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    Azzurre: lo sport di squadra che vince

    La chiusura di un cerchio per Julio Velasco. Lui il creatore della generazione di fenomeni, la squadra che aveva vinto tutto, ma non l’oro olimpico. Oggi si è tolto una grande soddisfazione, la sua squadra ha vinto 17 set di fila mettendosi al collo la medaglia olimpica. Lassù l’Italia femminile non c’era mai stata, aveva sempre sognato di arrivarci, ma non era mai arrivato nemmeno un podio.
    Calmo, riflessivo, geniale, uno stratega sul campo di volley. Alla base di questo risultato storico c’è lui, il suo staff, le sue ragazze. Diciamolo, Julio era arrivato fra lo scetticismo generale, in un momento di polemiche, quelle a queste latitudini non mancano mai. Poche mosse, le ragazze al posto giusto ed un’Olimpiade da oro e da stropicciarsi gli occhi. Oggi alle 14.23 eravamo davanti alla televisione ad esultare. Un momento che difficilmente dimenticheremo. Abbracciamoci idealmente, siamo capaci di vincere.
    Abbracciamoci e siamo orgogliosi del nostro sport, perché difficilmente in altre discipline troverete di avversari ad applaudire chi ha vinto. Questo è il volley. Grazie Julio.
    Grazie ragazze.
    Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa. LEGGI TUTTO

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    Luca Giglio:”Importante monitoraggio e la gestione degli infortuni”

    In ogni squadra che punta ad obiettivi ambiziosi in Serie A, c’è bisogno di una figura importante che si occupi di tutte le attività necessarie per portare gli atleti nelle migliori condizioni psico-fisiche, preparandoli al meglio e aiutandoli a gestire qualsiasi tipo di infortunio per ritrovare la miglior condizione nel più breve tempo possibile.Per l’ottava stagione di fila, Luca Giglio sarà un punto di forza della Folgore Massa Sorrento. Fisioterapista e osteopata con una vasta esperienza nella terapia manuale, nelle manipolazioni vertebrali e nell’esercizio terapeutico, è specializzato anche nella risoluzione di problematiche riguardanti la colonna vertebrale.

    Com’è nata la tua passione per la fisioterapia in ambito sportivo?

    “Devo ammettere che il mio amore per la fisioterapia è proprio cresciuto di pari passo con lo sport. Quando ero piccolo giocavo a pallavolo, e fui costretto ad essere operato a una gamba. Son passato anch’io attraverso il percorso di riabilitazione per poter riprendere l’attività nel volley, ed il mio stesso cammino verso il recupero ha iniziato a entusiasmarmi. Essendo quindi stato uno sportivo, e rapportandomi in questo modo con allenatori, fisioterapisti e staff tecnici, ho iniziato ad osservare questo mondo sempre più da vicino. Anche se avevo appena 14 anni, la mia passione cresceva in maniera smisurata. Pian piano, tutti questi pensieri continuavano a ronzare insistentemente nella mia testa, ed appena possibile ho provato il test, e da lì è partito tutto”.
    Sei ormai da tanti anni al seguito della Folgore. Che rapporto c’è con la società, e tra lo staff tecnico qual è la figura che più ti affianca?

    “Dopo 8 anni con la Folgore, mi sembra davvero di essere in famiglia. Ho un ottimo rapporto con il presidente Ruggiero, il mister Esposito e tutti gli altri dirigenti che hanno sposato questi colori. In più, avendo giocato in passato per questa società, c’è un rapporto di amicizia che va al di là del semplice legame lavorativo. La figura con cui interagisco di più è sicuramente quella dell’allenatore: se c’è qualsiasi tipo di problema mi contatta immediatamente, ed io ho il compito di indicargli come gestire un eventuale infortunio. Se deve diminuire il carico di lavoro, se può reinserire l’atleta, se può giocare o meno, e come gestirlo dal punto di vista terapeutico. Un’altra figura di riferimento è senza ombra di dubbio quella del preparatore atletico, che sento in maniera costante. Mi ragguaglia sempre sul tipo di lavoro che i giocatori han svolto con lui, e quello che faranno con l’allenatore in palestra. Tutto questo è di fondamentale importanza, perché se un atleta inizia ad avvertire un fastidio, io so già che tipo di attività hanno portato avanti, se il volume di lavoro totale è stato troppo, se si deve calare da una parte ed inserire un esercizio terapeutico mirato dall’altro”.

    Il pallavolista viene sottoposto ad un notevole stress fisico, anche perché spesso le partite si susseguono a distanze molto brevi. Come si lavora per limitare gli infortuni legati proprio allo stress?

