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    La Rinascita pronta per gara2, Piazza “Lecce venderà cara la pelle”

    Dopo il 3-0 conquistato nella gara di andata a Tricase, la tana dell’Aurispa DelCar Lecce, in casa Rinascita Lagonegro alberga poderosa la voglia di chiudere positivamente il primo turno playoff davanti al pubblico amico del Palasport di Villa d’Agri. A conti fatti, e seguendo il regolamento, ai ragazzi di Lorizio basteranno due set contro i salentini per avanzare ai quarti di finale, l’occasione di domani pomeriggio (ore 18) è dunque troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Ecco perchè il tecnico, nonostante la netta vittoria di sette giorni fa, ha voluto tenere alta la concentrazione in settimana, lavorando duramente in palestra sui dettagli: pur perdendo il primo round, Lecce ha comunque dimostrato di poter creare dei grattacapi alla Rinascita, specialmente in attacco con la coppia Mazzone-Sanchez capace di mettere a referto 32 dei 49 punti totali a loro favore. In fase difensiva, ha lavorato bene la ricezione (32% perfette) con lo stesso schiacciatore ex Lagonegro e il libero Paolo Cappio. La Rinascita, dal canto suo, potrà rispondere alla voglia di rivalsa salentina col solito Vaskelis, il miglior realizzatore del campionato di A3, 15 punti a Tricase e immenso supporto tecnico e psicologico alla squadra. Ma anche e soprattutto con il fondamentale del muro, sempre più arma convincente in casa biancorossa: in Puglia ne sono stati messi a segno ben 12, 4 dei quali per mano di Michael Molinari, il centralone di origini marchigiane tra i migliori in campo una settimana fa. Ha funzionato in modo efficace anche la catena di schiacciatori Fioretti-Armenante (rispettivamente 10 e 11 punti), Pizzichini al centro (titolare al posto di capitan Miscione) ha dato notevole apporto con i suoi 8 punti, Fortunato ha risposto presente in ricezione col suo 62% di posizione. Al di là delle fredde statistiche, è chiaro che domani ci si attende una sfida particolarmente accesa e stimolante, dove i fattori esperienza e maturità daranno il loro inevitabile peso specifico. Le parole del regista Lorenzo Piazza, da questo punto di vista, calzano a pennello e tengono alta la concentrazione dei compagni: “Sarà una partita molto delicata, anche se veniamo dal risultato positivo dell’andata non possiamo coccolarci troppo perché rimane un match da dentro o fuori. L’approccio iniziale sarà fondamentale, sono sicuro che Lecce verrà a Villa d’Agri per cercare di ribaltare il risultato vendendo cara la pelle fino all’ultimo pallone”. Lagonegro-Lecce sarà arbitrata dai sigg. Mariano Gasparro e Claudia Lanza e visibile in diretta streaming sul canale ufficiale YouTube della LegaVolley Serie A a partire dalle 17.50. LEGGI TUTTO

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    Il ritorno con Acqui Terme: «Serviranno concretezza e cinismo»

