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    Avimecc Modica con carattere, vince al tiebreak su Gioia del Colle

    Avimecc Modica 3
    Joy Volley Gioia del Colle 2
    Parziali: 19/25, 28/26, 20/25, 25/11, 19/17
    Avimecc Modica: Barretta 15, Pappalardo, Capelli 13, Putini 1, Cipolloni Save, Buzzi 15, Italia, Matani 10, Padura Diaz 36, Nastasi (L1), n.e. Raso, Chillemi (L2), Tomasi, Bartoli. All. Enzo Distefano; Ass. Manuel Benassi.
    Joy Volley Gioia del Colle: Martinelli, Mariano 16, Vaskelis 20, Longo, Milan 11Persoglia 9, Cester 22, Garofolo, Starace, Alberga, Pierri (L1), n.e. Di Carlo (L2), Disabato. All. Sandro Passaro; Ass: Francesco Racaniello.
    Arbitri: Giorgia Adamo di Roma e Antonio Gaetano di Lamezia
    Modica – Con una prova di grande carattere e coraggio l’Avimecc Modica batte al tie break dopo 2h30′ di gioco e chiude nel migliore dei modi il girone di andata del campionato di serie A3.
    Al “PalaRizza” è andata in scena una partita bella e combattuta, dove non sono mancati i colpi di scena tra due squadre in salute che le hanno provate tutte per superarsi. Alla fine hanno prevalso i “Galletti” di Enzo Distefano che hanno avuto in Willy Padura Diaz una bocca di fuoco incontenibile che ha messo a referto 36 punti, ma tutta la squadra ha risposto bene dimostrando di avere tante qualità su cui poter contare per il futuro.
    Priva di capitan Stefano Chillemi (in panca per onor di firma come secondo libero) e di Andrea Raso (anche lui in distinta ma inutilizzabile), i biancoazzurri di casa non hanno un buon approccio alla gara. La Joy Volley, arrivata a Modica con una nutrita e rumoroso rappresentanza di tifosi, infatti, prende subito il largo (2/8) e indirizza il parziale di apertura. Modica fatica a trovare le contromisure e non riesce a ricucire lo strappo che a metà frazione è di – 7. Distefano prova a interrompere il ritmo ai pugliesi chiamando i due discrezionali a sua disposizione, ma non riesce a “rigenerare” i suoi ragazzi che non reagiscono (14/21). Gioa del Colle ringrazia e chiude i conti in 26′ con un muro vincente su attacco di Padura Diaz.
    Al cambio di campo ci si aspetta la reazione del sestetto modicano che arriva puntuale. La partita si fa equilibrata con i biancoazzurri che mettono il muso avanti (8/7). Gioa del Colle, tuttavia no sta a guardare e sorretta da Vaskelis (20 punti) e Cester (22 punti), riesce a tenere il passo e a metà frazione si porta avanti di 2 (14/16). Questa volta Modica mostra carattere non si abbatte e dopo una lotta punto a punto entra nel rettilineo finale avanti di 1 (21/20). il botta e risposta delle due squadre porta la sfida ai vantaggi che premiano i padroni di casa che dopo 42′ di gioco ristabiliscono la parità con il muro di Padura Diaz che firma il 28/26 finale per i biancoazzurri.
    Il terzo set è una fotocopia del parziale d’apertura. Gioia del Colle piazza subito un break e si porta sul +4 (4/8). Modica torna a soffrire gli attacchi dei biancorossi di Sandro Passaro che allungano ancora (11/16) e poi resistono al tentativo di rimonta del sestetto di casa (18/21) e alla fine si portano avanti nel computo dei set murando Padura Diaz per il 20/25 finale in 28′ di gioco.
    Punti nell’orgoglio i “Galletti” si rimboccano le maniche e con piglio deciso il quarto set, ma Gioia del Colle non si lascia intimorire e si porta avanti di 3 (5/8). A questo punto Padura Diaz si carica sulle spalle la squadra, chiede l’aiuto al pubblico e con l’aiuto di Putini in regia e di Capelli, Buzzi, Barretta e Matani in attacco che penetrano con continuità nella difesa avversaria e Nastasi che in seconda linea non fa cadere palla a terra, inizia una rimonta inesorabile. A metà frazione i biancoazzurri con un parziale di 11 – 2 sono avanti di 6 (16/10). il solco definitivo nel punteggio lo scava l’opposto italo cubano con una serie infinita di battute al “veleno” che crea panico nella ricezione pugliese (21/10), ma a mettere il punto esclamativo in uno dei migliori set della stagione è il primo tempo di Daniele Buzzi che griffa il 25/11 in 27′ che manda le due squadre al tiebreak.
    Il quinto set è vietato ai deboli di cuore. Modica si porta avanti di 1 (5/4) ma Gioia resta in scia fino al 8/6 che manda in vantaggio Modica al cambio campo. Passaro chiama il discrezionale e riorganizza la sua squadra che al ritorno in campo impatta (9/9). Questa volta è coach Distefano a chiedere il discrezionale. Ospiti avanti di 1 al rientro dai 30” di pausa (9/10), ma un break di 3 – 1 riporta avanti Modica (12/11). I padroni di casa si portano avanti di 2 (14/12), ma sciupano due match point (14/14). Ospiti che non cedono di un centimetro e prima restano in scia e poi conquistano a loro volta un match point (15/16) prontamente annullato dai modicani che alla fine sfruttano l’infrazione in attacco di Gioia del Colle e chiudono in 27′ con il punteggio di 19/17 che vale il 3 – 2 finale e altri due punti in classifica.
    “E’ stata una partita molto difficile e molto sofferta, soprattutto nel primo set – dichiara a fine partita Francesco Barretta – ma siamo riusciti a riprenderci bene nel secondo parziale. Il terzo l’abbiamo lasciato andare senza lottare come sappiamo nel quarto set ci siamo ripresi e al tie break siamo riusciti a mantenere i nervi saldi e lo abbiamo chiuso nel migliore dei modi dimostrando di volerlo a tutti i costi. Sono molto contento della mia prestazione e di quella di tutta la squadra. C’è sicuramente da lavorare su alcuni aspetti, ma adesso ci godiamo la vittoria e da dopodomani torniamo a lavorare in palestra per il prossimo impegno”.
    “E’ stata una partita lunga e durissima con un tie break entusiasmante – spiega coach Enzo Distefano – contro una delle migliori squadre del nostro girone e accreditata per il salto di categoria. Sapevamo che aveva sofferto un po’ e che arrivava a Modica intenzionata a portare casa punti pesanti per loro, ma che erano pesanti anche per noi. I ragazzi hanno reagito benissimo a quel primo set giocato male. Nel quarto set un super Padura Diaz a messo a terra punti importanti soprattutto in battuta. Nel tie break siamo stati bravi nella fase break, con muri importanti e battute importanti. I ragazzi meritano la festa di fine partita e di passare un natale tranquillo con la testa rivolta già alla trasferta di Reggio Calabria”. LEGGI TUTTO

