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    Vittoria nel big match contro Fano

    La vittoria del riscatto. Costruita dall’inizio alla fine con intelligenza, cattiveria e fame. Voleva tornare a vincere la Rinascita Lagonegro e l’ha fatto in una delle partite più difficili del campionato, contro la diretta avversaria SmartSystem Fano. Ed è un doppio riscatto, in un colpo solo i ragazzi di mister Lorizio ripartono di slancio dopo il ko di Macerata e vendicano cosi la sconfitta dell’andata contro i marchigiani. Sfida bella e sofferta, il 3-1 finale è il frutto del gran gioco messo in mostra dalla Rinascita, ma anche dell’onesta prova di Fano, che ha cercato di onorare l’impegno riaprendo il match sul 2-0 e mollando solo sul 25-23 al quarto. Sono proprio gli uomini di coach Mastrangelo a partire col piede giusto e a innestare la quinta marcia (0-5). Ci pensa il solito Vaskelis a muovere il punteggio per i suoi (1-5), prima di accorciare con capitan Miscione autentico mattatore al centro (3-6). Fano si mantiene costantemente in vantaggio fino all’8-12, allorquando un doppio errore del giovane opposto Roberti aiuta Lagonegro ad accorciare le distanze (11-13) e a spingere coach Mastrangelo a richiamare i suoi in panchina. Salgono le percentuali della Rinascita, il pari arriva sul 14-14 dopo un’azione prolungata, dopodiché si scatena Molinari con un gran muro che regala il primo vantaggio casalingo (17-16). Lagonegro riesce a stare avanti per tutta la parte restante del set, ma nonostante ciò – prima di chiudere con Vaskelis sul 27-25 – spreca due set point allungando la partita ai vantaggi. Decisamente più morbido il secondo parziale, con i biancorossi abili nel saper aspettare i momenti giusti per affondare il colpo. Di contro Fano dimostra di meritare la classifica che ha e nel suo repertorio sfoggia tecnica e doti offensive non indifferenti. Infatti, è nuovamente partenza sprint (0-3). Il pari arriva in pochi minuti, oltre al lituano sale in cattedra anche un attento Armenante (4-3). La partita viaggia in equilibrio, il primo minibreak (9-7) è merito del solito Vaskelis, bravo poi a sostenere i suoi nel costruire un distacco piccolo, ma estremamente decisivo (11-8). Lagonegro gioca sul velluto e si rende autrice anche di punti di ottima fattura, come i due aces messi a terra dal lituano e Fioretti (20-15) e l’attacco in primo tempo di Miscione (22-17). Si chiude sul 25-19 grazie a un mani fuori di Vaskelis. Quando tutto sembrava orientarsi verso un tranquillo terzo set, Fano rientra in campo molto più determinata non lasciando troppa iniziativa ai biancorossi, apparsi un po’ stanchi per le fatiche dei primi due periodi. I marchigiani trovano punti facili e la scarsa resistenza dei biancorossi, mai seriamente in partita. Dimitrov, Roberti e soprattutto Merlo regalano sprazzi di bel gioco e attacchi, 17-25 e tutto rimandato al quarto parziale. Dove si scontrano inevitabilmente la voglia di Fano di riacciuffare definitivamente la partita e la paura  biancorossa di vedersi scivolare via il punteggio. Risultato: estremo equilibrio. Lagonegro parte bene sfruttando un buon turno al servizio di Armenante (7-4), Merlo aiuta i suoi a tenere botta (10-9). Miscione si fa valere a muro (13-10), Vaskelis e Piazza mantengono le distanze (17-14). Il parziale, tiratissimo, si concluderà sul 25-23, dopo gli errori al servizio di Dimitrov e uno splendido diagonale di Vaskelis. Con questo successo, la Rinascita si rilancia in classifica a quota 37, staccando Fano e Palmi. Fra sette giorni si torna in trasferta per affrontare la Quantware Napoli. LEGGI TUTTO

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    La Personal Time vince con Aqui Terme 3-1

