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    Vaskelis a guidare l’attacco Gialloblu di Sarroch

    Sarà il lituano Edvinas Vaskelis l’opposto Gialloblu per la stagione 25-26.
    Eddy, classe ’96, arriva a Sarroch dopo quattro stagioni disputate nella A3 italiana (San Donà, Lecce, Lagonegro, Gioia del Colle le sue fermate precedenti), in cui ha messo a segno 1949 punti in 93 gare disputate. Un bottino che lo ha sempre visto ai vertici della classifica dei bomber più prolifici della categoria, attaccante solido e di esperienza, avrà il compito di far dimenticare in fretta ai tifosi Gialloblu le ultime vicissitudini.
    “La disponibilità sul mercato di un attaccante come Vaskelis, in un momento del mercato così avanzato, è stata un’opportunità davvero importante per noi” – racconta il ds Lai. “Parliamo di uno degli attaccanti più incisivi della categoria, una risorsa offensiva di valore, capace di incidere in ogni partita, un professionista d’esperienza. Sarà fondamentale per le ambizioni del nostro progetto.”
    Così Vaskelis con le sue prime parole da giocatore Gialloblu: “Posso dire che non mi aspettavo affatto di arrivare a Sarroch in questo momento della stagione, ma sono molto felice di poter lottare di nuovo per conquistare il campionato. Credo che possiamo farcela e sono pronto a lottare fino alla fine. Ci tengo a ringraziare la società e coach Denora per la fiducia, lavoreremo benissimo insieme. Ci vediamo presto!” LEGGI TUTTO

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    Matteo Mozzato in biancoblù per la quinta stagione di fila

    Ci sono viaggi che non hanno bisogno di spostamenti. Perché quando trovi casa, il passaporto lo lasci nel cassetto. E Matteo Mozzato, quel senso di casa, lo ha trovato a Belluno. Non per un giorno, una settimana o un mese. Nemmeno per un campionato. Ma per la quinta stagione consecutiva. Il ventiduenne centrale originario di Treviso (compirà 23 anni il prossimo 21 agosto) è ormai uno dei volti più riconoscibili dei rinoceronti. Eppure, nonostante la giovane età, ha già accumulato più di mille giorni di fedeltà a tinte biancoblù. Da quando il club presieduto da Sandro Da Rold è salito in Serie A3, lui c’è sempre stato. Presente. Come a muro. Dove spesso fa la differenza con intelligenza, lettura, tempismo.
    DIREZIONE GIUSTA – Mozzato è uno di quelli che “sentono” il gioco. Che lo capiscono prima. Che non si scompongono, neppure con le onde increspate. E forse per questo ha deciso di restare ancora. Perché non si abbandona una nave che va nella direzione giusta. Anzi, si contribuisce a farle prendere ancor più velocità: «La decisione è nata dal forte legame che ho con questa società – racconta Matteo – con l’ambiente e tutti i suoi magnifici tifosi, che mi supportano fin dal primo giorno. Qui ho trovato professionalità, passione e un gruppo di persone che lavora con serietà. Sentirmi parte di un progetto in crescita mi ha motivato a continuare».
    CONTENUTI SOLIDI – Il centrale non cerca frasi a effetto, ma contenuti solidi. Come la stagione appena vissuta: lunga, intensa, incredibile. Una maratona pallavolistica scandita da forti emozioni: come la semifinale vinta al fotofinish contro Gioia del Colle. «Abbiamo affrontato delle difficoltà, ma le abbiamo superate con grande spirito di squadra – prosegue -. Vincere quel tie-break, alla VHV Arena, ci ha dato ulteriore consapevolezza. È stato un punto di svolta mentale». Non c’è ambiguità, invece, sull’orizzonte della nuova annata: l’obiettivo è chiaro a tutti, anche se non viene pronunciato. Serve solo impegno quotidiano, fame, allenamento, costanza. E Mozzato lo sa bene: «Voglio continuare a dare il massimo ogni giorno, in palestra e in campo. A livello di squadra, lavorare con continuità e ambizione sarà fondamentale».
    IL RICORDO – Poi si ferma: il cuore prende il posto del campo. Parla di Matteo Piazzetta. Di un compagno che ora non c’è più, tradito da un terribile e subdolo male. Ma certe presenze non si cancellano. Restano negli sguardi, nei silenzi, nei ricordi che sfiorano il presente: «Matteo? Ho avuto il privilegio di viverlo a pieno, il primo anno in Serie A – conclude Mozzato -. Ma anche negli anni successivi l’ho rivisto spesso a Belluno e dintorni. Era impossibile non volergli bene. Il suo sorriso, la sua capacità di trasmettere serenità nei momenti difficili… era un esempio per tutti. Porterò sempre con me la sua umanità e il suo spirito». LEGGI TUTTO