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    ErmGroup Altotevere bene (3-0) contro The Begin Ancona

    ERMGROUP ALTOTEVERE – THE BEGIN VOLLEY ANCONA 3-0 (25-20, 25-21, 25-23)
    ERMGROUP ALTOTEVERE: Troiani 1, Biffi 1, Maiocchi 5, Marzolla 17, Galiano 9, Battaglia, Cioffi (L2), Pochini (L1) ricez. 70%, Cappelletti, Carpita 12, Quarta 14. Non entrati: Cipriani, Stoppelli, Panizzi. All. Marco Bartolini e Mirko Monaldi.
    THE BEGIN VOLLEY ANCONA: Kisiel 10, Giorgini (L) ricez. 62%, Larizza 2, Pulita 1, Albanesi, Andriola 8, Ferrini 10, Sacco 5, Santini 3, Umek 7. Non entrati: Giombini, Gasparroni. All. Dore Della Lunga e Paolo Monti.
    Arbitri: Simone Fontini di Pisa e Marco Pazzaglini di Roma.
    ALTOTEVERE: battute sbagliate 15, ace 4, muri 8, ricezione 75% (perfetta 28%), attacco 57%, errori 20.
    ANCONA: battute sbagliate 11, ace 2, muri 8, ricezione 61% (perfetta 31%), attacco 46%, errori 20.
    Durata set: 27’, 28’ e 30’, per un totale di un’ora e 25’.
    La ErmGroup Atotevere trova sotto l’albero di Natale altri tre importantissimi punti che rendono più tranquilla la sua classifica nel girone Bianco del Campionato di Serie A3 Credem Banca. Il 3-0 nello scontro diretto con la The Begin Volley Ancona, che riscatta il 2-3 dell’andata, è frutto di un approccio migliore e della grande voglia di vincere che ha animato la squadra di Bartolini e Monaldi, scesa in campo determinata nel raggiungimento dell’obiettivo. La fase break – quindi difesa e contrattacco – sta cominciando a funzionare e il merito principale del palleggiatore Biffi (fra i migliori) è stato quello di appoggiare più del solito il gioco sui centrali, con Quarta garanzia numero uno – 14 punti e 90% di realizzazione – e Galiano, autore pure lui di muri e punti pesanti. Bene anche Marzolla: 17 punti e 64% in attacco per un giocatore che ha oramai imboccato la via del completo recupero. E bene anche i numeri statistici 75% in ricezione e 57% in attacco. Sul versante marchigiano, Kisiel aveva iniziato bene per poi finire in panca, mentre Umek ha avuto un risveglio tardivo con il turno in battuta che aveva permesso ai suoi di recuperare quasi per intero il pesante passivo accumulato nel terzo set.
    Dore Della Lunga schiera la diagonale Larizza-Kisiel, al centro Sacco e Andriola, a lato Ferrini e Umek e libero Giorgini. Marco Bartolini lascia a disposizione Cappelletti, colpito in settimana da un attacco influenzale e opta per Biffi in regia, Marzolla in posto 2, Quarta e Galiano al centro, Carpita e Maiocchi alla banda e il duo Pochini-Cioffi alternato nelle mansioni di libero. Partenza all’insegna dell’equilibrio, con la ErmGroup che forza la battuta senza trovare il campo avversario; al contrario, Kisiel non sbaglia un colpo e mantiene avanti i suoi con anche un break sul 5-3, subito rintuzzato da Marzolla, poi il muro di Quarta su Umek porta avanti i padroni di casa sul 10-9 e il contrattacco di Marzolla fa 12-10. L’opposto biancazzurro è in palla come Carpita, che lavora di astuzia con un palleggio che gli vale il mani fuori del 16-13. E quando lo slash di Kisiel sbatte sul muro di Quarta, il set ha preso la sua precisa direzione, tanto più che Troiani entra e piazza l’ace sulla debole ricezione di Umek (19-14) e adesso è per giunta l’Ancona a sbagliare dai nove metri: Umek regala al servizio il punto numero 24 e a chiudere sul 25-20 provvede Marzolla con una palla spinta che cade sulla schiena di Sacco.
