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    Alla Moyashi il derby lombardo: settima meraviglia e quarto posto agganciato

    Ph Roberto Peli
    PAVIA, 19 marzo 2023 – Va alla Moyashi Garlasco il derby lombardo con la Gamma Chimica Brugherio che nulla può contro il gioco solido messo in campo dai Pinguini. Si allunga così a 7 la striscia di successi consecutivi della Moyashi, che torna anche a vincere in tre set con parziali 25-23, 25-15 e 29-27.
    I neroverdi partono male e ci vuole tutto il set per riuscire ad imporre il giusto ritmo. Dall’altro lato una Gamma Chimica che sul più bello non è in grado di concretizzare, con 4 servizi out consecutivi, e si vede sfilare via il set dalle mani sul 25-23. Un secondo parziale sul velluto per i neroverdi, che trovano nel servizio e nel muro i fondamentali giusti per tenere a bada i Diavoli, costretti ad un secco 25-15. Maggior equilibrio nel terzo set, con i Diavoli che riescono a racimolare qualche punto di vantaggio per poter sfruttare l’inerzia e andare a set point. È l’inesperienza a farla pagare a Brugherio, che subisce i colpi d’esperienza del sestetto neroverde. La Moyashi ricuce lo svantaggio e alla prima occasione chiude il derby lombardo con il definitivo 3-0.
    Con i 3 punti i neroverdi fanno un bel passo avanti in classifica, salendo a quota 42 e al quarto posto, con Savigliano e Parma alle calcagna a 41 punti, e tutte le altre pretendenti a seguire. Per Brugherio le cose si mettono male, ancora a 5 punti dal decimo posto, che significherebbe salvezza diretta, e con Mirandola che li riaggancia a quota 20.
    LE FORMAZIONI – Bertini punta su Bellucci in regia e Giannotti opposto, al centro Romagnoli in coppia con Peric, Puliti e Baciocco in banda, Calitri libero. Coach Durand conferma in palleggio Biffi e opposto Barotto, Mati e Innocenzi al centro, Carpita e Van Solkema in banda, libero Marini.
    LA GARA
    Inizio difficile per i Pinguini che in un amen si trovano a rincorrere sul 1-5 una Gamma Chimica scesa in campo senza paura. Con qualche scambio di ritardo i neroverdi entrano in ritmo grazie al muro: Bellucci firma il -1 (7-8), Romagnoli tiene i suoi in scia (9-10) e Peric trova il block del sorpasso (14-13). Un buon Van Solkema prova a imprimere la sua inerzia al set anche dai 9 metri ma Brugherio è discontinua e concede a Romagnoli lo slash del 21-18. Coach Durand pesca dalla panchina Ichino, che trova i colpi giusti e con il muro del 21-20 riporta i suoi a contatto. La Moyashi ha però il cambio palla dalla sua: Puliti mette a terra il 24-22, Barotto annulla il primo set ball, ma al secondo tentativo Bellucci non ha dubbi e si affida a Peric per il 25-23.
    Sorti ribaltate nel secondo set, con la Moyashi subito concreta nel portarsi sul 5-1. Baciocco non perdona e si concede anche i due ace che valgono il 7-1. Brugherio si sblocca con Barotto e Carpita e nella fase centrale del set tiene il ritmo dei neroverdi senza però riuscire a sfruttare le occasioni break. Bellucci imbocca bene i suoi, con Puliti e Giannotti sugli scudi (13-7). L’occasione break la sfrutta la Moyashi, con il muro della premiata ditta Peric-Puliti. Si accoda anche Giannotti con il muro del 17-9 su Van Solkema. Sempre l’opposto padovano firma l’ace del 19-10 che fiacca definitivamente il morale dei Diavoli. Romagnoli guadagna il set ball con un altro muro (24-12), ma la Moyashi non riesce a chiudere subito e Biffi dai 9 metri impensierisce la retroguardia neroverde obbligando Bertini al time out sul 24-15. Rientrati in campo è Romagnoli a firmare l’attacco del definitivo 25-15.
    Terzo parziale molto più equilibrato, con Biffi che imbocca bene i suoi centrali e Mati che si concede anche il muro del 2-4. I neroverdi non si spazientiscono e si rifanno sotto sfruttando le imprecisioni rosanero (10-10). È il muro di Bellucci (12-13) a ribaltare l’inerzia mandando avanti i neroverdi, con un Giannotti impeccabile anche da seconda linea per il 12-14. I Diavoli però non demordono, tenuti in vita da Barotto (15-14), e incisivi a muro con Mati e al servizio con Biffi (17-20). Bertini vuole parlarci sopra, ma la soluzione non sortisce l’effetto sperato, con una Moyashi che soffre il buon momento di Van Solkema (19-22) a segno anche per il 20-23. È il solito Giannotti a mettere a terra il contrattacco del -1 (22-23), ma non sembra bastare quando Innocenzi trova spazio al centro per il 22-24. La Moyashi però non vuole in nessun modo concedere il set: Giannotti annulla (23-24) e Bellucci di seconda manda il parziale ai vantaggi. Barotto risponde (24-25) ma Baciocco in pallonetto rinvigorisce le speranze neroverdi (25-25). Biffi si affida a Van Solkema che non delude, ma il regista rosanero serve in rete (26-26). Ancora Barotto per la terza occasione (26-27), ma nello scambio successivo l’oppostone di Brugherio conclude out la palla che sarebbe valsa il set (27-27). I Diavoli accusano il colpo e Peric trova il block che ribalta la situazione, l’attacco out di Ichino fa il resto e il match si conclude 29-27.
    TABELLINO
    Moyashi Garlasco 3 – Gamma Chimica Brugherio 0
    Parziali: 25-23, 25-15, 29-27.
    Durata: 28, 25, 37 min.
     