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    Avimecc Modica e Andrea Raso ancora insieme per l’ottava stagione

    Andrea Raso e Avimecc Modica ancora insieme anche per la stagione 2025/2026.
    Per il centrale, originario di Sciacca quello che andrà a iniziare ad agosto sarà l’ottavo anno con la maglia del sestetto della città della Contea che è ormai diventata la sua seconda casa.
    A lui, insieme a capitan Chillemi il compito di trasmettere ai suoi compagni il valore e l’importanza della maglia che indosseranno, soprattutto in questa stagione,dove l’Avimecc Modica, salvo colpi di scena sarà l’unica squadra a rappresentare la Sicilia in un campionato nazionale come la serie A3.
    “Per me – dichiara Andrea Raso – è sempre un piacere e una grande emozione iniziare una nuova stagione con questa maglia, con questa società e in questa città, dove chiunque arriva si trova bene riuscendo a creare sempre un gruppo speciale. Sono pronto a dare il massimo per migliorare i miei risultati e puntare sempre più in alto con la squadra, grazie anche al supporto impagabile dei nostri tifosi. Per me – continua – ogni riconferma a Modica è un concetto molto chiaro, ossia accettare di affrontare una nuova stagione con il desiderio di fare meglio possibile e spingere di più rispetto a ciò che ho avuto l’onore di fare con chi c’era nelle stagioni precedenti. Spero di – conclude Andrea Raso – riuscire a trasmettere ai miei compagni di squadra tutto ciò che di buono si vive giocando indossando questa maglia”.
    Andrea Raso,dunque, farà parte dello “zoccolo duro” voluto da coach Enzo Distefano per tenere unito uno spogliatoi, dove gli atleti più “navigati” dovranno trasmettere valori e motivazioni a chi arriverà per difendere i colori biancoazzurri.
    “Andrea Raso – dichiarano i dirigenti dell’Avimecc Modica – è un pilastro portante della nostra squadra e uno degli atleti che da più anni veste la nostra maglia. Negli anni in cui è stato con noi ha sempre dato il massimo per i nostri colori sia in campo, sia fuori. La sua riconferma è stata voluta perchè Andrea è atleta affidabile e serio che si è messo sempre a disposizione del gruppo e dello staff. Per lui sarà l’ottava stagione con la casacca dell’Avimecc Modica, quindi possiamo considerarlo a pieno diritto un modicano di adozione”. LEGGI TUTTO

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    EnergyTime Spike Devils, non cambia il bomber: resta Morelli

