sarà il tecnico Marco Bartolini. Una coppia mista è stata designata per la direzione del match, con primo arbitro Piera Usai di Cagliari e secondo arbitro Dario Grossi di Roma.
    Claudio Roselli
    Ufficio stampa
    ErmGroup Pallavolo San Giustino

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    Riconferma negata: Montecchio prende l’intera posta in palio

    Una Stadium estremamente sottotono si arrende al PalaCollodi e attende Domenica per scoprire il suo destino. Cruciali gli incontri San Giustino-Monselice, Brugherio-Belluno e Pineto-VTC.

    Inizia con una pessima notizia la seconda giornata del girone di ritorno del girone bianco di Serie A3 per la Stadium: all’appello dei disponibili manca infatti il giovane centrale Giacomo Scaglioni, infortunatosi lievemente in un allenamento proprio alla vigilia della partita, che lascia Pinca con una scelta obbligata in posto 3.Nulla è però perduto per i ragazzi di Mirandola, che si presentano al cospetto dei vicentini con un opposto in più: i fratelli Ghelfi occupano inesorabili la diagonale principale, con Giacomo palleggiatore e Francesco opposto, Stöhr–Dombrovski restano sulla diagonale degli schiacciatori, mentre il centro della rete è sorvegliato dal duo Rustichelli Riccardo–Canossa.Rimangono quindi fuori entrambi i recuperati di questo incontro Bellei e Rustichelli Matteo, che però figurano a referto, pronti alla chiamata di coach Pinca.Il sorteggio sorride ai modenesi, che mandano a rete il primo servizio del match. Mirandola rimane sotto ai padroni di casa nella prima parte del set, che si portano avanti di 5 lunghezze e cercano di mantenere il vantaggio, ma la situazione sfugge di mano ai vicentini, che permettono alla Stadium di riavvicinarsi fino al punteggio di 12-11, su cui coach Di Pietro si sente costretto a invocare il suo primo discrezionale, che consente alla sua metà campo di evitare il pareggio. Francesco Ghelfi non ci sta, e porta i suoi al pareggio sul 13 nel temibile turno di battuta di Stöhr che porta entrambe le formazioni avanti di una lunghezza con un ace e un errore al servizio.Molti errori in battuta da entrambe le parti, e il SOL riesce a pareggiare a 19, ma la prima formazione a passare il traguardo del 20 sarà proprio quella della città dei Pico con un attacco del tedesco, seguito da un muro granitico di Canossa che offre un importante break ai ragazzi di coach Pinca. L’allenatore rossonero chiama il suo secondo timeout sul 21-19, ma un fortunoso ace del capitano di Mirandola vale un ghiotto +3. Mancin ne inanella due di fila ed è ora il turno di Pinca di chiamare i suoi a raccolta per interrompere la striscia positiva avversaria, con Stöhr che converte in attacco e intasca un ace che porta la sua squadra in vantaggio, con due set point per chiudere la prima frazione.Il teutonico sbaglia al servizio e offre il recupero a Mitkov, che annulla il primo set point con un ace per poi sbagliare e regalare il venticinquesimo punto agli avversari.Uno a zero per Mirandola nel vicentino, con una Stadium che si presenta alla sfida in buona forma, seppur con qualche imperfezione da limare.Secondo parziale aperto da Montecchio Maggiore con un potentissimo attacco del centrale Franchetti, che lancia una situazione simile a quella che ha avviato l’incontro, mantenendo però questo equilibrio anche nella fase successiva. I modenesi sono i primi a varcare il traguardo della doppia cifra, ma gli avversari seguono a ruota grazie all’attacco di Mancin.Quest’ultimo, insieme a Mitkov, tiene attaccata la formazione veneta che trova il sorpasso sul 14-13, immediatamente bruciato dall’errore in battuta del capitano Frizzarin, a cui