    MOYASHI GARLASCO: Baciocco10, Romagnoli 7, Peric 5, Giannotti 15, Bellucci 4, Calitri (L), Accorsi, Agostini, Puliti 12. N.E. Minelli, Caianiello, Giampietri. All. Bertini, vice Moro.
    Note: 9 muri, 4 ace, 9 errori al servizio, 40% ricezione positiva (26% perfetta), 56% efficienza in attacco
    GAMMA CHIMICA BRUGHERIO: Selleri, Biffi 5, Ichino 6, Marini (L), Piazza (L), Van Solkema 11, Mati 8, Barotto 10, Innocenzi 4, Carpita 6, Consonni. N.E. Montermini, Mancini, Chiloiro. All. Durand, vice Piazza e Traviglia.
    Note: 6 muri, 3 ace, 16 errori al servizio, 32% ricezione positiva (20% perfetta), 46% efficienza in attacco LEGGI TUTTO

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    Che partita per Stadium, vince 3-0 e fugge dalla zona a retrocessione diretta

    Nulla di nuovo nella Stadium Mirandola della penultima partita al PalaSimoncelli: fratelli Ghelfi come palleggiatore e opposto, Riccardo Rustichelli e Scaglioni a centro rete, Stöhr e Bellei sulla diagonale degli schiacciatori. Novità nel reparto liberi, con Rustichelli Matteo in solitaria.

    Partenza solida per i mirandolesi, che con un muro di Rustichelli Riccardo si guadagnano il primo punto dell’incontro. Il primo doppio vantaggio arriva per i padroni di casa, che con un attacco di Ghelfi corrono sul punteggio di 4-2. I veneti azzardano un recupero e riescono nell’intento sul 7-7 bissando sulle 8 e sulle 9 lunghezze. Ghelfi e Stöhr mantengono sopra i gialloblù, che sono anche i primi ad entrare in doppia cifra.VTC torna al pareggio sul 13, con il primo sorpasso grazie ad un ace di Palmisano, e per la prima volta sono gli ospiti a tentare la fuga sul 14-16. Primo timeout dell’incontro per Pinca, nel tentativo di interrompere il ritmo veneto. Scaglioni c’è e con un primo tempo riporta Mirandola a -1. Sul 18-19, dopo un notevole elastico, Coach Tofoli chiama la prima pausa per San Donà sul turno al servizio di Francesco Ghelfi. Il numero 9 non si fa però intimidire, e in tandem con il compagno tedesco suona la carica, e la formazione emiliana macina 3 punti di fila. Sul punteggio di 21-19 Tofoli usa quindi il suo ultimo discrezionale.Il cambio palla non sembra però sortire alcun effetto immediato, e la situazione rimane invariata, con Mandilaris che si porta al servizio ma manda il successivo attacco in rete. Umek e compagni annullano due set point, e Pinca blocca il gioco sul 24-23.Errore dei mirandolesi, 24-24. Bellei atterra il venticinquesimo ma VTC pareggia e sorpassa, 25-26 e set point degli ospiti. Le squadre continuano ad annullarsi vantaggi su vantaggi. Rustichelli interrompe il turno di Mandilaris e segna il 31-30 che lo manda in battuta. Il greco sbaglia in attacco, Stadium vince il primo set 32-30.

    Apertura con le stesse formazioni che hanno chiuso il primo interminabile parziale, con San Donà che si trova inizialmente sotto, dopo il primo punto di Stadium, ma che ribalta poi il risultato correndo sul 1-3, ma Mirandola non molla, e Scaglioni pareggia 4-4. I gialloblù trovano il doppio vantaggio con i fratelli Ghelfi. Scaglioni allunga a 3 la distanza e Tofoli chiama il timeout senza però alcun effetto sull’andamento del gioco, con la sua squadra che invece subisce anche un ace da Giovanni Bellei. Qualcosa cambia dopo il decimo punto, e i 6 punti di vantaggio di Stadium vengono ridotti a 3. I padroni di casa tentano a più riprese di alzare l’asticella e si riporta a +6 sul 18-12. Coach Tofoli chiama di nuovo i suoi a raccolta. Umek torna in cattedra e interrompe la scia positiva insieme ad un muro di Mazzanti ad un errore di Mirandola, 18-15 e pausa per Pinca che non vuole bruciare un ottimo +3. Bellei recepisce, riporta i suoi in corsa e mantiene le distanze invariate anche oltre il ventesimo punto. Francesco Ghelfi guadagna a Stöhr il turno di battuta, e il compagno tedesco lo ripaga con due ace che chiudono il secondo set.Un punto a Stadium, -1 da Montecchio Maggiore e un solo set da vincere per tornare al successo.