    Il suo apporto – soprattutto nei playout – è stato determinante e decisivo. Ma anche, dal suo arrivo in corsa, è cresciuto sempre più, ritrovando intesa e sintonia sul campo.
    Di fatto, così, la conferma era già in rampa di lancio da prima della conclusione del torneo. Michele Morelli, il bomber degli EnergyTime Spike Devils Campobasso, sarà uno dei riferimenti assoluti del gruppo rossoblù anche per la prossima stagione.
    Quello che, per molti tifosi ed addetti ai lavori, era un ‘atto dovuto’ è accolto con grande soddisfazione dal diretto interessato.
    «Era un aspetto pronosticato – ci scherza su il laterale – ed una decisione arrivata già da un po’, di fatto era una notizia ormai nell’aria. Che dire, sono orgoglioso e particolarmente felice di far parte di una realtà che per me, a tutti gli effetti, è una famiglia, un posto dove mi trovo bene ed in cui volevo rimanere con tutte le mie forze».
    Poi, il giocatore entra su quella che è stata l’ultima stagione. «L’avvio è stato segnato dalla ripresa perché era da un anno e mezzo che avevo smesso e ripartire non è mai semplice, a maggior ragione quando ci sono delle situazioni intricate a livello di risultato. Ma Peppe (il tecnico Bua, ndr) con me è stato fantastico. Mi ha voluto e mi diceva in ogni momento di stare tranquillo e che sarei venuto fuori, rivelandomi decisivo ai playout. Me l’avrà ripetuto un milione di volte e dentro di me questo discorso ha fatto breccia e mi ha reso particolarmente fiducioso, anche perché salivo man mano di rendimento e le prestazioni erano costanti, tanto che l’ho sentito io per primo ed il momento in cui è venuto fuori con ancora più forza è stato in occasione del primo set perso con Brugherio. Lì mi sono detto che non potevamo cedere anche in quella gara in esterna e che dovevamo cominciare a vincere lontano da Campobasso e mi sono messo la squadra sulle spalle e questo ci ha consentito di arrivare alla salvezza prima possibile in un’annata con tante situazioni sospese per via di dinamiche e vicende ben conosciute alla piazza».
    A Campobasso, tra l’altro, si è visto un giocatore che – per considerare quello che è stato il periodo trentino di Morelli – aveva le qualità di bomber del calibro di Štokr o Sokolov, ossia elementi in grado di realizzare tanti punti, ma pronti a calamitare ancora più palloni su di sé.
    «Quando ricevi tanti palloni – la teoria di Morelli – è anche più facile giocare bene e, personalmente, ringrazio chi mi ha dato tanta fiducia. Per mia indole e caratteristica poter attaccare tanto mi carica, e non poco. E direi che, alla fine, ci siamo presi il doppio delle soddisfazioni perché il risultato ottenuto vale il doppio, a fronte anche di tanti che ci davano spacciati nel girone di ritorno in cui venivamo guardati con sufficienza, tante volte, da altri competitor. Abbiamo dimostrato di avere qualità, di saper uscire fuori dalle difficoltà perché magari perdi e soffri, ma quando esulti lo fai doppiamente. E, in prospettiva, si sta lavorando per allestire qualcosa di buon livello per non avere sofferenze come in parte della scorsa stagione».
    Del resto, Campobasso è nel cuore del giocatore pugliese, che ha creato un legame solido ed indissolubile con la tifoseria di fede rossoblù.
    «La gente del capoluogo è speciale e si è creata una sintonia unica con loro e questo mi fa molto piacere. Caratterialmente, so bene di non essere una persona semplice, però aver ricevuto così tanto affetto ed una benevolenza unica e sentire il pubblico così legato a me mi ha trasmesso emozioni uniche e a loro faccio una promessa. Quello della scorsa stagione era un Michele in ripresa, nel 2025/26 potrete vedere all’opera il vero Michele».
    Un giocatore in grado di ‘stare in Paradiso a dispetto dei santi’, ossia – fuor di metafora – di essere un opposto in grado di passare con continuità al di là di un’altezza da ‘normotipo’ (195 centimetri) nel regno dei ‘picchiatori’ alti oltre i due metri.
    «Il mantra di quella che è stata una davvero felice carriera per me è stato quello, ossia saltare più in alto e lavorare con continuità, anche sfruttando le mani del muro avversario senza perdermi d’animo mai. Personalmente, poi, mi sento ancora di dover dare tanto a questo universo. Personalmente, non invidio nulla ai bomber di duecento e passa centimetri perché, con la gestione mentale e con la manualità dei colpi impari tanto ed i 34 anni mi hanno insegnato questo ed altro».
    «In tal senso – prosegue con un’efficace ‘freddura’ – voglio ringraziare coach Bua che ha parlato di squadra giovane come caratteristica base per il torneo che verrà».
    Poi, in merito agli obiettivi da raggiungere, chiosa: «Non mi va di fare grandi proclami, però posso dire che faremo di tutto per recitare un ruolo da outsider. Abbiamo una buona squadra ed un club che ha investito con oculatezza sul mercato per riuscire a fare il salto di qualità. Da parte mia, come sempre, posso promettere il massimo impegno e poi questa sarà una stagione diversa anche perché, senza nulla togliere al 77, torno al mio numero di maglia abituale (ossia l’1, ndr). Poi, come sempre, sarà il campo a parlare. In estate si sentono tanti proclami di grandi squadre e di team con tanta organizzazione, ma solo i risultati e le partite poi ti restituiscono la misura di quanto fatto in fase di programmazione».
    ENERGYTIME SPIKE DEVILS UFFICIO COMUNICAZIONE LEGGI TUTTO

