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    La Rinascita espugna Casarano (3-2) nell’ultima di Campionato

    LEO SHOES CASARANO: Martinelli(1), Peluso(2),Miraglia(7), Ciardo(2), Lugli(28), Quarta,Carta(L), Licitra, Pepe(5), Tommasi, Baldari(5), De Micheli(L), Giuliani(3’), Coppola
    Allenatore: Fabrizio Licchelli
    RINASCITA LAGONEGRO: Caletti(L),Fortunato(L), Vaskelis(33),Bongiorno,Piazza,Mastrangelo, Molinari(7), Fioretti(5), Armenante(15), Nicotra(6),Pizzichini(7),Dietre
    Allenatore: Giuseppe Lorizio
    17-25  25-22  23-25  25-20  10-15
    ‘24 ‘30 ‘32 ‘29 ‘17
    Al termine di una partita tiratissima e decisamente equilibrata, la Rinascita Lagonegro strappa la sua ultima vittoria della regular season sul difficile campo di Cutrofiano, superando al tie-break (17-25, 25-22, 23-25, 25-20, 10-15) Leo Shoes Casarano. La squadra di coach Licchelli si conferma, dunque, squadra parecchio ostica per i biancorossi di Lorizio, che hanno avuto ragione soltanto con uno scatto di orgoglio (e maggiore tenacia) nel quinto e decisivo set. Il successo numero 16 corona una regular season di ottimo livello, chiusa al terzo posto in classifica con 48 punti alle spalle del duo tutto marchigiano Macerata-Fano. Ed ora, testa ai playoff.
    La storia della partita di Lagonegro, priva di capitan Miscione assente per infortunio, ha un inizio a dir poco efficace: in pochi minuti è 1-5 con Licchelli che chiama subito in panca i suoi. Al rientro, Armenante fa aumentare il vantaggio prima con un ace e poi con una pipe, ilvero  marchio di fabbrica dello schiacciatore originario di Praia a Mare. Casarano prova a rientrare nei ranghi (4-7), ma poi Vaskelis e ancora Armenante riportano la Rinascita sui binari di un cospicuo vantaggio (7-11). In questa fase le due compagini sbagliano molto a servizio, il che produce un cambio palla continuo. Sul finale, Molinari fa valere i suoi centimetri al centro (13-17), poi un preciso attacco di Armenante e un ace di Fioretti regalano il +5 (14-19). La Rinascita appare irresistibile: il bomber lituano col suo ficcante diagonale porta al massimo vantaggio (15-21), Fioretti sfrutta il mani fuori di Lugli per il set point conquistato grazie al puntuale ace di Armenante.Eccellente anche l’alba del secondo parziale (2-5), preludio ad una partita in discesa. Al centro Molinari sa il fatto suo (3-6), la diagonale Piazza-Vaskelis disegna trame impossibili da interpretare per gli avversari (3-7), Licchelli può soltanto spezzare il ritmo con un time out. Molinari si conferma uno dei migliori centrali della categoria, tra attacchi in primo tempo e muri (4-9), Vaskelis finalizza alla perfezione sfruttando la poderosa difesa di un Fortunato in stato di grazia: 7-14 e massimo vantaggio Lagonegro. Da qui in avanti, la partita cambia improvvisamente e senza colpo ferire. La Rinascita va inspiegabilmente in black out, Casarano ne approfitta per risalire nelle sue percentuali fino a quel momento deludenti: con tre muri consecutivi, i pugliesi si avvicinano sul 14-17, Lorizio percepisce il momento di difficoltà e chiama a raccolta la sua truppa. Cambia anche la diagonale (Mastrangelo-Bongiorno per Piazza-Vaskelis), ma la mossa non produce frutti. Due muri su Fioretti e Bongiorno regalano il primo vantaggio pugliese (19-18), poi è punto a punto fino alla fine, allorquando Giuliani chiude 25-22 con una gran pipe.Tornata mentalmente nel match, Casarano sorprende la Rinascita a inizio terzo set (5-2). Lorizio in panchina è una furia, vuole la scossa dopo la luce clamorosamente spenta della fase finale del secondo. E i suoi discepoli lo accontentano. Vaskelis ritrova sollievo prima col pari e poi col sorpasso (5-6), sfruttando un invasione del centrale Miraglia. Al servizio è Molinari a sostenere i compagni (5-9), il lituano deve ringraziare ancora un super Fortunato per il 7-12. Il punto numero 13 è un sigillo in diagonale di Fioretti, dopodichè i padroni di casa – grazie all’opposto Lugli – provano ad accorciare (12-14). I cambi palla sono costanti, la svolta avviene sul 21-23 Lagonegro, allorquando Pizzichini con un gran muro regala il set point, poi chiuso sul 23-25.Lagonegro viaggia sulle ali dell’entusiasmo e parte a razzo nel quarto: ace Armenante (1-3), attacco di Nicotra (2-5), primo tempo di Molinari (4-6), morbido pallonetto ancora del bomber praiese (7-9). Casarano, però, non si disunisce e dopo una serie di cambi palla sul +2 Lagonegro, trova il vantaggio (14-13). Sul 14-15, le vibranti proteste su una controversa decisione arbitrale valgono un rosso per Armenante e il conseguente punto avversario. L’evidente nervosismo sgretola le certezze della Rinascita, che si consegna a Casarano rimandando tutto al decisivo tie-break (25-20). Come detto all’inizio, la maggiore tenacia della Rinascita ha avuto il deciso sopravvento, brava a issarsi immediatamente sul +4 (3-7) e mantenere il margine fino alla fine. Belli da vedere i due muri consecutivi di Pizzichini prima (6-10) e Vaskelis poi (7-12), che chiuderà la sua performance con un magnifico 52% di efficacia (33 punti su 61 attacchi). La vittoria arriverà grazie a due errori al servizio dei padroni di casa.Un test così probante, e portato a casa con una girandola di emozioni da far tremare i polsi, può essere sicuramente da lezione in vista dei tanto attesi playoff promozione. Per via del terzo posto in classifica, l’avversario agli ottavi di finale sarà l’Aurispa DelCar Lecce dell’ex Tiziano Mazzone (settima in graduatoria). L’andata si giocherà in Puglia lunedì 1 aprile, il ritorno domenica 7 a Villa d’Agri. In questo turno, vige la regola del golden set in caso di parità. LEGGI TUTTO