Francesco Ghelfi risponde con un punto in parallela, seguito da un fallo di Martinez. È di nuovo +2 Mirandola sul 18-16. Di Franco riaccende i suoi compagni con un ace e Pinca chiama a raccolta i gialloblù, in evidente sofferenza dopo i due punti subiti consecutivamente, a cui segue il sorpasso del SOL.La squadra di casa riesce ad imporsi in un lungo break, portandosi sul 23-20 e costringendo all’inseguimento i ragazzi di Mirandola. La strategia di Pinca è un doppio cambio, con Bellei che sale per Giacomo e Schincaglia per il fratello Francesco, nel tentativo di riportare la squadra in attacco a tre. Mitkov batte in rete ma Mancin segna, e ora i tre set point spettano alla squadra di Di Pietro. Stöhr ne annulla uno, ma un errore al servizio regala il secondo set alla SOL Lucernari, in maniera speculare a quanto successo nella lunghezza precedente.Tutto da rifare per gli emiliani quindi nel terzo set, che si ripresentano con la stessa formazione che ha aperto entrambe le frazioni successive.Di nuovo parità immediata su 1-1, ma manca un po’ di fiamma a Stadium, che soffre il turno di battuta di Mitkov che segna il 4-2 sul tabellone. I rossoneri sono i primi a tagliare il traguardo dei 10 punti, ma hanno dovuto sacrificare il vantaggio sulla Stadium che si trova a 9 punti e pareggia con Stöhr a cui segue immediatamente un errore in attacco dei montecchiani che segna il sorpasso dei gialli. Qui arriva il primo break dei mirandolesi grazie a un mani out di Dombrovski. Prima di scivolare troppo lontano, Di Pietro chiede tempo e i suoi riescono a risorpassare immediatamente con quattro punti di fila.Mitkov continua a bombardare e regala un altro punto di distacco ai compagni prima di sbagliare il servizio. Pinca chiama Bellei per Dombrovski sul 16-13 ma il vantaggio si amplia a 4, e qui Mirandola è di nuovo costretta a chiamare il timeout prima che la situazione diventi disperata. Altri due punti per i veneti che fuggono a +7. Schincaglia per il capitano Ghelfi, e Bellei trova il primo punto per i suoi, ma i veneti sono inesorabili e si aggiudicano 7 set point e chiudono al primo sul 25-17.Stadium scivola in questa frazione, con Montecchio che si aggiudica matematicamente almeno uno dei tre punti in palio, costringendo i gialloblù a rincorrere e a ricercare le prestazioni di primo e secondo set.Pinca rimanda in panchina i suoi cambi e torna con la formazione iniziale in questo quarto parziale, aperto da un attacco di Francesco Ghelfi. Mirandola si porta subito sopra, ma Mitkov è in gran spolvero al servizio e segna due ace consecutivi, che conditi da un errore Stadium, offrono un pericolosissimo vantaggio a Montecchio, che però viene riportato nei ranghi da Stöhr e Ghelfi, prima di ricadere in un discreto vantaggio 12-6, su cui Pinca decide di fermare il gioco, senza ottenere alcun immediato riscontro dai suoi. Stöhr interrompe finalmente la corsa dei padroni di casa, ma l’idillio dura poco e il PalaCollodi vede i suoi di nuovo sopra di 8 punti, ed è timeout sul 17-9, ma Dombrovski e Stöhr subiscono due ace di fila, con un vantaggio che ora è in doppia cifra.La fiamma mirandolese si ravviva leggermente e segna 3 punti di fila prima della pausa richiesta da coach Di Pietro, che incarica Mitkov di risolvere la situazione. Ghelfi non si arrende e riporta lo strappo in singola cifra, ma i rossoneri non si scoraggiano e ottengono 9 match point.Stöhr ne annulla uno ma il distacco è troppo, Montecchio si aggiudica l’intera posta.A Mirandola non resta che attendere le altre partite del weekend, per capire se il VTC, Monselice e Brugherio rimarranno a distanze agganciabili anche dopo i loro incontri della giornata.