    La The Begin parte con il piede giusto nella seconda frazione: grazie a un attacco in pipe fuori bersaglio di Carpita, a un tocco vincente di Umek dopo due difese miracolose sulle veloci di Galiano e a un muro su Marzolla, si porta sull’8-4 in suo favore; immediata la reazione della ErmGroup, favorita dall’errore di Ferrini in pipe e dal mani fuori di Maiocchi, ma l’Ancona c’è e il muro di Sacco su Galiano riconsegna il +3 (11-8), anche se immediata è la reazione dei locali, che ristabiliscono la parità con il muro di Quarta su Kisiel, quindi mettono la freccia con Marzolla e vanno sul 14-12 con un’altra abile prodezza di Carpita. L’allungo chiave è però quello successivo: Quarta in primo tempo, Carpita direttamente in battuta e un muro su Umek dilatano progressivamente il margine fino al +6 (19-13), momento nel quale Pulita rileva Umek. Della Lunga prova a cambiare qualcosa con Santini in luogo di Kisiel e Albanesi palleggiatore al posto di Larizza: si riavvicina proprio con Pulita sul 17-19, prima che i vari Quarta, Marzolla e Galiano (a muro) ripristinino la distanza di sicurezza. Sul 23-19, entra Cappelletti in battuta, dalla quale origina il 24esimo punto di Marzolla, seguito dal fallo di invasione di Santini che decreta il 25-21 e il 2-0 per la ErmGroup.
    Santini rimane in campo come opposto dell’Ancona e questa è la novità saliente di inizio terzo set. Proprio Santini subisce un muro nella prima azione, poi Marzolla e Carpita spingono l’Altotevere sul 4-0 d’acchito, con la veloce di Sacco che interrompe la striscia. Marzolla insiste al servizio e trova l’ace del 7-3, macinando altri punti in attacco; ErmGroup padrona totale della situazione con il muro di Galiano ai danni di Santini (12-6) e anche i tentativi di riavvicinamento vengono neutralizzati al momento giusto fino a quando sul 18-10, che sembra oramai accompagnare i biancazzurri verso un tranquillo epilogo, il vento non comincia a invertire la direzione. Accade sul turno in battuta di Umek che, preso evidentemente da uno scatto di orgoglio, mette a frutto la sua mano pesante: la ErmGroup è alle corde, specie in ricezione e Umek realizza anche l’ace del 18-20, con il successivo muro su Maiocchi che significa -1 per la The Begin. È in questo frangente, allora, che Biffi si affida a Marzolla e soprattutto ai centrali Quarta e Galiano, che garantiscono il puntuale cambio palla. Ancona non molla e arriva sul 23-24, servendo quella palla che Biffi decide di chiudere con il tocco di seconda, cogliendo tutti di sorpresa e suggellando il prezioso 3-0 per una ErmGroup che non doveva fallire le ultime due gare del 2024 e che ha risposto nel migliore dei modi a livello di risultato. Settimo posto mantenuto in classifica, ma che la differenza che adesso il vantaggio sulla zona a rischio è salito a 4 lunghezze. Un Natale doppiamente sereno in casa Altotevere: se ne riparlerà l’11 gennaio con la partita di Sarroch.
    Claudio Roselli
    Ufficio stampa
    ErmGroup Volley Altotevere
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    EnergyTime Spike Devils, ultima d’andata senza sorrisi a Napoli

    GAIA ENERGY NAPOLI 3
    ENERGYTIME SPIKE DEVILS CAMPOBASSO 0
    (25/20, 25/22, 25/20)
    NAPOLI: Leone 2, Darmois 8, Martino 8, Lugli 20, Starace 14, Lanciani 3, Ardito (L); Saccone. Ne: Sportelli, Gianotti, Piscopo, Dotti e Volpe (L2). All.: Angeloni.
    CAMPOBASSO: Fabi 1, Giani, Margutti, Orazi 4, Gatto 17, Urbanowicz 17, Calitri (L); Rescignano 7, Del Fra, Diaferia, D’Amico, Diana 3. Ne: De Nigris (L2). All.: Bua.
    ARBITRI: Di Bari (Brindisi) e Gasparro (Salerno).
    NOTE: infortunio in avvio di primo set per Margutti (Campobasso), non più rientrato. Durata set: 28’, 29’ e 29’. Napoli: battute vincenti 6, battute sbagliate 11, muri 8. Campobasso: bv 3, bs 9, m 3.