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    Belluno Volley, il derby show vale la palma di vice capolista

    Se la stagione regolare fosse un romanzo, sarebbe emozionante, appassionato, a tratti anche sofferto. E di questo romanzo, il Belluno Volley ha voluto scrivere il suo finale perfetto, con un derby vinto in tre set, di fronte a un pubblico ancora una volta entusiasmante (quasi un migliaio sugli spalti della Spes Arena). Ma soprattutto con un secondo posto conquistato all’ultimissima curva: grazie ai tre punti strappati alla Senini Motta di Livenza, i rinoceronti affiancano il Personal Time San Donà in graduatoria. E gli sfilano il ruolo di vice capolista, avendo un miglior quoziente set. Questo significa che, nel primo turno di playoff, il gruppo di coach Colussi affronterà la Negrini Cte Acqui Terme: l’andata si giocherà in Piemonte, lunedì 1 aprile. E il ritorno alla Spes Arena, domenica 7.
    ARTIGLI – Per quanto riguarda l’atto conclusivo di regular season, il Belluno Volley sfodera subito gli artigli e, con un contrattacco di Bisi, vola sull’8-3, mentre Mozzato inchioda il muro del +6. I biancoverdi proveranno a rifarsi sotto con Arienti (12-10), ma faticano in attacco (poco sopra il 30 per cento di positività). Anche perché il sestetto dolomitico, in difesa, è in versione piovra. Schiro, inoltre, è particolarmente ispirato (4 su 5) e firma il nuovo e definitivo allungo (21-15), mentre Reyes trasforma in oro il primo pallone che tocca: è suo l’ace della staffa (25-20).
    ANTOLOGICO – I rinoceronti sono caldissimi. E salgono ulteriormente di colpi a muro: ammonteranno a quattro i palloni rispediti nella metà campo avversaria, due dei quali firmati da Ferrato. E uno, in particolare, vale il 16-12. Ma a dare il definitivo strappo al parziale è un’irresistibile serie al servizio di Mozzato, autore di due ace e capace di creare più danni della grandine alla ricezione trevigiana. Non c’è storia. E l’ultima parola la scrive un antologico Antonaci: 25-15.
    SPINTA – La strada è in discesa. Nonostante, nel terzo round, Mian abbia il merito di ricucire lo svantaggio iniziale e di riportare Motta in linea di galleggiamento: solo in via momentanea, però. Perché quando dai 9 metri si presenta capitan Bisi, la gara prende la direzione bellunese: i servizi al salto dell’opposto e top scorer del derby (insieme all’ex Saibene) permettono ai padroni di casa di stampare un break di 4-0, chiuso da un contrattacco di Schiro. E il 18-14 vale quanto un’ipoteca: l’ultima e definitiva spinta arriva da una Spes Arena in ebollizione. Il 3-0 prende forma. Come la seconda posizione.
    L’ANALISI – «Siamo felici di questa vittoria, di questo piazzamento, di questo pubblico e di questa atmosfera – afferma, nel post partita, coach Gian Luca Colussi -. È stato un derby intenso, bello da giocare, ma anche da preparare: bravi noi a rimanere concentrati e a non farci irretire dal volley veloce di un’ottima compagine. Per qualche ora, ci concediamo il lusso di gioire. Poi, da domani mattina, penseremo ad Acqui Terme».

