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    Riscatto Moyashi: ad Acqui è vittoria al tiebreak

    21 gennaio 2024, Valenza – Grande prova di forza per la Moyashi nella trasferta contro Acqui Terme. Dopo un primo set in salita i neroverdi hanno saputo imporsi sui padroni di casa per poi conquistare la definitiva vittoria per 2-3 (25-22, 18-25, 25-23, 23-25, 12-15). Un po’ di alti e bassi nei parziali, ma ciò che è rimasto costante per tutta la partita è stata la determinazione della Moyashi di trovare in questa sfida la rivalsa su un campionato complicato. Monumentale Puliti autore di 24 punti e ben coadiuvato da un attacco neroverde molto incisivo con Orlando, Cavalcanti e il buon ingresso di Tomassini. Dalla trasferta i Garlacticos tornano a casa con 2 punti preziosissimi e un urlo liberatorio che vuole essere il primo di tanti altri.
    Formazioni: Contro Acqui Terme coach Galimberti schiera Peslac in regia con Martinez opposto, Puliti e Cavalcanti in banda, Biasotto e Orlando al centro con Calitri libero. Dall’altra parte della rete coach Negro schiera Baratti in cabina di regia con Cester opposto, Perassolo e Esposito al centro, Graziani e Bettucchi in banda con Russo libero.
    La gara
    Ci prova subito la Moyashi contro Acqui. I neroverdi si affidano a Martinez e Orlando per stare attaccati ai padroni di casa entrati in campo con il coltello tra i denti (9-9). Buono l’apporto di Cavalcanti che porta presto i suoi sul 13-16. Mantengono la concentrazione i neroverdi, ma la potenza in attacco di Acqui mette in difficoltà la Moyashi che continua a seguire i padroni di casa (21-18). Cala la prestazione neroverde sulle fasi finali del set e Acqui se lo porta a casa per 25-22.
    Partenza equilibrata anche nel secondo set, con i neroverdi che si impongono sui padroni di casa grazie a Cavalcanti in ace e gli attacchi di capitan Puliti (6-8). Mantiene il vantaggio la Moyashi, con l’ace di Tomassini e il momento d’oro di capitan Puliti e Orlando che portano di forza i neroverdi sul 17-12. Non si fa fermare la Moyashi, che con l’ace di Peslac e la forza di Cavalcanti e Tomassini prende il largo (15-22). È capitan Puliti a chiudere la pratica e conquistare di prepotenza il secondo set 18-25.
    Più complicato l’inizio del terzo parziale, con capitan Puliti, Orlando e Tomassini che provano a tenere i neroverdi attaccati ad Acqui (9-6). La Moyashi si affida a Cavalcanti e Martinez per non far scappare Acqui, che resta avanti (16-13). Non si sblocca la situazione: la Moyashi le prova tutte con capitan Puliti e Cavalcanti, ma i padroni di casa non cedono e mantengono il vantaggio 21-19 con Baratti a imbeccare bene i suoi centrali. Non basta la determinazione dei neroverdi e un errore in battuta regala il set ai padroni di casa per 25-23.
    Parte in salita il quarto parziale, con i neroverdi che provano a non far scappare Acqui appoggiandosi su Puliti e Cavalcanti (9-7). Capitan Puliti guida i suoi nella conquista della parità fiancheggiato da Martinez e Tomassini (16-16). Continuano a combattere sulla parità le due formazioni, ma alla fine è Puliti a sancire il vantaggio e trascinare i suoi sul 19-21. Non si fermano i neroverdi, che con un attento Calitri conquistano il 23-20 e il mancino di Cavalcanti manda sul 24-21 la Moyashi. È Martinez a confermare la vittoria del quarto set 23-25.
    Molta tensione per il set decisivo, con i neroverdi che provano con Puliti a imporsi contro una determinata Acqui (5-3). Ci prova Orlando, ma i padroni di casa si portano presto sull’8-4. Martinez trascina i suoi sul 10-10 insieme a Tomassini. Capitan Puliti si fa sentire e porta di forza i suoi sul 11-13 per poi sancire la vittoria 12-15.

    TABELLINO
    NEGRINI CTE ACQUI TERME 2 – MOYASHI GARLASCO 3
    PARZIALI: 25-22, 18-25, 25-23, 23-25, 12-15

    MOYASHI GARLASCO: Peslac 9, Tomassini 10, Cavalcanti 18, Pedroni, Chadtchyn, Martinez 15, Biasotto 1, Calitri (L), Accorsi, Orlando Boscardini 9, Puliti 24. NE: Vattovaz.
    All. Galimberti, Vice Moro.
    13 muri, 6 ace, 25 errori al servizio, 55% ricezione positiva (33% perfetta), 56% efficienza in attacco. 
    NEGRINI CTE ACQUI TERME: Russo (L), Perassolo 6, Baratti 2, Corrozzatto 1, Stamegna 1, Graziani 8, Morchio 6, Bettucchi 6, Esposito 13, Cester 6. NE: Martina (L), Garra, Russello, Passo, D’Onofrio, Fois, Martino.
    All. Negro, Vice Astori.
    3 muri, 6 ace, 17 errori al servizio, 42% ricezione positiva (13% perfetta), 50% efficienza in attacco.