    Dentro o fuori. E non è uno slogan precostituito. Stavolta è davvero così: vincere significherebbe proseguire il cammino nei playoff di Serie A3 Credem Banca e accedere ai quarti di finale, mentre un risultato negativo sbarrerebbe la strada ai rinoceronti. Qualsiasi risultato? No: con una sconfitta al tie-break, l’epilogo sfocerebbe nel Golden set. Ma è un’ipotesi a cui il Belluno Volley non vuole nemmeno pensare: domani (domenica 7 aprile, ore 18), alla Spes Arena, i biancoblù affrontano la Negrini Cte Acqui Terme per il ritorno degli ottavi. E l’attesa è quella del grande evento. 
    ROSTER – Si parte da 0-0? Sì, ma anche dal 3-2 dolomitico confezionato all’andata: «Il successo in Piemonte ci ha dato ulteriore consapevolezza nei nostri mezzi e nelle nostre potenzialità – argomenta coach Gian Luca Colussi -. In più, ha confermato la qualità del roster, perché i tre ingressi a partita in corso hanno offerto un contributo concreto: Nacho Martinez, Orto. E soprattuto Reyes, che è rimasto sul parquet negli ultimi due set e si è espresso molto bene». Colussi ne è fermamente convinto: «Se riusciamo a esprimere la nostra pallavolo, siamo competitivi con tutti. Ma Acqui Terme è un’ottima squadra, lo sappiamo. E il ritorno sarà aperto».
    CONCRETEZZA E CINISMO – Per passare il turno, i rinoceronti hanno l’obbligo di vincere: «Obbligo che ci sarebbe stato a prescindere, al di là del risultato dell’andata – prosegue il tecnico -. Questi sono i playoff, non si va in campo per accontentarsi, ma per dare il massimo». È il quarto incrocio stagionale con la Negrini Cte. E ormai le due compagini si conoscono a fondo: «Mi aspetto una gara combattuta, simile a quella di Pasquetta. Anche se i fatti dicono che, in provincia di Alessandria, abbiamo condotto per l’80 per cento del match: pure nei parziali persi, il primo e il terzo, siamo stati a lungo in vantaggio. Nessun dubbio sul fatto che, alla Spes Arena, servirà maggior concretezza, oltre a un pizzico di cinismo: a Valenza abbiamo faticato un po’ nel cambio palla. In questo senso, dovremo essere più lineari».
    TENSIONE – Il Belluno Volley ha il compito di “governare” un avversario di spessore. E le emozioni dei playoff: «La tensione? Lunedì scorso si sentiva più che altro nel pre-gara, ma non in maniera eccessiva. E comunque, nel momento in cui inizia il duello, si scioglie automaticamente. I ragazzi hanno dato il giusto peso alla partita, anche a livello emotivo e mentale. Non c’era frenesia, ma l’adeguata dose di adrenalina». La stessa adrenalina verrà alimentata da un pubblico che si annuncia numeroso: «Lo diciamo da un po’, giocare in casa ci dà qualcosa in più – conclude Colussi -. Ma è pur vero che non sono i tifosi a scendere in campo: siamo noi».
    ARBITRI E PREVENDITE – A dirigere il confronto saranno Giuseppe De Simeis di Lecce e Antonio Licchelli di Gagliano del Capo. La prevendita dei biglietti è attiva sia online (www.bellunovolley.it), sia alla Spes Arena: oggi (sabato) e domani (domenica), dalle 10 alle 12. La società ricorda che gli abbonati della stagione regolare potranno assistere alla sfida alla simbolica cifra di 2 euro. LEGGI TUTTO

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    Playoff Aurispa DelCar, gara da dentro o fuori con Lagonegro

    Domenica 7 aprile al Palasport Villa d’Agri di Marsicovetere, Aurispa DelCar e Lagonegro si giocano il passaggio del turno per accedere ai quarti di finale playoff. Lagonegro ha messo un’importante ipoteca con il successo dell’andata a Tricase, ma i salentini non sono intenzionati a cedere le armi prima di aver tentato l’impresa.
    Per raccontare il momento della squadra, ai microfoni di Mondoradio è intervenuto l’allenatore di Aurispa DelCar, coach Tonino Cavalera, che ha esordito facendo un bilancio della stagione disputata sino a questo momento: “Io non c’ero all’inizio della stagione, sapevo che la società aveva costruito un bel gruppo e con ottimi giocatori ma non conoscevo gli obiettivi. Sono arrivato appena due mesi fa in una situazione un po’ difficile di classifica, ma ci siamo tirati presto fuori da quelle acque poco tranquille, fino a raggiungere questo sesto posto che mi gratifica molto e credo che anche i ragazzi si siano presi delle belle soddisfazioni.”
    L’allenatore ha analizzato la sconfitta con Lagonegro: “È una squadra molto quadrata con un opposto forte come Vaskelis, che non a caso è arrivato primo nella classifica dei “bomber”. Lagonegro rispecchia un po’ l’anima del suo allenatore. Noi abbiamo fatto meglio di loro in ricezione e come loro in attacco ma, un po’ per gli errori in battuta e un po’ per i loro muri, alla fine ci hanno messi sotto senza che ce ne accorgessimo. Sarebbe stato meglio vincere ma è andata così e adesso dobbiamo provare a rimediare.