    Non riesce a dare continuità al successo ottenuto contro Sabaudia, cedendo a Napoli e ritrovandosi al giro di boa all’undicesimo posto in graduatoria il gruppo degli EnergyTime Spike Devils Campobasso.
    Nel novero di un match in cui i rossoblù devono fare anche i conti col problema fisico patito in avvio da Margutti, il sei più uno affidato a Bua prova a tener testa ai partenopei, rinfrancati dallo scossone in panchina vissuto in settimana, alternando momenti di buona presenza a qualche attimo di tensione di troppo nei momenti di difficoltà.
    Nel primo parziale, dopo una fase di equilibrio, Napoli prende tre lunghezze di margine. Gatto riporta sotto i campobassani (8-7). C’è parità a 9, poi però i partenopei fuggono di nuovo (11-9 prima e 16-13 poi) con un margine di tre lunghezze che si mantiene costante e, sul finale, sale sino a cinque (25-20).
    Nel secondo set partono meglio i rossoblù. I campobassani vanno sul 4-2, ma i campani rientrano e poi sorpassano andando sul 10-6. Gli Spike Devils si riavvicinano (13-11), ma nuovamente, qualche alto e basso di troppo, porta i partenopei sul 23-19, prologo al 25-22 con cui si chiude il parziale.
    Il 2-0 in conto set potrebbe essere muro insormontabile, ma ancora una volta i rossoblù ci mettono animo, andando avanti sul 5-3. Napoli rientra a sei e poi sorpassa (7-6). I molisani però riescono a restare in scia, ma un ace (19-16) spezza l’equilibrio e con i propri laterali prendono margine (23-19), chiudendo, come nel primo set, sul 25-20 il round e portando a casa la contesa per 3-0.

    Al termine, il tecnico Bua racconta delle problematiche di Margutti: «Sentiva dolore sotto la pianta del piede, non riuscendo a piegarlo. Gli esami strumentali delle prossime ore ci daranno le giuste certezze».
    Poi i riflettori vanno sulla contesa. «Abbiamo alternato situazioni positive – riconosce – ad errori di rilievo che ci hanno penalizzato. C’è poco da commentare in questo senso. Loro ci hanno messo in alcuni frangenti più voglia, noi abbiamo pagato i momenti di tensione da cui non siamo riusciti ad uscire. Come avevo detto alla vigilia il contesto dell’impianto angusto e con il pubblico vicino dava loro ulteriore mordente. Poi la sorte ci ha voltato le spalle in alcuni frangenti ed ecco che si è materializzatoo il risultato».
    Per i rossoblù giovedì, giorno di Santo Stefano nello scenario del PalaVazzieri, ci sarà la possibilità di provare a riscattarsi in occasione del match interno con i lucani del Lagonegro per la prima di ritorno.
    «Cercheremo di eliminare subito le scorie, lavorando sulla mente – chiosa Bua – e sul fisico nelle poche sedute di questa fase, cercando anche qualche correttivo nella fase di muro-difesa. Come avevo detto dopo Sabaudia, c’era da mantenere la barra dritta nel percorso, senza esaltarci per i successi, né deprimerci troppo per le sconfitte. Il campionato è lungo e occorre puntare alla continuità. Il nostro campionato deve avere dei crismi ben precisi e, da questo punto di vista, poter avere una qual certa uniformità deve essere la nostra priorità».
    ENERGYTIME SPIKE DEVILS UFFICIO COMUNICAZIONE LEGGI TUTTO

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    San Donà si conferma la bestia nera dei rinoceronti