    Ultimo parziale obbligatorio che si apre a schieramenti invariati con un attacco atterrato da Trevisol, a cui segue il muro dell’altro centrale Mazzanti. Il trio di palla alta di Mirandola non si fa attendere a lungo, e con un punto a testa pareggia per il 3-3. Bellei firma il sorpasso con un mani out per 5-4. Stöhr mantiene doppio il vantaggio sul 10-8 e permette a Mirandola di mantenere il suo slancio. Momenti di inciampo nella formazione gialloblù, finché Rustichelli non ristabilisce l’ordine con l’ace del 14-11, che forza Tofoli a chiamare un discrezionale.Dombrovski entra per Stöhr, mentre il turno al servizio di Bellei continua a offrire punti, interrompendosi solo sul 18-14. Sul 21-16 Schincaglia sale per capitan Ghelfi nella consueta mossa per alzare il muro. Tofoli chiama timeout dopo il punto emiliano del 22-16, in un ultimo tentativo di ribaltare le carte in tavola. Mazzon segna un ace e il tecnico gialloblù chiama il primo timeout per interrompere il ritmo del regista avversario. Mani out di Ghelfi, 24-18. Riccardo Rustichelli si presenta al servizio con il pallone dei playout. La battuta passa, Rustichelli difende e Ghelfi segna.

    DICHIARAZIONI
    Volevamo questo risultato e finalmente è arrivato.Il risultato è merito di un’ottima prestazione corale. La squadra ora ha più fiducia. l’avevamo visto contro squadre del calibro di Macerata e Fano, ora con una squadra più abbordabile i risultati sono più evidenti.La squadra non molla mai. Perdere fa ovviamente parte del gioco, ma con i nostri limiti e con i nostri difetti proviamo sempre a dare il massimo.Siamo risaliti, ora dobbiamo provare il tutto per tutto.Francesco Ghelfi, opposto
    Finalmente siamo tornati a vincere.Questo è quello che volevamo dopo aver visto l’andamento del campionato, siamo stati molto bravi a gestire tutti i set e a non mollare fino all’ultimo, che in un 32-30 non era assolutamente scontato. Ora ci aspettano due avversari pronti a dare l’anima per vincere, ma le carte le abbiamo e lo abbiamo dimostrato.Matteo Rustichelli, libero
    I ragazzi hanno giocato una bella partita questa sera.È il tipo di prestazione che volevamo fare, determinati e agguerriti. Abbiamo voluto questa vittoria a tutti i costi, tanto da tirare fino oltre i 30 i vantaggi.Abbiamo fatto le nostre cose e ci siamo riusciti alla grande. Ma la caccia per me non si interrompe qui.Comunque vadano le cose da qui a fine stagione, ciò che conta è aver dato il massimo.Andrea Pinca, allenatore LEGGI TUTTO

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    Aurispa Libellula espugna il PalaCatania battendo la capolista Catania