    BELLUNO VOLLEY-SENINI MOTTA DI LIVENZA 3-0
    PARZIALI: 25-20, 25-15, 25-20.
    BELLUNO VOLLEY: Ferrato 5, Bisi 12, Schiro 11, Bucko 6, Mozzato 10, Antonaci 7; G. Martinez (L), Reyes 1. N.e. Orto, De Col, I. Martinez, Stufano, Guolla, Fraccaro (L). Allenatore: G. Colussi.
    SENINI MOTTA DI LIVENZA: Saibene 12, Catone, Mian 9, Luisetto 9, Arienti 3, Mazzon 1; Pirazzoli (L), Mazzotti 3, Bortolozzo, Santi (L). N.e. Nardo, Murabito, D’Annunzio. Allenatore: M. Marzola.
    ARBITRI: Matteo Selmi di Modena e Sergio Jacobacci di Bergamo.
    NOTE. Spettatori: 900 circa. Durata set: 27’, 24’, 30’; totale: 1h21’. Belluno: battute sbagliate 13, vincenti 4, muri 8. Motta: b.s. 11, v. 1, m. 8. LEGGI TUTTO

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    Bologna cade in casa della capolista, la classifica porta ai playout

    Gabbiano Mantova – Geetit Bologna
    3-1 (25-21, 25-15, 26-28, 25-21) – Gabbiano Mantova: Depalma 9, Yordanov 3, Miselli 1, Novello 20, Parolari 22, Ferrari 4, Catellani (L), Scaltriti 0, Tauletta 6, Sommavilla (L), Zanini 1, Gola 4, Massafeli lasi Pedroso O. N.E. Martinelli. All. Serafini. Geetit Bologna: Sitti 2, Baciocco 17, Giampietri 4, Listanskis 4, Maletti 15, Omaggi 2, Sacripanti 0, Ronchi 7, Brunetti (L), Minelli 1. N.E. Aprile, Serenari. All. Guarnieri. ARBITRI:Pernpruner, Pristerà. NOTE – durata set: 28′, 22′, 32′, 26′; tot: 108.

    Match ostico per la Geetit nell’ultima giornata di Regular Season di Serie A3 Credem Banca, che al cospetto della capolista non riesce a portare a casa il risultato, complici anche i numerosi errori dalla linea dei 9 metri (20 err. totali). Anche un solo punto sarebbe valso la salvezza diretta per i rossoblù, ma Bologna non riesce nell’impresa, e chiude la Regular Season in decima posizione, confinata in zona playout. L’avversario da battere sarà la Stadium Mirandola, che con un rotondo 3-0 si è imposta su Salsomaggiore, già retrocessa. Garlasco ha ceduto il passo al tie break a Brugherio, abbandonando così la Serie A. 
    L’appuntamento per la prima dei playout sarà per lunedì 1 Aprile, dove al Palasavena alle 18:00 arriverà Mirandola. Per la seconda sfida Bologna andrà in casa della Stadium, sempre alle ore 18:00. In caso di parità le due squadre si affronteranno nuovamente al PalaSavena il 14 aprile. 

    CLASSIFICA SINTETICA
    Gabbiano Mantova (61), Belluno Volley (47), Personal Time San Donà di Piave (47), Monge Gerbaudo Savigliano (44), Senini Motta di Livenza (43), Cus Cagliari (36), Negrini CTE Acqui Terme (36), Gamma Chimica Brugherio (34), Sarlux Sarroch (30), Geetit Bologna (28), Stadium Mirandola (24), Moyashi Garlasco (23), Wimore Salsomaggiore Terme (15). 

    Coach Guarnieri schiera: Giampietri e Omaggi centrali, Listanskis opposto a Sitti, Baciocco e Maletti in banda e Brunetti libero.

    Coach Serafini risponde con: Miselli e Ferrari centrali, Novello opposto a Depalma, Yordanov e Parolari in banda e Catellani libero. 

    I ragazzi di coach Guarnieri partono in quarta, portandosi a +5 già sul 5-10. L’ace di Sitti allunga le distanze, e prosegue la scia positiva dei rossoblù con il muro vincente di Baciocco e Giampietri. La battuta di Sitti questa volta va out, servendo il cambio palla ai padroni di casa. Non riesce ad accorciare la capolista, che con l’ace di Baciocco si trova a -7 dai rossoblù. I mantovani iniziano a macinare terreno, e due ace consecutivi di Parolari segnano il -3 (12-15). Rimane invariata la distanza tra le due compagini, fino a che il muro Sitti-Omaggi allunga a +4 sul 14-18. Non basta, perchè i padroni di casa sono inarrestabili, e in un amen si portano a -1 da Bologna, costringendo coach Guarnieri al timeout. Con l’attacco out di Listanskis arriva anche il sorpasso di Mantova: 20-19. La battuta di Yordanov è out, servendo il cambio palla e restituendo la parità, ma anche la battuta di Sitti va a rete, riportando i gabbiani in vantaggio. Niente da fare per Bologna, che inizia a perdere colpi in attacco, mettendosi in una brutta posizione a -3 sul 23-20. Neanche l’ingresso di Sacripanti è balsamico per i rossoblù, perchè il suo attacco viene murato servendo il setball. L’attacco di Mantova sfonda il muro rossoblù, assicurando ai padroni di casa il primo parziale per 25-21.