    Dopo il derby d’andata, vinto al tie-break, la Personal Time San Donà di Piave si aggiudica pure il match di ritorno: al Pala Barbazza, i padroni di casa fanno valere il fattore campo e chiudono i conti in tre set. Anche se due parziali su tre si sono decisi ai vantaggi. E la gara si è sviluppata a lungo sul sottile filo dell’equilibrio. Nei momenti chiave, però, i sandonatesi hanno dimostrato di avere qualcosa in più: per esempio, un muro che ha spento le bocche da fuoco bellunesi. Dal canto loro, i rinoceronti hanno faticato a trovare continuità, soprattutto in attacco. E, alla luce del quarto passivo stagionale, scendono di una posizione in graduatoria: ora, infatti, sono terzi, scavalcati dal Gabbiano Mantova, mentre Giannotti (rebus che continua a essere irrisolvibile: 26 per lui) e compagni scappano a +4.
    TIFO INCESSANTE – Si gioca al Pala Barbazza, ma sembra di essere alla VHV Arena. Perché la presenza dei tifosi arrivati dalle Dolomiti è ampia, massiccia, calorosa. E il tifo, incessante. La Personal Time, però, non si lascia distrarre. E parte subito con le marce alte: in particolare al servizio. È proprio dai 9 metri, con Giannotti, che arriva il primo strappo, mentre Fusaro e lo stesso Giannotti alzano il ponte levatoio e respingono con particolare efficacia gli attaccanti in maglia blu: 18-14. I rinoceronti provano a reagire e si riportano a -2, ma l’ace di Fusaro (24-20) vale la chiusura anticipata del parziale.
    SULLE SPALLE DEL CAPITANO – Tuttavia, il Belluno Volley non demorde: al cambio di campo, sale di tono a muro. E si affida al suo capitano: Alberto Saibene. Il quale timbra l’ace del 13-9 e il contrattacco del 19-16. Solo che il sestetto di Moretti è sempre lì: impatta a quota 19, sorpassa con il solito Giannotti (23-22). E guadagna tre set-ball: due vengono annullati da Mian e Mozzato, ma un’invasione bellunese a rete risulterà fatale per il 28-26 a favore dei padroni di casa.
    IMPATTO – Nel terzo round, coach Marzola cerca risorse preziose dalla panchina. E le trova specialmente in uno degli ex di turno: Enrico Basso, che al centro ha un buonissimo impatto sul match e doppia (8-4) quella che è stata la sua squadra nell’annata 2021-2022, mentre Loglisci inchioda a terra il pallone del 15-8. Sembra fatta, ma San Donà ha più vite pallavolistiche di un gatto. Ancora una volta, risale la corrente e mette la freccia, grazie a un muro di Mellano (21-20). Anche se il Belluno Volley ha la forza di ribaltare la situazione (determinanti due “Monster Block” di Mozzato e Mian) e di guadagnarsi due palloni per allungare l’incontro. Sul vantaggio di 24-22, però, si butta via. E incassa un break di 4-0: bruciante. E definitivo. Cambia lo scenario, non il finale: a fare festa è sempre la capolista San Donà.
    L’ANALISI – «Di sicuro – analizza coach Marco Marzola – non abbiamo espresso il gioco delle ultime settimane. Dobbiamo capire se abbiamo subìto la partita dal punto di vista psicologico: purtroppo non siamo stati lucidi nelle fasi decisive. In particolare, nel secondo e terzo set, in cui eravamo davanti. Ora avremo dieci giorni senza partite, in cui ci sarà la possibilità di ricaricare le pile sotto il profilo tecnico e mentale».

    PERSONAL TIME SAN DONÀ DI PIAVE-BELLUNO VOLLEY 3-0
    PARZIALI: 25-21, 28-26, 26-24.
    PERSONAL TIME SAN DONÀ DI PIAVE: Baciocco 5, Giannotti 26, Bellucci 1, Fusaro 9, Cunial 9, Mellano 8; Iannelli (L), Rocca, Brucini 1. N.e. De Faveri (L), Bellese, Lazzarini, Tuccelli. Allenatore: D. Moretti.
    BELLUNO VOLLEY: Ferrato 1, Mian 8, Luisetto 7, Mozzato 6, Loglisci 12, Saibene 9; Martinez (L), Schiro 3, Guizzardi, Basso 4. N.e. Cengia, Guolla, Bisi, Bassanello (L). Allenatore: M. Marzola.
    ARBITRI: Antonio Mazzarà di Milano e Giuseppina Stellato di Macerata Campania.
    NOTE. Durata set: 27’, 37’, 35’; totale: 1h39’. San Donà: battute sbagliate 14, vincenti 6, muri 16. Belluno: b.s. 16, v. 2, m. 7. LEGGI TUTTO

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    Aurispa Links per la Vita supera Castellana al tiebreak