    Dopo la domenica di sosta-campionato, dedicata alle final four di Coppa Italia, la Serie A3 riparte con l’affascinante sfida tra la capolista Farmitalia Catania, che deve difendere il primato in classifica, e Aurispa Libellula che lotta per conquistare il miglior piazzamento playoff.
    Il sestetto scelto da mister Peppe Bua è il seguente: la diagonale palleggiatore-opposto con Tulone e Vaskelis, al centro Fortes e Agrusti, poi i martelli Ferrini e Mazzone, e il libero Giaffreda.
    L’inizio di gara è fulminante per Aurispa Libellula che subisce quattro punti senza reagire e spinge mister Bua a chiedere timeout (4-0). Catania spinge sull’acceleratore e aumenta il vantaggio nonostante i salentini riescano, con i punti di Vaskelis, a mettere a terra qualche pallone (10-5). L’ingresso di Del Campo (al posto di Mazzone) scuote la squadra e Aurispa Libellula, sull’ottimo turno di battuta del neoentrato schiacciatore, si riporta sul -2 e porta mister Kantor a chiedere il primo timeout (12-10). La gara si fa avvincente, Vaskelis e Ferrini colpiscono i siciliani poi Tulone, con un muro, permette di raggiungere la parità (14-14). In battuta ci va Ferrini che si fa rispettare, poi i padroni di casa avanzano di qualche punto ma Aurispa Libellula riaggancia gli ospiti con Del Campo e si avanza punto a punto (19-19). Un salvataggio straordinario di Giaffreda consente a Tulone di alzare in maniera splendida per Vaskelis che mette a terra in modo perentorio, però Catania si risolleva grazie agli errori dei salentini. Agrusti mette a terra due palloni che permettono di tornare in parità (22-22), poi è Zappoli che prima trova un punto prezioso e poi va a muro, seguito dall’attacco di Casaro che chiude il set (25-22).
    Ferrini apre il secondo set con un pallonetto chirurgico, poi Fortes e Vaskelis alzano il muro e lo stesso Fortes ribadisce nella metà campo avversaria, alternandosi negli attacchi con l’opposto lituano (2-5). Aurispa Libellula alza il muro con Del Campo, Agrusti colpisce dal centro e il +4 spinge mister Kantor al timeout. I salentini giocano veramente bene e lo dimostra l’ottimo primo tempo di Agrusti, che poco dopo si esibisce in un monster block nei confronti di Casaro (6-10). La squadra di mister Bua spinge ancora e conquista due punti di fila con Ferrini che va a murare sempre l’opposto di Catania, cui segue un altro timeout di mister Kantor. In casa Aurispa Libellula, però, c’è un Del Campo in più che esegue un bel turno di battuta e conquista anche un ace, interrotto soltanto dal punto di Jeroncic (15-7). I padroni di casa provano la reazione ma i salentini mantengono un buon margine e con i punti di Del Campo e Agrusti tornano a +6 (14-20). Vaskelis e Ferrini risolvono la pratica con quest’ultimo che conquista l’ace e permette ai salentini, autori di uno strepitoso parziale, di chiudere il set (16-25).
    Il terzo set comincia con Aurispa Libellula che attacca a spron battuto grazie a Vaskelis e Ferrini che regalano subito un buon vantaggio (1-5). Tasholli, che sostituisce Casaro dal set precedente, non riesce a superare il muro dei salentini che vanno a punto con un pallonetto di Tulone sfruttando una freeball, poi si vive un momento di alti e bassi da parte di entrambe le squadre con gli allenatori che, a distanza di qualche punto, sfruttano il timeout (7-10). A questo punto Aurispa Libellula torna ad alzare il ritmo e mantiene il vantaggio grazie agli attacchi di Vaskelis e di Ferrini, poi Catania perde per infortunio Di Sabato, sostituito da Battaglia (11-15). L’ennesimo monster block di Fortes e il punto di Del Campo spingono mister Kantor a chiamare un altro timeout ma è nuovamente lo schiacciatore dei salentini a prendersi la scena con una bella diagonale, seguito da Vaskelis ben servito da Tulone (15-20). Il palleggiatore salentino regala poi un pallone preciso a Ferrini che lo sfrutta a dovere, Vaskelis attacca un mani-fuori ma Catania, sul turno di battuta di Fabbroni, accorcia le distanze (19-22). Aurispa Libellula non fa una piega e, con Vaskelis, conquista altri due punti prima di chiudere il set con lo stesso opposto lituano (25-21).
    Uno scatenato Ferrini apre il quarto set con due punti consecutivi, quindi arriva un’altra difesa in extremis di Giaffreda cui segue l’attacco di Vaskelis e il pallonetto di Fortes (1-5). Aurispa Libellula continua sull’asse Tulone-Vaskelis che colpiscono in maniera implacabile (5-10). I salentini giocano in maniera stratosferica con una superiorità tecnica, fisica e psicologica davvero clamorosa e continuano a picchiare duro con l’ace di Vaskelis e il muro di Fortes (7-15). Gli uomini di mister Peppe Bua sembrano inarrestabili, Catania prova a fermare l’emorragia con un timeout ma la diagonale di Vaskelis e il pallonetto di Del Campo regalano ai salentini il clamoroso +9 (11-20). Aurispa Libellula chiude il match con il muro di Fortes e con un punto di Giaffreda a seguito di un intervento difensivo.
    In un pomeriggio di gala di fronte ad un palazzetto stracolmo, Aurispa Libellula espugna il PalaCatania e batte la capolista del girone blu con una prestazione stratosferica, certificando l’approdo matematico ai playoff.
    Farmitalia Saturnia – Aurispa Libellula 1-3 (25-22; 16-25; 21-25; 14-25).
    Farmitalia Saturnia: Frumuselu, Fabroni 2, Zappoli 12, Jeroncic 7, Casaro 7, Nicotra, Zito (L1), Tasholli 9, Battaglia 7, Di Sabato 4, Smiriglia 4, Fichera, Maccarrone (L2). All. Kantor.
    Aurispa Libellula: Tiziano Mazzone, Alessio Ferrini 15, Calogero Tulone 4, Edvinas Vaskelis 29, Francesco Fortes 10, Federico Giacomini, Stefano Pepe, Federigo Del Campo 10, Marinfranco Agrusti 6, Francesco Giaffreda, Aidan Kit Russo, Giacomo Carachino, Matteo Bello. Allenatore: Peppe Bua.
    Uff. Stampa Aurispa Libellula LEGGI TUTTO

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    La ErmGroup San Giustino cade 0-3, ma con onore, sul campo dell’Abba Pineto