    “La cosa più importante è sicuramente monitorare continuamente i ragazzi. Appena sopraggiunge un accenno di dolore in una zona X del corpo, cerco di capire immediatamente come gestirlo, per arrivare al giorno della partita nella miglior condizione fisica possibile. Bisogna essere sempre attenti, perché tutto si evolve rapidamente. Ci sono periodi in cui i volumi di lavoro sono più alti, o il calendario ti presenta 3 partite in una settimana. Nel caso in cui dovessero manifestarsi accenni di tendinopatie, lombalgie, dolori alla spalla piuttosto che al tendine d’Achille o rotuleo, bisogna gestire in maniera appropriata il volume di lavoro nel corso della settimana. Sulla base dei sintomi e con l’aiuto di test specifici che svolgiamo, si valuta se e quanto ridurre l’attività di salto, i cambi di direzione durante il gioco, e magari aumentare l’attività con i pesi ed esercizi terapeutici specifici. L’occhio è sempre rivolto alla data segnata in rosso che è quella del giorno della partita, a cui si cerca sempre di arrivare nel modo migliore. Ovviamente il discorso cambia per gli eventi traumatici, che nella maggior parte dei casi sono fortuiti”.
     
    Qual è l’attività che svolgi maggiormente con i pallavolisti?

    “Sicuramente quella post-allenamento, quando si presenta qualche piccolo fastidio durante la sessione di lavoro, e nell’immediato lavoro molto con la terapia manuale. Nella maggior parte dei casi si tratta di traumi da overuse. Più semplicemente, gli atleti si allenano molto durante la giornata, lo stress articolare, tendineo e muscolare tende inevitabilmente ad aumentare, ed il mio lavoro principale è proprio quello di gestire la tipologia di attività. Poi, insieme agli altri ragazzi, abbiniamo un esercizio terapeutico specifico alla terapia strumentale che facciamo in studio, per accelerare quanto più possibile i tempi di recupero. Va poi di pari passo la gestione di tutte le situazioni durante la settimana, sempre con l’obiettivo di arrivare pronti quando ci sono i punti pesanti in palio”.  

    La tua figura professionale è riconosciuta sia dalla squadra che dallo staff tecnico. Ti capita di sentire il peso della responsabilità prima di una partita, e come gestisci la pressione?

    “È normale che, avendo la responsabilità di una squadra che disputa la Serie A, devo prestare massima attenzione ad ogni dettaglio. Io segnalo se un atleta può giocare o meno, e quando si tratta di un atleta di punta va ponderato tutto con estrema prudenza. In ogni caso, sulla base del mio percorso di studi e dei continui aggiornamenti, e sapendo come gestire un infortunio di tipo traumatico o microtraumatico ripetuto nel tempo, posso essere più che tranquillo. Anche grazie all’aiuto ed al supporto di professionisti validi ed affermati che mi affiancano nel lavoro quotidiano”.   LEGGI TUTTO

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    Rinascita, il punto pre-season del settore giovanile

    In attesa dell’inizio ufficiale della preparazione pre-campionato, in programma dal prossimo 22 agosto a Villa d’Agri, la Rinascita Volley Lagonegro tiene il punto sul settore giovanile, uno dei fiori all’occhiello del club.
    Il Presidente Nicola Carlomagno insieme al comparto dirigenziale, in totale sinergia con lo staff tecnico guidato da coach Lorizio, riserva nutrite speranze sull’attività di base, che deve fungere non solo da collante tra i giovanissimi e la prima squadra, ma anche e soprattutto da esempio per chi vuole avvicinarsi alla pratica sportiva in un contesto che coniuga alla perfezione agonismo e divertimento.

    La stagione 2023/2024 si è chiusa il mese scorso con alcuni giovani atleti del settore maschile impegnati nel trofeo delle Regioni tenutosi a Corigliano-Rossano. Una stagione ricca di impegni e soddisfazioni, con le atlete e gli atleti di età compresa tra i 4 ed i 19 anni occupati nello svolgimento di allenamenti e campionati di tutte le categorie: dal minivolley all’Under 16 femminile e all’Under 19 maschile, il club biancorosso ha partecipato a ben 9 campionati di categoria, con oltre 150 giovani atleti seguiti e supportati da un adeguato staff di allenatori.

    Fiore all’occhiello della stagione è stata la conquista, per il secondo anno consecutivo, del titolo regionale nella categoria Under 17 maschile, con il conseguente diritto di partecipare alle finali nazionali tenutesi a Lanciano sul finire dello scorso mese di maggio. Ed ora, è tutto pronto per iniziare la nuova stagione a partire da settembre.

    “La Rinascita è e deve continuare ad essere un faro nel territorio di appartenenza – dichiara Roberto Simone, responsabile del settore giovanile – non è un caso che nel corso delle ultime stagioni atleti ed atlete provenienti da diversi paesi limitrofi si sono avvicinati alla famiglia Rinascita. L’obiettivo principale è quello di mantenere il giusto collegamento tra la prima squadra e l’intero settore giovanile, sia maschile che femminile – conclude Simone – questa è e dovrà continuare ad essere la principale fonte dei risultati al raggiungimento dei quali mira la Rinascita“.