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    Grazie Leo, grazie Iso

    La Personal Time San Donà saluta e ringrazia i giovani Leonardo Rocca e Isacco De Faveri, che concludono la loro esperienza con i nostri colori.

    Leonardo, con i suoi tanti ace che ci hanno fatto esultare, e Isacco, con il suo impegno prezioso in ogni occasione, hanno lasciato un segno importante. Giovani di talento e grande potenziale, hanno affrontato questa stagione con professionalità, grinta e una dedizione che ha lasciato un segno positivo nel gruppo e in palestra.

    Grazie per tutto quello che avete dato in questa stagione. A voi il nostro più grande in bocca al lupo per un futuro ricco di soddisfazioni! LEGGI TUTTO

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    Savigliano, dirige l’orchestra Matteo Pistolesi

    Il Volley Savigliano è lieto di annunciare la terza gradita conferma in campo in vista della stagione sportiva 2025/26 che il Monge-Gerbaudo vivrà ancora nel lido nobile della Serie A3 Credem Banca.
    La cabina di regia sarà, infatti, ancora affidata a Matteo Pistolesi, al terzo anno al PalaSanGiorgio. Classe 1995, “Pisto” vanta ormai un’esperienza di quasi 15 anni tra i “grandi”. Nel suo lungo curriculum, vissuto in toto tra Serie A1, A2 e A3 (eccezion fatta per una stagione in Serie B1 a inizio carriera), si contano anche le avventure in Superlega con le maglie di Latina, Ravenna e Piacenza. Nel palmares la vittoria di una Junior League (Cuneo, 2012) e una Challenge Cup (Ravenna, 2018). Il suo 2024/25 si è chiuso con 54 punti, per un totale di 106 complessivi in maglia saviglianese.
    Ora, l’obiettivo è aggiornare questo dato: “Sono felice di questa conferma, perché sarà il terzo anno in un posto che è ormai diventato casa mia. Qui ho costruito legami importanti, che sono stati fondamentali soprattutto lo scorso anno. Due anni fa era stato tutto più facile, perché i risultati arrivavano. Lo scorso, invece, c’è stato da soffrire, e lo abbiamo fatto di gruppo, sopperendo alle difficoltà con l’unione. Che stagione mi aspetto? Sarà un campionato molto difficile, con almeno 3-4 roster molto forti. Tra questi potrebbe anche esserci il nostro, che però è stato significativamente rinnovato e dovrà trovare il giusto amalgama. Sono molto felice che il nostro coach sarà Serafini, perché con Moretti e Simeon è stato secondo me l’allenatore migliore di questi ultimi anni in Serie A3. Sarà bello lavorare con lui, che è un ex palleggiatore e conosce bene questo ruolo. In più, avere a che fare con una persona che ha fatto un percorso e scelte di vita da giocatore simili ai miei sarà molto importante. Sono molto fiducioso e spero davvero che questo gruppo possa ritornare là dove merita di stare”.
    Il Volley Savigliano, a partire dal presidente Guido Rosso, augura a Pistolesi di poter esaudire i propri desideri nella prossima annata in biancoblu. Forza Savian! LEGGI TUTTO