    Ultima sfida del girone di andata per Aurispa Links per la Vita e Bcc Tecbus Castellana Grotte, che si affrontano al Palazzetto dello Sport di Tricase per l’11a giornata di Serie A3 Credem Banca.
    Il sestetto di coach Cavalera è composto dagli schiacciatori Iannaccone e Ferrini, dal palleggiatore Fabroni, l’opposto Penna, i centrali Deserio e Maletto, e il libero Cappio.
    Fase di studio con le due squadre che rispondono colpo su colpo: Penna e Iannaccone mettono a terra i primi palloni ma un break ospite costringe subito coach Cavalera a chiamare il timeout (5-9). Maletto e Penna accorciano le distanze, ma qualche errore di troppo mantiene Castellana a 3 punti di distanza (10-13). Gli errori di Aurispa Links per la Vita continuano, complice anche l’ottimo turno di battuta di Casaro, e coach Cavalera chiama il secondo timeout (10-16). Il mini-break dei salentini con il muro di Deserio viene annullato dagli attacchi ospiti, le difese di Cappio non bastano per accorciare le distanze e i baresi ipotecano il set (15-20). La reazione d’orgoglio è tutta in un pallonetto di Deserio e in un mani-out di Penna, ma Castellana Grotte porta a casa il primo set senza problemi con un attacco vincente di Casaro (19-25).
    Secondo set: Fabroni serve Penna che attacca in maniera chirurgica, lo stesso palleggiatore è autore di un buon turno di battuta e il primo tempo di Deserio alimenta il vantaggio di Aurispa Links per la Vita (6-4). Penna diventa continuo e conquista due punti di fila con un pallonetto e una diagonale, quindi primo timeout di giornata per Castellana con i canonici 3 punti di distacco (11-8). I salentini sembrano in fiducia e continuano a spingere, coadiuvati anche dall’ingresso di Mazzone (reduce da uno stato influenzale), ma è Iannaccone a prendersi la scena con un paio di attacchi al fulmicotone (15-11). Applausi a scena aperta per un attacco di seconda di Fabroni, Castellana ci crede e sfrutta un paio di indecisioni dei salentini ma è ancora Aurispa Links per la Vita a riaccendersi con una pipe di Mazzone (21-16). Un monster block di Penna infiamma il palazzetto, Deserio ringrazia Fabroni, va a referto con un bel primo tempo e il set diventa facile preda dei salentini con un attacco di Maletto (25-19).
    Terzo set che inizia com’era finito il precedente, con Aurispa Links per la Vita che spinge e Iannaccone sugli scudi, autore di altri due punti su servizio puntuale di Fabroni, seguito dalla pipe fenomenale di Mazzone (4-2). La squadra di coach Cavalera sembra rivitalizzata e gioca un’ottima pallavolo: Penna trova l’ace, Iannaccone l’incrocio delle righe e Maletto la zona di conflitto (9-4). L’improvviso break di Castellana rimette tutto in discussione e coach Cavalera deve chiedere timeout (9-7). Capitan Mazzone trova il mani-out che ridà fiducia ai suoi, gli ospiti rispondono colpo su colpo e il punteggio rimane in bilico sino alla gran difesa di Cappio da cui scaturisce l’attacco vincente di Penna (13-11). Immediato pareggio di Castellana e contro-reazione Aurispa Link per la Vita (Deserio autore di due primi tempi), ma il punteggio torna di nuovo in parità (16-16). Primo tempo di Maletto, ace di Iannaccone che colpisce in zona di conflitto e mani-out di Mazzone, ma ad ogni punto arriva la risposta dei baresi che tornano avanti di 2 punti e spingono coach Cavalera al timeout (19-21). Aurispa Links per la Vita ci crede e si porta sul -1 grazie all’ace di Mazzone (23-24). È coach Barbone a chiedere timeout ma Mazzone è una sentenza e la sua pipe manda le squadre ai vantaggi. Penna trova il mani-out con la palla che si insacca tra la rete e gli avversari, break di Castellana e attacco vincente di Iannaccone, ma il muro decisivo di Castellana consegna il set nelle loro mani (26-28).
    Il quarto set si apre con due punti di Penna e una “veloce” di Deserio, ben servito da Fabroni (5-4). L’asse Cappio-Fabroni-Penna è vincente, Maletto trova l’ace e i salentini acquisiscono un discreto vantaggio che spinge coach Barbone al timeout (11-7). Ancora reazione Castellana e contro reazione Aurispa Links per la Vita, che guadagna terreno grazie al lungo turno di battuta di Mazzone (14-9). Il break ospite viene interrotto dal primo tempo di Deserio, ma Casaro e compagni continuano a ridurre lo svantaggio (15-13). Attacco vincente di Penna che, galvanizzato, conquista l’ace subito dopo, poi è Fabroni a prendersi la scena con un altro attacco di seconda (18-14). Si va avanti punto su punto ma la pipe di Iannaccone e le diagonali di Deserio e Mazzone danno una spinta importante ad Aurispa Links per la Vita, tanto da portare coach Barbone al secondo timeout (21-16). Altra difesa da urlo di Cappio, primo tempo di Deserio e monster block dello stesso centrale. Dopo qualche resistenza ospite, Aurispa Links per la Vita vince meritatamente il set e porta la sfida al tiebreak (25-19).
    Deserio e Iannaccone conquistano i primi punti, Penna trova l’ace ma Castellana ricuce subito (3-3). Un break porta avanti gli ospiti, Maletto pareggia con un primo tempo e Deserio va a muro per il nuovo vantaggio Aurispa Links per la Vita, quindi la freeball di Fabroni conduce i salentini al cambio campo sul +3 (7-5). Ancora Deserio e Mazzone, decisivi a muro, fanno volare la squadra e portano coach Barbone al timeout (11-5). Mazzone sfrutta una freeball e arriva il secondo timeout di Castellana (12-6). Finale in discesa per i salentini che conquistano i punti decisivi per una vittoria tanto difficile quanto voluta.
    Aurispa Links per la vita – Bcc Tecbus Castellana Grotte 3-2 (19-25; 25-19; 26-28; 25-19; ).
    Aurispa Links per la vita: Tiziano Mazzone 14, Marco Fabroni 3, Alessio Ferrini, Paolo Cappio, Enrico D’Alba, Raffaele Colaci, Gaetano Penna 26, Alessio Omaggi, Dario Iannaccone 13, Michele Deserio 18, Gabriele Maletto 10, Andrea Bleve, Jacopo Cimmino. All. Tonino Cavalera
    Bcc Tecbus Castellana Grotte: Cappadona 2, Carta 11, Ciccolella 4, Casaro 23, Meschiari 25, Marra 12, Guadagnini (L), Didonato, Russo 1, Mondello, Renzo 1, Guglielmi (L), Bux, Iervolino. All. Barbone
    Uff. Stampa Aurispa Links per la vita LEGGI TUTTO

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    La Personal Time si aggiudica i derby di ritorno (3-0)