    Ufficio Stampa LEGGI TUTTO

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    Il ds Paolo Torre analizza la stagione del Plus Volleyball Sabaudia

    SABAUDIA – Il Plus Volleyball Sabaudia continua la sua marcia d’avvicinamento al 25 agosto, giorno in cui la squadra si radunerà per iniziare la preparazione fisica. Sarà quello il primo grande passo verso l’inizio del campionato di pallavolo maschile di serie A3 che vedrà la squadra di coach Nello Mosca presentarsi al via del girone Blu. Il torneo sarà, come sta avvenendo in questi ultimi anni, sempre molto complicato anche in virtù delle campagne acquisti messe in pratica da molte squadre.
    «Noi siamo focalizzati sul nostro percorso e sappiamo perfettamente dove vogliamo arrivare, abbiamo lavorato molto in questo periodo per allestire un roster capace di poter centrare l’obiettivo della società e, proprio in quest’ottica il progetto è stato portato avanti di concerto tra la proprietà e il coach, consapevoli anche del livello del girone – chiarisce Paolo Torre, il direttore sportivo del Plus Volleyball Sabaudia – Riguardo il mercato fatto posso dire che abbiamo allestito una squadra in grado di poter dire la sua in questa stagione: servirà come al solito e com’è normale che sia un grande lavoro e poi, qualora fosse necessario e se ce ne fosse la possibilità, nel caso interverremmo sul mercato per fare il salto di qualità. In caso contrario sono convinto che il nostro gruppo sia concretamente valido e possa centrare l’obiettivo che la società s’è prefissato. Per noi resta di primaria importanza il mantenimento della categoria e il consolidamento di questo progetto. Ci piacerebbe che sempre più possa avvicinare alla nostra realtà e che il pubblico possa appassionarsi a questa squadra». LEGGI TUTTO

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    Legea nuovo sponsor tecnico della ErmGroup Volley Altotevere

    La ErmGroup Volley Altotevere è lieta di annunciare che, per la terza stagione consecutiva nel campionato di Serie A3 Credem Banca, il suo nuovo sponsor tecnico sarà il prestigioso marchio italiano LEGEA. Con esperienza trentennale e sede nella splendida città di Pompei, LEGEA è rinomata per la produzione di abbigliamento sportivo e ha collaborato con numerosi club e federazioni, nazionali e internazionali. Il marchio è anche stato sponsor tecnico e fornitore ufficiale dell’Associazione Italiana Arbitri, in ambito calcistico, per diverse stagioni. Nel corso della sua espansione, LEGEA ha ampliato la sua offerta a diverse discipline sportive, tra cui basket, rugby, running, sport rotellistici e biliardo sportivo, consolidando la sua presenza soprattutto nel mondo della pallavolo. Essere associati a un brand di tale rilievo rappresenta per la ErmGroup Volley Altotevere un motivo di grande orgoglio e soddisfazione, e conferma la volontà della squadra di essere protagonista nella terza serie del campionato italiano di pallavolo.
    Claudio Roselli
    Ufficio stampa
    ErmGroup Volley Altotevere LEGGI TUTTO

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    Oscar Zaramella confermato team manager