    Acqui Terme 1
    Personal Time 3
    (18-25; 15-25; 25-19; 21-25)
    ACQUI TERME: All.: Negro.
    PERSONAL TIME: All.: Moretti.
    Arbitri: Antonio Mazzarà e Roberto Guarneri
    La Personal Time ha riscattato la sconfitta di domenica scorsa al tie break, andando a vincere sul campo di Acqui Terme. Una vittoria importante che consente di rosicchiare punti alla capolista Gabbiano Mantova piegata a Garlasco.
    Primo set. Parte bene la Personal Time che prende 4 punti di vantaggio (1-5), la forbice si allarga con la schiacciata di Giannotti (3-8) e subito dopo con l’errore dei padroni di casa (3-9) costringe Negro al primo time out dell’incontro. Al rientro il muro sandonatese difende bene (3-10).  I punti di differenza restano 7 sul 6-13. Gli ospiti gradualmente vanno sul 13-22, qui c’è un piccolo contro break dei termali (17-23), errore in battuta per Acqui e set point Personal Time (17-24), il primo viene annullato, poi Cester sbaglia la battuta regalando lo 0-1.
    Secondo set. Inizio in equilibrio (2-2), piccolo break interno (4-2), ma arrivano due punti consecutivi di Umek (4-4). Favaro da il primo vantaggio ospite (5-6), poi allunga Giannotti (5-7). Acqui regge il ritmo (8-10), arriva però un accelerazione veneta (9-13). La Personal Time riesce ad arricchire il proprio margine (11-16), qui Negro chiama time out per parlarci un po’ sù.  Sfruttando il turno di battuta di Giannotti è 11-18. Qui Bassanello e compagni chiudono il set con autorità con il punto decisivo di Giannotti.
    Terzo Set. Nel terzo cominciano meglio gli acquesi (5-2), ma arriva la parità (6-6). Allunga Acqui (10-7), poi (14-10) e qui Moretti chiede il time out per parlarci su. Al rientro Acqui fa altri punti (16-10), piccolo break esterno (16-12), gli uomini di Negro non demordono (19-13), altra sospensione di Moretti. I termali continuano a fare punti (20-13), la Personal Time prova la rimonta che non riesce (25-19),
    Quarto set.  Parte bene in battuta Giannotti (0-3), ma gli attacchi di Cester respingono la fuga (2-3). contro break ospite (2-5), che allunga a +4 (3-7) e qui arriva il time out di Negro per arrestare la fuga veneta. Il tentativo diventa però vano (4-9). Il match si accende e veneti prendono altri punti di vantaggio (10-15), e ancora (11-16). Ma c’è il break di 4-0 (15-16). Ci pensa Guastamacchia ad interrompere l’emorragia (15-17), seguito da Giannotti (15-18). I veneti prendono coraggio (16-20), i punti di vantaggio arrivano a 5 (17-22).  Il 23° lo fa Tulone (18-23), recupera due punti Acqui (20-23), poi Iorno regala il primo match point (20-24), viene annullato da Cester (21-24). L’errore di Cester vale la vittoria esterna (21-25).
    Nel prossimo turno la squadra di Daniele Moretti riceverà al PalaBarbazza il Cus Cagliari, un’altra di quelle sfide in cui fare risultato per non perdere il passo in campionato. LEGGI TUTTO

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    Moyashi, che rimonta!