    Personal Time 3
    Belluno 0
    (25-21; 28-26, 26-24)
    PERSONAL TIME: Baciocco 5, Rocca, De Faveri, Bellese, Giannotti 26, Bellucci 1, Lazzarini, Fusaro 9, Brucini 1, Tucelli, Cunial 9, Mellano 8, Iannelli.  All. Moretti
    BELLUNO:  Luisetto 7, Ferrato 1, Bassanello, Schiro 3, Cengia, Basso 4, Guolla, Bisi, Mian 8, Mozzao 6, Guizzardi, Saibene 9, Loglisci 12. All. Marzola
    Arbitri: Antonio Mazzarà e Giuseppina Stellato
    Primo set. La Personal Time prende subito in mano le redini della partita, e riesce a giocare la propria pallavolo. Gli uomini di Moretti accumulano qualche punto di vantaggio, ma per fiaccare la resistenza dei bellunesi bisogna tenere alta la tensione su ogni palone. Il primo parziale termina 25-21.
    Secondo set. Belluno dopo aver perso il primo set, alza i giri del proprio gioco e viene fuori un parziale bello combattuto su ogni pallone. La Personal Time fatica qualcosa di più, Belluno vuole pareggiare, ma deve fare i conti con la squadra di casa che si aggiudica il set ai vantaggi (28-26).
    Terzo set. I bellunesi non sono arrivati al PalaBarbazza per fare una passeggiata, e mettono alla corde i sandonatesi, riescono infatti a prendere un buon margine di vantaggio prima che la Personal Time arrivi al 14-16, qui Marzola chiama time out. Al rientro però Giannotti e compagni pareggiano (16-16).  La Personal Time si trova sopra per la prima volta sul 21-20, altra sospensione di Marzola. Un minuto che da i suoi frutti per il 22-24 esterno. Giannotti e Cunial pareggiano. Muro della Personal Time per il match point (25-24). Muro vincente di Mellano e 3-0 Personal Time. (130) LEGGI TUTTO

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    Savigliano, sotto l’albero c’è un 3-0 nel derby

    Un dolce ritorno alle belle abitudini di un tempo. Il Monge-Gerbaudo Savigliano ritrova se stesso e si regala un bel Natale, travolgendo 3-0 il Negrini CTE Acqui Terme nel derby che apre il ritorno del Girone Bianco della Serie A3 Credem Banca e chiude il 2024.
    La cronaca del match
    I ragazzi di coach Michele Bulleri sovvertono il pronostico della vigilia dando continuità alla bella prestazione offerta a Belluno. A fare la differenza è, soprattutto, il sacrificio degli uomini in maglia biancoblu in difesa, con tanti attacchi dell’Acqui “sporcati” e resi giocabili per gli attaccanti di casa, con Spagnol che mette a referto 16 punti. Bene, in generale, il servizio saviglianese, sempre ficcante e in grado di mettere in difficoltà la ricezione alessandrina.
    Al termine della partita, spazio allo spettacolo, con l’esibizione del Team Italia Cheerability CSEN, tra gli applausi del folto pubblico presente al PalaSanGiorgio.
    I sestetti iniziali
    Coach Michele Bulleri cambia sestetto. Al centro, infatti, per la prima volta in stagione non c’è capitan Dutto, sostituito da Rainero, in coppia con Orlando Boscardini. Non cambiano gli altri interpreti: diagonale Pistolesi-Spagnol, schiacciatori Galaverna e Sacripanti, liberi alternati Rabbia e Gallo.
    Coach Totire risponde con Bellanova in cabina di regia e Cester a completare la diagonale; Botto e Petras in posto 4, Espostivo e Mazza centrali. Libero Brunetti.
    Primo set
    L’inizio è in equilibrio, ma Savigliano, dopo una prima fase di rodaggio, aggiusta la difesa e prova subito a scappare via. Totire ferma il gioco sull’8-4 ed è il servizio di Botto a riportare i suoi sotto (8-7). Acqui, però, non riesce mai a mettere il muso davanti e sono due muri nella fase centrale del set messi a referto da Galaverna e Orlando Boscardini rispettivamente su Cester e Botto a far raggiungere al Monge-Gerbaudo il massimo vantaggio: 17-12 e nuovo time-out ospite. Il Negrini CTE rientra fino al -3 e Bulleri ferma precauzionalmente il gioco. Al rientro i suoi tornano a macinare punti e sono un ace di Pistolesi e un muro di Rainero a riconsegnare il +5 (22-17). Una bella pipe di Sacripanti regala quattro set-point ai padroni di casa. Spagnol batte a rete, ma poi è lui a chiudere i conti: 25-21 e vantaggio cuneese.
    Secondo set
    Acqui prova subito a trovare la riscossa, portandosi sull’1-3, ma Savigliano ha immediatamente la forza di rientrare e di mettere la freccia (8-5), prima che gli alessandrini rientrino ancora, mettendo il muso davanti solo per una volta sul 9-10. Ne segue un parziale “tiratissimo”, con il Monge-Gerbaudo che resta sempre avanti di due punti, ma viene riacciuffato dal super-ace di Petras per il 19-19. Bulleri interrompe subito il ritmo del 12 verde, che poi batte a rete. I padroni di casa danno un nuovo strappo con l’attacco out di Cester, che spinge Totire a fermare subito il gioco con Spagnol al servizio (22-20). Al rientro, però, un lungo scambio viene risolto con l’attacco a rete di Botto: 23-20. Sempre l’ex Cuneo difende come può su Galaverna, ma la palla tocca il soffitto, consegnando tre set-point ai padroni di casa: 24-21 e secondo time-out di Totire. Sempre Botto annulla il primo, ma è Pistolesi con astuzia a chiudere i conti: 25-22.
    Terzo set
    L’inizio è ancora di marca alessandrina, ma oggi la difesa biancoblu è quella delle grandi occasioni: un muro di Pistolesi su Petras porta i cuneesi sul +3 (15-12). Sempre lui, dopo il rientro di Acqui, piazza un altro ace che conta per il 17-14. Sul 20-17 Bulleri inserisce Carlevaris al servizio e Totire ferma precauzionalmente il gioco, ma al rientro il primo tempo di Esposito termina out di tanto, prima che Galaverna s’inventi una gran palombella (22-17). Sembra fatta, ma Savigliano paga qualcosa in ricezione e i termali tornano a -1, con Bulleri costretto a fermare per due volte il gioco (22-21). Spagnol attacca out, ma Galaverna toglie le castagne dal fuoco, lasciando i suoi avanti (23-22). Proprio l’opposto trova un ace cruciale: 24-22 e doppio match-point saviglianese. Il suo servizio termina out, ma ci pensa Galaverna a chiuderla: 25-23 e tripudio del PalaSanGiorgio.
    Le dichiarazioni. Come MVP dell’incontro, con l’omaggio della maglia offerta da Volley Sport Torino e di una confezione di Grana padano offerta dal Caseificio Mellano di Monasterolo di Savigliano, è premiato Marco “Spago” Spagnol, che commenta così: “Questo 3-0 ci serviva, perché arrivavamo da alcune buone prestazioni e avevamo bisogno di una vittoria importante. Il mio ritorno a Savigliano? Per me è come una famiglia, conoscevo gran parte dei ragazzi e sono felice di essere di nuovo qui”.
    Monge-Gerbaudo Savigliano-Negrini CTE Acqui Terme 3-0
    Parziali: 25-21, 25-22, 25-23
    Monge-Gerbaudo Savigliano: Pistolesi 5, Spagnol 16, Galaverna 13, Sacripanti 9, Orlando Boscardini 4, Rainero 4, Rabbia (L1); Gallo (L2), Carlevaris; N.E. Turkaj, Brugiafreddo, Quaranta, Calcagno, Dutto. All. Bulleri.
    Negrini CTE Acqui Terme: Bellanova, Cester 19, Botto 9, Petras 15, Mazza 3, Esposito 3, Brunetti (L); Garra, Garrone; N.E. Trombin (L2), Biasotto, Carrera, Pievani. All. Totire.
    Durata set: 26’, 28’, 28’ LEGGI TUTTO