    Bologna riparte forte, ma Mantova non si tira indietro e in un attimo riporta il set in suo favore: 6-4. Maletti attacca forte per ripristinare la parità: 7-7. Mantova fa il suo gioco, e inizia a prendere il largo fino al +3 : 11-8. La scia positiva è interrotta da una battuta out, che serve il cambio palla a Bologna, che purtroppo però spreca l’occasione e riconsegna la palla ai padroni di casa: 13-10. Quando le distanze sono ormai palpabili è timeout da parte di coach Guarnieri, che deve spingere i suoi ragazzi a dare il massimo e soprattutto ritrovare la concentrazione. L’attacco di Maletti fa ben sperare alla Geetit, ancora sotto di 3 punti sul 16-13, e tenta l’ingresso di Minelli e Ronchi: tra alti e bassi si vede qualche segnale di ripresa. Non basta, perchè Mantova si riporta a +5 con estrema facilità, complici i numerosi errori in battuta dei rossoblù: 20-15. Due ace di Novello servono il setball, e quando l’attacco di Sacripanti va out anche la seconda frazione è nelle mani di Mantova per 25-15. 

    Non vuole mollare Bologna, che a questo punto può solo sperare di trascinare il match al tie break, ma è ancora molto lontana dall’obiettivo. Gli ospiti inseguono Mantova sul tabellone, ma sono ancora troppi gli errori in battuta e in attacco: 7-6. L’attacco di Maletti porta la prima parità, ma il set prosegue punto a punto, e sono i padroni di casa a dominarlo, ancora a +1 sul 11-10. Mantova si trova a 3 lunghezze di distanza sul tabellone quando coach Guarnieri chiede timeout, proficuo per Brunetti e compagni che si riavvicinano fino alla parità con gli attacchi di Ronchi e Baciocco: 16-16. Arriva il primo sorpasso per Bologna, che mantiene il +1 con il mani out di Ronchi, ma non basta perchè la battuta di Baciocco si insacca nella rete, rimettendo il set in parità: 18-18. Un bel gioco corale si chiude con l’attacco di Maletti che porta il nuovo sorpasso sul 19-20. Ancora Maletti che tenta di allungare, ma la palla spinta di Mantova ancora una volta scavalca il muro, indifesa dai rossoblù. Ronchi mette a segno un altro punto, ma la battuta di Maletti va out e Bologna si aggrappa all’ultima speranza sul 23-23. Anche la battuta di Sacripanti va a rete, servendo il matchball a Mantova su un piatto d’argento, subito annullato dalla battuta a rete. Omaggi attacca fuori, ed è ancora parità sul 25-25. Un altro setball annullato per Bologna, che non riesce in difesa. Finalmente si conclude il terzo set in favore dei rossoblù per 27-28. 

    Riparte l’inseguimento di Bologna, che in questo quarto set ha l’ultima possibilità. La frazione inizia punto a punto, e la Geetit sembra finalmente concentrata, ma non è abbastanza perchè Mantova non si lascia scappare l’occasione per fare punti, e sorpassa 7-6. Il mani out su Omaggi mantiene il vantaggio dei padroni di casa, che riescono a portarsi a +2 sul 10-8. Maletti parte all’inseguimento e riesce a portare i suoi in parità: 11-11. L’attacco di Martinelli va out, e segna il primo sorpasso rossoblù. Due errori di Bologna rimettono l’ago della bilancia dalla parte di Mantova per 14-13. Baciocco riporta le speranze, e il set torna in parità: 16-16. Bologna si trova a +2 per la prima volta nel quarto set, e una luce in fondo al tunnel si accende per Brunetti e compagni. Non è abbastanza, perchè la diagonale di Baciocco va out, e in un amen si torna in parità: 18-18. L’attacco di Ronchi riporta a +1, mantenuto da Maletti che tocca il muro avversario. La difesa di Brunetti non riesce, e prosegue così punto a punto (20-20). Un nuovo sorpasso questa volta di Mantova, che riesce a portarsi a +2: 22-20. Sacripanti ancora una volta batte a rete, mettendo in una brutta posizione Bologna, che ora è a 24-21: la palla di Bologna tocca il soffitto del Palasport Marco Sguaitzer, e così si conclude il quarto set in favore di Mantova 25-21.  LEGGI TUTTO