    Sollecitato sul tema infortuni, il mister ha voluto precisare: “Capita che nel finire di stagione qualcuno accusi qualche acciacco fisico, in particolare Paolo Cappio ha subito un infortunio all’addominale ma, nonostante tutto, ha tenuto il campo in maniera esemplare e ha giocato una delle sue migliori partite. Adesso abbiamo resettato – ha rassicurato Cavalera -, andremo lì per fare qualcosa di diverso perché non è mai finita finché non cade l’ultima palla.”

    “Tutto il pubblico ci è stato molto vicino – ha tenuto a specificare -, i Leones in particolare sono molto carini con noi e non a caso ricevono sempre i complimenti degli avversari. Mi sembrava doveroso, dopo aver perso una partita così importante, avvicinarmi ai tifosi per far capire che ci dispiacesse e in qualche modo ringraziarli per la loro presenza.”

    Infine, Cavalera ha concluso l’intervista elogiando la squadra: “Ho molta fiducia nel carattere di tutti, anche chi ha giocato poco, perché durante la settimana si danno sempre un gran daffare e aiutano tanto. Credo che le motivazioni ci siano e, con Lagonegro, voglio almeno che i ragazzi escano dal campo soddisfatti.”

    Uff. Stampa Aurispa DelCar LEGGI TUTTO

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    Bartolini (San Giustino): “A Palmi dobbiamo crederci fino in fondo”

    Oltre 900 chilometri fin quasi in fondo allo “stivale”, con la speranza che non sia l’ultimo viaggio della stagione. Nella mattinata di sabato 6 aprile, la ErmGroup San Giustino è partita alla volta di Palmi, dove domenica 7, alle ore 18 sul taraflex del palasport “Mimmo Surace”, affronterà la forte Omifer, alla quale basta vincere due set per garantirsi il passaggio al secondo turno dei play-off del campionato di Serie A3 Credem Banca. Il 3-1 di mercoledì sera a San Giustino è per la squadra di coach Radici il miglior punto di partenza, mentre i biancazzurri possono permettersi soltanto di perdere un set e comunque, anche nella migliore delle ipotesi, dovranno pur sempre passare dal golden set. Niente è impossibile sul piano teorico, nemmeno un totale ribaltamento della situazione (è successo, a volte, anche ai piani alti di questa disciplina), però è altrettanto innegabile che occorrerà disputare la partita perfetta. Il tecnico Marco Bartolini non si sente di certo sconfitto alla vigilia: “Recuperiamo intanto Augusto Quarta – ricorda – che l’altra sera aveva ancora addosso i postumi dell’influenza, nonostante Davide Stoppelli abbia risposto “presente”. In secondo luogo, spero che anche Stanislaw Wawrzynczyk sia completamente ristabilito, perché il suo apporto di esperienza è fondamentale. E poi, confido su Niccolò Cappelletti e su quella efficacia delle sue battute che nella gara di andata è venuta meno. Tre condizioni che ci possono aiutare, poi è normale che dovremo fare i conti con il potenziale tecnico di Palmi, che ha in Stabrawa e Corrado i suoi martelli implacabili; qualora riuscissimo a prendere le misure a uno dei due, la sfida potrebbe diventare oltremodo interessante. Non sarà assolutamente facile tradurre in pratica tutto questo, ma abbiamo il dovere di crederci: in fondo, nemmeno un mese fa siamo andati vicinissimi al colpaccio proprio in casa loro”. In terra di Calabria, quindi, tornerà il 6+1 che da dicembre è quello base: Biffi in regia, Cappelletti opposto, Quarta e Bragatto al centro, Wawrzynczyk e Skuodis a lato e Marra libero. Direzione della gara affidata a una coppia siciliana: primo arbitro è Giovanni Ciaccio di Altofonte, secondo arbitro è Roberto Guarneri di Messina.
    Claudio Roselli
    Ufficio stampa
    ErmGroup Pallavolo San Giustino LEGGI TUTTO