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    L’Avimecc Modica battuta in rimonta al tie break dal Napoli,

    Avimecc Volley Modica 2
    Quantware Napoli 3
    Parziali: 25/17, 25/20, 25/27, 20/25, 11/15
    Avimecc Volley Modica: Raso 9, Capelli 22, Putini 1, Chillemi 14, Cascio, Buzzi 7, Spagnol 23, Giudice, Nastasi (L1), Lombardo (L2), n.e. Di Franco, Italia, Tidona, La Rocca. All. Enzo Distefano; Ass: Salvo Nicastro.
    Quantware Napoli: Saccone 8, Starace 4, Leone, Vincenzo Calabrese,Malanga, Cefariello 6, Frankowski 28, Martino 12, Montò 6, Ardito (L1), Monda (L2), n.e. Quarantelli, Piscopo, Piccolo. All. Sergio Calabrese; Ass: Francesco Pagliuca.
    Arbitri: Giovanni Ciaccio di Altofonte e Giovanni Giorgianni di Roccalumera
    Modica – Seconda sconfitta consecutiva al tie break per l’Avimecc Volley Modica di coach Enzo Distefano che dopo il k0 del turno precedente sul campo del San Giustino, oggi al “PalaRizza” si è arreso ancora al quinto set dopo due ore e ventidue minuti di gioco alla Quantware Napoli.
    Un successo che lascia l’amaro in bocca in casa modicana perchè arrivato dopo essere stati avanti di due set e aver perso ai vantaggi il terzo parziale, ma al sestetto partenopeo va dato il merito di non aver mollato neanche quando la gara sembrava compromessa.
    Partono forte i padroni di casa che approcciano bene alla gara e mettono subito il muso avanti nel punteggio (8/5), Napoli non riesce a tenere il ritmo dei modicani e a metà frazione la forbice del punteggio è più larga (16/11). Modica è in gran vena trova sempre le giuste soluzioni e stordisce la Quantware con le conclusioni di Spagnol e Capelli che scavano il solco decisivo (21/14). Napoli è frastornato e alla fine si arrende in 26′ di gioco con un eloquente 25/17 che non ammette discussioni.
    Al cambio di campo Napoli è più incisivo, ma Modica rimane sul pezzo e sempre in vantaggio (8/6), coach Calabrese apporta delle variazioni tattiche, ma non ottiene i risultati sperati perchè Modica rimane sul pezzo e rimanda al mittente ogni tentativo di rimonta (16/13), il sestetto modicano mantiene un vantaggio rassicurante fino alle battute finali (21/17) e porta a casa il secondo parziale in 30′ di gioco con il punteggio di 25/20 che lascia sperare in un successo pieno.
    Modica ancora avanti a inizio del terzo set (8/6)e allunga di 1 (16/13) a metà frazione, ma Napoli non si arrende e inizia una lenta e continua rimonta (21/19) che si concretizza nel parziale di 4/8 con consegna il terzo set agli ospiti ai vantaggi (25/27) dopo 37′ di battaglia e riapre un match che si è fatto molto bello e combattuto.
    Modica accusa il colpo e Napoli è pronto ad approfittarne. Il sestetto partenopeo inizia bene il quarto parziale e mette il muso avanti (7/8), Modica non riesce a ricompattarsi e subisce gli attacchi d Frankowski (28 punti a referto) che allarga la forbice del risultato (9/16) che indirizza la frazione. Modica ci prova, ma senza convinzione (15/21), con Napoli che controlla agevolmente la fase finale del gioco e taglia il traguardo con un 20/25 in 29′ di gioco che vale la possibilità di giocarsi la vittoria al quinto set.
    Inizio di tie break equilibrato con Napoli che si porta avanti di 1 (4/5), ma i campani sono in totale controllo e allungano a metà della minio frazione portandosi sul +2 (8/10), poi un punto fortunoso su un attacco modicano con palla che ribattuta con il petto cade nella metà campo modicana porta Napoli a +3 (9/12) e da un segnale positivo per gli ospiti che la chiudono 11/15 in 20′ di gioco e portano a casa due dei tre punti in palio.
    A fine match il volto di capitan Stefano Chillemi e lo specchio della delusione modicana.
    “Siamo amareggiati per come è andata la partita – dichiara il capitano dell’Avimecc Modica – perchè avanti di due set abbiamo perso in maniera inaspettata. Sapevamo che Napoli è una squadra combattiva e noi abbiamo sbagliato a mollare un po’ la presa . Ci è mancata quell’aggressività per chiudere la partita nel terzo set, quando avevamo il pallino del gioco in mano e non siamo riusciti a chiuderla e per questo siamo molto dispiaciuti. Da martedì -conclude – torneremo in palestra sapendo di dover lavorare ancora tanto, consapevoli dei nostri errori e cercheremo di migliorare di allenamento in allenamento per fare in modo di tornare alla vittoria il più presto possibile”. LEGGI TUTTO