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    Sconfitta indolore per Aurispa DelCar con Bari, playoff con Lagonegro

    L’ultima giornata della regular season, la 13a di ritorno del girone blu di Serie A3 Credem Banca, vede Aurispa DelCar affrontare nel derby di Puglia una Just British Bari ormai retrocessa.
    Il sestetto di coach Cavalera, che risente dell’assenza forzata per infortunio del centrale Lanciani, vede schierati gli schiacciatori Mazzone e Ferrini, la diagonale palleggiatore-opposto Monteiro-Arguelles, i centrali Deserio e Matani, e il libero Cappio.
    L’inizio del set è equilibrato e la fase di studio va avanti per qualche minuto, con le due compagini che rimangono in parità (5-5). Si disimpegna bene Matani, un primo tempo e un muro lo mandano due volte a referto poi, dopo un piccolo margine di vantaggio guadagnato da Bari, sono Mazzone e Arguelles a rimontare portando avanti Aurispa DelCar (9-10). Un altro punto dei salentini convince coach Falabella a chiamare timeout, Bari si rifà sotto ma Deserio trova un primo tempo che rimanda al mittente i tentativi di rimonta biancorossa (14-15). Una pipe di Mazzone è l’ultimo spunto prima dell’exploit dei padroni di casa, che trovano il vantaggio con l’ace dell’ex Persoglia e coach Cavalera deve correre ai ripari con un timeout (19-17). Bari va in vantaggio di 3 punti e prova a prendere il largo, coach Cavalera utilizza anche il secondo timeout e Aurispa DelCar reagisce per un attimo, ma l’attacco in diagonale di Sportelli chiude il set in favore dei padroni di casa (25-22).
    Il secondo set comincia in maniera dirompente con Aurispa DelCar più conscia delle insidie del match e la Pallavolo Bari altrettanto convinta di poter portare a casa l’intera posta in palio (5-4). Arguelles trova l’ace aiutato dal nastro che mette fuori causa la ricezione avversaria e i salentini prendono coraggio, alzano il muro e maturano un piccolo vantaggio (9-10). Monteiro si affida ai centrali e Deserio e Matani fanno il loro dovere, ma anche quando sceglie gli schiacciatori di posto quattro, come Ferrini e Mazzone, non viene deluso (14-16). Cappio riceve bene e la diagonale Monteiro-Arguelles può chiudere il punto, Bari trova la parità con l’ace di Padura Diaz ma due pipe di Mazzone da cineteca riportano avanti i salentini (19-20). I troppi errori in battuta di Aurispa DelCar permettono a Bari di rimontare e coach Cavalera deve affidarsi al timeout. Altro punto di Bari e altro timeout di coach Cavalera, poi fa lo stesso coach Falabella dopo il pallonetto vincente di Arguelles, Il finale è ancora favorevole ai biancorossi, che vincono anche il secondo set con il pallonetto di Barretta, un’incubo per la difesa di Aurispa DelCar (25-23).
    Nel terzo set Soncini sostituisce Ferrini e Aurispa DelCar tenta il tutto per tutto per riaprire il match, trovando un margine di vantaggio grazie al tocco di seconda di Monteiro, alla solita pipe di Mazzone e al primo tempo di Matani (4-5). Il buon turno di battuta di Mazzone aiuta i salentini a guadagnare terreno e l’attacco all’incrocio delle righe di Soncini lo certifica (8-10). Il muro di Aurispa DelCar torna a farsi invadente e quello di Matani e Soncini spinge coach Falabella al timeout (8-12). Si rivede anche il miglior servizio di Arguelles che conquista l’ace, mentre la pipe in pallonetto di Mazzone e la diagonale dello stesso opposto mettono una bella ipoteca sul set (11-17). Gli sprazzi di bel gioco di Aurispa DelCar devono fare i conti, però, con un Bari arcigno che non lascia cadere con facilità nessun pallone e che riduce lo svantaggio (17-20). Soncini trova l’incrocio delle righe con la sua diagonale, poi entra in campo Cipolloni per la battuta mettendo in difficoltà la ricezione avversaria, quindi Matani e una freeball di Monteiro indirizzano il set in favore di Aurispa DelCar (21-25).
    Arguelles e Soncini aprono le ostilità del quarto set spingendo subito i salentini sul +3 (2-5). Il break di Bari riavvicina i padroni di casa e la diagonale potente di Mazzone non può fermare la rimonta dei biancorossi che si portano in vantaggio con un monster block su Arguelles (10-9). Timeout di coach Cavalera e immediata reazione di Aurispa DelCar, ma la sfida si gioca punto su punto. Cappio è preciso in ricezione, Monteiro e Mazzone fanno il resto, coadiuvati dalla diagonale di Soncini che tiene a galla la formazione ospite (15-14). Mazzone ripropone la pipe e Matani un primo tempo, ma è Bari a mantenere il pallino del gioco e anche un cospicuo vantaggio (20-17). Coach Cavalera chiama timeout e inserisce Matani per Arguelles, Mazzone prova a guidare la rimonta seguito da Soncini e dall’errore di Bari che porta Aurispa DelCar a -1 e coach Falabella al timeout (21-20). Il finale concitato e il tentativo di accorciare non premia i salentini che sono costretti a cedere le armi ai vantaggi (26-24).
    Una sconfitta indolore per Aurispa DelCar che porta i salentini, complice la contemporanea sconfitta di Modica, a chiudere la regular season al 6° posto in classifica. Aurispa DelCar, stante la combinazione degli altri risultati, al primo turno playoff affronterà la Rinascita Lagonegro, con la gara d’andata in casa e il ritorno (con eventuale golden set) in trasferta.
    Just British Bari – Aurispa DelCar  3-1 (25-22; 25-23; 21-25; 26-24).
    Just British Bari: Longo, Padura Diaz 16, Sportelli 16, Galliani, Persoglia 10, Pasquali, Bisci (L), Catinelli 1, Cengia 9, Wojcik, Barretta 14, Pisoni (L2).All. Paolo Falabella – vice all. Francesco Valente
    Aurispa DelCar: Tiziano Mazzone 17, Pietronorio Mariano, Alessio Ferrini 3, Paolo Cappio, Aidan Kit Russo, Giovanni Scaffidi, Alessandro Cipolloni Save, Edwin Arguelles Sanchez 18, Josè Monteiro 1, Filippo Lanciani, Francesco Schiattino, Marco Soncini 11, Massimiliano Matani 9, Michele Deserio 9. All. Tonino Cavalera
    Uff. Stampa Aurispa DelCar LEGGI TUTTO