    Un attacco di Niccolò Cappelletti nella gara di Pineto, con Pietro Merlo e Marco Bragatto che saltano a muro
    ABBA PINETO – ERMGROUP SAN GIUSTINO 3-0 (25-20, 25-23, 25-19)
    ABBA PINETO: Giuliani (L1) ricez. 60%, Calonico 2, Merlo 14, Bongiorno, Basso 3, Milan 15, Paris 1, Bragatto 4, Link 15, Fioretti, Mignano 1. Non entrati: Pesare (L2), Omaggi, Baldari. All. Giacomo Tomasello e Loris Palermo.
    ERMGROUP SAN GIUSTINO: Hristoskov 8, Marra (L1) ricez. 41%, Daniel 1, Sitti, Ingrosso 1, Skuodis 2, Cioffi, Cappelletti 13, Antonaci 7, Quarta 7. Non entrati: Procelli (L2), Conti, Stoppelli, Cipriani. All. Marco Bartolini e Mirko Monaldi.
    Arbitri: Giorgia Adamo e Luca Grassia di Roma.
    PINETO: battute sbagliate 19, ace 5, muri 5, ricezione 50% (perfetta 25%), attacco 56%, errori 27.
    SAN GIUSTINO: battute sbagliate 11, ace 5, muri 7, ricezione 42% (perfetta 18%), attacco 38%, errori 24.
    Durata set: 25’, 31’ e 25’, per un totale di un’ora e 21’.
    Sconfitta per 0-3, ma con l’onore delle armi, per la ErmGroup San Giustino al palasport “Santa Maria” di Pineto contro un’Abba che, galvanizzata dal trionfo nella Coppa Italia di categoria, cullava il desiderio (poi trasformato in realtà) di avvicinarsi a -1 dalla capolista Vigilar Fano, sconfitta per 2-3 a Macerata. Dopo sei turni che avevano prodotto cinque vittorie piene e un punto, i biancazzurri segnano il passo nel girone Bianco del campionato di Serie A3 Credem Banca: i play-off rimangono sempre alla portata, anche se ora diventano più che mai decisive le ultime due sfide contro Stadium Mirandola e Moyashi Garlasco. L’attacco di Pineto, con i vari Milan, Link e Merlo, ha senza dubbio fatto la differenza alla pari della potenza al servizio, che più volte ha messo in difficoltà la ricezione sangiustinese. Marra e compagni hanno tuttavia avuto il merito di stare sempre in partita, cedendo solo di stretta misura in un secondo set che li aveva visti avanti anche di 4 lunghezze e solo nella terza frazione Pineto ha potuto respirare di più e condurre in porto una vittoria comunque limpida, da formazione di caratura superiore.
    Giacomo Tomasello, tecnico dell’Abba, schiera la diagonale Paris-Link, al centro Basso e Bragatto, a lato Merlo e Milan e libero Giuliani. Formazione base per la ErmGroup San Giustino: Sitti in regia, Hristoskov opposto, Quarta e Antonaci al centro, Cappelletti e Skuodis alla banda e Marra libero. Ben cinque gli ace piazzati dai locali nel primo set, con la ErmGroup in costante rincorsa fino alla fase decisiva. Comincia Link, anche se Antonaci risponde con la stessa moneta (cioè in battuta) e allora è Merlo a pizzicare dai nove metri per il 4-2; un diagonale out di Cappelletti porta a +3 (9-6) gli abruzzesi, che arrivano al 15-11 con l’ace di Paris; il muro su Milan ferma la fuga della vicecapolista e un contrattacco di Cappelletti riporta sotto sul 14-15 la ErmGroup, che tuttavia da Milan subisce due ace di fila senza scomporsi. Il set si decide con un contrattacco di Basso e con un pallone lungo di Cappelletti dalla seconda linea, seppure il 25-20 finale sia determinato dalla battuta sbagliata di Hristoskov.
    Nella seconda frazione, ottima partenza di Marra e compagni che, grazie alla battuta di Hristoskov, alla difesa e a un muro pronto a smorzare i tentativi dell’Abba, arrivano al massimo vantaggio di 8-4, mantenuto fino al 10-6; i padroni di casa aggiustano allora il tiro e – favoriti anche da qualche sbavatura degli avversari – recuperano progressivamente il gap fino a mettere il naso avanti sul 15-14 con Link; l’ace a nastro di Cappelletti firma il 17 pari e un altro similare di Daniel (primo punto per lui in A3) riportano la ErmGroup sul 19-18. Controsorpasso sul 22-20 e replica con l’ace di Skuodis (22 pari), poi il veterano Calonico piazza un primo tempo e un tocco vincente, prima dell’errore al servizio di Antonaci per il 25-23.
    Nel terzo set, sbagliano in avvio la mira Hristoskov e Cappelletti; il bulgaro si riscatta con un muro su Milan e la successiva parallela fuori di Link riporta la situazione sul 6-6. L’equilibrio è però subito rotto: Milan in battuta mette alle corde la ErmGroup, Pineto difende e contrattacca, aggiungendo due muri a segno su Skuodis e Hristoskov; il divario in suo favore si allarga fino al 16-11, momento nel quale Ingrosso rileva Skuodis. Lo scatenato Milan si erge a protagonista e a quel punto il destino è segnato: San Giustino replica con un ace di Hristoskov e una pipe di Ingrosso quando dall’altra parte il controllo del match è totale. La ErmGroup si ferma a quota 19 sull’errore in battuta di Quarta e sul diagonale fuori bersaglio di Hristoskov che consegna il 25esimo punto a Pineto.
    “Dovevamo fare la nostra partita, cercando il più possibile di tenere il loro ritmo e su questo aspetto credo che la prestazione della squadra sia stata positiva”. Così Mirko Monaldi, secondo allenatore della ErmGroup San Giustino, che aggiunge: “Primo set di livello molto alto, mentre nel secondo non siamo stati capaci di approfittare del loro momento di flessione e qualche episodio ci è costato caro. Il terzo è stato la conseguenza dei primi due per Pineto, forte del 2-0 acquisito”. Anche il diesse Goran Maric analizza la partita: “Il loro attacco è stato un’arma potente e ci hanno costretto a sbagliare, anche se sapevamo che il nostro compito fosse molto difficile. Pineto ha dimostrato perché ha vinto la Coppa Italia e nel bisogno ha fatto ciò che doveva fare. Per noi non cambia comunque nulla: ci sono due gare da mettere a frutto per andare ai play-off”.
    Claudio Roselli
    Ufficio stampa
    ErmGroup Pallavolo San Giustino LEGGI TUTTO

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    Riparte la marcia in campionato: 3-0 a San Giustino!