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    Personal Time, coach Moretti: “Belluno più cinico di noi”

    Stasera la Personal Time ha perso il derby di Belluno. I padroni di casa si sono imposti 3-0. Quella odierna era la prima di due trasferte consecutive: “E’ stata una partita difficile come ce l’aspettavamo –commenta coach Daniele Moretti-, torniamo da Belluno senza punti. Siamo stati nervosi all’inizio,  passato il momento di apertura la mia squadra c’è stata. I nostri avversari hanno avuto la bravura di essere cinici nei momenti clou del match, noi invece non abbiamo fatto altrettanto. La differenza è tutta qui. Complimenti a loro per questa vittoria”.
    Domani il gruppo san donatese si riposerà: “Ripartiamo martedì per una settimana di allenamenti completa, le due partite ravvicinate giocate giovedì e oggi ci hanno sicuramente penalizzato, ma non sono qui a cercare alibi che non servono. Ci prepareremo per la trasferta di Bologna dove andremo per mantenere la nostra posizione di classifica”. LEGGI TUTTO

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    La ErmGroup San Giustino parte bene, poi cede 1-3 a Macerata

    BANCA MACERATA – ERMGROUP SAN GIUSTINO 3-1 (25-27, 25-19, 25-21, 25-20)
    BANCA MACERATA: Marsili 8, Orazi, Pahor, Fall 10, Casaro 26, Sanfilippo 6, Scrollavezza 1, D’Amato, Gabbanelli (L1) ricez. 47%, Zornetta 6, Lazzaretto 13. Non entrati: Penna, Ravellino, Paolorosso (L2). All. Maurizio Castellano e Federico Domizioli.
    ERMGROUP SAN GIUSTINO: Troiani, Marra (L1) ricez. 33%, Cozzolino, Ricci, Bragatto 6, Skuodis 8, Biffi 2, Stoppelli, Wawrzynczyk 23, Cappelletti 14, Quarta 7. Non entrati: Rumori, Cioffi (L2), Panizzi. All. Marco Bartolini e Mirko Monaldi.
    Arbitri: Rosario Vecchione di Salerno e Mariano Gasparro di Agropoli.
    MACERATA: battute sbagliate 17, ace 9, muri 11, ricezione 66% (perfetta 17%), attacco 48%, errori 28.
    SAN GIUSTINO: battute sbagliate 18, ace 4, muri 8, ricezione 51% (perfetta 23%), attacco 44%, errori 37.
    Durata set: 32’, 26’, 28’ e 28’, per un totale di un’ora e 54’.
    Parte bene la ErmGroup San Giustino, che riacciuffa ai vantaggi il primo set, poi però dalla metà del secondo esce fuori la maggiore compattezza di squadra della capolista Banca Macerata, che prende il controllo della situazione e in ogni frazione scava un vantaggio di sicurezza ben gestito, fino a chiudere sul 3-1 in suo favore il big-match della quarta giornata di ritorno nel girone Blu del campionato di Serie A3 Credem Banca. I padroni di casa hanno cominciato ad alzare il muro, a garantirsi i cambi palla e a pizzicare in battuta con il grande mattatore di giornata, quel Nicolò Casaro (26 punti e 6 ace) che anche in attacco ha fatto la differenza, senza dimenticare l’autorevole regia di Marsili; nello score del palleggiatore, spiccano per giunta 5 muri. Per tentare di recuperare terreno, la ErmGroup ha provato a forzare in battuta e ad affidarsi di più alle soluzioni individuali, trovando nel grande ex di turno, Stanislaw Wawrzynczyk (23 punti), il giocatore che ha saputo meglio degli altri mettere a frutto la propria esperienza al Banca Macerata Forum. È comunque una sconfitta a testa alta, quella dei biancazzurri, che segnano il passo per la terza volta nelle 16 gare a oggi disputate e scendono al quarto posto in classifica.
    Maurizio Castellano, tecnico dei marchigiani, schiera la diagonale Marsili-Casaro, al centro Fall e Sanfilippo, a lato Zornetta e Lazzaretto e libero Gabbanelli. Marco Bartolini gli oppone il palleggiatore Biffi, l’opposto Cappelletti, i centrali Quarta e Bragatto, i laterali Wawrzynczyk e Skuodis e il libero Marra. Si parte ed è subito ace del polacco di San Giustino, che a livello di collettivo si fa trovare più pronto: Skuodis mette giù un paio di attacchi, Quarta colpisce a muro su Sanfilippo e grazie al contrattacco di Cappelletti la ErmGroup va sul 7-3, allungando a +5 (10-5) su un altro muro ai danni di Zornetta. Banca Macerata recupera parzialmente terreno fino all’11-13 sul turno in battuta di Casaro e al rientro dal time-out gli ospiti sono più decisi. Il massimo vantaggio di Marra e compagni arriva a 7 lunghezze sul 20-13 e a questo punto si sveglia Macerata con Marsili al servizio: il muro comincia a farsi sentire, gli attacchi di San Giustino non sono più efficaci e sul diagonale sparato fuori da Wawrzynczyk il margine si riduce a un solo punto (20-19); Cappelletti frena la striscia positiva, ma l’ace di Zornetta porta Macerata al sorpasso (22-21), anche se i biancazzurri hanno il merito di crederci, di pareggiare con Cappelletti e di trovare con quest’ultimo l’ace del 25-24 con la complicità del nastro. Ancora Cappelletti sugli scudi per l’azione prolungata che porta al vantaggio e il punto del 27-25, quello dell’1-0 per la ErmGroup, matura su un diagonale out di Casaro.