    11 febbraio 2024, Pavia – Quarta vittoria consecutiva per la Moyashi Garlasco, che contro la capolista Mantova rimonta e si impone per 3-2 (28-26, 17-25, 23-25, 26-25, 16-14). Appoggiandosi alla potenza di fuoco di capitan Puliti (22 punti) e Cavalcanti (20 punti), i neroverdi hanno la meglio sulla corazzata guidata da Yordanov. Decisivo il servizio di Peslac sul finale e l’ingresso di  un Chadtchyn da 100% in attacco nel quinto, onnipresente Calitri che dà un grande aiuto in difesa. Importante l’apporto di tutti i membri della squadra, pronti a supportare i compagni nei momenti più delicati della partita. Una vittoria contro pronostico che conferma le qualità e il carattere della Moyashi.
    Formazioni: per la sfida con la capolista coach Galimberti schiera Peslac in cabina di regia con Martinez opposto, Puliti e Cavalcanti in banda, Biasotto e orlando al centro con Calitri libero. Dall’altra parte della rete coach Serafini schiera Martinelli in regia con Pedroso opposto, Miselli e Ferrari al centro, Yordanov e Scaltriti in banda e Catellani libero.
    La gara
    Buon la partenza della Moyashi, che non si lascia intimorire dalla capolista e trova un buon break con Peslac in battuta. Con le diagonali di Puliti e Cavalcanti i neroverdi passano avanti (8-6). Alta la concentrazione per Garlasco che allunga con capitan Puliti e Martinez (16-11). Cede un po’ la ricezione della Moyashi, e Yordanov trascina i suoi sul 20-20. Il set si gioca punto a punto, con Puliti che spinge per portare i suoi al set-point (24-22). I mantovani annullano due set point con Zanini, portando il set ai vantaggi. È ancora un super Puliti a chiudere il primo set 28-26.
    Più complicato l’inizio del secondo parziale, con Puliti e Cavalcati che, aiutati dall’ace di Peslac, le provano tutte per non far scappare i mantovani (7-8). Fatica la Moyashi, e sul 9-13 coach Galimberti chiama in campo Pedroni. Martinez e Cavalcanti provano a contenere Mantova, ma gli ospiti si portano sul 12-20 con Yordanov. Entrano in campo Chadtchyn e Tomassini che si fanno subito sotto recuperando punti e annullando il primo set point. Non basta però: un errore in battuta consegna il set agli ospiti 17-25.
    Ritrovata la grinta, i neroverdi sommano agli errori mantovani gli attacchi di Cavalcanti e il muro di capitan Puliti per portarsi sul 9-6. Yordanov e Ferrari mettono in difficoltà la ricezione della Moyashi e portano i loro sulla parità, ma con Puliti e Martinez i neroverdi riescono a ritrovare il vantaggio (17-15). Il set prosegue con un continuo cambio palla con Martinez e Cavalcanti che le provano tutte per allungare (21-21). Galimberti chiama il doppio cambio con Pedroni e Vattovaz, ma il muro mantovano non perdona e gli ospiti salgono a 24-21. I neroverdi annullano due set point, ma Yordanov non ci sta e chiude la pratica 23-25.
    Orlando e Martinez provano a riportare ordine, ma Mantova è determinata e sta avanti (7-8). Non ci stanno Tomassini e Cavalcanti, che ritrovano il pareggio sul 13-13. Martinez e Tomassini continuano a lottare per trovare il vantaggio, aiutati dal muro di Orlando (19-18). Ancora un ottimo Cavalcanti aiutato da un capitan Puliti in grande spolvero non permettono ai mantovani di allontanarsi, e con l’ace di Peslac i neroverdi si portano sul 23-22. Martinez trova il 24-23 e l’ace di Vattovaz la chiude ai vantaggi (26-24).
    Partono bene i neroverdi con il tocco di seconda intenzione di Peslac e il muro di Tomassini (4-4), ma le difficoltà in ricezione e il muro avversario bloccano i neroverdi (4-8). Con il cambio campo entrano Vattovaz e Chadtchyn. Buona l’apporto di Calitri, che consente ai neroverdi di trovare il 10-10 appoggiandosi all’attacco deciso di Chadtchyn e Puliti. Tomassini continua l’opera supportato dall’ace di Peslac che consegna il match point ai neroverdi, prontamente annullato dai mantovani. Con errore della capolista la Moyashi conquista la quarta vittoria consecutiva con una rimonta entusiasmante.

    TABELLINO
    PARZIALI: 28-26, 17-25, 23-25, 26-25, 16-14
    MOYASHI GARLASCO 3 – GABBIANO MANTOVA 2
    MOYASHI GARLASCO: Peslac 7, Tomassini 9, Cavalcanti 20, Pedroni, Chadtchy 4, Martinez 16, Biasotto 2, Vattovaz 2, Calitri (L), Accorsi, Orlando Boscardini 8, Puliti 22. All. Galimberti, vice Moro.
    8 muri, 4 ace, 21 errori in battuta, 60% ricezione positiva (21% perfetta), 48% efficienza in attacco.
    GABBIANO MANTOVA: Miselli 3, Catellani (L), Yordanov 20, Scaltriti 14, Martinelli 2, Ferrari 12, Depalma, Zanini 6, Gola 1, Massafeli Pedroso 18. NE. Parolari, Novello, Tauletta, Sommavilla (L). All. Serafini, vice Delpane.
    10 muri, 4 ace, 8 errori in battuta, 70% ricezione positiva (31% perfetta), 41% efficienza in attacco. LEGGI TUTTO

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    Macerata sfiora la rimonta ma Lecce ha la meglio 3-1