    Nella 24° giornata del campionato di Serie A3 Girone Bianco, l’ABBA Pineto archivia la pratica San Giustino in tre set e accorcia dalla capolista Fano. Al Palavolley S. Maria si festeggia la vittoria della Coppa Del Monte e una classifica che riporta i biancazzurri a -1 dalla vetta.
    Coach Tomasello deve fare a meno dell’infortunato Baldari, sostituito dall’ottimo Pietro Merlo. Formazione tipo con Paris in regia, Bragatto e Baldari centrale, Link opposto, Milan e Merlo schiacciatori e Giuliani libero. Dalla parte opposta Ermgroup San Giustino – cinque vittorie nelle ultime sei gare – ha fame di punti per la qualificazione ai playoff. Coach Bartolini manda in campo il palleggiatore Sitti, il bulgaro Hristoskov come opposto, Quarta e Antonaci al centro, Cappelletti e Skuodis ai lati e Marra libero.
    Pronti via e si va avanti punto a punto con un Merlo particolarmente ispirato. Le sue potenti diagonali valgono a Pineto il primo vero allungo (11-8). Di contro, Sitti è in grande spolvero chiama i suoi compagni ad attacchi velenosi e perforanti, soprattutto con Cappelletti. Nella fase centrale San Giustino tenta di restare aggrappato alla corazzata teramana guidata da Link, poi due ace di Sebastiano Milan alzano il vantaggio a quattro lunghezze (18-14) e creano una spaccatura che risulterà decisiva. Entra Fioretti che fa gli straordinari, Basso finalizza e avvicina la meta. I numerosi errori in battuta degli ospiti regalano a Pineto un finale di set tranquillo e il servizio di Hristoskov che non supera la rete ufficializza la prima conquista dei ragazzi di Tomasello.
    Nel secondo set cambia apparentemente il copione della gara. Qualche errore di troppo in attacco per Link porta il risultato sul 2-5, la squadra umbra rientra con il piglio giusto, difende divinamente e le bocche di fuoco dell’ Abba riscontrano non poche difficoltà a mettere la palla a terra. Antonaci e Quarta a capo delle offensive di San Giustino, Merlo accorcia con fatica e riporta Pineto a -3. I padroni di casa devono temporaneamente fare a meno di Paris, uscito per un colpo al ginocchio. Entra Mignano che mette giù un punto pesante ed esalta i suoi compagni. Paris stringe i denti e torna sul teraflex per la fase calda della frazione. Al termine di un’azione lunga e tirata, la parallela di Link fa esplodere il palazzetto. Pineto è in visibilio e il sorpasso arriva con il punto di Sebastiano Milan. San Giustino non molla e con l’ace di Ingrosso riporta la parità sul 22, in campo anche Calonico per garantire un pizzico di esperienza. Il capitano non si fa pregare e con due tocchi sotto rete guida Pineto alla conquista del 2-0, che si materializza con l’errore in battuta di Quarta (25-23).
    Il colpo mentale incassato da San Giustino si vede e come, ad inizio set sono tanti gli errori in attacco degli ospiti. Pineto scappa via sul 7-4 ma deve subire il rientro degli avversari con un muro spettacolare di Antonaci su Milan. Paris inizia ad alternare i destinatari delle sue giocate, dalle pipe di Milan ai primi tempi di Bragatto e Basso. San Giustino sembra aver trovato la quadra a muro, ABBA capisce che è opportuno aiutarsi con le mani umbre per far cadere il pallone fuori. Pineto ha una maggiore consapevolezza e prende il largo a metà set, trascinata da Milan e Link. Il finale è pura accademia con la squadra del presidente Abbondanza che può brindare a un successo pesante per la classifica e che tiene alto l’entusiasmo di squadra e tifosi!
    Coach Tomasello: “Abbiamo lavorato bene anche questa settimana. Ho chiesto ai ragazzi di non abbassare l’attenzione e si è visto. Abbiamo sofferto ma loro sono una squadra quadrata. L’ho detto prima e nelle interviste, non ci sono nomi altisonanti ma sono ottimi giocatori. Noi siamo arrivati scarichi mentalmente però sono contento perché anche questa sera possiamo festeggiare un 3-0 in casa e lavorare sereni per la prossima partita a Parma. Ho a disposizione giocatori importanti come Lorenzo Calonico, che ci dà ancora una grossa mano. Oggi Baldari non era a disposizione per una affaticamento al polpaccio ma lo recupereremo per Parma. Bravo Pietro (Merlo ndr) perché si è fatto trovare pronto. Ho fiducia in tutto il gruppo perché ho dei grandi lavoratori”.
    ABBA Pineto – ErmGroup San Giustino 3-0 (25-20, 25-23, 25-19)
    ABBA Pineto: Paris 1, Milan 14, Bragatto 4, Link 15, Merlo 14, Basso 3, Mignano 1, Bongiorno 0, Giuliani (L), Calonico 1, Fioretti 0. N.E. Pesare, Baldari, Omaggi. All. Tomasello.
    ErmGroup San Giustino: Sitti 0, Cappelletti 12, Antonaci 7, Hristoskov 8, Skuodis 2, Quarta 7, Marra (L), Daniel 1, Ingrosso 1, Procelli 0. N.E. Cioffi, Stoppelli, Cipriani, Conti. All. Bartolini.
    ARBITRI: Adamo, Grassia. NOTE – durata set: 25′, 30′, 25′; tot: 80′. LEGGI TUTTO