    Equilibrio in avvio di secondo set, fino al muro di Casaro su Wawrzynczyk che procura il break (6-4) per i padroni di casa, con replica immediata degli avversari: invasione di Marsili e ace di Wawrzynczyk, che ribalta la situazione sull’8-7. Si scuotono allora gli attaccanti della formazione marchigiana: oltre a Casaro, ci sono adesso anche Lazzaretto e Fall in primo tempo. Un nuovo muro su Wawrzynczyk fa risalire a +2 (13-11) Banca Macerata, che tiene il doppio vantaggio con una schiacciata da fondo campo di Casaro valutata out da Skuodis; la conclusione fuori bersaglio di Cappelletti e l’ace di un Casaro implacabile dai nove metri danno lo strattone decisivo: l’opposto biancorosso non sbaglia nemmeno in attacco e quando il muro blocca Skuodis (21-15 per i locali), Bartolini toglie il lituano per inserire Cozzolino. La ErmGroup riduce il ritardo fino a -4 (17-21) prima che l’ace di Scrollavezza e un errore in attacco di Cappelletti consegnino l’1-1 alla leader del girone con parziale di 25-19.
    Banca Macerata tenta l’allungo già nel prologo della terza frazione: una ricezione lunga su servizio di Lazzaretto è trasformata in slash da Marsili (5-3) e allora ci vuole il muro di Bragatto sulle pipe di Lazzaretto a firmare la parità sul 6-6, ma è un equilibrio che si spezza subito e a questo contribuisce anche un bagher del libero Gabbanelli con palla poco oltre la rete, che mette fuori tempo gli avanti della ErmGroup. I padroni di casa sono avanti 9-6 e approfittano di due invasioni consecutive di Skuodis e Cappelletti per consolidare la loro posizione sul 13-8 e Bartolini decide di inserire Stoppelli in luogo di Bragatto. Piccola reazione con il contrattacco di Skuodis (13-10), poi San Giustino va alle corde sulla battuta di Casaro, incassando uno 0-8 che inciderà sull’esito finale: Cappelletti è murato, la ricezione va in crisi e Fall sale in cattedra. Reazione d’orgoglio sulla potente battuta di Cappelletti, che reagisce con un ace e trascina la squadra fino al 14-18, costringendo Castellano a chiedere il time out che spezzerà il ritmo: al rientro, infatti, l’opposto sbaglia la battuta e quando il muro dice no a Skuodis (20-14) i giochi sono fatti. Tre errori al servizio più un quarto con la schiacciata a rete di Cappelletti favoriscono il 25-21 che significa 2-1 per Banca Macerata.
    Le premesse sembrano buone per la ErmGroup, che apre il quarto set con un 3-0 d’acchito, frutto di due attacchi vincenti di Cappelletti e di un muro di Skuodis su Casaro, che però di lì a poco pareggia il conto degli ace a nastro, ingannando la ricezione di Quarta e perfezionando la rimonta fino al 3-3. Nuovo break sangiustinese con il tocco di seconda di Biffi (5-3), controbilanciato dai muri su Quarta e Wawrzynczyk che preparano un sorpasso maceratese rintuzzato dal mani fuori a beneficio di Wawrzynczyk. Non solo: la squadra di Bartolini rimette anche il naso avanti (12-11) sul tocco out di Fall, arrendendosi di lì a poco alla battuta di Casaro, che piazza due ace di file, con il successivo tocco a rete di Marsili per il 15-12 che spiana la strada verso il successo di Banca Macerata; la difesa miracolosa di Gabbanelli con azione concretizzata dalla parallela di Casaro e l’ace, ancora con l’aiuto del nastro, da parte di Lazzaretto (17-13) danno il via di fatto ai titoli di coda, perché il divario resta immutato e, dopo il solito Casaro, sale in cattedra Lazzaretto per i punti che mancano, apponendo il sigillo del 25-20 con un pallonetto in controtempo che ricade sul campo avversario.
    Claudio Roselli
    Ufficio stampa
    ErmGroup Pallavolo San Giustino LEGGI TUTTO