    Si fermano i biancorossi contro un avversario che ha confermato la crescita vista nelle ultime settimane. Rammarico per la Volley Banca Macerata che per due volte ha perso i set ai vantaggi: già nel primo, dopo aver recuperato lo svantaggio, i ragazzi di coach Castellano hanno ceduto ai padroni di casa agli ultimi punti. Nel secondo Lecce ha consolidato il vantaggio, poi i biancorossi hanno accorciato nel terzo grazie ad una rimonta nel finale di set; anche nel quarto Macerata si è resa protagonista di una bella rimonta, stavolta però ha sprecato due set ball nel finale e Lecce si è presa la vittoria. I biancorossi sono subito chiamati a reagire visto che già mercoledì saranno in campo contro Casarano per il recupero della 2° giornata di ritorno al Banca Macerata Forum.
    LA CRONACA – Coach Castellano conferma Casaro, Zornetta e Lazzaretto, con Fall e Sanfilippo al centro, il Capitano Marsili e il libero Gabbanelli. Lecce in campo con Mazzone, Ferrini e Arguelles Sanchez, i centrali Lanciani e Deserio, il palleggiatore Monteiro e il libero Cappio. Partenza equilibrata di set con una prima fase durante la quale le squadre si inseguono; sono i padroni di casa ad andare avanti 4-3 e i biancorossi provano a reagire, Lecce però trova il break e allunga. Aurispa DelCar sempre avanti e arriva al 18-15; Macerata accorcia, Lazzaretto in battuta fa 22-19 e coach Cavalera chiama il time-out. Finale di fuoco: Lecce risponde ma ancora Zornetta trova due punti importanti per il 23-21, che poi diventa 24-24; ai vantaggi però sono i padroni di casa a spuntarla 26-24. Macerata riparte dalla reazione finale del primo set e si porta avanti con il 2-5 firmato dal muro di Fall, time-out per Lecce. La pausa ricarica i padroni di casa che pareggiano 6-6, la gara torna equilibrata con le squadre che rispondono colpo su colpo: Lecce va due volte sul +2, i biancorossi recuperano sempre e poi con Casaro trovano il 15-16, ma gli avversari ribaltano 17-16 con il muro di Lanciani. Nuovo tentativo di fuga dei padroni di casa, accorcia Zornetta, 20-19: Lecce mantiene il vantaggio e allunga con il diagonale di Mazzone, quindi chiude il set 25-21 con il muro di Arguelles Sanchez. Buoni ritmi anche ad inizio di terzo set e nuova fase combattuta: Zornetta trova un diagonale preciso al quale risponde di forza Arguelles Sanchez, 5-5. Lecce prova a sbloccare l’equilibrio con l’ace di Monteiro per il 12-10, Macerata costretta ad inseguire e coach Castellano inserisce Penna per Lazzaretto; crescono i biancorossi e trovano il nuovo pareggio grazie ad una palla difficile di Casaro, 17-17. Bello scambio tra le due squadre, lo chiude Arguelles Sanchez con un diagonale che supera il muro ospite, 21-20, poi Macerata ribalta con l’ace di Zornetta e il muro di Penna, 21-23; i biancorossi chiudono 22-25 trascinati da Zornetta e accorciano nei set. Arguelles Sanchez scuote i suoi e con un forte diagonale mette a terra il 6-4, quindi Lecce scappa 8-4 e coach Castellano richiama i suoi con un time-out. I biancorossi provano ad accorciare ma Deserio sfrutta una free ball e poi un muro su Casaro per allungare ancora, 14-8. Macerata cerca la rimonta con il diagonale di Lazzaretto e l’ace di Casaro, 15-11; i biancorossi crescono e arrivano sul -1 con Marsili che si veste da schiacciatore e trova il 16-15. Arriva il pareggio e ci pensa Zornetta, 18-18, risponde Arguelles Sanchez, finale aperto: guidano i padroni di casa ma Macerata recupera ancora e fa 22-22 con Casaro, poi Zornetta porta avanti i suoi con un muro su Arguelles Sanchez, 23-24. Lanciani ferma Lazzaretto e come nel primo set servono i vantaggi: Macerata manca la set ball, Ferrini trova l’ace poi palla out di Zornetta, 27-25 e Lecce che si aggiudica la vittoria.
    I COMMENTI – Il secondo allenatore Domizioli spiega cosa è mancato oggi, “Forse un po’ di lucidità nei momenti importanti, come i set persi ai vantaggi; anche in battuta non siamo riusciti ad essere efficaci come di solito facciamo”.  Cosa si può trarre da sconfitte come questa? “O si vince o si impara. Dobbiamo mantenere la calma, lottare contro squadre che danno il massimo e lo ha dimostrato oggi Lecce con una grande prestazione”.
    Il tabellino:
    AURISPA DELCAR LECCE 3
    VOLLEY BANCA MACERATA 1
    PARZIALI: 26-24, 25-21, 22-25, 27-25.
    Durata set: 32’, 26’, 29’, 34’. Totale: 121’.
    AURISPA DELCAR LECCE: Mazzone 15, Ferrini 8, Cappio, Arguilles Sanchez 25, Monteiro 2, Lanciani 5, Soncini, Matani, Deserio 13. NE: Mariano, Russo, Scaffidi, Cipolloni, Schiattino. Allenatore: Cavalera.
    VOLLEY BANCA MACERATA: Marsili 1, Orazi, Pahor, Fall 4, Penna 3, Casaro 23, Sanfilippo 4, Scrollavezza, D’Amato, Gabbanelli, Zornetta 19, Lazzaretto 9. NE: Ravellino. Allenatore: Castellano.
    ARBITRI: Lanza e Palumbo. LEGGI TUTTO

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    Aurispa DelCar da sogno, battuta la capolista Macerata 3-1