    Siamo riusciti ad esprimere il nostro gioco per tutto il primo set ma non siamo riusciti a rimanere lucidi fino alla fine. È una sconfitta che sicuramente fa male, ma dobbiamo rientrare subito in palestra e concentrarci sulla sfida con Brugherio.Il 15 ci servono punti, siamo stati bravi sia con Bologna che con Parma, dobbiamo riprendere quelle prestazioni in fretta.Valiamo molto di più di quanto visto stasera e in casa nostra riusciamo sempre ad esprimerci al meglio. La salvezza non è impossibile, gli scontri diretti sono in casa e dobbiamo assicurarci di non sbagliarli.
    Matteo Rustichelli, libero LEGGI TUTTO

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    Farmitalia Saturnia, vittoria preziosa e testa sempre più salda

    La forza di crederci sino alla fine. E di non mollare mai. La Farmitalia Saturnia si conferma in testa alla classifica del girone blu del campionato di Serie A3 Credem Banca 2022/2023, grazie alla preziosa vittoria conquistata per 3-1 in casa della Smi Roma (29-27 in rimonta l’esito del quarto set). Comincia quindi nel migliore dei modi a Guidonia il 2023 per la squadra del presidente Luigi Pulvirenti che confeziona il risultato grazie alla tenacia del gruppo che non si è smarrito nei momenti di difficoltà, centrando l’intera posta in palio. Domenica pomeriggio si torna a giocare al PalaCatania. L’avversario, valevole per la terza di ritorno, sarà il Palmi, nel primo dei due match che si giocheranno contro i calabresi in appena tre giorni (mercoledì sera, sempre in casa, si giocherà per la Coppa Italia).
    MIX ZONE. Il diesse Piero D’Angelo: “Quando si vince in questo modo, anche quando non giochi benissimo, i punti valgono doppio. Nel quarto set, sotto 23-20, la squadra non ha mollato un passo, riuscendo a centrare una vittoria importantissima. Non era facile, ma il gruppo ha saputo fare quadrato nei momenti di difficoltà, dove il muro e la difesa non hanno girato a mille. Ora sotto con il doppio turno con Palmi, sarà importante capitalizzare il bagaglio di certezze e di consapevolezza nei nostri mezzi che ci lascia questa partita”.
    LA CRONACA. La Saturnia impiega nel primo parziale Alberto Nicotra al posto di Piervito Disabato rimasto in panca precauzionalmente. Fabroni ritorna in cabina di regia, dopo aver scontato un turno di squalifica. Ricezione e attacco girano a mille con percentuali importanti. Il primo break (8-4, doppio Zappoli) denota un approccio positivo alla partita molto temuta alla vigilia. È un rullo compressore la formazione di Kantor (21-13) con Roma che non riesce a opporsi. Il set è nelle mani di Fabroni e compagni (23-16). Frumuselu, in primo tempo, archivia la pratica (25-17). Nel Secondo set. Zappoli firma il 5-4. Roma è presente. De Fabritiis e Rosso sono due insidie non da poco (4-7). Casaro accorcia i tempi e riesce a trascinare i compagni al sorpasso (16-15). La Farmitalia non trova continuità a muro e cede di schianto in ricezione (43% di positività al fronte dell’83% del primo). Roma sulle ali dell’entusiasmo pareggia i conti. Nel terzo set L’andamento della partita non cambia. Saturnia deve recuperare lo svantaggio della formazione romana (9-6). Disabato al servizio opera la rimonta (10-9, ace). La scossa è servita. La Farmitalia non si scompone e alza il tiro (Zappoli, 14-11). La formazione di Kantor manterrà il vantaggio di quattro punti (21-17). Roma – con Rosso in particolare – si porta a meno due (22-20). L’errore in battuta locale chiude il set in favore di Catania (25-21). Nel quarto parziale Roma non abbassa la guardia I ragazzi di Budani firmano il break  iniziale che vale il 7-4. Zappoli riporta la Saturnia a meno uno (12-13). Roma va avanti (19-17) e allunga ulteriormente il passo (23-20). Nel momento decisivo ecco la tenacia della capolista, il carattere e la grande qualità che emergono decisamente. Con Roma avanti (24-22) ci pensano Casaro e l’errore in attacco locale  a riportare tutto in parità. Antonucci insiste per Roma (25-24), ma Zappoli annulla. La tensione sale, l’errore di Sablone regala l’intera posta in palio e la vittoria.

    Il tabellino

    Smi Roma-Farmitalia Saturnia 1-3

    SMI Roma: Cicchinelli S. 3, Rosso 13, Coggiola 8, Rossi 16, De Fabritiis 17, Antonucci 11, Recupito (L), Mercanti 0, Alfieri 0, Acconci 0, Sablone 0. N.E. Barone, Cieslak, Cicchinelli A.. All. Budani.
    Farmitalia Saturnia: Fabroni 1, Zappoli Guarienti 20, Jeroncic 8, Casaro 25, Nicotra 3, Frumuselu 6, Zito (L), Disabato 10, Smiriglia 1. N.E. Maccarrone, Battaglia, Fichera, Tasholli. All. Kantor.
    ARBITRI: Oranelli e Talento.
    SET: 17-25, 25-21, 21-25, 27-29. LEGGI TUTTO