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    Smartsystem da urlo batte San Giustino e si piazza seconda

    Smartsystem Fano 3
    Erm Group San Giustino 0
    (25-21, 25-15, 25-18)
    Smartsystem Fano: Dimitrov 15, Roberti 2, Galdenzi 1, Merlo 12, Partenio 5, Raffa (L), Margutti 6, Focosi 3, Mazzon, Gori, Maletto 7, Uguccioni. All. Mastrangelo
    Erm Group San Giustino: Troiani 1, Marra, Cozzolino 3, Ricci, Cioffi, Bragatto 3, Skuodis 7, Biffi, Stoppelli, Wawrzynczyk 10, Cappelletti 6, Quarta 5, Panizzi, Silvestrelli. All. Bartolini
    arbitri: Sessolo Maurina e Polenta Martin
    Fano: bv 9, bs 10, muri 16; San Giustino: bv 2, bs 13, muri 4
    Fano – Stupefacente Smartsystem Fano! Prestazione super dei virtussini che, superando la diretta concorrente San Giustino, fa suo il secondo posto finale in regular season ed affronterà Modica nel primo turno dei play off.
    In un Palas Allende gremito in ogni ordine di posto gli ospiti iniziano con il piede giusto (3-7) grazie ad un buon muro, ma in un amen i padroni di casa reagiscono e con lo stesso fondamentale si riportano sotto (7-7). Fano spinge il pedale dell’acceleratore e passa avanti 17-12 con Dimitrov imprendibile in attacco e la coppia Partenio-Focosi a mettere il bavaglio all’attacco di San Giustino. Finale spettacolare con Merlo autore di due pregevoli attacchi che danno il 24-21 a Fano, mentre sull’ultima azione è Maletto a bloccare Cappelletti. Una delle chiavi della partita è sicuramente l’entrata in campo di Pik Margutti che dà ordine in seconda linea e al servizio è molto preciso.
    Nel secondo parziale i ragazzi di Bartolini partono ancora forte (2-5) ma ancora una volta la Smartsystem reagisce e con Fox Focosi in battuta effettua il sorpasso e, addirittura, allunga (11-6). Bartolini toglie Wawrzynczyk e Cappelletti in difficoltà in fase offensiva ed il finale è tutto di marca fanese.
    Ormai è l’apoteosi al Palas Allende con il pubblico in visibilio: nella terza frazione due ace di Merlo provocano il break e da lì in poi è tutto in discesa per Fano. Margutti difende e batte molto bene mentre nel finale ancora una volta Partenio sbarra la strada agli avversari e Maletto chiude i conti, con cosa? Con il muro naturalmente.