    Sfida stimolante per Aurispa DelCar che, nella 7a giornata di ritorno del girone blu di Serie A3 Credem Banca, si trova di fronte la capolista Volley Banca Macerata.
    Coach Cavalera schiera il seguente sestetto: gli schiacciatori Mazzone e Ferrini, la diagonale palleggiatore-opposto Monteiro-Arguelles, i centrali Deserio e Lanciani, e il libero Cappio.
    Il primo set si snoda con la classica fase di studio e i primi punti sono dei padroni di casa con Mazzone, Monteiro, Deserio e Arguelles che tengono testa a Casaro e compagni (5-4). Macerata si porta in vantaggio ma Aurispa DelCar risponde con Deserio e con il lungolinea di Arguelles. Lo stesso opposto italo-cubano va al servizio e, prima con un ace e poi con la battuta insidiosa, mette in difficoltà gli ospiti che, a loro volta reagiscono immediatamente e si portano avanti con l’ace di Lazzaretto (11-12). I salentini giocano un gran volley con le difese di Cappio, la regia di Monteiro e l’ottima vena di schiacciatori e centrali che li spinge sul +3, e coach Castellano è costretto a chiamare il timeout (16-13). Ancora un monster block di Aurispa DelCar porta i padroni di casa sul +5 e coach Castellano al secondo timeout (21-16). Capitan Mazzone va a punto con un bel mani-fuori ma Macerata si riavvicina e un ace di Lazzaretto convince coach Cavalera a chiamare il timeout (22-19). Ancora un Mazzone scatenato trova la diagonale giusta, poi c’è un break di Macerata che recupera terreno sino al -1 e coach Cavalera chiama l’altro timeout, ma il punto decisivo di Arguelles permette ad Aurispa DelCar di vincere meritatamente il primo set (26-24).
    Comincia il secondo set e il primo punto dei salentini arriva con la diagonale millimetrica di Arguelles cui seguono però gli attacchi avversari che, con un muro di Fall, vanno avanti di tre punti e portano coach Cavalera al timeout (2-5). Zornetta trova l’ace e Mazzone fa lo stesso, poi Arguelles va in lungolinea e il punteggio torna in parità (6-6). Segue un altro punto dell’ispirato Arguelles che in battuta mette in crisi la ricezione avversaria e porta Ferrini a sfruttare una freeball, prima dell’attacco dello stesso Ferrini che porta avanti i padroni di casa (10-9). Cappio in difesa, Monteiro in regia e Mazzone in attacco è il film già visto che si ripete ancora in maniera impeccabile, poi è Arguelles a colpire inesorabilmente e il +2 di Aurispa DelCar porta coach Castellano al timeout (15-13). Macerata torna in vantaggio ma l’attacco di Deserio e il muro di Lanciani ristabiliscono l’equilibrio, poi Ferrini in diagonale e con un ace riporta avanti i salentini (20-18). Mazzone si esibisce in un grande attacco in lungolinea, Arguelles in diagonale e Deserio con una palla spinta nei 9 metri mantengono il distacco di due punti e spingono coach Castellano al timeout (23-21). La pipe di Mazzone è vincente e il muro di Arguelles regala il secondo set facendo esplodere il palazzetto (25-21).