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    La Personal Time perde il derby di Belluno

    Belluno 3
    Personal Time 0
    (25-22; 28-26; 25-21))
    BELLUNO: Reyes 1, Ferrato 5, Stufano, Schiro, Fraccaro, Bucko 12. Bisi 16, Guolla, Martinez 5, Orto, Mozzato 11, De Col, Antonaci 4, Martinez.  All. Colussi
    PERSONAL TIME: Tulone 1, Parisi, Bassanello, Giannotti 14, Favaro 6, Guastamacchia 3, Iorno 3, Paludet, Trevisiol, Tuis, Lazzaron, Cunial 2, Umek 12, Lazzarini.  All. Moretti
    Arbitri: Marco Pernpruner e Antonio Licchelli

    E’ un derby amaro per la Personal Time quello giocato a Belluno dove i padroni di casa si sono imposti con un secco 3-0.
    Anche nel prossimo turno i san donatesi saranno in trasferta, questa volta in Emilia Romagna sul campo della Geetit Bologna.
    Primo set. Parte con un punto la Personal Time (0-1) ma è l’unico vantaggio dalla squadra di Moretti nel primo set. Belluno ha attaccato ogni pallone, prendendosi il massimo vantaggio sul 15-11. Gli ospiti hanno accorciato arrivato al -1 (21-20), poi c’è stato qualche errore che ha favorito l’1-0 per gli uomini di Colussi.
    Secondo set.  Pronti via e Belluno accumula subito 3 punti di vantaggio (3-0), prova a rientrare la Personal Time, ma non ci riesce subito (7-4). I bellunesi spingono (10-6), qui c’è il time out di Moretti. Al rientro arriva il pareggio (10-10) e poi il vantaggio (10-11). Gli errori al servizio di Belluno permettono ai san donatesi di stare due punti sopra (14-16).  Ma in pochi scambi i rinoceronti ribaltano tutto (19-17) e sul doppio vantaggio interno c’è la sospensione di Moretti. La Personal Time la ribalta (21-22), negli scambi successivi Belluno si guadagna il set point (24-23), sprecato con l’errore in battuta di Bisi (24-24). Set point Personal Time (24-25), Ferrato lo annulla.  Arrivano un paio di set point a testa, ma la spunta ancora una volta Belluno che vince 28-26.
    Terzo set. I padroni di casa scattano bene ai blocchi di partenza (6-2). Coach Moretti ci vuole parlare su. Piccolo break esterno (7-6), che viene però ribaltato dai locali (10-7); che viene rintuzzato (10-9).  Gli ospiti hanno la forza per portarsi di nuovo in vantaggio (11-12), le due squadre si trovano in parità a quota 13. Belluno trova tre punti consecutivi (16-13) sfruttando il servizio di Mozzato.  C’è un sussulto Personal Time, ma non basta per conquistare almeno un set. Bravo Belluno a prendersi il derby. LEGGI TUTTO

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    Prova di forza di Macerata: San Giustino ribaltato 3-1