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    Arriva Agrusti a dare peso al reparto centrali del Sarroch

    Arriva in gialloblù Marinfranco Agrusti per la stagione 2025/2026.
    Con l’arrivo di “Maric”, come è affettuosamente soprannominato, il club punta a rafforzare il reparto dei centrali con un atleta di talento ed esperienza, pronto a lasciare il segno nel campionato di Serie A3.

    Nato a Castellana Grotte, Marinfranco Agrusti, classe ’99, 200 cm, ha mosso i primi passi nella pallavolo proprio nella rinomata società della sua città natale, nota per l’eccellenza del suo settore giovanile. Dopo aver completato il percorso nelle giovanili, ha esordito in SuperLega con la prima squadra di Castellana, vivendo l’emozione del confronto ai massimi livelli del volley italiano.
    La sua carriera è proseguita con due stagioni ad Alessano, in Serie A3, e una parentesi con la Emma Villas Siena in A2, dove ha dimostrato grande affidabilità. Arriva a Sarroch dopo due esperienze consecutive nella serie cadetta: prima con la maglia della Wow Green House Aversa, poi con la Tinet Prata di Pordenone, con la quale ha raggiunto la semifinale playoff e la finale di Coppa Italia.

    “Siamo entusiasti di accogliere Marinfranco Agrusti nella nostra famiglia” dichiara il direttore sportivo Lai.
    “Maric porta con sé esperienza, fisicità e una grande determinazione: qualità che si integrano perfettamente con il nostro progetto tecnico. Siamo certi che il suo contributo sarà fondamentale per raggiungere gli obiettivi stagionali. Il suo arrivo rappresenta un passo importante nella costruzione di una squadra ambiziosa e competitiva per la prossima stagione.”

    “Sono molto felice di iniziare questa nuova avventura con Sarroch”ci racconta Maric.
    “Ringrazio la società per la fiducia e sono pronto ad affrontare al meglio questa sfida. So che ci aspetta una stagione impegnativa, ma ho voglia di mettermi alla prova e dare il massimo ogni giorno per contribuire agli obiettivi di squadra.
    Sono contento di ritrovare in panchina coach Denora Caporusso, con cui ho già condiviso un bel percorso, e alcuni ex compagni: sarà bello ripartire insieme.
    Non vedo l’ora di tornare in campo, sentire il calore dei tifosi e vivere nuove emozioni insieme alla città di Sarroch.” LEGGI TUTTO

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    ErmGroup Altotevere rinnova la fiducia a Bartolini e al suo staff