    Il terzo set comincia con Macerata scatenata ma Aurispa DelCar non sta a guardare e risponde con due diagonali di Arguelles e una freeball di Deserio (5-5). Le squadre viaggiano punto su punto: si segnalano l’attacco di Arguelles in diagonale, Lanciani dal centro e Mazzone anche lui in diagonale (10-10). Monteiro sfoggia uno splendido ace, poi il muro a uno di Ferrini spinge coach Castellano al timeout (14-11). Il break di Macerata riavvicina i marchigiani e, dopo il primo tempo di Deserio, arriva il pari di Casaro con un ace e il timeout di coach Cavalera (17-17). Timeout utile per interrompere il turno di battuta dell’opposto di Macerata grazie all’attacco di Mazzone, il quale si ripete poco dopo e manda avanti i suoi (20-19). Vola in cielo Arguelles e attacca in maniera vincente, poi arriva l’ace di Zornetta e il vantaggio di Macerata che allunga e porta al timeout coach Castellano (21-23). Il mani-fuori di Casaro è, però, l’apripista che permette a Macerata di conquistare il set, con il punto che arriva sull’errore in battuta di Arguelles (22-25).
    Il primo tempo di Deserio inaugura il quarto set, Casaro va due volte a referto, Mazzone fa lo stesso e Lanciani trova il vantaggio (5-4). Arguelles sfrutta i palloni d’oro di Monteiro e sfoggia l’ennesimo attacco vincente, seguito da un clamoroso ace e da un lungolinea irresistibile, con il Palazzetto che gli tributa una standing ovation (8-4). Il timeout di coach Castellano interrompe il servizio di Arguelles, poi Mazzone sfrutta il mani-fuori e Lancani al servizi mette in crisi la ricezione avversaria (11-6). Monteiro torna a scegliere il centrale e Deserio lo ripaga, poi è lui stesso a rendersi autore di un monster block che spinge coach Castellano a un altro timeout (14-8). Macerata prova a rialzarsi e riesce ad accorciare le distanze costringendo coach Cavalera al timeout. Il trend non cambia e il vantaggio di Aurispa DelCar si assottiglia ulteriormente, sino al secondo timeout di coach Cavalera (16-15). Arguelles trova il punto con un mani-fuori, Ferrini fa lo stesso ma Macerata trova il pari, poi Argelles attacca ancora in lungolinea e Mazzone regala due punti di vantaggio (20-18). Il solito Arguelles trova un grande attacco pur staccato da rete, Macerata ricuce lo svantaggio e trova il pari, poi si guadagna due set-point annullati da Lanciani e Ferrini, quindi è Aurispa DelCar a guadagnarsi il set point con l’ace di Ferrini, quindi arriva il punto decisivo con l’attacco out di Macerata (27-25).
    È apoteosi Aurispa DelCar che, contro ogni pronostico, conquista il successo e i tre punti contro la capolista Macerata, sfoggiando una splendida pallavolo in tutti i suoi fondamentali. Coach Tonino Cavalera riesce, così a guadagnare il secondo successo consecutivo in due partite sulla panchina dei salentini, ridando fiducia ed entusiasmo all’ambiente, con un palazzetto di nuovo in festa con i tanti tifosi e i soliti indomiti Leones.
    Aurispa DelCar – Banca Macerata 3-1 (26-24; 25-21; 22-25; 27-25).
    Aurispa DelCar: Tiziano Mazzone 15, Pietronorio Mariano, Alessio Ferrini 8, Paolo Cappio, Aidan Kit Russo, Giovanni Scaffidi, Alessandro Cipolloni Save, Edwin Arguelles Sanchez 26, Josè Monteiro 2, Filippo Lanciani 6, Francesco Schiattino, Marco Soncini, Massimiliano Matani, Michele Deserio 13. All. Tonino Cavalera
    Volley Banca Macerata: Marsili 1, Fall 5, Casaro 24, Sanfilippo 4, Scrollavezza, Ravellino, D’Amato, Gabbanelli, Zornetta 18, Lazzaretto 10, Orazi, Pahor, Penna 2. Allenatore: Castellano.
    Uff. Stampa Aurispa DelCar LEGGI TUTTO