    Prestazione convincente dei biancorossi contro un avversario tra i più in forma del Girone Blu, ne è nata una partita spettacolare arricchita dal duello a distanza tra Casaro e Wawrzynczyk. San Giustino è partita bene prendendosi il primo set, nonostante Macerata si sia resa protagonista di una grande rimonta: i biancorossi hanno però mancato un set ball finale e gli ospiti hanno avuto la meglio ai vantaggi. Macerata si è riscattata dominando il secondo e terzo set, poi ha chiuso l’incontro nel quarto: molto equilibrato, ma dopo la fuga dei biancorossi non c’è quasi stata più partita. La Volley Banca Macerata si è quindi rifatta della sconfitta dell’andata e domenica prossima avrà l’occasione di riscattarsi anche contro Palmi, dopo la sfida di Coppa Italia.
    LA CRONACA – Coach Castellano conferma il sestetto composto da Casaro, Zornetta e Lazzaretto, i centrali Fall e Sanfilippo, il Capitano Marsili, il libero Gabbanelli. San Giustino risponde con Cappelletti, Skuodis e l’ex-biancorosso Wawrzynczyk, al centro Bragatto e Quarta, regia affidata a Biffi, il libero è Marra. È proprio Wawrzynczyk subito protagonista con un ace che apre l’incontro, quindi San Giustino prova la fuga con il muro di Quarta su Sanfilippo, 3-6. Buona partenza della squadra ospite certificata dal 5-10 firmato ancora da Wawrzynczyk, che convince coach Castellano a chiamare il primo time-out della partita. Macerata accorcia con Casaro, ace e poi diagonale preciso, due punti che valgono l’11-13 e il time-out stavolta è per San Giustino. La buona serie in battuta di Skuodis rilancia gli ospiti che con il muro-out di Wawrzynczyk scappano 12-18; non si arrendono i biancorossi caricati dal Banca Macerata Forum e con Marsili al servizio macinano punti e riaprono la partita, 19-20. Il muro di Fall vale il pareggio, poi l’ace di Zornetta porta i biancorossi avanti 22-21: è una lotta su ogni pallone e le squadre vanno ai vantaggi. Macerata annulla due set ball ma poi commette un paio di errori fatali, San Giustino chiude 25-27. La gara riparte con le squadre che giocano punto a punto: alla fine di un lungo scambio la spunta Lazzaretto che buca il muro ospite dopo una buona difesa di Casaro, 5-4. Guida Macerata ma è una battaglia colpo su colpo: al diagonale di Casaro risponde ancora Wawrzynczyk, bravo ad aggirare il muro di casa, 14-13; tengono il vantaggio i biancorossi e allungano 18-15, time-out per San Giustino. Casaro trascina Macerata sul 20-15, gli ospiti accorciano ma l’ace di Scrollavezza manda i suoi sul 24-18; i padroni di casa chiudono 25-19 e pareggiano i set. Nuovo inizio combattuto, i biancorossi vanno ancora avanti e provano ad allungare con il solito Casaro, che non sbaglia il diagonale del 6-4; Macerata trova il break del 9-6, ma San Giustino prova a restare in scia. Crescono i biancorossi, sempre trascinati dal pubblico di casa: Fall trova il buco nella difesa ospite dopo uno scambio rapido e spettacolare con Marsili, Macerata scappa 18-10. San Giustino risponde e accorcia 18-14, i ragazzi di coach Castellano si scuotono subito e allungano 20-14 col il muro di Marsili. È ancora Wawrzynczyk a caricarsi San Giustino sulle spalle e gli ospiti si avvicinano di nuovo, 23-20: è una battaglia ma Macerata riesce a conquistarsi il vantaggio nei set, 25-21. Gli ospiti tornano in campo decisi a rifarsi, i ritmi sono sempre alti e San Giustino va avanti ma i biancorossi rispondono e trovano il 5-5 col il muro di Fall. Fase combattuta, le squadre si inseguono, ci pensa Casaro a spezzare l’equilibrio di con due ace consecutivi, 14-12 e time-out chiesto da coach Bartolini; provano a scappare i biancorossi, letali ancora a servizio stavolta con Lazzaretto, 17-13. Macerata allunga fino al +5, Skuodis accorcia per San Giustino che prova la rimonta nel finale, 22-18: gestiscono i biancorossi e Lazzaretto chiude il set con un elegante pallonetto, 25-20.
    I COMMENTI – “Volevamo rifarci”, ammette Sanfilippo, “San Giustino è l’unica squadra ad averci battuto all’andata e volevamo dimostrarci più forti. È una vittoria che ci aiuta anche in vista della prossima sfida contro Palmi”. Avete un conto in sospeso anche con loro dopo che vi hanno superati in Coppa Italia, “Abbiamo l’occasione per vendicarci”, conferma Casaro, “C’è un po’ di rammarico per essere usciti dalla Coppa”. Oggi gara in salita ma quando siete cresciuti vi siete dimostrati superiori, “La rimonta mancata nel primo set ci ha caricati e quando giochiamo come sappiamo possiamo battere chiunque”, prosegue Casaro, mentre Sanfilippo aggiunge, “Siamo una squadra caparbia e che non molla mai”.
    Il tabellino:VOLLEY BANCA MACERATA 3ERM GROUP SAN GIUSTINO 1
    PARZIALI: 25-27, 25-19, 25-21, 25-20.Durata set: 32’, 26’, 29’, 28’. Totale: 115’.
    VOLLEY BANCA MACERATA: Marsili 8, Orazi, Pahor, Fall 10, Casaro 27, Sanfilippo 6, Scrollavezza 1, D’Amato, Gabbanelli, Zornetta 6, Lazzaretto 13. NE: Penna, Ravellino. Allenatore: Castellano.ERM GROUP SAN GIUSTINO: Troiani, Marra, Cozzolino, Ricci, Bragatto 6, Skuodis 8, Biffi 2, Stoppelli, Wawrzynczyk 23, Cappelletti 15, Quarta 7. NE: Cioffi, Panizzi. Allenatore: Bartolini.
    ARBITRI: Vecchione e Gasparro. LEGGI TUTTO

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    Nulla da fare per la Stadium: ancora una sconfitta in trasferta

    Niente da fare per Mirandola alla sua prima uscita dell’anno contro una Motta impeccabile su quasi tutti i fondamentali.