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    Personal Time, Moretti: “Sarà una gara due bella intensa”

    Domani al PalaBarbazza (ore 20) si gioca gara due di play off, dopo il 3-2 veneto dell’andata Personal Time e Cus Cagliari c’è in palio il passaggio al turno successivo: “Mi aspetto una partita tosta come tutte quelle dei play off -commenta coach Daniele Moretti-,  i nostri venderanno cara la pelle anche domani. Tutti i giocatori vogliono fare bene, dovremo essere pronti a contrastarli con un atteggiamento aggressivo in tutti i fondamentali. Al PalaBarbazza è importante giocare con continuità per tutta la partita”.
    La qualificazione è ancora tutta da decidere “Non do percentuali, chi vince fondamentalmente passa. Io spero che i ragazzi entrino in campo convinti delle proprie possibilità e capacità. A Cagliari abbiamo fatto vedere un grande carattere, soprattutto quando hanno recuperato il nostro 2-0 nei set vinti. La maggior parte dei miei uomini non aveva mai affrontato una partita di play off. Sono soddisfatto, la Personal Time ha  saputo reagire ad una situazione di difficoltà con 1500 persone a tifare contro”.
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    Lazzaretto, “Il morale è alto, siamo pronti per Mantova”

    Ci siamo, l’appuntamento più importante della stagione è alle porte: domenica alle 19.30 ci sarà la gara 1 dello spareggio promozione di A3, che vedrà sfidarsi la Gabbiano Mantova e la Volley Banca Macerata. I padroni di casa non si sono quasi mai fermati e dopo aver vinto l’ultima giornata di Regular Season battendo 3-1 Bologna, sabato scorso sono stati impegnati nella Del Monte Supercoppa A3, dove però ha avuto la meglio la OmiFer Palmi. I biancorossi invece, tra il turno di riposo che ha chiuso il campionato e la sosta in attesa dello spareggio promozione, hanno avuto modo di recuperare le energie e mettersi alla prova con due allenamenti congiunti giocati con Grottazzolina e Pineto.
    Lo schiacciatore Enrico Lazzaretto parla di queste settimane di lavoro, “La preparazione è andata molto bene, il morale è alto. Abbiamo poi avuto l’opportunità di disputare dei test contro due squadre forti di A2 come la capolista Grottazzolina e Pineto e siamo riusciti a tenere loro testa giocando bene. Il gruppo è convinto, stiamo gestendo bene la pressione di una partita così importante; direi che c’è la giusta tensione, non troppa che può diventare un problema ma quanto serve per aiutarci a restare concentrati”. Domenica sarà la prima parte di una finale, contro un avversario che si è dimostrato altrettanto capace di dominare il proprio girone, “Il campionato che hanno giocato parla per loro, sono una squadra temibile, che commette pochissimi errori. Li stiamo studiando e sappiamo che dovremo cercare di fermare Novello, il loro opposto, che sta facendo molto bene; come detto però hanno tanta qualità quindi dovremo fare attenzione anche al resto della squadra. Penso che domenica partiranno forte, cercando di imporsi subito, noi dovremo abituarci il prima possibile ad un palazzetto che non conosciamo ed esprimere il nostro gioco, che ci ha permesso di conquistare il Girone Blu e arrivare a questo spareggio promozione”.
    Lo sfida tra Gabbiano Mantova e Volley Banca Macerata sarà visibile domenica in diretta sul canale ufficiale di YouTube della Lega Volley, a partire dalle ore 19.30. LEGGI TUTTO

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    Belluno Volley, lievita il rendimento in trasferta