    USVF LEGGI TUTTO

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    La Plus Volleyball conquista la salvezza

    SABAUDIA – La Plus Volleyball conquista i tre punti e mantiene la categoria superando nell’ultimo match di campionato Marcianise per 3-1.
    Primo Set: Inizio set a favore degli ospiti che riescono a difendere bene concretizzando le ricostruzioni, 6-8. Una rincorsa per Sabaudia che termina con il pareggio messo a segno dal muro vincente di Mazza su Princi, 11-11. Ricezione lunga di Bizzarri che favorisce la schiacciata di Mazza, 13-12. Parti invertite per i pontini: Urbanowicz palleggia per Catinelli che attacca da posto tre, 18-14. Troppi errori per i padroni di casa, gli ospiti si rifanno sotto, 19-18. Si gioca punto a punto, in campo non si indietreggia di un centimetro, 24-23. Chiude Urbanowicz con una potente diagonale da posto due, nell’azione da segnalare l’ottima difesa di Rondoni, 25-23.
    Secondo Set: Sabaudia parte subito forte, Catinelli prende in mano la squadra e da gran trascinatore riesce a concretizzare al meglio il turno di battuta trovando anche un ace, 8-4. Show di De Vito, prima mette a segno un ace e poi si improvvisa palleggiatore smarcando Ferenciac che mette palla a terra da posto due, 12-7. Catinelli e Mazza si trova a meraviglia, 13-8. Doppio ace di Samuel Onwuelo, per il massimo vantaggio di più otto per i laziali, 16-8. Esordio in serie A3 per Andrea Tanzi, dentro al posto di De Vito. Cambio in regia dentro Schettino, il capitano di Sabaudia arma subito Mazza che non sbaglia, 22-15. Errore in battuta per Marcianise, Drobnic spara in tribuna, 25-19.
    Terzo Set: Sabaudia ben ordinata riesce a tenere a debita distanza gli avversarsi, determinanti sempre le scelte di Catinelli che alterna gli schiacciatori pronti a mettere palla a terra, 10-8. Doppio muro vincente su Ferenciac, gli ospiti trovano il pareggio, 10-10. Marcianise mette la freccia e trova il sorpasso con Princi, 15-16. Pareggio per Sabaudia, ace di Onwuelo, 18-18. Monster block di Mazza su Cai, 20-20. Padroni di casa in confusione, gli ospiti ne approfittano e trovano il più due nel finale di set, 22-24. Chiude Princi con un ace, 22-25.
    Quarto Set: Sabaudia non ci sta e mette subito in chiaro le proprie intenzioni, tre ace di Onwuelo, 6-0, Rossano chiama time out. Due muri di Mazza, un pallonetto di Catinelli e l’ace di Ferenciac per il massimo vantaggio della partita, più nove, 10-1. Ancora un muro vincente per Mazza, 16-8. Cambio Sabaudia, dentro Simone Crolla per Onwuelo, 20-11. Esce Urbanowicz al suo posto Marangon, 22-14. Chiude il match Simone Crolla, 25-16.
    IL TABELLINO
    Plus Volleyball Sabaudia – Tim Montaggi Marcianise: 3-1 (25-23; 25-19; 22-25; 25-16)
    Plus Volleyball Sabaudia: Marangon, Trani, Ferenciac 7, Mazza 13, Crolla 1, Onwuelo 23, Della Rosa, Rondoni (L), Schettino, Urbanowicz 8, De Vito 4, Catinelli 5. All.: Mosca.
    Tim Montaggi Marcianise: Alfieri, Dalmonte 9, Vetrano, Di Filippo, Pascucci, Faenza, Drobnic 16, Ballani 9, Cai 3, Bizzarro, Cereda, Foraboschi, Leone, Settembre, Princi 15. All: Rossano.
    Note:
    Plus Volleyball Sabaudia: ace 10, err.batt. 21, ric.prf. 30%, att. 44%, muri 8.
    Tim Montaggi Marcianise: ace 4, err.batt 21, ric.prf. 28%, att. 42%, muri 8. LEGGI TUTTO

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    Motta sottotono nel derby: vince Belluno 3-0