    Starting six identico a quello visto contro Belluno: Rossatti e Nasari sono gli schiacciatori, al centro ci sono Bombardi e capitan Rustichelli, mentre la diagonale principale è la classica Albergati-Quartarone.

    Formazioni in equilibrio in avvio di parziale: nessun break positivo in favore dell’una o dell’altra formazione fino al turno di servizio di Catone sul 9-8, da cui i trevigiani riescono a imporsi con un triplice vantaggio 11-8, costringendo Mescoli al primo timeout dell’incontro. La pausa sembra giovare ai gialloblù, che riprendono fiducia e riescono gradualmente a recuperare il parziale riagganciando la parità sulle 14 lunghezze. Appuntamento rinnovato fino al 16 pari, quando sono poi un paio di errori di troppo dal lato emiliano a regalare nuovamente l’allungo a Motta. Sul secondo timeout gialloblù il tabellone recita 19-16: Albergati mantiene Stadium attaccata ai padroni di casa macinando fino al 19-18 ma da qui sono i biancoverdi a tirare il gioco. Catone regala il diciannovesimo a Mirandola con un errore al servizio e Marzola chiama timeout. Dal 22-19 si passa al 23-22, il tecnico di Motta chiama il secondo timeout che sembra essere ben recepito dai suoi: in due punti pratica conclusa e primo set ai padroni di casa.

    Secondo set a senso unico già in avvio: Motta parte subito forte volando sul 7-3, complici anche alcuni errori di troppo di Mirandola. Nonostante la seconda pausa di Mescoli già usata da Mescoli sull’11-4, le difficoltà di Stadium non fanno che amplificarsi. Minibreak che porta il punteggio sul 12-6, ma il soliloquio di Motta continua imperterrito: Luisetto va al servizio con 10 punti di vantaggio (18-8). A Catone e soci è sufficiente una buona gestione del vantaggio per concludere in scioltezza 25-13.

    Nella terza partita si vede chiaramente una Stadium differente scendere in campo, vittima di un calo nel secondo parziale ma desiderosa di riscatto sul campo. Nasari segna il primo che porta all’immediato cambio palla, a cui risponde Luisetto da posto 3. Motta riesce a prendersi un doppio vantaggio 6-4 per poter giocare più serenamente nelle prime fasi. Distanze mantenute fino al 12-8, quando Mescoli torna al timeout per provare a ribaltare la situazione. Albergati ne segna uno e Capua, subentrato al servizio a capitan Rustichelli segna un ace senza però bissare, e il 12-10 si evolve in 13-10. Stadium riesce a riavvicinarsi sul 14-13 senza però operare pareggio e sorpasso. Ancora un paio di errori di troppo nella metà campo gialloblù permettono ai biancoverdi di tornare a 4 di vantaggio 19-15 e di portare il tabellone sul 24-18 con 6 match point. Il primo tempo di Bombardi ne annulla uno e un ace di Albergati su Mian ne annulla un altro, ma il divario è troppo da colmare. Motta si aggiudica l’intera posta concludendo 25-20.
    Dopo un primo set giocato veramente abbiamo spento le luci. Siamo ancora insicuri, e si manifesta tutto appena andiamo sotto con il punteggio. Dobbiamo ripartire perché ci aspetta un mese molto intenso: abbiamo Acqui Terme in casa e poi 3 trasferte da giocare con coraggio che saranno decisive per il nostro futuro.Marcello Mescoli, allenatore

    Dopo alcune settimane in cui ci stavamo allenando bene e tutti i presupposti per fare una gara di sostanza non è andata bene. Abbiamo giocato alla pari il primo set, dove abbiamo fatto noi la differenza in negativo sbagliando troppo, che il terzo set per buoni trattiDi sicuro possiamo e dobbiamo fare qualcosa in più. La salvezza è ancora ampiamente possibile, dobbiamo solo ricominciare a giocare come sappiamo e i risultati arriveranno.Andrea Pinca, vice allenatore

    Potevamo fare qualcosa di più e limare qualche errore. Siamo stati bravi nel primo set a tenere testa ad una squadra che ha giocato veramente con il manuale in mano. Ci hanno costretto tutta la partita a stare sui centrali, abbiamo provato ad adattarci ma avevano tutte le uscite, spingendo anche dentro la palla con i centrali. Sicuramente una squadra diversa rispetto a quella che si è presentata a Mirandola ed è difficile quindi fare un paragone. Abbiamo trovato un avversario degno e che ci ha dato filo da torcere. Potevamo fare qualcosa di più soprattutto in ricezione per alzare le percentuali d’attacco. Merito a loro per aver mantenuto questo livello.Riccardo Rustichelli, centrale (capitano) LEGGI TUTTO