    Altro che mal di trasferta: il Belluno Volley ora è una squadra “on the road”. Il cambio di marcia dei rinoceronti, infatti, è figlio soprattutto del miglior rendimento lontano dalle mura amiche. E l’ennesima conferma è arrivata dall’esordio nei playoff, andato in scena in provincia di Alessandria, dove il sestetto di Gian Luca Colussi ha avuto la meglio su Acqui Terme al tie-break. E dove si era imposto, peraltro in tre parziali, anche il 17 marzo scorso, in occasione della dodicesima giornata di ritorno della regular season. 
    A proposito del girone di ritorno, il bilancio è quasi immacolato: sei viaggi e cinque successi (successi che diventano sei, se si aggiunge il 3-2 nel battesimo di post season). L’unico incidente di percorso si è verificato a metà gennaio, in occasione del faccia a faccia di Mirandola con la Stadium. Nel resto delle sfide oltre i confini regionali, i bellunesi sono sempre tornati fra le Dolomiti con almeno due punti in saccoccia: dal bottino pieno di Cagliari a quello di Salsomaggiore Terme e di Valenza, passando per i sorrisi al quinto round di Brugherio e in Emilia con la Geetit Bologna.
    Una sostanziale differenza – dettata pure dal più elevato spessore delle avversarie affrontate – rispetto a un girone d’andata in cui i biancoblù non hanno mai vinto da tre punti, lontano da Belluno. E sono riusciti a conquistare solo la metà delle gare in calendario: tre su sei. 
    Tornando all’attualità più stretta, e di conseguenza ai playoff, in Piemonte è stato condotto un passo avanti. Ma ora è necessario sconfiggere la Negrini Cte Acqui Terme anche alla Spes Arena: domenica 7 aprile (ore 18), l’impianto di Lambioi ospiterà per la prima volta in assoluto un incontro di post season relativo alla Serie A3. Per accedere ai quarti, i rinoceronti devono vincere: non necessariamente 3-0 o 3-1, basterà al tie-break. A tale proposito, in questa annata Bisi e compagni si sono giocati per cinque volte l’epilogo al quinto round. E per cinque volte l’hanno spuntata.  LEGGI TUTTO

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    Giampietri sulla trasferta a Mirandola: “Lotteremo fino all’ultimo”

    Mercoledì 2 Aprile Lorenzo Giampietri, centrale della Geetit Bologna, è stato ospite di Matteo Fogacci alla trasmissione Sport Day By Day, in onda su Made In Bo TV (canale 88).

    Ho visto la partita del lunedì di Pasquetta insieme a un arbitro di un’altra città, che vedendovi giocare con Mirandola ha detto: “Non c’è partita. Qui ce n’è una forte e una debole”. È così? L’impressione è che da qualche settimana abbiate messo un’altra marcia.

    Sì, decisamente da qualche settimana stiamo giocando molto meglio, a parte l’inciampo con Mantova nell’ultima di campionato. Credo che il motivo principale sia che dopo un anno di infortuni è da qualche mese che riusciamo ad allenarci quasi tutti insieme. Non posso dire “tutti” perché abbiamo avuto ancora qualche acciaccato, ma siamo riusciti a migliorare molto la qualità degli allenamenti e a recuperare gli infortunati più bravi: questo si sta vedendo anche in campo.

    Partita con Mirandola dominata, anche quando nel terzo set eravate sotto avete sempre avuto la partita in mano.

    Da parte mia c’è stata questa sensazione, abbiamo dominato per gran parte del primo e del secondo set. Nel terzo set abbiamo avuto un momento di difficoltà con qualche errore in più, ma l’avversario ci ha aiutati con qualche altro errore in battuta che ci ha permesso, nonostante qualche fase di calo, di restare comunque in partita. Siamo riusciti a recuperare bene grazie anche a qualche ingresso dalla panchina, a qualche battuta decisiva e azione in attacco. Lo stesso Baciocco che stava male è entrato e ha fatto un punto importante in attacco nel terzo set. Siamo riusciti a fare una grande partita con un gran pubblico e questo mi ha fatto molto piacere.

    Sugli spalti devo dire che c’era anche molto giallo.

    L’aspetto negativo di avere un avversario vicino è anche che anche noi siamo vicini a loro. Mirandola ha sempre avuto un grande tifo: mi ricordo la partita di andata, svoltasi in un palazzetto più piccolo in cui il pubblico si è sentito molto più presente. Il loro tifo fa sicuramente tanto, però anche noi avevamo il nostro, con gli sbandieratori. 