    Staff che funziona non si tocca. Per la quinta stagione consecutiva, Marco Bartolini sarà alla guida tecnica della ErmGroup Altotevere, che si appresta ad affrontare la quarta avventura di fila nel campionato di Serie A3 Credem Banca e con rinnovate ambizioni da protagonista. E per la quinta volta, Mirko Monaldi sarà al suo fianco nel ruolo di fedele vice, con Davide Marra che dallo scorso anno (dopo aver attaccato le scarpette al chiodo) si unisce a loro. Bartolini, 51 anni, è arrivato a San Giustino nell’estate del 2021, guidando la squadra alla conquista del primo posto (59 punti su 66) nel girone F del campionato di Serie B, poi la promozione sul campo era svanita nella doppia finale persa contro lo Stadium Mirandola. Comunque sia, il passaggio in A3 si era concretizzato e all’esordio, nel girone Bianco, i biancazzurri hanno ottenuto un tranquillo nono posto, lottando fino all’ultima giornata per i play-off. L’annata 2023/’24, quella che ha visto l’allora Pallavolo San Giustino militare nel girone Blu, si è conclusa con un quinto posto (un tantino amaro, visto che la squadra aveva sempre gravitato fra la seconda e la quarta posizione) per il minor numero di vittorie nei confronti della Omifer Palmi, che ha poi eliminato la ErmGroup nel primo turno dei play-off. Infine – è storia recente – il ritorno nel girone Bianco è stato difficoltoso nella prima parte (con la ErmGroup scesa al penultimo posto), poi l’eccezionale recupero nella seconda, che ha decretato la risalita fino alla quinta posizione finale, il superamento dei quarti di finale dei play-off a spese della Gabbiano Mantova e l’eliminazione a testa alta in gara 3 della semifinale per opera della Romeo Sorrento. Come si può notare, un continuo crescendo di risultati che ha portato al top la ErmGroup nella sua ancor giovane storia di società. Stilando il bilancio numerico, la conduzione di Bartolini ha prodotto in quattro stagioni la conquista di 192 punti, frutto di 54 vittorie piene, di altre 8 al tie-break e di 14 sconfitte per 2-3. Nel computo complessivo, le vittorie sono 62 e le sconfitte 39.
    “L’ennesima conferma mi lusinga, ma insieme mi fa tenere alta l’attenzione – dichiara coach Bartolini – perché più rimani all’interno dello stesso ambiente e meno devi dare per scontate determinate cose, a cominciare dalle aspettative che si creano. Il solo ripetere quanto abbiamo fatto nella stagione conclusa per noi in aprile sarebbe già una grande impresa, figuriamoci superarla. Sono uno che accetta le sfide, quindi massima serietà e andiamo avanti”.
    Quanto è importante continuare a lavorare assieme a Mirko Monaldi e a Davide Marra?
    “Dico intanto che si è trattato in pratica di una conferma contestuale del trio, perché il valore del singolo si esalta accanto agli altri due. Sentiamo di poter dare ancora molto e di avere tanta benzina in corpo, rapportandoci in un contesto di pari dignità, per cui non esiste un primo o un secondo allenatore: ognuno porta con sé le diversità di carattere e di vedute, poi insieme facciamo una sintesi condivisa, ma per noi è naturale che sia così”.
    Sarà una ErmGroup ancora competitiva, quella in corso di allestimento?
    “Senza dubbio, avrà un organico all’altezza, ma il problema è che ogni anno il livello della Serie A3 si alza sempre più, anche se poi – oltre agli atleti forti – occorrono altri requisiti per vincere”.
    Il diesse Valdemaro Gustinelli conferma quanto già espresso da Bartolini: “Se la ErmGroup Altotevere sta palesemente cercando di ergersi a un ruolo più consono alla propria immagine, lo deve ai risultati tecnici e sportivi raggiunti in questi ultimi tre anni. E lo dobbiamo al nostro staff tecnico, che – afferma Gustinelli – dall’anno scorso gode anche della presenza di Davide Marra, ma il lavoro svolto dal primo allenatore Marco Bartolini e dal suo assistente Mirko Monaldi è sotto gli occhi di tutti. Quello che mi piace sottolineare è che, ai margini della conferma assoluta dello staff (compreso il preziosissimo contributo del responsabile dell’area scout, Francesco Fiorucci), ci sono una “filosofia del lavoro”, un rispetto dei “ruoli” e un modo di intendere la pallavolo che viaggiano all’unisono: è questa la vera forza del gruppo. Scontato cercare di ripartire da loro, meno scontata la risposta; di conseguenza, c’è estrema soddisfazione da parte mia e della proprietà per aver raggiunto l’accordo con l’intero staff tecnico anche per la stagione 2025/’26. A loro viene affidata una squadra, che – come già detto più volte in fase di presentazione degli obiettivi – cercherà di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi; siamo coscienti del fatto che i competitor saranno tanti e sempre più attrezzati, ma altrettanto sicuri che il nostro staff saprà sfruttare tutte le qualità di una squadra che può recitare un ruolo importante nel campionato di Serie A3”.
    Ufficio stampa
    ErmGroup Volley Altotevere LEGGI TUTTO