    Motta è arrendevole, mescola belle cose ad errori superficiali e non è mai veramente in partita. Belluno con 7 muri e il 47% in attacco si conquista con merito il derby.
    Coach Colussi decide di affrontare il derby con Ferrato in regia e  Bisi opposto, Schiro e Bucko in banda, Mozzato e Antonaci al centro e Martinez libero.
    Coach Marzola scende in campo con il sestetto delle ultime settimane: Catone in regia e Saibene sulla diagonale, Mian e Mazzon le bande, Luisetto e Arienti al centro e Pirazzoli libero.
    Belluno parte subito forte, con Schiro in pipe e Bisi a dettare il ritmo 6-2. La Senini fatica a trovare soluzioni offensive e i padroni di casa allungano ulterioriormente 11-5. Con il turno al servizio di Mazzon Motta trova il break che significa 11-8. Il muro di Arienti è una sentenza: vuol dire -2 12-10. Catone si arrampica e tiene giocabile la sette per Luisetto 17-14. Con l’errore in lungo linea di Saibene Belluno tocca quota 20 per il 20-15. Tentano una reazione sul finale i biancoverdi ma è troppo debole
    L’avvio del secondo parziale è sulla falsa riga del primo con i rinoceronti subito a comandare 6-3. Luisetto a muro riporta sotto i suoi 7-6, l’ace di Saibene consente ai leoni di restare in scia 11-10, Belluno a muro lavora benissimo e la Senini in un amen si trova sotto 17-13 costringendo coach Marzola al time out 18-13. È a senso unico il set, Motta non riesce a mettere palla a terra e il risultato finale ne è la conferma 25-15.
    Saibene apre il set 1-0 poi Mazzotti sfonda il muro 4-4. Il coast to coast di Catone è splendido e Saibene mette giù 4-5. La partita continua in equilibrio ma i troppi errori dei leoni consento a Belluno di scappare 12-9. Là pipe di Mian sistema tutto e riporta le squadre in parità 14-14, ma l’ace di Bisi e l’errore di Saibene spingono di nuovo indietro Motta 17-14. Santi fa i miracoli in difesa ma non bastano a risollevare le sorti del set 25-20.
    TABELLINO:
    Senini Motta di Livenza: Saibene 11, Mazzotti 3, Bortolozzo 1, Mian 8, Luisetto 9, Arienti 4, Mazzon 1, Nardo ne, Murabito ne, D’Annunzio ne, Santi L, Pirazzoli L.
    Da Rold Belluno: Reyes 1, Ferrato 4, Schiro 11, Bucko 6, Bisi 12, Mozzato 10, Antonaci 7, Stufano ne, Guolla ne, Orto ne, De Col ne, Martinez ne, Martinez L, Fraccaro L. LEGGI TUTTO

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    Mirandola onora il PalaSimoncelli

    Mirandola onora il suo pubblico vincendo 3-0 nel derby e pareggiando lo storico con i rivali della WiMORE. Ora, è attesa per i risultati dagli altri campi.
    Mescoli schiera Nasari e Rossatti in banda, Quartarone e Albergati sulla diagonale principale e Rustichelli con Bombardi al centro. Subentra in seconda linea il libero Scarpi.
    Dopo una prima fase all’inseguimento, Mirandola torna subito avanti grazie ad un ace di Nasari (5-4). Capitan Rustichelli e Quartarone rilanciano 8-5, obbligando Mattioli al primo timeout dell’incontro. Salsomaggiore sorpassa grazie ad una ritrovata sicurezza a muro, costringendo Mescoli al timeout sul 10-13. Nel primo set è il fondamentale del muro a incidere di più sull’andamento dell’incontro: ai padroni di casa serve infatti un altro muro al centro per tornare avanti sul punteggio di 16-15. Albergati, da seconda linea, incrementa a cinque le lunghezze di vantaggio sia dai nove metri che in attacco, concludendo con un ace sulla riga.
    Seconda partita aperta da Quartarone al servizio e immediatamente ribaltata dai termali, che devono però cedere la guida a una Stadium meno fallosa (6-3). I ducali si rifanno sotto e Mescoli chiede pausa (10-9), senza riuscire però a seminare efficacemente gli ospiti. L’ace di Bombardi mette nuovamente in discussione la parità (18-15). Vantaggio mantenuto e ampliato da Mirandola fino alla conclusione, con Albergati che si presenta al servizio con il tabellone che recita 24-20. Van Solkema annulla il primo, ma dai nove metri tira lungo e serve la seconda lunghezza ai padroni di casa.
    Il terzo viene aperto da un breve soliloquio di Albergati che segna il +2 e crea uno strappo che nella prima fase sembra solo destinato a crescere, soprattutto con Bombardi dai nove metri. Il centrale scorta infatti i suoi fino al 9-4 prima di cedere il passo a WiMORE. Mirandola inciampa durante il set e rischia in alcuni frangenti il pareggio, ma il suo +4 è ancora invariato ben oltre la metà del parziale (17-13). Il vantaggio di Stadium cresce in fase finale, e Mattioli è costretto ad un altro timeout quando il tabellone recita un difficile 22-16. Bombardi atterra il pallone del 24-18, e consegna 6 match point nelle mani dei suoi, che sbagliano però sia al servizio che in ricezione. Dopo il timeout invocato da Mescoli sul 25-20, ancora niente da fare sul servizio di Scita, che segna un altro ace. Prima di una possibile crisi, lo schiacciatore in forza ai ducali sbaglia il servizio, e regala i tre punti ai padroni di casa. LEGGI TUTTO