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    Palasavena di fuoco: Bologna vince il derby contro Mirandola per 3-00

    Geetit Bologna 3 Stadium Mirandola 0 (25-22, 25-21, 25-18) GEETIT BOLOGNA: Giampietri 5, Aprile 9, Sitti 3, Sacripanti 12, Maletti 10, Listanskis 2, Brunetti (L1); Baciocco 11, Minelli 1, Omaggi, Ronchi. Non entrato: Serenari. All. Guarnieri. STADIUM MIRANDOLA: Nasari 4, Albergati 16, Bombardi 4, Riccardo Rustichelli 3, Quartarone 1, Rossatti 6, Matteo Rustichelli (L1); Capua, Scarpi, Gozzi (L2), Schincaglia. Non entrati: Bevilacqua e Scaglioni. All. Mescoli. Arbitri: Licchelli e Marigliano.
    Al Palasavena si festeggia un sonoro 3-0 nel derby contro la Stadium Mirandola, che non è riuscita a imporre il proprio gioco per 3 set consecutivi, consegnando così la partita in mano ai padroni di casa. In tutti i set le due squadre sono state spesso punto a punto, ma Bologna è riuscita a far suoi i momenti di difficoltà degli avversari, imponendosi sempre sul finale. Questi 3 punti danno uno spiraglio di speranza a Brunetti e compagni, che finalmente possono vedere l’orizzonte della salvezza un po’ più da vicino. Festeggia anche Alessio Sitti, MVP del match, che oggi ha giocato la sua centesima partita in Serie A. 
    Coach Mescoli schiera in campo: Nasari e Rossatti in banda, Albergati opposto a Quartarone, Bombardi e Rustichelli Centrali, e Rustichelli M. Libero 
    Coach Guarnieri risponde con: Aprile e Giampietri centrali, Listanskis opposto a Sitti, Maletti e Sacripanti in banda e Brunetti libero.
    Il derby emiliano contro la Stadium Mirandola parte punto a punto, infatti entrambe le squadre sono agguerrite e più decise che mai a portare a casa punti in chiave salvezza. Mirandola trova il sorpasso sul 7-8, mantenendo qualche lunghezza di distanza, ma la Geetit non perde tempo, e in un amen riporta a parità: 10-10. Il muro di Baciocco, subentrato a Listanskis, sigla il primo sorpasso rossoblù. 2 attacchi di Maletti regalano il +3, costringendo Mirandola al timeout sul 16-13. L’ace di Nasari accorcia le distanze, poi la Stadium rimette il set in parità: 17-17. Bologna non riesce a essere incisiva a muro, subendo gli avversari fino a un nuovo sorpasso, ma l’ace di Sitti tiene i felsinei aggrappati agli ospiti, e l’ace di Minelli porta il +2 su 23-21. L’attacco di Baciocco segna il setpoint, e il primo tempo di Aprile regala la vittoria del primo parziale a Bologna per 25-22. 
    Riparte l’inseguimento sul tabellone nel secondo set, sugli scudi Sacripanti che con una serie di attacchi forti porta rossoblù al +2, ma il vantaggio ha vita breve perché Mirandola è assetata di punti, e riporta subito la parità: 11-11. Il set prosegue punto a punto, e nessuna delle due squadre riesce a imporre il proprio gioco: Bologna continua ad essere in difficoltà a muro, mentre Mirandola sbaglia qualche servizio di troppo fino al 18-18. Dopo un grande recupero palla di Baciocco, Maletti chiude il punto numero 20, e il muro Aprile porta il massimo allungo a +2 (21-19). Prosegue Aprile con un primo tempo che mantiene le distanze, grazie anche all’attacco out di Rossatti: 23-21. Ci pensa Sacripanti dalla seconda linea a siglare il setball della Geetit, che chiude ancora la frazione in suo favore, assicurandosi un punto prezioso: 25-21. 
    Il terzo set riparte punto a punto, finché Bologna inizia ad allungare con il muro di Maletti che porta il +3. Mirandola non cede, e tenta di recuperare terreno, ma l’attacco di Sacripanti sigla il punto numero 8, e l’ace di Maletti regala nuovamente il +3 ai rossoblù. Baciocco mantiene il vantaggio guadagnato, mentre il primo tempo di Giampietri allunga ulteriormente fino al 12-8. Bologna inizia a perdere colpi in ricezione, lasciando spazio di manovra ai gialloblù, che recuperano fino al -2. La Geetit prende il largo, e il muro di Maletti sigla il sedicesimo punto. Mirandola però non si arrende, continuando a lottare palla dopo palla: 16-13. Niente da fare per la squadra ospite, che si trova sotto di ben 5 lunghezze sul 18-13, e sotto di due set. Il muro di Aprile porta un vantaggio incredibile ai rossoblù (20-14). Sacripanti scavalca il muro mettendo la palla al centro per il 21esimo punto, ma Mirandola tenta il recupero spingendosi fino al -4. Ancora la diagonale di Sacripanti va a segno, ma l’attacco di Rossatti restituisce un segnale di speranza in campo modenese. Il numero 9 di Bologna però non ne ha per nessuno, ed è proprio lui dalla seconda linea a segnare il matchball, che è di buon auspicio per i rossoblù che conquistano anche questa partita in casa con un netto 3-0. 

    CLASSIFICA – SINTETICA 
    7ª Giornata Rit. (11/02/2024) – Regular Season Serie A3 Credem Banca Girone Bianco, Stagione 2023 
    Gabbiano Mantova 46, Personal Time San Donà di Piave 38, Belluno Volley 34, CUS Cagliari 33, Monge Gerbaudo Savigliano 33, Negrini CTE Acqui Terme 32, Pallavolo Motta 31, Sarlux Sarroch 24, Gamma Chimica Brugherio 22, Geetit Bologna 21, Moyashi Garlasco 18, Stadium Mirandola 15, Wimore Salsomaggiore Terme 7.
    Note: 1 Incontro in più: Pallavolo Motta, Sarlux Sarroch, Gamma Chimica Brugherio, Geetit Bologna; 1 Incontro in meno: Gabbiano Mantova, Negrini CTE Acqui Terme; LEGGI TUTTO

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    Savigliano, il cuore non basta: Cagliari vince 3-1