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    La Da Rold Logistics passa dal centro: «Ma ora vogliamo i playoff»

    Ha attaccato 8 palloni e ne ha messi a terra 10, per un clamoroso 80 per cento in attacco. E ci ha aggiunto pure un muro: Alessandro Stufano è una delle chiavi del successo nel derby con Montecchio Maggiore. E ormai è una piacevole novità, in casa Da Rold Logistics Belluno. Il centrale arrivato dalla Puglia, ed esordiente assoluto nel campionato Serie A3 Credem Banca, sta mettendo in mostra una costanza di rendimento invidiabile. E, insieme a Mozzato (altro sopraffino protagonista del 3-0 stampato al Sol Lucernari, grazie ai suoi 11 punti), forma una coppia di centrali caratterizzata da affidabilità e incisività.
    «Siamo stati bravi a imporre il nostro gioco fin dal primo set – sono le parole di Stufano -. Abbiamo fatto ciò che dovevamo. Poi, dal secondo parziale, gli avversari hanno alzato il ritmo, ma nei finali siamo sempre riusciti a recuperare. E a condurre in porto il risultato. Mancano solo due partite e, nel derby veneto, dovevamo assolutamente conquistare il bottino pieno».
    Nel sabato sera della Spes Arena, ben 19 punti sono arrivati dal centro: «In attacco riusciamo a esprimerci su buoni livelli, ma a muro c’è da migliorare. In ogni caso, sia io, sia Mozzato riusciamo a offrire un buon contributo e questo fa piacere. Il mio percorso personale? Sono soddisfatto: devo ringraziare coach Gian Luca Colussi e tutta la società per la fiducia. E per avermi dato l’opportunità di misurarmi in questo campionato. Ma devo crescere ancora molto».
    La DRL è in piena corsa per accedere alla post season: «Teniamo sempre d’occhio la classifica, però siamo concentrati su noi stessi – conclude Stufano -. A Fano sarà una battaglia pallavolistica e poi ci giocheremo i playoff all’ultimo turno, davanti al nostro pubblico, contro Macerata». LEGGI TUTTO

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    Parma sbanca il PalaSanGiorgio in quattro set