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    Joy Volley attesa dall’esame Avimecc Modica

    La Joy Volley è in partenza per Modica dove domani, domenica 22 dicembre, farà visita all’Avimecc per l’ultima gara del girone di andata.Galvanizzata dalle due vittorie contro Reggio Calabria e Napoli e dall’accesso ai quarti di finale della Del Monte® Coppa Italia Serie A3, la compagine biancorossa è pronta allo sprint finale per chiudere al meglio questa prima parte di stagione e strappare al fotofinish il terzo posto alla Domotek Reggio Calabria (a +2 sui biancorossi).Al PalaRizza capitan Mariano e compagni affronteranno una squadra in fiducia che, archiviata la partenza negativa in campionato, nelle ultime cinque gare ha raccolto quattro successi contro Lagonegro, Campobasso, Sabaudia e Castellana Grotte e una sconfitta per mano della capolista Sorrento.Il tecnico avversario Enzo Di Stefano può contare su una formazione ben collaudata, puntellata a settembre con l’arrivo dell’opposto Williams Padura Diaz, confermatosi protagonista anche nell’ultima uscita stagionale con 24 punti messi a referto.Nella metà campo modicana, ai dubbi legati alla presenza, domani, dello schiacciatore Stefano Chillemi e del centrale Andrea Raso (sostituiti a Sorrento da Francesco Barretta e Massimiliano Matani), si affiancano le certezze rappresentate da Pedro Luiz Putini in cabina di regia, Riccardo Capelli in posto 4, Daniele Buzzi al centro e, infine, da Vincenzo Nastasi nel ruolo di libero.“Siamo giunti all’ultimo appuntamento di un girone di andata molto impegnativo, in cui abbiamo gioito in alcune occasioni e sofferto in altre – afferma lo schiacciatore della Joy Volley Sebastiano Milan -. I momenti negativi ci hanno fatto crescere e maturare come collettivo, ora abbiamo sicuramente le spalle più larghe per affrontare le prossime sfide di campionato – ci confessa -. Ci accingiamo a raggiungere Modica con il duplice obiettivo di esprimere al meglio il nostro gioco e chiudere questa prima fase della stagione con una vittoria. Non sarà una gara semplice quella di domani. Al PalaRizza ci attende un’Avimecc davvero in forma“.Ad arbitrare l’incontro saranno Giorgia Adamo e Antonio Gaetano.A partire dalle ore 17:00, il match sarà trasmesso in diretta sul canale YouTube della Lega Pallavolo Serie A. LEGGI TUTTO