    Dopo aver annunciato alcune novità nello staff, è tempo di soffermarsi su chi rimane. Sì è occupato di coordinare e gestire la squadra e lo staff nel suo primo anno in serie A, portando a servizio della dirigenza la sua lunga esperienza nella pallavolo professionistica, per questo motivo la società ha deciso di continuare ad avvalersi del prezioso supporto del team manager Oscar Zaramella. 
    Oltre continuare ad essere ad essere il “trait d’union” tra staff dirigenziale, staff tecnico e giocatori, Oscar sarà anche l’unico membro dello staff della prima squadra della scorsa stagione che sarà presente anche quest’anno. Mancano ancora tre settimane alla ripresa degli allenamenti ma la pianificazione è già cominciata a pieno regime: “Con coach Michele Totire e gli altri membri dello staff stiamo già pianificando e programmando – racconta – Il 26 agosto ci sarà il raduno e poi il 27 avrà inizio la preparazione. Ad eccezione di me saranno tutti nuovi, poiché le necessità tecniche e metodologiche di una squadra come quella che avremo quest’anno richiedono figure professionali con competenze specifiche ma soprattutto presenti a tempo pieno. Ci sarà quindi uno staff completo a disposizione della società dalla mattina alla sera. Ringrazio la società della fiducia nei miei confronti. Coach Michele è una persona che mi ha messo a mio agio fin da subito, molto preparata ma anche molto esigente”.
    La scorsa stagione, oltre ad essere stata la prima in serie A per la Pallavolo La Bollente, è stata anche la prima nel professionismo maschile per Zaramella che aveva sempre ricoperto ruoli analoghi in massima serie femminile: “La scorsa stagione è stata la mia prima stagione in serie A maschile, pur avendo una lunga esperienza in serie A femminile: Novara, Riso Scotti Pavia, Ornavasso dove ho ricoperto ruoli simili. È stata un’esperienza per me molto positiva. A livello di squadra ci è mancato qualcosa. Faremo tesoro della prima annata in serie A per migliorare quest’anno. La squadra ha un ottimo mix di esperienza e gioventù ed è costruita per fare molto bene, sicuramente ci temeranno”
    In conclusione Oscar racconta quale sarà il suo ruolo: “Rispetto allo scorso anno sicuramente l’impegno sarà maggiore e dovremmo porre maggiore attenzione a molti aspetti avendo una squadra di professionisti a tempo pieno. Mi occuperò di organizzare a livello logistico gli allenamenti, stiamo definendo proprio in questi giorni il programma, di sopperire alle necessità dei giocatori e dello staff, soprattutto della prima squadra, ma anche del settore giovanile. Continuerò poi ad occuparmi della gestione del Palazzetto di Valenza. A livello gestionale si cercherà di migliorare gli aspetti su cui, a causa anche dell’inesperienza, abbiamo avuto qualche mancanza lo scorso anno. Faremo tesoro dell’esperienza accumulata lo scorso anno per migliorarci e mettere tutti nelle condizioni di lavorare al meglio possibile.  LEGGI TUTTO

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    EnergyTime Spike Devils, definiti i numeri di maglia

    Un numero è un po’ come una seconda pelle. Un assioma ancora più concreto nel caso degli EnergyTime Spike Devils Campobasso. I giocatori che hanno conquistato la promozione dalla Serie B all’A3 Credem Banca hanno, infatti, tutti mantenuto la propria cifra di riferimento. Ivan Zanettin fedele al 4, Antonio Del Fra al 6, così come Stefano Diana al 9 e Gianmarco Rescignano al 13.
    Particolarità di questa stagione, così come nella scorsa, una sequenza compatta senza soluzione di continuità al centro dell’organico.
    Dal 3 di Pietro Margutti al 13 del ‘senatore’ (per presenze coi ‘diavoletti’) Rescignano, ogni elemento dell’organico ha un suo segno di riferimento. Ad aprire le danze, però, col numero uno c’è il centrale Fabi con una cifra che è spesso riferimento per posti tre di spessore anche nella storia azzurra. Per l’avventura nel capoluogo di regione Margutti è tornato al compagno di viaggio dell’inizio di carriera e della sua avventura col Club Italia. La new entry Lorenzo Tuccelli ha sposato il cinque, Vittorio D’Amico ha deciso di optare per il sette. Dopo Vibo Valentia e Lagonegro, Lorenzo Piazza resta fedele al numero otto. La possanza del dieci non spaventa, dopo averlo indossato (e con profitto) nelle due stagioni a Garlasco, il libero Gabriele Calitri. Nell’alternanza con il numero 4, l’11 è – in questa stagione – la destinazione d’uso del centrale marchigiano Michele Orazi. L’altro bomber Davide Diaferia si è proiettato sul dodici. Dimostra, infine, di essere avulso da qualsiasi scaramanzia lo schiacciatore polacco Jakub Urbanowicz che, anche nello scenario del PalaVazzieri, continuerà a disimpegnarsi con il 17. LEGGI TUTTO

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    Personal Time, parla il presidente Zuliani

    In casa Personal Time si stanno contando i giorni che mancano al raduno pre season. Il tecnico Daniele Moretti e i suoi ragazzi si troveranno il 21 sera per un apericena, il giorno successivo cominceranno gli allenamenti per il campionato di serie A3.
    Questa è attesa è l’occasione per parlare con il presidente Fabio ZulianI: “Abbiamo costruito la squadra – dice il pres-con un ritorno importante come quello di Alessandro Bellucci; poi sono arrivati dei giovani promettenti e mi auguro possano ben figurare. Qualcuno di loro si è già imposto e spero possa ripetersi anche a San Donà”.
    Il gruppo arrivato in finale nello scorso campionato  è stato praticamente cambiato tutto o quasi: “E’ stata fatta una buona annata e per molti è stato trampolino di lancio per palcoscenici più importanti, fa piacere per i giocatori ed è un dispiacere per noi. Sono andati via dei pallavolisti  a cui è difficile dire addio, ma speriamo che possa essere un arrivederci”.
    Zuliani fissa gli obiettivi: “Partiamo come sempre umili e tranquilli, il nostro obiettivo primario è la salvezza, tutto quello che potrà arrivare in più sarà ben accetto”. LEGGI TUTTO