    Un Monge-Gerbaudo Savigliano a dir poco rimaneggiato mette in campo quel che può contro il Cus Cagliari, ma alla fine cede 3-1, incassando la quarta sconfitta consecutiva nel Girone Bianco della Serie A3 Credem Banca.
    La cronaca
    Al PalaPirastu, coach Simeon si presenta con la linea di posto 4 sostanzialmente da reinventare: oltre all’addio di Auke Van de Kamp, infatti, c’è da fare i conti anche con l’infortunio di Galaverna, ancora di fatto fermo ai box per un problema al tallone. La scelta ricade, quindi, sull’unico tandem disponibile: con Brugiafreddo c’è Turkaj, dirottato dal ruolo di opposto a quello di schiacciatore. Confermati, invece, gli altri interpreti, con la diagonale Pistolesi-Rossato e Dutto e Rainero al centro.
    Sul campo, almeno per due set, i saviglianesi hanno il grande merito di non far pesare troppo le assenze nello sviluppo dell’incontro, che infatti resta a lungo in equilibrio. Nel primo parziale, i sardi strappano subito, portandosi sul 16-10, quindi i piemontesi provano un costante rientro, ma non basta: finisce 25-22.
    La costante crescita biancoblu trova pieno sfogo in un secondo set condotto sin dalle battute centrali: il Monge-Gerbaudo prende margine da subito sul 5-8 e, di fatto, lo mantiene invariato fino alla fine, imponendosi 20-25.
    Lo sforzo dei ragazzi di Simeon produce una prima parte di terzo parziale ancora equilibrata. Savigliano vira avanti sul 7-8, ma il CUS resta lì e trova lo strappo decisivo a metà set, prendendo il largo sul 15-10, che di fatto chiude la contesa: gli ospiti non riescono più a rientrare e cedono 25-16.
    È il preludio a un quarto set in cui le energie (anche mentali) di Savigliano sono ormai al lumicino: Cagliari vuole prendersi i tre punti e scappa subito, addirittura sull’8-2. È uno strappo impossibile da colmare: Dutto e soci scivolano addirittura sul -14 (21-7), prima di rientrare leggermente e cedere 25-14.
    Il titolo di top scorer dell’incontro è condiviso tra Calarco, tra i padroni di casa, e Rossato, per gli ospiti, entrambi autori di 21 punti.
    Un altro scontro diretto. Dopo il rientro in aereo e un po’ di riposo, sarà subito tempo di archiviare l’impegno isolano per i saviglianesi. Sabato 17, alle 20.30, è infatti in programma un altro scontro diretto, questa volta al PalaSanGiorgio, dove arriverà il Pallavolo Motta di Livenza.

    CUS Cagliari – Monge Gerbaudo Savigliano 3-1
    Parziali: 25-22, 20-25, 25-16, 25-14
    CUS Cagliari: Kindgard 2, Calarco 21, Busch 12, Menicali 11, Ambrose 5, Marinelli 8, Durante (L1), Vitali (L2); Miselli 1, Enna, Muccione, Sartirani.
    Monge Gerbaudo Savigliano: Pistolesi 3, Rossato 21, Turkaj 7, Brugiafreddo 11, Dutto 8, Rainero 8, Gallo (L1), Rabbia (L2); Calcagno, Carlevaris, Galaverna; N.E. Quaranta. All. Simeon.
    Durata set: 25’, 28’, 26’, 21’ LEGGI TUTTO

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    Martinez a tutto tondo: riceve col 90% e punge in attacco

    Per la terza gara di fila è comparso nel sestetto di partenza. E, per la prima volta in questa edizione del campionato di Serie A3 Credem Banca, è stato nominato mvp dell’incontro. Il fatto che Gonzalo Martinez sia sempre più importante nello scacchiere del Belluno Volley rappresenta la scoperta dell’acqua calda. Ora la domanda è un’altra: l’ex libero, diventato uno schiacciatore di assoluta affidabilità, è addirittura imprescindibile per gli equilibri in campo dei rinoceronti?
    DRIBBLING – Domanda che il diretto interessato dribbla con la naturalezza di uno slalomista: «Do semplicemente il mio contributo alla squadra, nel momento in cui l’allenatore lo richiede. Sono contento, spero di continuare su questa strada». Una strada che, in occasione dell’anticipo vinto in tre set contro la Sarlux Sarroch, lo ha portato a sfoderare una prova da 10 punti, un muro e un clamoroso 90 per cento in ricezione. Perché è vero che “Gonzo” adesso attacca, e pure alla grande, ma non ha certo dimenticato i fondamentali di seconda linea, anzi: «Nei primi due set – riprende il più giovane dei fratelli Martinez – i nostri avversari non sono riusciti a esprimere una pallavolo di altissimo livello, forse a causa del lungo viaggio. Alla fine, però, si sono ripresi. E ci hanno fatto sudare nel terzo parziale: noi, però, abbiamo avuto il merito di chiudere la gara e di non rischiare. È l’ennesima vittoria di gruppo. E ci dà molta fiducia».
    TRIS – I biancoblù infilano così la terza affermazione in sequenza, dopo il 3-0 stampato alla vice capolista San Donà e il successo esterno a Salsomaggiore Terme contro la WiMore: «Ora è importante non distrarsi perché ci attende un finale di stagione regolare molto complicato, di fronte a sestetti che occupano la parte alta della classifica». Martinez non si pone limiti: «In quale punto poniamo l’asticella delle ambizioni? In nessuno, l’asticella non si fissa mai».

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