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    La Rinascita brilla : 3-0 alla Shedirpharma Sorrento

    SHEDIRPHARMA SORRENTO: Pontecorvo(L),Gargiulo,Pilotto(8), Piedepalumbo, Disabato(7),Denza,Szabo(14),Prosperi(L),Bellucci(1),Garofalo(4),Grimaldi,Gozzo(13),Carcagni(1), Imperatore
    Allenatore:Francesco RACANIELLO
    RINASCITA LAGONEGRO: Caletti(L),Fortunato(L), Vaskelis(21),Bongiorno,Miscione(5), Piazza(2),Mastrangelo,Molinari(7), Fioretti(7), Armenante(6), Nicotra,Pizzichini,Dietre
    Allenatore: Giuseppe Lorizio
    21-25 20-25 22-25
    27’ 29’ 30’
    Una Rinascita versione deluxe travolge per 3-0 la Shedirpharma Sorrento al PalaTigliana e porta a casa l’intera posta in palio nella quarta giornata di ritorno in campionato. La vittoria in trasferta mancava da oltre un mese (7 dicembre, 3-0 a Bari) e l’obiettivo primario di dare continuità al successo contro Lecce è stato pienamente raggiunto. Fisicamente e tatticamente una prova ai limiti della perfezione, la squadra di coach Lorizio ha avuto la meglio in tutti i fondamentali, sfruttando anche i molti errori gratuiti dei campani guidati da Francesco Racaniello, di fatto mai entrati nel match. Il punteggio finale (25-21, 25-20, 25-22) farebbe pensare a una gara equilibrata, ma chi si è goduto lo spettacolo ha potuto ammirare l’evidente e schiacciante superiorità dei biancorossi, ineccepibili sia in ricezione che in fase offensiva. La Rinascita ha voluto sin da subito imprimere ritmi impressionanti partendo a razzo già dalle prime battute (0-3). La Shedirpharma però prova a resistere, mantenendosi a ridosso degli avversari fino al 10-12. Da qui in avanti è un monologo Lagonegro, abile ad issarsi fino al +4 (15-19). Racaniello chiama i suoi in panca per azionare una scossa che non arriva, anzi è ancora la Rinascita ad accelerare (15-21). Un secondo time out aiuta i sorrentini a riportarsi sotto nel punteggio (18-21), ma la Rinascita è implacabile con l’uomo di punta Vaskelis e costringe, sul 21-23, a due errori degli avversari: si chiude 21-25. Il secondo set parte sulla falsariga del primo: Rinascita in scioltezza e Sorrento in evidente difficoltà. Errori al servizio e gravi leggerezze in attacco consentono ai lucani di portarsi in pochi minuti sul 7-1. Racaniello ci prova ancora con un doppio time out, ma la mossa – come nel primo parziale – non sortisce gli effetti sperati. Sul +6, la truppa di Lorizio si concede qualche attimo di pausa, sostenendo il tentativo di recupero dei campani (5-8). Nonostante ciò, Lagonegro non percepisce mai la sensazione del pericolo, pur consapevole che dall’altro lato della rete il polacco Szabo (bravo in battuta) cerca in tutti i modi di sorreggere i suoi (10-11). Da qui in avanti salgono tutte le percentuali: Molinari e Miscione impongono la loro legge a muro (12-15), Fioretti e Armenante sostengono Vaskelis in contrattacco. Si chiude sul 20-25 dopo una bellissima azione prolungata e un dominante muro del centrale di origini marchigiane. Avanti 2-0, Lagonegro concede un pò di spazio senza mai dare l’impressione di mollare gli ormeggi. Sorrento avanza sul 3-0, ma in poche battute è già 4-3. Fino al pareggio (8-8), i padroni di casa hanno tentato di mantenere un divario, ma quando Vaskelis decide di salire in cattedra non c’è divario che tenga. Si viaggia in sottile equilibrio fino al 14-14, poi Lagonegro si rende protagonista anche di punti esteticamente molto validi, come il primo tempo di Miscione sul 15-16, e i tanti diagonali vincenti dell’opposto lituano. La gara tramonta sul 25-22, tra gli applausi dello staff e del resto della squadra in panchina e la cocente delusione dei tifosi sorrentini. Vaskelis chiuderà la sua prestazione con 21 punti e ben 41 attacchi. Brillante il muro (11 vincenti di cui sei appannaggio di Molinari) e la ricezione (45%). Oltre ai tre punti, la Rinascita ottiene anche il contemporaneo sorpasso in classifica su Fano (31 punti a 30), battuta a sorpresa nel pomeriggio al tie-break da Sabaudia. Nel prossimo turno, i biancorossi giocheranno ancora in anticipo: l’appuntamento è programmato per sabato 27 gennaio, alle ore 18, contro Marcianise LEGGI TUTTO