    Foto Silvano Carta
    Il Monge-Gerbaudo Savigliano rimanda ancora l’appuntamento con il ritorno alla vittoria, incassando, nella ventiquattresima giornata del Girone Bianco di Serie A3 Credem Banca, la sesta sconfitta consecutiva contro la WiMORE Parma.
    Di fronte al pubblico amico del PalaSanGiorgio, i biancoblu illudono nel primo set, vinto con un convincente 25-21. Dal secondo parziale, invece, riemergono le ruggini che avevano contraddistinto l’ultimo periodo prima della sosta. Ne approfitta la WiMORE, che si conferma implacabile in trasferta e inanella tre set quasi perfetti, portando a casa l’intera posta in palio e agganciando in classifica al quarto posto proprio Dutto e compagni.
    I sestetti inizialiPer la prima dopo la pausa, Simeon schiera il palleggiatore Filippi, l’opposto Spagnol, il duo Galaverna–Nasari in banda, Dutto e Rainero al centro e Rabbia e Gallo ad alternarsi nel ruolo di libero. Coach Codeluppi risponde con Chakravorti in regia, Dimitrov opposto, gli schiacciatori Rossatti e Reyes, i centrali Fall e Sesto e il libero Cereda.
    Primo setLe due squadre viaggiano sui binari dell’equilibrio fino a metà frazione, con Savigliano che prova un primo allungo sul 10-12, subito ricucito dai gialloblu. Lo strappo decisivo arriva, però, poco dopo, grazie a un prezioso mani-out di Spagnol che regala il 18-15. Parma prova ancora una volta a rientrare, ma un muro di Rainero ristabilisce il +3 sul 22-19. È lo stesso “Lollo” a regalare tre set-point ai padroni di casa sul 24-21. Ne basta uno, perché sulla palla successiva un bel pallonetto spinto in zona 2 di Spagnol consegna il parziale al Monge-Gerbaudo sul 25-21.
    Secondo setSavigliano parte ancora bene, trovando subito un ace con Galaverna sul 3-2. Gli ospiti, però, rientrano quasi subito e provano l’allungo con un servizio vincente di Rossatti: 7-9. È proprio “Gala” a ristabilire la parità con un gran muro sul 9-9, che costringe le due compagini a lottare di nuovo punto a punto. Lo strappo questa volta è degli ospiti, che con due contrattacchi di Dimitrov e Rossatti scappano sul 15-17. Simeon prova la carta del time-out, ma è ancora Rossatti a portare i suoi sul 16-19. Un ace di Filippi accorcia le distanze (19-21), ma un ace di Dimitrov sembra chiudere i conti sul 19-23. Spagnol attacca bene sul 21-23 e costringe Codeluppi a fermare il gioco. Al rientro in campo ci pensa Beltrami: 21-25 e parità.
    Terzo setParma, rinvigorita dall’1-1 parte fortissimo e si porta subito sul 7-4 con un muro di Dimitrov. Savigliano rientra ancora e con un muro di Rainero fa 10-10, prima del sorpasso messo a referto da Spagnol con un una bella diagonale: 14-15. Lo strappo decisivo questa volta sembra essere saviglianese: i neoentrati Mellano e Trinchero confezionano un muro e un ace che valgono il 21-19. Due servizi vincenti di Chakravorti, però, ribaltano tutto: 22-23. Spagnol firma il pari, ma sono gli ospiti a conquistarsi il primo set-point, sfruttato al meglio da Dimitrov, che trova il muro del 23-25 che vale il sorpasso.
    Quarto setSavigliano è tramortita e parte male, con Fall e Dimitrov che portano gli ospiti sull’1-4. I padroni di casa hanno la forza, però, per ricucire, impattando sul 10-10 con Galaverna. Il solito Dimitrov e un muro di capitan Sesto regalano un nuovo break agli emiliani: 13-16 e nuovo time-out Simeon. Al rientro in campo però c’è solo Parma: una fast di Fall e un pallonetto di Reyes producono il massimo vantaggio: 14-19 e match ipotecato. Savigliano prova a rientrare con un ace di Filippi, ma è troppo tardi: ancora Fall, con un bel primo tempo, chiude i conti: 19-25 e festa WiMORE.
    Monge-Gerbaudo Savigliano-WiMORE Parma 1-3Parziali: 25-21, 21-25, 23-25, 19-25
    MONGE-GERBAUDO SAVIGLIANO: Filippi 7, Spagnol 21, Galaverna 11, Nasari 1, Dutto 9, Rainero 8, Rabbia (L), Gallo (L), Bergesio 5, Mellano 1, Trinchero 1. N.e. Calcagno, Marolo. All.: Simeon.
    WiMORE PARMA: Chakravorti 3, Dimitrov 20, Rossatti 10, Reyes 7, Fall 11, Sesto 10, Cereda (L), Beltrami 1, Colangelo, D.Codeluppi 1. N.e. Zecca (L), Ferraguti, Bussolari, Chirila. All.: Codeluppi.
    Durata set: 24’, 25’, 28’, 23’
    Carlo CeruttiUfficio stampa Volley Savigliano LEGGI TUTTO

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    Punto prezioso della Vigilar Fano a Macerata

    Med Store Tunit Macerata 3
    Vigilar Fano 2
    (25-20, 23-25, 25-20, 23-25, 15-12)
    Med Store Tunit Macerata: Morelli 7, De Col 6, Luisetto 11, Lazzaretto 30, Ravellino, Margutti 5, Paolucci, Kindgard 1, Wawrzynczyk 11, Gonzi, Bacco, Gabbanelli (L). All. Gulinelli
    Vigilar Fano: Zonta, Marks 11, Gozzo 13, Ferri 14, Roberti 16, Maletto 7, Galdenzi, Ferraro 7, Raffa (L), Partenio 5, Carburi, Gori. All. Castellano
    Arbitri: Salvati Serena e Rolla Massimo
    Note: Macerata bv 5, bs 16, muri 10; Fano: bv 7, bs 18, muri 13
    Macerata – Punto prezioso per la Vigilar Fano che torna da Macerata sconfitta ma con un punto in più in classifica.
    Gara non bella al Banca Macerata Forum con diversi errori da una parte dall’altra ma che alla fine ha premiato l’esperienza dei maceratesi, decisamente più determinati nel tie break.
    La Vigilar sembra fuori partita fino all’1-0 e 14-9 Med Store, poi le battute di Gori, i muri di Ferraro e gli attacchi di Marks cambiano la partita. I virtussini riacciuffano Macerata ed il siciliano Ferraro la chiude con un ace incredibile.
    Nel terzo set c’è equilibrio fino al 15-15, poi Fano commette con Marks alcuni errori decisivi e i maceratesi, con un grande Lazzaretto, portano a casa il set.
    Escono gli acciaccati Morelli e Marks, nel quarto parziale Fano dà fondo a tutte le energie per andare al quinto set e sembra riuscirci fino al 20-23. Macerata reagisce e si porta a meno uno ma nel finale l’errore al servizio di Kindgard regala alla Vigilar il tie-break.
    Nel quinto set non c’è storia fino all’11-4 Macerata, poi si scatenano Partenio, Roberti e Gori (11-10). Una Vigilar stanca cede però nel finale ad un ottimo Lazzaretto che chiude l’incontro con un grande attacco.

    USVF LEGGI TUTTO