    Come andrete ad affrontare il ritorno a Mirandola domenica prossima?

    Sicuramente in un clima di fiducia: aver dominato questa partita ci dà la carica che ci serve. Sicuramente non sarà una partita facile, abbiamo il ricordo dell’andata della Regular Season in cui siamo andati in grande difficoltà, anche complice un palazzetto difficile (è un po’ più piccolo e non altissimo) con un tifo rumoroso anche a ridosso del campo. Loro arriveranno col coltello tra i denti perché è la loro ultima occasione, perchè se dovessero perdere retrocederebbero. Mi aspetto una partita in cui si combatterà fino all’ultimo. Noi dovremo essere bravi a riproporre quello che abbiamo fatto lunedì, e se ci riusciremo avremo buone possibilità, ma non sarà facile. Non saremo tra le nostre mura. Sarà una partita più combattuta di quella che abbiamo visto a Pasquetta.

    Al Palasavena, nonostante la presenza di pubblico non sia sempre stata costante, avete portato a casa la maggior parte dei vostri punti. Che cosa vi dà questo campo?

    Ho in mente quando giocavo al Palasavena da avversario gli anni scorsi. Ricordavo non essere un palazzetto facilissimo, è molto grande e giochi in un lato del campo quindi è un po’ asimmetrico. Secondo me può essere difficile per un avversario arrivare nel nostro palazzetto e avere i giusti punti di riferimento, soprattutto per battitori e alzatori. Questo in casa è un nostro punto di vantaggio, allenandoci lì noi siamo abituati a questa asimmetria e a questo campo particolare, mentre per l’avversario può risultare più spaesante, soprattutto se non ha l’occasione di fare rifinitura la mattina stessa. Poi ovviamente anche se non è sempre tantissimo, il nostro pubblico di casa c’è sempre con gli sbandieratori e il nostro seguito lo abbiamo, in ogni caso è aumentato durante la stagione. Nella partita fondamentale disputata contro Garlasco c’era lo stesso numero di persone di lunedì, con la differenza che erano quasi tutti dalla nostra parte, quindi nelle partite importanti c’è stato un buon tifo e questi sono i fattori fondamentali.

    È il quarto anno che giochi in A3, raccontaci di te…

    Sono nato e cresciuto a Parma, ma già a 16 anni mi sono trasferito a Monza per giocare nel VeroVolley, dove ho finito le giovanili.
    Poi ho iniziato lì l’università, ho frequentato Ingegneria al Politecnico di Milano, quindi ho sempre giocato in squadre del territorio lombardo, tra cui Garlasco appunto, in cui ho fatto due anni. Per me è stata una fortuna perché mi ha dato l’opportunità di giocare a un livello abbastanza alto, come quello della A3, e di allenarmi in orari serali permettendomi di portare avanti e terminare con successo il mio percorso all’Università. Quest’anno mi sono un po’ riavvicinato a casa: un anno da professionista in cui mi dedico solo a questo dalla mattina alla sera. Ho trovato la società di Pallavolo Bologna che mi ha fatto una buona proposta, quindi ho accettato volentieri.

    É un anno di prova per verificare le tue possibilità nella pallavolo come professionista?

    É un anno che mi sono preso come sfizio per vedere cosa mi sono perso in questi anni e che mi tengo buono per valutare eventuali possibilità di continuare. Proprio in questi giorni, appena finirà il campionato, dovrò metterci un po’ la testa, perché il cuore mi direbbe di continuare a giocare a pallavolo tutta la vita, mentre il cervello dice “vediamo cosa conviene fare”.

    Alla fine della tua carriera cosa pensi di fare al di fuori della pallavolo?
     
    Mi sono laureato in ingegneria fisica e quello che farei sarebbe un lavoro da ingegnere. Ora sto facendo un paio di colloqui qua e là per sondare un po’ questo mondo e per vedere che opportunità si hanno, quindi mi vedo in qualche azienda in cui possa lavorare su ciò per cui ho studiato, soprattutto in nanofisica e nanotecnologie. Mi piacerebbe fare ricerca. LEGGI TUTTO